E’ quasi fatta per l' Europeo.
Pesantissima la vittoria di ieri sera in Danimarca: un 1-3 che stronca le speranze di rincorsa danesi e installa la Spagna in testa alla classifica del Gruppo F, a pari punti con la Svezia che però ha una partita in meno, cioè quella che dovrà giocare mercoledì in casa contro l’ Irlanda, mentre la Spagna giocherà un amichevole di estremo relax in Finlandia.
Alla Spagna mancano solo due gare, ambedue in casa, con Svezia (17 Novembre) e Irlanda del Nord (21 Novembre). Bastano solo tre punti in una delle due ultime sfide per assicurarsi il passaggio all' Europeo (si qualificano le prime due del girone), ma se si verificasse una tutt' altro che improbabile vittoria della Svezia contro l' Irlanda del Nord questo mercoledì, allora alla Spagna basterebbe un solo punto nelle ultime due partite per la qualificazione. E' quasi fatta insomma, i pensieri erano ben altri quando questa squadra si copriva di ridicolo perdendo a Belfast o pareggiando, appena un mese fa, a Rejkyavik...
La prestazione non è stata così esaltante come alcuni entusiasmi francamente eccessivi della critica potrebbero far pensare: le carenze di ritmo e profondità rimangono tutte, però la Spagna ha indubbiamente offerto una prova corretta, seria ed efficace, soprattutto nel primo tempo, prontissima a lasciare il segno con la sua qualità in quei momenti in cui la Danimarca, generosa ma troppo spesso imprecisa e approssimativa, abbassava la guardia. Il secondo gol, va detto, è stato splendido: una paziente ragnatela di passaggi che ha stordito l’ avversario aprendo la strada alla cavalcata e all’ elegante finalizzazione di Sergio Ramos (il madridista non mi piace come unico uomo di fascia, ma se ha uno davanti tipo Joaquin che gli apre lo spazio per la sovrapposizione può fare danni).
Calcolati 75 secondi di palleggio ininterrotto, 65 tocchi e 28 passaggi prima della resa di Sorensen. Chiara dimostrazione di quelle che sono le prerogative di questa squadra, che per costruire un blocco competitivo a livello internazionale dovrà partire dalla sua arma migliore, la caratura tecnica dei suoi centrocampisti, senza inseguire mete non alla sua portata e senza impostare strategie non compatibili con le sue risorse.
Ad Aahrus Aragonés ha preferito Cesc a Silva, passando dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1 (con Albelda davanti alla difesa e Cesc e Xavi mezzeali), col chiaro intento di controllare il possesso-palla (grazie anche ai movimenti di Iniesta da sinistra verso il centro) e portare la gara sui ritmi meno congeniali per i danesi. Compito ottimamente svolto nel primo tempo, con un po’ di indebita passività e qualche calo di tensione di troppo nel secondo, quando ci ha pensato Casillas a respingere gli attacchi di un attivissimo Bendtner (che ha preso anche un palo).
Grande notizia il gol di Tamudo (gol nel suo stile più classico, da furbastro dell’ area di rigore), perché proprio lui, l’ usurpatore del posto di Raul, sarebbe stato il primo bersaglio della stampa nazional-madridista in caso di insuccesso. Anche il gol di Riera, che ha scacciato immediatamente i timori di rimonta dopo la rete di Tomasson, è un punto a favore di Aragonés (che invece ha inspiegabilmente accantonato Puyol, scelta per sua fortuna senza conseguenze nonostante le difficoltà ancora una volta palesate da Marchena in difesa, dopo la già modesta prestazione con la Lettonia). Elemento decisamente all’ altezza del palcoscenico internazionale l’ espanyolista. Joaquin conferma il suo ottimo momento, Iniesta la sua caratura superiore.
Dinamarca (4-3-3): Sorensen, Helveg, M. Laursen, U. Laursen, N. Jensen (78'); Andreasen (46'), Poulsen, D. Jensen, Rommedahl; Tomasson, Gronkjaer (65').
In panchina: Christiansen, C. Sorensen, Wurtz, Kahlenberg (65'), Bendtner (46'), Pérez (78').
España (4-1-4-1): Casillas; S. Ramos, Albiol, Marchena, Capdevila; Albelda (63'); Joaquín (68'), Xavi, Cesc (78'), Iniesta; Tamudo.
In panchina: Reina, Pernía, Pablo (63'), Riera (68'), Silva, Luis García (78').
Goles: 0-1 (14'): Tamudo; 0-2 (39'): Sergio Ramos; 1-2 (87'): Tomasson; 1-3 (89'): Riera.
Árbitro: Lubos Michel, de Eslovaquia. Amonestó a N. Jensen (2'), Capdevila (17'), Bendtner (78').
Incidencias: Atletion de Aarhus (Dinamarca). Lleno. 21.500 espectadores, unos 200 de ellos españoles. Torres y Puyol no entraron en la convocatoria y lo vieron desde la grada.
CLASSIFICA GRUPPO F
AZIONI SALIENTI:
Alla Spagna mancano solo due gare, ambedue in casa, con Svezia (17 Novembre) e Irlanda del Nord (21 Novembre). Bastano solo tre punti in una delle due ultime sfide per assicurarsi il passaggio all' Europeo (si qualificano le prime due del girone), ma se si verificasse una tutt' altro che improbabile vittoria della Svezia contro l' Irlanda del Nord questo mercoledì, allora alla Spagna basterebbe un solo punto nelle ultime due partite per la qualificazione. E' quasi fatta insomma, i pensieri erano ben altri quando questa squadra si copriva di ridicolo perdendo a Belfast o pareggiando, appena un mese fa, a Rejkyavik...
La prestazione non è stata così esaltante come alcuni entusiasmi francamente eccessivi della critica potrebbero far pensare: le carenze di ritmo e profondità rimangono tutte, però la Spagna ha indubbiamente offerto una prova corretta, seria ed efficace, soprattutto nel primo tempo, prontissima a lasciare il segno con la sua qualità in quei momenti in cui la Danimarca, generosa ma troppo spesso imprecisa e approssimativa, abbassava la guardia. Il secondo gol, va detto, è stato splendido: una paziente ragnatela di passaggi che ha stordito l’ avversario aprendo la strada alla cavalcata e all’ elegante finalizzazione di Sergio Ramos (il madridista non mi piace come unico uomo di fascia, ma se ha uno davanti tipo Joaquin che gli apre lo spazio per la sovrapposizione può fare danni).
Calcolati 75 secondi di palleggio ininterrotto, 65 tocchi e 28 passaggi prima della resa di Sorensen. Chiara dimostrazione di quelle che sono le prerogative di questa squadra, che per costruire un blocco competitivo a livello internazionale dovrà partire dalla sua arma migliore, la caratura tecnica dei suoi centrocampisti, senza inseguire mete non alla sua portata e senza impostare strategie non compatibili con le sue risorse.
Ad Aahrus Aragonés ha preferito Cesc a Silva, passando dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1 (con Albelda davanti alla difesa e Cesc e Xavi mezzeali), col chiaro intento di controllare il possesso-palla (grazie anche ai movimenti di Iniesta da sinistra verso il centro) e portare la gara sui ritmi meno congeniali per i danesi. Compito ottimamente svolto nel primo tempo, con un po’ di indebita passività e qualche calo di tensione di troppo nel secondo, quando ci ha pensato Casillas a respingere gli attacchi di un attivissimo Bendtner (che ha preso anche un palo).
Grande notizia il gol di Tamudo (gol nel suo stile più classico, da furbastro dell’ area di rigore), perché proprio lui, l’ usurpatore del posto di Raul, sarebbe stato il primo bersaglio della stampa nazional-madridista in caso di insuccesso. Anche il gol di Riera, che ha scacciato immediatamente i timori di rimonta dopo la rete di Tomasson, è un punto a favore di Aragonés (che invece ha inspiegabilmente accantonato Puyol, scelta per sua fortuna senza conseguenze nonostante le difficoltà ancora una volta palesate da Marchena in difesa, dopo la già modesta prestazione con la Lettonia). Elemento decisamente all’ altezza del palcoscenico internazionale l’ espanyolista. Joaquin conferma il suo ottimo momento, Iniesta la sua caratura superiore.
Dinamarca (4-3-3): Sorensen, Helveg, M. Laursen, U. Laursen, N. Jensen (78'); Andreasen (46'), Poulsen, D. Jensen, Rommedahl; Tomasson, Gronkjaer (65').
In panchina: Christiansen, C. Sorensen, Wurtz, Kahlenberg (65'), Bendtner (46'), Pérez (78').
España (4-1-4-1): Casillas; S. Ramos, Albiol, Marchena, Capdevila; Albelda (63'); Joaquín (68'), Xavi, Cesc (78'), Iniesta; Tamudo.
In panchina: Reina, Pernía, Pablo (63'), Riera (68'), Silva, Luis García (78').
Goles: 0-1 (14'): Tamudo; 0-2 (39'): Sergio Ramos; 1-2 (87'): Tomasson; 1-3 (89'): Riera.
Árbitro: Lubos Michel, de Eslovaquia. Amonestó a N. Jensen (2'), Capdevila (17'), Bendtner (78').
Incidencias: Atletion de Aarhus (Dinamarca). Lleno. 21.500 espectadores, unos 200 de ellos españoles. Torres y Puyol no entraron en la convocatoria y lo vieron desde la grada.
CLASSIFICA GRUPPO F
AZIONI SALIENTI:
Etichette: Seleccion
23 Comments:
Valentino, guarda che quest'anno non ci saranno i playoff, la seconda si qualificherà direttamente per EURO 2008!
Oddio, che figura di merda! Ti giuro che non lo sapevo... credevo vigesse ancora il sistema dei playoff.
sbagliano anche i migliori, tranquillo :)
Tamudo gol da vero volpone
marco
Come ha detto giustamente Marco, sbagliano anche i migliori ;)
A proposito di Marco...che delusione la Serbia, mi piange il cuore non vederla (salvo miracoli) ai prossimi Europei. Da un anno a questa parte è in assoluto la nazionale che simpatizzo maggiormente (ovviamente Russia a parte), perchè ha davvero tanti giocatori di talento, una delle difesa sulla carta migliori (con i bravissimi Vidic ed Ivanovic sugli scudi) ed alcuni miei autentici pupilli, primo fra tutti Milos Krasic. Penso che il problema principale (oltre forse al tecnico, no?) sia l'attacco, che continua a non segnare: la coppia titolare formata da Zigic e Pantelic è male assortita, forse era meglio mettere Lazovic al fiano del gigante del Valencia...
Tornando a Danimarca-Spagna, gran gol di Riera e molto bella anche l'azione che ha portato al delizioso colpo sotto con cui Sergio Ramos ha superato Sorensen in uscita.
@ Kerza
hai ragione!
ti dico solo una cosa,
prima di Armenia-Serbia ho detto ad un mio amico: "Guarda, se non 'vinciamo' oggi (e dunque non ci 'qualifichiamo') non vedrò neanche una partita degli Europei 2008".
E' andata male e ora, per quanto riguarda la parola data, sono davvero terrorizzato :)
andando nel particolare, credo che per vincere in Armenia la coppia Zigic-Pantelic poteva andare più che bene (anche se non perfetta tatticamente); Lazovic e Jankovic sono entrati nel st ma non hanno cambiato granchè; Stankovic, poi, sbaglia spesso le partite decisive, nelle quali è sempre iper-teso;
il futuro è nei piedi dello stesso Krasic (ottimo) e Kuzmanovic (se Prandelli non lo rovina facendogli fare il mediano di rottura).
mi piange il cuore, ma devo ammetterlo: se contro Kazakistan e Armenia prendi un punto in due gare, NON meriti di andare agli Europei
marco
Bella Spagna,senz'altro più concreta del solito e più piacevole della modestissima italia.
Veramente bello il gol di Riera,giocatore un pò sottovalutato secondo me.
Ps.
Se aragones si qualifica all'europeo finisce col salvarsi di nuovo la panca,la sua fortuna è pari solo alla sua ignoranza.
Speriamo che con il suo caratteraccio riesca a sopperire alla eterna mancanza delle furie rosse nelle grandi competizioni,figuracce che mi costano continui sberleffi..;)
Ciao,
Manuel.
@ Marco
Se può servire come consolazione, spesso succede che a Europei e Mondiali ci vadano squadre che hanno tutto per non meritarselo. Io ad esempio non riesco a capire come nazionali del calibro della Polonia (o, negli anni '90, la Norvegia), che nei citati tornei rivelano immancabilmente la loro modestia, riescano invece a qualificarsi in carrozza.
@ Manuel
Accipicchia se è sottovalutato! E' una sottovalutazione che gli è stata imposta o che si è imposto lui stesso per qualche anno. Quando giocava in quel Mallorca con Eto'o, Pandiani e Ibagaza (quello che vinse la Coppa del Re e sbancò il Bernabeu con un 5-1) tutti riconoscevano il suo talento. Però il trasferimento al Bordeaux lo aveva per un paio di anni allontanato dai riflettori.
Tornato in Spagna, aveva trovato l' incommentabile ostracismo di Lotina a costringerlo a cercare spazio in Premier nel Man City. Quella, a detta del giocatore stesso, è stata un' esperienza breve (metà stagione) ma fondamentale nella sua carriera. Il Riera di adesso, già dall' anno scorso, è un giocatore maturo, non solo molto elegante ma anche più continuo, convinto ed incisivo.
Nell' eventualità ovviamente non auspicabile di un' assenza di Vicente (che sta per tornare, potrebbe già giocare nel prossimo turno), un posto fra i 23 per l' Europeo non glielo toglierebbe nessuno.
Per quanto riguarda Aragonés, sai come la penso su tutti i suoi errori e l' incapacità mostrata finora di dare un assetto chiaro e un gioco a questa nazionale (ho sentito questo dato nella telecronaca di sabato: la Spagna sarebbe la nazionale che ha guadagnato più calci d' angolo in tutte le qualificazioni, ma non ne ha segnato nemmeno uno. Ma ti pare? Un allenatore perlomeno sulle strategie da palla inattiva dovrebbe lavorare un minimo, molti giocatori spagnoli sono nani ma in squadra hai pure un certo Sergio Ramos...), però in quest' ultima occasione ci ha visto giusto, applaudo soprattutto alla convocazione dei giocatori dell' Espanyol.
Anche se l' ha capito troppo tardi (è uscito dai mondiali anche per la scelta di Raul titolare contro la Francia), ora sta tenendo duro sul punto-chiave che questa non è più la nazionale dei Raul, Salgado e Canizares, ma di Iniesta (ora come ora il miglior giocatore spagnolo dal centrocampo in su), Villa, Silva e prossimamente anche Cesc, che ancora non gioca sciolto come nell' Arsenal ma presto sarà un altro asso nella manica.
P.S.: Espanyol-Real Madrid del prossimo turno è un esame fondamentale per la consistenza di questo Real Madrid. Troverà un avversario tutto chiuso ma che è solito perdonare molto meno rispetto ad Almeria, Valladolid, Getafe e Lazio quando gli si presenta l' occasione giusta.
guarda caro marco che Prandelli difficilmente rovina un giocatore...
Kuzmanovic è visto dallo staff tecnico fiorentino ( e te lo dico per conoscenze personali) come un interno nel 4-3-3 precisamente di destra con ampie possibilità di inserirsi in fase offensiva e anche di assumere la posizione del trequartista (come fà Montolivo a sinistra). Dunque vedi che sono rispettate le sue caratteristiche.
se poi nel caso , probabile, in cui si passasse al 4-2-3-1 ovvio che sia Kuzmanovic che Montolivo (che sono la coppia titoalre del futuro, non del presente però) dovrebbero sacrificarsi e non poco, ma visto anche il fisico di Kuzzo , tutto ciò lo aiuterebbe a diventare un centrocampista completo ( io lo vedo come un centrocampista moderno bravo in tutto, ma non un fenomeno)..
questa è la mia opinione su Kuzmanovic
ciao
Santeria
lo so che Prandelli non è un disastro, la mia era un'espressione colorita;
intendevo dire che spesso lo fa giocare accanto a Liverani, che è un giocatore che in fase di non possesso è assolutamente inutile, e quindi Kuzmanovic si ritrova a "lavorare" di più sulla fase difensiva
marco
Intanto la Italia guarderà la competizione per TV.
Non credo: in Scozia vincerà.
Non credo, Vale. Ho visto gli scozzesi giocare ad Hampden Park contro l'Ucraina (qui il resoconto del match) e devo dire che sono all'altezza dell'Italia donadoniana. Non mi meraviglierei, anzi, di vedere un secco 2-0 per gli scozzesi.
Non mi esprimo sulla Scozia, perchè l' ho vista poco (anche se i giocatori sono abbastanza noti: personalmente ho sempre avuto stima di Barry Ferguson, è un tipo di giocatore che prediligo), però è proprio questo il punto: sappiamo come reagisce l' Italia ogni volta che viene messa con le spalle al muro o data per sfavorita...
è vero,
l'Italia dà sempre il massimo nelle situazioni in apparenza più difficili (Mondiale 2006), e il minimo storico nei tornei dove arriva da "grande favorita" (Mondiali 2002 e Europei 2004);
quindi niente sorprese se Cannavaro & co. vanno a Glasgow a fare la partita dell'anno: ormai siamo abituati
marco
Tra l'altro Barry Ferguson ha recentemente dichiarato di aver rifiutato una sostanziosa offerta da parte dello Zenit San Pietroburgo nello scorso mercato estivo...
Meglio così, probabilmente avrebbe avuto trovato problemi di ambientamento (specie con la lingua) e poi non è neanche detto che avesse il posto da titolare; per il futuro preferirei un regista più giovane e con maggiori prospettive (come ho già detto più volte, il sogno è il croato Modric).
cmq ci vuole + rispetto x capitan raul, molto + rispetto.... valentino ne fai uno squadrone di qst espanyol, io credo ne prenda una sacchettata l'espanyol... si vede che tifi barcellona di m a
Se la Italia va a Hampden Park con del piero e inzaghi non vincera.
Ma la Italia deve vincere, non pareggiare come piccola squadra (finale mondiale) o aspettare i suplementari (semifinali 2006), se ha visto contra i francesi a settembre che la Italia con questi giocatori non puo fare la partite, come donadoni se affidera a ex-gioctori (del piero) non vincera, il ciclo di questa generazione è finito come nel 1966, 1974, 1986 e 1996.
Vale, non so se è un problema del mio pc, ma il tuo blog mi risulta tutto sfasato...forse è perché hai messo il video della partita, o qualcos'altro?
p.s.
Anch'io fino a pochi giorni fa credevo che ci fossero i playoff! :-)
Dev'essere la sindrome del Gruppo F, dove alla fine la tua Spagna e la mia Svezia probabilmente se andranno a braccetto a Euro 2008...
Sì, probabilmente è perchè ho messo i video, capita anche a me con altri blog. Ma si legge tutto lo stesso?
Io lo vedo benissimo fortunatamente il blog...
ankio pensavo che il secondo andaba in playoff.
Oggi abbiamo avuto questa bella notizia della sconfita di Scozia!
La spagna e praticamente qualificata dopo il pareggio tra svedesi e l'irlanda del norte.
Tutta la stampa che era arrabiata con Luis Aragones,adesso é zitta...e cosi stanno molto meglio.
Magari noi raggiungiamo il nostro obbietivo,e possiamo andare a l'euro 2008 a difendere il nostro titolo di campioni del mondo.
Saluti Vale.Saluti amici
Aio Ita!!!
J3xEII Your blog is great. Articles is interesting!
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