giovedì, aprile 29, 2010

Paralisi.

Tanto rumore per nulla. Doveva essere la mega-partita della stagione, e invece si avvicina di più alla Corazzata Potemkin secondo Fantozzi. Come spesso capita le attese esagerate si traducono in una delusione. Nulla da spartire con la ricchezza di contenuti della gara d’andata: l’Inter passa (meritatamente) con una strategia difensiva che rimanda al Paleolitico, evidente già da prima della (giusta) espulsione di Motta; il Barça trascorre novanta minuti al limite dell’area avversaria, in una situazione che nemmeno nei suoi sogni più umidi, con i primi passaggi stra-sicuri, con Xavi libero di decidere fronte alla porta, con opzioni di passaggio facili, continuità di manovra e ampiezza quanta ne vuoi, percentuali di possesso-palla disumane, avversario in inferiorità numerica, uno stadio colmo di entusiasmo… tutto l’armamentario possibile e immaginabile, ma a conti fatti ne sono uscite fuori solo un paio di occasioni e un assedio finale soltanto negli ultimi 10 minuti, quando il gol di Piqué ha risvegliato speranze parse sopite dopo già un’ora, per quanto ciò possa sembrare paradossale in un contesto tutto a favore del Barça. Roba da matti.

Guardiola l’aveva preparata bene, superando stavolta Mourinho nel confronto tattico, aiutato anche dall’emergenza che ha costretto il tecnico portoghese a sostituire l’infortunato Pandev con Chivu, improvvisato esterno alto che qualche metro al Barça lo regala per forza.
Due mosse fondamentali di Pep: Yaya Touré arretrato in difesa, come centrale destro in una linea spesso a tre (Piqué al centro, Milito un po’ terzino, un po’ centrale sinistro, a seconda dell’azione); Pedro largo a sinistra invece che a destra. Gli obiettivi sono i seguenti: quello consueto di liberare Messi fra le linee, ma al tempo stesso senza lasciare scoperta nessuna delle due fasce all’azione di rimessa interista; in difesa invece, avere una superiorità facile all’inizio della fase di possesso, e al tempo stesso avere giocatori più pronti alla copertura e alla chiusura laterale in caso di contropiede avversario.
Ha una sua logica e funziona, almeno fino a un certo punto: Pedro tiene bloccato Maicon (che, assieme a Sneijder è il giocatore-chiave su cui l’Inter si appoggia per rilanciare l’azione), ma anche la destra è coperta da Alves che quindi può lasciare a Messi libertà al centro. Piqué e Touré hanno una qualità atletica superiore che gli permette di frenare sul nascere le possibili ripartenze interiste, e al tempo stesso sono bravissimi nel portare palla dalle retrovie, superando con estrema facilità la prima linea difensiva dell’Inter e “provocando” l’avversario, indeciso se uscire dalla sua zona o invece abbassarsi ancora di più. L’Inter collassa ai limiti della sua area, la superiorità della transizione offensiva blaugrana isola Diego Milito (comunque encomiabile) dal resto della squadra e rende quindi impossibile ai nerazzurri un passaggio fluido dalla fase difensiva a quella offensiva come avveniva nell’andata, cioè quello che nel gergo di moda si chiama transizione (spesso usato erroneamente come sinonimo di “contropiede”).
Il problema è che il Barça pur costringendo l’Inter a una sola fase, prepara le condizioni di un dominio schiacciante che di fatto però non esercita mai. L’allenatore può essere bravo quanto vuole, ma non è lui che dribbla e tira in porta, non è lui che decide negli ultimi metri. E negli ultimi metri il Barça di ieri è stato lineare, scontato e banale: palla da un lato all’altro e immancabile il cross buttato in area da Pedro e Alves, come la più normale delle squadre. L’Inter aggiunge ai quattro difensori un centrocampista che si abbassa, poi copre e raddoppia sulle fasce, ma non ci sono scuse: con una circolazione di palla più rapida gli spazi devono venire fuori per forza, tanto più se l’avversario è uno in meno. Invece al Barça è sempre mancato il cambio di ritmo, l’ispirazione, la cattiveria,.

Così la partita si è ridotta, colpevolmente per i padroni di casa, a una mera sfida di individualità. E, rovesciando una frase proprio di Guardiola “En el fútbol, cuando 'muñeco' NO supera a 'muñeco', el equipo que ATACA está perdido”. Ibrahimovic ha perso contro Lucio e Samuel, Messi a parte un’azione delle sue nel primo tempo ha perso contro tutti quelli che l’hanno affrontato, il Barcelona ha perso contro l’Inter. Punto.
Niente diavolerie di Mourinho o storie simili stavolta, l’Inter ha fatto leva sullo spirito di sacrifico e la concentrazione nella propria area, e sulla qualità dei suoi interpreti difensivi, sui due difensori centrali che respingevano tutti i cross e tutti i passaggi filtranti come in un flipper, su Zanetti che non si faceva saltare nell’uno contro uno, su Cambiasso che anticipava le intenzioni avversarie.
Il Barça ha spesso giocato male collettivamente in questa stagione, e in più di un’occasione ha trovato Messi a salvarlo. Non si può rimproverare Leo per non aver recitato da Deus-ex-machina in queste due partite, capita, si può rimproverare invece un Ibrahimovic cadaverico. Se l’assedio del Barça ha avuto il sapore della camomilla, parte della responsabilità è anche dello svedese, esasperante quando per l’ennesima volta non accenna un tiro in porta e quando ogni volta che lo cercano i compagni l’alternativa si riduce al “fallo in attacco o anticipo del difensore avversario”.
Nel suo spezzone Bojan ci ha messo molto più veleno, fiutando l’occasione e arrivando prima sui palloni, anche se un po’ impreciso e un po’ sfortunato nelle conclusioni (colpo di testa a botta sicura su cross magnifico di Messi, a lato di poco; tiro in porta che sarebbe stato gol in una delle ultime azioni del match, se l’arbitro non avesse fischiato un fallo di mano parso inesistente a Yaya Touré). Giusto che parta lui titolare col Villarreal sabato (mezza Liga è in gioco, l’altra metà a Siviglia due giornate dopo), giusto investire sulla sua crescita e giusto anche archiviare con una solenne bocciatura l’affare Ibrahimovic.
Ci ha provato il solito immenso Piqué, trascinatore non solo nelle dichiarazioni pre-partita (accolte con scandalo dalla permalosetta stampa nostrana), a suonare la sveglia con un gol da urlo, ma la sostanza resta quella: la miglior squadra del mondo nell’occasione più importante ha tenuto accuratamente da parte le proprie virtù collettive.

FOTO: elpais.com

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18 Comments:

Blogger Francesco said...

Mah. Non sono del tutto d'accordo che Guardiola se la sia giocata così bene. E' vero che, difensivamente, lo schieramento a tre frenava la transizione ovversiva avversaria, ma é anche vero che in attacco (ossia dove il barca era chiamato a fare la differenza), insistere ancora su Ibrahimovic quando la cosa importante era mettere "un manichino che desse profondità e liberasse spazi fra le linee per messi" (cit.) mi sembra sia stato un notevole errore.

Credo siano stati oltre 60 minuti regalati all'Inter. Senza contare che con Ibra in campo il barca giocava con passaggi al centro, con Bojan fioccavano i cross. Tutto il contrario di quanto si sarebbe dovuto fare. Detto questo, mi é parso chiaro che nel Barca parecchi giocatori non fossero in forma.

Ps: L'immenso Piqué secondo me é sprecato in difesa. In attacco con un po' di tempo potrebbe diventare il nuovo Van Basten.

2:56 PM  
Blogger Flavio said...

Ciao Vale, mai analisi è stata secondo me più condivisibile e centrata della tua. Semplicemente il Barça da inizio stagione non sta giocando bene e se Messi diventa un giocatore normale, se smette di essere per qualche gara il "Messiah", ecco che i problemi vengono fuori. Sono un tifoso blaugrana (non per nascita, ma per passione sopravvenuta) e devo dire che sono davvero deluso perchè questa squadra aveva ed ha in sè tutte le qualità per vincere, rivincere e rivincere ancora la Champion's per anni e anni...e invece siamo costretti ad assistere ad una finale tra due squadre che, almeno io, non ho mai visto giocare a pallone: Bayern e Inter giocano in primo luogo a distruggere il gioco dell'avversario, affidandosi ai tatticismi, alla forza fisica ed infine all'estro di giocatori di talento come i vari Robben, Ribery, D Milito, Eto'o, Snejider, ecc...Questo è il calcio? Tornando al Barça, su Guardiola (che io ammiro molto) tu hai scritto: "L’allenatore può essere bravo quanto vuole, ma non è lui che dribbla e tira in porta, non è lui che decide negli ultimi metri"; sono d'accordo con te, ma ho delle considerazioni da fare; sulle due partite: 1) Riguardo alla difesa (quasi) a tre...avevo già sottolineato che, secondo me, avrebbe dovuto giocare così anche all'andata (dove si è deciso veramente l'esito di questa semifinale)...perchè non l'ha fatto? Eppure le aveva viste le partite dell'Inter... 2)Perchè a S.Siro lascia fuori Tourè? 3) Perchè ieri ha fatto giocare Ibra e non Bojan che in 5 minuti ha fatto vedere che almeno si muove velocemente e vede la porta? 4) Perchè non ha "ordinato" a Pedro ed Alves di puntare l'uomo cercando l'ingresso in area anzichè insistere con i cross avendo contro gente come Lucio e Samuel? Perchè non riportare a destra Messi che al centro era puntalmente triplicato, mettendo dentro Bojan già alla fine del primo tempo, che magari così anche Ibra sarebbe stato meno inutile? Infine, considerazioni "generali": 1) E' Iniesta il giocatore fondamentale in questo Barça, ed il fatto che quest'anno non ci sia praticamente mai stato spiega anche il calo nel livello del gioco dei catalani, avanti grazie ad un Messi monumentale che però si è fermato sul più bello (altra fortuna di Mou). 2) Orribile ed ingiustificabile la scelta di dare via Eto'o per Ibra. 3) Fallimentare la campagna acquisti e disgustosa la gestione settimanale del prepartita di ieri. 4) Grande, grandissima, forse irripetibile possibilità persa di vincere la Champion's per due anni di fila. Spero almeno nella conquista della Liga e che la sconfitta di ieri sia il punto di ripartenza di una squadra una società ed un ambiente che, potenzialmente, non è secondo a nessuno. Saluti, Flavio

3:34 PM  
Anonymous Flavio M. said...

Il fatto che in 180 minuti l'uomo più pericoloso del Barca sia stato Pique spiega tutto ed anche di più. Questa sfida la si è persa anzitutto la scorsa estate, con il folle scambio Ibra - Eto'o più soldi (con i quali l'Inter ha preso Sneijder, Milito e Lucio...in pratica gli han finanziato la campagna acquisti)...Ma perchè non Villa, ancora mi chiedo? Marketing?
Complimenti all'Inter, però non chiedetemi di rassegnarmi al brutto, di rinnegare la filosofia di gioco del Barca, di adeguarmi all'idea che conti solo vincere: ieri non era sbagliata l'idea, erano sbagliati gli interpreti e l'applicazione...

Ciao!

4:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Magliette, video su youtube, dichiarazioni di Piqué: tutta roba che porta una sfiga assurda. Anche solo per il ridicolo prepartita che hanno preparato ero sicuro che non sarebbero passati.

Se c'è una cosa che il calcio mi ha insegnato è che non devi dire che venderai cara la pelle, strombazzandolo ai quattro venti; devi semplicemente farlo.
Non devi dire che vuoi fargli odiare la professione, devi semplicemente agire.

Mi ricordo prima di Bayern-Milan 2006-2007, Kahn che prese in giro Inzaghi; ero sicurissimo che Pippo l'avrebbe purgato, tanto per dire. Così successe.

Il Barcellona questo vizio ce l'ha, con una squadra di Milano ha già pagato un dazio pesante, una volta; evidentemente non imparò nulla, in quell'occasione.

4:47 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Francesco
Non so, io ho visto cross durante tutta la partita, anche troppi. E questi cros erano un segnale d'impotenza: il Barça di solito ne fa sempre pochissimi perchè riesce ad arrivare sul fondo e allargare le difese con combinazioni diverse, che però ieri non riuscivano perchè era tutto troppo lento. Per questo non sono d'accordo con chi dice che l'errore del Barça sia stato voler giocare sempre allo stesso modo, entrare in porta col pallone etc... l'errore del Barça è stato giocare MALE il suo calcio, tutto qui.

Quella mia frase (visto che ti piace tanto citarmi :P) è stata presto sconfessata dagli sviluppi della partita. Con l'Inter che difende nella sua area, puoi dare ben poca profondità. Le condizioni erano quelle giuste per Ibrahimovic: non doveva allungare la sua squadra perchè questa era già stabilmente nei pressi dell'area avversaria. Ibra doveva difendere palla, fare da appoggio ai trequartisti e farsi sentire un po' nell'area avversaria. Muoversi più che in profondità lungo la linea difensiva dell'Inter e aprire spazi. Non si è mosso, di tutti quei cross di Pedro e Alves non ne ha preso uno, non ha anticipato una volta Lucio e Samuel, non ha mai triangolato con Messi, non si è mai nemmenocreato un'occasione con uno dei suoi colpi, non ha fatto nemmeno un tiro in porta. La colpa di tutto ciò è di Ibrahimovic, non di Guardiola.
le scelte di Guardiola (non solo l'espulsione di Motta) hanno contribuito a creare le condizioni per cui l'Inter è stata inchiodata alla sua area di rigore. Sfido io a pensare alla vigilia che in una partita giocata 90 minuti al limite dell'area avversaria il Barça non potesse vincere.
Certo, poi Ibrahimovic si poteva togliere prima, tutto quello che volete, ma non credo che l'abbia preparata male Pep.

7:04 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Ciao, metti sempre carne al fuoco per un esercito, quindi proverò a seguire il tuo ordine come sempre :-)

Dai, non si può dire che l'Inter non abbia giocato a calcio a Stamford Bridge o nell'andata di questa semifinale. Poi si potrà dire che non è venuto fuori il meglio del calcio mondiale, ok, potrà non corrispondere ai gusti estetici (che però sono molto soggettivi, e bisogna sempre tenere separati rigorosamente: "giocare bene" non sempre coincide con "giocare bello"), però Inter e Bayern alla fine se la sono meritata la finale.

1) Può essere, ma l'andata la poteva vincere e giocare meglio anche difendendo a 4. Ieri poi i tre difensori hanno pesato per me più sulla fase offensiva che su quella difensiva del Barça.
Comunque dai, non si può proprio dire che l'esito della semifinale si sia deciso all'andata... novanta minuti al Camp Nou con la metacampo avversaria occupata militarmente, in 11 contro 10 già dal primo tempo... esistono condizioni migliori per decidere una qualificazione?Il Barça IERI si è fatto sfuggire un'occasione memorabile.

2) Perchè contava su Busquets in fase di possesso e, premesso che lì non ha impiegato la difesa a tre, non mi è sembrata una scelta così bizzarra.

3) Sono d'accordo con te. A posteriori però. Prima della partita credo che fossimo tutti d'accordo che nessuna delle tre possibili scelte per l'attacco offriva piene garanzie, chi per un motivo chi per l'altro. Il Bojan visto con l'Arsenal ad esempio non faceva neanche il solletico a Lucio e Samuel (per quanto avesse fatto un lavoro buono nel pressing e nei movimenti senza palla).

4) Dai Flavio, non credo che Pep possa guidare Alves e Pedro con il telecomando :D

Capisco la tua idea su Messi. Ci poteva anche stare cercare un uno contro uno un po' più facile incollandolo stabilmente alla linea del fallo laterale.
Però anche qui c'è un discorso più generle da fare. La maggior pericolosità quest'anno il Barça l'ha mostrata proprio quando ha liberato Messi tra le linee, utilizzando come fattori di distrazione il binomio Alves-Pedro sulla destra e dall'altra un altro giocatore largo, in modo da rendere più difficili i raddoppi su Messi. Si può perciò capire che Guardiola abbia voluto far leva ancora una volta su Messi centrale. Gli aveva preparato l'habitat, con Alves e Pedro larghi, ma non ha funzionato, perchè se la palla circola lenta l'avversario raddoppia e triplica più facilmente, e probabilmente si sarebbe organizzato in tal senso anche con un Messi sulla fascia. Come occupazione degli spazi in partenza era buona, sono mancati ritmo e mobilità nella circolazione di palla, un po' di brillantezza nelle azioni individuali, presenza in area avversaria.
Devo aggiungere poi che quando ti giochi il tutto per tutto è meglio dare a Messi più angolo di tiro possibile, quindi anche nell'assedio finale Messi al centro aveva le sue ragioni.

Considerazioni generali:
1) Iniesta avrebbe aiutato, ma puoi giocare un calcio mostruoso (Emirates) anche senza di lui.
2) Ibra si è rivelato un flop (anche se più per colpe sue che per incompatibilità tecnico-tattica). Eto'o però doveva andarsene, quindi l'errore è più nella modalità della sostituzione più che nella partenza in sè del camerunese.
3) A conti fatti un fallimento, sì.

@ Kerzhakov
Proprio così. E non è un difetto solo del Barça, ma tendenzialmente di tutto il calcio spagnolo. Fa parte della mentalità, c'è poco da fare.

7:05 PM  
Anonymous gandhi said...

Mi riesce difficile pensare ad eventuali mancanze del Barcelona visto ieri.Mi limito a sottolineare la difficoltà di giocare al calcio se hai un avversario schierato in campo come l'Inter.

Un cenno su Piquè:è impressionante.Possiede doti di carisma,padronanza degli spazi,lettura del gioco e posizionamento che sono fuori dal comune.Crea superiorità dalla difesa,grazie al modo in cui facilita la risalita del pallone.Assolutamente uno dei migliori difensori che abbia visto negli ultimi anni.

7:28 PM  
Blogger Flavio said...

Vale, scusami se ti costringo sempre a subire la mia lunga "cucina"...cmq sia non puoi dirmi che il Bayern merita la finale, già con la Fiorentina doveva uscire e non è che abbia giocato meglio dei viola, anzi...: è Robben (ahi ahi Florentino!!!) che l'ha portata in finale! L'Inter ha meritato la finale ma non è una squadra che mi entusiasma sotto il profilo del gioco. Per dire, il Milan di Leonardo per lunghi tratti della stagione ha giocato meglio (per giocare meglio intendo dominare le partite col possesso palla costruendo le vittorie attraverso un gioco di squadra che porti al gol tramite azioni non solo e sempre estemporanee o casuali) dei cugini. Detto questo sono la mia delusione più forte riguarda l'atteggiamento di tutto l'ambiente (compreso il mio idolo Messi), in campo e fuori dal campo. Credevo che il Barça fosse superiore anche nell'evitare sceneggiate e proclami che non si dovrebbero fare. Insomma occorre essere sempre e comunque dei signori. Spero solo che abbiano imparato la lezione: essere i più forti vuol dire anche non lasciarsi andare a comportamenti poco consoni al blasone, o sbaglio? Saluti e comunque forza Barça!

8:53 PM  
Blogger Taymour Zein said...

Sono veramente affranto. Ci speravo davvero nel passaggio del turno, e non ti dico che gioia immensa ho provato al secondo gol di Bojan subito sopita da De Bleeckere. Comunque, a mio parere il Barça rimane la squadra migliore al mondo e certamente superiore all'Inter. Volevo sapere innanzitutto questo, ritieni ancora il Barça la migliore squadra al mondo?
La partita di ieri il Barcellona l'ha giocata male, e io continuo a pensare che se al posto di Ibra ci fosse stato Eto'o la finale l'avremmo portata a casa. Infatti la partita di ieri mi ha ricordato molto la semifinale di andata col Chelsea dell'anno scorso, dove la squadra inglese si era chiusa benissimo, eppure creammo tantissime occasioni, soprattutto grazie ai movimenti del camerunense, che avremmo meritato di portare a casa la vittoria. Ecco, io rimango dell'idea che con un Iniesta anche a mezzo servizio (nella partita di girone quest'anno fu il migliore in campo) e con un cambio di maglia di centravanti, ora il Barcellona sarebbe a Madrid. Lo svedese ieri è stato un insulto al calcio, e la chiave della partita è stata proprio lì, nella sua prestazione orrenda. Poi, possiamo parlare del giro palla troppo lento, della banalità nelle azioni di attacco che ero capace di prevedere anche io... ma il problema rimane: con Ibrahimovic, (a parte la partita dell'Emirates dove la capacità di pressione e recupero palla del centrocampo fu talmente importante, che persino Ibra giocò bene) quest'anno l'attacco del Barcellona ha segnato meno e prodotto meno occasioni da gol che senza lo svedese in campo. E' un dato di fatto, purtroppo. Capitolo arbitri: scandalo anche ieri sera, con un gol regolare che ci avrebbe mandato in finale annullato a Bojan... aggiunto al gol irregolare segnato dall'Inter all'andata, e al rigore negato ad Alves a Milano fannò un bel pò di episodi a favore dell'Inter che a mio parere hanno condizionato parecchio queste due partite di semifinale, anche se so che tu molto probabilmente non la penserai così... alcune domande:
1. Pensi che questa eliminazione peserà sul proseguio della Liga?
2. In caso di vittoria della Liga riterresti deludente la stagione del Barça?
3. Ibra lo manderesti via?
4. Quanto male fa a te, tifoso del Barça come me, essere eliminato in semifinale col ritorno al Camp Nou e finale al Bernabeu?
Penso che scriverò qualcos'altro sulla partita, con questo post volevo esternare la mia rabbia nei confronti di Ibra e di tante decisioni arbitrali che ci hanno penalizzato... è veramente "decepcionante", non essere riusciti ad arrivare alla finale più prestigiosa, nonostante avessimo avuto la squadra, a mio avviso, mi gliore e le condizioni ideali (ritorno in casa con l'inter in 10 per 70 minuti), ma purtroppo due brutte prestazioni e tanti errori arbitrali ci hanno punito.

10:35 PM  
Blogger valentino tola said...

@ gandhi
Io continuo a pensare che se prima della partita ci dicevano "ok, è stato deciso che il Barça farà 90 minuti al limite dell'area avversaria, e con l'Inter in 10, cosa firmate allora: remontada o fracaso?"... penso che TUTTI qui, dal primo all'ultimo, e probabilmente anche gli interisti, avrebbero scommesso sulla rimonta... poi Mourinho ha un bel vantarsi a dire "non volevo il pallone, volevo lasciargli il campo libero fino alla trequarti... ci sono cascati, che gran drittone che sono...", e tutti i giornali dietro a dire "ah, che grande lezione di Mourinho a Guardiola!"... ma perfavore...

Ah, Gandhi, non me la sto prendendo con te ovviamente :-) Però penso proprio che il Barça DOVEVA fare di più, ha trovato lo scenario tattico che più desiderava.... quello dell'andata era da incubo, quello di mercoledì da sogno invece.

Io non ne ho visto dominanti come Piqué negli ultimi anni, concordo.

@ Flavio
Non preoccuparti, la tua cucina è sempre gradita ;-)

Hai ragione, la Fiorentina l'avevo dimenticata... vidi solo la partita d'andata col noto scandalo, però va anche detto che al ritorno la Fiorentina andò in vantaggio due volte e due volte i fece raggiungere, e questa è una loro colpa.

Le sceneggiate finali non sono piaciute nemmeno a me. tipiche di chi non sa perdere.

@ Taymour Zein
L'anno scorso ritenevo il Manchester United la squadra migliore del mondo, quest'anno invece il Barça. Conta qualcosa però? :-)

Che Ibrahimovic sia stato estremamente penalizzante per il Barça in questa qualificazione (più al ritorno che all'andata) è fuor di dubbio. Però non sono d'accordo sul fatto che Eto'o l'anno scorso fosse stato positivo col Chelsea: anzi, fu un completo totale disastro, un uomo in meno in maniera diversa da Ibrahimovic ma nella stessa misura di Ibrahimovic. In quelle due partite Eto'o non riuscì mai mai mai ma proprio mai a fornire un appoggio decente al centrocampo.

1) Peserà, e la cosa peggiore per il Barça è che la partita più difficile e decisiva è già domani col Villarreal, e mancheranno sia Busquets che Xavi. Senza contare che il Villarreal è uan delle poche squadre che in questio anni ha giocato da pari a pari col Barça.

2) Assolutamente no. Resterebbe comunque un fallimento bruciante la partita di mercoledì.

3) Se si può vendere bene, sì. Sennò declassarlo, comprare un altro attaccante e dare più fiducia a Bojan.

4) Secondo te? :-) Comunque, io sono un tifoso atipico, non particolarmente esaltato... sono uno che gioisce meno se la sua squadra vince giocando male (quando invece il sogno massimo del tifoso viscerale dovrebbe essere vincere un derby al 90' su autogol), sono uno che si vergogna un po' quando vince una partita come quella dell'anno scorso a Stamford Bridge, e sono anche uno che mercoledì sera già dopo un'ora fiutava lontano un miglio l'impotenza e l'incapacità di far fronte alla situazione... quindi mi sono rassegnato un po' in anticipo... la delusione massima la provo con quelle sconfitte ingiuste che mi provocano una rabbia enorme, probabilmente sono ancora più inacidito per Stamford Bridge 2004-2005 che per mercoledì... quando vedo che non si gioca, che non c'è trippa per gatti le sconfitte tendo ad accettarle maggiormente, al di là della delusione.

3)

11:53 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Partita davvero brutta ma si sapeva che l'Inter avrebbe messo il pullman davanti alla porta senza curarsi di sapere se al di là della linea mediana ci fosse un'altra porta o no. Però il Barca doveva fare di più, soprattutto nella ripresa la gara è andata avanti in maniera davvero fiacca. Fatto sta che ieri il Barca s'è già ripreso e ora l'unica trappola per i blaugrana è la trasferta a Sevilla. Ma almeno per la Champions Cibeles può dormire sonni tranquilli come diceva AS.

2:36 PM  
Anonymous Anonimo said...

Cmq a parte i discorsi tecnico-tattici ( che in una partita come questa lasciano il tempo che trovano...) ho provato veramente una grandissima delusione dal Barcellona dal punto di vista calcistico e sopratutto non extracalcistico.
Cavolo siete la squadra più forte del mondo, che bisogno c'è dei video, delle magliette, delle dichiarazioni folli di Pique, delle pentolate, del fisco che và da Eto'o, delle sceneggiate in campo di Busquetz , delle mille simulazioni di Messi (se fosse stato un altro giocatore veniva espulso dopo 30 minuti..) , di Valdes che và da Mou che esulta, degli idranti accesi con i giocatori dell'inter in campo che festeggiano...
veramente pessima caduta di stile.
Pessima.

ps:
nessuno che tira fuori la storia :
Messi più forte di Maradona?
ah scusate non è il post Barcellona - Getafe ma Barcellona - Inter.

Santeria

7:09 PM  
Blogger valentino tola said...

@ hincha
Eh, immagino il sospirone di solievo che avrai tirato... :D

@ Santeria
Trovo un po' opportunista sbeffeggiare Messi dopo queste due partite con l'Inter (sarà capitato anche a Santa Maradona Vergine e Martire di sbagliare qualche partita importante nella sua esistenza terrena, o metto in discussione un dogma di fede?), così come avrei trovato opportunista all'inverso parlare di Messi come del più grande giocatore della storia dopo le prodezze con l'Arsenal (non Getafe).
Non esistono totem indiscutibili: per quello che ho visto qua e là (non vissuto: ero troppo piccolo) anche a me Maradona è sembrato avere delle vette più alte, però aspettiamo la fine della carriera di Messi per valutare con calma (per quanto, come ho già detto, la questione del paragone fra i due non è che mi scaldi particolarmente il cuore).
Se però già da ora ogni partita che gioca Messi la deve giocare contro gli 11 avversari+il fantasma di Maradona (di modo che, a seconda dei casi e dei giudizi precostituiti uno possa bullarsi dicendo "Maradona non era nessuno" oppure "visto, certe cose le fa solo col Getafe"), beh, allora non ci sto propio. Non mi sembra una cosa seria.

Per quanto riguarda le simulazioni credo che Messi sia perfettamente nella norma del giocatore che se può se la tenta, ma nulla di scandaloso (scandaloso nel Barça è Alves da questo punto di vista). La maggior parte delle situazioni di questo tipo che riguardano Messi sono azioni che non sono falli ma nelle quali è perfettamente plausibile che Messi (proprio per il suo stile di gioco) cada sullo slancio, senza per questo simulare. Anche con l'Inter tutto sommato mi sembra sia stato così.
Peraltro registro con piacere una cosa: in un mondo di bambinoni viziati che quando sputano a un avversario quasi vengono giustificati "perchè chissà cosa ha detto Poulsen per provocarlo", non mi è capitato praticamente mai di vedere Messi reagire con stizza a brutte entrate o falli frustranti ripetuti. Non mi ricordo nemmeno un accenno di baruffa.
Poi non credo affatto che sia favorito dagli arbitri, anzi tendenzialmente è il contrario. Siccome Messi ha il dribbling più facile della media, e siccome la maggior parte dei falli che subisce sono dopo che lui ha scartato l'avversario (il che varrebbe nella stragrande maggioranza dei casi un cartellino giallo), gli arbitri tendono a scontare un bel po' di ammonizioni agli avversari di Messi. Li capisco anche, perchè a me per primo non piacciono le partite con espulsioni (quasi sempre le rovinano), però è così. Altro che espulsione dopo 30 minuti.

Riguardo al comportamento prima, durante e dopo la partita. Ho trovato triste la recita di Busquets, squallida la storia degli irrigatori (sintomatica del non saper perdere, come ho detto a Flavio prima), idem le pentolate, il fisco... però anche qui vorrei fare un paio di distinguo.

Il primo è che se io sono l'unico che non trova di cattivo gusto esporre al termine di una civilissima partita di campionato davanti a un pubblico civilissimo una maglietta con scritto "Ens hi deixarem la pell", per rafforzare la comunione coi tifosi e caricare l'ambiente... beh, allora forse il mio senso morale non è all'altezza per commentare questo sport, ed è meglio che apra un blog sui tornei di briscola...
La seconda è che se il Barça ha dimostrato di non saper perdere, Mourinho ha ribadito di non saper vincere. QUALSIASI altro allenatore sulla faccia del pianeta avrebbe esultato in un altro modo, più composto. E' un'esultanza platealmente antisportiva. Poi neanche l'armamentario delle pedrite di tempo etc.. dei giocatori dell'Inter non è proprio il massimo. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, avrebbe detto uno meglio sia di Messi che di Maradona.

11:22 PM  
Blogger Vojvoda said...

Santeria, la tua modestia la si evince da ciò che scrivi e da come lo scrivi. Poi impara a conoscere i giocatori: BUSQUETS, non BUSQUETZ.
La frase..." e sopratutto non extracalcistico" cosa significa nel tuo idioma? Traducilo a noi figli della lingua di Dante.
Mi sembra che una persona intelligente e pacata come Valentino ti abbia già ampiamente risposto in merito alle tue "uscite" delle quali quella sulle simulazioni di Messi mi pare degna di maggior nota.
No comment su tutto l'atteggiamento dei giocatori dell'Inter nell'arco dei 94 minuti (4° di recupero dopo tutto il tempo guadagnato "sportivamente" da sta gente...)e sul vittimismo cominciato al primo secondo di gioco da Mourinho dal suo fido cagnolino, il "baresi sfigato", e tutto lo staff di oxfordiano aplomb.

D'altra parte uno che scrive che Borriello è tra le 5,10 punte più forti d'Europa e, udite udite "molto forte tecnicamente" si giudica da se.

Saluti, comunque :-)
P.s. : aspetto di nuovo le tue risatine, mi mancano...

1:54 AM  
Blogger valentino tola said...

Ragazzi, restiamo nel merito della discussione perfavore, niente polemiche personali.

10:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Caro Vojvoda vedo che hai risposto punto su punto sulla sportività del Barcellona...
è da no comment l'atteggiamento dei giocatori dell'Inter che cercano di perdere tempo durante il recupero (cosa dovrebbero fare? spiegamelo sai io non ho mai giocato a calcio, non sò cosa si fà di solito quando si vince una semifinale di champions fuori casa...) mentre il comportamento del Barcellona è stato esemplare, no? ( Valentino, non parlo di "vendere cara la pelle" e di chiamare a raccolta il pubblico, quello ci stà , eccome...)
Guarda io non sono interista ma ho goduto troppo perchè mai come quest'anno ci sono stati gufi da tutte le parti, e sopratutto gente come te che non riesce ad accettare la sconfitta.. (brucia eh?)...
e non attaccarti su BUSQUETS, non BUSQUETZ , non cambia il succo del discorso.
il succo del discorso è che la squadra più forte al mondo, una squadra di cui sono innamorato, non ha saputo perdere ( e ti ripeto, che l'Inter non sappia vincere non sposta di una virgola la mia opinione sul comportamento del Barcellona, non penso ci voglia un genio per capire questo...) e sinceramente non me l'aspettavo.
Hai vinto 2 champions negli ultimi 5 anni, se quest'anno esci in semifinale non è un dramma , capisci gli errori e cerchi di migliorare (acquisto di Ibra, un possesso palla a volte sterile , etc..). Invece no, i tifosi e simpatizzanti in primis , hanno dimostrato una grandissima caduta di stile che non fà onore alla fantastica storia del Barcellona.

Capitolo Messi:
non sono stato io a tirare fuori la storia ".. meglio di Maradona.." , ho solo riposto che è troppo facile elogiarlo nelle splendide prestazioni che fà, e non dire niente dopo queste partite decisive ( e non sono le uniche che ha sbagliato di sfide decisive, Messi vs Mourinho in 7 partite 0 goal, per esempio)...
La mia opinione e qui chiudo sul confronto, che tecnicamente i giocatori non sono lontanissimi, anzi, e sopratutto come caratteristiche sono quasi identici, ma dal punto di vista della personalità , del temperamento, della leadership, siamo lontani (ancora?) anni luce.
Maradona , caro Valentino, ovviamente sbagliava partite (poche quelle decisive, però) ma anche in giornate no , secondo me, aveva un carisma, una personalità che potevano indirizzare la partita. Anche una capacità di attirare su di sè 2-3-4 giocatori e liberare gli altri (vd il 3-2 contro la Germania in finale, 86')...
Poi giustamente , come hai detto te Valentino e come avevamo già detto, dovremmo aspettare la fine della carriera per valutare tutto il percorso calcistico e fare le dovute considerazioni.
Fino ad allora, e sopratutto dopo queste partite,
" .. Tornando all'eletto Messi: è aldilà del suono, non è analizzabile, ho smesso i panni dell'umiltà e le ultime remore sono cadute nel paragone con un suo illustre predecessore. Credo onestamente che abbia già superato Maradona..."
scusate ma rido....

ps:
un'ultima cosa, riguardatevi la partita, sulle simulazioni (ne aveva fatte un paio anche all'andata) questa volta ha esagerato.

ah visto che ci siamo :
mi dici 10 prime punte (prime punte , non cambiare le cose,) più forti di Borriello? se non è nei primi 10, poco ci manca...

grazie

Santeria

11:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

sono il primo a dire cha una rondine non fà primavera...
però cavolo Vojvoda questi colpi c'è li ha:

http://dailymotion.virgilio.it/video/x4nuyq_golazo-de-borriello-udinese-vs-geno_sport

cmq
a parte questo , Valentino giustamente dice di abbassare i toni e ha ragione.
Stiamo pur sempre parlando di calcio e siamo innamorati entrambi di questo sport, perciò da parte mia basta polemiche personali.

ciao
un saluto

Santeria

11:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Se posso dire umilmente la mia (e non l'ho fatto finora perchè non mi piacciono gli argomenti "caldi" quando si rischia di sfociare in campanilismi sciocchi), penso che l'Inter abbia strameritato di passare il turno, penso che l'abbia fatto in maniera lecita, perchè non c'è nessuna legge che vieti di difendersi per 90 o 180 minuti+supplementari, purchè sia fatto in maniera sportiva, e penso che il Barcellona non abbia molto da rimproverare ai nerazzurri se non è praticamente mai riuscito a rendersi pericoloso. Detto questo:
1) Le tanto proclamate decisioni arbitrali errate sono state sostanzialmente equilibrate e nella media di questo tipo di partite. Gli errori arbitrali ci stanno, e non ho visto condotte di parte o dettate da pregiudizi. Piuttosto ho visto alcuni giocatori che, per usare le parole di Mourinho, "non aiutavano l'arbitro", e sono stati tutti giocatori blaugrana (è chiaro che se l'Inter si fosse comportata coi direttori di gara come ha fatto in campionato, non avrebbe terminato le due gare per i troppi cartellini rossi). Ma è una semplice constatazione, non una condanna. Perchè che si simuli nel calcio ci sta, e sono d'accordo con Valentino che Alves sia molto più rimarchevole di Messi vista la sistematicità delle sue cadute in Europa e in Spagna. Da qui a crocifiggere Sergio Busquets ce ne passa: il fallo di Motta c'è stato, e io non credo sia stata la sceneggiata dello spagnolo a spingere l'arbitro all'espulsione.
2) In un contesto esagerato in partenza, l'esultanza di Mourinho è stata adeguata ai presupposti che si erano creati. Il Bayern ha festeggiato in maniera più calma, ad esempio, anche perchè i tifosi del Lione non li avevano svegliati alle due di notte cercando di innervosirli. E' come una bilancia: se critichi l'atteggiamento dell'Inter, non puoi nasconderti (come hanno fatto alcuni giornali spagnoli) e non criticare parimenti anche l'atteggiamento dei tifosi, degli addetti del campo, di Victor Valdes eccetera.
3) Capitolo Messi: quanto dice Santeria mi trova d'accordo, almeno parzialmente. Messi come personalità deve ancora crescere, su questo non ci piove. E purtroppo il carisma non è qualcosa che migliori con gli allenamenti. Per il resto però non lo si può crocifiggere per due partite giocate male: è sempre la squadra a perdere, non il singolo.

Tommaso.

12:40 AM  

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