LA NUOVA LIGA / 4: Sevilla / La forza emergente.
Pare che tutta la genialità e la lungimiranza della strategia attuata in questi anni dalla società sivigliana, e nello specifico dal suo eccezionale direttore sportivo Monchi ( ex giocatore del club ), stia per raccogliere i suoi frutti.
Dopo la magnifica scorsa stagione, in cui nell' anno del centenario del club è stata conquistata la Coppa UEFA ed è sfumata solo per gli scontri diretti sfavorevoli con l'Osasuna la qualificazione al preliminare di Champions, pare infatti che il club possa ancora crescere, puntando a raggiungere il giro delle squadre di vertice.
Una squadra giovane, entusiasta, veloce, aggressiva e ricca di qualità, che nel finale della scorsa stagione pareva andare col pilota automatico e che quest' anno sarà presumibilmente completata dagli arrivi di Hinkel, Poulsen, Duda, Cobeno e Chevanton.
Ancora da definire il versante delle partenze, con il prestito di Saviola che non è stato rinnovato ( anche se, in caso di cessione di Kepa, si potrebbe tornare sull' argentino ) e la questione Daniel Alves ancora aperta: il brasiliano sembrava dovesse andare al Liverpool, ma l'accordo non c'è stato e nel mentre il club di Anfield ha acquistato Pennant, giocatore che coprirebbe un mancato acquisto di Alves, visto che Rafa Benitez eventualmente utilizzerebbe il terzino destro sivigliano da esterno destro di centrocampo, così come è stato impostato a suo tempo da Caparros.
Si è parlato in principo della strategia lungimirante attuata dal club negli anni. Non c'è dubbio che andrebbe proposta come modello: dopo anni di sprechi, acquisti miliardari, mancanza di programmazione e conseguenti rovinose retrocessioni, la società, a partire dal ritorno in Primera dell' estate 2001, ha deciso di cambiare corso: massima cura per il settore giovanile e acquisto a poco prezzo di giovani giocatori stranieri relativamente poco conosciuti da rivendere poi a peso d'oro una volta che il loro valore risulti accalarato.
Gli esempi benefici di valorizzazioni salutari per le casse del club e al contempo determinanti per la crescita dal punto di vista tecnico sono sotto gli occhi di tutti: da Reyes e Sergio Ramos, magnifici prodotti della cantera per i quali sono arrivati barche di soldi, a Julio Baptista, altra iniezione di denaro sonante. E nel mentre son saliti alla ribalta Daniel Alves, prelevato dal Brasile per un paio di noccioline, Adriano, idem con patate, e Jesus Navas, l' ultimo talento della cantera, accompagnati da acquisti di intelligenza sopraffina come quello di Maresca.
Un modello consolidato negli anni sotto la guida di Caparros, che ha proposto il calcio più intenso ( anche un po' confuso, spesse volte ) e aggressivo della Liga negli ultimi anni e impreziosito nell' ultima stagione da Juande Ramos, nella cui gestione il Sevilla è maturato, mantenendo il furore, ma imparando a gestire maggiormente la partita su più ritmi e mostrando un gioco più vario e meno dipendente dalla palla rubata nella metacampo avversaria con verticalizzazione immediata, come ha dimostrato la perfetta gestione della finale di UEFA col Middlesbrough: primo tempo dominato con una manovra avvolgente e ad ampio respiro, partita chiusa nella seconda frazione approfittando degli spazi lasciati in contropiede dagli inglesi.
Anche quest' anno Juande Ramos dovrebbe presentare il solito 4-4-2, che ha come arma principale sicuramente il gioco sulle fasce.
Sovrapposizioni continue sulla fascia destra fra Jesus Navas e Daniel Alves sulla fascia destra, David più bloccato nel ruolo di terzino sinistro e Adriano a spingere sulla corsia di sinistra, due punte a dividersi i compiti ( una viene incontro, l' altra va in profondità ), supportate dagli inserimenti a turno di uno dei due centrali di centrocampo ( più spesso Maresca, che a volte si defila e si sovrappone sulla fascia destra ). In fase difensiva, almeno otto giocatori dietro la linea del pallone, distanze corte fra i giocatori e difesa non troppo alta ma sempre pronta ad accorciare.
DIFESA
Si poteva racimolare un bel gruzzolo, ma sotto il profilo tecnico la conferma di Daniel Alves è il miglior acquisto possibile. Uno dei migliori terzini destri in circolazione, anche questa stagione, a meno di sorprese dell' ultima ora, trascinerà il Sevilla con la sua elevata qualità unita ad una grande carica agonistica, reattività e rapidità, andando a comporre con Jesus Navas forse il miglior binario di destra dell' intera Liga. Importantissimo che mantenga l' entusiasmo ( sul quale il suo gioco si basa molto ) e sia felice di rimanere a Sevilla, e i segnali in questo senso sembrano confortanti. Comunque, la società si era premunita da una sua eventuale partenza con un signor acquisto come quello di Andreas Hinkel dallo Stoccarda, un terzino destro abbastanza solido in fase difensiva, velocissimo e con grandi doti di spinta, anche se senza il talento di Alves. Certamente ora dovrà fare un po' di panchina, ma potrà comunque entrare in gioco non solo in caso di assenza di Alves, ma anche nelle occasioni in cui il versatile brasiliano verrà avanzato a centrocampo.
Per il centro della difesa, due coppie in alternativa: quella titolare composta da Javi Navarro ed Escudè, che molto bene ha funzionato nel finale della stagione passata, e quella di riserva, di livello più o meno simile, formata da Aitor Ocio e dal serbo Dragutinovic. Anche Pablo Ruiz si giocaun posto da centrale.
Il punto fermo potrebbe diventare il francese Escudè, il quale, trovando continuità, acquisterebbe molta affidabilità. Forse il più completo dei centrali a disposizione di Juande: fisico, intelligente, veloce e discreto nel giocare al pallone. Accanto a lui Javi Navarro, che riesce a tenersi a galla grazie all' esperienza, finendo spesso titolare davanti a un Aitor Ocio complessivamente più dotato di lui, confermato dal Sevilla a dispetto delle offerte provenienti dall' Athletic Bilbao.
A sinistra anche quest' anno nessuno dovrebbe impensierire il piccolo David, che continuerà a fare da efficientissima sentinella su quella fascia. In alternativa, potranno essere impostati come terzini i due mancini Escudè e Dragutinovic. Oppure, in una versione più audace, potranno essere arretrati due uomini prevalentemente offensivi come Puerta e Adriano. In porta conferma per Palop, ottimo l' anno scorso,che avrà come secondo Cobeno, arrivato dal Real Madrid Castilla.
Si propone come interessante alternativa per tutti i ruoli della difesa ( meglio al centro, a mio avviso ) il canterano Crespo, appena laureatosi campione d' Europa con l'Under 19.
CENTROCAMPO
Reparto molto completo, con due giocatori per ruolo al centro e una scelta quasi imbarazzante sugli esterni, per quantità e qualità.
Il problema del gioco del Sevilla, cioè l' incapacità di giocare su ritmi più lenti e ragionare contro difese schierate era dovuto prima di tutto al tipo di gioco particolare voluto da Caparros gli anni scorsi, e poi dalla mancanza forse di veri e propri registi nella rosa, in cui sono maggiormente presenti incursori che preferiscono inserirsi e portare palla, come è anche il caso di Maresca, nonostante le sue eccellenti intuizioni in rifinitura.
Già in via di risoluzione nel meraviglioso finale della scorsa stagione, questo problema è stato intelligentemente affrontato con l' acquisto del danese Poulsen, un giocatore di ottime doti difensive, più capace a tenere la posizione e a impostare con buona visione di gioco, che potrà dare maggiore ordine alla manovra.
L' ex Schalke 04 dovrebbe andare a comporre la coppia centrale titolare con l' ormai idolo dei tifosi Maresca, che ha portato un contributo chiave ai trionfi della scorsa stagione con la sua eccellente combinazione di qualità, grinta, dinamismo e movimento. A volte carica un po' a testa bassa, ma la sua titolarità non è in discussione. Piuttosto, Poulsen dovrà stare attento a Lluis Martì, che ogni stagione parte in sordina, ma finisce immancabilmente per ritagliarsi uno spazio con la sua continuità di rendimento e la sua duttilità. Poi c'è il brasiliano Renato, quello forse con le doti più da regista, ma che non ha ancora dato il meglio di sé. Qualche minuto potrebbe averlo il canterano Bruno.
Sulla destra, sarà una stagione importantissima per Jesus Navas: purtroppo ha avuto problemi di salute a causa di certi attacchi d' ansia che lo colgono in occasione dei ritiri. Il club sta cercando di curarlo facendogli svolgere una preparazione speciale, e il problema fortunatamente sembra in via di soluzione, col giovane talento in buona forma ( come ha fatto vedere nelle prime amichevoli ) per quella che dovrà essere la stagione del suo aggancio alla nazionale maggiore. A sinistra, il fortissimo brasiliano Adriano, giocatore che ritengo sottovalutato in rapporto alla qualità del suo gioco velocissimo e molto imprevedibile per la sua capacità di usare tutti e due i piedi.
Non mancano poi le alternative di qualità, con l' ex idolo del Valladolid Fernando Sales, o l' avanzamento di Alves, per la fascia destra e il nuovo acquisto Duda ( ingaggiato anche per la sua tremenda abilità nei calci piazzati, caratteristica nella quale negli ultimi anni il Sevilla era un po' scoperto )e il canterano Antonio Puerta per la fascia sinistra.
Va poi fatto un discorso a parte per Jesuli: un giocatore che adoravo ai tempi del Celta, piombato purtroppo in una crisi negli ultimi due anni al Sevilla che lo ha portato spessissimo in panchina o addirittura in tribuna, sempre considerato l' ultima scelta per le fasce da Juande Ramos. Difficilmente troverà spazio quest' anno vista la concorrenza, ma sta mostrando un' ottima forma nel precampionato e recuperare il suo talento nel dribbling farebbe molto comodo.
Infine, il 18enne dribblomane di fascia sinistra Diego Capel, anche lui campione con l' Under 19 pare aver problemi con la società, essendo mal disposto a un altro anno in Segunda B ( la nostra Serie C ) con la squadra filiale. Il giovane, che possiede un grande talento ancora da affinare parecchio, ritiene più conveniente per la sua maturazione un prestito a una squadra di Segunda Division, considerato anche che avrà molto poco spazio in prima squadra quest' anno.
ATTACCO
Con l' acquisto di Chevanton dal Monaco si ritiene colmata quella lacuna dell' attaccante veloce creatasi con la fine del prestito di Saviola.
In un attacco dominato dai chili di Kanoutè e Makukula e da arieti, seppure con caratteristiche molto diverse fra di loro, come Luis Fabiano e Kepa, l' ingaggio dell' uruguaiano era davvero necessario. Inizialmente si puntava al formidabile Suazo, ma il Cagliari ha chiesto 24 milioni e i dirigenti andalusi non se la son sentiti di compiere un simile esborso. Così, per una cifra molto minore, ma comunque considerevole ( 8 milioni di Euro ), hanno intelligentemente puntato su questo centravanti uruguaiano che non ci pensa su due volte a scaravantarla in rete.
Accanto a lui, ci si affiderà alle lune di Luis Fabiano ( attualmente infortunato, salterà la Supercoppa Europea col Barça ), sbloccatosi finalmente negli ultimi mesi della scorsa stagione, centravanti sontuoso nelle giornate buone e irritante nelle partite no.
Sempre pronto, in caso di bisogno, il rassicurante armadio del Mali Frederic Kanouté, uno che se avesse avuto un miglior rapporto col gol sarebbe potuto diventare un grande attaccante, ma che già così è molto utile per la sua capacità di svariare con ottima qualità e devastante forza fisica. Sembrava dovesse essere ceduto il gigante congolese-portoghese Ariza Makukula, che negli ultimi due anni, fra infortuni e contrattempi vari ha trovato scarsissimo impiego, ma alla fine pare che resterà non senza poter tornare utile.
Richiestissimo, soprattutto in prestito da società medio-basse, il canterano Kepa, centravanti non indimenticabile per eleganza, ma forte di testa e con buon fiuto del gol. Se dovesse partire, tornerebbe in auge l' ipotesi Saviola.
PROSPETTIVE
Quelle più immediate consigliano uno sgambetto, che avrebbe il suo bel prestigio, al Barça nella finale di Supercoppa Europea del 25 Agosto a Montecarlo. Poi ci si dedicherà all' obiettivo principale della stagione,il quarto posto in campionato, che gli uomini di Juande potrebbero contendersi con Villarreal, Atlètico Madrid e forse anche Zaragoza e Celta.
Accompagnare poi il tanto agognato, in questi ultimi anni, quarto posto con una doppietta in Coppa UEFA scatenerebbe un vero tripudio. Il Sevilla può giocarsi bene le sue carte, avendo una rosa sicuramente all' altezza del doppio impegno.
Dopo la magnifica scorsa stagione, in cui nell' anno del centenario del club è stata conquistata la Coppa UEFA ed è sfumata solo per gli scontri diretti sfavorevoli con l'Osasuna la qualificazione al preliminare di Champions, pare infatti che il club possa ancora crescere, puntando a raggiungere il giro delle squadre di vertice.
Una squadra giovane, entusiasta, veloce, aggressiva e ricca di qualità, che nel finale della scorsa stagione pareva andare col pilota automatico e che quest' anno sarà presumibilmente completata dagli arrivi di Hinkel, Poulsen, Duda, Cobeno e Chevanton.
Ancora da definire il versante delle partenze, con il prestito di Saviola che non è stato rinnovato ( anche se, in caso di cessione di Kepa, si potrebbe tornare sull' argentino ) e la questione Daniel Alves ancora aperta: il brasiliano sembrava dovesse andare al Liverpool, ma l'accordo non c'è stato e nel mentre il club di Anfield ha acquistato Pennant, giocatore che coprirebbe un mancato acquisto di Alves, visto che Rafa Benitez eventualmente utilizzerebbe il terzino destro sivigliano da esterno destro di centrocampo, così come è stato impostato a suo tempo da Caparros.
Si è parlato in principo della strategia lungimirante attuata dal club negli anni. Non c'è dubbio che andrebbe proposta come modello: dopo anni di sprechi, acquisti miliardari, mancanza di programmazione e conseguenti rovinose retrocessioni, la società, a partire dal ritorno in Primera dell' estate 2001, ha deciso di cambiare corso: massima cura per il settore giovanile e acquisto a poco prezzo di giovani giocatori stranieri relativamente poco conosciuti da rivendere poi a peso d'oro una volta che il loro valore risulti accalarato.
Gli esempi benefici di valorizzazioni salutari per le casse del club e al contempo determinanti per la crescita dal punto di vista tecnico sono sotto gli occhi di tutti: da Reyes e Sergio Ramos, magnifici prodotti della cantera per i quali sono arrivati barche di soldi, a Julio Baptista, altra iniezione di denaro sonante. E nel mentre son saliti alla ribalta Daniel Alves, prelevato dal Brasile per un paio di noccioline, Adriano, idem con patate, e Jesus Navas, l' ultimo talento della cantera, accompagnati da acquisti di intelligenza sopraffina come quello di Maresca.
Un modello consolidato negli anni sotto la guida di Caparros, che ha proposto il calcio più intenso ( anche un po' confuso, spesse volte ) e aggressivo della Liga negli ultimi anni e impreziosito nell' ultima stagione da Juande Ramos, nella cui gestione il Sevilla è maturato, mantenendo il furore, ma imparando a gestire maggiormente la partita su più ritmi e mostrando un gioco più vario e meno dipendente dalla palla rubata nella metacampo avversaria con verticalizzazione immediata, come ha dimostrato la perfetta gestione della finale di UEFA col Middlesbrough: primo tempo dominato con una manovra avvolgente e ad ampio respiro, partita chiusa nella seconda frazione approfittando degli spazi lasciati in contropiede dagli inglesi.
Anche quest' anno Juande Ramos dovrebbe presentare il solito 4-4-2, che ha come arma principale sicuramente il gioco sulle fasce.
Sovrapposizioni continue sulla fascia destra fra Jesus Navas e Daniel Alves sulla fascia destra, David più bloccato nel ruolo di terzino sinistro e Adriano a spingere sulla corsia di sinistra, due punte a dividersi i compiti ( una viene incontro, l' altra va in profondità ), supportate dagli inserimenti a turno di uno dei due centrali di centrocampo ( più spesso Maresca, che a volte si defila e si sovrappone sulla fascia destra ). In fase difensiva, almeno otto giocatori dietro la linea del pallone, distanze corte fra i giocatori e difesa non troppo alta ma sempre pronta ad accorciare.
DIFESA
Si poteva racimolare un bel gruzzolo, ma sotto il profilo tecnico la conferma di Daniel Alves è il miglior acquisto possibile. Uno dei migliori terzini destri in circolazione, anche questa stagione, a meno di sorprese dell' ultima ora, trascinerà il Sevilla con la sua elevata qualità unita ad una grande carica agonistica, reattività e rapidità, andando a comporre con Jesus Navas forse il miglior binario di destra dell' intera Liga. Importantissimo che mantenga l' entusiasmo ( sul quale il suo gioco si basa molto ) e sia felice di rimanere a Sevilla, e i segnali in questo senso sembrano confortanti. Comunque, la società si era premunita da una sua eventuale partenza con un signor acquisto come quello di Andreas Hinkel dallo Stoccarda, un terzino destro abbastanza solido in fase difensiva, velocissimo e con grandi doti di spinta, anche se senza il talento di Alves. Certamente ora dovrà fare un po' di panchina, ma potrà comunque entrare in gioco non solo in caso di assenza di Alves, ma anche nelle occasioni in cui il versatile brasiliano verrà avanzato a centrocampo.
Per il centro della difesa, due coppie in alternativa: quella titolare composta da Javi Navarro ed Escudè, che molto bene ha funzionato nel finale della stagione passata, e quella di riserva, di livello più o meno simile, formata da Aitor Ocio e dal serbo Dragutinovic. Anche Pablo Ruiz si giocaun posto da centrale.
Il punto fermo potrebbe diventare il francese Escudè, il quale, trovando continuità, acquisterebbe molta affidabilità. Forse il più completo dei centrali a disposizione di Juande: fisico, intelligente, veloce e discreto nel giocare al pallone. Accanto a lui Javi Navarro, che riesce a tenersi a galla grazie all' esperienza, finendo spesso titolare davanti a un Aitor Ocio complessivamente più dotato di lui, confermato dal Sevilla a dispetto delle offerte provenienti dall' Athletic Bilbao.
A sinistra anche quest' anno nessuno dovrebbe impensierire il piccolo David, che continuerà a fare da efficientissima sentinella su quella fascia. In alternativa, potranno essere impostati come terzini i due mancini Escudè e Dragutinovic. Oppure, in una versione più audace, potranno essere arretrati due uomini prevalentemente offensivi come Puerta e Adriano. In porta conferma per Palop, ottimo l' anno scorso,che avrà come secondo Cobeno, arrivato dal Real Madrid Castilla.
Si propone come interessante alternativa per tutti i ruoli della difesa ( meglio al centro, a mio avviso ) il canterano Crespo, appena laureatosi campione d' Europa con l'Under 19.
CENTROCAMPO
Reparto molto completo, con due giocatori per ruolo al centro e una scelta quasi imbarazzante sugli esterni, per quantità e qualità.
Il problema del gioco del Sevilla, cioè l' incapacità di giocare su ritmi più lenti e ragionare contro difese schierate era dovuto prima di tutto al tipo di gioco particolare voluto da Caparros gli anni scorsi, e poi dalla mancanza forse di veri e propri registi nella rosa, in cui sono maggiormente presenti incursori che preferiscono inserirsi e portare palla, come è anche il caso di Maresca, nonostante le sue eccellenti intuizioni in rifinitura.
Già in via di risoluzione nel meraviglioso finale della scorsa stagione, questo problema è stato intelligentemente affrontato con l' acquisto del danese Poulsen, un giocatore di ottime doti difensive, più capace a tenere la posizione e a impostare con buona visione di gioco, che potrà dare maggiore ordine alla manovra.
L' ex Schalke 04 dovrebbe andare a comporre la coppia centrale titolare con l' ormai idolo dei tifosi Maresca, che ha portato un contributo chiave ai trionfi della scorsa stagione con la sua eccellente combinazione di qualità, grinta, dinamismo e movimento. A volte carica un po' a testa bassa, ma la sua titolarità non è in discussione. Piuttosto, Poulsen dovrà stare attento a Lluis Martì, che ogni stagione parte in sordina, ma finisce immancabilmente per ritagliarsi uno spazio con la sua continuità di rendimento e la sua duttilità. Poi c'è il brasiliano Renato, quello forse con le doti più da regista, ma che non ha ancora dato il meglio di sé. Qualche minuto potrebbe averlo il canterano Bruno.
Sulla destra, sarà una stagione importantissima per Jesus Navas: purtroppo ha avuto problemi di salute a causa di certi attacchi d' ansia che lo colgono in occasione dei ritiri. Il club sta cercando di curarlo facendogli svolgere una preparazione speciale, e il problema fortunatamente sembra in via di soluzione, col giovane talento in buona forma ( come ha fatto vedere nelle prime amichevoli ) per quella che dovrà essere la stagione del suo aggancio alla nazionale maggiore. A sinistra, il fortissimo brasiliano Adriano, giocatore che ritengo sottovalutato in rapporto alla qualità del suo gioco velocissimo e molto imprevedibile per la sua capacità di usare tutti e due i piedi.
Non mancano poi le alternative di qualità, con l' ex idolo del Valladolid Fernando Sales, o l' avanzamento di Alves, per la fascia destra e il nuovo acquisto Duda ( ingaggiato anche per la sua tremenda abilità nei calci piazzati, caratteristica nella quale negli ultimi anni il Sevilla era un po' scoperto )e il canterano Antonio Puerta per la fascia sinistra.
Va poi fatto un discorso a parte per Jesuli: un giocatore che adoravo ai tempi del Celta, piombato purtroppo in una crisi negli ultimi due anni al Sevilla che lo ha portato spessissimo in panchina o addirittura in tribuna, sempre considerato l' ultima scelta per le fasce da Juande Ramos. Difficilmente troverà spazio quest' anno vista la concorrenza, ma sta mostrando un' ottima forma nel precampionato e recuperare il suo talento nel dribbling farebbe molto comodo.
Infine, il 18enne dribblomane di fascia sinistra Diego Capel, anche lui campione con l' Under 19 pare aver problemi con la società, essendo mal disposto a un altro anno in Segunda B ( la nostra Serie C ) con la squadra filiale. Il giovane, che possiede un grande talento ancora da affinare parecchio, ritiene più conveniente per la sua maturazione un prestito a una squadra di Segunda Division, considerato anche che avrà molto poco spazio in prima squadra quest' anno.
ATTACCO
Con l' acquisto di Chevanton dal Monaco si ritiene colmata quella lacuna dell' attaccante veloce creatasi con la fine del prestito di Saviola.
In un attacco dominato dai chili di Kanoutè e Makukula e da arieti, seppure con caratteristiche molto diverse fra di loro, come Luis Fabiano e Kepa, l' ingaggio dell' uruguaiano era davvero necessario. Inizialmente si puntava al formidabile Suazo, ma il Cagliari ha chiesto 24 milioni e i dirigenti andalusi non se la son sentiti di compiere un simile esborso. Così, per una cifra molto minore, ma comunque considerevole ( 8 milioni di Euro ), hanno intelligentemente puntato su questo centravanti uruguaiano che non ci pensa su due volte a scaravantarla in rete.
Accanto a lui, ci si affiderà alle lune di Luis Fabiano ( attualmente infortunato, salterà la Supercoppa Europea col Barça ), sbloccatosi finalmente negli ultimi mesi della scorsa stagione, centravanti sontuoso nelle giornate buone e irritante nelle partite no.
Sempre pronto, in caso di bisogno, il rassicurante armadio del Mali Frederic Kanouté, uno che se avesse avuto un miglior rapporto col gol sarebbe potuto diventare un grande attaccante, ma che già così è molto utile per la sua capacità di svariare con ottima qualità e devastante forza fisica. Sembrava dovesse essere ceduto il gigante congolese-portoghese Ariza Makukula, che negli ultimi due anni, fra infortuni e contrattempi vari ha trovato scarsissimo impiego, ma alla fine pare che resterà non senza poter tornare utile.
Richiestissimo, soprattutto in prestito da società medio-basse, il canterano Kepa, centravanti non indimenticabile per eleganza, ma forte di testa e con buon fiuto del gol. Se dovesse partire, tornerebbe in auge l' ipotesi Saviola.
PROSPETTIVE
Quelle più immediate consigliano uno sgambetto, che avrebbe il suo bel prestigio, al Barça nella finale di Supercoppa Europea del 25 Agosto a Montecarlo. Poi ci si dedicherà all' obiettivo principale della stagione,il quarto posto in campionato, che gli uomini di Juande potrebbero contendersi con Villarreal, Atlètico Madrid e forse anche Zaragoza e Celta.
Accompagnare poi il tanto agognato, in questi ultimi anni, quarto posto con una doppietta in Coppa UEFA scatenerebbe un vero tripudio. Il Sevilla può giocarsi bene le sue carte, avendo una rosa sicuramente all' altezza del doppio impegno.
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