NONA GIORNATA: Barcelona-Almeria 2-0: Henry; Messi, rig..
Partita soporifera, i tre punti (ottenuti peraltro anche con l’ aiuto arbitrale) sono l’ unico aspetto positivo della modestissima prestazione blaugrana. L’ Almeria ha ben poco da rimproverarsi, paga gli episodi.
Emery si affida al suo undici-tipo (stavolta il ballottaggio fra Corona e Felipe Melo lo vince il brasiliano, più fisico e predisposto al lavoro di copertura), Rijkaard risparmia un po’ Messi, sceglie Giovani e soprattutto può tornare a disporre di Zambrotta e di una colonna come Yaya Touré.
L’ Almeria mira come logico a salvare la pellaccia, ma non lo fa ammucchiando giocatori alla meglio, bensì predisponendo una ferrea organizzazione difensiva: Soriano e Melo cercano di rallentare e ostacolare Xavi e Iniesta, la linea di difesa sale coi tempi giusti, costringendo il Barça a rinculare limitandone il potenziale offensivo. Gli ospiti poi non rinunciano a proporre il loro rapido contropiede, imperniato su Negredo come riferimento offensivo e nella maggior parte dei casi volto ad innescare l’ ultravelocità di Crusat.
Il Barça risulta veramente irritante, va sempre allo stesso ritmo (lentissimo: siamo alle solite) quando ha il pallone tra i piedi, e si mostra piuttosto passivo (eccessiva distanza fra Touré e le due mezzeali a mio modo di vedere) nelle rare occasioni in cui a giocarlo sono gli avversari.
Padroni di casa imbrigliati, ma su un passaggio profondo di Touré per Giovani Carlos Garcia si addormenta facendo saltare il fuorigioco almeriense: la fuga del messicano viene in qualche modo contenuta da Acasiete e Cobeño, ma la palla scivola verso Henry (sul quale c’è un sospetto di fuorigioco), che a porta vuota firma l’ 1-0.
Nel secondo tempo l’ azione si fa un po’ più fluida, perché l’ Almeria guadagna qualche punto di possesso-palla e manda avanti più uomini in cerca del pareggio, ma gli andalusi non hanno i fenomeni, per cui fanno quello che possono, onestamente pochino. Henry con l’ avversario allungato trova più campo e qualche giocata incoraggiante (soprattutto quando si può spostare sulla sinistra), ma è Giovani, anzi no, l’ arbitro Ayza Gamez, a chiudere l’ incontro regalando al Barça un rigore sul quale Giovani simula senza vergogna.
Trasforma il subentrato Messi, il quale nel finale regala i momenti in assoluto più divertenti dell’ incontro con le sue accelerazioni (differenza disarmante di ritmo con Ronaldinho, che gli ha lasciato il posto), conferma di un Barça attualmente troppo basato sui solisti.
I MIGLIORI: Il finale di Messi e il ritorno di Yaya Touré, autorevole in un paio di progressioni palla al piede. Nell’ Almeria Negredo, centravanti alla Vieri (tanto per dare un’ idea) è prezioso nel suo lavoro di boa (oltrettutto è il tipo di attaccante che peggio digeriscono Milito e Puyol, ovvero quello fisico e bravo a mettere il corpo fra il marcatore e il pallone quando gioca spalle alla porta), Crusat è il più vivace in contropiede. Buon ingresso della bandiera di casa José Ortiz, sempre in piedi Acasiete.
I PEGGIORI: Carlos Garcia è un difensore inadeguato al calcio di Primera: ovviamente non do questo giudizio tranciante solo per l’ errore di stasera, ma per averne valutato l’ insicurezza anche in altre partite. Distrazioni, interventi approssimativi, svirgolate… stasera provoca l’ 1-0 tenendo clamorosamente in gioco Giovani. Felipe Melo anonimo, si limita alla quantità e al lavoro sporco, parti infinitesimali del suo potenziale.
Barcelona (4-3-3): Valdés s.v.; Zambrotta 5,5, Puyol 6 (dal 45’ Marquez s.v.), G. Milito 6, Abidal 6; Xavi 5,5, Touré 6,5 (dal 62’ Gudjohnsen s.v.), Iniesta 6; Giovani 6, Henry 6, Ronaldinho 5,5 (dal 73’ Messi 6,5).
In panchina: Jorquera, Sylvinho, Oleguer, Bojan.
Almeria (4-3-3): Cobeño 6; Bruno 6, Carlos Garcia 5, Acasiete 6,5, Mané 6 (dal 74’ Lopez Rekarte s.v.); Soriano 6,5, Juanito 6, Melo 5,5 (dal 63’ Corona 5,5); Juanma Ortiz 5,5 (dal 55’ José Ortiz 6,5), Negredo 6,5, Crusat 6,5.
In panchina: Diego Alves, Pulido, Kalu Uche, Natalio.
Gol: Henry 37’; Messi, rig. 80’.
Arbitro: Ayza Gamez. Ammoniti: Milito e Abidal per il Barça; Acasiete, Bruno e Juanito per l’ Almeria.
Emery si affida al suo undici-tipo (stavolta il ballottaggio fra Corona e Felipe Melo lo vince il brasiliano, più fisico e predisposto al lavoro di copertura), Rijkaard risparmia un po’ Messi, sceglie Giovani e soprattutto può tornare a disporre di Zambrotta e di una colonna come Yaya Touré.
L’ Almeria mira come logico a salvare la pellaccia, ma non lo fa ammucchiando giocatori alla meglio, bensì predisponendo una ferrea organizzazione difensiva: Soriano e Melo cercano di rallentare e ostacolare Xavi e Iniesta, la linea di difesa sale coi tempi giusti, costringendo il Barça a rinculare limitandone il potenziale offensivo. Gli ospiti poi non rinunciano a proporre il loro rapido contropiede, imperniato su Negredo come riferimento offensivo e nella maggior parte dei casi volto ad innescare l’ ultravelocità di Crusat.
Il Barça risulta veramente irritante, va sempre allo stesso ritmo (lentissimo: siamo alle solite) quando ha il pallone tra i piedi, e si mostra piuttosto passivo (eccessiva distanza fra Touré e le due mezzeali a mio modo di vedere) nelle rare occasioni in cui a giocarlo sono gli avversari.
Padroni di casa imbrigliati, ma su un passaggio profondo di Touré per Giovani Carlos Garcia si addormenta facendo saltare il fuorigioco almeriense: la fuga del messicano viene in qualche modo contenuta da Acasiete e Cobeño, ma la palla scivola verso Henry (sul quale c’è un sospetto di fuorigioco), che a porta vuota firma l’ 1-0.
Nel secondo tempo l’ azione si fa un po’ più fluida, perché l’ Almeria guadagna qualche punto di possesso-palla e manda avanti più uomini in cerca del pareggio, ma gli andalusi non hanno i fenomeni, per cui fanno quello che possono, onestamente pochino. Henry con l’ avversario allungato trova più campo e qualche giocata incoraggiante (soprattutto quando si può spostare sulla sinistra), ma è Giovani, anzi no, l’ arbitro Ayza Gamez, a chiudere l’ incontro regalando al Barça un rigore sul quale Giovani simula senza vergogna.
Trasforma il subentrato Messi, il quale nel finale regala i momenti in assoluto più divertenti dell’ incontro con le sue accelerazioni (differenza disarmante di ritmo con Ronaldinho, che gli ha lasciato il posto), conferma di un Barça attualmente troppo basato sui solisti.
I MIGLIORI: Il finale di Messi e il ritorno di Yaya Touré, autorevole in un paio di progressioni palla al piede. Nell’ Almeria Negredo, centravanti alla Vieri (tanto per dare un’ idea) è prezioso nel suo lavoro di boa (oltrettutto è il tipo di attaccante che peggio digeriscono Milito e Puyol, ovvero quello fisico e bravo a mettere il corpo fra il marcatore e il pallone quando gioca spalle alla porta), Crusat è il più vivace in contropiede. Buon ingresso della bandiera di casa José Ortiz, sempre in piedi Acasiete.
I PEGGIORI: Carlos Garcia è un difensore inadeguato al calcio di Primera: ovviamente non do questo giudizio tranciante solo per l’ errore di stasera, ma per averne valutato l’ insicurezza anche in altre partite. Distrazioni, interventi approssimativi, svirgolate… stasera provoca l’ 1-0 tenendo clamorosamente in gioco Giovani. Felipe Melo anonimo, si limita alla quantità e al lavoro sporco, parti infinitesimali del suo potenziale.
Barcelona (4-3-3): Valdés s.v.; Zambrotta 5,5, Puyol 6 (dal 45’ Marquez s.v.), G. Milito 6, Abidal 6; Xavi 5,5, Touré 6,5 (dal 62’ Gudjohnsen s.v.), Iniesta 6; Giovani 6, Henry 6, Ronaldinho 5,5 (dal 73’ Messi 6,5).
In panchina: Jorquera, Sylvinho, Oleguer, Bojan.
Almeria (4-3-3): Cobeño 6; Bruno 6, Carlos Garcia 5, Acasiete 6,5, Mané 6 (dal 74’ Lopez Rekarte s.v.); Soriano 6,5, Juanito 6, Melo 5,5 (dal 63’ Corona 5,5); Juanma Ortiz 5,5 (dal 55’ José Ortiz 6,5), Negredo 6,5, Crusat 6,5.
In panchina: Diego Alves, Pulido, Kalu Uche, Natalio.
Gol: Henry 37’; Messi, rig. 80’.
Arbitro: Ayza Gamez. Ammoniti: Milito e Abidal per il Barça; Acasiete, Bruno e Juanito per l’ Almeria.
1 Comments:
cespo dice:
uff nemmeno oggi uno straccio di liga... maledetta tesi! sono stra contento di come il sivilla abbia reagito al tradimento, al venduto delle sterline inglesi. ma finalmente l'odiato quique sanchez flores se ne andrà, umiliato da un tecnico alla prima di liga con un netto tre a zero e da come ho letto (ahimè non visto, come ti dicevo) con superiorità in tutti gli aspetti del gioco. Certo se anche tu, alla gara forse decisiva per la tua panca, lasci fuori villa, silva e el moro (non so se per infortuni o scelta tattica) per arizmendi, zigic e angulo, forse la cazzata l'hai fatta... ho premesso che non so la situazione infortuni, ma erano in panca e morientes e vicente poi son entrati...
ultima domanda: sti materassai di madrid, ci vanno in champions??? io ti dico si, soprattutto se il valencia non cambia....
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