giovedì, settembre 07, 2006

LA NUOVA LIGA / 13: Mallorca / Manzano e Ibagaza, aria di revival.

Portando a una salvezza tutto sommato tranquilla un Mallorca rilevato a metà della scorsa stagione dopo l'infelice ritorno di Cuper, Gregorio Manzano ha risollevato un' immagine personale un po' compromessa dalla mediocre esperienza all' Atlético Madrid (2003-2004), che a dire il vero non ha bruciato solo lui. Se lo meritava, perché la competanza e le capacità ci sono tutte.
In cerca di rilancio, torna sull'isola anche Ariel Ibagaza, che nel club delle Baleari ha espresso il suo calcio migliore, proprio con Manzano in panchina, nell'eccellente stagione 2002-2003 in cui il Mallorca, nel quale militava anche gente del calibro di Eto'o, Pandiani e Riera, vinse la Coppa del Re e giocò in generale un ottimo calcio, con la perla dell'indimenticabile 5-1 (!) rifilato al Real Madrid nel suo stadio. Poi andò a Madrid, sponda rojiblanca, proprio assieme a Manzano. Manzano durò solo una stagione, mentre "el Cano" è rimasto fino alla scorsa stagione, senza mai convincere pienamente. Nelle prime partite di Pepe Murcia aveva trascinato l'Atlético nella sua serie positiva ma, una volta rinnovato il contratto, il rendimento è calato sensibilmente, cosa che ha indispettito non poco e spinto Aguirre a scartarlo dalla rosa. Lungamente inseguito, il suo ritorno si è concretizzato solo negli ultimi giorni di mercato. Forse, di nuovo nel suo ambiente ideale, l' "enganche" argentino, può tornare decisivo.
Altra chiave dell'estate maiorchina, la fondamentale conferma del venezuelano Arango, sempre più decisivo e indispensabile, probabile pezzo pregiatodel futuro mercato. Altri arrivi Varela, Héctor, Dorado, Jordi, Jankovic e Maxi Lopez.
Ci sono tutti i presupposti per una stagione tranquilla e per un Mallorca in grado di mostrare il calcio ordinato e piacevole che chiede Manzano: 4-2-3-1, o 4-4-2, compatto, corto e costante nel pressing fra i due centrali di difesa e centocampo; manovra palla a terra molto aperta sugli esterni: insomma, un tipo di calcio (o almeno, un'intenzione di calcio) molto diffuso in Spagna. L'unica incognita è quella della punta, visto che per il momento Maxi Lopez è da considerare una scommessa, anche se non completamente azzardata.
L'esordio in casa del Recreativo ha lasciato un po' di amaro in bocca, con Prats che con una papera al 93' ha gettato alle ortiche il solito eccezionale sinistro di Arango che sembrava aver ormai regalato una vittoria certa.

DIFESA

Reparto che lascia qualche dubbio al centro, e che dovrà far dimenticare i 51 gol incassati l'anno scorso. La coppia di centrali Ballesteros-Nunes, forte fisicamente e nel gioco aereo, può infatti soffrire parecchio in velocità. Mentre Nunes offre una certa sicurezza (solido, attento, discretamente autoritario e dal buon piazzamento) sarà meglio che il goffo Ballesteros, tipo dal cartellino facile, limiti certi suoi pasticci. I ricambi per il centro della difesa sono Ramis e Rafita, tutti da verificare. In effetti, se Nunes non reggerà l'insieme, il centro della difesa potrebbe essere un punto debole.
Le fasce invece sono ottimamente coperte: a destra Varela, che può giocare anche da tornante a centrocampo, rimpiazza Cortes (passato al Getafe) offrendo forse un gioco meno completo tatticamente, ma atleticamente eccezionale. Suo rincalzo Héctor, acquistato dal Depor, grezzo ma sicuramente affidabile nel rendimento. A sinistra, credo possa fare un'ottima stagione Fernando Navarro, il cui definitivo riscatto dal Barça mi sembra un' ottima notizia: lentamente ripresosi dall'infortunio che anni fa lo stroncò quando era stato lanciato come titolare fisso da Van Gaal, disastroso in una partita da centrale col Betis nel suo ultimo anno al Barça, al Mallorca è tornato a giocare nel suo ruolo naturale mostrando intraprendenza, senso tattico e una discreta qualità tecnica. Come eventuale sostituto, è stato prelevato dallo Sportring Gijon Javier Dorado.
In porta, assortimento non esaltante, col vecchio Prats e, di rincalzo, Moyà.

CENTROCAMPO

E' il reparto migliore della squadra, completo sia in fase difensiva che offensiva. La coppia di centrali titolari nel 4-2-3-1 di Manzano è formata da Basinas e Guillermo Pereyra. Il greco credo proprio che sia uno di quei giocatori vagamente sottovalutati. Di straordinaria intelligenza tattica, sa sempre dove stare, ruba tanti palloni e imposta con notevole precisione, anche se con scarsa fantasia. Uomo chiave della squadra assieme ad Arango, non è certo inferiore ai vari Edmilson, Motta, Costinha ed Emerson. Accanto a lui Pereyra è uno dei giocatori meno appariscenti dell'intero campionato, ma è molto regolare e di quando in quando regala pure qualche sorpresina andando a staccare di testa nell'area avversaria. Jordi Lopez è arrivato dal Sevilla per coprire la partenza di Farinos (che attualmente giganteggia nell' Hercules in Segunda Division): ha discrete prerogative nel tocco di palla e nella visione di gioco, ma al Sevilla, dove ha giocato poco, non le ha dimostrate appieno.
Le fasce sono davvero interessanti: a destra le galoppate selvagge di Jonas Gutiérrez, vivace e con una discreta faccia tosta., ma ancora piuttosto sciupone. A sinistra, con l'arrivo del Cano Ibagaza, dovrebbe spostarsi Arango, ben sapendo che la fascia deve essere solo un punto di partenza per permettere al venezuelano di arrivare agevolmente alle sue micidiali conclusioni mancine. Finto esterno sinistro anche nella sua nazionale, il venezuelano possiede un fiuto del gol fuori della norma per un centrocampista offensivo, e un tipo di gioco diretto che ha sempre la porta avversaria come punto di riferimento, più che la rifinitura.
Il ritorno di Ibagaza e il conseguente spostamento sulla fascia di Arango però frenano un po' la progressione del 24enne canterano Tuni, mancino dalle doti tecniche davvero interessanti.
Ibagaza, come detto, è stato il piatto forte dell'estate: nelle intenzioni di Manzano deve tornare il punto di riferimento come tre anni fa, e la sua visione di gioco e l'abilità negli spazi stretti possono tornare a far vedere del grande calcio al Son Moix, stadio peraltro dall'atmosfera davvero deprimente.
Una variabile tattica importante potrebbe rivelarsi l'acquisto del serbo Jankovic dalla Stella Rossa, autore di 12 gol nel passato campionato serbo. Dianmico e atleticamente esuberante, può giocare in tutte le zone della trequarti, sulla fascia e al centro. Il camerunese Kome, sballottato come un pacco postale in questi anni, invece non sembra molto considerato.
Per il centrocampo bisogna prendere in considerazione l'ipotesi che alla fine Manzano opti per un 4-4-2: d'altronde Ibagaza all'epoca giocava vicino all'altro centrale di centrocampo più difensivo, che allora era Lozano e ora sarebbe Basinas, mentre adesso Novo verrebbe "interpretato" da Jonas e Riera da Arango, seppure con caratteristiche assai diverse. Vediamo ora i replicanti di Pandiani ed Eto'o…

ATTACCO

Tutto o quasi dipenderà da Maxi Lopez, unico centravanti autentico presente in rosa: aveva bisogno di giocare; ogni volta che mette piede in campo mostra una voglia tremenda che supplisce a certi limiti tecnici (però è strano, io al River mi ricordavo un biondone che faceva numeri niente male). La scommessa è sulle sue capacità realizzative, io sono abbastanza fiducioso. Intanto, nella prima di campionato col Recre ha giocato un'ottima partita, entrando da protagonista in più o meno tutte le azioni pericolose del mallorca (assist ad Arango tra le altre cose).
In caso di 4-4-2, in due si giocano il posto di seconda punta: Victor e Pisculichi. Il primo è un interessante prodotto del vivaio, dal gioco semplice ma non privo d'intelligenza ed eleganza, non certo un velocista. Questa potrebbe essere la stagione del suo lancio definitivo, così come potrebbe essere per l'argentino Leonardo Pisculichi, detto Piscu, che arrivato a Gennaio scorso ha mostrato solo alcuni assaggi delle sue ottime qualità tecniche. Mancino, gran rigorista, può giocare anche da trequartista e da esterno sinistro, anche se non è avvantaggiatissimo dal fisico.

PROSPETTIVE

Buone, ne sono convinto. Un mercato intelligente (anche se Campano non andava ceduto e andava forse acquistata un' altra prima punta), qualità dal centrocampo in su e un allenatore assolutamente in grado di esaltarla. Salvezza tranquillissima in vista, con qualche sfizio da togliersi in Copa del Rey.

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