giovedì, gennaio 08, 2009

AVVISO.

Il blog va in letargo. Gli impegni personali mi impediscono di aggiornarlo fino alla fine del mese, con ogni certezza, e, con molta probabilità, mi costringeranno ad aggiornamenti assai sporadici (previsione ottimistica...) nel mese di Febbraio.
Lo spazio rimane ovviamente a disposizione per i vostri commenti, ai quali mi adopererò di rispondere, naturalmente nei tempi che mi saranno possibili.

Grazie
Valentino

36 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Dopo lo sconquasso societario, la squadra ha reagito bene rimontando in casa il non irresistibile Osasuna. Ormai Robben è il giocatore decisivo della squadra, quello che negli anni passati furono Raul, Figo e poi Zizou. Anche ieri: 1 gol e 1 assist d'oro dopo "il passo della morte" per El Pipita, tornato a timbrare il tabellino marcatori. Continua l'impetuoso risalita di rendimento di Sergio Ramos, in crescita dopo il siluramento del suo nemico Bernd. Peccato che davanti non frenino un pò, la cura Juande sta funzionando (anche per merito del duo mediano Gago-Lass).

7:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

più che a Robben darei il merito della vittoria all'arbitro, così scandaloso che addirittura "Marca" (il quotidiano più mandrillista di Spagna) ha titolato "il Real vince giocando in 13", riferendosi al disastroso portiere osasunista Ricardo e al direttore di gara. I presidenti (ladri) passano, le belle tradizioni (ladresche) restano. Addirittura farsesca l'espulsione di Juanfran, azzoppato da Pepe in modo così netto che persino allo stadio del Getafe se ne sono accorti...tutti tranne l'arbitro, per lo meno, visto che il povero centrocampista rojillo si è visto ammonire per simulazione e quindi espellere per doppio giallo. -12 sono ancora troppo pochi, spero che a fine anno diventino il doppio. Vergogna!

3:23 AM  
Anonymous Anonimo said...

L'arbitraggio casalingo è sempre esistito e sempre esisterà. Fare polemiche dopo che da almeno 3 anni gli arbitri sono in massa pro-Barca e anti-Real mi sembra stucchevole, può giusto venire dai "vecchi rivalI" di Bilbao, ormai naviganti a vita nelle acque pericolose del fondo classifica.
Se poi andiamo a vedere il giornale più madridista è sempre stato AS non Marca.

10:54 AM  
Anonymous Anonimo said...

nessuna polemica, caro madridista, era solo una sottolineatura su un arbitraggio scandaloso. Capisco il tifo, ma analizzare una vittoria del genere mi sembra ridicolo, se non addirittura inopportuno; io dopo una ladrata del genere andrei a nascondere la testa sotto la sabbia, o almeno ammetterei lo schifo visto sul campo, peraltro ai danni di una squadra già abbastanza disastrata per conto suo. Altro che buona reazione, grande Robben e mitico Pipita...capisco l'esistenza dell'arbitraggio casalingo (limitata peraltro al Bernabeu e al Camp Nou), ma un furto del genere non si vedeva da tempo e bene ha fatto il presidente dell'Osasuna a usare parole di fuoco contro arbitro e Real.

Comunque per tua informazione l'Athletic 4 anni fa (non 40) arrivò quinto in campionato coi soliti 11 autoctoni, l'anno scorso ha finito al decimo posto e adesso è a pochi punti dalla zona UEFA. Etichettare la terza squadra più titolata di Spagna come "navigante perenne nelle acque pericolose della claddifica" è ingeneroso e anche inesatto, purtroppo per voi non bastano due annate balorde per cancellare i risultati anche recenti.

Ah, tra l'altro i tifosi del Mandril non considerano l'Athletic un "vecchio rivale"; certo, le sfide tra Leoni e merengues non valgono più la Liga, però conosco hinchas del Real che preferirebbero perdere un "cojon" invece che un "clasico" con l'Athletic.
Ci vediamo a marzo alla Cattedrale.

12:47 AM  
Anonymous Anonimo said...

Mi sono ben guardato infatti dall'esaminare la partita (anche se ripeto l'errore dell'arbitrato ci sta: e poi -per esempio- hanno incensato la Juve vittoriosa al Bernabeu ma nessuno ha mai parlato dei 2 rigori solari non datici ma negli ultimi 3 anni potrei citare infiniti esempi di arbitraggi pro Barca e anti Real)e ovviamente riconosco che l'Osasuna è stato penalizzato enormemente dall'arbitraggio, ciò non toglie quanto ho detto che Robben è ormai l'elemento aggiunto del Madrid, quello che può risolvere da solo i match. Anche se è scorretto definirlo l'Anti-Messi, visto che sono 2 giocatori totalmente diversi. Tornando al Bilbao, vecchio rivale non era in senso dispreggiativo ma indicava solo "nemico2- sportivamente parlando, da lunga data, tutto qui.
Le ultime due annate sono state disastrose per voi, per varie ragioni, ma tuttavia sono -nonostante buone performance in altre stagioni- abbastanza lontani i tempi in cui l'Athletic dava davvero fastidio alle regine della Liga. Ciò non toglie che La Cattedrale sia ancora uno degli stadi più affascinanti e difficili di Spagna, che comunque espugneremo in marzo, o almeno spero. Però se devo scegliere preferisco perdere a Bilbao ma vincere a Barcelona...:)

10:19 AM  
Anonymous Anonimo said...

che vuoi farci, i tempi sono cambiati e per una squadra dalla politica particolarissima com'è l'Athletic è già tanto riuscire a resistere in Primera senza snaturare la propria filosofia (nonostante lo smacco della pubblicità sulla maglia). E' comunque fisiologico, per l'Athletic, alternare periodi vincenti ad altri assolutamente anonimi, cosa che capita sovente a quelle società che si basano moltissimo sul vivaio (non è il caso del Real, dove un canterano non riesce a sfondare realmente in prima squadra dagli esordi di Raul e Casillas) e i cui risultati rispecchiano la bontà o meno dei propri giovani. Anche in passato, a ben guardare, l'Athletic ha avuto periodi di digiuno ventennali o più, cosa che sta accadendo anche adesso (l'ultimo titolo vinto è la Supercoppa del 1985); ad esempio, per tornare a vincere una Liga dopo i fasti degli anni '50 si dovettero aspettare 30 anni e l'era Clemente, che poteva contare su grandissimi giocatori quali Zubizarreta, Dani, Sarabia, Goikoetxea, Liceranzu, ecc ecc. Certo, ora come ora pensare di tornare sul trono della Liga è assurdo, ma credo che la generazione attuale sia ricca di talento e possa contare su buoni elementi, tanto che spero di poter rivedere i Leoni lottare in tempi brevi per qualcosa di più di una salvezza o di una qualificazione Intertoto.

Capisco che preferiresti vincere a Barcellona, ma credimi quando ti dico che per certi tifosi (diciamo in quota Ultrasur) perdere con l'Athletic è uno smacco quasi insostenibile, molto peggio di ogni altra sconfitta con squadre della Liga; questo anche perché il Barça, per esempio, ha perso la sua radice catalana, mentre i biancorossi sono sempre legati a doppio filo col Paese Basco e ciò, per qualcuno, è davvero fastidioso, soprattutto quando "los putos vascos" mettono sotto la squadra del re ;)

3:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

intanto a proposito di ultrasur, un bel refertino dell'arbitro scandalo rende il bernabeu a rischio squalifica.

hanno rotto il cazzo con i cori fascisti. Dopo 30 anni, che senso ha....

parlando di calcio, la cura juande (e lassana) su gago sta facendo miracoli

7:25 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Brando
Grazie dell'invito. Aggiungerò il tuo link assieme agli altri a tempo debito.

@ Hincha e Edo
Beh, chiaro che l'episodio di Juanfran (poveretto!), per le circostanze in cui si è prodotto (a pochi minuti dal termine e sul 2-1 per il Madrid), ha avuto un peso determinante sul match, non si scappa. Mi fermo però qui, non voglio innescare discorsi tipo classifiche dei torti subiti (a parte il fatto elementare che anche in Spagna come nel resto del pianeta le grandi tendano ad essere favorite), per il resto vi lascio alla vostra sana polemica da tifosi ;-)

Per quanto riguarda la prestazione del Madrid domenica scorsa, io ho notato un passo indietro abbastanza chiaro: difficoltà di comunicazione fra centrocampo e attacco e grossi problemi a fabbricare situazioni offensive che vadano oltre lo sguinzagliare Robben in campo aperto. Per ora è così, vedremo se ci saranno progressi nelle prossime gare.

@ cespo
Ti do ovviamente ragione sugli Ultras Sur: a me in particolare si blocca la digestione quando vedo quella bandiera viola in stile simil-nazista con lo scudetto del Madrid al posto della svastica (è situata dietro la porta, nei replay purtroppo la si nota sempre).
Ahimè son sempre questi dementi a prendersi le copertine...

Su Gago: sì, sta rendendo, però il suo apporto in fase di costruzione resta ancora moooooooooolto al di sotto di quello che forniva al Boca.
Sulla coppia con Lass mi ricollego a quanto dicevo sopra: è fondamentale per ritrovare solidità, distanze giuste fra i reparti e sicurezza. Juande sta saggiamente ripartendo dalle fondamenta, dopo tutti i problemi di disorganizzazione con l'ultimo Schuster.
Un Real Madrid che voglia dirsi competitivo non può in nessun modo prescindere da un'efficace saldatura fra difesa e centrocampo (ed è anche per questo che ormai è molto più probabile una scelta per Lass invece che per Huntelaar nella lista-Champions). Però... il discorso che si faceva sopra, cioè la difficoltà di comunicazione fra difesa e centrocampo dipende anche da loro (oltre che dalla fase di adattamento di Sneijder al ruolo di finto esterno sinistro, potenzialmente molto fruttuoso), giocatori che stanno dando tantissimo sul piano della quantità ma che non sono il massimo quanto a fluidità e idee.

P.S.: Edo, e questo Ander Herrera?

8:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

non so che dirti, Vale, non l'ho mai visto giocare e ho solo letto qualcosa...scrivono che sia un ottimo prospetto, è molto giovane (19 anni) ma lo seguono in molte squadre, da tempo, e Marcelino lo fa allenare stabilmente con la prima squadra del Saragozza, anche se non l'ha ancora fatto esordire in Segunda. Credo che Macua voglia ripetere l'operazione-Javi Martinez fatta a suo tempo da Lamikiz, con la differenza che Herrera è più reclamizzato di quanto non fosse Javitxu. Sembra che il presidente del Saragozza abbia rifiutato i 2,5 milioni della seconda offerta (la prima era inferiore di 1 milione) e ho pure letto che dovrebbe cedere intorno ai 4. Tanto, poco, troppo? Non so. Ne parlano tutti bene, tuttavia credo che non sia il centrocampo il settore da rinforzare. Vedremo.
Tu hai qualche notizia in più sul giovanotto?

11:24 PM  
Blogger valentino tola said...

Le informazioni che ho ovviamente di seconda mano. Ho letto un commento di Ander Garitano, che lo ha allenato nella Juvenil del Zaragoza: lo descrive come un centrocampista di regia che può giocare anche trequartista a partire dalle due fasce. Un palleggiatore abile nel fraseggio, che da quanto riferisce Garitano avrebbe come Tallone d'Achille lo scarso feeling col gol. Insomma, sembrerebbero i tipici pregi e difetti del più classico dei centrocampisti di scuola spagnola :)

PS: Partitina insostenibile stasera eh... meno male che l'ho vista registrata e son potuto andare giù pesante col fast-forward...

11:43 PM  
Blogger valentino tola said...

comunque, sempre a proposito di giovani, fate attenzione, moltissima attenzione a José Ángel, 19enne terzino sinistro dello Sporting: ove maturasse, credo che in prospettiva ne potrebbe uscire un giocatore veramente fortissimo.

11:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

a proposito di josè angel, dicono a gijon che canella sia in vendita a giugno. Parlavano di aston villa in inghilterra e qualche proposta in spagna, sulla base di 6 8 milioni.
c'è grande attenzione intorno al più giovane dei due..

3:42 PM  
Blogger valentino tola said...

è una strategia risaputa quella della vendita di Canella a fine stagione: lo Sporting sa di poter monetizzare subito e con facilità, avendo pure pronto un sostituto potenzialmente più forte.
è evidente che Jose Angel non può essere ancora un giocatore dominante, è ancora acerbo, ma in alcuni momenti si intravedono delle grandi qualità. Ha una esplosività e una facilità di corsa veramente ragguardevoli, poi sorprende anche la capacità che ha di liberarsi palla al piede anche pressato da più avvaersari. Quello che non mi piace è che un po' troppe volte tende a liberarsi frettolosamente del pallone, sparando subito il cross dalla trequarti, quando invece come detto sopra, avrebbe capacità tecniche per fare di più.
Spero di vederlo ancora qualche partita per valutarlo meglio sul piano strettamente difensivo, però mi sembra un prospetto interessantissimo in un ruolo sempre poco coperto nel calcio spagnolo.
Oh, poi si fa sempre in tempo a finire come Del Horno o peggio ancora a non esplodere affatto...

6:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Davvero Vale, una partita oscena e dominata dalla voglia di non prenderle. Oddio, lo Sporting qualcosa nel primo tempo ha fatto, comunque è stato davvero un match ai limiti dell'oscenità. Speriamo che il ritorno al Molinon sia migliore, anche in termini di risultato ;)

Ah, una postilla: puoi evitare di nominare Del Forno? Ogni volta che ci penso, mi viene lo sconforto...

9:34 PM  
Blogger valentino tola said...

Sì, lo Sporting ha provato una manovra più corale (ottimo Diego Camacho, vero uomo-chiave a centrocampo), però gli mancava sempre l'ultimo passaggio.
L'Athletic solo palla lunga per Llorente: da spararsi!

9:45 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Ciao Vale,
ho visto che il Saragozza ha prelevato Guilherme dal Cruzeiro, sai per caso quanto l'ha pagato?

1:06 PM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Antonio, in realtà leggo ora sul "Diario Equipo" (che è una specie di Tuttosport del Zaragoza) che l'operazione non è ancora del tutto concluso. C'è l'accordo con il Cruzeiro, ma non c'è ancora quello col giocatore per il contratto. L'agente di Guilherme dice che da questo punto di vista ci sono in piedi altre due trattative, una con la Dinamo Kiyv e l'altra con un non specificato club italiano, e che sarebbero più avanzate. Però dice anche che il suo assistito vede il calcio spagnolo come il più adatto alle proprie caratteristiche (anche se quello di Segunda è tutt'altra cosa, molto più spigoloso, tattico, antiestetico e difficile da digerire per certi giocatori).
In ogni caso, afferma il Diario Equipo, l'arrivo di Guilherme è subordinato a una preventiva cessione di Ricardo Oliveira, sul punto di tornare al Betis. Bisogna anche ricordare che il Zaragoza di questi tempi ha problemi economici molto seri, il pagamento degli stipendi di Dicembre scorso è stato spostato al prossimo Giugno, e nei prossimi mesi i problemi potrebbero aggravarsi notevolmente (problema che riguarda buona parte del calcio spagnolo, che temo stia entrando nella stessa spirale in cui entrò la Serie A qualche anno fa, senza ancora esserne uscita).
Comunque il sito del Cruzeiro dàl'operazione recita questo (copio da come è riportato nel Diario Equipo: ""Esta directiva ha llegado a un acuerdo para la venta de los derechos de Guilherme al Real Zaragoza. El jugador embarcará hacia Europa en las próximas horas, acompañado de nuestro director de fútbol, Eduardo Maluf, para realizar los exámenes médicos y negociar su contrato" Come si può vedere, non è ancora specificata nessuna cifra.

2:44 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Quindi non c'è ancora nulla di ufficiale? Meglio così: il ragazzo mi piace assai sia tecnicamente che tatticamente, e in questo Saragoza rischia di fare una brutta fine.

Passando ad altro, concordo con te sul fatto che la Liga rischi di fine molto, molto male, ed il paragone con la Serie A è il più azzeccato. Quelli che rischiano di più sono però gli inglesi: praticamente tutte le società hanno debiti astronomici, e quando gli Abramovich si stuferanno dei loro giocattolini allora sì che sarà dura riportare la Premier League ai livelli attuali.

6:04 PM  
Blogger valentino tola said...

Certo, poi in un contesto di crisi finanziaria globale, nel quale troppo tardi ci si è resi conto che il denaro non cresce sugli alberi, il calcio non è certo immune...

Per quanto riguarda la temuta deriva della Liga posso dire che non appena Real Madrid o Barça acquisteranno un Beckham per due mesi, allora penso sarà il momento in cui chiuderò questo blog...

6:50 PM  
Blogger valentino tola said...

La risposta alla crisi economica da parte mia è una sola: cantera, cantera, cantera e ancora cantera. Almeno da questo punto di vista mi incoraggia il calcio spagnolo.

6:52 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Eh sì, la cantera sarebbe la semplice soluzione degli spagnoli. Oltremanica invece neppure i minorenni sono lì per caso: tante sterline anche per loro, strapagati sin dalla più tenera età, come testimoniano i casi di Macheda e Petrucci, baby fenomeni romani paganti quanto professionisti dal Manchester United che probabilmente farebbero di corsa ritorno in patria in caso di fallimento economico della società. Se il calcio inglese scoppia (e succederà non appena i vari ricconi troveranno qualche altro giocattolino) sarà davvero dura tornare ai livelli di questi tempi.

7:39 PM  
Blogger Vojvoda said...

Sembra che da più parti si anticipi(e in qualche caso si auspichi)la rovinosa caduta(un tonfo infernale direi...)della Premier,come se l'impatto che ha il torneo inglese sul mondo si possa liquefare solo con la dipartita di qualche "riccone" come viene chiamato da qualcuno.
Peccato che la partenza di qualche Abramovich,indurrà qualche magnate indiano o cinese magari,a buttarsi ad investire in qualche sodalizio inglese rigenerando e migliorando ancora un sistema che,solo in Asia,ha il monopolio di tifosi,diritti tv e vendita di materiale calcistico(gadget compresi).Un continente ed un mercato inesauribile dal quale la Premier potrà attingere a piene mani per attirare investimenti.
Soros invece,appena assaggiata l'aria di Roma ha deciso di mandare in fumo i propri piani bellicosi...!
Se,e quando scoppierà,allora i detrattori potranno fare festa.
Per adesso,come dice Valentino,si accontentino di elemosinare Beckham...
Un saluto;-)

12:21 AM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Vojvoda, io però mi faccio la domanda indipendentemente dalla Premier: siamo sicuri che il calcio sia un investimento fruttifero in termini puramente economici? Escludendo il ritorno d'immagine, siamo sicuri che i magnati cinesi o indiani non vedano l'ora di investire nei club di calcio? (agli indiani poi del calcio gliene importa pochino).
Per investimenti intendo investimenti seri, non "un paio di anni e poi mi stufo del giocattolo". Io ho qualche dubbio, il calcio secondo me sta intrinsecamente a metà strada fra l'affare economico e la passione (per quanto si tenda a dire "ormai contano solo i soldi", quest'ultimo aspetto non potrà mai scomparire, per il semplice fatto che i tifosi avranno sempre come primo interesse il risultato della loro squadra, e questo non ha nulla a che fare coi bilanci o il rendimento delle azioni). Chi si sbilancia verso uno dei poli, trascurando l'altro, finisce inevitabilmente scottato.
Perciò non potendo contare unicamente il fattore del profitto, come capitalismo comanderebbe, ho la sensazione che non sia per niente facile avere investimenti sul calcio che a lungo termine non siano in perdita.

12:53 AM  
Blogger valentino tola said...

Il proprietario di squadre di calcio lo vedo insomma come il tipo alla Moratti, Berlusconi, Jack Walker del Blackburn anni '90 o adesso Dietmar Hopp dell'Hoffenheim, cioè imprenditori-tifosi disposti anche ad accettare eventuali perdite e magari ripianarle di persona.
Se sposano vittorie e profitti meglio, ma di certo davanti a una squadra di calcio non ragionano con la stessa logica di un imprenditore che produce elettrodomestici.
Lo stesso approdo di Abramovich al Chelsea era sin dai primi giorni accompagnato da una logica manifestamente demenziale in termini puramente finanziari, la logica di uno che voleva divertirsi con un costosissimo hobby più che fare un affare. Questo è sempre stato evidente, e non si può evitare di porsi l'interrogativo: cosa succederà dopo Abramovich? Io non credo che il magnate cinese o indiano di turno debba necessariamente sentirsi così invogliato dal rilevare un ipotetico Chelsea con le casse tanto disastrate...

1:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Domanda da 140 milioni di euro (chi vince si compra Kaka, al di là degli spot e della retorica berlusconiana): che se ne fa il Real di Faubert, reduce da 2 stagioni orrende al West Ham e prelevato in prestito oneroso (1,5 milioni di euro!)?????
Marcello

10:05 AM  
Anonymous Anonimo said...

Tornando a parlare di Liga, leggo quasi costernato delle attuali trattative del Madrid per l'ultimo colpo di gennaio: tolto Valencia, di cui abbiamo già parlato, i nomi sul piatto sono tale Ouattara e Barnetta del Leverkusen.
Inoltre è arrivato in prestito (?!?) tale Faubert dal West Ham, forse Vale potrà illuminarmi su nomi che, Barnetta a parte, mi sono ignoti e dubito fortemente da Real Madrid...

11:06 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Marcello
Per avere un esterno destro di ruolo che completi la rosa e permetta se necessario di giocare con un 4-4-2 puro. Questo è l'unico motivo, assieme al fatto che le possibilità di scelta durante questa finestra di mercato erano ridotte all'osso.

@ Hincha
Faubert è un esterno destro ha come migliori prerogative una velocità e un'esploisività muscolari portentose. Il giocatore però finisce qui, il livello tecnico non è nemmeno lontanamente all'altezza di quello che esige un Real Madrid.
Ha una buona duttilità tattica, infatti può essere adattato a terzino destro: in un certo senso potrebbe essere questa la posizione nella quale potrebbe fare meglio: con spazi per arrivare sparato in sovrapposizione potrebbe anche rendersi più utile rispetto a situazioni di uno contro uno "da fermo" che non sono proprio il suo pane (è certo che alla seconda palla sbagliata il Bernabeu lo annienterebbe a suon di fischi... se lo fanno già col povero Drenthe, figurati questo...).
Non è come Valencia un elemento di qualità che avrebbe potuto realmente arricchire il gioco (pur senza essere un fuoriclasse l'ecuadoriano), è un giocatore palesemente e inevitabilmente DI RINCALZO.
Due possibili usi son da prevedere:
1) sostituto di Robben (o comunque dell'esterno destro della situazione) a partita in corso e col vantaggio già acquisito, in modo da garantire un 4-4-2 più compatto nei ripiegamenti;
2) sostituto dal primo minuto di Ramos in partite di turnover.

Yattara è un 28enne guineano che gioca nel Trabzonspor, molto quotato nel campionato turco.
L'ho visto giocare nelle ultime due Coppe d'Africa, ma come tanti giocatori mi è passato di mente per poterne offrire una descrizione personale.

3:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Valentino, la mia domanda era puramente retorica... E' chiaro che Faubert va a rimpinguare il settore destro di un Real che vuol giocare con il 4-4-2. Io mi chiedevo piuttosto che se ne facesse il Madrid di un giocatore del genere, sul quale, leggo che abbiamo l'identica opinione!
Per prendere un mezzo brocco (dal carattere peraltro piuttosto "complesso" stante a quanto mi dicono amici inglesi), non era meglio puntare su un giovane canterano? Possibile che non ce ne sia neanche uno in grado di giocare (dignitosamente, senza necessariamente incantare) sull'out di destra?
Voglio dire, al di là di Valencia, che è un buon giocatore ma che ha un costo squilibrato rispetto al suo valore (leggo di un offerta del Man Utd di 18 milioni! Pazzesco), sul mercato c'è gente che, se Ramos ha bisogno di un'alternativa tattica, resta enormemente meglio di Faubert senza essere nulla di che.
Provocatoriamente, ti faccio persino un nome: Semioli.
Marcello

3:47 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Marcello
E' che mi andava di darti una risposta retorica... ;-)

4:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non credo che nè Faubert nè Ouattara siano meglio di Palanca.
Ma è proprio così brutto usare i giocatori fatti in casa?
Tra l'altro Florentino ha già detto che se tornerà presidente (speriamo di no) caccerà Javi Garcia, tra gli altri 7-8 tagli (pure Drenthe sarebbe tra i silurati). Eppure il vivaio è sempre stato la fortuna del Madrid (come adesso è del Barca), non capisco perchè preferiscano puntare su dei "brocchi" piuttosto che sui giovani del vivaio. Forse al momento un allenatore alla Wenger o alla Prandelli sarebbe l'ideale, proprio per la mentalità di crescre i giovani. Anche se fin'ora Juande ha fatto un filotto invidiabile.

4:45 PM  
Blogger valentino tola said...

Beh, dai, Juande lasciamolo un po' in pace... :)
Comunque non è solo una volontà degli allenatori quella di lanciare i giovani, credo che debbano trovare anche terreno fertile nella società in cui lavorano. Le politiche di Arsenal e Fiorenina son chiaramente impostate sui giovani, mentre eventualmente a Madrid sia Wenger che Prandelli si troverebbero a fare i conti con Florentino.

Ecco, su Javi Garcia voglio aprire una parentesi emblematica: questo era in prospettiva un ottimo centrocampista difensivo, poteva essere più o meno quello che Busquets sta diventando adesso per il Barça, però evidentemente le filosofie societarie sono diverse, per sfortuna di Javi.

5:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non ho nulla contro Juande che sta facendo un lavoro egregio anche senza dare un gioco spettacolare ai blancos. E non volevo affatto criticarlo. Tuttavia, la politica societaria rischia di distruggere un bene storico della casa blanca, quella cantera che ha sempre fornito giocatori ottimi e decisivi per la squadra. Solo per quello dicevo che un tecnico che punti sui giovani potrebbe invertire la tendenza, ovviamente se trovasse un presidente che non vuole fare la formazione in stile album Panini come Florentino.
A questo punto spero che Javi Garcia sarà l'ultimo dei talenti bruciati.

10:45 PM  
Anonymous Anonimo said...

toc toc..
c'è qualcuno?

1:48 AM  
Blogger valentino tola said...

sì, ci sono... però pazientate fino a sabato ;-)

3:37 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Valentino, ti volevo chiedere un rapido giudizio sul difensore centrale del Racing Santander, Cesar Navas, in procinto di trasferirsi al Rubin Kazan...

3:30 PM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Kerzha, dunque César Navas... 29 anni, il classico stopper di grande stazza, 1,94x89 kg, ben corazzato, ovviamente valido nel gioco aereo e ovviamente abbastanza macchinoso, discretamente concentrato e diligente, buona continuità di rendimento. Il classico gregario affidabile, dove è stato non ha mai sfigurato. Ovviamente non è un giocatore che puo prendere per giocare con una difesa alta etc... ha le sue caratteristiche ben chiare, nel Racing ha reso come ha reso Garay aiutato dall'eccellente organizzazione di tutta la squadra che riduce gli spazi da gestire ai difensori.
Naturalmente non posso dire che sarebbe una perdita drammatica, però sarebbe una perdita da metabolizzare per il Racing. La rosa è ricca di centrali, ci sono Moraton, Oriol e Zé Antonio pronti come ricambi, ma Garay-César Navas è una coppia consolidata (anche se l'argentino quest'anno sta giocando meno per una serie di problemi) dall'anno scorso.
Probabilmente diventerà titolare Oriol (che ha già giocato abbastanza spesso nell'ultimo periodo per le assenze di Garay), più difficile uno spostamento dell'interessntissimo Marcano (che pure sarebbe centrale di ruolo) al centro, visto quanto sta facendo bene da terzino sinistro.

PS: I'm back! :)

7:05 PM  

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