domenica, marzo 07, 2010

Come Calcio comanda.

Scordatevi le rimonte sgangherate del Capello-bis o gli avventurosi sussulti d’orgoglio del Real Madrid di Schuster. Da 0-2 a 3-2, vittoria col fiatone a fil di sirena, ma signori, il risultato finale poteva essere 5, 6 o anche 7 a 2 e nessuno avrebbe avuto alcunchè da ridire. A questa vittoria col fiatone, che frutta il primo posto a pari punti col Barça fermato ad Almería, il Real Madrid ci è arrivato seguendo coerentemente e caparbiamente il filo conduttore di una prestazione superba, un travolgente concentrato di calcio-spettacolo, il migliore della stagione senza dubbio. Rimane soltanto un punto interrogativo, un grande pesante punto interrogativo, sulla strada che separa questa squadra dalla piena consapevolezza della propria forza, e si chiama Lione/Ottavo di finale di Champions League.

Il miglior Real Madrid è quello che impone un ritmo insostenibile anche per un avversario atleticamente attrezzato benissimo come il Sevilla. Sevilla che sorprende nel quarto d’ora iniziale, entrando in partita prima dell’avversario e passando subito in vantaggio (gli andalusi sfruttano intelligentemente le sovrapposizioni sulle fasce, colpendo il lato meno coperto del rombo di centrocampo di Pellegrini), ma che poi praticamente non esce più dalla propria metacampo.
Il ritmo che impone il Real non è solo quello delle gambe che bruciano l’erba dei suoi atleti (Sergio Ramos, Cristiano Ronaldo, Higuaín, Lass Diarra, Kaká ove ritrovasse il passo: poche squadre in Europa hanno tanta facilità di corsa), ma è anche e soprattutto la velocità impressa al pallone nei suoi continui spostamenti, da un lato all’altro o in verticale. Il pallone corre sempre di più dell’essere umano, ancora di più se a calciarlo è Xabi Alonso. Il meraviglioso basco (drammatica assenza martedì col Lione) ancora una volta legge, collega e dà continuità a tutti quei movimenti offensivi che invece riesce tanto difficile decifrare agli avversari.

Senza punti di riferimento fissi dalla trequarti in avanti, sia al centro che sugli esterni, il Real Madrid devasta l’avversario liberando l’inserimento in corsa, da dietro e quindi con minori possibilità di essere marcato, di un terzo uomo che si fionda nello spazio creato dalle triangolazioni strette o dagli inimitabili cambi di gioco verso il lato opposto eseguiti da Xabi Alonso. Ne sbuca sempre uno libero, i pompieri del Sevilla non fanno a tempo a spegnere un fuoco che subito gli incendiari merengues ne appiccano un altro.
Perfetti Cristiano Ronaldo e Higuaín (avete letto bene, anche Pipita) nello svuotare l’area per aprire varchi ai compagni e poi riapparire a sorpresa per concludere, perfetto anche Kaká (per quanto privo dello spunto individuale) nel coordinare i suoi movimenti con quelli degli attaccanti e degli altri centrocampisti, spesso svariando sulle fasce per favorire la superiorità numerica. Partecipano alla festa con le loro incursioni anche Marcelo e Sergio Ramos (ben più pericoloso così, quando arriva all’improvviso senza palla, piuttosto che quando la porta fino alla trequarti, come tende spesso a fare), e in generale tutto il Real Madrid, perché una grande squadra si muove in blocco senza separare mai nettamente le due fasi. È corta, solidale e aggressiva quando ha il pallone e lo è anche quando lo perde, perchè il Sevilla lo recupera sempre troppo vicino alla propria porta, con centrocampo e difesa troppo schiacciati indietro, e sempre con quei secondi di troppo per riorganizzarsi e ripartire che il Real Madrid sfrutta per accorciare, riconquistare subito palla e imbastire una nuova azione offensiva. Senza soluzione di continuità, a un’intensità spaventosa.

Un’alluvione di palle-gol (Cristiano ancora una volta imprendibile in percussione) che incredibilmente non frutta nemmeno il pareggio a fine primo tempo. Jiménez sa che deve correre ai ripari comunque, e il cambio Capel-Kanouté è più che saggio, perché il maliano può permettere alla sua squadra di salire e guadagnare metri molto più di quanto non sappia fare Negredo (ottimo centravanti ma complessivamente molto più limitato nella lettura del gioco). Non c’è trippa per gatti però, perché il doble pivote Zokora-Fazio (quello che permettono le assenze) è troppo piatto per permettere un’uscita facile dalla metacampo, ma soprattutto perché il Real Madrid è di avviso contrario, e insomma, ubi maior minor cessat.
L’assurdità del calcio però permette al Sevilla di ottenere addirittura il doppio vantaggio, con una di quelle punizioni dalla trequarti che non sono nemmeno tiri ma che una volta che passano fra grovigli di teste e gambe, picchiano sul terreno e rotolano infide verso lo specchio della porta diventano letali. Dragutinovic così si prende tutta la sua involontaria e immeritata gloria.

Si deprime un po’ ma non si scompone il Real Madrid, non avrà la fortuna dalla sua, ma il Calcio sì. Funzionano i cambi di Pellegrini, che riattiva e rende più imprevedibili i flussi di gioco con l’arretramento di Marcelo e l’ingresso di Van der Vaart e Guti come mezzeali: col Sevilla ancorato dietro (Jiménez capisce perfettamente che i suoi non possono controbattere nella metacampo avversaria, quindi cerca di limitare i danni infoltendo la propria, con un centrocampista difensivo in più, Duscher, al posto di Negredo), gli specialisti dell’ultimo passaggio fanno proprio al caso.
Il biondo verticalizza che è un piacere, Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos hanno già pensato a pareggiare, peccato però che fra lo strameritato gol della vittoria e il Real Madrid si frapponga una teoria di pali, occasioni mancate d’un soffio e prodezze di Palop (tornato in questa stagione sui livelli dell’era-Juande Ramos) della quale confesso candidamente aver perso il conto. Ma il tap-in di Van der Vaart in pieno recupero non solo è vero, ma è giusto, terribilmente giusto.

FOTO: marca.com

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35 Comments:

Blogger Taymour Zein said...

Aspettiamo anche la parte sul Barça. Il Real ieri ha giocato benissimo, e sai quanto mi costa ammetterlo. I giocatori del Madrid al momento stanno meglio fisicamente e questo gli permette di sfruttare al meglio le loro grandi qualità tecniche. Il Real ieri è sembrato tanto simile al Barça dell'anno scorso, quello da cui è stato distrutto al Bernabeu 2 a 6 per intenderci. la palla correva velocissima, i giocatori si infilavano negli spazi e si creavano un aacco di occasioni da gol. Proprio come ieri, anche il punteggio è stato meno sfavillante perchè il Madrid è stato più sfortunato. CR9 impressionante, come Messi contro l'Almeria. Sergio Ramos e Higuain decisivi. Prestazione stellare quindi, non c'è che dire. E bisogna anche dare merito a Pellegrini di aver effettuato due cambi veramente azzeccati che hanno ampliato ancora di più il potenziale offensivo del Madrid. Ieri, da tifoso del Barça ho veramente avuto paura e ho sentito che questa liga poteva per la prima volta sfuggirci di mano. Spero non sarà cosi, e resto dell'idea che lo scontro decisivo sarà al Bernabeu

4:30 PM  
Blogger Flavio said...

La differenza tra Real e Barça in questo momento, oltre nel fatto che il real sta giocando meglio, è dovuta ad una superiorità madridista da un punto di vista dei singoli. Mentre nel Barça segnano solo Messi e Pedrito, nel Real invece entrano Guti e Van der Vaart e cambiano la partita. Ora come ora stiamo assistendo alla dimostrazione di come la rosa blaugrana sia corta e depotenziata, sia qualitativamente che quantitativamente rispetto allo scorso anno, vedasi scambio Ibra-Eto'o, l'acquisto inutile o quanto meno spropositato di Chygrynskiy, mancanza di un ricambio a D Alves, di un ricambio ad Henry, mancanza di un centravanti "vero", uno capace di fare 20 gol; il Real invece, dispone di un numero maggiore di "bocche di fuoco" tra attaccanti e centrocampisti, in campo e in panchina. Ha fatto una campagna acquisti esagerata sì, ma che possiamo dire quasi completa in tutti i reparti (grande colpo Xabi Alonso, insieme a C Ronaldo la migliore operazione di mercato dell'anno), anche se magari l'acquisto di Kakà a conti fatti è inutile, visto che avevano un fuoriclasse come Robben. Se ci aggiungiamo poi che il Real ha preso anche un allenatore di ottimo livello, l'inerzia della Liga non può che andare verso Madrid. Mi dispiace perchè sono un grande tifoso del Barça, ma probabilmente le vittorie dell'anno appena trascorso hanno portato ad un eccesso di sicurezza e fiducia nei propri mezzi, che si è tradotta in un mercato estivo pessimo, inadeguato dove invece bastava far poco per rendere il Barça imbattibile per almeno due tre anni, in europa e nella Liga.

9:09 AM  
Blogger Francesco said...

Secondo me Guardiola é un gran tecnico, ma le vittorie gli hanno dato un potere forse troppo elevato nella società a livello di mercato, col risultato che si é lasciato un po' prendere la mano. Con i 25 milioni spesi per Chryginsky o come cavolo si scrive, più i 45 milioni di Ibrahimovic, + i 14 di Keirrison avrebbero potuto comprare Villa o Benzema più un difensore di livello magari spagnolo + un esterno offensivo sinistro che desse profondità alla squadra. Rispetto ad Ibra, se é vero che é un talento innato, é anche vero che da sempre ha palesato diversi limiti, di carattere e di mentalità vincente. Inoltre non é mai stato un goleador. Rispetto a Chygro, invece, non posso credere che non ci sia in Europa un difensore più bravo nel tocco di palla dell'ucraniano, che secondo me anche a livello di caratteristiche tecniche vale quanto Felipe della Fiorentina, pagato 9milioni, o Bonucci del Bari (250 mila euro).

5:26 PM  
Blogger valentino tola said...

Ragazzi, credo si sia capito che non ce l'ho fatta a scrivere del Barça :-)

Onestamente non so distinguere come voi se la superiorità attuale del Real Madrid (Lione permettendo: quella è una storia che non c'entra nulla... se dopodomani vanno dai francesi dicendogli "visto come abbiamo giocato col Sevilla?", quelli gli rispondono per l'appunto con un francesismo "e sticazzi?") dipenda da una superiorità fisica o delle individualità. Penso che ci sia un po' della seconda ipotesi (perchè il Barça ha un Ibrahimovic e un Iniesta in meno ora come ora), però mi limito a dire che il Real Madrid gioca meglio, e quando giochi bene le individualità influenzano il collettivo e viceversa.

Sul Barça sono d'accordissimo che la rosa sia troppo corta. Sulle singole operazioni ribadisco che Ibrahimovic ora non funziona proprio ma in estate per me poteva avere un senso; Chigrinskiy non era strettamente necessario, le cifre sue e di Ibra sono assurde, ma per me è una pedina potenzialmente buona che non sta venendo gestita bene (come Bojan).

Ora, detto questo, davvero si può pensare che questi due giocatori stiano rovinando tutto?
No, è chiaro che è a livello globale che qualcosa non va. Ibrahimovic resta una palla al piede (il Barça e soprattutto Messi, uno stratosferico Messi, hanno giocato meglio senza Zlatan a pestare i piedi davanti all'area), ma è anche tutta la squadra che muove la palla lentamente, stenta, e questo dato non è pù solo legato all'appunto che facciamo ad Ibrahimovic della mancanza di profondità (anche perchè sabato l'Almeria ha difeso bassissimo, quindi non era questione di profondità, Ibra è mancato in tutto il resto che saprebbe e dovrebbe fare... tenere palla, duettare, aprire spazi ai compagni giocando spalle alla porta, cosa che faceva bene nei primi mesi).
La cosa per il Barça potrebbe migliorare qualora nelle prossime settimane coincidessero una serie di fattori: continuità ad alti livelli di Alves (profondità a destra), crescitadi iniesta (avresti un giocatore in più capace di partire in percussione e spingere dietro l'avversario), recupero su livelli decenti di Henry e ritorno dall'infortunio di Keita (molto molto importanti per fare da contrappeso a Ibrahimovic: Henry coi suoi tagli e scatti senza palla, Keita con gli inserimenti, è uno che "allunga" molto bene la squadra arrivando senza palla dal centrocampo). Anche il recupero di Abidal (Maxwell mi convince ogni giorno di meno) non verrà male, pur non essendo importante come i giocatori citati prima.

6:42 PM  
Blogger Taymour Zein said...

Quale è, secondo te, il miglior tridente per l'attacco da schierare contro il Valencia vista l'assenza di Ibrahimovic? Io opterei per un Messi-Pedro-Bojan con quest'ultimo come prima punta ed Henry che entra a fare il centravanti nella ripresa.

6:55 PM  
Blogger valentino tola said...

Messi-Bojan-Henry

7:03 PM  
Blogger Taymour Zein said...

Pedro proprio non ti piace eh?

7:24 PM  
Blogger valentino tola said...

No, è un ottimo giocatore, ora è uno dei più positivi e stramerita la titolarità. Però cerco di ragionare più a lungo termine: il Barça ha già una rosa troppo corta, e non si può in nessun modo permettere di avere di fatto due giocatori in meno, sfiduciati per quando verrà la fase più calda della stagione.
Penso che quello che potrebbero dare Bojan e ancora di più Hnery in buone condizioni è tantissimo, ed è sicuramente di più di quello che può dare un Pedro pure ottimo.
Perciò per una partita puoi tenere in panchina Pedro, che resta comunque "caldo", e puoi approfittarne per provare con Henry e Bojan. Solo se giocano possono ingranare, no? E per giocare intendo giocare davvero, non togliere Bojan dopo un tempo o un'oretta scarsa e rimetterlo in panchina per le dieci partite successive, spezzoni insignificanti esclusi.
Bisogna approfittare al massimo dell'opportunità che in questo momento è l'assenza di Ibrahimovic.

8:14 PM  
Blogger Vojvoda said...

Ieri il Real ha saccheggiato la speranza di un comune mortale di gustarsi una goleada come Dios comanda. 15, 20, forse più occasioni da gol con ritmi incessanti e frustate alla gara che tra pochi giri di lancette dovrebbero spazzare via anche i saporiti savoiardi.
Lione che ha un organico similare agli andalusi, forse un tantino meglio in alcune zone del campo, ma Toulalan più, Duscher meno, siamo lì...
Pur con qualche defezione [Renato, Luisfa e Kanouté, (entrato solo a gara in corso), le più significative] di riguardo, i Del Nido chicos sono stati macellati lentamente sino all'esplosione di gioia di VDV.
Tieni Sneijder e butti via Guti, tieni Robben e non compri Kakà, ed ecco che hai la squadra più forte del mondo per altri 3 anni almeno.
Siviglia bravo e generoso con un Perotti grande così e le ali del primo tempo abili a puntare e punzecchiare: parliamo di Capel e Gesù Navas. Capel spentosi col tempo e lazzarone, con tanti anticipi subiti dalla metà del primo periodo in poi e saggiamente sostituito da "montagna" Kanouté, uno che con la palla sa far tutto quando sei con l'ossigeno in riserva.
Capitolo Pellegrini: sposo totalmente ed incondizionatamente le prime frasi del campione Vale quando parla delle rimonte era Capello e Schuster.
Signori: finalmente ora la casa blanca ha un entrenador con la E maiuscola che mangia tattica a colazione, calma a pranzo e poi la sera si concede sti sballi da ventenne a Tel Aviv.
Capitolo Barca: mi sembra che vengo dicendo da tempo che l'autorità di Guardiola sul mercato abbia prodotto guasti irreparabili per sta stagione e Pygrinskiy, Ibracatramovic e Fantasmison lo dimostrano. Tre acquisti falliti come i bersagli del biathlon dalla squadra nazionale italiana.
Peccato: con quella cifra (110 mln per la cronaca) ti prendi 7 ottimi giocatori e rimpolpi una rosa che succhia il midollo da Pedro e di tanto in tanto dal Boja e da Jeffren. Diciamo che Guardiola ha agito da egoarca in regime totalitario facendo un mercato "ad personam" credendo che l'abracadabra venisse da Ibra bravo a camuffarsi da campione in un torneo da pensione e vendersi come un puledrone per racimolare il milione...
Ciao Vale;-)

12:05 AM  
Anonymous cespo said...

Guardiola non è mourihno.
Non facciamogli prendere tutte le colpe. Lui ibra non so quanto lo volesse. Voleva cacciare eto'o, come aveva deciso la partenza di dihno e deco. Io scommetto quello che volete che avrebbe voluto mille volte di più villa.
Chygro secondo me è un po' una risposta a questo acquisto non voluto, un po' un imporsi e far sentire il suo peso. Ho vinto tutto, anche il torneo di calciobalilla della rambla, e conta niente il mio voto? Se non mi comprate l'ucraino non firmo e me ne vado a svernare milioni di euro in giro per l'europa.
Anche il non acquisto del povero felipe luis mi è sembrata un assurda manovra societaria, che non ha voluto cedere al tira e molla del depor. Risparmi e compri maxwell (per carità non malissimo ma nemmeno sto fenomeno) e alla fine? si sono spesi soldi inutili, accorciando una rosa già all'osso. Tener caceres, toh, non un fenomeno, ma magari migliora?
Keirsson manco lo han visto, 14 banane. Boh, ripeto, mercato pessimo, anche in vista della presenza della coppa d'africa

12:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

Vojvoda sei il nuovo Gazzaniga ;-)

markovic

2:42 PM  
Blogger valentino tola said...

O Vojvoda, ma che ti sei fumato? :D

Concordo. Mercato pessimo, questo sta dimostrando il campo. Però aggiungo che anche questo mercato non toglie un briciolo di possibilità sulla carta al Barça: dissento con chi ritiene la squadra dello scorso anno potenzialmente superiore a questa.

5:10 PM  
Blogger Unknown said...

ciao allora ti ho aggiunto! grazie x lo scambio: videogoalparade.blogspot.com

5:28 PM  
Blogger Francesco said...

Riguardo ad Ibra, ricordo perfettamente molte dichiarazioni di Guardiola ben contento di sostitire etoo con lui, anzi anche vantandosi "di avere buon gusto", certo in funzione del fatto che le sue capacità di fraseggio avrebbero aumentato le possibilità di gioco dei blaugrana. Certo, col senno di poi tutti bravi a criticare io per primo, ma una cosa é vera: come talento complessivo il Barca di quest'anno è anche superiore a quello dello scorso anno. Come lo era probabilmente anche quello con Etoo' Henry Messi e Ronaldinho. Da qui a ripetere l'exploit dello scorso anno la strada é lunga.

7:31 PM  
Anonymous madrid7 said...

Voi sapete che se ilioni di Mercoledi non va la gente se ne sbatterà di tutti questi progressi vero? Se questa squadra non recupera una dimensione Europea non varranno nulla nemmeno 19 vittorie su 9 partite nel girone di ritorno....
Ed è giusto così, perchè una squadra che spende 300 milioni di euro per la campagna acquisti non può a fine stagione dire "però abbiamo giocato bene" ed avere gli stessi risultati dell'anno prima...
Domani è troppo, troppo importante
è dall'insediamento di Florentino che attendo qusto momento...

1:35 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Admin
Sì ti ho aggiunto anche io, ciao.

@ Francesco
D'accordo su tutta la linea.

@ madrid7
Considerazioni sacrosante, però sabato è stato quello che è stato, una partita-capolavoro.

3:23 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Senza guardare troppo in casa del vicino (che comunque domenica riceva una squadra tutt'altro che malleabile e capacissima di piazzare lo shcerzetto al Camp Nou), credo che il merito della posizione in classifica del Madrid e del suo recupero sia fondamentalmente di 2 acquisti (CR9 e Xabi Alonso) e del tecnico che ha saputo fare anche un ottimo lavoro psicologico e di spogliatoio sanando (apparentemente) le beghe con Guti e relegando senza troppo clamore il totem Raul in panca. Bene anche la ripresa di vdV che la società voleva svendere ad ogni modo mentre sta tornando utilissimo. Che Pellegrini sia un ottimo tecnico lo sapevamo in molti di quelli che scrivono qui poi che stia anche riuscendo a tenere buono lo spogliatoio e ad ottenere finalmente una cosa chiamata gioco che a Madrid mancava da anni è un altro discorso. La parte di stasera sarà decisiva per il proseguo della stagione ma non determinante: se dovesse andar male (e giù di scongiuri) non si dovrà parlare di squadra sbagliata o di annata da buttare o peggio di tecnico da sostituire ma proseguire nel progetto otimmo che sta portando avanti Manuel. Poi se il risultato dovesse sorriderci allora la squadra prenderebbe ulteriore fiducia in sè stessa il che potrebbe essere l'ingrediente in più per il testa a testa in Liga. Come sentito ieri su Sport Italia il Madrid ha anche aggiunto una cosa che in Catalogna avevano dimenticato: la pressione dell'avversario. Dopo un'annata dominata come la scorsa si erano abituati bene e vedersi arrivare addosso la squadra che fino a 2 giornate fa era sotto di -5 può pesare se sommiamo questo alle assenze e a degli acquisti sbagliati. Inoltre, se il Madrid bene o male ha sopperito all'assenza di CR9 non so quanto il Barca attuale potrebbe fare a meno di Messi ,l'unico a segnare regolarmente. Direi che non sia più il caso di paragonare Kakà a Robben: sono 2 giocatori diversi e il Robben visto a Madrid negli ultimi anni era ampiamente sotto al Kakà visto a Milan (tolto quello dell'ultima annata tormentata da mille piccoli guai fisici). Poi che in questa stagione stia facendo meglio l'olandese ci può stare. Idem per Guti-Sneijder: Guti se pur incatenato da Pellegrini ha accettato di non essere un titolare ma un uomo da schierare ogni tanto a partita in corso mentre Sneijder che è pure titolare della sua nazionale non avrebbe certo accettato il ruolo di riserva nell'anno mondiale. Senza contare che Sneijder aveva mercato mentre Guti...
Una domanda per Valentino: chi vedi oggi titolare nel Madrid al posto di Xabi Alonso e Marcelo? Ma le diffide non si azzerano dopo la fase a gironi?

3:38 PM  
Anonymous Madrid7 said...

ALLORA DICO SOLO 2 COSE
1 posto CHAMPIONS
100000 posto LIGa
Abbiamo comprato 300 milioni di euro di giocatori per giocare una partita del cazzo col Barcellona a metà aprile.....ne ho ben donde della Liga....
P. S. Higuain era riuscito a salire nella mia classifica di gradimento, ora è sceso sotto terra......SONO STUFO!!!!

10:55 PM  
Anonymous madrid7 said...

Speriamo di non vincere la Liga....mi sono rotto delle rimonte sul Getafe....SCHIFO

11:27 PM  
Anonymous Edo14 said...

5.000.000.000 miliardi di Euro spesi per uscire dalla Champion's agli ottavi per la sesta volta di seguito.
Grazie, Real Madrid, per tutte le emozioni che ci sai regalare!

PS Comunque Marca che chiede la testa di Pellegrini è vergognoso, si meritano altri 10 anni di capellate e schusterate assortite...

12:16 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Hincha e madrid 7
Per quel che posso cerco di immedesimarmi con voi, vi faccio le mie condoglianze. è frustrante, indubbiamente frustrante. è la stessa cosa che ho provato con la Spagna in tutti i tornei prima dell'ultimo Europeo.

@ Edo
Condoglianze anche a te, ognuno esprime il proprio dolore a modo suo, questo è chiaro :D

Comincio a pensare che per rivedere tre squadre spagnole ai quarti di Champions dovremo aspettare che vi qualifichiate voi l'anno prossimo ;-)

1:07 AM  
Blogger Flavio said...

Ebbene Valentino, non pensi che questa sconfitta del Real dimostri che nella Liga il livello generale è così basso da consentire tutte queste vittorie ad una squadra che esce invece agli ottavi di Champion's contro un, a mio avviso, modestissimo Lione? La fortuna del Real è che il Barça ha sbagliato alcune operazioni di mercato, altrimenti sarebbe a meno 6-7 punti, considerando, ripeto il livello generale della Liga. Ma ora sono sicuro che a Madrid si scatenerà l'inferno e ciò avrà conseguenze anche sul prosieguo del campionato nazionale. Quello che è successo ieri in Champion's è INGIUSTIFICABILE per una squadra che ha acquistato C RONALDO, KAKA', BENZEMA, XABI ALOSO, ALBIOL, ARBELOA. Ultima considerazione: se è vero che il Barça ha fatto una stupidaggine a privarsi di Eto'o (addio in attacco al gioco veloce e palla a terra), quello che ha fatto il Real privandosi di ROBBEN è INCONCEPIBILE!!!
Mi aspetto un tuo pezzo su questa disfatta madridista, saluti.
Flavio

8:46 AM  
Anonymous madrid7 said...

Ah a proposito, nessuno faccia storie se Florentino decide di vendere Higuain.... fino a ieri ero un suo sostenitore, ma ora mi ha stufato definitivamente...potrà anche vincere il pichichi, ma tanto quando doveva REALMENTE metterla dentro non lo ha fatto...
Ea non rifilatemi la boiata che è giovane e che maturerà, Raùl e Morientes alla sua età avevano già vinto la Champions lui sono 4 anni che stà qui a segnare al Getafe ed a fallire in champions.
Un giocantore che segna solo in campionato NON è DEGNO DELLA MAGLIA DEL Real Madrid!

11:16 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Mi lamento spesso del livello della Liga, ma in questo caso non credo sia la spiegazione (credo rappresenti molto più una spiegazione guardando i dati in aggregato o comunque figuracce come quelle di due settimane fa in Uefa di Villarreal e Athletic Bilbao).

In mezzo a quest'ansia (comprensibilissima nei tifosi madridisti, è una cosa veramente frustrante, lo ripeto) di buttare tutto al cesso, faccio presente che il Real Madrid nel primo tempo ha replicato a grandi linee (effetto speciale più-effetto speciale meno) la partita col Sevilla. Non ha chiuso i primi 45 minuti con 2 o 3 gol di vantaggio per puro caso: se anche oggi mi facessero vedere il primo tempo di ieri, senza dirmi come poi è andata a finire, direi che ho di fronte una delle 2-3 squadre migliori d'Europa.
Il problema però è che gli mancano ancora continuità, concretezza e forza mentale per raggiungere quel livello. Anche in Liga ha ceduto in più di un'occasione le riprese agli avversari, ieri però ha pagato perchè ha trovato un avversario che ti punisce. Lo so che non dovrebbe succedere quando hai speso tutti quei soldi, ma in un'eliminazione diretta di Champions succede... sbagli un dettaglio, perdi l'attimo e sei fregato.

E qui vengo al Lione, che credo meriti molto più rispetto. Io non so che cavolo combinano in Ligue 1, ma in Champions ho sempre visto un' ottima squadra. Inferiore al Real Madrid? Ci mancherebbe, ma se sbagli qualche dettaglio, se perdi il filo del gioco (come il Madrid ieri nella ripresa), il Lione è capace di comandare e metterti i piedi in testa. Una delle partite che vidi nel girone eliminatorio fu Liverpool-Lione, ad Anfield, e i francesi giocarono una signora gara, dominando dal primo all'ultimo minuto.
Anche ieri, reagire come hanno reagito dopo un primo tempo in cui sono stati travolti esattamente come il Sevilla è tutto meno che da squadra modestissima.

La cessione di Robben per me rimane un falso problema sinceramente. Come quella di Eto'o.

12:38 PM  
Blogger valentino tola said...

@ madrid7
L'ennesima delusione firmata Pipita, è così. Io lo terrei, ma per fargli fare la riserva, il "dodicesimo" (in effetti l'idea sulla carta era proprio questa con l'acquisto di Benzema).

12:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi rendo conto di tutto... c'è del vero in ogni considerazione che ho letto. E non voglio essere polemico con nessuno (nè proporre verità che non possiedo). Però...

Però è vero che le partite si sbagliano. E che, purtroppo, quando si sbagliano nella Champions post gironi, si paga.
Al Real è successo questo, nell'arco del doppio confronto con il Lione (CHE, COMUNQUE NON DEFINIREI PROPRIO UNA SQUADRETTA) ha complessivamente meritato di uscire. Punto e basta.

Questo non significa però che il lavoro, finora notevole, di Pellegrini vada buttato via (Lo scriveva Valentino, questo Real ha finalmente un gioco, un'identità, una progettualità che prescinde dalle oggettive difficoltà di pilastri come Kaka o lacune in ruoli specifici, vedi esterno difensivo sinistro o punta pesante di riferimento). Nè significa che i vari Higuain, Benzema & Co. siano dei brocchi.

E' vero, all'età di Higuain & Co., Morientes e Raul avevan già vinto tanto, ma è altrettanto innegabile che giocavano in una squadra con una mentalità vincente consolidata e consolidante (per i giovani che venivano inseriti). Questo Real, la mentalità non ce l'ha. E non da ora.

Parlando di Benzema, io lo scrissi in estate che quello del Real era il peggior ambiente possibile per un calciatore come lui (potenziale complessivo enorme ed indiscutibile, limiti specifici evidenti in alcuni fondamentali di riferimento per il ruolo, personalità tutt'altro che granitica... già in nazionale lo aveva dimostrato). Il problema non è Benzema, quindi, ma l'ambiente del Real Madrid. Un contesto folle, nevrotico, dominato da manie di grandezza (anche comprensibili) costretto a confrontarsi con la drammatica dei numeri. Numeri che parlano di 5 (con questa 6) eliminazioni consecutive dalla Champions "che conta".

In un altro blog, peraltro quasi all'altezza di quello di Valentino (a proposito, non l'avevo ancora fatto ma lo scrivo ora: la tua replica su CR9 "attaccante e basta" mi trova completamente d'accordo, chiedo venia e mi inchino), la Liga spagnola veniva paragonata alla Premier Scozzese per il suo essere dominata e dominabile solo da 2 squadre. Al di là dell'iperbole provocatoria (la Premier Scozzese per valori tecnici è un campionato allucinante... La Liga RESTA COMUNQUE il secondo torneo europeo dopo la Premier Inglese, appena sopra la Serie A), un pò di vero c'è. Vedere il Siviglia giocare contro il Real al Bernabeu è stato imbarazzante, anche e persino al di là dei meriti dei "galacticos". E se il Siviglia è una potenziale terza forza del torneo o se il Valencia si affida a Albelda/Marchena nel mezzo, è chiaro che parliamo di una Liga in crisi di identità e di prospettive. Questo, inevitabilmente, si ripercuote sulle 2 grandi, standardizzate su un livello abbassato e quindi in difficoltà a riproporsi al top quando il gioco si fa duro, in Champions, appunto. Quando ti abitui a vincere in un certo modo, mentalmente ti "formatti", con annesso disorientamento in caso di difficoltà improvvise.
In fondo, è accaduto ed accade lo stesso anche all'Inter di Mourinho, che se permettete, come potenziale uomo per uomo, vale qualsiasi grande squadra della Premier e della Liga stessa.

Rispetto alle cessioni di Sneijder e Robben... che dire? Credo che il 95% di noi, in questo blog, erano piuttosto perplessi già in estate (soprattutto rispetto a Sneijder... non dimentichiamo la fragilità psico-fisica di Robben. Gran giocatore, per carità, ma solo prima del match con la Fiorentina, su autorevoli siti tedeschi si parlava di lui come di un malato immaginario).
Scusate se mi sono dilungato troppo.
Marcello.

12:52 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Marcello
Come quasi sempre, mi trovo d'accordo con le tue considerazioni. Anche se il livello della Liga non è la spiegazione per ieri, il discorso sulla "formattazione" mi sembra molto interessante.

PS: Sì, anche io avevo parlato del rischio di una "deriva scozzese". Qual è il blog dove l'hai letto? M'incuriosisce.

1:05 PM  
Anonymous madrid7 said...

Il guaio è che mentre nei sei anni precedenti si poteva dire "rifondiamo" ecc.quest'anno manco quello si può dire...
Chi comprare???? cosa farre???
Il fatto è anche un'altro.
Se fai giocare Benzema al posto di Higuain in LigA ti segna la metà dei goals cheHiguain ha segnato finora... E poi magari entra Higuain e ti segna una doppietta...come fare a tenerlo fuori???Lo fai perchè hai la Champions mercoledì???
Altra cosa: Pellegini ha indubbiamente dato un gioco a questa squadra, ma oggettivamente, alla luce dei risultati, come fare a tenerlo? Anche se vincesse la Liga, otterrebbe gli stessi risultati di Capello e Schuster, con im più una squadra mooolto più forte....
E inutile dire "diamogli tempo", questo non è l'ARSENAL, QUESTO è IL Real Madrid, io non dico che per guadagnarsi la riconferma avrebbe dovuto vincere per forza la Champions....ma NON FUORI AGLI OTTAVI CON IL LIONE!!!! Come si può riconfermare un allenatore dopo questri risultati?
Eppoi, sinceramente, come si potrebbe gioire per la Liga mentre magari Puyol alza la Coppa dei Campioni al Bernabeù??? Da qualunque punto di vista la vediamo, questo è un FALLIMENTO TOTALE!!!

1:07 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il blog che ti dicevo è questo.
http://silviodifede.blogspot.com/

Il riferimento che citavo è parte del pezzo su Man Utd - Milan.
Marcello.

2:10 PM  
Blogger Flavio said...

Scusa Valentino, io spesso sono stra d'accordo con le tue considerazioni ma stavolta vorrei farti notare che, a mio avviso le cessioni di Robben ed Eto'o non sono come dici tu un falso problema: con Robben al posto di Kakà, avresti avuto un'ampiezza di gioco sulle fasce (considerando S Ramos dietro e Marcelo-CR9 dall'altra parte)non indifferente; Kakà è un problema perchè parte centrale e sono ormai anni che i difensori di ogni latitudine hanno imparato a non farlo partire palla al piede come faceva i primi anni al Milan; il suo problema è che non vuol proprio cambiare il suo modo di giocare, cosa che gli creava non pochi problemi con Ancelotti che giustamente lo voleva largo a sinistra, e non a caso la migliore partita che ricordi di Kakà è quella della semifinale Champion's a Manchester, quando fu schierato proprio largo a sinistra e fece ammattire i Red Devils. Inoltre partendo centrale, marcato e bloccato facilmente, intasa la trequarti togliendo pericolosità sulle fasce, ingolfando e rallentando la manovra proprio perchè non si muove mai in orizzontale ma solo in verticale, dove viene sempre preso o dai centrali di difesa o dai pivote, e non mi sembra una cosa da poco; Robben invece parte da destra e converge al centro...è semplicemente (al di là di una certa fragilità fisica) un assoluto fuoriclasse secondo nel suo ruolo solo a sua santità Leo Messi. Capitolo Eto'o: oltre all'istinto del goleador che Ibra non avrà mai, con il camerunense l'attacco blaugrana guadagnava tantissimo in velocità ed in duttilità: quante volte abbiamo visto, esempio per tutti la finale Champion's, Eto'o partire a destra, creando problemi ai marcatori avversari costretti a marcarlo da lontano, e contestualmente permettendo a Messi di giocare come falso centravanti con Vidic e Ferdinand che non potevano assolutamente prenderlo? Con Ibra questo non puoi farlo e non mi sembra neanche questa una cosa da poco. Infine sul Lione: l'ho visto giocare quest'anno quattro partite di Champion's e qualche big match in campionato: onestamente, a livello di Champions', è almeno quest'anno una squadra di seconda fascia (come il Porto, lo Stoccarda, la Fiorentina, ecc.);ha qualche buon giocatore ed una discreta organizzazione di gioco, ma...nulla più e di certo non ha o meglio non dovrebbe avere la forza necessaria per battere in 180 minuti, non in 90, un dream team come il Real di CR9, Kakà, Xabi Alonso e compagnia cantando. Saluti,
Flavio

2:58 PM  
Anonymous Anonimo said...

Credo che non esista una reale connessione tra la Champions e i campionati: sono due mondi distinti, con regole distinte. Gli esempi di squadre molto più portate alla famosa "maratona" rispetto all'exploit da "dentro o fuori" sono talmente tanti che è inutile citarli. E viceversa. Per dire, nel 2003 il Porto di Mourinho vinse la Champions, eppure non mi pare che la Primeira Liga sia mai stato un torneo competitivo. E' ovvio che esiste un abisso tra il Lione e il Getafe, per dire, ma è altrettanto ovvio che la "forza" di una squadra è solo una delle componenti di una vittoria europea - e a mio parere neanche la principale. Direi piuttosto che il Real è una squadra attrezzata per vincere le partite, e questo è innegabile, ma che manca ancora di quei requisiti di maturità e di gestione della partita che rendono una squadra pericolosa in un doppio confronto e - soprattutto - in un vero e proprio scontro diretto come era quello contro il Lione. Ieri la squadra ha girato bene per un tempo, come ha giustamente sottolineato Valentino, e personalmente mi ha dato la sensazione di poter chiudere il contenzioso in qualunque momento. Se ciò non è avvenuto non diamo la colpa solo ad Higuain, che ieri come spesso è capitato in Europa era sempre troppo isolato e che comunque il suo ce l'ha messo. Il problema è stato globale: in Champions devi capitalizzare le occasioni, devi essere cinico e saper sfruttare i pochi buchi difensivi che riesci a conquistarti. Il Real sa creare occasioni da gol come poche altre squadre nel mondo, ma manca ancora di quel cinismo e di quella freddezza necessaria per capitalizzarle al meglio (il Chelsea di Ancelotti è maestro in questo: raramente domina le partite, ma altrettanto raramente non sfrutta le poche occasioni che ha per colpire e far male).
Detto questo, non credo che la sconfitta di ieri sia sinonimo di fallimento: se davvero Perez e compagnia speravano che dopo cinque anni di brutte figure il Real potesse improvvisamente vincere la finale di Madrid, vuol dire che di calcio non hanno ancora capito granché. Credo non esista squadra al mondo capace di vincere in Europa al primo anno di un progetto (il caso del Barça dello scorso anno è diverso: Guardiola si è inserito in un progetto coerente che va avanti da decenni). Per cui, senza fare drammi, il Madrid deve rimboccarsi le maniche per vincere un'accessibilissima Liga, facendo del duello a distanza con il Barcellona il principale stimolo a continuare su questi livelli una stagione finora comunque positiva. Chiudo su Pellegrini: cacciarlo adesso, come vorrebbe qualcuno, sarebbe del tutto insensato, perchè qualunque altro allenatore, fosse anche Mourinho, non potrebbe chiudere la stagione meglio di lui.
Tommaso.

3:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Comunque la differenza tra primo e secondo tempo è stata troppo, troppo netta. Problemi di mentalità? Di tenuta atletica? Rintanamento da paura? Ma boh...

markovic

4:15 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@Madrid 7: ovvio che a Madrid non puoi fare come a Londra dove Wenger ha vinto si e no 3 titoli in oltre un decennio ma non si può neanche pensare che un essere umano arrivi e crei una squadra con una mentalità dal nulla, solo Del Bosque aveva fatto una cosa simile tra l'altro salendo in corsa, c'è da dire che però aveva a disposizione gente sia di classe che di testa e carattere che forse questa squadra non ha anche perchè la gente che è lì da tempo vive nella continua incertezza visto che da quando se ne andò Del Bosque la guida tecnica è stata gestita da un turbine di nani e ballerine degno di un circo. Avanti con Manuel quindi e in estate giusto quei due-tre puntelli che mancano (una punta, un esterno sinistro e magari un centrocampista) e avanti con Manuel, che può vincere una Liga ricordatelo...
Per curiosità poi: Benitez (1 Champions) e Mourinho (solo titoli nazionali) non mi sembrano gente in grado di tramutare in oro quello che toccano, cosa avrebbero più di Pellegrini? Tolto il fatto che il portoghese fa il pagliaccio a bordo campo...
@Valentino: grazie delle condoglianze e apprezzo. Ma del resto non credo di dovermi strappare i capelli, questo è il calcio e poi quest'anno la squadra mi piace non ho niente da rimproverargli se non la partita che hanno toppato a Lione, ma in fondo se volevo uno sport che fosse logico avrei scelto gli scacchi. Che poi noi madridisti sappiamo aver pazienza, Champions vinta nel 1966 successiva nel 1998 (e li fra l'altro Heynckes fu cacciato e sostituito con Hiddink, bah... che gente ingrata che siamo)

10:36 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Marcello
Certo certo, lo conosco. Silvio è bravo.

@ Flavio
Mi rendo conto di essere stato un po' lapidario, provo ad approfondire il mio concetto.

Robben per me è un falso problema perchè in questo momento il Real Madrid non mi sembra abbia alcun grave problema tecnico-tattico. Cioè, se tu guardi soprattutto le ultime due partite, di ampiezza ce n'è quanta ne vuoi. Non importa il fatto che non ci siano esterni di ruolo dal centrocampo in su, gli spazi li creano e li occupano bene.
E Kakà non lo vedo come un intralcio all'interno di questo discorso. In un'altra occasione, confrontando le difficoltà di Ibrahimovic con quelle di Kakà, scrissi che il vantaggio di Kakà consisteva nel fatto che anche giocando male, non "disturba".
Credo cioè che ci sia poco da rimproverare ai movimenti di Kakà sul campo, anzi è stato d'aiuto nelle migliori prestazioni della squadra, per la capacità di cooordinare i propri movimenti con quelli degli attaccanti, svariando e creando situazioni di superiorità numerica anche sulle fasce.
L'unico grande problema di Kakà è che quando prende quella benedetta palla e parte non incide mai: cosa non da poco, ma tra le colpe che gli puoi imputare non c'è quella di togliere un'ampiezza che invece con Robben avresti garantita.
Peraltro se tu togli uno al centro e lo rimpiazzi con Robben largo, hai un giocatore fortissimo nel dribbling, ma togli anche una pedina in mezzo con cui creare superiorità sul centrocampo avversario e liberare spazi, anche sulle fasce in cui inserirsi in corsa.
Robben poi è un solista straordinario, ma è sostanzialmente un uomo che corre con un pallone attaccato al piede, di più non c'è: come lettura del gioco e duttilità tattica è LIMITATISSIMO, e non credo che impiegarlo al posto di uno dei centrocampisti attuali del Real Madrid darebbe ipoteticamente così tanti punti di riferimento in meno alle difese avversarie, anzi.
Certo, se poi il discorso è che Robben ti può di quando in quando vincere una partita da solo, certo che avrebbe fatto comodo, i giocatori così servono sempre :-)
Ma nel complesso la sua cessione non è una menomazione, e col mercato fatto dal Real Madrid e l'idea di squadra di Pellegrini avrebbe trovato poco spazio. Sarebbe stato uno spreco insomma, e il Real Madrid dopo tutti i soldi spesi aveva bisogno anche di vendere.

Su Eto'o: sono d'accordo sulla perdita di duttilità tattica determinata dal cambio con Ibra, però il camerunese andava venduto. Ormai aveva chiuso in ciclo, stava cominciando il suo declino (io invito tutti a confrontare il suo apporto al gioco nell'ultimo anno rispetto a quello del primo Eto'o blaugrana...), quindi non era sbagliato venderlo, per questo è un falso problema.
Il problema è che non lo stanno sostituendo bene.

@ Tommaso
"Direi piuttosto che il Real è una squadra attrezzata per vincere le partite, e questo è innegabile, ma che manca ancora di quei requisiti di maturità e di gestione della partita che rendono una squadra pericolosa in un doppio confronto e - soprattutto - in un vero e proprio scontro diretto come era quello contro il Lione."

Pienamente d'accordo.
Però si DEVE parlare di fallimento perchè se lo son tirato addosso con la propaganda e lo spiegamento di mezzi in estate. è un prezzo inevitabile. Più sali in alto (o aspiri a salire), più rovinosa è la caduta.

@ markovic
Mentalità, credo. Ed è sconcertante vista la gente che hanno.

6:31 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Hincha
Sarebbe davvero assurdo se chiamassero Benitez ad allenare una rosa che è chiaramente costruita per un tecnico alla Pellegrini (cessione di Sneijder a parte).
Quindi nell'ipotesi dovrebbero fare un'altra rifondazione... e allora sai che palle!

6:33 PM  

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