NONA GIORNATA: Deportivo-Barcelona 1-1: Ronaldinho, rig. (B); Juan Rodriguez (D).
Il Deportivo dimostra una grande capacità di adattare il suo gioco alle caratteristiche dell' avversario: se con l' Atlético un bel catenaccione (uso il termine nel suo significato generico) aveva evidenziato la pochezza della manovra colchonera, la soluzione stavolta è alzare le linee e i ritmi e andare ad aggredire le fonti del gioco del Barça: Sergio e Coloccini non lasciano respirare Deco e Iniesta, gli attaccanti vengono costantemente anticipati, specialmente Ronaldinho, francobollato da un Arbeloa stavolta impiegato da Caparros alla Boulahrouz. L' unico lasciato libero di impostare, visto che anche Marquez viene pressato, rimane Thuram, e così stando le cose Iniesta è costretto più volte a venirsi a prendere il pallone vicino alla sua area, ben lontano dai tre attaccanti.
Prima parte del piano del Depor perfettamente riuscita, ma Caparros sa anche che di questi tempi è piuttosto facile attaccare il Barça arrivando indisturbati sulla sua trequarti (sfruttando l'effetto-valanga che si abbatte sui 4 difensori e l'Edmilson di turno, lasciati abbandonati a se stessi). Saviola non ha le caratteristiche per iniziare il pressing, Messi e Ronaldinho non aiutano praticamente mai i terzini in fase difensiva e così il Depor, una volta riconquistata la palla, cerca con insistenza la superiorità numerica sulle fasce, soprattutto sulla sua sinistra con le sovrapposizioni di Capedevila.
Peccato che ai galiziani, fatto ampiamente risaputo, manchi la capacità di concretizzare questa loro pressione: Riki (seconda punta-esterno che invece gioca da unico attaccante), Arizmendi (centravanti riconvertito in esterno destro proprio per le sue inesistenti capacità in zona-gol) e gli ex-canterani del Barça Cristian e Verdù (molto interessanti, ma decisamente più portati al dribbling o alla rifinitura che alla conclusione), vivacizzano e rendono anche insolitamente piacevoli le iniziative del Deportivo, ma alla fine danno ben poco lavoro a Valdes. Chi invece alla prima iniziativa seria ricava il massimo premio è il Barça: rigorino su Saviola e Ronaldinho che dal dischetto spiazza Aouate.
Dall' 1-0 in poi la partita sembra ormai in discesa per il Barça, che riesce a combinare più facilmente (Ronaldinho nel frattempo si è spostato più al centro per evitare gli assalti di Arbeloa) e anche senza creare nulla di particolare, controlla comunque le operazioni. Però Caparros non ci sta e prova a smuovere la situazione coi cambi: all' inizio del secondo tempo mette dentro l'incursore Juan Rodriguez per Coloccini, più avanti inserirà Adrian in attacco e soprattutto Estoyanoff sulla fascia destra a centrocampo. L' ingresso del rapidissimo uruguaiano rappresenta la vera svolta della partita: ogni volta che ha il pallone Estoyanoff salta agevolmente Gio e i palloni piovono nell' area di Valdes, poi è sempre Estoyanoff a ispirare il pareggio del Depor, stavolta in zona centrale: serve con un pallonetto l' inserimento di Cristian, il quale viene messo giù da Edmilson: rigore molto simile a quello del Barça. Estoyanoff lo sbaglia, ma sulla respinta di Valdes è Juan Rodriguez ad arrivare per primo per l'1-1.
A questo punto il match si fa davvero bello, si va da un' area all' altra senza pause: il Barça vuole la vittoria per dovere, il Deportivo non si accontenta del pari perché il contesto emotivo lo spinge a cercare di più e perché comunque non può fare barricate con Juan Rodriguez e Verdù centrali di centrocampo. Mediane polverizzate, difese sotto la massima pressione: situazione che dovrebbe favorire i talenti offensivi del Barça, ma anche i blaugrana, dopo il colpo di testa fuori di Cristian per il Depor, sprecano la loro chance con Messi.
Deportivo stavolta anche divertente oltre che efficiente; Barça che chiaramente mantiene le sue carenze di compattezza e di fluidità di gioco, ma perlomeno sta ritrovando un po' di carattere, considerato che il Riazor non è nemmeno un campo semplice, oltrettutto con le assenze pesanti di Gudjohnsen, Xavi e Puyol (per la tragica morte del padre in un incidente di lavoro).
I MIGLIORI: Superbo Iniesta: non solo i consueti sprazzi di grandi classe ma anche, alla faccia di chi sostiene sia solo un giocatore da impiegare a partita in corso, una sensazione di totale padronanza della situazione, l'unico ad averla data nel centrocampo del Barça. Stavolta non è Deco il punto di riferimento a centrocampo, ma è palesemente il canterano, capace di uscire palla al piede anche dalle situazioni più intricate, giocando nella maniera più logica nella sua metacampo e in quella più imprevedibile nella trequarti avversaria. Due (grandi) giocatori in uno: il geometra e il fantasista. In condizioni splendide, sfiora un gol da antologia quando, fra finte e dribbling stretti penetra in area ma trova un bravissimo Aouate a chiudergli lo specchio. Marquez e Valdes son due punti di riferimento importanti nel momento difficile del Barça: prodezza di Valdes sul rigore di Estoyanoff, peccato che nessuno dei suoi difensori eviti la respinta di Juan Rodriguez, che peraltro il portiere catalano stava addirittura per neutralizzare.
Devastante Estoyanoff: Caparros chiede prima di tutto sacrificio, ma io non lascerei mai in panchina un giocatore così elettrico e pericoloso nell' uno contro uno, oltrettutto in una squadra come il Depor che spesso denuncia una certa prevedibilità nelle sue azioni. Grande partita di Lopo, autoritario e tempista nell' anticipo al centro della difesa. Anche Arbeloa avrebbe potuto giocare un' ottima partita: preferito sulla fascia destra a Barragan in funzione anti-Ronaldinho, non fa mai girare, anticipa sempre il brasiliano, ma quando Ronaldinho emigra dalla fascia verso il centro la sua presenza perde un po' di utilità. Ancora una volta da sottolineare le qualità tecniche di Verdù.
I PEGGIORI: Impacciato Thuram: ancora poco inserito nei meccanismi difensivi, spesso non tiene le distanze giuste, lascia girare l'avversario ed è costretto a falli ripetuti. Proprio il rischio del secondo cartellino giallo porta Rijkaard a sostituirlo. Gio, comunque sempre poco aiutato da Ronaldinho, dorme sonni relativamente tranquilli fino all' ingresso di Estoyanoff, suo incubo personale, che se lo rigira come vuole: anche qui Rijkaard provvede, sostituendo lui invece che Zambrotta quando dà spazio a Belletti.
Edmilson da rimproverare non tanto per la fase difensiva, dove spesso si trova a fare da unico argine a centrocampo, quanto per certe clamorose imprecisioni nei passaggi, soprattutto una nel primo tempo, senza venire assolutamente pressato. Deco ha poca benzina: sotto ritmo, perde troppi palloni nei suoi tentativi di dribbling lenti e prevedibili. Messi stavolta è un po' appannato, e ancora una volta, quando ha l'occasione giusta, sparacchia col sinistro invece che mantenere la giusta freddezza. Nel Deportivo, poco incisivo Riki.
Deportivo (4-2-3-1): Aouate 6,5; Arbeloa 6,5, Lopo 7, Juanma 6, Capdevila 6,5; Coloccini 6,5 (46'), Sergio 6 (67'); Arizmendi 6, Verdú 6,5, Cristian 6; Riki 5,5 (69').
In panchina: Munúa, M. Pablo, Barragán, Adrián 6 (69'), J. Rodríguez 6,5 (46'), Filipe, Estoyanoff 7 (67')
Barcelona (4-3-3): Valdés 7; Zambrotta 6, Márquez 6,5, Thuram 5 (69'), Gio 5,5 (83'); Iniesta 7, Edmilson 5,5, Deco 5,5; Messi 5,5, Saviola 6 (64'), Ronaldinho 6,5.
In panchina: Jorquera, Belletti s.v. (83'), Oleguer 6 (69'), Sylvinho, Motta, Giuly 5,5 (64'), Ezquerro
Goles: 0-1 (40'): Ronaldinho;1-1 (73'): Juan Rodríguez.
Árbitro: Medina Cantalejo (Col. Andaluz). Amonestó a Arbeloa (22'), Ronaldinho (35'), Thuram (56'), Saviola (59'), Juanma (70'), Estoyanoff (74'), Oleguer (87'), Márquez (88'), Verdú (91') y Deco (91').
Incidencias: Riazor. Lleno: 34.600 espect.
Prima parte del piano del Depor perfettamente riuscita, ma Caparros sa anche che di questi tempi è piuttosto facile attaccare il Barça arrivando indisturbati sulla sua trequarti (sfruttando l'effetto-valanga che si abbatte sui 4 difensori e l'Edmilson di turno, lasciati abbandonati a se stessi). Saviola non ha le caratteristiche per iniziare il pressing, Messi e Ronaldinho non aiutano praticamente mai i terzini in fase difensiva e così il Depor, una volta riconquistata la palla, cerca con insistenza la superiorità numerica sulle fasce, soprattutto sulla sua sinistra con le sovrapposizioni di Capedevila.
Peccato che ai galiziani, fatto ampiamente risaputo, manchi la capacità di concretizzare questa loro pressione: Riki (seconda punta-esterno che invece gioca da unico attaccante), Arizmendi (centravanti riconvertito in esterno destro proprio per le sue inesistenti capacità in zona-gol) e gli ex-canterani del Barça Cristian e Verdù (molto interessanti, ma decisamente più portati al dribbling o alla rifinitura che alla conclusione), vivacizzano e rendono anche insolitamente piacevoli le iniziative del Deportivo, ma alla fine danno ben poco lavoro a Valdes. Chi invece alla prima iniziativa seria ricava il massimo premio è il Barça: rigorino su Saviola e Ronaldinho che dal dischetto spiazza Aouate.
Dall' 1-0 in poi la partita sembra ormai in discesa per il Barça, che riesce a combinare più facilmente (Ronaldinho nel frattempo si è spostato più al centro per evitare gli assalti di Arbeloa) e anche senza creare nulla di particolare, controlla comunque le operazioni. Però Caparros non ci sta e prova a smuovere la situazione coi cambi: all' inizio del secondo tempo mette dentro l'incursore Juan Rodriguez per Coloccini, più avanti inserirà Adrian in attacco e soprattutto Estoyanoff sulla fascia destra a centrocampo. L' ingresso del rapidissimo uruguaiano rappresenta la vera svolta della partita: ogni volta che ha il pallone Estoyanoff salta agevolmente Gio e i palloni piovono nell' area di Valdes, poi è sempre Estoyanoff a ispirare il pareggio del Depor, stavolta in zona centrale: serve con un pallonetto l' inserimento di Cristian, il quale viene messo giù da Edmilson: rigore molto simile a quello del Barça. Estoyanoff lo sbaglia, ma sulla respinta di Valdes è Juan Rodriguez ad arrivare per primo per l'1-1.
A questo punto il match si fa davvero bello, si va da un' area all' altra senza pause: il Barça vuole la vittoria per dovere, il Deportivo non si accontenta del pari perché il contesto emotivo lo spinge a cercare di più e perché comunque non può fare barricate con Juan Rodriguez e Verdù centrali di centrocampo. Mediane polverizzate, difese sotto la massima pressione: situazione che dovrebbe favorire i talenti offensivi del Barça, ma anche i blaugrana, dopo il colpo di testa fuori di Cristian per il Depor, sprecano la loro chance con Messi.
Deportivo stavolta anche divertente oltre che efficiente; Barça che chiaramente mantiene le sue carenze di compattezza e di fluidità di gioco, ma perlomeno sta ritrovando un po' di carattere, considerato che il Riazor non è nemmeno un campo semplice, oltrettutto con le assenze pesanti di Gudjohnsen, Xavi e Puyol (per la tragica morte del padre in un incidente di lavoro).
I MIGLIORI: Superbo Iniesta: non solo i consueti sprazzi di grandi classe ma anche, alla faccia di chi sostiene sia solo un giocatore da impiegare a partita in corso, una sensazione di totale padronanza della situazione, l'unico ad averla data nel centrocampo del Barça. Stavolta non è Deco il punto di riferimento a centrocampo, ma è palesemente il canterano, capace di uscire palla al piede anche dalle situazioni più intricate, giocando nella maniera più logica nella sua metacampo e in quella più imprevedibile nella trequarti avversaria. Due (grandi) giocatori in uno: il geometra e il fantasista. In condizioni splendide, sfiora un gol da antologia quando, fra finte e dribbling stretti penetra in area ma trova un bravissimo Aouate a chiudergli lo specchio. Marquez e Valdes son due punti di riferimento importanti nel momento difficile del Barça: prodezza di Valdes sul rigore di Estoyanoff, peccato che nessuno dei suoi difensori eviti la respinta di Juan Rodriguez, che peraltro il portiere catalano stava addirittura per neutralizzare.
Devastante Estoyanoff: Caparros chiede prima di tutto sacrificio, ma io non lascerei mai in panchina un giocatore così elettrico e pericoloso nell' uno contro uno, oltrettutto in una squadra come il Depor che spesso denuncia una certa prevedibilità nelle sue azioni. Grande partita di Lopo, autoritario e tempista nell' anticipo al centro della difesa. Anche Arbeloa avrebbe potuto giocare un' ottima partita: preferito sulla fascia destra a Barragan in funzione anti-Ronaldinho, non fa mai girare, anticipa sempre il brasiliano, ma quando Ronaldinho emigra dalla fascia verso il centro la sua presenza perde un po' di utilità. Ancora una volta da sottolineare le qualità tecniche di Verdù.
I PEGGIORI: Impacciato Thuram: ancora poco inserito nei meccanismi difensivi, spesso non tiene le distanze giuste, lascia girare l'avversario ed è costretto a falli ripetuti. Proprio il rischio del secondo cartellino giallo porta Rijkaard a sostituirlo. Gio, comunque sempre poco aiutato da Ronaldinho, dorme sonni relativamente tranquilli fino all' ingresso di Estoyanoff, suo incubo personale, che se lo rigira come vuole: anche qui Rijkaard provvede, sostituendo lui invece che Zambrotta quando dà spazio a Belletti.
Edmilson da rimproverare non tanto per la fase difensiva, dove spesso si trova a fare da unico argine a centrocampo, quanto per certe clamorose imprecisioni nei passaggi, soprattutto una nel primo tempo, senza venire assolutamente pressato. Deco ha poca benzina: sotto ritmo, perde troppi palloni nei suoi tentativi di dribbling lenti e prevedibili. Messi stavolta è un po' appannato, e ancora una volta, quando ha l'occasione giusta, sparacchia col sinistro invece che mantenere la giusta freddezza. Nel Deportivo, poco incisivo Riki.
Deportivo (4-2-3-1): Aouate 6,5; Arbeloa 6,5, Lopo 7, Juanma 6, Capdevila 6,5; Coloccini 6,5 (46'), Sergio 6 (67'); Arizmendi 6, Verdú 6,5, Cristian 6; Riki 5,5 (69').
In panchina: Munúa, M. Pablo, Barragán, Adrián 6 (69'), J. Rodríguez 6,5 (46'), Filipe, Estoyanoff 7 (67')
Barcelona (4-3-3): Valdés 7; Zambrotta 6, Márquez 6,5, Thuram 5 (69'), Gio 5,5 (83'); Iniesta 7, Edmilson 5,5, Deco 5,5; Messi 5,5, Saviola 6 (64'), Ronaldinho 6,5.
In panchina: Jorquera, Belletti s.v. (83'), Oleguer 6 (69'), Sylvinho, Motta, Giuly 5,5 (64'), Ezquerro
Goles: 0-1 (40'): Ronaldinho;1-1 (73'): Juan Rodríguez.
Árbitro: Medina Cantalejo (Col. Andaluz). Amonestó a Arbeloa (22'), Ronaldinho (35'), Thuram (56'), Saviola (59'), Juanma (70'), Estoyanoff (74'), Oleguer (87'), Márquez (88'), Verdú (91') y Deco (91').
Incidencias: Riazor. Lleno: 34.600 espect.
2 Comments:
Que malo que es Zambrotta, tronco, tronco, tronco.
Zambrotta para mi no està en forma y aun no està acostumbrado al juego del Barça: cuando ataca creo que conduca demasiado el balon y se desdoble muy pocas veces sin balon: cuando lo hace, va por el centro o hae mucha confusion.
El juego en bandas es un problema actualmente del Barça, hay que abrir el campo y el Barça lo abre muy poco: no entiendo por ejemplo que en los partidos con el Chelsea no haya jugado Sylvinho.
En fase defensiva en cambio creo que los dos, Zambrotta y Gio, estan un poco abandonas: si el equipo no roba el balon pronto (y lo hace muy poco actualmente) se evidencia la falta de ayuda a los laterales de Messi y sobre todo Ronaldinho.
El problema de Zambrotta (que es un gran jugador) es individual pero tambien colectivo. Con un Barça mejor (que solo podremos verlo despues del Werder, no antes) seguro veremos un Zambrotta mejor.
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