NONA GIORNATA: Mallorca-Espanyol 2-2: Arango (M); autorete Arango (E); Tamudo, rig. (E); Güiza (M).
Partita dal non indimenticabile spessore tecnico, ma certo assai movimentata. La scombussolano le due espulsioni, una per parte (Ballesteros per il Mallorca nel primo tempo, Clemente Rodriguez per l’ Espanyol nel secondo), che all’ improvviso hanno messo in discussione sviluppi del gioco che in determinate fasi sembravano essersi consolidati.
Valverde ripropone, e non potrebbe altrimenti, l’ undici che ha matato il Madrid, stesso discorso per Manzano, come a Huelva di punta resta il solo Güiza, con l’ interessante coppia di creativi Ibagaza-Borja Valero nel cuore del suo 4-1-4-1.
E’ proprio il genio di Ibagaza ad illuminare l’ inizio del match con un’ invenzione che lascia di sale l’ impreparata difesa ospite: l’ argentino batte subito la punizione, pennellando una traiettoria morbida che Arango, uno dei migliori colpitori al volo di tutta la Liga, lasciato solo da Torrejon e Zabaleta, non può non schiaffare in rete, con sentiti ringraziamenti. I padroni di casa legittimano il vantaggio con un fermo dominio delle prime fasi del match: l’ Espanyol fatica come sempre ad iniziare l’ azione delle retrovie, ancora di più col buon pressing del Mallorca, che controlla il possesso-palla e risulta nettamente più continuo, pulito e verticale nelle sue iniziative.
Però il cinismo dell’ Espanyol non è una semplice frase fatta: in 5 minuti, dal 20’ al 25’, i catalani si trovano addirittura in vantaggio, quasi senza essere entrati nemmeno in partita. Due episodi isolati, ma pesantissimi: prima il più classico degli autogol (Arango devia di testa nella propria porta un’ insidiosa punizione dalla sinistra di Luis Garcia), poi un rigore concesso dopo un pasticcio della difesa maiorchina, con Nunes che gestisce malissimo un lancio lungo, consentendo a Tamudo di scappargli via e costringendo Ballesteros a un fallo in seconda battuta dal prezzo salatissimo: chiara occasione da gol ed espulsione.
Tamudo trasforma e spiana una strada in discesa per i suoi, che gestiscono senza patemi le fasi successive della partita, fino all’ inizio del secondo tempo, con un Mallorca (riorganizzatosi con l’ arretramento di Varela nella posizione di terzino destro, lo spostamento di Héctor al centro della difesa e l’ allargamento, comunque con infinite possibilità di svariare, di Ibagaza sulla destra del centrocampo) forzatamente inoffensivo, che si limita giusto a qualche tentativo di lancio volto a innescare la profondità dell’ isolato Güiza.
Ma gli scossoni non sono finiti: il mai persuasivo Clemente Rodriguez si becca il secondo giallo, e la partita torna in bilico. Nuova linfa per il Mallorca, che rialza il baricentro, affida le chiavi del centrocampo ad Ibagaza e Borja Valero, e ripresenta il suo asso Jonas Gutiérrez, al ritorno dall’ infortunio occorsogli nella trasferta col Betis. Ma l’ uomo che sposta gli equilibri di questo Mallorca 2007-2008 resta più che mai Dani Güiza, a dir poco sublime quando si inventa il 2-2: al di là dell’ incertezza di Kameni sul tiro finale, un concentrato del suo gioco rapinoso e non privo di eleganza: lancio di Fernando Navarro, solito scatto sul filo del fuorigioco, aggancio spalle alla porta, perfetta difesa del pallone e girata non irresistibile ma tipica di chi comunque il fiuto ce l’ ha.
L’ ultima parte vede il Mallorca sicuramente più interessato a un altro gol, ma senza più episodi degni di nota, a parte l’ agognato ritorno sui campi di Primera di De la Peña e l’ uscita per infortunio (dovrebbe essere comunque relativamente leggero) di Güiza.
I MIGLIORI: Eccezionale Güiza, ovvero l’ arte di muoversi senza palla. Stira e allunga le difese avversarie, costrette a un superlavoro e spesso beffate dai suoi movimenti sul filo del fuorigioco. Alta velocità ed una freddezza non comune nel finalizzare l’ azione, al Mallorca (con giocatori così bravi a servirlo nello spazio) ha trovato il suo Paradiso, non si può più ignorare. Ibagaza ancora una volta irrinunciabile ispiratore.
I PEGGIORI: Torrejon soffre tantissimo i movimenti di Güiza, ai quali non può contrapporre una capacità di risposta adeguata. Forte responsabilità di Zabaleta, che si dimentica della diagonale, sul gol di Arango. Nunes è insicuro, e anche Ballesteros finisce col cadere, con tutti e due i piedi, nella rete.
Mallorca (4-1-4-1): Moyá 6; Héctor 6, Ballesteros 5, Nunes 5, Fernando Navarro 6,5; Basinas 6 (dal 62’ Jonas Gutiérrez 6); Varela 6, Ibagaza 7, Borja Valero 6, Arango 6,5; Güiza 7 (dall’ 83’ Victor s.v.).
In panchina: Lux, David Navarro, Ramis, Tuni, Trejo.
Espanyol (4-4-1-1): Kameni 5,5; Zabaleta 5, Torrejon 5, Jarque 6, Clemente Rodriguez 5,5; Valdo 6,5, Moisés 6, Smiljanic 5,5 (dal 70’ De la Peña s.v.) , Riera 6,5; Luis Garcia 6 (dall’ 87’ Jonatas s.v.); Tamudo 6 (dal 59’ Lacruz 6).
In panchina: Lafuente, Moha, Jonathan Soriano, Coro.
Gol: Arango 2’ (M); autorete Arango 20’ (E); Tamudo, rig. 25’ (E); Güiza 68’ (M).
Arbitro: Undiano Mallenco. Ammoniti: Héctor, Fernando Navarro, Varela, Ibagaza, Basinas e Güiza per il Mallorca; Jarque e Riera per l’ Espanyol. Espulsi: Ballesteros per il Mallorca; Clemente Rodriguez (doppia ammonizione) per l’ Espanyol.
Valverde ripropone, e non potrebbe altrimenti, l’ undici che ha matato il Madrid, stesso discorso per Manzano, come a Huelva di punta resta il solo Güiza, con l’ interessante coppia di creativi Ibagaza-Borja Valero nel cuore del suo 4-1-4-1.
E’ proprio il genio di Ibagaza ad illuminare l’ inizio del match con un’ invenzione che lascia di sale l’ impreparata difesa ospite: l’ argentino batte subito la punizione, pennellando una traiettoria morbida che Arango, uno dei migliori colpitori al volo di tutta la Liga, lasciato solo da Torrejon e Zabaleta, non può non schiaffare in rete, con sentiti ringraziamenti. I padroni di casa legittimano il vantaggio con un fermo dominio delle prime fasi del match: l’ Espanyol fatica come sempre ad iniziare l’ azione delle retrovie, ancora di più col buon pressing del Mallorca, che controlla il possesso-palla e risulta nettamente più continuo, pulito e verticale nelle sue iniziative.
Però il cinismo dell’ Espanyol non è una semplice frase fatta: in 5 minuti, dal 20’ al 25’, i catalani si trovano addirittura in vantaggio, quasi senza essere entrati nemmeno in partita. Due episodi isolati, ma pesantissimi: prima il più classico degli autogol (Arango devia di testa nella propria porta un’ insidiosa punizione dalla sinistra di Luis Garcia), poi un rigore concesso dopo un pasticcio della difesa maiorchina, con Nunes che gestisce malissimo un lancio lungo, consentendo a Tamudo di scappargli via e costringendo Ballesteros a un fallo in seconda battuta dal prezzo salatissimo: chiara occasione da gol ed espulsione.
Tamudo trasforma e spiana una strada in discesa per i suoi, che gestiscono senza patemi le fasi successive della partita, fino all’ inizio del secondo tempo, con un Mallorca (riorganizzatosi con l’ arretramento di Varela nella posizione di terzino destro, lo spostamento di Héctor al centro della difesa e l’ allargamento, comunque con infinite possibilità di svariare, di Ibagaza sulla destra del centrocampo) forzatamente inoffensivo, che si limita giusto a qualche tentativo di lancio volto a innescare la profondità dell’ isolato Güiza.
Ma gli scossoni non sono finiti: il mai persuasivo Clemente Rodriguez si becca il secondo giallo, e la partita torna in bilico. Nuova linfa per il Mallorca, che rialza il baricentro, affida le chiavi del centrocampo ad Ibagaza e Borja Valero, e ripresenta il suo asso Jonas Gutiérrez, al ritorno dall’ infortunio occorsogli nella trasferta col Betis. Ma l’ uomo che sposta gli equilibri di questo Mallorca 2007-2008 resta più che mai Dani Güiza, a dir poco sublime quando si inventa il 2-2: al di là dell’ incertezza di Kameni sul tiro finale, un concentrato del suo gioco rapinoso e non privo di eleganza: lancio di Fernando Navarro, solito scatto sul filo del fuorigioco, aggancio spalle alla porta, perfetta difesa del pallone e girata non irresistibile ma tipica di chi comunque il fiuto ce l’ ha.
L’ ultima parte vede il Mallorca sicuramente più interessato a un altro gol, ma senza più episodi degni di nota, a parte l’ agognato ritorno sui campi di Primera di De la Peña e l’ uscita per infortunio (dovrebbe essere comunque relativamente leggero) di Güiza.
I MIGLIORI: Eccezionale Güiza, ovvero l’ arte di muoversi senza palla. Stira e allunga le difese avversarie, costrette a un superlavoro e spesso beffate dai suoi movimenti sul filo del fuorigioco. Alta velocità ed una freddezza non comune nel finalizzare l’ azione, al Mallorca (con giocatori così bravi a servirlo nello spazio) ha trovato il suo Paradiso, non si può più ignorare. Ibagaza ancora una volta irrinunciabile ispiratore.
I PEGGIORI: Torrejon soffre tantissimo i movimenti di Güiza, ai quali non può contrapporre una capacità di risposta adeguata. Forte responsabilità di Zabaleta, che si dimentica della diagonale, sul gol di Arango. Nunes è insicuro, e anche Ballesteros finisce col cadere, con tutti e due i piedi, nella rete.
Mallorca (4-1-4-1): Moyá 6; Héctor 6, Ballesteros 5, Nunes 5, Fernando Navarro 6,5; Basinas 6 (dal 62’ Jonas Gutiérrez 6); Varela 6, Ibagaza 7, Borja Valero 6, Arango 6,5; Güiza 7 (dall’ 83’ Victor s.v.).
In panchina: Lux, David Navarro, Ramis, Tuni, Trejo.
Espanyol (4-4-1-1): Kameni 5,5; Zabaleta 5, Torrejon 5, Jarque 6, Clemente Rodriguez 5,5; Valdo 6,5, Moisés 6, Smiljanic 5,5 (dal 70’ De la Peña s.v.) , Riera 6,5; Luis Garcia 6 (dall’ 87’ Jonatas s.v.); Tamudo 6 (dal 59’ Lacruz 6).
In panchina: Lafuente, Moha, Jonathan Soriano, Coro.
Gol: Arango 2’ (M); autorete Arango 20’ (E); Tamudo, rig. 25’ (E); Güiza 68’ (M).
Arbitro: Undiano Mallenco. Ammoniti: Héctor, Fernando Navarro, Varela, Ibagaza, Basinas e Güiza per il Mallorca; Jarque e Riera per l’ Espanyol. Espulsi: Ballesteros per il Mallorca; Clemente Rodriguez (doppia ammonizione) per l’ Espanyol.
2 Comments:
Vale x trovare gli aggiornamenti per pro evolution soccer 2008, per play station 3, dv li trovo?
tipo la fascia da capitanto del real e rossa invece dovrebbe essere blu cn lo stemma del real, particolari, ma sn maniaco della precisione
Mi spiace, non so proprio come aiutarti. Manco ci avevo fatto caso che la fascia da capitano del Real è blu :)
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