venerdì, marzo 09, 2012

Leones.


“Que bote/que bote/que bote San Mamés”, cantavano gli ottomila(!) tifosi baschi presenti. Solo che non si giocava a San Mamés, ma a Old Trafford. Poco importa: l’Athletic ha spadroneggiato ai limiti dell’area del Manchester United come se di casa sua, anzi del salotto di casa sua, si trattasse. Prendendosi pure qualche confidenza di troppo, perché fra occasioni mangiucchiate, leggerezze sotto porta e prodezze di De Gea (un inedito questo nella finora catastrofica stagione del portiere spagnolo) i baschi hanno finito col perdonare qualche gol che avrebbe fatto assumere al risultato proporzioni anche più clamorose del già impressionante 2-3 finale.

Il fatto è che l’Athletic gioca indifferentemente in casa o fuori casa perché se ne sbatte altamente dell’avversario, nel senso migliore del termine. Attaccare con un terzino da un lato e andare a concludere con l’altro sul palo opposto. Una cosa da matti, ancora di più a Old Trafford e contro una delle squadre tradizionalmente più pericolose in campo aperto del mondo, eppure se ci credi puoi qualunque cosa. Non è una frase fatta, poche squadre come quest’Athletic credono in ciò che fanno. L’inquietante camminata di Bielsa, avantindietro in due metri quadrati con lo sguardo perennemente inchiodato al suolo, evidentemente trasmette qualcosa ai suoi. Un’ansia, un’ossessione, un qualcosa che spinge a perseverare contro qualsiasi circostanza o evidenza empirica sfavorevole. La cosa più impressionante è stata vedere un Athletic esattamente uguale, dominante, anche dopo essere passato in svantaggio.
Quella stessa perseveranza che fortunatamente ha superato le critiche premature se non prevenute di inizio stagione, scotto inevitabile da pagare per far attecchire un’idea di gioco tanto anticonformista, che pone le fondamenta a partire dall’attacco.

Il copione tattico è stato un po’ quello atteso alla vigilia. Athletic con più controllo del pallone e del centrocampo, Manchester United con spazio per ripartire. Per quanto i suoi giocatori migliori siano Llorente (alla milionesima volta che lo vede giocare uno ancora non si capacita di quanto sia bravo spalle alla porta), Muniain, Javi Martínez, Muniain e Ander Herrera dove quest’Athletic crea superiorità in maniera più ricorrente è sulla fascia destra. Questo settore è quasi la chiave del gioco offensivo di Bielsa: qui la manovra scorre con maggiore continuità e qui vengono applicati in maniera più convincente i concetti di sovrapposizione, taglio e “terzo uomo”. Il terzino Iraola si lancia in avanti, Susaeta all’ala gli viene incontro e nello spazio lasciato da Susaeta taglia De Marcos (ma quanto diavolo corre???), che da teorica mezzala spesso si allarga con un taglio dentro-fuori fra terzino e centrale avversario.
L’Athletic svuota il centro per smuovere tutta la difesa avversaria, ed è qui che domina, perché Ferguson ha l’eterno problema del centrocampo, e presenta un 4-4-2 con a centrocampo solo due centrali (uno dei quali Giggs, chiaramente non portato al lavoro di copertura). Con Llorente che da solo blocca i due difensori centrali Smalling e Evans, è uno dei due centrocampisti centrali che deve allargarsi per coprire De Marcos. Se fa questo però scopre la trequarti, e sia Muniain che Herrera hanno una prateria per rifinire; se però Giggs o Jones non coprono sulla fascia l’Athletic sul fondo ci arriva fischiettando. È così che sin dall’inizio si nota un’estrema facilità per gli ospiti nell’arrivare al cross pericoloso o alla combinazione al limite dell’area.
Uno United che più che sorpreso appare disorientato, perché sebbene Ferguson abbia sempre dimostrato estremo pragmatismo nell’adattarsi all’avversario (difesa e contropiede quando conviene, vedi la Champions 2007-2008), e questo sia proprio uno di quei casi, forse stavolta non ritiene opportuna una gara puramente attendista, perché si gioca in casa ed è la partita d’andata, e forse perchè il fatto che il nome dell’avversario non sia “FC Barcelona” toglie un po’ del sano cinismo che magari avrebbe dovuto assumere la proposta di Sir Alex.
Al tempo stesso però l’Athletic concede sempre in transizione difensiva: per quanto stavolta dalla panchina Bielsa dica ad Aurtenetxe (almeno così riferisce la tv spagnola) di restarsene un po’ più buono dietro, il terzino è il solito pazzo che va a concludere nell’area avversaria aggiungendosi ai tre attaccanti e all’altra mezzala che si inserisce. Se l’Athletic perde palla, possono essere dolori, e pur giocando meglio la sensazione di rischio ogni volta che lo United riparte c’è.
E infatti arriva il gol, che fotografa una difficoltà persistente dei centrali dell’Athletic contro due degli attaccanti più immarcabili su piazza. Chicharito che la palla la tocca pochissimo ma ruba sempre il tempo al difensore coi suoi movimenti inversi (ovvero faccio finta di andare in profondità e invece vengo incontro, e viceversa; oppure, faccio finta di andare sul secondo palo e invece attacco il primo), Rooney che sfugge a ogni radar per la sua capacità di andare a prendersi palla tra le linee e riapparire in zona-gol.
Come già rilevato in altre occasioni, la squadra di Bielsa marca quasi a uomo nella zona: San José e Javi Martínez prendono chi fra Rooney e Chicharito capita dalle loro parti e lo seguono fin dove possono, ma quasi sempre arrivano dopo, e il gol ne è una dimostrazione. Interessante il commento di Kiko a questo proposito sullo United: una squadra bicefala, che una volta arrivata sulla trequarti per la mobilità e la rapidità può ricordare a tratti le sue migliori versioni, ma che ha il grossissimo problema di far arrivare la palla nelle migliori condizioni fino alla trequarti.

L’Athletic però non fa una piega, e continua a dominare fino a raccogliere il meritato pareggio alla fine del primo tempo con Llorente, incontrollabile per i difensori inglesi esattamente come lo sono stati gli attaccanti dello United per i difensori baschi. E sebbene Ferguson abbia nel frattempo azzeccato il cambio (almeno come concetto: perché Anderson è il giocatore che è, ma inserirlo permette di avere uno in più a centrocampo, sgravare un po’ Giggs in copertura e mettere Rooney sulla sinistra per contenere un po’ il fiume in piena che è la fascia destra dell’Athletic) e i baschi calino un po’ il ritmo (non c’è gioco più dispendioso nella Liga di quello di Bielsa, nettamente), nella ripresa l’Athletic trova pure il doppio incredibile vantaggio, prima con l’ennesimo inserimento di De Marcos, poi con Iker Muniain, che vede premiata l’ennesima dimostrazione di faccia tosta.
Peccato solo per il rigore ingenuamente regalato da De Marcos nel finale, che lascia aperto un piccolissimo spiraglio per lo United al ritorno. Pero San Mamés botará, claro que sí.

FOTO: marca.es

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82 Comments:

Blogger Flavio said...

Il Bilbao sta studiando per diventare grande...Questo è una anno di preparazione, secondo me dal prossimo potrebbe esserci un terzo incomodo in Spagna.

10:59 AM  
Anonymous saracarbonero said...

Dominio spagnolo in Europa League, ho visto il primo tempo dell' Atletico ed anche l'11 di Simeone mi è piaciuto, cosa già avvenuta contro la Lazio. Alla faccia dei cretinetti italiani che dicono che la Liga è un campionato mediocre.

1:02 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Piaaano, è molto dura...io la scorsa estate feci una similitudine fra questo Athletic lasciato da Caparros e preso da Bielsa e il Sevilla lasciato sempre da Caparros e preso da Juande Ramos. Cioè due squadre con giovani di talento che attendono di esplodere con un allenatore un po' più ambizioso e offensivo. Squadre i cui margini stanno intorno alla zona-Champions e al fare strada in Coppa Uefa.
è vero che quel Sevilla fu davvero il terzo incomodo un anno, lottò seriamente per la Liga, però per quest'Athletic la vedo durissima l'anno prossimo. Avrebbe bisogno per fare ciò di una rosa più lunga. Tu già vedi come Bielsa stia facendo un po' riposare in campionato Llorente e Muniain, appena il risultato è al sicuro li cambia. Il gioco è dispendiosissimo, richiederebbe dei ricambi ma semplicemente non ci sono. Se scorre la panchina Bielsa non può dire: "ah, ora metto questo e cambio la partita". David Lopez, Koikili, Toquero, Ibai che sembra avere colpi interessanti ma è ancora acerbo, il sostituto di Llorente che non esiste. L'Athletic per aspirare già dall'anno prossimo a un terzo posto combattendo con le due grandi dovrebbe fare un mercato assurdo la prossima estate, che la sua politica gli vieta.
L'alternativa è tenere tutti i talenti di ora e aspettare due-tre anni sperando che vengano fuori altri grandi giocatori dalla cantera, che Jonas Ramalho e Ruiz de Galarreta, per fare due nomi, si rivelino della stessa pasta di Muniain, Llorente, Javi e Ander...allora sì che si potrebbe cominciare a parlare di qualcosa di ancora più serio del già serissimo che è questo Athletic.

@ Sara
Stra-d'accordo.

2:42 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
Piaaano, è molto dura...io la scorsa estate feci una similitudine fra questo Athletic lasciato da Caparros e preso da Bielsa e il Sevilla lasciato sempre da Caparros e preso da Juande Ramos. Cioè due squadre con giovani di talento che attendono di esplodere con un allenatore un po' più ambizioso e offensivo. Squadre i cui margini stanno intorno alla zona-Champions e al fare strada in Coppa Uefa.
è vero che quel Sevilla fu davvero il terzo incomodo un anno, lottò seriamente per la Liga, però per quest'Athletic la vedo durissima l'anno prossimo. Avrebbe bisogno per fare ciò di una rosa più lunga. Tu già vedi come Bielsa stia facendo un po' riposare in campionato Llorente e Muniain, appena il risultato è al sicuro li cambia. Il gioco è dispendiosissimo, richiederebbe dei ricambi ma semplicemente non ci sono. Se scorre la panchina Bielsa non può dire: "ah, ora metto questo e cambio la partita". David Lopez, Koikili, Toquero, Ibai che sembra avere colpi interessanti ma è ancora acerbo, il sostituto di Llorente che non esiste. L'Athletic per aspirare già dall'anno prossimo a un terzo posto combattendo con le due grandi dovrebbe fare un mercato assurdo la prossima estate, che la sua politica gli vieta.
L'alternativa è tenere tutti i talenti di ora e aspettare due-tre anni sperando che vengano fuori altri grandi giocatori dalla cantera, che Jonas Ramalho e Ruiz de Galarreta, per fare due nomi, si rivelino della stessa pasta di Muniain, Llorente, Javi e Ander...allora sì che si potrebbe cominciare a parlare di qualcosa di ancora più serio del già serissimo che è questo Athletic.

@ Sara
Stra-d'accordo.

2:42 PM  
Blogger Unknown said...

Niente da aggiungere a questo post strepitoso. Mi interessa invece dire la mia in ottica-consolidamento: chiaramente le prime due sono di un altro pianeta, il terzo posto invece è lì. La dimensione dell'Athletic è questa e se uno pensa a dov'era questa squadra 5 anni fa parlare di miracolo sportivo è d'obbligo (specie vista la politica particolarissima del club).
Ciò premesso, per fare una stagione di alto livello il prossimo anno servono almeno un centrocampista e un sostituto di Llorente, considerando anche che rientrerà Gurpegi dopo l'infortunio; io punterei secco su Benat del Betis (canterano di Lezama) e Kike Sola dell'Osasuna (idem), con Aduriz come alternativa. Ibai crescerà e avrà spazio su una delle fasce e gli altri ragazzi matureranno. Le prospettive secondo me sono buonissime.

3:42 PM  
Blogger Flavio said...

Ovviamente dicevo nel caso in cui le due grandi dovessero perdere qualche colpo (cosa difficile, lo so), però come terza forza portebbero starci. Sono d'accordo con te che il problema è più che altro la rosa, però sarebbe fantastico vedere i baschi vincere una Liga, o almeno lottare per farlo... Comunque Munain è un crack, è talento allo stato puro, è poesia; poi c'è gente come Llorente, Javi Martinez, Ander H., Iraola...insomma niente male...con la forte sensazione che se sono in giornata possono battere chiunque.

Anch'io sono d'accordo con Sara.

3:45 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Edo

Sì, anche secondo me le prospettive sono buonissimo, solo ho frenato alla parola "terzo incomodo" che mi fa pensare a una squadra capace di lottare alla pari con Real Madrid e Barça. Questo purtroppo ad oggi è utopia. Se invece si parla di "semplice" terzo posto, si potrebbe fare, sono d'accordo con voi.

Ampliare la rosa è necessario, siamo tutti d'accordo.
Bella idea Benat, effettivamente non ci avevo pensato. Io per permettere delle rotazioni belle efficaci prenderei lui in regia e anche Mikel Rico del Granada come mezzala, che come caratteristiche sta a metà strada fra il dinamismo di De Marcos e il palleggio di Ander, anche se decisamente inferiore ad entrambi. Contando anche il presumibile lancio di Ruiz de Galarreta dovrebbe venirne fuori un centrocampo capace di sostenere più competizioni.

In attacco secondo me ritorno di Aduriz sarebbe un vero colpaccio, fatte tutte le proporzioni possibili.

@ Flavio

Indubbiamente i nomi che citi sono tutti GIA' da terzo posto, il problema è che è una base per competere che va allargata, e questo per l'Athletic è un po'più difficile, richiede più tempo e pazienza.
Certo che se sono in giornata possono battere chiunque. Possono qualunque cosa. Se Bielsa gli dice di buttarsi dalla finestra, loro lo fanno.

4:45 PM  
Blogger valentino tola said...

Comunque attenzione, c'è ancora il ritorno ed è tutto da giocare. Sembra che dica solo frasi fatte, ma nemmeno questa lo è :D

4:50 PM  
Blogger Vojvoda said...

"HAY MUCHA LIGA DESPUES DE BARCA Y REAL" come scrissi nell'ultimo post pubblicato sul mio blog.
Non ho visto nulla di ieri sera però, dagli score, dall'evoluzione degli stessi e dagli HUUUYYYYY dei commentatori di MARCA (ma anche dal commento degli impotenti scribani della GAZZETTA) si evince che i risultati potevano più o meno essere i seguenti:
VALENCIA-PSV= 6-1, 7-2 o 8-2...
MAN UTD-ATHELTIC= 1-6 oppure 2-7, 2-8, 2-9...
ATLETICO-BESIKTAS (la più equilibrata forse): 4-1, 5-2...
Sto forse sbagliando qualcosa???

5:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ottima analisi come sempre.

Fornisco un pò di dati (powered by Opta) :

- possesso palla 58% a 42% per Athletic.

- tiri 19(11 in porta) a 9(5)per Athletic.

- Passaggi Athletic :
1) Herrera 96 (87 positivi)
2) Iraola 89 (78)
3) J.Martinez 63 (57)

primo del Manchester : Rooney con 48 (35).



Ciao Santeria
(https://www.facebook.com/pages/Un-Sogno-chiamato-Futbolandia/317478312105)

11:36 AM  
Blogger Flavio said...

Vale cosa ne pensi del 3-4-3 del Barça ieri? Guardiola ha giustamente sottolineato l'importanza di Busquets nei passaggi tra la le linee difensive da tre a quattro e viceversa.

Inoltre volevo sapere se ti convince questa sistemazione di Cesc nel tridente però questa volta a destra, come si è visto in prevalenza ieri (ferma restando la solita interscambiabilità delle posizioni); è chiaro che a sinistra, Pedro-Sanchez offrono maggiore profondità vista la contemporanea presenza di Abidal e di Iniesta che tende sempre ad accentrarsi, mentre a destra la profondità si chiama Dani Alves...forse Cesc a destra è la soluzione più logica, anche perchè al centro Messi è troppo importante.

Infine ti chiedo come interpreti l'involuzione di Piquè e se hai già grosso modo un giudizio su Tello-Cuenca. Il primo mi sembra più verticale, poco portato al gioco palleggiato del Barça, però molto più bravo ad andare in gol, o comunque a creare pericoli, insomma un giocatore più simile a David Villa, da collocarsi stabilmente sulla sinistra. Cuenca invece mi sembra più "stile Barça", anche se vede poco la porta: insomma più centrocampista tuttofare che attaccante, direi che potrebbe benissimo giocare come mezzala o, perchè no, anche come terzino: potrebbe essere lui il vero erede di Dani Alves?

2:18 PM  
Blogger Flavio said...

In bocca al lupo Eric, vinci anche questa battaglia!!!

6:30 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Maledizione, ma perchè si è risentito male? Che sfiga, mi dispiace molto.
Cmq credo che ora sia il caso di giubilare definitivamente le squadre italiane dalle coppe europee... hanno sparato troppe cazzate sulla Liga, e meritano una lezione indimenticabile...eppoi disintegrare quel cafone del Milan con la maglia numero 11 non ha prezzo.....

1:39 AM  
Anonymous saracarbonero said...

Qualcuno lassù mi ha sentito.....

12:44 PM  
Blogger Flavio said...

Sara ti riferisci al sorteggio? Beh, vi è andata di lusso...un pò meno a noi, il Milan è sempre una squadra da rispettare...Forse però vi aspetta un avversario più scomodo in semifinale, il Bayern che tra l'altro avrebbe l'opportunità di giocare la finale in casa...diciamo che al momento dopo il Real e prima del Milan è la squadra più forte in circolazione.

Comunque prevedo una finale Barça-Real: sarà la partita del secolo...

2:22 PM  
Blogger valentino tola said...

Prima la risposta a Flavio, che gliela devo da un po' ;-)

Il doppio ruolo di Busquets è interessante, perchè permette di avere più copertura alle spalle delle mezzeali in transizione difensiva e libera molto spazio a Xavi per accentrarsi ad inizio azione. Comunque è un movimento complesso che richiederà prove più consistenti del Racing (per quanto già lo avessimo visto nella partita del Bernabeu in Liga).
Sono comunque contento che Guardiola abbia ripreso il 3-4-3/3-3-4...con tutti i limiti e tutte le incertezze che volete per me è la cosa più stimolante della stagione blaugrana, l'unica che, adeguatamente messa in pratica, può far fare un ulteriore salto di qualità a questa squadra. I rischi sono maggiori, ma la sensazione è che il tetto delle possibilità della squadra si alzi ulteriormente. Diciamo che col 4-3-3 quest'anno vedo un Barça che può andare dal 6 all'8, mentre col 3-4-3 può andare da un 4 a un 10 in pagella.

Già tu sottolinei l'interscambiabilità...io non vedo Cesc a destra o a sinistra, semplicemente si muove fra trequarti e attacco con totale libertà, poi la zona che copre, che può essere anche una fascia (sia lui che Iniesta pur non essendo esterni sono fenomenali nell'"allontanarsi" dall'azione al momento opportuno per allargare la difesa avversaria), dipende dall'azione e dal movimento dei compagni.
Io non vedo questo problema di spazi fra Messi e Cesc che tu se non ricordo male avevi affermato già in altre occasioni.
Con Sanchez vedo un piccolo problema, nel senso che per me sulla fascia perde parecchio rispetto a quando gioca al centro (dove non gioca da Sanchez dell'Udinese o della nazionale cinese ma fa un lavoro FENOMENALE allungando le difese col movimento senza palla), ma il problema è che il centro è zona di Messi. Quando giocano insieme nel 4-3-3 sia che a destra ci vada Messi sia che ci vada Alexis per me non funziona perfettamente, perchè se Alexis fa il centrale e Messi va a destra il terzino sinistro avversario si può incollare a Leo, mentre se a destra ci va Alexis ha una certa tendenza ad anticipare troppo la diagonale, quindi togliendo anche spazio a Messi falso centravanti, a differenza di quanto faceva Pedro l'anno scorso, perfetto nell'interpretare questo movimento. Cosa succede allora? Che la destra la deve coprire solo Alves, partire già altissimo e con meno possibilità di sorpresa negli inserimenti. Questo può rendere più vulnerabile il Barça in transizione difensiva, perchè l'avversario si stringe meglio e può rilanciare subito il contropiede alle spalle di Alves, vedi il momentaneo vcantaggio di Cristiano Ronaldo nell'andata di Coppa del Re.
Certo, io ti faccio questo discorso e poi se vai a vedere nella finale di Wembley Villa faceva un movimento simile a quello di Alexis di cui parlo, quindi il mio battere sulla tastiera si rivela per l'ennesima volta completamente inutile di fronte alla complessità del gioco più semplice del mondo...

Quello di Piqué probabilmente è un problema di testa, comunque devo dire che nelle ultime partite è andato un po' meglio.

Interessante e condivisibile la tua visione di Cuenca e Tello. A me tende a piacere di più Cuenca, perchè è un giocatore che ti dà più soluzioni: ti dà il riferimento largo, un po' di dribbling, molta capacità non solo di palleggio ma senso del gioco nel combinare coi compagni e tagliare sulla trequarti. In questo senso ha qualità da mezzala o trequartista (e mi risulta che questo fosse effettivamente il suo ruolo nel Sabadell)
Tello ha meno soluzioni ma quelle che ha sono più potenti: lo spunto nell'uno contro uno è impressionante (anche se mi sembra un giocatore più dotato atleticamente che tecnicamente) e poi ha una freddezza davvero notevole davanti al portiere. Comunque vorrei vedere ancora più partite di Tello da titolare, con qualche spazio in meno e l'esigenza di giocare anche su ritmi un po' più bassi.

2:46 PM  
Blogger valentino tola said...

"Il Sanchez della nazionale cinese"...magari ahahahahahah!

Ovviamente mi unisco agli auguri ad Abidal!

@ Sara

Sapete che non mi piace fare classifiche fra campionati quando ne vedo solo uno bene, e immagino di annoiarvi fino all'esasperazione ogni volta che mi chiedete un giudizio su giocatori di squadre inglesi o tedesche o anche italiane...trovo che in rete ci siano troppi tuttologi che sanno tutto, danno giudizi su tutto e fanno classifiche su tutto...perciò mi limito ad esprimere la mia grande soddisfazione per come questo turno di coppe europee abbia smascherato la bugia della "Liga di merda".
Se l'Athletic Bilbao che in Liga è settimo e ha preso quattro gol dal Madrid (quindi secondo i tuttologi va messo nello stesso sacco del Racing Santander) riesce a dare lezioni di calcio, rischiando di segnare una decina di gol fra andata e ritorno, alla prima squadra della Premier nonchè vicecampione d'Europa nonchè uno dei club più gloriosi della storia dell'Umanità, beh...allora vuol dire che qualcos'altro dietro a quelle due ci deve essere, no?

2:56 PM  
Anonymous saracarbonero said...

@Flavio
E vero, a noi è andata di extra-lusso, ma se devo confessare tutta la verità, per una volta non ce l'aveco con il Barcelona. Volevo che l'11 con la maglia rossonera e tutto il calcio italiano fossero piallati e credo questo sorteggio abbia posto delle basi affinchè ciò avvenga. Per quanto riguarda come andrà questa Champions, io il mio pronostico l'ho già fatto a Settembre-Ottobre, finale Bayern-Barcelona e vince il Bayern.

3:28 PM  
Blogger Flavio said...

Grazie Vale per la risposta, però ti dico la verità: da quando è arrivato Cesc non ho ancora capito quale sia il miglior assetto possibile per il Barça: prima si sapeva, Messi al centro, Pedro a destra e Villa a sinistra. Ho capito che ti piace Alexis centrale... piace anche a me però come già hai sottolineato tu quella è zona esclusiva di Messi!!! L'alternativa sarebbe giocare con le due punte centrali, magari se arriva Jordi Alba vedremo anche questa versione, una sorta di 4-3-1-2 con Alves e Alba terzini, Busquets-Xavi-Iniesta a centrocampo e Cesc dietro Messi e Alexis (con la consueta interscambiabilità). Credi si possa fare?

@Sara, anch'io ho la sensazione che il Bayern possa vincere la coppa, sicuramente ha dalla sua "sponsor" importanti... ricordo, da tifoso viola, l'eliminazione scandalosa della Fiorentina ad opera di Ovrebo & c...però il Real è più forte. Capisco la scaramanzia però sulla carta non c'è paragone. La finale più "giusta" dovrebbe essere Barça-Real.

4:35 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Beh 3 squadre ai quarti di Europa League e 2 in quelli di Champions, direi che c'è vita nella Liga al di là del duopolio di testa. Concordo a metà con Sara: nella speranza che il Milan tolga il disturbo (in pratica dovrei tifare Barca? Brutta scelta) ma non sulla finale di Monaco. Visto i sorteggi di ottavi e quarti, forse quest'anno la fortuna è dalla nostra.
Comunque Bielsa sta facendo un ottimo lavoro non avendo stelle internazionali e giusto un paio di ottimi giocatori spagnoli e tanti giovani. Certo correndo così la domanda è se riusciranno a tirare la carretta fino a fine stagione, ma intanto sta prendendo forma un'idea meravigliosa... Sarà interessante lo scontro contro lo Schalke degli ex blancos Raul, Huntelaar e Jurado.

11:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

Beh dire che sulla carta non c'è paragone fra Bayern e Real, mi sembra alquanto azzardato !
Oltre a un discreto impianto di gioco, stiamo parlando di una squadra il Bayern con forse il miglior portiere al mondo (almeno fra quelli della nuova generazione), uno dei migliori terzini, ottimi giocatori come Scheweinsteiger, Kroos e Gomez, il miglior incursore al mondo (il giovane vecchio Müller ) , e due fenomeni come Ribery e Robben che se in giornata sopratutto quest'ultimo non lo vedo distante anni luce dai marziani Messi e Ronaldo.
Dunque secondo me Bayern - Real (se sarà questa la semifinale) sarà una grandissima partita, con due delle squadre più forti al mondo anche per storia e tradizione .

Santeria

9:29 AM  
Blogger valentino tola said...

Pur non essendo un gran conoscitore del Bayern, tendo a pensarla più come Santeria.

10:22 AM  
Blogger Flavio said...

Beh in effetti ho un pò esagerato con quel "non c'è paragone". Ovviamente il Bayern è una grandissima squadra, lungi da me sottodimensionarla, ho già detto che la ritengo la terza forza d'Europa. Però resto dell'opinione che il Real ha qualcosa in più: mi correggo, quindi e dico qualcosa. Del resto potrebbe benissimo vincerla questa Coppa, la squadra c'è ed è pure molto forte come giustamente sottolineato da Santeria.

11:39 AM  
Anonymous Anonimo said...

Anche per me è favorito il Real, ma ci tenevo a rimarcare come anche il Bayern sia uno squadrone, e ripeto con un giocatore Robben che le volte in cui sta bene (non tante per la verità) può decidere da solo sfide importanti....
Vedi Champions 2009-2010 con reti (splendide) decisive a Firenze e a Manchester...

Ciao
Santeria
(https://www.facebook.com/pages/Un-Sogno-chiamato-Futbolandia/317478312105)

12:36 PM  
Blogger Flavio said...

Figurati sfondi una porta aperta, su Robben poi...lo ritengo decisivo quanto Messi e Ronaldo, peccato per i tanti infortuni, ma come talento puro resta uno dei più grandi...
Poi ho una grande stima di Muller, un giocatore che mi piace tantissimo. Mi piace meno Ribery, l'ho visto sempre un pò troppo fumoso. I miei dubbi sul Bayern riguardano la difesa, che non mi sembra allo stesso livello di Barcellona e Real, ma nella coppia centrale anche il Milan per me è superiore.
P.s. molto bravo anche Luiz Gustavo, davvero un bel centrocampista...

7:46 PM  
Blogger valentino tola said...

"Robben poi...lo ritengo decisivo quanto Messi e Ronaldo"

Un'altra come questa e ti squalifico, attento Flavio :P

8:10 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Quando Flavio ha detto che Robben è decisivo quanto Messi e Ronaldo, secondo me non ha detto una cosa fuori luogo. Robben segna di meno, ma nelle partite importanti c'è sempre stato, inoltre ha potato la sua nazionale a giocarsi la finale dei Mondiali, mentre Messi e Ronaldo venivano asfaltato moolto prima....è chiaro che anche il fatto che sia spessissimo infortunato va a suo sfavore nel confronto con gli altri 2, ma nelle sole partite difficili secondo può essere incisivo come gli altri 2. La difesa del Bayern è chiaramente il suo tallone d'Achille, e anche li concordo con Flavio, se il Bayern ha qualcosa di meno delle 2 spagnole, ce l'ha proprio in difesa, anche se rispetto agli ultimi 2 anni ha preso secondo me il miglior portiere giovane del panorama mondiale, che può diventare l'erede di Oliver Kahn. Quello che secondo me ha il Bayern di unico, è ciò che dice Vialli, ossia che è la miglior squadra del mondo nel fare le cose semplici. Allarga il gioco ed attacca con 2 punte, in più ha molti tiratori da fuori area, quindi la sua varietà offensiva fa si che possa segnare a qualunque squadra ed a qualunque difesa. Per quanto riguarda Muller, secondo me fino a 10 giorni fà stava vivendo una stagione difficile, inoltre l'assenza di Robben lo costringeva a giocare lontano dalla porta. Secondo me Muller, pur rendend molto anche partendo dalla destra, è dotato sia di visione di gioco che della porta, quindi il suo meglio lo da in posizione di seconda punta. Se fosse sfruttato meglio da Heynkes, il Bayern farebbe un ulteriore salto di qualità.

11:32 PM  
Blogger Vojvoda said...

@ Hincha Madridista
Gli ottimi giocatori spagnoli dell'Athletic sono almeno 6 e non " giusto un paio di ottimi giocatori spagnoli"(citazione).
In ordine di ruolo: IRAOLA, JAVI MARTINEZ, SUSAETA, ANDER HERRERA, IKER MUNIAIN e LLORENTE.
6/11, più di metà squadra, più di metà cielo per poter sognare.
Gente che sarebbe titolare nella stragrande maggioranza di nazionali top class.

9:01 AM  
Blogger Flavio said...

Sara, sono quasi commosso, per la prima volta sono TOTALMENTE d'accordo con te, parola per parola :-)

A parte gli scherzi, hai capito alla perfezione cosa intendevo dire: Robben è uno dei pochissimi giocatori al mondo capace di vincere le partite da solo, lo ha fatto nel Bayern, come ricordava Santeria riferendosi alla CL 2009-10, ma anche in nazionale, ricordiamo l'ultimo mondiale: anzi, in nazionale, ha fatto a mio avviso meglio anche di Messi-Ronaldo come giustamente sottolineavi tu. Sicuramente è stato fino ad oggi molto più decisivo del tanto reclamizzato Ibrahimovic, campionati nazionali a parte.

Sono poi perfettamente d'accordo per quanto riguarda Muller, molto meglio al centro, trequartista o seconda punta, che sulla fascia (secondo me può giocare bene anche mezzala): lui deve restare sempre nel vivo delle azioni, perchè ha un grande "senso del gioco" e una capacità negli inserimenti davvero notevole. Inoltre, è naturalmente portato al gol. Insomma, davvero un gran bel giocatore, non so se definirlo o meno un potenziale fuoriclasse ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un ragazzo dell'89.

12:13 PM  
Blogger valentino tola said...

Preciso un po' il mio pensiero: non voglio sminuire Robben, voglio ingigantire Cristiano e soprattutto Messi :-)

Avete assolutamente ragione sul punto di Robben come uno dei pochi giocatori capaci di decidere una partita, però se passiamo dal "decidere una partita" al "decidere una stagione condizionando costantemente gli sviluppi del gioco fino a snaturare le squadre avversarie e a far loro considerare seriamente l'ipotesi di ritirarsi dal campo" allora il divario si allarga parecchio.

Già trovo Cristiano un giocatore per certi versi frainteso, perchè nonostante i suoi atteggiamenti chiaramente egoisti si tratta di un giocatore che influisce sempre positivamente sul gioco di squadra...inferiore a Robben come dribblatore puro ma nettamente superiore nel complesso dei fondamentali e in generale nella lettura del gioco.

Se poi parliamo di Messi passiamo semplicemente a un altro pianeta. Messi ha due qualità che nessun altro ha e che lo rendono incomparabilmente più decisivo di qualsivoglia concorrente.
La prima è l'abilità nello stretto: gol e giocate che nè Cristiano nè Robben possono fare.
L'altra qualità, in parte legata alla prima, è la capacità di attirare su di sè l'intero sistema difensivo avversario e liberare con ciò i compagni. A volte è la mera presenza di Messi in un qualsiasi spazio fra la difesa e il centrocampo avversario a significare già mezzo gol. Lui riceve, e gli avversari non possono permettere che parta palla al piede perchè è morte sicura, allora vanno in due-tre...lui però si è già girato (per l'abilità nello stretto di cui sopra) e ha già visto il compagno smarcato...un passaggio e il gioco è fatto. Il passaggio dal primo Messi della gestione Rijkaard, cioè il potenziale miglior giocatore del mondo, al Messi attuale, un fenomeno che sta già segnando un'epoca del calcio mondiale, consiste precisamente in questo: Leo è consapevole che per "saltare l'uomo o gli uomini" spesso gli basta soltanto questo, senza bisogno di dribblare. Il bello è che a molti sfugge tutto ciò: cioè tutti sono d'accordo che lui sia il migliore del mondo (tranne quelli che per fare gli splendidi dicono che in realtà è Xavi...mah...), ma non tutti sanno il perchè...anzi credo che la maggior parte continui a reputare buona una partita di Messi solo se lui prende palla e ne dribbla sette o otto.

Robben in cambio ha un'intelligenza calcistica limitatissima...fa sempre la stessa azione più o meno, solo che quell'azione anche se l'avversario la conosce è sempre micidiale e può effettivamente decidere una partita come dite voi.

"Sicuramente (Robben) è stato fino ad oggi molto più decisivo del tanto reclamizzato Ibrahimovic"

Vabbè Flavio, qui non è che sfondi una porta aperta, direttamente la butti giù :D

12:52 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Vojvoda
D'accordissimo (tranne Susaeta, che per me è buono ma inferiore agli altri che citi), anzi direi che qualcuno è più che ottimo (Llorente è uno dei migliori centravanti al mondo, credo che le cose vadano dette come stanno) e qualcun altro ha le potenzialità del fuoriclasse (il piccolo Bart Simpson)...il problema è che la rosa è troppo ristretta e il gioco di Bielsa troppo dispendioso per poter nutrire aspirazioni ancora maggiori...io ve lo dico già da ora: "moralmente" riterrei quest'Athletic il più giusto aspirante al quarto posto, ma per me è sfavorito sia rispetto al Malaga che all'Atlético. Non credo lo vedremo nella prossima Champions, ahimè.

12:57 PM  
Blogger valentino tola said...

Sempre riguardo a Messi, un esempio per chiarire il mio discorso.
La recente vittoria in casa dell'Atlético: giustamente tutti sottolineano il colpo di genio del suo gol decisivo (uno dei migliori dieci gol della sua carriera per me), ma andate a vedere come condiziona tutta la difesa avversaria nell'azione del primo gol, senza bisogno di dribblare. Questo è quasi decisivo quanto il secondo gol...è che non vale, è come giocare a poker con le carte truccate, francamente capisco chi trova tutto ciò odioso :D

1:02 PM  
Blogger Flavio said...

Valentino, il tuo pensiero su Messi è da antologia..questi post andrebbero pubblicati sulla Gazzetta, così tanti ignorantoni che come giustamente dici tu giudicano Messi solo se scarta o meno 5-6 avversari forse, sottolineo forse aprirebbero finalmente gli occhi...è inutile dire che ti straquoto al 110%.

Su Robben sono d'accordo con te: il suo vero limite è che gioca sempre e solo allo stesso modo, tatticamente è limitato anche per chi lo deve mettere in campo, però 6 volte su 10 riesce ad arrivare in porta o a smarcare un suo compagno facendo sempre la stessa cosa: da questo punto di vista è davvero il migliore di tutti...comunque spero di avere chiarito il mio pensiero: lui può essere decisivo quanto Messi e Ronaldo, ma non è completo quanto questi due, anzi direi anche rispetto a giocatori come Rooney, Aguero, Eto'o (quello che conosciamo noi, non quello disperso in Russia) e Benzema.

La mia personale classifica è la seguente (se parliamo solo di attaccanti): 1-Messi, 2-Ronaldo, 3-Rooney/Eto'o, 4-Aguero/Benzema, 5-Robben, 6-Ibrahimovic.
Se invece parliamo in assoluto, dopo Messi e Ronaldo ci metto il trio Iniesta-Xavi-Fabregas, nell'ordine che preferite.

1:21 PM  
Blogger valentino tola said...

Grazie! Nella mia classifica assoluta invece dopo Messi e Cristiano viene il duo Iniesta-Rooney. Rooney è un altro che considero sinceramente superiore a Robben, anche se questo può risultare più decisivo in una singola partita (lo so, per l'incoerenza logica di questo ragionamento meriterei una camicia di forza)

1:39 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Questa cazzata di questa sera non dovevamo proprio farla.......ci siamo mangiati un sacco di goals... per essere tranquilli e non correre rischi inutili avremmo dovuto tenere il +10 fino a dopo il ritorno dei quarti contro l'APOEL in modo da poter spendere parte di questi 10 punti durante le eventuali semi-finali....tra l'altro, ho scoperto, con orrore che abbiamo il classico proprio il week-end tra la ipotetica semi di andata e quella di ritorno.....cmq nell'ultimo mese abbiamo perso molto smalto, siamo mlto più macchinosi, l'unica gara giocata bene è stata quella con l'Espanyol e secondome anche nel ritorno con il CSKA non abbiamo brillato, tra l'altro i russi se ne sono mangiati tuno davvero clamoroso di goal nei primi minuti

12:28 AM  
Blogger Flavio said...

Sara, la partita con l'Apoel non nasconde nessuna insidia per il Real, nè questo pareggio...il Clasico sarà solo una questione d'onore, il titolo non è in discussione. Piuttosto ho visto la partita e devo dire che il Malaga ha meritato ampiamente il pareggio: direi che sono stati più i meriti dell'avversario che i demeriti del Real ad avere inciso sul risultato. Complimenti a Joaquin e Cazorla, che hanno fatto una grandissima partita. Buonissima la prestazione "di sostanza" anche di Rondon; incommentabile il portiere, indecifrabile Isco: sembra un campione quando parte palla al piede ma alla fine si perde sempre...che peccato sprecare un talento così!!!

10:14 AM  
Blogger valentino tola said...

Ehm...Isco ha 19 anni...ricordiamolo

10:35 AM  
Blogger Flavio said...

Sì sì Vale, lo dico nel suo interesse... nella speranza che possa crescere bene, senza sprecare l'enorme talento e lavorare su ciò che non va :D

10:54 AM  
Blogger valentino tola said...

E' che Flavio io non sono preoccupato...quella di ieri come altre di questa stagione (BUONA stagione) di Isco è la tipica partita di un 19enne alla prima stagione di Liga, gli sprazzi, le pause...rientra tutto nel copione...semmai è Muniain che mi preoccupa perchè non è normale.
Isco fatica un po' a stare in partita per tutti i 90 minuti, soprattutto quando i ritmi si alzano...ma probabilmente è fisiologico, l'anno prossimo son sicuro al 100% per cento che ci farà divertire come matti. E' una delle cose che so con più certezza, dopo il mio nome e cognome.

11:39 AM  
Blogger Flavio said...

Lo reputi, come potenziale tecnico-tattico, superiore o inferiore a Muniain? Io il secondo lo vedo già più concreto, al di là delle pause e delle "assenze" dovuti in gran parte alla giovane età (anche se devo dire che non guardo molte partite di Isco, mentre Muniain l'ho visto più spesso).

Comunque penso che è il Bilbao tutto che preoccupa, vista l'assurda altalena di risultati: una squadra che domina lo UTD, ripeto lo UTD, poi fa figuracce come quella di ieri, e come lo scorso turno di campionato. Anche su questo devo darti ragione, quando avevo azzardato l'Athletic come possibile terza forza del campionato: la strada è ancora lunga anche se il potenziale di certo non manca...

12:37 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Per quando riguarda l'Atheltic correzione a mio avviso ha 3 top player spagnoli: Llorente, Munain e Javi Martinez, gli altri li metterei un gradino sotto anche perchè sono inseriti in un meccanismo che oltre ad andare a corrente alternata fa funzionare i giocatori finchè tutti hanno birra nelle gambe poi?
Per quanto riguarda il Madrid, un punto col Malaga (è pur sempre 4°) non è da buttare anche perchè nelle prossime settimane il Barca sarà molto più concentrato sulla gara contro il Milan che gli porterà via più energie di quanto potrà fare con noi l'Apoel (spero). Tuttavia mi preoccupa che è successo come a Mosca tante occasioni buttate vie e poi punizione finale, speriamo non diventi un vizio, a volte più che goleade e passi falsi bisogna uccidere la partita al momento giusto. Tuttavia sono ancora fiducioso, siamo pur sempre la squadra col maggior margine sulla 2nda nei campionati top e contiamo che la 2nda pare sia una squadra di alieni. Alieni che ormai non conteggiano più Piquè nelle loro fila, diventato terrestre grazie a Shakira (apre), nel caso Madrid ringrazia la cantante. Se ha una sorella da presentare a Messi è cosa gradita...

7:33 PM  
Blogger Flavio said...

Bella questa, Hincha...magari se avesse anche una terza sorella ci sarei anch'io :-)

9:11 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Ahi... dopo il punto sofferto a Villarreal comincia a temere una mini-crisi, intanto si sono rifatti sotto. Ancora una volta non siamo riusciti a chiudere la gara in tempo ed arrivato il pari nel finale, non parlo di arbitri generalmente sul blog ma quello di ieri è stato leggermente scandaloso. I giornali italiani ne avrebbero da parlare per 1 mese... chissà cosa dire il buon Mou

8:22 AM  
Anonymous saracarbonero said...

E inutile lamentarci dell'arbitraggio, ormai è andata,dobbiamo reagire a questo momento, anche se nella prossima gara ci mancherà mezza squadra. Non dobbiamo accampare scuse, non siamo una squadra italiana, siamo il Real Madrid, perciò resettiamo e giochiamoci la prossima, giochiamocele tutte, anche al Cmp Nou.

5:56 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@Sara: sono il primo a non scrivere mai di arbitri nè qui nè altrove, però alle volte la cosa è un pò troppo appariscente. Fortuna che la prossima è in casa...Occorre tenere i nervi saldi come non mai, si rischia di buttare una stagione.

6:49 PM  
Blogger Hellas said...

Ma solo io ho visto un rigore (l'ennesimo) clamoroso di Arbeloa? Quest'anno se ne sono viste di tutti i colori, e sempre nella medesima direzione. Neppure ai tempi di Franco il campionato era così corrotto.
Ragazzi, scusate la franchezza, ma che gran faccia tosta.

3:41 PM  
Blogger Flavio said...

La penso esattamente come Sara...
Inoltre credo che nel corso di una stagione così lunga i torti arbitrali si compensano più o meno con i vantaggi ricevuti...questa volta è andata male al Real ma altre volte si sono lamentati gli avversari, insomma sono cose che capitano ma non griderei allo scandalo. Piuttosto mi sembra esagerata la reazione di alcuni professionisti che non dovrebbero perdere così facilmente la testa, speciamente a questi livelli; inoltre credo non sia opportuno avvelenare il clima in prossimità del Clasico.

Comunque a mio avviso il titolo non è in discussione, ma sicuramente si restituisce un pò di interesse al finale di questa Liga; almeno ci divertiremo un pò...

8:41 PM  
Anonymous saracarbonero said...

N.1 Io non ho parlato di arbitri
N.2 Gli arbitri sono un discorso prettamente italiano, si sbaglia da una parte e dall'altra, e non ho problemi ad ammettere che complessivamente quest'anno noi ne abbiamo tratto vantaggio, ma li finisce la cosa, altrimenti siamo a "Er go de Turone".
N.3 preoccuparmi non sono gli arbitri quanto la nostra pessima condizione fisica.

8:47 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@ Hellas: come ho scritto sopra continuo a seguire la mia politica di non parlare degli arbitri. Che poi alla fine della fiera l'arbitro è sullo stesso piano dei giocatori, come CR7 può sbagliar un gol a porta vuota l'arbitro può sbagliare una valutazione presa in una frazione di secondo.
Anche se a Villarreal diluvio di cartellini...

11:15 PM  
Blogger valentino tola said...

Andando oltre i discorsi sugli arbitraggi (che, lo sapete, a parte rarissimissime eccezioni non faccio mai), devo dire che quanto visto e sentito nel dopo-partita è al di là della risaputa mancanza di sportività di Mourinho un chiarissimo (e secondo me preoccupante, almeno per i tifosi merengue) segnale di nervosismo e mancanza di controllo della situazione. Anche andando oltre i giudizi etici (a me tutta la messinscena è parsa imbarazzante, gli insulti al presidente Roig e le porte degli spogliatoi del Villarreal prese a calci...andiamo!), non è una reazione da grandissima squadra sicurissima di poter vincere e avere ancora tutte le carte dalla sua.

2:15 AM  
Blogger Flavio said...

Appunto Vale, proprio quello che ho detto io. Mi chiedo come mai mettere in atto questa sceneggiata.
In fondo hai 6 punti di vantaggio, mancano 10 partite in cui il Barcellona dovrebbe vincere sempre (=30 punti), mentre tu puoi permetterti ancora una sconfitta e un pareggio scontro diretto compreso (con 8 vittorie e un pareggio il Real è matematicamente campione =25 punti), sei stato più che fortunato nel sorteggio della CL in cui puoi arrivare in finale.
Una stagione che può chiudersi trionfalmente...proprio non capisco...o Mou avverte qualcosa nella sua squadra che noi non sappiamo, oppure sta un pò esaurito!

11:21 AM  
Blogger valentino tola said...

Io credo che Mourinho si renda conto che la sua squadra non gioca bene come qualche mese fa, e che più che rispondere a qualche strategia diabolica delle sue, la reazione dell'altro giorno risponda semplicemente alla frustrazione per il fatto che si sia ripetuto quello che è successo col Malaga.

11:39 AM  
Blogger Flavio said...

Sì e comunque se proprio vogliamo dirla tutta, il giudice sportivo è stato davvero clemente, viste le giornate di squalifica, una per Mou e Ozil, due per Pepe...addirittura graziato Sergio Ramos...

Comunque speriamo bene, cioè speriamo che in questo finale di stagione si possa parlare solo di calcio giocato, a prescindere da chi vincerà le varie competizioni.

2:02 PM  
Blogger Hellas said...

Vale, scusa ma un’ultima cosa perchè non ce la faccio a resistere: “Vaya atraco, hijo de puta!” non è un insulto!!!!
Poi si va a vedere ed il giudice sportivo è un vecchio di 85 anni socio del Real Madrid!
La Liga è un bel campionato da un punto di vista tecnico, però deve darsi delle regole per risultare un minimo credibile. Da quando seguo il calcio non ho mai visto un campionato così farlocco come questo, sembra di essere tornati ai tempi di Franco in cui il Real vinceva per decreto. In confronto Moggi con i suoi magheggi era un dilettante.

2:07 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Pepe è stato squalificato proprio per gli insulti all'arbitro mentre Ramos graziato (ma con diffida) per un problema burocratico. Comunque concordo con voi quando dite che il problema è il nervosismo e quando vede i problemi della sua squadra il buon Josè, sposta tutto su complotti, scandali e arbitri, niente di nuovo.
@ Hellas: non so che campionati segui ma quel del Paese in cui viviamo ha vissuto stagioni intere pilotate da Moggi e soci e da lì in poi da slavi o trafficoni di Singapore, fai tu la classifica dei farlocchi... Quando si capirà che l'arbitro è un elemento del gioco e sbaglierà sempre...

8:23 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Ai tempi di Franco il Real Madrid vinceva perchè era la squadra più forte del mondo, punto. Non credo che in Europa Franco potesse qualcosa, e sono arrivate 6 Coppe dei Campioni in 10 anni con tanto di partite memorabili (exp. il doppio 3-1 in al Barcelona in semifinale ed il 7-3 all'Eintracht in finale nel '60, il 4-2 al Milan nel '56 o il 3-1 al Manchester pre-tragedia di Monaco nel '57 e tante altre).

12:40 AM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Quoto Sara: basta vedere i nomi in campo (Gento, Di Stfano, Puskas, Amancio, Kopa) per capire che era una squadra di alieni...

12:05 AM  
Blogger Javi said...

Ciao io sono di muchomasfutbol.com e vorrei fare con voi uno scambio di link. La nostra email è rmadridclubdefutbol@gmail.com

Aspettiamo la vostra risposta.

Un saluto.

5:44 PM  
Blogger Flavio said...

Caro Valentino, vorrei se possibile un tuo commento sulla bruttissima prestazione del Barcellona di ieri sera, contro un Milan davvero improponibile, che a stento si regge in piedi ed incapace di fare gioco e creare pericoli se non con qualche piccola fiammata (neanche difensivamente parlando questo Milan è stato granchè): una squadra così andava liquidata 0-3 senza storie e senza alibi.

1- La posizione di Alexis come centravanti ad allungare la difesa avversaria depotenzia ed innervosisce Messi.
2- La presenza di Keita proprio non l'ho capita: Guardiola, schierandolo, ha contemporaneamente tolto una fonte di gioco (se pensiamo che al posto di Keita avrebbe potuto giocare Fabregas) oppure profondità sulla sinistra (Pedro al posto di Keita con Iniesta mezzala), dimostrando allo stesso tempo di temere oltremisura un Milan che non è certo il Real o l'Inter di Mourinho.
3- Iniesta deve giocare sempre mezzala: nel tridente è sprecato, defilato troppo a sinistra infatti non l'ho mai visto così fuori dal gioco e improduttivo. E' stato anzi irritante per come perdeva quasi ogni pallone. Più in generale questa squadra non può prescindere dall'avere due ali che creano profondità e ampiezza perchè il gioco si sviluppa esclusivamente al centro o a destra; invece, la fascia sinistra esiste e va sfruttata.
4- L'anno prossimo urge l'acquisto di un terzino sinistro di livello, visto che Abidal putroppo non giocherà più e perchè Puyol non può essere impiegato lì; è vero che c'è Muniesa in rampa di lancio, ma solo lui e Adriano non possono bastare a questi livelli.
5- Occorre schierare sempre un altro bomber, uno capace di verticalizzare verso la porta e fare gol quando c'è da metterla dentro; il solo Messi non basta sempre e Sanchez bomber non lo sarà mai.

Detto questo, sottolineo alla fine del primo tempo un possesso palla stucchevole, con giocatori che non si muovevano e aspettavano addirittura il fischio di chiusura dell'arbitro. L'unica cosa che salvo è stata la prestazione di Piquè (finalmente!!!) e Mascherano (monumentale), oltre ai soliti Xavi, Busquets ed Alves.

Se anche il ritorno sarà giocato così prevedo l'eliminazione del Barça dalla CL 2011-12.

12:53 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Ma perchè contro le italiane il Barca è una squadra umana mentre quando vede una maglia bianca diventa una squadra di mostri?

3:11 PM  
Blogger Vojvoda said...

Mi trovo abbastanza d'accordo con la disamina di Flavio. Proverò a scrivere anche i punti di disaccordo.
Dice bene quando sostiene che il Barca ieri andava a marce ridotte, prestazione incolore, non bruttissima come scrive Flavio, ma decisamente negativa. Messi per primo direi (qualche spunto a parte). Uno come lui con la difesa ed i difensori che si trovava davanti avrebbe dovuto banchettare lautamente. Male Iniesta, molto male Alexis Sanchez, che giustifica ancora una volta l'idiosincrasia "guardiolana" con il mercato italiano (finora non ne ha azzeccata una): stiamo parlando di un giocatore pagato quasi 40 mln di euro con la fotocopia (anche morfologica, di viso etc...) pronta a casa, cioè Tello (che è anche ben più rapido sul breve e veloce sul lungo).
Il Milan a questi livelli è OBIETTIVAMENTE improponibile: poca personalità, poca qualità, poca tecnica, zero gioco, zero ambizione, zeppo di SCARTI di diverse squadre europee, si lamenta per le assenze, ma l'unica VERA è quella di Thiago Silva: non mi si verrà a dire che Abate e Nonno Van Bommel spostino l'equilibrio. Al Barca mancavano Villa ed Abidal (più il naturale sostituto, Adriano).
La gara in ogni caso è stata di una bruttezza più unica che rara, in sintonia però con gli altri quarti, nei quali la caratteristica comune è stata quella che le squadre di casa non hanno marcato nemmeno una rete. Non saprei se ciò è una primizia.
Veniamo a Keita: in effetti la presenza del maliano nello scacchiere di Guardiola è quanto meno discutibile perché oltre a togliere qualità al centrocampo, toglie qualità al giro palla, è sempre quello più in imbarazzo se pressato, non apporta nulla in fase offensiva non fornendo la dovuta garanzia in fase di interdizione. Onestamente un pesce fuor d'acqua tra gli altri tenori che di volta in volta si avvicendano tra centrocampo e attacco. Se parliamo di BARCELLONA STELLARE Keita non ci sta. "Giocarsi" Fabregas per Keita contro questi avversari è delittuoso.
Su Iniesta la penso allo stesso modo: a centrocampo con la profondità da attaccare e non estremo a sx.
D'accordo sui migliori: Mascherano, Xavi e Dani Alves su tutti, meno su Piquè che ha sbagliato più di un intervento di testa nel primo tempo e spesso è stato anticipato da Ibrahimovic nonostante una stazza similare. Nel secondo tempo meglio visto l'inutilità del Milan sul campo di calcio.
Chiudo con il possesso palla: ok, va bene tutto ma non si può giocare a calcio a 5 per 30 minuti (dal 15° al 45° del primo tempo)ai limiti dell'area avversaria e non tirare MAI, dico MAI in porta: suvvia, a tutto c'è un limite....!!! ;-)

3:20 PM  
Blogger Flavio said...

Il possesso palla è stato sterile perchè Messi era troppo lontano dalla porta (ho rivisto quasi il Messi edizione mondiali 2010), e questo primo perchè Sanchez gli si piazza davanti, ovviamente su "ordine" del mister, e poi perchè a sinistra non c'è profondità.

E' chiaro che stanno mancando Villa e Pedro, ma Sanchez sicuramente non è il giocatore che li può sostituire. Sanchez può giocare su entrambe le fasce però come semplice "tornante", quindi non gli puoi chiedere i movimenti e i gol di Villa e Pedro (perchè non li possiede proprio nelle sue caratteristiche); oppure (cambiando modulo) può giocare centrale ma dietro, non avanti a Messi.
Sanchez acquisto sbagliato? Io direi di dargli ancora un pò di tempo, e credo anche che sia stato preso esplicitamente per giocare a destra, alternandolo con Pedro, mentre a sinistra si sarebbero dovuti alternare Villa e Pedro...poi un pò per l'infortunio di Villa, un pò perchè a Guardiola piace più centrale le cose sono cambiate.

La mia impressione, per rispondere a Hincha, è che Guardiola (evidentemente scottato dall'esperienza della CL 2010), ha sopravvalutato il Milan e l'effetto San Siro, mettendo una squadra non troppo offensiva con l'obiettivo di riuscire a segnare almeno un gol: insomma voleva lo 0-1. E anche le dichiarazioni post partita sembrano andare nella stessa direzione, perchè parla di una partita addirittura di una difficoltà "terrificante"...se il buongiorno si vede dal mattino...

4:40 PM  
Blogger valentino tola said...

Ragazzi,non bestemmiamo. Alexis Sanchez è un acquistone, per quanto mi riguarda il suo rendimento è ottimo,in alcune partite non di poco conto (vedi Bernabeu) addirittura decisivo. L'errore è aspettarsi quello dell'udinese. Ma non è stato preso per questo, nemmeno per sogno. Altro discorso è che nel 4-3-3 bisogna non sempre la compatibilità con Messi è perfetta, ma individualmente, nonostante gli infortuni che gli hanno spezzettato la stagione (e sappiamo quanto ciò possa pesare alla tua prima stagione in un nuovo club),io ritengo il contributo di Alexis a questa stagione già molto valido.

Non c'entra niente con i granchi presi sul mercato italiano in precedenza e non c'entra niente come caratteristiche con Tello, davvero.

5:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Fortuna che hai scritto qualcosa Valentino perchè pensavo che improvvisamente il tuo blog fosse diventato frequentazione di qualche comparsa che troviamo nelle televisioni locali italiane... (Sanchez=Tello???)

Anche la valutazione sul Milan, su quella che è la sua condizione fisica attuale (e di alcuni giocatori in particolare: Seedorf, Boateng, Robinho, Nesta), sull'importanza di altri (Van Bommel o Abate) e di conseguenza su quanto possa produrre partendo da certe condizioni, è totalmente fuori dal mondo.


Brian Spilner

6:03 PM  
Blogger Vojvoda said...

Brian Spilner è un simpaticone tifoso milanista ed ha ragione lui. Guardiola si è talmente spaventato dei residui bellici di storici club europei da schierare Keita.
Il Milan, RIBADISCO, con questi quarti di finale c'entra poco, poco più del Marsiglia tanto vituperato. L'Emirates stadium è la figura barbina fatta non ha insegnato nulla a questi inguaribili ottimisti.
Non frequento tv locali, ma se ne conosci qualcuna che paga bene ci potrei anche andare e ripetere quello che ho scritto. :-)
Alexis Sanchez ha caratteristiche da esterno alto come Tello, la differenza è che uno sta a destra, l'altro a sinistra, ma Sanchez può tranquillamente giocare a sinistra.
Ieri si pestava i piedi con Messi, fa un colpo di tacco quando è solo davanti al portiere, si fa rimontare in velocità da un giocatore d'oratorio quale Antonini, simula un rigore allungando la gamba verso sinistra quando poteva
benissimo andare contro le mani protese di Abbiati costringendo l'arbitro a fischiare. Ne posso elencare altre per ieri.
Dico solo a Valentino che per i suoi 40 mln di euro ci si sarebbe dovuto aspettare una stagione sui livelli di Fabregas, così non è stato sino ad adesso...
Non mi sembra poi che le caratteristiche rispetto a Tello siano così difformi come sostieni tu.Poi almeno questo è il mio pensiero...Se vogliamo trovare sempre giocatori unici nelle loro specificità allora non ne usciamo più.

7:39 PM  
Blogger Vojvoda said...

ERRATA CORRIGE...
"L'Emirates stadium è la figura barbina fatta non ha insegnato nulla a questi inguaribili ottimisti".

La E congiunzione e non verbo, chiaramente...:-)

9:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non so quanti di voi abbiano visto gare dell'Udinese 2010/11, ma lì Sanchez l'esterno non lo faceva mai (qualcosina solo nel primo anno, nel 4-3-3). L'Udinese lo scorso anno (nel 3-5-2) giocava con Di Natale-Sanchez che svariavano su tutto il fronte per 90'. Quindi come caratteristiche il cileno c'entra poco -anzi nulla- con Tello (lui sì esterno puro) perchè non rimane mai largo, non cerca il cross, insomma non mostra nulla del repertorio dell'ala.
Il giocatore da oratorio Antonini sarà scarso ma dati alla mano è uno dei più veloci dell'intera Serie A, quindi ci sta che faccia un recupero veloce in campo aperto (se non fa quello, cos'altro?).
i "residui bellici" del Milan, ad esempio Seedorf e Nesta, hanno fatto una partita fantastica (considerando il livello stellare e l'età-media dell'avversario)

markovic

10:16 PM  
Blogger valentino tola said...

Per quanto mi riguarda, il fatto che sia un tifoso milanista non toglie che Brian Spilner sia uno dei blogger più competenti e obiettivi che mi sia capitato di leggere...uno dei non tanti purtroppo che escono dalla logica del "questo giocatore è una sega", "quell'allenatore è un incapace".

Su Alexis, il problema non è scervellarsi a cercare specificità, è che lui e Tello son due giocatori diversissimi. Uno ha le caratteristiche della seconda punta (ma ora sta facendo benissimo la prima al Barça-ripeto, benissimo), l'altro è un'ala pura nel più classico stile olandese/blaugrana.
Anche Silva è un esterno alto nelle formazioni di partenza, ma non per questo lo metto nello stesso sacco di Joaquin, no?

"per i suoi 40 mln di euro ci si sarebbe dovuto aspettare una stagione sui livelli di Fabregas, così non è stato sino ad adesso..."

Non mi spingo a dire che non sono sullo stesso livello perchè in realtà la stagione di Alexis è superiore, però dico che la stagione di Fàbregas è sopravvalutata tanto quanto quella di Alexis è sottovalutata.

10:29 PM  
Blogger Vojvoda said...

Vediamo un po': Sanchez, come Tello, salta l'uomo in velocità, ha in comune la tipicità del doppio passo, una spiccata esplosività e reattività che lo fa assomigliare al canterano blaugrana. Il modo di concepire il ruolo di esterno alto è differente solo perché Tello è tagliato per quel ruolo (almeno sino ad adesso) mentre Sanchez in virtù di un bagaglio di esperienza calcistica superiore ha già digerito vari moduli e occupato diverse zone d'attacco.
Nel Barca non lo ricopre e questo rende il paragone inaccettabile per molti.
Per rispondere a Marco: se è per questo dalle partite fin qui viste il cross non lo cerca molto nemmeno Tello visto che tende a puntare l'uomo ed andare via col doppio passo oppure allungarsi la palla per sfruttare lo spunto in velocità davvero notevole. Il cross nel Barca è una cosa rarissima.
Valentino: so benissimo che tu segui tutte le partite del Barca, io vedo un po' di tutto, può darsi, anzi sicuramente, mi è sfuggita la grande stagione di Sanchez, non stare però a ricordarmi la differenza tra Silva e Joaquin: mi sembra un modo per svilire il mio intervento, non ti fa onore.
Silva è un tuttofare dell'attacco, da trequartista a seconda punta, di ala ha nulla, Joaquin è un esterno nella concezione del termine, no?
Sanchez, a mio avviso, non si discosta molto per caratteristiche dall'ala. Averebbe tutto per esserlo: corsa, velocità, cross, dribbling. Sinceramente continuo a non riscontrare lesa maestà nell'accostarlo a Tello, benché nel Barca sia impiegato diversamente.

12:15 AM  
Blogger valentino tola said...

So bene che conosci la differenza fra Silva e Joaquin,e proprio perchè la conosci l'ho usata come termine di paragone per esprimere quanto ritenessi errata la tua assimilazione di Tello e Alexis Sanchez. Se esprimere la mia opinione così vuol dire tentare di svilire la tua, e ne fai addirittura una questione di onore, allora davvero non so più come io debba argomentare...

12:28 AM  
Anonymous Anonimo said...

Vojvoda visto che guardi un pò di tutto, magari ti ricorderai il Colo Colo di Borghi in cui capitava che un giovanissimo Sanchez venisse schierato (in qualche occasione) "formalmente" da esterno alto, ma del ruolo ne dava un'interpretazione totalmente diversa da quella che ne da Tello. Già da 5 o 6 anni fa. Non da oggi.

Brian Spilner

1:27 AM  
Blogger Hellas said...

Sanchez fin qui deludente, e lo dico io che in estate ero entusiasta per il suo acquisto. È stato preso per la sua abilità nel dribbling ed invece si sono viste molte corse, qualche gol, ma di uomini saltati nemmeno l’ombra. È stato presentato come il giocatore abile nell’uno contro uno in grado di aiutare Messi a scardinare le difese ed invece ad oggi sembra più un Dirk Kuyt. A Udine e pure in nazionale era un altro giocatore, al di là del ruolo. Mi auguro che prenda un po’ di coraggio, perché dietro c’è Tello, che avrà anche solo una finta ma almeno l’uomo lo punta.

Sulla partita: il Milan ha chiuso con Bonera, Mensbah, Antonini, Emanuelson, Nocerino, Seedorf che ha 40 anni…rendiamoci conto. Brutto, brutto Barcellona, con una manovra ai due all’ora come più di una volta quest’anno. Ora rischia di pagare al ritorno, se il Milan segna per primo poi a questi ritmi soporiferi recuperare è dura.
Pronostico secco: tu come la vedi? Io dico qualificazione di misura, un 2-1 per il Barcellona

2:07 AM  
Blogger Flavio said...

@ Vojvoda: Sanchez e Tello sono due giocatori abbastanza diversi. Tello è più attaccante, in questo simile a Villa, anche per come vede la porta. Sanchez è più un trequartista/attaccante di manovra, che può benissimo adattarsi a fare l'ala, ma non puoi aspettarti da lui, partendo dall'esterno, la verticalità verso la porta che può avere Villa, Pedro oppure Tello.

@ Markovic: Sanchez giocava svariando DIETRO a Di Natale, il modulo era (ed è tuttora) il 3-5-1-1. Ora al posto di Sanchez si alternano Torje e Fabbrini mentre l'anno prossimo ci sarà Muriel, altro talento niente male.

@ Valentino: io credo che l'unico responsabile di questo 0-0 è mister Guardiola (e tu sai quanto lo stimo!) il quale quando incontra le squadre italiane perde lucidità. Io non capisco questa "malattia" di voler trovare alternativa al collaudatissimo 4-3-3 che lo scorso anno ci ha regalato il calcio migliore di sempre, a mio avviso. Tradotto: Sanchez centravanti toglie spazio a Messi, Iniesta ala toglie profondità in attacco e tanta qualità a centrocampo. Sarò pure integralista, ma a me non piace neanche la forzatura Fabregas come falso centravanti, come ben sai. Per me andava schierato il centrocampo a 3 Xavi-Busquets-Iniesta e l'attacco con Sanchez a destra, Messi al centro e Tello a sinistra, visto che, a quanto pare, Pedro non regge i 90 minuti. Con questa formazione dubito che il Milan poteva portarsi a casa lo 0-0, risultato difficile da gestire al ritorno contro la classica squadra italiana che verrà al Camp Nou a fare le barricate (non come l'Arsenal dello scorso anno che infatti le prese).

@ Brian Spilner: il Milan è sempre una signora squadra, ma non è certo attualmente al livello di Barça, Real e Bayern.

11:08 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Brian

Colo Colo 2006 Copa Sudamericana...Humberto Suazo-Alexis Sanchez-Matias Fernandez, Jerez e Fierro sulle fasce, Vidal jolly...bei ricordi! :-)

@ Hellas

Probabilmente hai ragione sulle motivazioni per cui Alexis possa essere stato acquistato, ma alla fine quello che conta è ciò che si vede sul campo, e io sono soddisfatto, soprattutto dell'Alexis centravanti.
Anche se è comodo parlare adesso, devo dire che io invece diversamente da te al momento del suo acquisto non mi aspettavo un Alexis dribblatore...credevo che i tempi di gioco, il modo di occupare il campo e la disposizione offensiva del Barça, il fatto che probabilmente avrebbe finito col giocare partendo da una sola fascia (senza la possibilità di dribblare sui due lati come quando gioca seconda punta con libertà di movimento...quello è l'Alexis di cui parli, e nel barça non lo potremo vedere mai e poi mai, io me ne sono fatto una ragione già da agosto) avrebbero portato a un Alexis Sanchez diverso, motivo per cui mi importa poco dei dribbling...quello che veramente importa è che dia profondità, e devo dire che da centravanti in alcune partite il Barça è arrivato addirittura a dipendere dalle molte corse di cui parli tu (vedi ad esempio il so ingresso a Vila-real, spezzone super-incisivo toccando palla pochissimo),che nel 90% dei casi secondo me son corse intelligenti e che aiutano i compagni a giocare meglio.
Altro discorso quando parte dalla fascia, lì sta convincendo meno effettivamente, e bisogna ancora trovare la formula migliore per lui e Messi (fermo restando che i problemi di ampiezza l'altro giorno il Barça li ha avuti soprattutto sinistra).

Per quanto riguarda il pronostico, continuo a vedere favorito il Barça perchè è più forte,però non può giocare come l'altra sera.

@ Flavio
Per meè fondamentale trovare alternative al modulo di base (o anche all'interno del modulo di base...cioè continuare a giocare col 4-3-3 ma con movimenti diversi).Non puoi ripetere sempre la solita minestra. questo in generale,perchè poi è chiaro che nemmeno a me è piaciuto il Barça dell'altra sera (anche se lapartita l'ho vista un po' distrattamente, e per questo non ho scritto un articolo).

12:59 PM  
Blogger valentino tola said...

Comunque...che genio Raul Gonzalez Blanco. Che genio.

1:00 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Uni mito!!!Sempre!

3:46 AM  
Blogger valentino tola said...

Ora Sara mi prendo un altro mese libero per scrivere un altro articolo in suo omaggio XD

10:08 AM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo me è una mente calcistica tra le più grandi della storia del calcio.

11:20 AM  
Blogger valentino tola said...

Non solo secondo te :P

11:33 AM  
Anonymous saracarbonero said...

Mi sono scordato di firmarmi, cmq prima ero io. Cmq sulla partita Barelona io mi trovo a metà tra i 2 pensieri principali oe dice ssia , e sono 2 volte, con quello che dice Flavio. Va bene con nuove soluzioni tattiche ma forse in partite ad eliminazione diretta è meglio affidarsi al vecchio. Poi sulla prestazione hanno influito molto secondo me il fatto che nel primo tempo il Barca attaccasse solo da destra (complici le assenze di Villa, che di soplito parte da li, di Abidal e di Adriano), ed il prato di San Siro che essendo cosi scivoloso non aiutava i cambi di direzione dei brevilinei giocatori del Barcelona. Il Milan non è scarso, è una squadra italiana quindi comunque compatta e rognosa,ed ha giocatori di esperienza. Certo, in attacco l'unico bravo secondo me è Boateng, gli altri sono mezze figure ed Ibrahimovic in queste partite è così così, però come squadra la devi comunque battere.
Io credo che per il ritorno il Barça non debba preoccuparsi troppo dei goal subiti, deve pensare a vincere la partita e basta, credo sia la mentalità più giusta dopo uno 0-0 in trasferta....

11:51 AM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Non credo che che i lettori di Marca siano così lontani dalla realtà avendo votato Raul come miglior giocatore spagnolo della storia... Giocatore dalla mentalità quasi superiore al suo enorme talento calcistico ma che non ha raccolto quanto meritava a livello di riconoscimenti personali mentre per fortuna avrà sempre un posto d'onore nella storia del Madrid insieme ai grandissimi del passato. Sarebbe stato un onore vederlo lasciare il calcio con la SUA maglia, ma va beh...
Fortuna che Mou ha rinsaldato i ranghi in vista dello sforzo finale e anche il recupero di Di Maria diventa fondamentale così come l'uso part-time di Kakà.
Una piccola nota: quando Mou recentemente disse che lui e Guardiola non erano poi molto diversi tutti gridarono alla scandalo ma guardate un pò il chiasso di Barca e media annessi dopo che hanno pareggiato a Milano: pure protesta ufficiale alla UEFA per il campo... ci manca solo che dicono come Mazzarri quando stava alla Samp che non hanno vinto per colpa del vento... Per non parlare dell'ennesima simulazione ieri, vero Tello?

12:08 PM  
Anonymous cespo said...

Mah io non ho capito molto questo atteggiamento di guardiola in primis e di tutta la squadra a seguire. Mi piace il possesso palla ma non fine a se stesso. Non critico il MIlan, onesta partita, ma probabilmente sarebbe bastata anche una squadra con meno nome per fermare questo barcellona. Guardiola forse ha pensato che giocarsela al Camp Nou era la scelta migliore, allora non ha rischiato, quasi sicuramente sarà la scelta giusta, ma non ho apprezzato quella partita. Io di barcellona ne ho visto un po', anche secondo me sanchez sta facendo bene, più di fabregas che sta ingrassando i suoi numeri ma mi sembra meno imprescindibile del cileno. Invece come detto da molti, non capisco iniesta alto, soprattutto se non c'era nessuno che dava ampiezza a sinistra a parte lui. Può essere una scelta con adriano che spinge e da riferimento, con una mezzala che si apre (ma chi a parte iniesta lo può fare nel Barcellona?) ma così, ho avuto l'impressione che abbiano regalato una fascia al milan. Fascia attaccabilissima, tra l'altro. Al ritorno vedremo sicuramente un altro barcellona, ma si è persa una occasione per fare un bel calcio, in una sfida comunque prestigiosa. Proprio non capisco questo mal di trasferta catalano..

P.s. Il Milan non è inseribile in questo momento nelle prime otto di europa, assolutamente. Ma anche questo è il bello del calcio e della champions.

11:42 PM  

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