domenica, ottobre 07, 2007

SETTIMA GIORNATA: Valencia-Espanyol 1-2: Baraja (V); Riera (E); Luis Garcia (E).

Questo Valencia è una squadra che si giustifica solo in base al risultato, senza nessuna considerazione di contorno. Logico quindi che quando sparisce la foglia di fico dei tre punti, le sue vergogne rimangano esposte alla pubblica riprovazione del Mestalla, stanco di sorbirsi da troppo tempo la solita minestra. Cambiano gli uomini nell’ incessante turnover di Quique (stavolta parte con Zigic e Villa di punta, con Angulo a destra ed Arizmendi a sinistra), ma il Valencia rimane il solito, di giocare a calcio non se ne parla proprio. Non c’è fluidità, non ci sono idee, si aspetta solo il lampo individuale o il colpo di fortuna. Come contro il Chelsea, paga il suo irritante speculare sul nulla, ed evidenzia anche qualche buco di troppo in fase difensiva rispetto all’ anno passato.
L’ Espanyol, dopo Siviglia, compie un’ altra grande impresa esaltando ancora tutta la sua praticità in un contesto tattico favorevole. Mostra seri disagi quando è costretto ad impostare l’ azione sin dalle retrovie (un po’ come il Valencia, solo che Valverde non ha una rosa che è un vero e proprio schiaffo alla miseria…), ma si muove come un pesce nell’ acqua contro le grandi squadre, quando può ritirarsi nella sua metacampo, intasare gli spazi e ripartire in contropiede coi suoi 4 uomini offensivi, velenosi come serpenti e, udite udite, tutti spagnoli dalla testa ai piedi. Ancora una volta, ha aspettato il suo momento e ha colpito, freddamente e senza compassione.
Notizia importante l’ infortunio a Villa, costretto ad uscire dopo 20 ottimi minuti (lo rileva Silva, che nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto rifiatare e che incide poco, ma del resto non può sempre colmare da solo le lacune della squadra): notizia importante non tanto per il Valencia, perché le settimane di assenza dovrebbero essere circa due, ma per la nazionale, che sicuramente dovrà fare a meno di lui in Danimarca. Meglio no?, così Luis potrà convocare Raul, tanto è quello che conta…

I MIGLIORI: Ad Aragonés quel che è di Aragonés, anche il Mestalla conferma la bontà delle sue ultime scelte. Gran primo tempo (e gran gol: bel lancio di Valdo, stupendo stop di petto a seguire e fucilata all’ angolino) di Riera, che alla distanza cala ma conferma di essere un giocatore determinante, cui i suoi compagni si affidano spesso per portare l’ azione nella metacampo avversaria. Stesso discorso per Luis Garcia, impeccabile sia nell’ appoggiare la manovra che nel colpire in prima persona: il suo gol vale la partita ed è un saggio di classe e di freddezza, col tocco d’ esterno che elude l’ uscita di Hildebrand. In tutti e due i gol l’ assist è di Valdo, giocatore sulle cui doti tecniche nessuno ha mai nutrito dubbi (magari invece sulla personalità e la costanza di rendimento…).
Bene Moisés Hurtado, che blinda la mediana con Smiljanic (è evidente che in questo tipo di squadra Jonatas non ha cittadinanza), molto attento Chica (che esce per infortunio), soprattutto su Joaquin nel secondo tempo.
I PEGGIORI: Zigic viene cercato più volte per coprire la mancanza di idee, ma il serbo è evidentemente ancora spaesato. Moretti ed Albiol sfarfallano, mentre è difficile tollerare in un giocatore di Primera, addirittura con esperienze in nazionale, carenze tecniche come quelle di Arizmendi (ok, Silva riposa: ma allora a sinistra non puoi metterci Gavilan?). Quique inserisce Joaquin nel secondo tempo cercando l’ alta strategia (del tipo: diamogli palla e vediamo un po' che succede), ma l’ andaluso non riesce a sfondare.


Valencia (4-4-2): Hildebrand 6,5; Miguel 6, Albiol 5,5, Alexis 6, Moretti 5,5; Angulo 6, Marchena 5,5, Baraja 6, Arizmendi 5 (46'); Villa 6,5 (19'), Zigic 5 (62').
In panchina: Mora, Helguera, Gavilán, Silva 5,5 (19'), Joaquín 5,5 (46'), Morientes 5,5 (62'), Albelda.
Espanyol (4-4-1-1): Kameni 6,5; Lacruz 5,5, Torrejón 6, Jarque 6,5, Chica 6,5 (69'); Valdo 6,5, Moisés 6,5, “Lola” Smiljanic 6, Riera 7 (78'); Luis García 7, Tamudo 6,5 (88').
In panchina: Lafuente, Clemente 6 (69'), Serrán, Jónatas s.v. (88'), Coro, Jonathan, Moha s.v. (78')

Goles: 1-0 (5'): Baraja cabecea un córner desde la derecha; 1-1 (20'): Riera cruza tras un buen servicio de Valdo; 1-2 (80'): Luis García bate por bajo a Hildebrand.
Árbitro: Velasco Carballo, madrileño. Mostró cartulina amarilla a Marchena (44'), Lacruz (54'), Torrejón (65'), Lola (72') y Moisés (75').
Incidencias: Mestalla. 41.000 espectadores.

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ho visto solo la prima parte del primo tempo, fino al pareggio dell'Espanyol, quindi non posso dare un giudizio alla gara.

Ti leggo da tanto tempo, ed avevo già notato che sei un pò troppo severo con Arizmendi: non fa impazzire neanche a me, però l'anno scorso al Depor mi pare fece buone cose, ricordo in particolare una super prestazione contro il Real...

2:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Vale che ne pensi di MIGUEL ANGEL NIETO del Real Madrid Castilla???
ala destra, qualcuno dice che e molto forte nn so dimmi tu...

HALA MADRID 10
dimmi qlk elemento interessante del real madrid castilla

3:02 PM  
Blogger valentino tola said...

Eh, quella partita fu soprannaturale... si portava Cannavaro al guinzaglio.
Però è un giocatore globalmente molto sopravvalutato: è un lungo cha ha buona agilità e velocità (però scarso di testa), mobile e volenteroso, ma come attaccante segna pochissimo e poi dal punto di vista tecnico sbgalia alcuni controlli da mettersi le mani nei capelli. Leggere lo stesso Quique dire in un' intervista che il suo compito di allenatore sarà anche quello di insegnargli a controllare il pallone, fa un discreto effetto. Comunque proprio il tecnico lo ha voluto, e anche questo è uno dei punti a suo sfavore.
Il suo acquisto (anche discretamente oneroso) da parte del Valencia mi pare abbia pochissimo senso, non parliamo poi di quelle chiamate in nazionale...

P.S.: Non mi dire nulla di Lokomotiv-Zenit: l' ho registrata :)

3:08 PM  
Blogger valentino tola said...

E' un' ala abbastanza classica, piccolo, rapido, buon gioco di gambe. Interessante, però non so dirti sinceramente che prospettive abbia, ce ne son tanti di questi che poi spariscono nel dimenticatoio (ad esempio Toni Calvo del Barça, simile per caratteristiche a Nieto, quest' anno gioca nell' Aris Salonicco che ha appena eliminato il Zaragoza dalla Uefa, chissà poi dove lo vedremo fra un po' di anni). Conta poi che Nieto ha già 21 anni...
Il Castilla quest' anno è in Segunda B, ancora non l' ho visto. L' anno sorso l' ho visto un po' di volte: gli elementi di talento erano molti, avevano un tasso tecnico alto per la categoria, solo che son retrocessi per inesperienza, la Segunda è spietata. C' erano De la Red e Granero (Ora al Getafe), Negredo (Almeria), Javi Garcia (Osasuna), Mata (Valencia), Borja Valero (Mallorca), Adrian Gonzalez (Celta), Bueno (che dovrebbe esserci ancora). Insomma, il problema non sono i talenti, quella del Real è la miglior cantera di Spagna assieme a Sevilla, Barça, Villarreal, Osasuna e mi vengono in mente anche Malaga e Sporting Gijon, il problema è quali sbocchi trovano in prima squadra, e finora ne trovano pochissimi.

Vedendo la rosa del Castilla di quest' anno conosco soltanto Bueno (che probabilmente avrebbe bisogno di un prestito almeno in Segunda per crescere), Parejo (campione d' europa under 19, suo il gol decisivo: una mezzala dall' ottimo tocco di palla), Modrego (credo sia quello dell' Under 19: interessante centrocampista difensivo, ottimo senso tattico, sempre che sia lui). Poi c'è il portiere Adan, titolare dell' ultima Under 20 eccellente anche se inevitabilmente chiuso da Casillas, e Cristopher Schorch, difensore centrale prelevato dall' Hertha Berlino descritto come una grande promessa.

4:12 PM  

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