LA NUOVA LIGA / 2 : Osasuna / Umiltà, umiltà e ancora umiltà.
Non è certo il tasso tecnico superiore il motivo per cui una squadra in partenza appena a metà classifica nella scala dei valori della scorsa Liga abbia potuto l'anno scorso raggiungere il quarto posto e il preliminare di Champions League. Grande organizzazione di gioco, furore agonistico e idee molto chiare hanno spinto così in alto l'Osasuna.
Purtroppo per il club di Pamplona il principale artefice del miracolo, il tecnico messicano Javier Aguirre, se ne è andato, destinazione Atlético Madrid. Al suo posto José Angel "Cuco" Ziganda, molto noto ai suoi tempi come attaccante dell' Athletic, ma certo non sperimentatissimo come allenatore.
In una squadra che, anche per le ristrettezze economiche, non ha potuto fare grandi operazioni di mercato ( son partiti Moha, Clavero, Ortiz, Sosa , Brit e il canterano Javi Martinez e sono arrivati Monreal, Nekounam, Héctor Font e Soldado, forse l'unica operazione un po' intrigante, in prestito dal Real Madrid, mentre è in dirittura d' arrivo Juanlu dal Betis ), l' unica possibilità sarà mantenere quella squadra cortissima, aggressiva, ordinata e pungente sulle fasce che ha spesso soffocato gli avversari fra le mura dell' incandescente Reyno de Navarra, l' ex El Sadar.
La rosa non ha grande qualità, ma le forze sono in teoria sufficienti per affrontare anche l' impegno europeo, vista la presenza di due giocatori per ruolo. Però l' obiettivo dovrà essere quello della sopravvivenza in campionato, vivendo giorno per giorno in Europa ( UEFA o Champions che sia ), senza dimenticare però le immani sofferenze di squadre come Celta e Betis, peraltro nettamente superiori ai navarri, gli anni in cui hanno disputato la Champions.
Ziganda dovrebbe muoversi sulle orme di Aguirre con un 4-4-2 compatto e aggressivo in cui grande importanza hanno il pressing e il gioco sulle fasce, oltre che Raul Garcia e Milosevic, le individualità migliori.
DIFESA
Titolare indiscusso in porta l' esperto Ricardo, i quattro titolari in difesa saranno presumibilmente gli stessi dell' anno scorso: da destra verso sinistra Javier Flano, Cuéllar, Josetxo e Corrales. La difesa "ombra" vede invece Izquierdo sulla destra, la bandiera Cruchaga e Miguel Flano al centro e il nuovo acquisto Monreal in luogo del partente Clavero come terzino sinistro di riserva.
Un reparto potente e forte nel gioco aereo al centro, sia nei titolari che nelle riserve ( soprattutto l'affidabilissimo Cuéllar e Cruchaga ), anche se abbastanza lento. Sulla destra Javier Flano, è eccellente in marcatura e attento tatticamente, ma Izquierdo può offrire forse un miglior appoggio alla manovra d' attacco, considerando anche che nelle situazioni d' assedio David Lopez può venire impostato da finto terzino destro. A sinistra Corrales ha invece un po' più spinta e rapidità.
Il giovane difensore centrale Astiz avrà forse a disposizione qualche minuto.
L' uomo chiave del reparto sarà ancora di più Cuéllar, richiesto anche da Aguirre per il suo Atlético nel caso fosse partito Pablo.
Ziganda ha in mente anche l'alternativa della difesa a tre.
CENTROCAMPO:
Reparto chiave per l' intensità nel pressing e la fluidità della manovra, che ha l' obiettivo di scaricare in pochi tocchi il gioco sulle fasce. I titolari al centro saranno il capitano Patxi Punal e Raul Garcia. Il primo avrà più il compito di tenere la posizione, riconquistare palla e giocare con semplicità; il 20enne richiestissimo ( pare sia già del Valencia per il prossimo anno )gioiello della cantera invece dovrà prendersi i rischi nella costruzione del gioco che il suo talento gli impone, avendo oltrettutto fiato e qualità sufficienti per sostenere le due fasi di gioco, difensiva e offensiva. Importantissimo sarebbe un suo ancor maggiore apporto in termini realizzativi, visto che ha tutte le possibilità di far valere le sue capacità negli inserimenti, sia col gioco aereo sia col suo destro da fuori teso e potente.
Le fasce son state forse il maggior punto di forza la scorsa stagione, con l' impressionante annata di Delporte ( che infatti potrebbe essere ceduto, vista l' elevata domanda da parte degli altri club ) e con la rivelazione, a stagione in corso di David Lopez, altro buon prodotto della cantera osasunista, che si è impadronito della fascia destra dopo l' infortunio di Valdo. Ha 24 anni, buone doti tecniche, vivacità e semplicità nel gioco che stanno suscitando l' interesse di società più prestigiose, come il solito Valencia. Se anche quest' anno Delporte sarà in vena di slalom ( difficile però, perchè l' annata appena trascorsa è stato il classico exploit, per cui forse converrebbe monetizzarlo, ora che si può, con una cessione salutare per le casse sociali ) le fasce potrebbero restare la carta in più di questo Osasuna, considerate anche le buone alternative.
Sulla destra infatti Valdo scalpita: l' ex Real Madrid, che può fare anche la seconda punta, non ha mai fatto vedere appieno le sue potenzialità, ma ha la velocità e l'agilità per creare scompiglio nelle linee avversarie, così come il rapidissimo Juanlu sulla sinistra sarebbe l' ideale, anche come caratteristiche morfologiche, per non far rimpiangere la cessione, non azzeccatissima, del tracagnotto Moha all' Espanyol.
In corsa per un posto sulle fasce, sia a destra che a sinistra, c'è anche Héctor Font, nuovo, interessante arrivo scaricato dal Villarreal. Non ha ancora dimostrato la personalità adatta, ma l'Osasuna è un' occasione adatta per crescere, magari non da esterno, perché non ha sufficiente esplosività, ma più come trequartista, oppure come mezzala in un eventuale 4-1-4-1, in coppia con Raul Garcia, per mettere a frutto la sua abilità nell' ultimo passaggio.
Mentre l'iraniano Nekounam, giocatore con buone qualità tattiche, lotterà per il posto di centrocampista difensivo con Punal, il sostituto di Raul Garcia ma non solo di Raul Garcia sarà il 28enne Inaki Munoz, giocatore preziosissimo, decisivo con una serie di gol l'anno scorso. Ha un' ottima tecnica, e può giocare praticamente in tutti i ruoli del centrocampo, come rimpiazzo di Raul Garcia ma anche come finto esterno o come trequartista. Potendo disporre di un destro molto pericoloso dalla distanza, sarà anche l' anno prossimo una carta molto importante.
Il centrocampo è sicuramente il reparto più completo, di miglior qualità e con più alternative a disposizione di Ziganda. Un segnale molto incoraggiante, visto che se le cose girano là in mezzo, è difficile che non vadano bene a tutta la squadra.
ATTACCO
L'attacco pare abbastanza ben fornito, visto che non mancano gioco aereo, velocità e agilità, opportunismo e pure un po' di classe. La velocità e l'agilità ce le mette Webo, i cui scatti in profondità si son completati benissimo l'anno scorso col gioco spalle alla porta di Milosevic, col quale anche quest'anno dovrebbe comporre la coppia d' attacco titolare. Sfortunatamente, il camerunese ha contratto la malaria, motivo per cui dovrà saltare i preliminari di Champions e lasciare una maglia per Roberto Soldado.
Il centravanti in prestito dal Real Madrid, vicecapocannoniere l'anno scorso in Segunda Division col Real Madrid Castilla, non è uno di quei giocatori dalla tecnica indimenticabile, non è velocissimo e partecipa molto poco alla manovra, ma la porta la vede benissimo, sia coi piedi che di testa. E' un partner però più complicato per Milosevic rispetto al generoso e veloce Webo. Altro giocatore esclusivamente ( molto più di Soldado ) da area di rigore, con limiti tecnici imbarazzanti, è l'argentino Romeo.
La classe cui si è accennato è quella ovviamente di Savo Milosevic, la cui età avanzata esalta come non mai i limiti dinamici che ha sempre avuto, ma che non ha perso certo il trattamento perfetto del pallone e la sua capacità di protegger la sfera e far salire la squadra, potendo sempre pungere col suo mancino e col gioco aereo. Oltrettutto porta con sé un'esperienza internazionale che conterebbe molto in caso di Champions.
PROSPETTIVE
Nella Liga, una salvezza tranquilla. Non credo davvero che l'Osasuna possa sperare in qualcosa di più. In Europa, giocarsi il tutto per tutto a breve contro l'Amburgo e poi accettare qualunque cosa il futuro riservi.
La cosa che deve essere chiara è che i risultati potranno essere ottenuti solo affidandosi al collettivo e all' intensità di gioco, perché saranno poche le squadre che i navarri affronteranno sapendo di poter contare su un tasso tecnico più elevato.
Purtroppo per il club di Pamplona il principale artefice del miracolo, il tecnico messicano Javier Aguirre, se ne è andato, destinazione Atlético Madrid. Al suo posto José Angel "Cuco" Ziganda, molto noto ai suoi tempi come attaccante dell' Athletic, ma certo non sperimentatissimo come allenatore.
In una squadra che, anche per le ristrettezze economiche, non ha potuto fare grandi operazioni di mercato ( son partiti Moha, Clavero, Ortiz, Sosa , Brit e il canterano Javi Martinez e sono arrivati Monreal, Nekounam, Héctor Font e Soldado, forse l'unica operazione un po' intrigante, in prestito dal Real Madrid, mentre è in dirittura d' arrivo Juanlu dal Betis ), l' unica possibilità sarà mantenere quella squadra cortissima, aggressiva, ordinata e pungente sulle fasce che ha spesso soffocato gli avversari fra le mura dell' incandescente Reyno de Navarra, l' ex El Sadar.
La rosa non ha grande qualità, ma le forze sono in teoria sufficienti per affrontare anche l' impegno europeo, vista la presenza di due giocatori per ruolo. Però l' obiettivo dovrà essere quello della sopravvivenza in campionato, vivendo giorno per giorno in Europa ( UEFA o Champions che sia ), senza dimenticare però le immani sofferenze di squadre come Celta e Betis, peraltro nettamente superiori ai navarri, gli anni in cui hanno disputato la Champions.
Ziganda dovrebbe muoversi sulle orme di Aguirre con un 4-4-2 compatto e aggressivo in cui grande importanza hanno il pressing e il gioco sulle fasce, oltre che Raul Garcia e Milosevic, le individualità migliori.
DIFESA
Titolare indiscusso in porta l' esperto Ricardo, i quattro titolari in difesa saranno presumibilmente gli stessi dell' anno scorso: da destra verso sinistra Javier Flano, Cuéllar, Josetxo e Corrales. La difesa "ombra" vede invece Izquierdo sulla destra, la bandiera Cruchaga e Miguel Flano al centro e il nuovo acquisto Monreal in luogo del partente Clavero come terzino sinistro di riserva.
Un reparto potente e forte nel gioco aereo al centro, sia nei titolari che nelle riserve ( soprattutto l'affidabilissimo Cuéllar e Cruchaga ), anche se abbastanza lento. Sulla destra Javier Flano, è eccellente in marcatura e attento tatticamente, ma Izquierdo può offrire forse un miglior appoggio alla manovra d' attacco, considerando anche che nelle situazioni d' assedio David Lopez può venire impostato da finto terzino destro. A sinistra Corrales ha invece un po' più spinta e rapidità.
Il giovane difensore centrale Astiz avrà forse a disposizione qualche minuto.
L' uomo chiave del reparto sarà ancora di più Cuéllar, richiesto anche da Aguirre per il suo Atlético nel caso fosse partito Pablo.
Ziganda ha in mente anche l'alternativa della difesa a tre.
CENTROCAMPO:
Reparto chiave per l' intensità nel pressing e la fluidità della manovra, che ha l' obiettivo di scaricare in pochi tocchi il gioco sulle fasce. I titolari al centro saranno il capitano Patxi Punal e Raul Garcia. Il primo avrà più il compito di tenere la posizione, riconquistare palla e giocare con semplicità; il 20enne richiestissimo ( pare sia già del Valencia per il prossimo anno )gioiello della cantera invece dovrà prendersi i rischi nella costruzione del gioco che il suo talento gli impone, avendo oltrettutto fiato e qualità sufficienti per sostenere le due fasi di gioco, difensiva e offensiva. Importantissimo sarebbe un suo ancor maggiore apporto in termini realizzativi, visto che ha tutte le possibilità di far valere le sue capacità negli inserimenti, sia col gioco aereo sia col suo destro da fuori teso e potente.
Le fasce son state forse il maggior punto di forza la scorsa stagione, con l' impressionante annata di Delporte ( che infatti potrebbe essere ceduto, vista l' elevata domanda da parte degli altri club ) e con la rivelazione, a stagione in corso di David Lopez, altro buon prodotto della cantera osasunista, che si è impadronito della fascia destra dopo l' infortunio di Valdo. Ha 24 anni, buone doti tecniche, vivacità e semplicità nel gioco che stanno suscitando l' interesse di società più prestigiose, come il solito Valencia. Se anche quest' anno Delporte sarà in vena di slalom ( difficile però, perchè l' annata appena trascorsa è stato il classico exploit, per cui forse converrebbe monetizzarlo, ora che si può, con una cessione salutare per le casse sociali ) le fasce potrebbero restare la carta in più di questo Osasuna, considerate anche le buone alternative.
Sulla destra infatti Valdo scalpita: l' ex Real Madrid, che può fare anche la seconda punta, non ha mai fatto vedere appieno le sue potenzialità, ma ha la velocità e l'agilità per creare scompiglio nelle linee avversarie, così come il rapidissimo Juanlu sulla sinistra sarebbe l' ideale, anche come caratteristiche morfologiche, per non far rimpiangere la cessione, non azzeccatissima, del tracagnotto Moha all' Espanyol.
In corsa per un posto sulle fasce, sia a destra che a sinistra, c'è anche Héctor Font, nuovo, interessante arrivo scaricato dal Villarreal. Non ha ancora dimostrato la personalità adatta, ma l'Osasuna è un' occasione adatta per crescere, magari non da esterno, perché non ha sufficiente esplosività, ma più come trequartista, oppure come mezzala in un eventuale 4-1-4-1, in coppia con Raul Garcia, per mettere a frutto la sua abilità nell' ultimo passaggio.
Mentre l'iraniano Nekounam, giocatore con buone qualità tattiche, lotterà per il posto di centrocampista difensivo con Punal, il sostituto di Raul Garcia ma non solo di Raul Garcia sarà il 28enne Inaki Munoz, giocatore preziosissimo, decisivo con una serie di gol l'anno scorso. Ha un' ottima tecnica, e può giocare praticamente in tutti i ruoli del centrocampo, come rimpiazzo di Raul Garcia ma anche come finto esterno o come trequartista. Potendo disporre di un destro molto pericoloso dalla distanza, sarà anche l' anno prossimo una carta molto importante.
Il centrocampo è sicuramente il reparto più completo, di miglior qualità e con più alternative a disposizione di Ziganda. Un segnale molto incoraggiante, visto che se le cose girano là in mezzo, è difficile che non vadano bene a tutta la squadra.
ATTACCO
L'attacco pare abbastanza ben fornito, visto che non mancano gioco aereo, velocità e agilità, opportunismo e pure un po' di classe. La velocità e l'agilità ce le mette Webo, i cui scatti in profondità si son completati benissimo l'anno scorso col gioco spalle alla porta di Milosevic, col quale anche quest'anno dovrebbe comporre la coppia d' attacco titolare. Sfortunatamente, il camerunese ha contratto la malaria, motivo per cui dovrà saltare i preliminari di Champions e lasciare una maglia per Roberto Soldado.
Il centravanti in prestito dal Real Madrid, vicecapocannoniere l'anno scorso in Segunda Division col Real Madrid Castilla, non è uno di quei giocatori dalla tecnica indimenticabile, non è velocissimo e partecipa molto poco alla manovra, ma la porta la vede benissimo, sia coi piedi che di testa. E' un partner però più complicato per Milosevic rispetto al generoso e veloce Webo. Altro giocatore esclusivamente ( molto più di Soldado ) da area di rigore, con limiti tecnici imbarazzanti, è l'argentino Romeo.
La classe cui si è accennato è quella ovviamente di Savo Milosevic, la cui età avanzata esalta come non mai i limiti dinamici che ha sempre avuto, ma che non ha perso certo il trattamento perfetto del pallone e la sua capacità di protegger la sfera e far salire la squadra, potendo sempre pungere col suo mancino e col gioco aereo. Oltrettutto porta con sé un'esperienza internazionale che conterebbe molto in caso di Champions.
PROSPETTIVE
Nella Liga, una salvezza tranquilla. Non credo davvero che l'Osasuna possa sperare in qualcosa di più. In Europa, giocarsi il tutto per tutto a breve contro l'Amburgo e poi accettare qualunque cosa il futuro riservi.
La cosa che deve essere chiara è che i risultati potranno essere ottenuti solo affidandosi al collettivo e all' intensità di gioco, perché saranno poche le squadre che i navarri affronteranno sapendo di poter contare su un tasso tecnico più elevato.
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