lunedì, giugno 27, 2011

Il futuro, e qualcosa di più.

La generazione che ha regalato Europeo e Mondiale dovrebbe avere ancora lunga vita, ma per ogni evenienza, il ricambio è già pronto. Questo il dato saliente di un Europeo Under 21 in cui la Spagna non ha impressionato tanto per il gioco esibito (anzi, le fasi di relax son state parecchie, e non è mancato nemmeno un brivido di quelli grandi, contro la Bielorussia), quanto per il controllo che in quasi tutti i momenti ha avuto sulle partite e sul torneo. In parole povere, si sapeva che, Bielorussia a parte, avrebbero vinto loro.

Allo sterile e irritante autocompiacimento del pareggio all’esordio con l’Inghilterra, ha fatto seguito la vittoria sicura (2-0) contro una spigolosa Repubblica Ceca, in un crescendo che ha portato all’affermazione brillante sull’Ucraina, ultima gara del girone, la prestazione più convincente di tutto il torneo.

Un incubo invece la semifinale contro la Bielorussia: forse presa sottogamba, forse no, fatto sta che l’avversario, pur incapace di superare la metacampo difensiva con due passaggi (il gol arriva su una rimessa-corner e una mezza dormita di Domínguez sul centravanti bielorusso), oppone una perfetta organizzazione difensiva. Blocco bassissimo, con almeno tre giocatori nella zona della palla, è sembrato il modo migliore per impensierire questa Spagna, più di un pressing alto che magari può sorprendere inizialmente ma poi finisce col cedere metri pericolosi a giocatori come quelli iberici, tecnici ma anche verticali se del caso (nessuno degli avversari della Spagna ha comunque proposto un pressing particolarmente alto).

Un’impenetrabilità che ha finito con l’accrescere minuto dopo minuto l’ansia della Spagna, pure snaturata da cambi di Milla che a posteriori saranno pure risultati decisivi per quanto riguarda gli episodi (Diego Capel crossa per il secondo gol, Jeffren firma il terzo), ma che in realtà hanno fatto giocare pure peggio, togliendo dal campo Ander Herrera e Muniain per inserire due ali attaccate alla linea del fallo laterale che oltre a giocare male di loro, non hanno fatto che aumentare i punti di riferimento per la difesa avversaria.

Riacciuffata per i capelli la semifinale che ha sancito la qualificazione alle Olimpiadi, la finale è stata relativamente agevole: bruttina ma intensa, una marmellatona a centrocampo (ben organizzata anche la Svizzera, ma con più capacità di possesso-palla rispetto alla Bielorussia: cosa che per la prima volta ha fatto scendere il possesso spagnolo sotto il 60%, e spostato il baricentro della partita all’altezza del cerchio di centrocampo invece che al limite dell’area dell’avversario della Spagna, come avviene di solito) prima del gol di Ander Herrera che ha sbloccato tutto. Il golazo da 30-35 metri di Thiago Alcantara (punizione-pallonetto all’incrocio che sorprende il portiere svizzero fuori dai pali) a un quarto d'ora dalla fine è la ciliegina sulla torta.

Il segreto del successo è, tanto per cambiare, il centrocampo, o meglio, i movimenti fra centrocampo e trequarti, che son quelli che modificano il disegno di base del 4-3-3 e consentono la superiorità. Thiago Alcantara è considerato il giocatore più geniale, con più potenziale, di questa Under 21, ed è vero: certi tocchi e certe visioni restano fuori dalla portata anche dei suoi dottissimi compagni. Però non è stato il giocatore decisivo per il funzionamento del centrocampo: anzi, diciamo che mentre Thiago si prendeva le sue belle pause fra un momento di ispirazione e l’altro, altri gli alleggerivano la pressione e creavano un contesto favorevole con e senza palla.

Due in particolare: Ander Herrera e Mata. Ander ha disputato senza alcun dubbio un Europeo più completo e più continuo di quello di Thiago. Alla leggerezza e all’eleganza palla al piede (ma sempre essenziale nei tocchi, mai lezioso) ha aggiunto una “pesantezza” di argomenti a livello tattico degna di nota: giocatore intelligentissimo, sempre in movimento verso lo spazio giusto, sempre offrendo una soluzione, e con una (almeno per me) sorprendente incisività negli inserimenti in area di rigore. Un aspetto determinante per compensare efficacemente le caratteristiche di un tridente offensivo che invece, per le caratteristiche degli interpreti (Muniain a sinistra, Adrián al centro e Mata a destra: queste le molto teoriche posizioni di partenza) tendeva parecchio a svariare e a “svuotare” l’area. Il tempismo magnifico del gol decisivo in questa finale è emblematico: se ci crede davvero in questa sua qualità e se la sua nuova squadra, l’Athletic, riuscirà ad offrirgli il contesto giusto, Ander potrebbe anche arrivare a 10 gol la prossima stagione.

L’altro giocatore-chiave, Mata, ha come al solito esibito un fenomenale gioco senza palla (in mancanza dell’uno contro uno o delle rifiniture dei suoi compagni), davvero importantissimo. Parte a destra ma praticamente non ci sta mai: taglia tra le linee e in questo modo favorisce la superiorità sul centrocampo avversario, o addirittura si sposta sulla fascia opposta a favorire due contro uno col terzino. Proprio a partire dalle caratteristiche di Mata e Ander si è consolidata una caratteristica evidente di questa Under 21, la tendenza a caricare gran parte della propria manovra sul lato sinistro: contando sulla contemporanea presenza di Muniain (subentrato a Jeffren alla seconda partita, dopo la semi-scandalosa panchina dell’esordio), un esterno cui piace parecchio accentrarsi o comunque tenere palla, la Spagna da quel lato, in cui agiva più spesso Ander ma nel quale oltre ai tagli di Mata pure Thiago poteva aggiungersi, ha mostrato una densità di palleggio tale non solo da squilibrare il sistema difensivo avversario, ma da condizionare positivamente la stessa transizione difensiva.

Negli spazi creati da tutti questi palleggiatori Didac (non la miglior scelta possibile nel ruolo di terzino vista la panchina di José Ángel, ma comunque più che corretto nell’interpretazione, “Capdevilesco” direi) non aveva che da scegliere il tempo per trovarsi subito sul fondo, e la presenza di tutti questi giocatori nella zona della palla rappresentava anche un vantaggio in caso di perdita, con 3-4 Furie Rosse vicine e subito pronte a ingabbiare l’avversario col pressing, annullando il teorico svantaggio della fascia destra monca lasciata dai movimenti di Mata (sulla carta rimaneva il solo terzino destro Montoya a coprire la fascia in ripiegamento, ma prima l’avversario doveva riconquistare palla, riorganizzarsi, cambiare lato senza farsi prima aggredire dal pressing… una parola...).

Insomma, in questo 4-3-3 asimmetrico, un lato, il sinistro, creava, e l’altro, il destro, approfittava degli sbilanciamenti della difesa avversaria attaccando gli spazi. A destra oltre a Montoya (che ha confermato le sue doti di soldatino: molto veloce e molto puntuale nell’inserirsi a sorpresa, più prevedibile portando palla), un Adrián che più spesso si spostava verso quella zona di quanto non lo facesse il suo teorico titolare, ovvero Mata.

Adrián era il giocatore più a rischio-critiche di una nazionale inizialmente etichettata come tecnicamente squisita ma carente sottoporta. Adrián non sarà un fuoriclasse, ma fino a prova contraria è risultato il capocannoniere del torneo (5 gol), e resta comunque un buon attaccante. Senza strafare, ma sempre piuttosto coinvolto nel gioco di squadra: ottima intesa e coordinazione nei movimenti con Mata, quando uno veniva incontro l’altro attaccava la profondità, buone scelte sia nel giocare sul filo del fuorigioco che nello svariare verso le fasce. L'asturiano non cancella comunque quell’impressione di scarsa freddezza e scarsa decisione che talvolta evidenzia al momento di finalizzare: quello più che qualità tecniche sicuramente buone fa storcere il naso, e rimane il dubbio che forse inserito in una squadra dal gioco meno generoso Adrián potrebbe faticare a crearsi da solo le proprie chances (e dopo la retrocessione del Deportivo, l’Atlético non sembra proprio il miglior ambiente nel quale dare una svolta alla propria carriera).

Sottolineato l’aspetto creativo del centrocampo, bisogna però sottolineare come il miglior giocatore di questa Spagna (e immagino, non avendo visto le altre partite, anche del torneo) sia stato un Javi Martínez che davanti alla difesa è parso semplicemente inavvicinabile dagli avversari. Forse in futuro potrebbe evitare anche di muoversi, di sudare, e giocare soltanto sul terrore che trasmette: chi gli gioca contro sa che se pure Javi non anticipa col suo piazzamento, gli basta solo mettersi in marcia e con due falcate raggiungere qualsiasi zona del campo desidera, e lì sradicare il pallone come se nulla fosse. Grande centrocampista e grande conoscitore del gioco molto prima che energumeno che intimidisce, comunque.

In difesa anche per i centrali vale lo stesso discorso di Didac: Botía-Domínguez forse non era la scelta migliore in assoluto (San José-Víctor Ruiz ha più talento), ma comunque ha amministrato senza sbavature (nonostante la risaputa asineria nell’impostare di Domínguez, che fra tutti ha più le caratteristiche dello stopper puro) il contesto di “difesa col pallone” che ha immancabilmente caratterizzato anche questa nazionale.

FOTO: elpais.com

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50 Comments:

Blogger Flavio said...

Ciao Vale, sono incontentabile e mi aspettavo anche un commento giocatore per giocatore, ma penso stia arrivando, è solo mancanza di tempo :-)
La tua analisi è come sempre impeccabile, e sono d'accordo su Javi Martinez (come ben sai sfondi una porta aperta, non so se ricordi la nostra discussione pre-mondiale 2010 quando ti dicevo che ci stava benissimo in rosa) che per me può diventare il numero uno in questo ruolo, ma anche su Mata ed Herrera: quest'ultimo devo dire che non lo conoscevo bene; a me sembra uno Xavi con più fisico anche se con meno visione di gioco, ma trattandosi di un 89, il tempo per migliorare abbonda.

Thiago è senza dubbio il giocatore più dotato tecnicamente: se non si monta la testa il futuro è tutto suo; deve solo migliorare a livello di concentrazione perchè si prende troppe pause, però ricordiamo che si parla pur sempre di un 91.

Mata potrebbe diventare un crack se solo segnasse di più, forse è questo il suo principale limite; per il resto i suoi movimenti e la sua tecnica sono da fenomeno.

Sul discorso di Didac Vilà io penso che prevale la necessità di avere un terzino più difensivo come bilanciamento al terzino-ala, un pò come accade con la nazionale maggiore (Ramos-Capdevila), e nel Barça (Alves-Abidal); comunque mi sembra un buon giocatore, mentre qualcosa in più ha fatto vedere Montoya: mi sembra un terzino affidabile e concreto, buono in entrambe le fasi, però a livello tecnico non credo possa aspirare ai massimi livelli; può essere un ottima riserva in squadre come il Barça, ma niente più.

Infine, una considerazione generale: la vera forza della Spagna, a tutti i livelli, è il centrocampo: se hai in squadra gente come Busquets-Xabi Alonso-Xavi-Iniesta-Fabregas-Silva puoi anche fare a meno di grossi campioni in avanti...così come se hai Javi Martinez-Herrera-Thiago-Mata, il futuro non può che essere assicurato.

Scusa se mi sono dilungato. Saluti.

7:11 PM  
Blogger Flavio said...

Dimenticavo...in questa Under, mancano giocatori provenienti dal Real Madrid, così come nella Roja campione del mondo 2010 c'era un solo giocatore proveniente dalle giovanili del Real, cioè Casillas.
Credo che questo dato debba far riflettere su come, da un pò di anni a questa parte, viene gestito il club.

7:26 PM  
Anonymous Anonimo said...

@Flavio l'ultimo commento non è propriamente esatto visto che sia Mata che Parejo provengono dalla Cantera Madridista; si può discutere del fatto che i giovani talenti vengono lasciati partire o marcire in panchina, ma non che il Madrid non ne produca. Poi basta guardare la rosa della nazionale U19 che per la partita giocata ad inizio giugno contava 6 madridisti: Morata, Sarabia, Fernandez, Pacheco, Carvajal e Sobrino.

DVM

8:04 PM  
Blogger Hellas said...

Javi Martinez è una potenza, merita il posto da titolare anche nella nazionale maggiore. Mi ha veramente impressionato, non me ne voglia Busquets ma non c'è proprio paragone.

Capitolo Thiago. Altro giro e altra guardiolada: la campagna della stampa catalana sul possibile trasferimento del figlio di Mazinho ricorda molto quella che 12 mesi fa precedette la partenza di Ibrahimovich. Temo che Mr Feeling abbia colpito ancora. A questo va aggiunta l’autentica ossessione per Fabregas: ho proprio idea che Thiago sia al passo d’addio.
Guardiola deve veramente sperare di continuare a vincere sul campo perchè al primo passo falso saranno in molti a rinfacciargli i DISASTRI di mercato compiuti in questi ultimi anni. Imbarazzante pensare come una società che dovrebbe navigare nell’oro sia invece sull’orlo del fallimento, e di questo Guardiola ha una buona dose di responsabilità.

8:49 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Purtroppo non ce la faccio a analizzarli uno per uno...in questo periodo ho poco tempo, per cui dovendo obbligatoriamente scrivere qualcosa sull'Under 21 ho cercato di farlo nella maniera più agile.
Agile ma comunque credo di averli toccati tutti i punti salienti, anche per quanto riguarda le individualità (non ho citato De Gea... vabbe', non è che sia stato impegnatissimo). Poi non ho scritto delle riserve, ma credo avrebbe aggiunto poco parlare di quelli che non hanno disputato nemmeno un minuto o comunque solo spezzoni ripetuti ma non sufficientemente significativi (tipo Bojan e Parejo)... anzi, forse trattare anche loro punto per punto avrebbe appesantito un po' il pezzo.

Rispondo volentieri alle tue osservazioni (dilungati quanto vuoi, ci mancherebbe!)

Ander Herrera è un giocatore decisamente diverso da Xavi. Hanno zone di influenza, movimenti e anche tempi di gioco differenti, anche se parlano lo stesso linguaggio.
Xavi influisce nella fase di preparazione dell'azione: non è detto che debba retrocedere spesso nella sua metacampo, ma è comunque quello che si relaziona più con i difensori ad inizio azione. Poi amministra e detta i tempi.
Anche se ovviamente ci capita spesso di vedere Xavi dare l'ultimo passaggio o sulla trequarti e qualche volta anche inserirsi, non è quello il suo pane. Herrera invece è proprio uno specialista della trequarti, nello smarcarsi tra le linee e nel dare l'ultimo passaggio. Diciamo che delle due mezzeali dell'Under 21 quella coi movimenti più assimilabili a quelli di Xavi era Thiago (anche se Xavi si muove MOLTO MEGLIO di Thiago, con il pallone e senza...è proprio questo il limite attuale di Xavi, facilmente superabile se il giocatore dimostra un'attitudine a migliorarsi ancora un po'sospetta).

A Mata in un post precedente avevo negato lo status di fuoriclasse. Non volevo suonare ingeneroso: per me è fortissimo, è che a mio avviso gli manca (e continuerà a mancargli, il giocatore è questo) quella creatività palla al piede e quelle qualità nell'uno contro uno che ad esempio ha Muniain (che deve ancora completare la propria maturazione).
Comunque i movimenti senza palla sono eccezionali davvero...io ricordo il Mata dell'Under 19 e dell'Under 20, ed era un giocatore molto diverso: una seconda punta dall'ottima tecnica, intelligente ma senza questo bagaglio tattico spaventoso...credo che almeno per questo il Valencia debba ringraziare Ronald Koeman, il primo a credere in lui (mentre Quique lo ignorava bellamente)e a impostarlo in questo ruolo di esterno-attaccante aggiunto, con questi tagli micidiali. A dire il vero giocava largo (a sinistra) anche nel Real Madrid Castilla di Michel, ma senza questi movimenti che effettua ora.

10:02 PM  
Blogger Flavio said...

DVM era proprio quello che intendevo dire...infatti pure se ci sono (anche se due per una società blasonata come il Real non sono un numero sufficiente), ma poi li mandi via, allora dobbiamo per forza parlare di una politica "aziendale" che non crede nei giovani della propria cantera. Anche l'acquisto di Varane, un classe 93 pagato 10, dico 10 milioni, conferma questo dato di fatto. Siamo infatti sicuri che non ci siano giovanissimi canterani locali bravi quanto questo Varane?

Concordo in pieno su JM...infatti mentre Busquets è un ottimo giocatore, JM è un grande giocatore. Per i mondiali 2014, Xavi e Iniesta permettendo, prevedo un centrocampo Javi Martinez vertice basso e Fabregas-Thiago mezzali.

10:05 PM  
Blogger valentino tola said...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

10:13 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio (segue)


Per quanto riguarda Didac non sono d'accordo...l'equilibrio può dipendere da tantissime cose: può dipendere dall'avere un terzino su una fascia che può stringere di più in aiuto ai difensori centrali (come fa Abidal in alcune occasioni, non sempre, nel Barça), ma può dipendere anche dall'avere un terzino che sale, costringe e a retrocedere molto l'esterno avversario e ti prepara così un posizionamento favorevole quando la squadra perde palla. Cioè, se la Spagna sta attaccando a sinistra, non è che Didac deve rimanere dietro perchè dei due è quello più difensivo, no, Didac deve avanzare perchè così la Spagna occupa il campo meglio. Non necessariamente un terzino deve rimanere dietro quando l'altro avanza. Sei equilibrato in transizione difensiva quando hai più giocatori dietro la linea della palla rispetto alla squadra avversaria: puoi averli sia tenendo basso il tuo terzino sia facendolo avanzare per costringere l'esterno avversario a retrocedere in eccesso. Dipende dal contesto di squadra, dalla filosofia di gioco. Nel Barça, la maggior parte delle volte DEVONO alzarsi tutti e due i terzini per dare più equilibrio (il fatto che Abidal abbia caratteristiche più difensive non toglie che la sua posizione a inizio azione spesso sia molto alta).
Quindi la scelta di Didac non penso sia dipesa particolarmente da questo discorso. Peraltro non mi sembra più difensivo di Montoya. Nel post mi son dimenticato di sottolineare l'abilità nei cross del milanista: anche dalla trequarti, sa metterli ad effetto fra la difesa e il portiere avversario, anche se qualche volta abusa di questi cross.

@ DVM
Non ricordo chi e non ricordo dove ho letto questa frase, ma mi sembra renda l'idea: "il Barcellona produce giocatori per il Barcellona, il Real Madrid produce giocatori per la Liga".

@ Hellas
Sono d'accordo su Javi Martinez-Busquets...il problema però è che ce ne sarebbe uno ancora migliore davanti alla difesa per la nazionale: Xabi Alonso (anche se a Del Bosque piace snaturarlo e fargli fare la mezzala...).

Mi sembra un po'estremo il tuo ragionamento su Guardiola e sul Barça sull'orlo del fallimento...
Per quanto riguarda Thiago la situazione non mi sembra così movimentata al momento...anzi, la mia sensazione è che rimarrà.
Non valuterei solo la variabile Guardiola (che peraltro non credo orchestri campagne di stampa...anzi, ipotizzo che i giornali catalani aspettino il primo passo falso per rompergli adeguatamente le scatole, visto che la prima decisione di Guardiola appena insediato è stata quella di non rilasciare nessun'intervista esclusiva ad alcuna testata, non farsi amichetti e parlare solo in conferenza stampa...) ma anche il giocatore e le altre società.
Cioè, Thiago e il suo entourage sono REALMENTE capaci di puntare i piedi e pretendere subito cose che tecnico e società non possono garantire subito.
Se poi il Manchester United da 17 milioni sale ai 30 milioni della clausola di rescissione, allora Thiago è obbligato ad andar via.
Detto questo, la mia impressione è che Thiago rimarrà. Altrimenti, sarebbe un grosso errore, chiaro.

10:27 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

In effetti se penso a quanti ottimi giocatori (Negredo, Borja Valero per uscire dalle nazionali) oltre a Mata dati via per prendere in cambio gente che poi ha deluso (l'elenco sarebbe troppo lungo). E' una visione del calcio che a Madrid ha portato Florentino a fine anni '90, non a caso l'ultimo tecnico a credere nei giovani a Madrid fu Del Bosque poi tutti bruciati (ultimi casi Pedro Leon -che a me piace molto- e Canales). Solo Ramos si può considerare l'ultimo giovane spagnolo su cui il Madrid ha puntato forte visto che fu preso mi pare a 18 anni per una valanga di soldi. Poi esterofilia a tutta forza (tolti Albiol e Xabi Alonso, ma si tratta di giocatore più che affermati). Il problema è che adesso è impossibile cambiare questa mentalità perchè hanno abituato la tifoseria a spendere e spandere senza alcuna progettazione o quasi. Continueremo a lungo a foreggiare la Liga...

11:43 PM  
Blogger Flavio said...

Vale cosa ne pensi di Luis Enrique alla Roma?
Storicamente gli spagnoli in Italia non hanno mai fatto bene perchè la mentalità è molto diversa, però secondo me con un DS competente come Sabatini potrebbe venirne fuori un discorso interessante; in più la Roma è forse la squadra italiana dove, per caratteristiche dei giocatori, è meno difficile proporre un 4-3-3 stile Barça.
In particolare c'è un grande pivote come De Rossi e un falso centravanti di nome Totti che se sta bene può esaltare un certo tipo di gioco; se poi ci mettiamo qualche elemento d'esportazione come Bojan e J.Angel allora la cosa può diventare interessante.
Però ci sono due fattori determinanti in negativo: l'ambiente Roma e lo spogliatoio, sempre un pò troppo caldo...staremo a vedere cosa succede, ma indubbiamente si tratta di una sfida, un esperimento davvero interessante e che mi incuriosisce in modo particolare.

11:26 PM  
Blogger Flavio said...

Vale sta in ferie, io ancora no :-)
Sull'acquisto di Alexis Sanchez: potenzialmente è un giocatore da Barça, perchè come dice giustamente Guardiola, può giocare in tutti e tre i ruoli d'attacco; però non è esattamente un bomber...io personalmente non mi sarei fatto sfuggire Luis Suarez che seguo da tanto e che sto ammirando in Coppa America (uno dei pochi motivi di interesse). Suarez al pari di Sanchez può giocare in tutti e 3 i ruoli d'attacco, è veloce, salta l'uomo, ha visione di gioco, si integrerebbe a meraviglia nel gioco blaugrana ma soprattutto...ha il gol nel sangue. Sta di fatto che invece è arrivato Alexis, speriamo sia la scelta giusta, anche perchè va via Bojan che un discreto numero di gol (escluso forse l'anno appena concluso) comunque li garantiva.
Io credo che il Barça deve però prendere necessariamente un altro attaccante perchè se 4 erano pochi lo scorso anno, 4 sono pochi anche per la prossima stagione: in sostanza è stato sostituito solo Bojan con Alexis; occorre, quindi, prendere o un altro attaccante esperto disposto a fare il quinto senza troppi problemi (uno come Guiza), oppure si deve puntare su un giovane che possa giocare tra prima e seconda squadra (come Araujo).

8:35 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Alexis Sanchez è un grande talento che ancora deve limare qualche imperfezione per eccellere nel Barça. Ho due dubbi in particolare.

1) la posizione in campo: a quanto apre questo giocatore è esploso giocando in una posizione di seconda punta libera di svariare e dribblare da entrambi i lati. E' successo nell'Udinese e nel Cile di Borghi. Nel Cile di Bielsa partiva invece da una posizione più rigida di ala destra, dove brillava ma forse non poteva esprimere al massimo tutto il suo potenziale.
Anche nel Barça dovrebbe ricoprire una posizione simile: ok, con molta libertà di movimento sul fronte offensivo, ma dovrà comunque partire largo, tenere la fascia per offrire il riferimento iniziale a chi porta palla e impegnare il terzino per creare spazi ad Alves o Abidal.
Non è un caso Ibrahimovic, sia chiaro, però è possibile che Alexis deba sacrificarsi un po' (cosa che si sta tutta, perchè non è nè un campione già affermato nè un talento che abbia completato la propria maturazione).

2)Lo stile di gioco: vedendolo in Coppa America, tende a portare troppo palla. Alcune giocate che compie nel Cile nel Barça semplicemente NON SE LE PUO' PERMETTERE. L'equilibrio del Barça dipende parecchio da come perde palla e da come i giocatori sono piazzati al momento della partita. Non c'è dubbio che il cileno vada disciplinato.

Comunque un bell'acquisto, e secondo me con un potenziale decisamente superiore a Luis Suarez, che io a differenza tua non vedo così da Barça. Quelli che io ho citato come difetti da perfezionare in Sanchez, in Suarez sono ormai caratteristiche ben definite che lo rendono quello che è: un attaccante con spunti fantastici, anche decisivi, ma di spunti. Non mi convincono nè la sua partecipazione alla manovra nè i suoi movimenti senza palla.

Riguardo a Luis Enrique alla Roma, io vedo molti rischi. Premetto che di calcio italiano non ne capisco nulla, ma posso dire che una piazza come Roma se lo potrebbe sbranare ai primi risultati negativi...soprattutto la cosa inizia male se l'idea è quella di fare un "nuovo Barça", scimmiottandolo con giocatori diversi, come ha tentato di fare Batista con l'Argentina... già tu parti male parlando di Totti falso centravanti...nessuna legge impone di prendere un giocatore e farlo giocare uguale spiccicato a Messi...Luis Enrique deve valutare autonomamente le possibilità a sua disposizione per far giocare bene la Roma, senza aspirare ad imitare nessuno.
Poi vedo rischiosa la campagna acquisti, con giovani talentuosi ma fragili (non so Lamela, ma se Bojan ha mostrato fragilità psicologica a casa sua, protetto e coccolato, immaginati il rischio in una piazza come Roma...)

1:52 PM  
Blogger Flavio said...

E' chiaro che Alexis è un giocatore dall'alto potenziale, e sono d'accordo sui dubbi da te espressi ma ovviamente c'è da lavorarci su, e se Guardiola l'ha voluto così fortemente è perchè crede di poterlo "modellare".
Su Luis Suarez, si parla di un giocatore duttile ma più simile a Villa, un 9 che parte dalle fasce che io invece vedrei davvero bene nei meccanismi del Barça perchè l'ho visto giocare nell'Ajax dove alcuni movimenti erano "quelli giusti"; lascia stare la nazionale o il Liverpool, dove per forza di cose deve tenere palla, o vivere di spunti visto che il modo di giocare è totalmente diverso.

Sulla Roma, il mio riferimento a Totti falso centravanti non è un discorso di copiare il modello Barça, ma di caratteristiche del giocatore, che se sta bene riesce ad essere a mio parere uno dei migliori interpreti del ruolo; secondo me se i giocatori e la piazza seguiranno L.Enrique, la Roma sarà la sorpresa del campionato, se no a Natale non ci arriva.

Non mi hai però risposto sulla questione del numero di attaccanti blaugrana, considerando che quasi sicuramente andrà via anche Jeffren...o Pep crede che siano in numero sufficiente, oppure con l'arrivo di Cesc si sta preparando un cambio di modulo da alternare in alcune circostanze al classico 4-3-3...e cioè un 4-3-1-2 con Fabregas dietro le due punte Messi e uno da scegliere tra Pedro-Sanchez-Villa.

3:27 PM  
Blogger valentino tola said...

Sì sì capisco il tuo discorso su Totti, non volevo essere così brusco :-) E' che sono ancora un po' traumatizzato dal tentativo di Batista...

Per quanto riguarda l'attacco del Barça, l'impressione è che con l'eventuale arrivo di Fabregas Iniesta potrebbe giocare di più avanzato in attacco...comunque non dimenticarti Kiko Femenia, che èun'ala destra acquistata per il Barça Atlétic ma potrebbe fare l'"ascensore" con la prima squadra...copre Jeffren e magari anche le assenze di Alves, visto che già nell'Hercules gli hanno fatto fare il terzino di quando in quando.

Non credo verranno spesi altri soldi per l'attacco, dovrai passare un'altra stagione a incrociare le dita perchè non si infortuni qualcuno :P

Ah, comunque la mia prima scelta era Aguero, avrei risparmiato i soldi spesi per Sanchez e da spendere per Cesc soltanto per lui.

3:46 PM  
Blogger Flavio said...

E lo so come la pensi su Aguero e hai ragione però sulla scelta hanno pesato 4 fattori: 1- è il genero di Maradona. 2- Guardiola vuole solo gente che corra tutta la partita e che sia in grado di pressare alto. 3- Aguero copre "solo" due posizioni, quella di Messi e quella di Villa, ma predilige il centro. 4- Dopo l'esperienza funesta con Ibra, niente più top-players...

Certo se arriva Cesc è vero che gli attaccanti sono sempre gli stessi, ma aggiungi un'opzione in più in caso di bisogno, utilizzando come dicevi giustamente tu Iniesta più avanti; ricordiamo poi che come mezzali pure c'è anche l'opzione Thiago.

Io però credo che un altro attaccante arriverà e sarà un giovane da spostare tra prima e seconda squadra, proprio come Kiko. Si parla tanto di Araujo che ho visto solo su youtube e potenzialmente non mi sembra messo male, anzi. Oppure verrà promosso in prima squadra J.Soriano che d'accordo avrà pure caratteristiche "troppo" da prima punta, ma è pure sempre uno che ha segnato 32 reti nel Barça B.

Occhio però anche a Tello (cosa ne pensi di lui?), mentre Deulofeu mi sembra ancora troppo giovane.

6:40 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

A mio parere la decisione di affidare la Roma a Luis Enrique è stata una scelta rischiosa: un conto è allenare una squadra riserve con zero pressioni e tanti giovani di talento che arrivano dal vivaio e vivere all'ombra di una squadra che vince e diverte e che oscura quanto avviene nella squadra riserve, un conto è allenare in una delle piazze più difficili in Italia dove soprattutto gli allenatori stranieri hanno avuto vite da inferno (Völler, Bianchi, in parte anche Zeman...) se davvero Luis pensa di trasformare nel giro di poco la Roma in un Barca 2 (ho sentito parlare di squadra votata all'attacco e possesso palla) corre davvero il rischio di saltare già a Natale. Anche perché la rosa non è che permetta troppi volo pindarici anche perchè con una età media abbastanza elevata (11 over30 nella rosa attuale) per non parlare della scommessa Bojan (già faticava a casa sua senza pressioni figuriamoci cosa farà nella capitale: o dimostrerà di essere un gran giocatore o farà la fine di Portillo...).

1:48 PM  
Blogger Flavio said...

Hincha sono d'accordo con te anche perchè Roma è una polveriera, vedi già le prime polemiche Totti-Baldini, poi si aspettavano lo Zio d'America, ma in realtà mr. Di Benedetto non è proprio Paperone.

Però credo sia un'occasione importante per L.Enrique, che potrà acquisire un'esperienza di campo "dura" per poi tornare a Barcellona nell'ipotesi che questa possa essere l'ultima stagione di Guardiola.

Scusate poi se insisto, ma Luis Suarez è davvero un grandissimo giocatore, ieri sera è stato devastante sia a livello individuale che di squadra, anche se il Paraguay non è un banco di prova eccessivamente significativo. Complimenti anche a Forlan, anche se non dovevamo aspettare questa partita per magnificarne le moltissime doti, e sono contento per lui che si meritava davvero questa gioia.

3:08 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@Flavio: assolutamente d'accordo con te su Suarez, davvero ottimo sin dall'Ajax.
Per Luis credo che se voleva uscire dal nido Barca B poteva provare un'esperienza inglese o spagnola invece che infilarsi in un ginepraio. Anche perchè per fare un bel lavoro quando vai in quagli ambienti la prima cosa da fare è pulizia altrimenti rischi di essere vittima dei senatori (tipo quando Capello tornò al Real o Mou che credo sia dietro al siluramento dei senatori Guti e Raul) visto che la Roma ha gente lì da secoli (vedi Perrotta, Vucinic, per non parlare di Totti) ma un allenatore giovane come lo spagnolo non lo farà mai. E per la cronaca i senatori volevano la riconferma di Montella (altro che vedo già vicino all'esonero).

10:06 PM  
Blogger valentino tola said...

Insomma Hincha, viva l'ottimismo ahahahah

10:40 PM  
Blogger Flavio said...

Hincha sono anche stavolta d'accordo con te, però questa di Roma sarà un'esperienza molto formativa per Luis nel senso che ne vedrà talmente tante che dopo non avrà più paura di niente...davvero credo che per un allenatore che vuole farsi le ossa è importante allenare in una piazza così calda e incasinata.

Su Suarez siamo d'accordo, attualmente lo vedo tra i primi 7attaccanti più forti e completi al mondo insieme a Messi, Ronaldo, Eto'o, Rooney, Aguero e Tevez.

Piuttosto, Vale, fioccano le critiche per Pinto dopo l'amichevole di ieri del Barça...secondo me occorre prendere urgentemente un secondo all'altezza oppure promuovere defintivamente Rubén Miño. Tra le altre cose il Barça sembra sia sulle tracce di Leandro Damiao, classico centravanti che manca in rosa, forte nel gioco aereo ma anche rapido e tecnico. Ho seguito la partita e ho visto un grande Thiago e un'ottima prestazione di Armando, difensore centrale, e di Riverola nell'inedito ruolo di terzino destro.

Intanto sui siti dei tifosi si invoca l'arrivo di un'altra punta, nello specifico Forlan, perchè si pensa che solo Messi è in grado attualmente di fare la differenza, in attesa di testare dal vivo Alexis Sanchez.

9:54 AM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@ Valentino: considerati i trascorsi di Luis come ex del Real... diciamo che non farò il tifo per lui :)
Che ne pensi di Mou, che nel Madrid ha ottenuto il ruolo di manager? Credo che neanche Capello avesse un potere simile nel club, di fatto avendo ottenuto la nomina di Zidane come ds ha un potere enorme e spero che ciò lo induca a restare più che i canonici 2 anni. Di fatto è il padrone del club, e credo che la campagna acquisti (fin'ora a fari abbastanza spenti) sia figlia sua: non nomi altisonanti ma giocatori consono al suo pensiero. Secondo te farebbe bene a prendere Neymar?

10:59 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Per me invece Suarez non entra nemmeno per sbaglio nello stesso gruppo dei Messi, CRonaldo, Rooney e Aguero...che poi un "FernandoTorresologo" come te lo metta prima in un'ipotetica classifica mi delude profondamente :D
Ok, è un anno che sembra che Torres fa praticamente un altro mestiere, ma se parliamo di valori assoluti lui è mooolto superiore a Suarez...e questo solo per fare un nome, che secondo me ce ne sono degli altri. Nello stesso Uruguay, il miglior Forlan è ancora un attaccante chiaramente superiore al miglior Suarez. Anche Alexis Sanchez ha un potenziale superiore, e direi che pure Villa attualmente è un attaccante più forte di suarez, per quanto abbiamo fatto gli schizzinosi con la sua ultima stagione al Barça.
Te ne potrei fare ancora degli altri di nomi (vedrai cosa non mi diventa quel Chicharito là!), e non è perchè pensi che Suarez sia un bluff, anzi è fortissimo...però non lo vedo nel gruppo dei fuoriclasse onestamente.

Non l'ho vista l'amichevole di ieri, non posso commentare nulla.

@ Hincha
Io Mourinho lo vedo benissimo quest'anno. Ha fatto chiarezza, si è sbarazzato di Valdano, ha il potere assoluto e un anno di rodaggio alle spalle. L'unico motivo per cui potrebbe non vincere qualcosa è che son sempre quegli altri ad avere Messi ed Iniesta, però secondo me una fra Champions e Liga quest'anno cadrà nelle mani merengues. Lo vedo come un fatto di cicli, un fatto fisiologico.

Per me Neymar sarebbe un rischio. Mi spiego, è un talento, anzi un supertalento (*#***#**#*: questo invece è il mio giudizio sui suoi atteggiamenti), ma non è ancora un giocatore maturo al 100% (e parlo esclusivamente dal punto di vista tecnico, non degli atteggiamenti). Con l'affollamento che c'è nella rosa madridista e con le attese esagerate che susciterebbe un suo arrivo correrebbe il rischio di bruciarsi. Meglio aspettare un anno.

11:53 PM  
Blogger Flavio said...

Ok Vale, su Suarez sono punti di vista, oltre che un "torressologo sono anche un suarezzologo" :-)

Su Fernando Torres: è vero sono un suo grande estimatore, e spero davvero torni quello di un tempo.

Invece Aguero è andato da Mancini mentre io pensavo finisse al Real (con annesso sospiro di sollievo da tifoso culè, non me ne voglia Hincha)...secondo me Mourinho ha perso la grande occasione di fare una coppia Ronaldo-Aguero, perfetta e complementare in tutto e per tutto, secondo me devastante e forse decisiva per far pendere l'ago delle vittorie nazionali ed internazionali decisamente verso Madrid; comunque il City continua a collezionare campioni veri o presunti e quest'anno potrebbe davvero essere un avversario temibile per tutti in Champions.

Su Neymar ti straquoto: è un grande talento però a livello di testa non mi sembra un granchè, basta vedere il suo taglio di capelli :-)

Infine sul Real, la mossa di Mou è un'arma a doppio taglio: se vince allora sarà ancora di più lo Special One, se invece non vince quest'anno non avrà nessun tipo di alibi, tipo il rodaggio, gli arbitraggi o Valdano.
Resta da stabilire quali e quante vittorie possano decretare se Mou avrà fallito o meno: secondo me la sola vittoria del campionato non è sufficiente, considerato la squadra che si ritrova e qualche altro giocatore che di qui alla fine del mercato comunque arriverà.

10:50 AM  
Blogger Flavio said...

Continuo poi a non capire questa fissazione di voler prendere Cesc a tutti i costi: è fortissimo e lo sappiamo, ma non è necessario, o almeno non ancora visto che Thiago sta esplodendo e che Xavi qualche annetto ai suoi livelli può farlo ancora: come mezzali ci sono Xavi, Iniesta, Thiago, Keita, Dos Santos e l'adattabile Afellay per non parlare dei giovanissimi come Sergi Roberto e compagnia cantando.
Inoltre, questi 45 milioni per Cesc potrebbero essere investiti per prendere uno se non due difensori (un centrale e un terzino) e soprattutto un 9 di livello, visto che con la partenza di Bojan è rimasto solo Villa in quel ruolo; Fabregas può benissimo arrivare quando va in scadenza con l'Arsenal o quasi.

11:28 AM  
Anonymous Anonimo said...

Vedo che nessuno ha inserito Ibra nella lista dei migliori! Tolta la stagione al Barça, credo che in questi anni abbia ampiamente dimostrato di essere tra i più forti al mondo. Io adoro Suarez e personalmente lo trovo tanto forte quanto imprevedibile, però sinceramente sono d'accordo con Valentino, ci sono attaccanti più completi e continui di lui, per quanto più "lineari" e non altrettanto emozionanti (Rooney ad esempio è fortissimo, ma non è propriamente un giocatore che "ruba l'occhio"). Neymar è stato un po' una delusione in questa Copa America, anche per gli standard piuttosto mediocri di questo Brasile post-dunghiano. Credo che un altro anno in patria non possa che fargli bene (senza contare che prima di comprare un'altra seconda punta il Madrid dovrebbe liberarsi di un certo Kakà...)
Tommaso

12:30 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Non vorrei che Neymar fosse un Balotelli 2 (anche se migliore tecnicamente) per cui non credo che Mou voglia rischiare di mettersi una mina vagante in casa soprattutto ora che comandando il mercato le colpe sarebbero solo le sue. Con la squadra che ha Mou vincerebbe ogni torneo, salvo Spagna ma solo perchè gli altri oltre ad essere bravi giocano a memoria...
In effetti l'acquisto di Aguero non sarebbe stato male, ad ogni modo Mou ha detto di voler prendere ancora una punta, a questo punto non mi dispiacerebbe il ritorno di Adebayor: non un fenomeno ma almeno come punta di riserva garantisce peso in attacco (che ci manca) e poi non ha dato troppi problemi anche se in 6 mesi a Madrid ha fatto più panchina che altro.

1:50 PM  
Blogger Flavio said...

(Italia-Spagna, Bari, 10 Agosto: la prima di Thiago)

La relación de jugadores convocados es la siguiente:

Porteros: Iker Casillas (Real Madrid), José Manuel Reina (Liverpool/ING) y Víctor Valdés (Barcelona)

Defensas: Sergio Ramos (Real Madrid), Álvaro Arbeloa (Real Madrid), Raúl Albiol (Real Madrid), Gerard Piqué (Barcelona), Andoni Iraola (Athletic).

Centrocampistas: Thiago Alcántara (Barcelona), Xabi Alonso (Real Madrid), Sergio Busquets (Barcelona), Santiago Cazorla (Málaga), Xavi Hernández (Barcelona), Andrés Iniesta (Barcelona), Javi Martínez (Ath. Bilbao).

Delanteros: David Silva (Manchester City/ING), Fernando Llorente (Ath. Bilbao), Juan Mata (Valencia), Pedro Rodríguez (Barcelona), David Villa (Barcelona), Fernando Torres (Chelsea/ING) y Álvaro Negredo (Sevilla)

4:02 PM  
Blogger Señor Pato said...

Ciao! Ti lascio un link del mio blog, che sarebbe come il tuo ma all'inversa: si parla di calcio italiano ma in lingua spagnola. Spero ti piaccia e, se ti va, mi fai un link ;)

http://pallecalcio.blogspot.com/

3:31 AM  
Blogger Hellas said...

Ciao Vale...hai in progetto di pubblicare qualcosa sull'europeo under 19? Che quel Deulofeu lì...

4:17 PM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Hellas, purtroppo non credo ce la farò a pubblicare sull'Under 19...mi sto aggiornando un po' sulla pretemporada, perchè spero (sottolineo "spero")di scrivere qualcosa sulle altre squadre che non sono Barça e Madrid...e oltre a questo sto cercando di seguire l'Under 20...anche lì se ce la faccio scrivo qualcosa.

Comunque devo dire che quest'Under 19 per quanto vittoriosa la trovo buona ma non eccezionale: tanto per fare un paragone, quella dell'anno scorso era nettamente più forte, pur avendo perso la finale con la Francia.
Questa è stata un po'penalizzata qualitativamente dall'aver dovuto cedere i migliori giocatori alla Under 20, penso a Isco, Sergi Roberto, Koke e Muniesa (che però per un infortunio ha saltato anche l'Under 20).

Che Deulofeu abbia colpi straordinari potrebbe negarlo solo un cieco, per quanto io continui a ritenerlo ancora un po' acerbo (perfettamente logico visto che è un '94! L'importante è che nessuno gli metta in testa che è già pronto per la prima squadra, che è già meglio di Pedro o stupidaggini del genere), oltre ad avere personalmente una scarsa predilezione per questo tipo di giocatori "che fanno sempre la stessa azione".

Degli altri giocatori sottolineo Sarabia (ottimo ma non potenziale fuoriclasse come invece Isco: rispetto al neo-malaguista ha un raggio d'azione e un peso sul gioco di squadra sicuramente più limitato) e uno relativamente oscuro: Rubén Pardo della Real Sociedad. Questo secondo me può diventare un signor centrocampista: poco appariscente ma dal buon tocco, movimenti senza palla intelligentissimi e tempi di gioco perfetti.
Lo vedo indifferentemente mezzala o davanti alla difesa. Montanier, il nuovo tecnico della Real Sociedad, sta lanciando Illarramendi a centrocampo (perchè bisogna trovare un sostituto a Diego Rivas, una perdita abbastanza pesante davanti alla difesa), ma spero dia minuti anche a Rubén Pardo. Francamente lo vedo già maturo.

Poi Morata, a mio avviso buono ma un po' sopravvalutato. Un centravanti corretto in tutti i fondamentali, bravo spalle alla porta, con una certa profondità, un buon allungo, discrete doti di palleggio, abbastanza fiuto, ma non vedo quel qualcosa di speciale che invece vedo nei movimenti a smarcarsi e nelle conclusioni di prima intenzione di Alcacer. Questo è un animale da gol, e anche luio meriterebbe già qualche minuto da Emery (che peraltro glielo ha già dato, ma in occasioni molto sporadiche).
Ha deluso Juanmi del Malaga, che invece dovrebbe essere uno dei più talentuosi.

2:01 PM  
Blogger valentino tola said...

Dimenticavo uno molto sopravvalutato: Alex Fernandez del Real Madrid, il socio di Rubén Pardo (che invece è sottovalutato) in mezzo al campo.
Rosso come Biondini, comunque meglio di Biondini, su questo voglio rassicurare tutti...

2:04 PM  
Blogger Hellas said...

Dico la mia sull'under 19, se ti va di aggiungere qualcosa volentieri :-)

Aurtenetxe tiene bene la posizione ma slanci di entusiasmo non ne ricordo.
Carvajal. A me piace, è un terzino dalla gran corsa e con un piede tutt’altro che disprezzabile. In prospettiva lo preferisco ad un fin troppo lineare Montoya.
Ignasi Miguel. Ha delle evidenti lacune in marcatura, però il fisico c’è tutto e pure il piede mi pare buono. Secondo me ha un buonissimo potenziale, lo preferisco al molto quotato Sergi Gomez che francamente non mi pare sta gran cosa.

Alex Ferdandenz. Concordo, l’ho visto giocare più di una volta anche con il Castilla e mi è sempre parso al più un giocatore di medio livello.
Rubén Pardo. Sì ha geometrie ed un bel piede però se penso alla concorrenza che c’è in Spagna nel suo ruolo non credo possa andare oltre l’under 21. Può fare la sua bella carriera però non lo vedo ad alti livelli.

Sarabia. Io so più ottimista. Ottima tecnica, visione di gioco, buon allungo, tiro secco: ha la sfiga di essere in orbita Real Madrid però io vedo notevoli qualità. Probabilmente non un futuro crack ma qualcosa che gli avvicina sì, soprattutto se impostato come trequartista centrale (e non sulla fascia). Detto questo Isco è un gradino più su, sono d’accordo.
Deulofeu. È un diamante grezzo, e anche per via del carattere da “io so io e voi non siete un cazzo” guai fargli bruciare le tappe. In catalogna memori degli errori commessi con Bojan fin qui lo stanno gestendo bene. Sul piano tecnico deve migliorare, e molto, il sinistro; a volte il dribbling di troppo non è solo un vizio ma anche una necessità per portarsi il pallone sul destro. Altro aspetto da migliorare è il tiro, in genere piuttosto fiacco, anche se devo dire che la castagna con cui ha aperto la semifinale non me la aspettavo. Se tiene la testa a posta parliamo di un giocatore da prima squadra del Barcellona.

Morata. Gran fisico: alto e potente, e questo non a discapito della velocità e agilità nel breve. Anche la tecnica è buona, ma tirando le somme come dici tu sembra mancare quel che di speciale proprio dei grandi attaccanti. Sembrerebbe uno da “buono ma non buonissimo”. Sembrerebbe, perché Morata io lo vedo come il più “verde” della spedizione, anche più di Deulofeu che pure è un ’94. Io intravedo un potenziale notevole.
Alcacer è un animale da gol, lo si capisce subito. Detto del punto interrogativo su Morata, e visto e considerato che Muniain è ormai impostato come esterno sinistro, Alcacer mi pare il migliore delle nuove leve di attaccanti spagnoli. Mi sembra più interessante dei vari Rodrigo, Alvaro Vasquez, Adrian e mettiamoci pure Bojan, anche se qui aspetto a mettere la parola fine. In ottica nazionale c’è da sperare che mantenga le aspettative: se tra trequartisti e mezzali c’è affollamento nel suo ruolo non si può dire altrettanto.
Anche Juanmi è un giocatore che sente il gol, però un po’ ha deluso, sì. Devo però dire che mi pare più un attaccante centrale che un giocatore di fascia, ergo ha delle attenuanti.

11:04 PM  
Blogger valentino tola said...

Aurtenetxe è un terzino alla Monreal, corretto, che non si impappina col pallone e sa fare un po' tutto, anche con buoni tempi di inserimento in sovrapposizione.

Carvajal piace anche a me, ha una buona predisposizione offensiva, però vorrei vederlo ancora un po' prima di sbilanciarmi con un giudizio in rapporto a Montoya.

Ignasi Miquel mi ricorda Amorebieta dell'Athletic Bilbao: potente, molto aggressivo e deciso nei contrasti, ma con lacune nel piazzamento.
D'accordo con te su Sergi Gomez, che credo sia più quotato di altri per il solo fatto di giocare nel Barça (discorso simile ad Alex Fernandez).

Rubén Pardo: è un mio pallino, ma hai ragione. Non finirà in una grande squadra nè in nazionale maggiore. Per colpe degli altri (che son troppo forti) che sue, perchè se un centrocampista così saltasse fuori qui in Italia probabilmente griderebbero al miracolo...

Sarabia: non è che sono "pessimista", eh... è solo che Isco mi sembra non un gradino ma anche due sopra... perchè Isco è un progetto serissimo di fuoriclasse (anche se le prime sue due partite del mondiale Under 20 son state davvero modeste). Uno che se in giornata fa girare attorno a sè tutta la squadra, lega i reparti, crea vantaggi per i compagni e possibili superiorità in una fascia di campo enorme. Sarabia mi sembra invece un giocatore tecnicamente squisito, ma senza questo peso sul gioco, più limitato alla sua zolla di campo sulla trequarti e alla rifinitura (ha un sinistro che la mette dove vuole). Anche quando gioca sulla fascia, sebbene fisicamente e per modo di portare palla ricordi Silva, è diverso dal canario, non taglia molto senza palla, tende più a limitarsi a rientrare, aprire spazio al terzino oppure mettere il cross a rientrare o tirare.
Cioè io lo vedo come un giocatore tecnicamente eccellente ma non così "dominante" sul gioco.

Deulofeu: Hai colto un dettaglio importante parlando della sua tecnica. Non è così perfetta, anche col destro. Io lo vedo come un giocatore bravo in spazi stretti ma non in spazi strettissimi. Inoltre diventa un giocatore banalissimo su ritmi più bassi. Cioè se non ha subito l'uno contro uno lì servito sul piatto è un giocatore che apporta poche altre soluzioni alla manovra, con e senza palla. Per questi due motivi le sue caratteristiche sembrano quasi quelle di un giocatore non uscito dalla cantera del Barça (in un articolo su El Pais qualcuno diceva che sembra più uscito dalla cantera madridista).
Lo preferisco a destra: a me sembra che si senta più sicuro quando può lanciarsi la palla un po' verso l'esterno, lontano dal piede sinistro del difensore, e da lì prendere vantaggio per lasciarlo sul posto, sfruttando la sua velocità. Quando invece gioca a sinistra e deve rientrare gli viene meno comodo dribblare, e non è neanche di quegli esterni che amano tagliare verso l'interno per crossare o tirare verso il secondo palo (un po' come Simao).
La mia ricetta per Deulofeu è: un anno MINIMO solo col Barça B, senza fargli pensare a niente di più, e poi si vede.

Morata: come te per Rubén Pardo, non lo vedo in una grande. Non solo per il "razzismo" del Real Madrid verso i suoi giovani spagnoli, ma perchè presumo che il Real Madrid troverà sempre qualche attaccante migliore di lui.

Alcacer: potrebbe essere il più promettente dei nuovi attaccanti spagnoli, però occhio...per Juanmi non fa testo quest'Europeo: è un giocatore che vede la porta benissimo, ma sa anche manovrare. Tecnico anche se poco appariscente, ha il pregio di arrivare alla conclusione senza mai dare punti di riferimento. Abel Rojas di Ecos del Balon dice che è il giocatore che per caratteristiche gli ricorda di più il primo Raul...bisognerà tenerlo d'occhio anche perchè già l'anno scorso a 17 anni ha fatto 6 gol, col record del più giovane doppiettista nella storia della Primera, in quella partita folle a Saragozza.

12:02 AM  
Blogger Flavio said...

Vale, lo so che non ami parlare solo di Barça o Real :-) però volevo farti una domanda su Thiago; vista la "fissazione" di Pep per quanto riguarda la vicenda Fabregas, e dato che a quanto pare non arriveranno altri attaccanti. Infatti, ho l'impressione che Thiago potrebbe essere anche schierato nel tridente, a sinistra, a destra, o anche come falso centravanti alternativa a Messi. Del resto, anche se naturalmente stiamo parlando di un interno, Thiago è un giocatore che possiede anche i numeri per giocare in attacco, specialmente da esterno perchè, oltre alla visione di gioco, è anche veloce e bravo a saltare l'uomo (ricordi il paragone con Ronaldinho?). Inoltre, particolare da non sottovalutare, mi sembra uno che vede molto la porta (molto bravo anche nel gioco aereo), un centrocampista che può andare tranquillamente in doppia cifra.
Cosa ne pensi quindi di Thiago nel tridente offensivo soprattutto come esterno?

P.S: Ho visto ieri la Community Shield; la coppia Nani-Rooney è stata devastante. Credo che anche quest'anno lo UTD sarà un osso duro per tutti in Champion's.

10:34 AM  
Blogger valentino tola said...

Flavio, comincio con una premessa: Fabregas non andrà al Barça. E spero che questa telenovela finisca al più presto, perchè anche impegnandosi a non leggere alcun articolo al riguardo come faccio io da 2 anni risulta ugualmente estenuante.

Riguardo a Thiago, io lo vedo solo nel ruolo in cui gioca adesso, oppure trequartista centrale.
Il paragone con Ronaldinho l'ho fatto più per la genialità, quegli assist saltati fuori dal nulla, e anche per qualche somiglianza nella tecnica del dribbling (quel modo di avvicinare la palla fino all'ultimo all'avversario, rallentando e ancheggiando, per poi spostarla e lasciare piantato sul posto il difensore.
Però non vedo lo stesso spunto sul breve che aveva Ronaldinho prima di diventare una star hollywoodiana che gioca solo da fermo. Thiago mi sembra un giocatore più compassato di Ronaldinho, che nella sua miglior versione era molto più elettrico.
Non mi piace sulla fascia per questo e anche per i movimenti che tende ad effettuare: c'è poco da fare, Thiago è sempre attirato dal pallone, deve essere al centro dell'azione, non solo non gli vedo lo spunto di Ronaldinho o Iniesta, ma non ce lo vedo molto neanche a fare quel taglio senza palla e smarcarsi tra le linee. Io penso che da esterno Thiago tenderebbe ad abbassarsi per venire a prendere palla molto di più di quanto non faccia Iniesta, e ad ingolfare un po' la manovra. Questo almeno ad oggi, perchè i giocatori possono sempre cambiare e maturare tatticamente (in alcuni casi addirittura stravolgendo il proprio gioco, vedi com'era l'Higuain appena arrivato in Europa rispetto a quello di adesso).

Stesso discorso per il falso centravanti: cioè, il centravanti deve essere sì "falso", ma deve essere anche "centravanti" :D
Deve comunque offrire un minimo riferimento offensivo, per coordinare i movimenti con i compagni di reparto o farsi trovare per concludere.
Messi sa essere più attaccante di Thiago, e Thiago secondo me tenderebbe a schiacciarsi troppo sul centrocampo, attirato dal pallone. In conclusione, come movimenti e come "sensibilità" tattica lo vedo più vicino a Xavi (anche se Xavi ora come ora ha movimenti e tempi di gioco molto migliori) che a Iniesta, Messi e al vecchio Ronaldinho.

PS: Ho visto anche io la Community Shield, ed è stata una bella partita, ovviamente per merito esclusivo dello United, visto il "gioco" che Mancini ha dato al City...
Molto divertente la squadra di Ferguson, tra l'altro ho notato un cambio rispetto all'anno scorso: gli esterni stringono di più e tagliano verso il centro scambiandosi con gli attaccanti. C'è anche su Zonal Marking un articolo (però non l'ho letto, ho visto solo il titolo) che rileva questo fatto riportando il paragone con lo United 2008 (anche se Tévez e Ronaldo non ci sono). Mi è sembrato uno United più imprevedibile rispetto all'anno scorso. Nani e Rooney spettacolari, vero, discreto Young, e a me non è dispiaciuto neppure Welbeck: poche giocate individuali degne di nota, però movimenti intelligenti, mai sulla stessa linea di Rooney, in appoggio al centrocampo e svariando sulle fasce ma senza il culo di piombo di Berbatov, più dinamico e aggressivo.

Comunque al di là dei giocatori penso che il Manchester United abbia una credibilità talmente consolidata da poter arrivare in fondo alla Champions anche se al posto di Rooney e Nani ci fossimo io e te. :D
Io intanto mi propongo: a calcetto mi piace giocare sulla destra, praticamente sono un Deulofeu che non corre e non dribbla.

12:55 PM  
Blogger Flavio said...

L'idea di organizzare una partita a calcetto per i frequentatori di questo blog non è malvagia :-) Madridisti contro culè???
Ovviamente tu sei anche il mister!!!
Io invece sono un portiere, un Victor Valdes senza i suoi piedi da centrocampista, ovviamente... Resta da stabilire dove vogliamo giocare; visto che parliamo di Spagna e dato il caldo mi piacerebbe affrontarci al San Mamés...

Tornando al discorso di prima, a me dello UTD è piaciuto in modo particolare il gioco a uno-due tocchi: in questo si sono dimostrati fondamentali Nani e Rooney...resta da stabilire se Ferguson abbia voglia di stabilizzare finalmente un tridente Rooney-Hernandez-Nani che sulla carta non avrebbe da invidiare niente a nessuno, con Valencia terzino "fisso", però credo che manchi un centrocampista alla Xavi per intenderci...sicuramente Cesc farebbe più comodo allo UTD che al Barça; se poi arriva Sneijder, va bene lo stesso (anche se ha caratteristiche diverse).

Parlando proprio di Cesc, tu dai per scontato che non arriva; io invece credo che stavolta questo matrimonio si farà, perchè ora è anche il giocatore che vuole andare via, mi sembra in modo deciso; al di là di questo però, io SPERO che Cesc non arrivi e il perchè lo sai già: primo perchè non è necessario, e poi perchè toglie risorse ad altri acquisti che invece io vedo quasi obbligatori... ossia un altro attaccante , un difensore centrale e magari un terzino sinistro (ricordiamo anche che è già cominciata la stagione degli infortuni: Afellay, J Soriano e Muniesa).

Su Thiago, infine, anch'io lo vedo centrale, alla Xavi; però secondo me, in contesti particolari, potrebbe giocare anche più avanzato senza eccessivi problemi, diciamo più trequartista in un 4-3-1-2, che esterno in un 4-3-3, su questo sono d'accordo con te.
Saluti.

1:47 PM  
Blogger Francesco said...

Ciao a tutti! Per la partita di calcetto ci sto :)

Pero' ci tenevo a ribadire la mia giá nota opinione su Delofeu potenziale titolare in futuro del Barça, che e' la seguente: Uahuahuahhuahuahuhauhauhahuha (naturalmente se il tempo mi smentirá faró ammenda)

Delofeu e' un Diego Capel un po' piu' montato, e fará la fine di un Diego Capel.

4:15 PM  
Blogger Flavio said...

...e si ricomincia con l'eterna sfida, stasera atto 1...con la speranza che qualche squadra possa rendere meno scontata anche questa stagione 2011-12, sia per quanto riguarda la Liga, ma anche la Champions League.
Buona annata a tutti.

11:57 AM  
Blogger Flavio said...

Qui primo tempo.
Nonostante l'immeritato vantaggio, mai visto il Barça così in difficoltà...certo mancano Piquè, Puyol, Busquets, Xavi e Pedro, ma difesa inguardabile e possesso palla quasi nullo, come nullo è Thiago. Due eurogol di Villa e Messi negli unici tiri in porta blaugrana. Molto bene invece il Real.

11:03 PM  
Blogger Flavio said...

Fine partita. Con l'ingresso di Xavi è tornata la calma...Xavi è l'equilibrio. Cmq il Real meritava ampiamente la vittoria: bene tutta la squadra (in formazione tipo); verticale e intensa ha pressato e sporcato tutti i primi passaggi del Barça esercitando poi una notevole pressione offensiva, guidati da uno Xabi Alonso magistrale nella fase di pressing-recupero palla-regia. Benzema, Marcelo e Ronaldo ottimi; Ozil è andato a sprazzi, mentre Di Maria è apparso decisamente sottotono, così come il neo acquisto Coentrao.
Il Barça invece, anche se con assenze troppo pesanti per una partita del genere, si è presentato nella peggiore versione possibile: incapace di varcare la metà campo, di realizzare due passaggi di fila, con errori pacchiani di pura e semplice disattenzione e in netta e costante sofferenza; bisognerebbe stabilire dove arrivano i meriti del Real e i demeriti del Barça, fermo restando il discorso delle assenze. Malissimo Thiago, pessimi Adriano e tutta la linea difensiva, tutti gli altri da 5,5 ad esclusione di V Valdes, Iniesta, Villa e Messi, ma questi due solo per i gol; Alexis evidentemente spaesato però discreto in qualche spunto e ottimo per impegno difensivo.
La sensazione però è che il match di ritorno sarà tutta un'altra storia.
Infine, è ufficiale: Fabregas è un giocatore del Barcellona.

12:18 AM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Vista le difficoltà dei rivali, il Madrid aveva l'obbligo di chiudere i conti ieri, non c'è riuscito (ho già sentito aria di polemiche arbitrali...) per cui ci sarà da soffrire a Barcellona visto che bisogna vincere per forza... Ovvio potrebbe sempre scapparci un 3-3...:)

4:41 PM  
Blogger valentino tola said...

A grandi linee sono d'accordo con Flavio sulla partita di ieri (tranne che sull'ingresso di Xavi: non perchè non pensi che sia un giocatore importantissimo per gli equilibri, e che Thiago ne debba ancora mangiare di pagnotte per arrivare ad assumere quest'importanza, ma perchè secondo me è entrato quando la partita cominciava già a "sgasarsi" di suo, come tutte queste gare d'agosto), un mediocre mediocre mediocre Barcellona e un buon Real Madrid. Ma le avete viste le statistiche del possesso-palla? Barça 46%!!! Di per sè è una statistica che non dice niente, perchè il Barça può ben giocare male anche con il 65%-70%, però se fa meno possesso dell'avversario, allora è assolutamente certo che sta giocando male, perchè gli manca la base per giocare equilibrato e sopportare anche in chiave difensiva le tre punte.

Alexis non mi è dispiaciuto, qui lo dico e qui lo nego :-)
Mi lasciano perplessi i 30 milioni spesi dal Madrid per far giocare Coentrao centrale (entrato al posto di Khedira), così come la presenza di Callejon, visto quello che ha passato il povero Pedro Leon che pure peggio di lui non è, anzi.
Molto bene Benzema, son contento per lui, e bene anche Ozil.

La mia impressione è che diverso sia stato l'approccio: il Real Madrid è sceso in campo pensando "ce li mangiamo vivi", il Barça invece pensando una cosa del genere "siamo i campioni in carica, che fighi, poi siamo in formazione rimaneggiata, e comunque è ancora calcio ad agosto, fa caldo e bisogna fare presto a tornare a casa perchè alla tv danno le repliche del Commissario Rex"

5:05 PM  
Blogger Flavio said...

Vale sono d'accordo sugli opposti atteggiamenti delle due squadre nell'affrontare la gara. Per il Real, nonostante le dichiarazioni iniziali di Mou, sembrava la finale di Champions, per il Barça invece un'amichevole, altrimenti non si possono spiegare gli erroracci di semplici passaggi a mezzo metro, ed in generale il comportamento della squadra che ha fatto di tutto per non giocare, nonostante le assenze e l'indubbio valore dell'avversario.

Se il Real avesse chiuso il primo tempo 4-0 non ci sarebbe stato nulla da dire; però il fatto che nonostante la formazione rimaneggiata e l'atteggiamento troppo passivo il Barça sia riuscito addirittura ad andare in vantaggio, è secondo me una mazzata per il Real (ripeto, in formazione tipo) soprattutto da un punto di vista mentale: per questo a mio avviso Mou era così scuro in volto alla fine della gara, e non per l'arbitraggio tutto sommato sufficiente.

Anch'io sono d'accordo su Coentrao, probabilmente quei soldi andavano spesi per un centrocampista "vero" da affiancare a Xabi Alonso, mentre su Xavi intendevo dire che da quando è entrato lui il Barça ha cominiciato progressivamente ad aumentare il suo possesso palla e quindi a soffrire di meno, anche perchè a me non è sembrato affatto che il Real tendesse ad abbassare i ritmi...anzi loro questa partita volevano vincerla a tutti i costi e poi sono già in gran forma fisica.

Comunque a mio avviso l'importanza di Xavi in questo Barça spiega l'ossessione di Guardiola per Fabregas: infatti solo Cesc è in grado di sostituirlo degnamente, mentre Thiago, come giustamente dici tu, deve fare ancora tanta strada.
Poi ribadisco la necessità di acquistare un altro difensore, anche se Guardiola sostiene il contrario, soprattutto se anche quest'anno Puyol dovesse restare più fuori che dentro i campi di gioco; infine, un altro attaccante farebbe decisamente comodo. Non è necessario acquistare un difensore e un attaccante già affermati, si potrebbe azzardare qualche scommessa non troppo costosa visto che i soldi per il mercato sono finiti.

6:17 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Non credo che si debba già dubitare dell'investimento su Coentrao, sia perchè era la prima partita sia perchè al Benfica ha sempre giocato laterale per cui se davvero Mou vuole trasformarlo in mediano bisogna dargli il tempo di ambientarsi.
Date tempo al tempo...

8:31 PM  
Blogger Flavio said...

Vale cosa ne pensi di Rodri, ex Sevilla e neo acquisto del Barça B? Ammetto di non conoscere bene il giocatore...quali sono le sue caratteristiche, e se secondo te è spendibile all'occorrenza anche in prima squadra.
Ciao e grazie.

3:59 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

La delusione per l'andamento della partita di ieri è stata mitigata dal divertentissimo servizio del TG5 del mattino che si è inventato che ieri si è giocato al Bernabeu, che il Barca non dovrebbe giocare in nessuna competizione per manifesta superiorità e che ieri non ha matato ma si è limitato a domarlo. Chiudendo dicendo che il Madrid ha messo in campo solo tanta aggressività.
O io sono diventato improvvisamente cieco ma non mi pare di aver visto tutta questa superiorità, e anche ieri (cosa che non succedeva da tempo) il Madrid è andata a giocarsela senza fare barricate.
Certo Galeazzi che disse che il Barca è la squadra migliore di TUTTI I TEMPI resta inarrivabile.

9:03 AM  
Blogger Flavio said...

Hincha tralasciando le cazzate che può dire un giornalista o l'altro, ed il fatto che non si possono paragonare squadre diverse di tempi diversi, è innegabile che dal 2006 ad oggi, il Barça è la squadra più forte d'Europa. E' innegabile anche che il Real abbia giocato meglio in queste due partite e che quindi avrebbe meritato, te lo dice un tifoso del Barça.
Ma è anche innegabile che una squadra con le tradizioni e la storia del Real non può permettersi di subire le figuracce in mondovisione che ogni volta si devono vedere con Mourinho. Anche per il fallo di frustrazione di Marcelo, a mio avviso gravissimo perchè poteva spezzare una gamba a Fabregas non ho parole, ma quello che ha combinato Mou col dito nell'occhio a Vilanova e lo show in conferenza stampa post partita è INACCETTABILE.
Ha ragione l'entourage blaugrana quando dice che Mou sta rovinando il calcio spagnolo e che prima o poi accadrà qualcosa di brutto anche fuori dal campo; questa è pura follia, istigazione alla violenza solo perchè: NON SA PERDERE.
Se fossi il presidente del Real, avrei mandato via Mourinho già stanotte e prenderei un signore come Ancelotti. Bisogna saper essere uomini sia quando si vince che quando si perde e soprattutto dovremmo poter parlare solo di calcio.
Saluti.

5:55 PM  
Blogger valentino tola said...

Hincha sfondi una porta aperta sul pressapochismo e la superficialità di alcuni giornalisti (il mio consiglio è di fregartene, un tempo me la prendevo anche io, ora non ascolto nè leggo nulla, per le opinioni giro i blog) e sull'improponibilità di etichette che coprano "tutti i tempi". Io mi limito a dire che il Barça dello scorso anno è la squadra spagnola più forte che abbia mai visto da quando seguo la Liga, e stop. Perchè non posso nemmeno dire di aver seguito a fondo altre grandi squadre di altri campionati.

Per il resto, la partita è stata combattutissima, divertente (non chiedetemi però di analizzarla perchè l'ho vista un po' distrattamente, devo dirvelo), e credo anche io come Flavio che nell'arco delle due gare il Madrid meritasse di più.

Flavio, che Mourinho non sappia perdere è evidente. Io potevo capire l'amarezza per la semifinale di Champions, quell'espulsione ingiusta a Pepe che la falsò, capivo anche l'indignazione per tutte le simulazioni dei giocatori del Barça quella volta, ma qui Mourinho ce l'ha messa proprio tutta per fare casino. Questo è provocare tanto per provocare. Poi se qualche volta lo trovo anche divertente ora invece non fa neanche più ridere ("Pito" Vilanova invece di Tito Vilanova è la stessa roba trita e ritrita di "Barnetta" invece che Beretta, senza considerare che c'è già Emilio Fede che storpia apposta i nomi dei nemici di Berlusconi).

Per quanto riguarda i giocatori invece devo dire che anche se l'entrata di Marcelo è stata oscena (e prima di quella la partita era stata abbastanza sana), si dovrebbero dare tutti una calmata, anche quelli del Barça (Villa ad esempio era già stato sostituito e si è fatto espellere con Ozil, altro già cambiato. Che c'entravano ora 'sti altri due?).
Meno male che alcuni giocatori delle due squadre giocano insieme in nazionale e hanno stima reciproca se non amicizia (vedi Casillas e Xavi), altrimenti questi finisce che s'ammazzano...

Lascio qui il video dello "spettacolo", che io non avevo neanche visto perchè il file che ho scaricato si bloccava proprio a quel punto.

http://www.youtube.com/watch?v=Y-
khYl6kjD0

PS: Hincha e Flavio, non fatevi problemi a scrivere i vostri commenti nell'ultimo post pubblicato, anche se non c'entrano nulla. Non per altro, perchè così
sono più visibili anche per gli altri lettori del blog.

Per quanto riguarda Rodri, l'ho visto giocare poche volte.

6:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dico brevemente la mia, più sulla partita che sugli incidenti che l'hanno seguita (incommentabili: ma non diamo TUTTA la colpa a Mou perché se le "entratacce" le hanno fatte solo lui e Marcelo, le provocazioni invece sono state bipartizan, e mi riferisco alle solite sceneggiate di Pedro e Alves a cui ieri si è aggiunta persino sua maestà Messi). Nel doppio confronto abbiamo certamente assistito a una bella Supercopa contesa dalle due squadre attualmente più forti in circolazione (insieme allo United, ovvio; ma in giro non vedo altre compagini altrettanto convincenti e rodate), e come è stato riconosciuto almeno qui, il Real meritava tranquillamente di portarsela a casa. Io mi soffermerei piuttosto sui passi da gigante fatti a livello mentale da Casillas e compagni: se la sono davvero giocata alla pari, non cedendo mai a livello nervoso (fisicamente erano comunque più in forma) e recuperando in quattro situazioni diverse lo svantaggio. Persino il fattore campo è contato poco: il Barça di ieri non sembrava stare giocando al Camp Nou, ma in uno stadio neutro, visto lo scarso predominio nei novanta minuti. Poi per riallacciarmi al discorso di Hincha, io ieri sera ho fatto di peggio, sono andato a vedermi le pagelle sul sito di Eurosport e quando ho trovato un 8 a Guardiola e un 4 a Mourinho mi sono chiesto: e se quel gol invece che Messi lo avesse segnato Higuain, avrebbero invertito i voti? Ma i giudizi non andrebbero dati in base alla condotta complessiva, e non semplicamente guardando a chi ha vinto e chi ha perso? La gara di ieri poteva finire in maniera completamente diversa. L'ha decisa un alieno; celebriamo lui ma evitiamo di azzoppare la prestazione degli avversari, solo perché il loro allenatore (e ribadisco: allenatore, non l'indisponente massmediologo che lo sostituisce a gara conclusa) si chiama José Mourinho.

Tommaso.

PS: ieri ho finalmente capito perché Mou ha voluto Coentrao. Ha corso per quattro, ed è stato tra i migliori dei suoi. Un acquisto veramente azzeccato.

7:37 PM  
Blogger valentino tola said...

Tommaso, vale anche per te :-) meglio se come regola generale continuiamo sempre le discussioni nell'ultimo post pubblico, qui sono più nascosti i commenti.
Comunque, rispondendoti, il "Mourinho cattivo-Guardiola buono" è un cavallo di battaglia nelle pagelle fatte senza guardare la partita, hai ragione.

Però insisto che ieri ha davvero passato il segno. Non credo siano paragonabili le simulazioni del Barça di ieri con quelle della semifinale di Champions. Credo davvero che in questa occasione Mourinho non potesse avere nessun appiglio serio per un comportamento del genere.

Sono pienamente d'accordo: credo che le distanze fra Barça e Real Madrid si stiano riducendo. Si nota, anche e soprattutto a livello psicologico. Poi magari vincerà ancora il Barça, ma credo che i prossimi scontri diretti saranno tutti così equilibrati (ma con meno gol e più tatticismo, qui si è visto che il clima da precampionato ha portato le squadre a essere un po' più disinibite, diciamo così).

Riguardo a Coentrao, il problema non è sapere se sia forte. E' fortissimo: il problema è proprio questo, che è così forte da non poter fare solo la riserva di Marcelo (che per me è un genio, magari meno completo di Coentrao, ma genio). Leggo poi che può fare il terzo in un centrocampo a tre centrali, come variante proprio per affrontare il Barça. D'accordo, ammesso che funzionasse, hai speso comunque 30 milioni per un giocatore che ti potrebbe dare questo valore aggiunto in 4-5 partite massimo durante la stagione (gli scontri diretti col Barça) e per il resto fare da rincalzo a Marcelo, Cristiano Ronaldo o Di Maria, perchè le gerarchie sono e saranno quelle.
Un investimento forse eccessivo,io attendo con più curiosità piuttosto Nuri Sahin, quello può essere davvero un giocatore-chiave se funziona, quel "socio" in cabina di regia che a Xabi Alonso, circondato da cursori come Khedira o Lass, è mancato la scorsa stagione.

11:20 PM  

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