OTTAVA GIORNATA: Villarreal-Barcelona 3-1: Cazorla (V); Senna, rig. (V); Bojan (B); Senna, rig. (V).
Prima sconfitta stagionale per il Barça, ed è una sonora batosta. Eccezionale Villarreal, che ha gestito in maniera impeccabile ogni fase della partita, in alcuni momenti letteralmente soggiogando il Barça con le sue trame elegantissime. Ciò che deve preoccupare maggiormente Rijkaard non è tanto il fatto di aver perso nettamente contro una grande squadra che ha fatto la partita perfetta, ma l’ ennesimo infortunio, stavolta a Deco, che rimarrà fermo per il prossimo mese: dopo Eto’o, Yaya Touré e Marquez, un altro elemento cruciale per sostenere gli equilibri di questa squadra. Le prossime partite saranno delicatissime, con un centrocampo fragile e tutto da inventare (si è rivisto Gudjohnsen, chissà che non possa rivelarsi l’ arma a sorpresa), la fortuna di Rijkaard è che il Barça non sia ancora ad una fase decisiva della propria stagione.
Rijkaard rinuncia a Ronaldinho tornato in ritardo dal Brasile e si gioca Bojan da subito, Pellegrini è costretto a fare a meno di Rossi per squalifica ma fa di necessità virtù, lasciando Pires a sostegno dell’ unica punta Guille Franco, che fa da “semaforo” per gli inserimenti delle mezzepunte. La mossa dell’ Ingeniero si rivela decisiva, perché il Villarreal guadagna una netta superiorità numerica a metacampo. Gli uomini in maglia gialla sono sempre vicinissimi fra di loro, recuperano palla con estrema facilità e obbligano il Barça a corrergli dietro esaltandosi con triangolazioni fittissime e con il costante movimento delle mezzepunte, che toglie ogni punto di riferimento a un avversario che non ci capisce davvero nulla.
Praticamente un torello, e bastano solo 13 minuti al Villarreal per portarsi sul meritatissimo 2-0: già al 1’, Cazorla buca la rete di Valdés con un destro a girare sul secondo palo: un po’ passivi Oleguer e Puyol, ma di gran classe la triangolazione con Guille Franco, che gliela restituisce di tacco. Al 13’ è invece un fallo da rigore (dubbio) di Abidal su Pirès a fornire a Senna l’ opportunità di raddoppiare dal dischetto.
Assicurato il vantaggio con la sfuriata iniziale, il Villarreal attende dietro, complicando la vita a un Barça che fa la solita fatica ad aprire il gioco sugli esterni. Così ci si rivolge alle individualità: Messi, chi altri se no, s’ incarica del compito di sfondare le linee avversarie, servendo un gran pallone che permette allo svelto e freddo Bojan di entrare già negli almanacchi, gol “più giovane” in assoluto nella storia blaugrana. Ma il Barça non fa a tempo ad organizzare il suo tentativo di rimonta, perché in contropiede Pirès si procura il rigore (probabilmente ci stava anche l’ espulsione di Milito per chiara occasione da gol) che, trasformato di nuovo da Senna, stronca definitivamente le velleità catalane.
Rijkaard, peccando un po’ di volontarismo, rispolvera ad inizio ripresa il 3-4-3 che tante critiche aveva attirato l’ anno scorso: dentro Giovani per Oleguer, il messicano va sulla destra del tridente con Messi trequartista. Cambio che al di là del talento individuale aggiunge poco, ma rende anzi la circolazione del pallone più contorta e toglie ulteriori sbocchi sugli esterni (Bojan e Giovani non sono ali e partono dalla fascia inversa rispetto al piede preferito, logico che vadano sempre a sbattere al centro). Il Villarreal si chiude senza alcun problema, e anzi nel disordine tattico blaugrana trova più spazio per conservare il pallone e lanciare qualche pericoloso contropiede.
I MIGLIORI: Pirès uomo partita: tatticamente determinante col suo movimento fra le linee, incide con tutta la sua classe e personalità procurandosi i due rigori trasformati da Senna. Un Senna al di là dei due rigori monumentale, sempre al posto giusto facendo sempre la cosa giusta: ruba tanti palloni e detta i tempi con grande perizia, alla sua maniera.
Non c’è solo Pirès a far girare la testa al Barça sulla trequarti: Cazorla è tutto un guizzo, Cani invece sfodera una delle prestazioni più convincenti di questa sua fin qui difficile esperienza in maglia gialla, regale palla al piede (squisito poi nell’ assist che ispira Pirès per il rigore del 2-0). Molto interessante la prestazione di Bruno, canterano 23enne preferito a Mavuba come sostituto dell’ infortunato Josico (evidentemente il francese non va giù a Pellegrini, non lo schiera mai): mancino lento ma con un ottimo controllo del pallone e buone doti di organizzatore.
A Messi non si può dire nulla: prova a trascinare i suoi, a volte esagera nel voler giocare solo contro il mondo, ma va detto che spesso risulta incontenibile. Lo spiccato protagonismo di Messi è però anche un segnale chiaro della perdita di coralità (rispetto al modello migliore, secondo me quello del 2004-2005) che la manovra blaugrana accusa da tempo.
Bojan conferma di saperci fare alquanto: ancora paga per la sua età un ovvio deficit atletico, ma i movimenti sono quelli del grandissimo attaccante. Il taglio alle spalle di Javi Venta nell’ occasione del gol è un chiaro esempio di ciò che manca al Barça con l’ assenza di Eto’o, che forse un impiego maggiore del giovane ispano-serbo potrebbe in qualche maniera surrogare, rendendo un po' più verticale l’ azione d’ attacco blaugrana.
I PEGGIORI: Inesistente e quasi disperante Henry, molto sottotono Iniesta e Abidal, nullo Xavi.
Villarreal (4-4-1-1): Viera 6; Javi Venta 6, Fuentes 6,5, Cygan 6, Capdevila 6,5; Cani 7 (Angel s.v., m.90), Senna 8, Bruno 6,5, Santi Cazorla 7,5; Pirés 8 (Matías Fernández s.v., m.69); Guille Franco 6,5 (Tomasson s.v., m.80).
In panchina: Diego Lopez, Godin, Mavuba, Nihat.
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Oleguer 5,5 (Giovani 5,5, m.46), Puyol 5,5, Milito 5,5, Abidal 5,5; Xavi 5, Iniesta 5,5, Deco 6 (Gudjohnsen 6, m.71); Messi 7, Henry 4,5, Bojan 7 (Sylvinho s.v., m.80).
In panchina: Jorquera, Thuram, Marc Crosas, Ezquerro.
Goles: 1-0, m.2: Santi Cazorla. 2-0, m.13: Senna, de penalti. 2-1, m.24: Bojan. 3-1, m.34: Senna, de penalti.
Arbitro: Mejuto González (Comité asturiano). Mostró Tarjeta amarilla al local Capdevila y a los visitantes Milito, Deco y Xavi.
Incidencias: partido correspondiente a la octava jornada de Liga disputado en el estadio de El Madrigal ante 22.000 espectadores. Terreno de juego en perfectas condiciones. Los jugadores de ambos equipos saltaron al terreno con una camiseta de la campaña contra la pobreza.
Rijkaard rinuncia a Ronaldinho tornato in ritardo dal Brasile e si gioca Bojan da subito, Pellegrini è costretto a fare a meno di Rossi per squalifica ma fa di necessità virtù, lasciando Pires a sostegno dell’ unica punta Guille Franco, che fa da “semaforo” per gli inserimenti delle mezzepunte. La mossa dell’ Ingeniero si rivela decisiva, perché il Villarreal guadagna una netta superiorità numerica a metacampo. Gli uomini in maglia gialla sono sempre vicinissimi fra di loro, recuperano palla con estrema facilità e obbligano il Barça a corrergli dietro esaltandosi con triangolazioni fittissime e con il costante movimento delle mezzepunte, che toglie ogni punto di riferimento a un avversario che non ci capisce davvero nulla.
Praticamente un torello, e bastano solo 13 minuti al Villarreal per portarsi sul meritatissimo 2-0: già al 1’, Cazorla buca la rete di Valdés con un destro a girare sul secondo palo: un po’ passivi Oleguer e Puyol, ma di gran classe la triangolazione con Guille Franco, che gliela restituisce di tacco. Al 13’ è invece un fallo da rigore (dubbio) di Abidal su Pirès a fornire a Senna l’ opportunità di raddoppiare dal dischetto.
Assicurato il vantaggio con la sfuriata iniziale, il Villarreal attende dietro, complicando la vita a un Barça che fa la solita fatica ad aprire il gioco sugli esterni. Così ci si rivolge alle individualità: Messi, chi altri se no, s’ incarica del compito di sfondare le linee avversarie, servendo un gran pallone che permette allo svelto e freddo Bojan di entrare già negli almanacchi, gol “più giovane” in assoluto nella storia blaugrana. Ma il Barça non fa a tempo ad organizzare il suo tentativo di rimonta, perché in contropiede Pirès si procura il rigore (probabilmente ci stava anche l’ espulsione di Milito per chiara occasione da gol) che, trasformato di nuovo da Senna, stronca definitivamente le velleità catalane.
Rijkaard, peccando un po’ di volontarismo, rispolvera ad inizio ripresa il 3-4-3 che tante critiche aveva attirato l’ anno scorso: dentro Giovani per Oleguer, il messicano va sulla destra del tridente con Messi trequartista. Cambio che al di là del talento individuale aggiunge poco, ma rende anzi la circolazione del pallone più contorta e toglie ulteriori sbocchi sugli esterni (Bojan e Giovani non sono ali e partono dalla fascia inversa rispetto al piede preferito, logico che vadano sempre a sbattere al centro). Il Villarreal si chiude senza alcun problema, e anzi nel disordine tattico blaugrana trova più spazio per conservare il pallone e lanciare qualche pericoloso contropiede.
I MIGLIORI: Pirès uomo partita: tatticamente determinante col suo movimento fra le linee, incide con tutta la sua classe e personalità procurandosi i due rigori trasformati da Senna. Un Senna al di là dei due rigori monumentale, sempre al posto giusto facendo sempre la cosa giusta: ruba tanti palloni e detta i tempi con grande perizia, alla sua maniera.
Non c’è solo Pirès a far girare la testa al Barça sulla trequarti: Cazorla è tutto un guizzo, Cani invece sfodera una delle prestazioni più convincenti di questa sua fin qui difficile esperienza in maglia gialla, regale palla al piede (squisito poi nell’ assist che ispira Pirès per il rigore del 2-0). Molto interessante la prestazione di Bruno, canterano 23enne preferito a Mavuba come sostituto dell’ infortunato Josico (evidentemente il francese non va giù a Pellegrini, non lo schiera mai): mancino lento ma con un ottimo controllo del pallone e buone doti di organizzatore.
A Messi non si può dire nulla: prova a trascinare i suoi, a volte esagera nel voler giocare solo contro il mondo, ma va detto che spesso risulta incontenibile. Lo spiccato protagonismo di Messi è però anche un segnale chiaro della perdita di coralità (rispetto al modello migliore, secondo me quello del 2004-2005) che la manovra blaugrana accusa da tempo.
Bojan conferma di saperci fare alquanto: ancora paga per la sua età un ovvio deficit atletico, ma i movimenti sono quelli del grandissimo attaccante. Il taglio alle spalle di Javi Venta nell’ occasione del gol è un chiaro esempio di ciò che manca al Barça con l’ assenza di Eto’o, che forse un impiego maggiore del giovane ispano-serbo potrebbe in qualche maniera surrogare, rendendo un po' più verticale l’ azione d’ attacco blaugrana.
I PEGGIORI: Inesistente e quasi disperante Henry, molto sottotono Iniesta e Abidal, nullo Xavi.
Villarreal (4-4-1-1): Viera 6; Javi Venta 6, Fuentes 6,5, Cygan 6, Capdevila 6,5; Cani 7 (Angel s.v., m.90), Senna 8, Bruno 6,5, Santi Cazorla 7,5; Pirés 8 (Matías Fernández s.v., m.69); Guille Franco 6,5 (Tomasson s.v., m.80).
In panchina: Diego Lopez, Godin, Mavuba, Nihat.
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Oleguer 5,5 (Giovani 5,5, m.46), Puyol 5,5, Milito 5,5, Abidal 5,5; Xavi 5, Iniesta 5,5, Deco 6 (Gudjohnsen 6, m.71); Messi 7, Henry 4,5, Bojan 7 (Sylvinho s.v., m.80).
In panchina: Jorquera, Thuram, Marc Crosas, Ezquerro.
Goles: 1-0, m.2: Santi Cazorla. 2-0, m.13: Senna, de penalti. 2-1, m.24: Bojan. 3-1, m.34: Senna, de penalti.
Arbitro: Mejuto González (Comité asturiano). Mostró Tarjeta amarilla al local Capdevila y a los visitantes Milito, Deco y Xavi.
Incidencias: partido correspondiente a la octava jornada de Liga disputado en el estadio de El Madrigal ante 22.000 espectadores. Terreno de juego en perfectas condiciones. Los jugadores de ambos equipos saltaron al terreno con una camiseta de la campaña contra la pobreza.
Etichette: Barcelona, Liga, Villarreal
3 Comments:
Henry vecchio finito, un fallito fuora del Arsenal.
Beh adesso tutti a sparare su henry,quando magari gli stessi lo esaltavano solo qualche mese fa...Comunque sono d'accordo con te valentino,nonostante l'età,ci dovrebbe essere più spazio per bojan,è l'unico del parco attaccanti blaugrana che può dare un pò di profondità.
Vetriolo
Cruyff ha parlato su Messi per questo di giocare solo contro il mondo...ma non credo che quest'ultima partita sia quella perfetta per parlare di questo.
Nessuno correva come messi! solo deco ed Abidal..cosi le cose,Messi non puo passare palla a nessuno,perche era lui contro 3...henry fermo...bojan lontano...iniesta e xavi sempre con il suo stesso ritmo lento...brasiliano...io non posso allora chiedere a messi di passare palla perche lui non ha tutta la colpa,e tu sai vale,che io sono di quelli che mi arrabio quando Messi fa questo...lo puoi leggere sul mio blog,ma ancora lo dico,non credo que sia questa partita la perfetta per dire queste cose su Messi.
Saluti e scusate miei errori.
¡¡¡GRANDE KIMI!!!!
¡¡¡FORZA FERRARI!!!!
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