OTTAVA GIORNATA: Deportivo-Valencia 2-4: Joaquin, rig. (V); Baraja (V); Xisco (D); Morientes (V); Morientes (V); Bodipo (D).
Divario abissale, partita senza storia. Il Valencia comincia con la ferma volontà di imporre la sua legge al debolissimo avversario e, almeno nella prima mezz’ora di gioco, è finalmente un bel vedere. Circolazione di palla molto fluida, uno-due tocchi e sbocchi a volontà sia in ampiezza con Joaquin sulla destra che tra le linee con Silva sempre libero di scegliere la soluzione che più lo ispira. In queste condizioni, gli ospiti ci mettono ben poco a chiudere la partita, giusto un quarto d’ ora: prima Joaquin si procura e trasforma un rigore nato da una gran triangolazione con Silva, poi sempre Silva, liberissimo al limite dell’ area del Deportivo, serve sulla corsa Gavilan, il quale mette al centro per il tap-in a porta vuota di Baraja.
Zero a due e Deportivo da far cadere le braccia: privo della pur minima intensità, lascia giocare a piacimento il Valencia e dimostra limiti desolanti e insuperabili quando è chiamato ad impostare l’ azione. Quasi impossibile creare preoccupazioni al Valencia, a meno che non sia l’ avversario stesso a regalare qualcosa. Ovviamente della beneficenza si occupa Cañizares, sempre gelosissimo di questa sua funzione: il pagliaccione prima si inventa un auto-palo su un cross facilissimo di Guardado dalla sinistra, poi poco dopo legge malissimo un cross dalla destra che finisce con lo sbattere su Xisco e terminare in rete per il più involontario dei gol.
Il Valencia prova per un attimo il naturale nervosismo di chi si aspettava di tutto tranne che tornare a fare i conti con una partita riaperta, ma ci pensa Morientes, con un’ incornata specialità della casa su magistrale cross di Joaquin dalla destra, a ristabilire in poco tempo le distanze più logiche.
Il secondo tempo ha poco da dire: il Valencia attende dietro (cede il possesso-palla: nella prima mezz’ora aveva un 60% a favore, alla fine passerà dalla parte del Depor) abbozzando qualche contropiede senza nemmeno troppa convinzione, palese l’ intenzione di risparmiare energie in vista della sfida di Trondheim. Anche così però c’è spazio per un’ altra testata letale di Morientes, servito da un Silva nell’ occasione quasi sadico nei confronti di Piscu (due finte e il canterano stramazza culo a terra… impietoso).
I cambi di Lotina, che immette contemporaneamente Riki e Bodipo, possono fare ben poco, a parte uno slancio di generosità finale che frutta il golletto di Bodipo e un palo di Riki su calcio piazzato, quando il Valencia ha ormai già mollato (Helguera però fa a tempo a raccogliere una doppia ammonizione veramente stupida, fra l’ 89’ e il 91’).
Le prospettive del Deportivo sono più che mai anguste, la situazione è davvero allarmante.
I MIGLIORI: Silva e Joaquin trascinatori. Il canario trova il contesto ideale: gioca da trequartista, il suo ruolo, e gli avversari gli lasciano ampia libertà d’ azione. Fra le linee produce calcio sublime: sul rigore dello 0-1 usa il rasoio per imbeccare Joaquin, nell’ azione del secondo va invece di pennello quando smarca Gavilan. Difficile poi trattenere le risate di fronte alla facilità con cui si sbarazza di Piscu sul terzo gol, servendo poi con una carezza da fuoriclasse Morientes. Le devastanti incursioni di Joaquin giocano invece un ruolo decsiivo nelle prime fasi della partita, sbilanciandola irrimediabilmente in favore del Valencia.
Morientes timbra il cartellino: due occasioni, due gol, sempre implacabile di testa: che volere di più? Baraja da molto non è più il motore dei bei tempi (anzi è evidente che spesso rallenta l’ azione), ma son già due gol nelle ultime due partite, ottima carta i suoi inserimenti.
I PEGGIORI: Colabrodo Coloccini: alza bandiera bianca quando Joaquin lo costringe al rigore, si impappina e favorisce pesantemente lo 0-2 di Baraja. Netto passo indietro per Piscu rispetto alle buone sensazioni di Siviglia: anticipato da Morientes sull’ 1-3, che figura poi con Silva… Sergio è ormai un peso morto, e il problema vero è che in questo Depor è difficile trovare di meglio…
Sempre il solito Cañizares, non si capisce proprio perché Quique lo abbia rispolverato titolare dopo le ultime prestazioni tutto sommato corrette di Hildebrand.
Deportivo (4-2-3-1): Aouate 6; M. Pablo 5,5, Piscu 5, Coloccini 5, Filipe 5,5; Sergio 5, De Guzman 5,5; J. Rodriguez 5,5 (62'), Verdú 5,5, Guardado 5 (72'), Xisco 5,5 (62').
In panchina: Munúa, Aythami, Barragán, A. Tomás, Cristian s.v. (72'), Riki 6 (62'), Bodipo 6 (62')
Valencia (4-2-3-1): Cañizares 5; Miguel 6, Albiol 6, Helguera 5,5, Moretti 6; Albelda 6, Baraja 6,5; Joaquín 7,5 (75'), Silva 7,5, Gavilán 6 (63'); Morientes 7 (79').
In panchina: Hildebrand, Marchena, Caneira, Sunny, Angulo s.v. (63'), Arizmendi s.v. (75'), Zigic s.v. (79')
Goles: 0-1 (9'): Joaquín (p.); 0-2 (15'): Baraja; 1-2 (28'): Xisco; 1-3 (37'): Morientes; 1-4 (73'): Morientes; 2-4 (87'): Bodipo.
Árbitro: Turienzo Álvarez, Colegio C. Leonés. Expulsó a Helguera (89' y 91'+). Amonestó a Guardado (38') y Manuel Pablo (45').
Incidencias: Riazor. 25.000 espectadores. Depor y Valencia lucieron camisetas contra el racismo antes de comenzar el partido.
Zero a due e Deportivo da far cadere le braccia: privo della pur minima intensità, lascia giocare a piacimento il Valencia e dimostra limiti desolanti e insuperabili quando è chiamato ad impostare l’ azione. Quasi impossibile creare preoccupazioni al Valencia, a meno che non sia l’ avversario stesso a regalare qualcosa. Ovviamente della beneficenza si occupa Cañizares, sempre gelosissimo di questa sua funzione: il pagliaccione prima si inventa un auto-palo su un cross facilissimo di Guardado dalla sinistra, poi poco dopo legge malissimo un cross dalla destra che finisce con lo sbattere su Xisco e terminare in rete per il più involontario dei gol.
Il Valencia prova per un attimo il naturale nervosismo di chi si aspettava di tutto tranne che tornare a fare i conti con una partita riaperta, ma ci pensa Morientes, con un’ incornata specialità della casa su magistrale cross di Joaquin dalla destra, a ristabilire in poco tempo le distanze più logiche.
Il secondo tempo ha poco da dire: il Valencia attende dietro (cede il possesso-palla: nella prima mezz’ora aveva un 60% a favore, alla fine passerà dalla parte del Depor) abbozzando qualche contropiede senza nemmeno troppa convinzione, palese l’ intenzione di risparmiare energie in vista della sfida di Trondheim. Anche così però c’è spazio per un’ altra testata letale di Morientes, servito da un Silva nell’ occasione quasi sadico nei confronti di Piscu (due finte e il canterano stramazza culo a terra… impietoso).
I cambi di Lotina, che immette contemporaneamente Riki e Bodipo, possono fare ben poco, a parte uno slancio di generosità finale che frutta il golletto di Bodipo e un palo di Riki su calcio piazzato, quando il Valencia ha ormai già mollato (Helguera però fa a tempo a raccogliere una doppia ammonizione veramente stupida, fra l’ 89’ e il 91’).
Le prospettive del Deportivo sono più che mai anguste, la situazione è davvero allarmante.
I MIGLIORI: Silva e Joaquin trascinatori. Il canario trova il contesto ideale: gioca da trequartista, il suo ruolo, e gli avversari gli lasciano ampia libertà d’ azione. Fra le linee produce calcio sublime: sul rigore dello 0-1 usa il rasoio per imbeccare Joaquin, nell’ azione del secondo va invece di pennello quando smarca Gavilan. Difficile poi trattenere le risate di fronte alla facilità con cui si sbarazza di Piscu sul terzo gol, servendo poi con una carezza da fuoriclasse Morientes. Le devastanti incursioni di Joaquin giocano invece un ruolo decsiivo nelle prime fasi della partita, sbilanciandola irrimediabilmente in favore del Valencia.
Morientes timbra il cartellino: due occasioni, due gol, sempre implacabile di testa: che volere di più? Baraja da molto non è più il motore dei bei tempi (anzi è evidente che spesso rallenta l’ azione), ma son già due gol nelle ultime due partite, ottima carta i suoi inserimenti.
I PEGGIORI: Colabrodo Coloccini: alza bandiera bianca quando Joaquin lo costringe al rigore, si impappina e favorisce pesantemente lo 0-2 di Baraja. Netto passo indietro per Piscu rispetto alle buone sensazioni di Siviglia: anticipato da Morientes sull’ 1-3, che figura poi con Silva… Sergio è ormai un peso morto, e il problema vero è che in questo Depor è difficile trovare di meglio…
Sempre il solito Cañizares, non si capisce proprio perché Quique lo abbia rispolverato titolare dopo le ultime prestazioni tutto sommato corrette di Hildebrand.
Deportivo (4-2-3-1): Aouate 6; M. Pablo 5,5, Piscu 5, Coloccini 5, Filipe 5,5; Sergio 5, De Guzman 5,5; J. Rodriguez 5,5 (62'), Verdú 5,5, Guardado 5 (72'), Xisco 5,5 (62').
In panchina: Munúa, Aythami, Barragán, A. Tomás, Cristian s.v. (72'), Riki 6 (62'), Bodipo 6 (62')
Valencia (4-2-3-1): Cañizares 5; Miguel 6, Albiol 6, Helguera 5,5, Moretti 6; Albelda 6, Baraja 6,5; Joaquín 7,5 (75'), Silva 7,5, Gavilán 6 (63'); Morientes 7 (79').
In panchina: Hildebrand, Marchena, Caneira, Sunny, Angulo s.v. (63'), Arizmendi s.v. (75'), Zigic s.v. (79')
Goles: 0-1 (9'): Joaquín (p.); 0-2 (15'): Baraja; 1-2 (28'): Xisco; 1-3 (37'): Morientes; 1-4 (73'): Morientes; 2-4 (87'): Bodipo.
Árbitro: Turienzo Álvarez, Colegio C. Leonés. Expulsó a Helguera (89' y 91'+). Amonestó a Guardado (38') y Manuel Pablo (45').
Incidencias: Riazor. 25.000 espectadores. Depor y Valencia lucieron camisetas contra el racismo antes de comenzar el partido.
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