UNDICESIMA GIORNATA: Mallorca-Valencia 0-2: Morientes; Morientes.
Due acuti (di Morientes, toh) in una partita piatta regalano tre punti, brodino per il morale e la classifica di questo Valencia in cerca di nuova identità. La prestazione del Mallorca, al di là del timido controllo assunto in alcuni momenti della partita, è stata priva di mordente, difficilmente capace di giustificare le speranze più ottimistiche, quelle di corsa-Uefa, sorte attorno a questa squadra.
Manzano conferma la formazione ormai consolidata con una punta e Borja Valero-Ibagaza creativi di centrocampo, Oscar Fernandez (ancora traghettatore in attesa che da lunedì Koeman prenda le redini della squadra) presenta una formazione che da centrocampo in su corrisponde a mio avviso, fatta eccezione per la perdurante assenza di Villa, all’ ideale del miglior Valencia possibile, con Vicente di nuovo dal primo minuto, Silva trequartista e il ritorno dall’ infortunio del nuovo acquisto, fin qui visto poco fra un contrattempo e l’ altro, Manuel Fernandes, l’ uomo più di tutti in grado di fornire il salto di qualità in mediana.
Il primo tempo (segnato nei primi minuti dall’ infortunio ad Alexis, purtroppo pare cosa seria) è veramente scialbo, dai ritmi prossimi al limite della sopportazione: il Valencia abbozza un possesso-palla poco convinto, tocca-tocca-tocca senza profondità alcuna, mentre il Mallorca lascia intravedere un po’ più di verticalità e freschezza nella sua azione offensiva, peraltro inquietando pochissimo Hildebrand, al massimo qualche sgroppata coreografica del solito Jonas Gutiérrez e un tiro radente dal limite sempre del Galgo (“il levriero”, il suo soprannome) argentino, fuori di poco alla destra di Hildebrand.
Nulla ci toglie dalla testa lo 0-0 come responso di metà partita, ma Morientes, e soprattutto Lux (che calcola male la traiettoria del cross di Miguel) e Ballesteros (ignaro della presenza del Moro alle sue spalle), non sono d’ accordo. Vantaggio e Valencia che nella ripresa può riprendere possesso dell’ abito mentale tanto caratteristico nell’ era Quique: palla e campo ceduti chiaramente ai padroni di casa, che sembrano poter organizzare una discreta reazione (Jonas sciupa tutto dopo essersi disfato di Helguera con facilità irrisoria, poco dopo manovra in bello stile ma tiro troppo alto di Güiza), ma che vengono ancora sorpresi dalla maggior scaltrezza del Valencia nell’ episodio che mette una bella pietra sopra le speranze maiorchine: su rimessa laterale Silva scappa a Basinas, dal fondo alza la testa e vede Morientes a centro area per il più facile degli appoggi a rete.
Manzano tenta la carta del Chori Castro sulla sinistra (al posto di Basinas, con Valero spostato a vertice basso, già visto con l’ Espanyol, e Arango seconda punta), poi gioca anche Victor per Jonas (questa la capisco poco), ma sposta poco, registriamo soltanto altri due buoni interventi di Hildebrand, su diagonale di Arango prima e su rasoterra di Güiza poi.
I MIGLIORI: Morientes quando serve c’è sempre, Hildebrand si mette in mostra nel secondo tempo (su Jonas, Arango e Güiza). Jonas Gutiérrez è sempre il catalizzatore degli attacchi maiorchini, difficilmente contenibili le sue progressioni palla al piede.
I PEGGIORI: Lux e Ballesteros (goffo goffo goffo, non lo scopriamo certo oggi) colpevoli sullo 0-1, Valero in ombra. Helguera macchinoso e impacciato, periodaccio per lui (acquistaccio per il Valencia?).
Mallorca (4-1-4-1): Lux 5,5; Héctor 6, Ballesteros 5,5, Nunes 6, F. Navarro 6; Basinas 5,5 (dal 70’ Castro s.v.); Jonas Gutiérrez 7 (dall’ 82’ Victor s.v.), Ibagaza 6, Borja Valero 5,5, Arango 5,5; Güiza 6.
In panchina: Ione Puga, Ramis, Pereyra, Varela, Tuni.
Valencia (4-2-3-1): Hildebrand 7; Caneira 6, Alexis s.v. (dal 4’ Miguel 6,5), Helguera 5,5, Moretti 6; Albelda 6, Manuel Fernandes 6; Joaquin 5,5 (dall’ 83’ Arizmendi s.v.), Silva 6,5, Vicente 6 (dal 73’ Angulo s.v.); Morientes 7.
In panchina: Mora, Sunny, Mata, Zigic.
Gol: Morientes 45’; Morientes 61’.
Arbitro: Medina Cantalejo. Ammoniti: Ballesteros, Fernando Navarro, Jonas e Basinas per il Mallorca; Caneira, Moretti e Manuel Fernandes per il Valencia.
Manzano conferma la formazione ormai consolidata con una punta e Borja Valero-Ibagaza creativi di centrocampo, Oscar Fernandez (ancora traghettatore in attesa che da lunedì Koeman prenda le redini della squadra) presenta una formazione che da centrocampo in su corrisponde a mio avviso, fatta eccezione per la perdurante assenza di Villa, all’ ideale del miglior Valencia possibile, con Vicente di nuovo dal primo minuto, Silva trequartista e il ritorno dall’ infortunio del nuovo acquisto, fin qui visto poco fra un contrattempo e l’ altro, Manuel Fernandes, l’ uomo più di tutti in grado di fornire il salto di qualità in mediana.
Il primo tempo (segnato nei primi minuti dall’ infortunio ad Alexis, purtroppo pare cosa seria) è veramente scialbo, dai ritmi prossimi al limite della sopportazione: il Valencia abbozza un possesso-palla poco convinto, tocca-tocca-tocca senza profondità alcuna, mentre il Mallorca lascia intravedere un po’ più di verticalità e freschezza nella sua azione offensiva, peraltro inquietando pochissimo Hildebrand, al massimo qualche sgroppata coreografica del solito Jonas Gutiérrez e un tiro radente dal limite sempre del Galgo (“il levriero”, il suo soprannome) argentino, fuori di poco alla destra di Hildebrand.
Nulla ci toglie dalla testa lo 0-0 come responso di metà partita, ma Morientes, e soprattutto Lux (che calcola male la traiettoria del cross di Miguel) e Ballesteros (ignaro della presenza del Moro alle sue spalle), non sono d’ accordo. Vantaggio e Valencia che nella ripresa può riprendere possesso dell’ abito mentale tanto caratteristico nell’ era Quique: palla e campo ceduti chiaramente ai padroni di casa, che sembrano poter organizzare una discreta reazione (Jonas sciupa tutto dopo essersi disfato di Helguera con facilità irrisoria, poco dopo manovra in bello stile ma tiro troppo alto di Güiza), ma che vengono ancora sorpresi dalla maggior scaltrezza del Valencia nell’ episodio che mette una bella pietra sopra le speranze maiorchine: su rimessa laterale Silva scappa a Basinas, dal fondo alza la testa e vede Morientes a centro area per il più facile degli appoggi a rete.
Manzano tenta la carta del Chori Castro sulla sinistra (al posto di Basinas, con Valero spostato a vertice basso, già visto con l’ Espanyol, e Arango seconda punta), poi gioca anche Victor per Jonas (questa la capisco poco), ma sposta poco, registriamo soltanto altri due buoni interventi di Hildebrand, su diagonale di Arango prima e su rasoterra di Güiza poi.
I MIGLIORI: Morientes quando serve c’è sempre, Hildebrand si mette in mostra nel secondo tempo (su Jonas, Arango e Güiza). Jonas Gutiérrez è sempre il catalizzatore degli attacchi maiorchini, difficilmente contenibili le sue progressioni palla al piede.
I PEGGIORI: Lux e Ballesteros (goffo goffo goffo, non lo scopriamo certo oggi) colpevoli sullo 0-1, Valero in ombra. Helguera macchinoso e impacciato, periodaccio per lui (acquistaccio per il Valencia?).
Mallorca (4-1-4-1): Lux 5,5; Héctor 6, Ballesteros 5,5, Nunes 6, F. Navarro 6; Basinas 5,5 (dal 70’ Castro s.v.); Jonas Gutiérrez 7 (dall’ 82’ Victor s.v.), Ibagaza 6, Borja Valero 5,5, Arango 5,5; Güiza 6.
In panchina: Ione Puga, Ramis, Pereyra, Varela, Tuni.
Valencia (4-2-3-1): Hildebrand 7; Caneira 6, Alexis s.v. (dal 4’ Miguel 6,5), Helguera 5,5, Moretti 6; Albelda 6, Manuel Fernandes 6; Joaquin 5,5 (dall’ 83’ Arizmendi s.v.), Silva 6,5, Vicente 6 (dal 73’ Angulo s.v.); Morientes 7.
In panchina: Mora, Sunny, Mata, Zigic.
Gol: Morientes 45’; Morientes 61’.
Arbitro: Medina Cantalejo. Ammoniti: Ballesteros, Fernando Navarro, Jonas e Basinas per il Mallorca; Caneira, Moretti e Manuel Fernandes per il Valencia.
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