Bilancio finale del mondiale ( riuscirete ad arrivare vivi alla fine dell'articolo ? )
Questi appena conclusi non sono stati mondiali di livello infimo come quelli del 2002, però dopo una fase eliminatoria con alcune partite divertenti e aspetti interessanti, lo spettacolo si è progressivamente attestato su livelli modesti. Nessuna grande squadra che andasse a imporre sempre il suo gioco. Le squadre migliori( Italia, Francia )generalmente hanno giocato bene, senza esagerare, fino a quando non hanno trovato il gol. Poi tutti a rintanarsi. Io ancora non riesco a capire che necessità vi sia nell' abbassare il baricentro una volta passati in vantaggio invece che continuare a fare il proprio gioco e cercare il gol della sicurezza. Esemplare la finale: la Francia, in gol subito, ha fatto catenaccio. L'Italia l'ha assediata, giocando molto bene, fino a quando Materazzi non ha pareggiato. Subito dopo, al di là della traversa di Toni, si è preoccupata di non scoprirsi più di tanto. A partire dal secondo tempo poi ha proprio rinunciato a giocare, aspettando i rigori. Si dice che gli attacchi non hanno potuto nulla contro difese così forti, che ha prevalso l'equilibrio ( cosa comunque vera, perchè a partire dai quarti le sfide erano incertissime, non essendo rimasta nessuna squadra davvero superiore ), ma io ho visto proposte offensive moscissime, squadre che non si prendevano nessun rischio( l' unico è stato Lippi nei supplementari con la Germania, e la mossa ha pagato )e giocatori di talento costretti a giocare sulla fascia per poter tenere il terzino avversario( vedi Tevez ). In chiusura, bisogna sottolineare come molti grandi giocatori abbiano fatto un brutto mondiale, purtroppo. Questo non solo perché molti arrivano non nelle migliori condizioni e ad ogni mondiale si esagera con le aspettative, ma perché molte squadre non hanno girato a dovere. Il calcio è un gioco collettivo, non è quello che si vede negli spot della Nike: avere Ronaldinho ti aiuta a vincere, ma se non hai una squadra non vai da nessuna parte. Mi ha fatto spesso incavolare sentir dire sempre e solo "il Barcellona di Ronaldinho". A parte che anche altri grandi calciatori giocano con lui, si è vista la differenza rispetto a quando gioca nel suo club, dove si trova molto più agio e sa che se la passa in profondità, Eto'o o Giuly seguiranno l'azione, a differenza di Adriano e Ronaldo. TALENTO AL SERVIZIO DELLA SQUADRA-SQUADRA AL SERVIZIO DEL TALENTO: così funzionano le cose.
ITALIA: Alla fine degnissimi campioni del mondo. Probabilmente la nazionale più convincente dai tempi di Italia '90, il collettivo sicuramente più affiatato del torneo. Spesso in difficoltà e costretta ad aggrapparsi alla forza della difesa e a Buffon, però fondamentalmente mai rinunciataria come altre nazionali precedenti e capace di offrire in alcune occasioni( primo tempo col Ghana, spettacolari supplementari con la Germania e primo tempo della finale ) anche un buon calcio. Comunque, una squadra vera, compatta e con una capacità di soffrire che nessun altro ha mostrato. Il pregio maggiore è stato quello di saper cambiare atteggiamento a seconda delle situazioni, mostrando velocità e grande rapidità nel ribaltare l'azione. La mossa decisiva di Lippi è stata quella di passare al 4-5-1, infoltendo un centrocampo che nelle prime due partite aveva sofferto l' inferiorità numerica. Inoltre ha tolto punti di riferimento all' avversario con gli inserimenti di Perrotta e gli sganciamenti dei terzini, soprattutto di Grosso a sinistra. Il vero punto di forza è stato però la difesa, che ha subito due soli gol, uno su autorete e l'altro su rigore, trascinata dal miglior giocatore del mondiale in assoluto, Cannavaro, e dal migliore dei portieri, Buffon, determinante in alcune occasioni ( l'ultima la botta a colpo sicuro di testa di Zidane ), ma anche dall' eroico( gli si deve mezzo mondiale )Grosso, da quell'anima candida di Materazzi e da Zambrotta, ovviamente. Se devo indicare un giocatore-chiave però indico Pirlo, che con la sua qualità e la sua visione di gioco ha permesso quei ribaltamenti improvvisi tanto importanti nel gioco azzurro. L'ha ben protetto Gattuso. L'attacco ha invece molto deluso: a volte un po' abbandonato a se stesso( come con la Francia ) ma pure un po' arruffone Toni, spuntato Gilardino, fiacco Del Piero. Totti, forse ancora in ripresa dall' infortunio, è stato trasparente. VOTO: 8.
FRANCIA: Italia degna vincitrice, ma la Francia meritava di più. A partire dagli ottavi è stata la squadra che ha convinto maggiormente, affrontando con scioltezza un cammino molto più impegnativo di quello dell'Italia, che ha avuto la strada in discesa fino alle semifinali: eliminata con pieno merito e grande maestria la Spagna, massacrato il Brasile, superato giocando malissimo ma senza soffrire il Portogallo, nella finale ha sofferto nel primo tempo ma poi è stata chiara padrona della partita, senza trovare quel gol che avrebbe meritato. Comunque, una delle resurrezioni più impensabili della storia dei Mondiali. Il girone sembrava infatti aver infatti confermato quello che si pensava prima del mondiale: una delle squadre con più talento sulla carta, ma logora e poco coesa. Invece poi sono rispuntate fuori vecchie conoscenze come l'invalicabilità di Vieira e Makelele( questo sì che è un giocatore, altro che il pompatissimo Gattuso ), la solidità di due signori delle retrovie come Thuram e Gallas, gli ultimi lampi di Zidane( impazzito però nei supplementari della finale ). C'è stata la consacrazione di Ribery, la cui freschezza è però andata progressivamente scemando, all' inverso rispetto a Malouda. Henry è andato a sprazzi, non potendosi esaltare come nell' Arsenal, in un contesto tattico a lui più favorevole. Il punto debole dei transalpini son stati a mio avviso i due terzini, inutili in fase offensiva. In conclusione, una squadra non scintillante( nessuna lo è stata ), ma che a tratti ha davvero impressionato per la sicurezza con cui teneva il campo e padroneggiava le situazioni. E Domenech, criticatissimo da tutti me compreso, alla fine ha avuto ragione con le sue scelte. VOTO: 8.
GERMANIA: Padroni di casa, ambivano al titolo, ma hanno fatto il meglio che potevano. Prima della semifinale, avevano forse offerto il calcio migliore. Poi, al primo ostacolo serio, son stati sopraffatti dalla superiore qualità dell' Italia, ancora di più una volta che era calato, causa stanchezza, il ritmo e non potevano più mettere in opera il loro pressing e le loro sovrapposizioni, punti forti del loro gioco, evidenziando tutto il loro mediocre livello tecnico. Comunque, bisogna apprezzare il lavoro di Klinsmann e Low per aver dato a questa Germania un insolito spirito offensivo e un calcio divertente in grado di creare molte occasioni da gol con le sovrapposizioni dei terzini, i movimenti perfetti degli attaccanti e le frequenti conclusioni da fuori. Una delle poche squadre offensive di questa rassegna, con due punte di ruolo. Straordinario Lahm, il miglior giocatore tedesco nonché miglior terzino sinistro del mondo assieme a Zambrotta e Ashley Cole. L'altro su grandi livelli è Klose, sottovalutatissimo perché poco elegante ma implacabile sottoporta e con movimenti senza palla che hanno messo sempre a suo agio la squadra. Prezioso Frings, hanno sbagliato meno del previsto il convalescente Metzelder e il goffo Mertesacker, mentre continua a sorprendere l'astinenza da papere di Lehmann. Decisamente da rivedere Podolski, a tratti piuttosto impacciato, Schweinsteiger deve migliorare in continuità. Ancora una volta come prevedibile ha deluso Ballack, giocatore che ritengo davvero sopravvalutato. VOTO: 7.
PORTOGALLO: Se il calcio si giocasse senza porte,vincerebbe a mani basse. Solidità, qualità( sulla trequarti ben pochi avevano risorse simili ), da quando c'è Scolari anche esperienza e cattiveria, ma l'uomo gol proprio no. Il difetto poi si aggrava se si considera che la maggiora parte dei giocatori si muove poco senza palla. Spesse volte il più pericoloso è stato Maniche. Troppo poco. Scolari ha dato fiducia ancora una volta a Pauleta e non è stato ripagato ma ha sbagliato a puntare in alternativa su Postiga invece che su Nuno Gomes, il migliore degli attaccanti. Per il resto le cose sono funzionate molto bene: buona difesa, con un grande Miguel, un perfetto Fernando Meira e Carvalho che, ahilui, ha sbagliato solo in occasione del rigore contro la Francia. Mediocre Nuno Valente. A centrocampo c'è stata oltre alla qualità dellemezzepunte, la sostanza di gente come Petit e Costinha. Davvero ottimo il mondiale di Maniche. VOTO: 6,5.
INGHILTERRA: In rapporto alle potenzialità, una delle squadre peggiori. Eriksson non è riuscito a dare un gioco, sempre più ossessionato dal suo difensivismo. Giocatori fermi sulle loro posizioni, calcio biascicato a ritmi lentissimi senza un'idea, e questo in una squadra che per le potenzialità dinamiche e atletiche, soprattutto a centrocampo, faceva davvero paura. E' mancato il regista in grado di far girare la squadra, quindi anche di agevolare gli inserimenti di Gerrard e Lampard. Poteva essere Carrick, ma Eriksson non ci ha creduto e ha preferito la grinta di un Hargreaves pure ottimo, ma non in grado di risolvere il problema. Una volta infortunatosi Owen si è aggravato il problema dell' attacco, già troppo dipendente da un Rooney non ancora al meglio e comunque seconda punta. Crouch non era proprio all'altezza e portare Walcott si è rivelato ancora di più una stupidaggine vista la situazione di emergenza là davanti. Solo lampi, per quanto abbaglianti, da parte di Joe Cole, mentre Lennon è il roseo futuro del calcio inglese. Un vero peccato vedere così male un magnifico giocatore come Lampard. VOTO: 5.
ARGENTINA: Un altro caso da mettersi le mani nei capelli. La squadra sulla carta più forte del torneo, con riserve di qualità per affrontarne due di mondiali e senza gli scompensi del Brasile, persasi fra equivoci tattici, indebite titubanze e paure immotivate. Assurda la partita contro la Germania, condotta, anche se rischiando troppo poco e ingabbiando i vari Tevez, Maxi e Sorin, dominando il possesso palla fino al gol di Ayala, ma poi buttata via con una condotta rinunciataria, punita dal gol di Klose. Spingendo un po' sull' acceleratore, squadra di casa o meno, la Germania poteva essere benissimo battuta, come ha dimostrato l'Italia. Invece è uscito sì un Riquelme osceno, ma non è entrato né Aimar né Messi, che potevano fare a fette la difesa tedesca, bensì Cambiasso. Poi Cruz per Crespo… E' stato qualcosa di frustrante vedere Tevez sacrificato sulla fascia e Messi così poco utilizzato. Pekerman l'ho sempre stimato e prima del Mondiale aveva fatto cose egregie, ma stavolta ha davvero limitato la sua squadra. Riquelme poi non ha fatto vedere la sua magia, ma i lati peggiori del suo repertorio. I migliori son stati senza ombra di dubbio il grande Ayala, Maxi Rodriguez e Mascherano, mondiale in crescendo il suo. Crespo era sembrato in grande spolvero, ma non è stato sfruttato a dovere, mentre Saviola, dopo le prime due ottime partite, ha perso il posto dopo la pessima prestazione col Messico. Ci avevano stuzzicato non poco con la meravigliosa partita contro la Serbia, ma poi ci hanno lasciato a bocca asciutta, i rioplatensi. VOTO: 5,5.
BRASILE: Futebol bailado, ma in una balera decadente. Avete visto una squadra brasiliana ? Parreira, che ha il geniale merito di aver assegnato le maglie dall' 1 all' 11 per ben 5 partite di seguito, ha costruito un meraviglioso per essere inoffensivi davanti e sempre in affanno dietro. Due trequartisti come Kakà e Ronaldinho( quest' ultimo ha giocatoun mondiale ahimè davvero pietoso ) più due attaccanti che non si muovono, annullano ogni sbocco e non aiutano in fase difensiva. Un centrocampo con scarsa personalità e sempre in inferiorità numerica un difesa sempre esposta agli attacchi avversari ma tenuta a galla da Lucio e Juan, i migliori, due terzini logori che ormai non possono più allargare il gioco come un tempo. E la vergogna nazionale di archiviare quasi tutte le partite con un possesso palla inferiore all'avversario. Logico sgonfiarsi contro il primo ostacolo serio, la Francia. Probabilmente inserendo Cicinho e Robinho, fra i pochi vivaci, le cose sarebbero andate meno catastroficamente. VOTO: 4.
UCRAINA: Una delle più insignificanti squadre mai arrivate ai quarti nella storia di un mondiale, favorita da un tabellone agevole e da un po' di fortuna, ha rischiato a un certo punto perfino di andare sull' 1-1 contro l'Italia. Davvero c'è poco da dire: calcio grezzissimo, Shevchenko isolato e neppure tanto in forma. Pochi nomi interessanti: Gusev, Kalinichenko, Voronin e soprattutto Milevskyi. VOTO: 5.
SVIZZERA: Poteva andare più avanti, perché era meglio dell' Ucraina, ma ha pagato quelli che sono i difetti che impediscono a ogni outsider di fare il salto di qualità. Grandissima organizzazione di gioco, gioco ordinato, veloce e spavalda sulle fasce ma troppa poca fantasia e scarsissimo mordente in attacco. Non ha preso neanche un gol, però l'inconsistenza dei vari Frei, Gygax e soprattutto Streller( confesso che mi è sembrato scarpone come pochi )ha presentato il conto. Si poteva provare qualcosa di meglio con Behrami. Ottimi i centrali Senderos e Muller, una garanzia come al solito Degen e Magnin. Il migliore forse è stato Barnetta, giocatore di fascia completo come pochi cui avrei assegnato il premio come miglior giovane, altro che Podolski. VOTO: 6,5.
AUSTRALIA: Una delle squadre più interessanti di questo mondiale, per il tremendo atletismo e il gioco generosissimo, che la saggezza tattica di Hiddink ha saputo adattare a seconda delle partite. Spregiudicatissima la difesa a tre con Chipperfield che spingeva in continuazione lasciando soli due difensori non proprio fenomenali come Neill e Moore. Gli "aussies" hanno perfino un po' deluso contro l'Italia quando, con gli azzurri in 10, non hanno cambiato granchè ritmo e hanno cercato poco di forzare la situazione con le mischie in area di rigore, cercando invece le ragnatele di passaggi come quando erano in parità numerica. L'inserimento di Aloisi era una mossa giustissima, però lo slancio finale dell'Italia non ha dato il tempo a Hiddink di incassare i dividendi. Buon mondiale di Grella, da sottolineare la continuità di Culina ed Emerton, il dinamismo di Bresciano e il tremendo fiuto del gol di Cahill. VOTO: 7.
OLANDA: Delusione. Contro il Portogallo ha giocato meglio, ma non ha mai convinto. Centrocampo evanescente senza un chiaro punto di riferimento ( poteva essere Landzaat ), con Sneijder sottotono e Van Bommel sempre peggio. Saranno pure un po' troppo individualisti ma il talento straordinario sulle fasce di Robben e Van Persie è sembrata molte volte l'unica risorsa di un attacco penalizzato contro il Portogallo dall' assurda esclusione di Van Nistelrooy. La difesa, sospettatissima alla vigilia, ha retto tutto sommato bene, errore di Ooijer sul gol del Porogallo a parte, ma è mancata qualità e spinta nei terzini. Van Basten ha puntato su un gruppo unito, sacrificando qualche celebrità, ma c'è ancora parecchio da lavorare. VOTO: 5,5.
SPAGNA: Se vi interessa una mia analisi approfondita, potete visitare http://calciospagnolo.blogspot.com/2006/07/otro-fracaso-perch-percome-radiografia.html . VOTO: 5,5.
GHANA: Squadra interessante e gradevole, ma con pecche troppo importanti per poter fare più strada. L' attacco innanzitutto, dove i movimenti ficcanti delle punte Asamoah e Amoah son stati compromessi dalla loro quasi nulla abilità in fase conclusiva. E poi anche Appiah e soprattutto Essien quanti tiri a casaccio. Poi ha regalato i quarti di finale al Brasile con una condotta difensiva folle, con una difesa altissima che puntualmente sbagliava il fuorigioco. Come previsto, il centrocampo è stato il reparto migliore, straripante nella corsa e dotatonel palleggio, non solo in Essien e Appiah, ma anche in Boateng e Muntari ( che però deve ancora maturare parecchio ). Da segnalare anche l'aggressività di Dramani sulla fascia sinistra. Esaltante la vittoria contro la Repubblica Ceca. VOTO: 6,5.
ECUADOR: La sorpresa migliore del mondiale assieme all'Australia. Compatto e ordinatissimo, ottima proprietà di palleggio, ha avuto la meglio su Polonia e Costa Rica giocando un calcio molto armonioso, con movimenti interessanti di esterni e attaccanti e con gli ottimi terzini De la Cruz e Reasco che come da tradizione sudamericana accompagnavano sempre l' azione d' attacco. Oltre non è potuto andare perché, pur giocando una partita diligentissima contro l'Inghilterra, non rientrano nel suo repertorio accelerazioni imprevedibili. Mondiale interessante del giovane Valencia, conferma per Edison Mendez, mentre il nome nuovo è quello di Castillo, una specie di Makelele dei poveri. Carlos Tenorio era in attacco l'uomo con qualcosa in più, infatti si è vista la differenza con Kaviedes quando l'ex-perugino l'ha sostituito. Molta sostanza da giocatori rodati come Espinoza e il mitico Tin Delgado. Vedete, finisce che li ho citati tutti: come squadra hanno funzionato bene, molte grazie a Luis Fernando Suarez. VOTO: 7.
MESSICO: Quella che doveva essere secondo alcuni la sorpresa del Mondiale ha deluso nella prima fase con partite stentate, ma negli ottavi con l'Argentina ha risposto a molte domande, giocando una partita magnifica in cui qualcosa di più l'avrebbe meritato.Si è vista una squadra asfissiante pergli argentini, invischiati in una ragnatela a centrocampo, con giocatori versatili e di ottima tecnica, con sovrapposizioni continue sulle fasce. Magari è mancata un po' di fantasia, perchè solo Zinha ( e anche Arellano, che però è stato trascurato ) la poteva assicurare, però il lavoro dello scontroso Lavolpe è stato geniale. Oltre all' arcinoto Marquez, dobbiamo rimarcare le prestazioni di Osorio, che è parso un difensore straordinario non solo a me ma anche allo Stoccarda, che ha fatto l'affarone assicurandosi lui e il suo compagno Pardo, buon regista la cui uscita per infortunio contro l'Argentina è stata un grave danno per il "Tri". Positivo ancheSalcido in difesa, interessante come pochi l'esterno-mezzala sinistra Guardado, giovane connubio di dinamismo e tecnica. Dove è mancato il Messico è stato in attacco: Bravo dopo un grande inizio ha sbagliato tutto, Guille Franco è stato disastroso, mentre Fonseca non mi è piaciuto. Borgetti purtropo ha giocato poco. VOTO: 6,5
SVEZIA: Un po' deludente, aveva le potenzialità per fare meglio ma ha giocato in modo molto confusionario, buttando palla con Linderoth ai 5 uomini d'attacco e menando fendenti senza ragionare troppo. Il meglio lo ha forse fatto vedere nel secondo tempo con gli inglesi. Delle stelle il migliore è stato Ljungberg: Larsson ha sprecato molto, Ibrahimovic ha giocato poco ma ad intermittenza. Si son fatti apprezzare di più gregari come Linderoth e Allback. Assolutamente disastrosa la difesa nell'ottavo contro la Germania, coi centrali che hanno praticamente regalato i due gol con la loro andatura da bradipi. VOTO: 5,5.
POLONIA: La squadra forse più brutta del Mondiale. Grigia come nessun'altra, approssimativa in ogni sua azione. Abbastanza buona soltanto la partita difensiva contro la Germania. Si salva solo Jelen. VOTO: 4.
COSTARICA: Ormai la conosciamo: prova a giocare, ma è troppo, troppo debole. Tecnicamente non è malvagia, ma gioca a un ritmo troppo lento e quasi sembra disinteressarsi alla fase difensiva, cosa che una squadra di caratura inferiore non si può permettere . Guardate quanto erano larghe le maglie della difesa nell'esordio contro la Germania. Mitico Wanchope, è andato solo a momenti Centeno. Voto: 4.
PARAGUAY: Mondiale veramente sbiadito, con un po' di responsabilità per il C.T. Ruiz. Rinunciatario, il tecnico uruguaiano si è legato mani e piedi ai suoi vecchissimi gladiatori, responsabilizzando eccessivamente sulla trequarti un semplice cursore come Paredes, utilizzando troppo poco giovani interessanti come Barreto e soprattutto Dos Santos. Difficilmente poi riuscirò a capire perché Cuevas stia in panchina. Ancora una volta deludente Santa Cruz, grintoso e vivace Valdez. VOTO: 5.
TRINIDAD & TOBAGO: Non solo folcloristica, ma anche dignitosa apparizione. Ha cercato di fare muro con un "Catenaccio Totale" ( beh, il C.T. era pur sempre olandese… ), in cui si sono esaltati i vari Hislop e Sancho, e la velocità nel contropiede di Edwards, sempre sotto l'occhio vigile di Yorke davanti la difesa. Ci è riuscito contro la Svezia, ha sfiorato l'impresa con l'Inghilterra, mentre se l'è giocata, mostrando qualche tocco di classe del 38enne Latapy, contro il Paraguay. VOTO: 6.
COSTA D'AVORIO: Una delle squadre che hanno giocato meglio, condannata però dai propri gravissimi errori oltre che da un po' di sfortuna. Non meritava certo di perdere né con Olanda né con Argentina, però spaventose ingenuità nell'applicazione del fuorigioco ed eccessiva precipitazione là davanti ( soprattutto contro l'Olanda, dove cercando di aggirare un po' più la difesa orange potevano arrivare più facilmente al meritato pareggio ) ne hanno pregiudicato gli sforzi. Comunque, ha mostrato una combinazione ammirevole di velocità e tecnica. Centrocampo fortissimo con Yaya Touré e soprattutto Zokora, completissimo, uno dei centrocampisti migliori del mondiale, che hanno messo i piedi in testa sia alla mediana argentina che a quella olandese. Sottotono Drogba ed Ebouè, che è avanzato troppo poco sulla destra, Dindane ha un dribbling fenomenale, ma dovrebbe giocare meglio per la squadra. Mi rammarico ancora una volta che il giocatore ivoriano più tecnico, Bonaventure, sia rimasto per l'ennesima volta nell'ombra per la sua cronica mancanza di personalità e per il movimento senza palla nullo. VOTO: 6,5.
SERBIA & MONTENEGRO: Oltre ogni limite di decenza. Lenta, prevedibile, disattenta in difesa. Si è salvato solo, come era ovvio, un mito del calcio quale Predrag Djordjevic. VOTO: 4.
IRAN: Puntava a fare la sorpresa nel gruppo C, ma non è andata oltre ordine e disciplina. Interessanti Teymourian, Hashemian e Kaabi, bruttissimo il mondiale di Karimi. VOTO: 5.
ANGOLA: Sapevamo che era una squadra tecnicamente modesta, ha fatto il massimo, soprattutto contro il Messico. Difensori di imbarazzante lentezza ( il gol preso da Pauleta è assurdo ), le cose più interessanti le hanno fatte vedere Figueiredo e Zé Kalanga. Non credo poi che sia un lusso che ci si possa permettere quello di lasciare in panchina Mantorras, considerando anche il rendimento deludente di Akwa. VOTO: 5,5.
REPUBBLICA CECA: Molto sfortunata. Presentatasi con una formazione avanti con gli anni ma affidabili, dopo il buon esordio ha sbagliato partita con il Ghana e si è trovata a giocare la partita con l'Italia praticamente senza punte. Pesantissima l'assenza di Koller, il giocatore-chiave, Baros è stato recuperato in extremis, ma aveva poco più di un tempo nelle gambe. L'espulsione di Polak, davvero stupido, ha messo ancora più in discesa la gara per l'Italia. Rosicky super solo nella prima partita. VOTO: 5,5.
U.S.A.: Grande organizzazione di gioco, ma poca qualità. In gol col contagocce. Grande partita contro l'Italia. Deludentissimi donovan e Beasley. VOTO: 5.
CROAZIA: Poteva fare di più, perché era una squadra abbastanza completa, ma ha pagato la sterilità offensiva e una condotta forse un po' troppo prudente. Prso, Olic e Klasnic, hanno fatto tanto movimento, ma pochissimo arrosto. Ha deluso Kranjcar, eccellente Niko Kovac. Grande partita contro il Brasile, meritevole di miglior fortuna. VOTO: 5.
GIAPPONE: La qualità, soprattutto a centrocampo, non mancava, però ha ancora una scarsa consistenza a certi livelli. Troopo elevato il gap tattico e soprattutto fisico rispetto alle altre squadre. Difesa ingenua ( non prendevano una palla alta, e guardate cosa ha combinato Miyamoto contro la Croazia ), attacco di moscerini, pochissimo movimento senza palla. Interessanti Komano e Kaji sulla destra. VOTO: 5.
COREA DEL SUD: Tatticamente disciplinata ( molto di più dei rivali giapponesi ), ha perso però quel brio ( e non solo quello… ) che aveva quattro anni fa. Solo Ahn Jung-Hwan ha ravvivato la scena. Incertezze in difesa. La miglior tifoseria del mondiale. VOTO: 5,5.
TOGO: Scarso sì, ma pericolosa là davanti con la velocità di Kader e la tecnica di Adebayor. VOTO: 5.
TUNISIA: Delusione. Ha fatto una gran partita difensiva con la Spagna, ma ha giocato malissimo contro l'Arabia Saudita ed è stata un po' derubata dall'Ucraina. Una squadra che ha pensato troppo a distruggere gioco e poco a costruirlo. Strepitoso Jaidi ( giocatore sottovalutatissimo ) contro la Spagna, vivacissimo Jaziri. VOTO: 5.
ARABIA SAUDITA: Una delle squadre più scarse del mondiale, meritava di vincere, grazie a uno splendido secondo tempo, contro la Tunisia, però contro l'Ucraina è stata misera e contro la Spagna c'era ben poco da fare. Gioca a ritmi troppo balndi per impensierire in queste competizioni. Il migliore è stato Noor,mentre non si capisce come Al-Montashari, un difensore che tiene a chilometri di distanza l'attaccante avversario, abbia potuto vincere il Pallone d'Oro Asiatico.
I MIGLIORI DEL MONDIALE: Buffon; Zambrotta, Ayala, Cannavaro, Lahm; Maxi Rodriguez, Vieira, Pirlo, Maniche; Zidane; Klose. In panchina: Lehmann; Miguel, Osorio, Grosso; Barnetta, Ribery, Mascherano, Zokora, Makelele; Van Persie, Torres.
ITALIA: Alla fine degnissimi campioni del mondo. Probabilmente la nazionale più convincente dai tempi di Italia '90, il collettivo sicuramente più affiatato del torneo. Spesso in difficoltà e costretta ad aggrapparsi alla forza della difesa e a Buffon, però fondamentalmente mai rinunciataria come altre nazionali precedenti e capace di offrire in alcune occasioni( primo tempo col Ghana, spettacolari supplementari con la Germania e primo tempo della finale ) anche un buon calcio. Comunque, una squadra vera, compatta e con una capacità di soffrire che nessun altro ha mostrato. Il pregio maggiore è stato quello di saper cambiare atteggiamento a seconda delle situazioni, mostrando velocità e grande rapidità nel ribaltare l'azione. La mossa decisiva di Lippi è stata quella di passare al 4-5-1, infoltendo un centrocampo che nelle prime due partite aveva sofferto l' inferiorità numerica. Inoltre ha tolto punti di riferimento all' avversario con gli inserimenti di Perrotta e gli sganciamenti dei terzini, soprattutto di Grosso a sinistra. Il vero punto di forza è stato però la difesa, che ha subito due soli gol, uno su autorete e l'altro su rigore, trascinata dal miglior giocatore del mondiale in assoluto, Cannavaro, e dal migliore dei portieri, Buffon, determinante in alcune occasioni ( l'ultima la botta a colpo sicuro di testa di Zidane ), ma anche dall' eroico( gli si deve mezzo mondiale )Grosso, da quell'anima candida di Materazzi e da Zambrotta, ovviamente. Se devo indicare un giocatore-chiave però indico Pirlo, che con la sua qualità e la sua visione di gioco ha permesso quei ribaltamenti improvvisi tanto importanti nel gioco azzurro. L'ha ben protetto Gattuso. L'attacco ha invece molto deluso: a volte un po' abbandonato a se stesso( come con la Francia ) ma pure un po' arruffone Toni, spuntato Gilardino, fiacco Del Piero. Totti, forse ancora in ripresa dall' infortunio, è stato trasparente. VOTO: 8.
FRANCIA: Italia degna vincitrice, ma la Francia meritava di più. A partire dagli ottavi è stata la squadra che ha convinto maggiormente, affrontando con scioltezza un cammino molto più impegnativo di quello dell'Italia, che ha avuto la strada in discesa fino alle semifinali: eliminata con pieno merito e grande maestria la Spagna, massacrato il Brasile, superato giocando malissimo ma senza soffrire il Portogallo, nella finale ha sofferto nel primo tempo ma poi è stata chiara padrona della partita, senza trovare quel gol che avrebbe meritato. Comunque, una delle resurrezioni più impensabili della storia dei Mondiali. Il girone sembrava infatti aver infatti confermato quello che si pensava prima del mondiale: una delle squadre con più talento sulla carta, ma logora e poco coesa. Invece poi sono rispuntate fuori vecchie conoscenze come l'invalicabilità di Vieira e Makelele( questo sì che è un giocatore, altro che il pompatissimo Gattuso ), la solidità di due signori delle retrovie come Thuram e Gallas, gli ultimi lampi di Zidane( impazzito però nei supplementari della finale ). C'è stata la consacrazione di Ribery, la cui freschezza è però andata progressivamente scemando, all' inverso rispetto a Malouda. Henry è andato a sprazzi, non potendosi esaltare come nell' Arsenal, in un contesto tattico a lui più favorevole. Il punto debole dei transalpini son stati a mio avviso i due terzini, inutili in fase offensiva. In conclusione, una squadra non scintillante( nessuna lo è stata ), ma che a tratti ha davvero impressionato per la sicurezza con cui teneva il campo e padroneggiava le situazioni. E Domenech, criticatissimo da tutti me compreso, alla fine ha avuto ragione con le sue scelte. VOTO: 8.
GERMANIA: Padroni di casa, ambivano al titolo, ma hanno fatto il meglio che potevano. Prima della semifinale, avevano forse offerto il calcio migliore. Poi, al primo ostacolo serio, son stati sopraffatti dalla superiore qualità dell' Italia, ancora di più una volta che era calato, causa stanchezza, il ritmo e non potevano più mettere in opera il loro pressing e le loro sovrapposizioni, punti forti del loro gioco, evidenziando tutto il loro mediocre livello tecnico. Comunque, bisogna apprezzare il lavoro di Klinsmann e Low per aver dato a questa Germania un insolito spirito offensivo e un calcio divertente in grado di creare molte occasioni da gol con le sovrapposizioni dei terzini, i movimenti perfetti degli attaccanti e le frequenti conclusioni da fuori. Una delle poche squadre offensive di questa rassegna, con due punte di ruolo. Straordinario Lahm, il miglior giocatore tedesco nonché miglior terzino sinistro del mondo assieme a Zambrotta e Ashley Cole. L'altro su grandi livelli è Klose, sottovalutatissimo perché poco elegante ma implacabile sottoporta e con movimenti senza palla che hanno messo sempre a suo agio la squadra. Prezioso Frings, hanno sbagliato meno del previsto il convalescente Metzelder e il goffo Mertesacker, mentre continua a sorprendere l'astinenza da papere di Lehmann. Decisamente da rivedere Podolski, a tratti piuttosto impacciato, Schweinsteiger deve migliorare in continuità. Ancora una volta come prevedibile ha deluso Ballack, giocatore che ritengo davvero sopravvalutato. VOTO: 7.
PORTOGALLO: Se il calcio si giocasse senza porte,vincerebbe a mani basse. Solidità, qualità( sulla trequarti ben pochi avevano risorse simili ), da quando c'è Scolari anche esperienza e cattiveria, ma l'uomo gol proprio no. Il difetto poi si aggrava se si considera che la maggiora parte dei giocatori si muove poco senza palla. Spesse volte il più pericoloso è stato Maniche. Troppo poco. Scolari ha dato fiducia ancora una volta a Pauleta e non è stato ripagato ma ha sbagliato a puntare in alternativa su Postiga invece che su Nuno Gomes, il migliore degli attaccanti. Per il resto le cose sono funzionate molto bene: buona difesa, con un grande Miguel, un perfetto Fernando Meira e Carvalho che, ahilui, ha sbagliato solo in occasione del rigore contro la Francia. Mediocre Nuno Valente. A centrocampo c'è stata oltre alla qualità dellemezzepunte, la sostanza di gente come Petit e Costinha. Davvero ottimo il mondiale di Maniche. VOTO: 6,5.
INGHILTERRA: In rapporto alle potenzialità, una delle squadre peggiori. Eriksson non è riuscito a dare un gioco, sempre più ossessionato dal suo difensivismo. Giocatori fermi sulle loro posizioni, calcio biascicato a ritmi lentissimi senza un'idea, e questo in una squadra che per le potenzialità dinamiche e atletiche, soprattutto a centrocampo, faceva davvero paura. E' mancato il regista in grado di far girare la squadra, quindi anche di agevolare gli inserimenti di Gerrard e Lampard. Poteva essere Carrick, ma Eriksson non ci ha creduto e ha preferito la grinta di un Hargreaves pure ottimo, ma non in grado di risolvere il problema. Una volta infortunatosi Owen si è aggravato il problema dell' attacco, già troppo dipendente da un Rooney non ancora al meglio e comunque seconda punta. Crouch non era proprio all'altezza e portare Walcott si è rivelato ancora di più una stupidaggine vista la situazione di emergenza là davanti. Solo lampi, per quanto abbaglianti, da parte di Joe Cole, mentre Lennon è il roseo futuro del calcio inglese. Un vero peccato vedere così male un magnifico giocatore come Lampard. VOTO: 5.
ARGENTINA: Un altro caso da mettersi le mani nei capelli. La squadra sulla carta più forte del torneo, con riserve di qualità per affrontarne due di mondiali e senza gli scompensi del Brasile, persasi fra equivoci tattici, indebite titubanze e paure immotivate. Assurda la partita contro la Germania, condotta, anche se rischiando troppo poco e ingabbiando i vari Tevez, Maxi e Sorin, dominando il possesso palla fino al gol di Ayala, ma poi buttata via con una condotta rinunciataria, punita dal gol di Klose. Spingendo un po' sull' acceleratore, squadra di casa o meno, la Germania poteva essere benissimo battuta, come ha dimostrato l'Italia. Invece è uscito sì un Riquelme osceno, ma non è entrato né Aimar né Messi, che potevano fare a fette la difesa tedesca, bensì Cambiasso. Poi Cruz per Crespo… E' stato qualcosa di frustrante vedere Tevez sacrificato sulla fascia e Messi così poco utilizzato. Pekerman l'ho sempre stimato e prima del Mondiale aveva fatto cose egregie, ma stavolta ha davvero limitato la sua squadra. Riquelme poi non ha fatto vedere la sua magia, ma i lati peggiori del suo repertorio. I migliori son stati senza ombra di dubbio il grande Ayala, Maxi Rodriguez e Mascherano, mondiale in crescendo il suo. Crespo era sembrato in grande spolvero, ma non è stato sfruttato a dovere, mentre Saviola, dopo le prime due ottime partite, ha perso il posto dopo la pessima prestazione col Messico. Ci avevano stuzzicato non poco con la meravigliosa partita contro la Serbia, ma poi ci hanno lasciato a bocca asciutta, i rioplatensi. VOTO: 5,5.
BRASILE: Futebol bailado, ma in una balera decadente. Avete visto una squadra brasiliana ? Parreira, che ha il geniale merito di aver assegnato le maglie dall' 1 all' 11 per ben 5 partite di seguito, ha costruito un meraviglioso per essere inoffensivi davanti e sempre in affanno dietro. Due trequartisti come Kakà e Ronaldinho( quest' ultimo ha giocatoun mondiale ahimè davvero pietoso ) più due attaccanti che non si muovono, annullano ogni sbocco e non aiutano in fase difensiva. Un centrocampo con scarsa personalità e sempre in inferiorità numerica un difesa sempre esposta agli attacchi avversari ma tenuta a galla da Lucio e Juan, i migliori, due terzini logori che ormai non possono più allargare il gioco come un tempo. E la vergogna nazionale di archiviare quasi tutte le partite con un possesso palla inferiore all'avversario. Logico sgonfiarsi contro il primo ostacolo serio, la Francia. Probabilmente inserendo Cicinho e Robinho, fra i pochi vivaci, le cose sarebbero andate meno catastroficamente. VOTO: 4.
UCRAINA: Una delle più insignificanti squadre mai arrivate ai quarti nella storia di un mondiale, favorita da un tabellone agevole e da un po' di fortuna, ha rischiato a un certo punto perfino di andare sull' 1-1 contro l'Italia. Davvero c'è poco da dire: calcio grezzissimo, Shevchenko isolato e neppure tanto in forma. Pochi nomi interessanti: Gusev, Kalinichenko, Voronin e soprattutto Milevskyi. VOTO: 5.
SVIZZERA: Poteva andare più avanti, perché era meglio dell' Ucraina, ma ha pagato quelli che sono i difetti che impediscono a ogni outsider di fare il salto di qualità. Grandissima organizzazione di gioco, gioco ordinato, veloce e spavalda sulle fasce ma troppa poca fantasia e scarsissimo mordente in attacco. Non ha preso neanche un gol, però l'inconsistenza dei vari Frei, Gygax e soprattutto Streller( confesso che mi è sembrato scarpone come pochi )ha presentato il conto. Si poteva provare qualcosa di meglio con Behrami. Ottimi i centrali Senderos e Muller, una garanzia come al solito Degen e Magnin. Il migliore forse è stato Barnetta, giocatore di fascia completo come pochi cui avrei assegnato il premio come miglior giovane, altro che Podolski. VOTO: 6,5.
AUSTRALIA: Una delle squadre più interessanti di questo mondiale, per il tremendo atletismo e il gioco generosissimo, che la saggezza tattica di Hiddink ha saputo adattare a seconda delle partite. Spregiudicatissima la difesa a tre con Chipperfield che spingeva in continuazione lasciando soli due difensori non proprio fenomenali come Neill e Moore. Gli "aussies" hanno perfino un po' deluso contro l'Italia quando, con gli azzurri in 10, non hanno cambiato granchè ritmo e hanno cercato poco di forzare la situazione con le mischie in area di rigore, cercando invece le ragnatele di passaggi come quando erano in parità numerica. L'inserimento di Aloisi era una mossa giustissima, però lo slancio finale dell'Italia non ha dato il tempo a Hiddink di incassare i dividendi. Buon mondiale di Grella, da sottolineare la continuità di Culina ed Emerton, il dinamismo di Bresciano e il tremendo fiuto del gol di Cahill. VOTO: 7.
OLANDA: Delusione. Contro il Portogallo ha giocato meglio, ma non ha mai convinto. Centrocampo evanescente senza un chiaro punto di riferimento ( poteva essere Landzaat ), con Sneijder sottotono e Van Bommel sempre peggio. Saranno pure un po' troppo individualisti ma il talento straordinario sulle fasce di Robben e Van Persie è sembrata molte volte l'unica risorsa di un attacco penalizzato contro il Portogallo dall' assurda esclusione di Van Nistelrooy. La difesa, sospettatissima alla vigilia, ha retto tutto sommato bene, errore di Ooijer sul gol del Porogallo a parte, ma è mancata qualità e spinta nei terzini. Van Basten ha puntato su un gruppo unito, sacrificando qualche celebrità, ma c'è ancora parecchio da lavorare. VOTO: 5,5.
SPAGNA: Se vi interessa una mia analisi approfondita, potete visitare http://calciospagnolo.blogspot.com/2006/07/otro-fracaso-perch-percome-radiografia.html . VOTO: 5,5.
GHANA: Squadra interessante e gradevole, ma con pecche troppo importanti per poter fare più strada. L' attacco innanzitutto, dove i movimenti ficcanti delle punte Asamoah e Amoah son stati compromessi dalla loro quasi nulla abilità in fase conclusiva. E poi anche Appiah e soprattutto Essien quanti tiri a casaccio. Poi ha regalato i quarti di finale al Brasile con una condotta difensiva folle, con una difesa altissima che puntualmente sbagliava il fuorigioco. Come previsto, il centrocampo è stato il reparto migliore, straripante nella corsa e dotatonel palleggio, non solo in Essien e Appiah, ma anche in Boateng e Muntari ( che però deve ancora maturare parecchio ). Da segnalare anche l'aggressività di Dramani sulla fascia sinistra. Esaltante la vittoria contro la Repubblica Ceca. VOTO: 6,5.
ECUADOR: La sorpresa migliore del mondiale assieme all'Australia. Compatto e ordinatissimo, ottima proprietà di palleggio, ha avuto la meglio su Polonia e Costa Rica giocando un calcio molto armonioso, con movimenti interessanti di esterni e attaccanti e con gli ottimi terzini De la Cruz e Reasco che come da tradizione sudamericana accompagnavano sempre l' azione d' attacco. Oltre non è potuto andare perché, pur giocando una partita diligentissima contro l'Inghilterra, non rientrano nel suo repertorio accelerazioni imprevedibili. Mondiale interessante del giovane Valencia, conferma per Edison Mendez, mentre il nome nuovo è quello di Castillo, una specie di Makelele dei poveri. Carlos Tenorio era in attacco l'uomo con qualcosa in più, infatti si è vista la differenza con Kaviedes quando l'ex-perugino l'ha sostituito. Molta sostanza da giocatori rodati come Espinoza e il mitico Tin Delgado. Vedete, finisce che li ho citati tutti: come squadra hanno funzionato bene, molte grazie a Luis Fernando Suarez. VOTO: 7.
MESSICO: Quella che doveva essere secondo alcuni la sorpresa del Mondiale ha deluso nella prima fase con partite stentate, ma negli ottavi con l'Argentina ha risposto a molte domande, giocando una partita magnifica in cui qualcosa di più l'avrebbe meritato.Si è vista una squadra asfissiante pergli argentini, invischiati in una ragnatela a centrocampo, con giocatori versatili e di ottima tecnica, con sovrapposizioni continue sulle fasce. Magari è mancata un po' di fantasia, perchè solo Zinha ( e anche Arellano, che però è stato trascurato ) la poteva assicurare, però il lavoro dello scontroso Lavolpe è stato geniale. Oltre all' arcinoto Marquez, dobbiamo rimarcare le prestazioni di Osorio, che è parso un difensore straordinario non solo a me ma anche allo Stoccarda, che ha fatto l'affarone assicurandosi lui e il suo compagno Pardo, buon regista la cui uscita per infortunio contro l'Argentina è stata un grave danno per il "Tri". Positivo ancheSalcido in difesa, interessante come pochi l'esterno-mezzala sinistra Guardado, giovane connubio di dinamismo e tecnica. Dove è mancato il Messico è stato in attacco: Bravo dopo un grande inizio ha sbagliato tutto, Guille Franco è stato disastroso, mentre Fonseca non mi è piaciuto. Borgetti purtropo ha giocato poco. VOTO: 6,5
SVEZIA: Un po' deludente, aveva le potenzialità per fare meglio ma ha giocato in modo molto confusionario, buttando palla con Linderoth ai 5 uomini d'attacco e menando fendenti senza ragionare troppo. Il meglio lo ha forse fatto vedere nel secondo tempo con gli inglesi. Delle stelle il migliore è stato Ljungberg: Larsson ha sprecato molto, Ibrahimovic ha giocato poco ma ad intermittenza. Si son fatti apprezzare di più gregari come Linderoth e Allback. Assolutamente disastrosa la difesa nell'ottavo contro la Germania, coi centrali che hanno praticamente regalato i due gol con la loro andatura da bradipi. VOTO: 5,5.
POLONIA: La squadra forse più brutta del Mondiale. Grigia come nessun'altra, approssimativa in ogni sua azione. Abbastanza buona soltanto la partita difensiva contro la Germania. Si salva solo Jelen. VOTO: 4.
COSTARICA: Ormai la conosciamo: prova a giocare, ma è troppo, troppo debole. Tecnicamente non è malvagia, ma gioca a un ritmo troppo lento e quasi sembra disinteressarsi alla fase difensiva, cosa che una squadra di caratura inferiore non si può permettere . Guardate quanto erano larghe le maglie della difesa nell'esordio contro la Germania. Mitico Wanchope, è andato solo a momenti Centeno. Voto: 4.
PARAGUAY: Mondiale veramente sbiadito, con un po' di responsabilità per il C.T. Ruiz. Rinunciatario, il tecnico uruguaiano si è legato mani e piedi ai suoi vecchissimi gladiatori, responsabilizzando eccessivamente sulla trequarti un semplice cursore come Paredes, utilizzando troppo poco giovani interessanti come Barreto e soprattutto Dos Santos. Difficilmente poi riuscirò a capire perché Cuevas stia in panchina. Ancora una volta deludente Santa Cruz, grintoso e vivace Valdez. VOTO: 5.
TRINIDAD & TOBAGO: Non solo folcloristica, ma anche dignitosa apparizione. Ha cercato di fare muro con un "Catenaccio Totale" ( beh, il C.T. era pur sempre olandese… ), in cui si sono esaltati i vari Hislop e Sancho, e la velocità nel contropiede di Edwards, sempre sotto l'occhio vigile di Yorke davanti la difesa. Ci è riuscito contro la Svezia, ha sfiorato l'impresa con l'Inghilterra, mentre se l'è giocata, mostrando qualche tocco di classe del 38enne Latapy, contro il Paraguay. VOTO: 6.
COSTA D'AVORIO: Una delle squadre che hanno giocato meglio, condannata però dai propri gravissimi errori oltre che da un po' di sfortuna. Non meritava certo di perdere né con Olanda né con Argentina, però spaventose ingenuità nell'applicazione del fuorigioco ed eccessiva precipitazione là davanti ( soprattutto contro l'Olanda, dove cercando di aggirare un po' più la difesa orange potevano arrivare più facilmente al meritato pareggio ) ne hanno pregiudicato gli sforzi. Comunque, ha mostrato una combinazione ammirevole di velocità e tecnica. Centrocampo fortissimo con Yaya Touré e soprattutto Zokora, completissimo, uno dei centrocampisti migliori del mondiale, che hanno messo i piedi in testa sia alla mediana argentina che a quella olandese. Sottotono Drogba ed Ebouè, che è avanzato troppo poco sulla destra, Dindane ha un dribbling fenomenale, ma dovrebbe giocare meglio per la squadra. Mi rammarico ancora una volta che il giocatore ivoriano più tecnico, Bonaventure, sia rimasto per l'ennesima volta nell'ombra per la sua cronica mancanza di personalità e per il movimento senza palla nullo. VOTO: 6,5.
SERBIA & MONTENEGRO: Oltre ogni limite di decenza. Lenta, prevedibile, disattenta in difesa. Si è salvato solo, come era ovvio, un mito del calcio quale Predrag Djordjevic. VOTO: 4.
IRAN: Puntava a fare la sorpresa nel gruppo C, ma non è andata oltre ordine e disciplina. Interessanti Teymourian, Hashemian e Kaabi, bruttissimo il mondiale di Karimi. VOTO: 5.
ANGOLA: Sapevamo che era una squadra tecnicamente modesta, ha fatto il massimo, soprattutto contro il Messico. Difensori di imbarazzante lentezza ( il gol preso da Pauleta è assurdo ), le cose più interessanti le hanno fatte vedere Figueiredo e Zé Kalanga. Non credo poi che sia un lusso che ci si possa permettere quello di lasciare in panchina Mantorras, considerando anche il rendimento deludente di Akwa. VOTO: 5,5.
REPUBBLICA CECA: Molto sfortunata. Presentatasi con una formazione avanti con gli anni ma affidabili, dopo il buon esordio ha sbagliato partita con il Ghana e si è trovata a giocare la partita con l'Italia praticamente senza punte. Pesantissima l'assenza di Koller, il giocatore-chiave, Baros è stato recuperato in extremis, ma aveva poco più di un tempo nelle gambe. L'espulsione di Polak, davvero stupido, ha messo ancora più in discesa la gara per l'Italia. Rosicky super solo nella prima partita. VOTO: 5,5.
U.S.A.: Grande organizzazione di gioco, ma poca qualità. In gol col contagocce. Grande partita contro l'Italia. Deludentissimi donovan e Beasley. VOTO: 5.
CROAZIA: Poteva fare di più, perché era una squadra abbastanza completa, ma ha pagato la sterilità offensiva e una condotta forse un po' troppo prudente. Prso, Olic e Klasnic, hanno fatto tanto movimento, ma pochissimo arrosto. Ha deluso Kranjcar, eccellente Niko Kovac. Grande partita contro il Brasile, meritevole di miglior fortuna. VOTO: 5.
GIAPPONE: La qualità, soprattutto a centrocampo, non mancava, però ha ancora una scarsa consistenza a certi livelli. Troopo elevato il gap tattico e soprattutto fisico rispetto alle altre squadre. Difesa ingenua ( non prendevano una palla alta, e guardate cosa ha combinato Miyamoto contro la Croazia ), attacco di moscerini, pochissimo movimento senza palla. Interessanti Komano e Kaji sulla destra. VOTO: 5.
COREA DEL SUD: Tatticamente disciplinata ( molto di più dei rivali giapponesi ), ha perso però quel brio ( e non solo quello… ) che aveva quattro anni fa. Solo Ahn Jung-Hwan ha ravvivato la scena. Incertezze in difesa. La miglior tifoseria del mondiale. VOTO: 5,5.
TOGO: Scarso sì, ma pericolosa là davanti con la velocità di Kader e la tecnica di Adebayor. VOTO: 5.
TUNISIA: Delusione. Ha fatto una gran partita difensiva con la Spagna, ma ha giocato malissimo contro l'Arabia Saudita ed è stata un po' derubata dall'Ucraina. Una squadra che ha pensato troppo a distruggere gioco e poco a costruirlo. Strepitoso Jaidi ( giocatore sottovalutatissimo ) contro la Spagna, vivacissimo Jaziri. VOTO: 5.
ARABIA SAUDITA: Una delle squadre più scarse del mondiale, meritava di vincere, grazie a uno splendido secondo tempo, contro la Tunisia, però contro l'Ucraina è stata misera e contro la Spagna c'era ben poco da fare. Gioca a ritmi troppo balndi per impensierire in queste competizioni. Il migliore è stato Noor,mentre non si capisce come Al-Montashari, un difensore che tiene a chilometri di distanza l'attaccante avversario, abbia potuto vincere il Pallone d'Oro Asiatico.
I MIGLIORI DEL MONDIALE: Buffon; Zambrotta, Ayala, Cannavaro, Lahm; Maxi Rodriguez, Vieira, Pirlo, Maniche; Zidane; Klose. In panchina: Lehmann; Miguel, Osorio, Grosso; Barnetta, Ribery, Mascherano, Zokora, Makelele; Van Persie, Torres.
Etichette: calcio internazionale (non spagnolo)
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