Casiraghi, occhio a questi diciannove.
Tradizionalmente, a parte i trionfi del 1986 e del 1998, la Spagna Under 21 non raccoglie gli stessi successi inanellati dalle selezioni Under 17 e soprattutto Under 19.
Una spiegazione possibile, anche se sicuramente incompleta, la si potrebbe trovare nel fatto che ultimamente i migliori talenti hanno fatto il salto direttamente, o solo dopo poco tempo nell'Under 21, dall'Under 19 o 20 alla nazionale maggiore, come nei casi ad esempio di Sergio Ramos o Fabregas.
Superato il gironcino eliminatorio contro Albania (tranquillo 3-0 con doppietta di Silva e gol di Kepa) e Slovacchia (4-2 drammatico: sotto 1-2 in casa a 15 minuti dalla fine, al gol di Kepa si sono aggiunti, in extremis, quelli di Valera, Soldado e Silva per scongiurare l'incubo dell'eliminazione), la Spagna ha ora la sfortuna di trovare fra sé e la fase finale in Olanda di Giugno proprio l'Italia, che a livello di Under 21 è la dominatrice storica.
Per carità, la squadra a disposizione di Inaki Saez è potenzialmente fortissima, soprattutto a centrocampo, ma bisogna poi vedere se dai nomi si passa a una squadra, e comunque, le assenze dall lista di gente come Alexis e Jesus Navas (per il sivigliano probabilmente si tratta del consueto problema medico) danno da pensare, così come il fatto che Jurado giochi sulla fascia destra.
La lista ha subito una piccola modifica perché Puerta, precettato da Aragones per sotituire Reyes infortunato, ha lasciato il posto a Barragan. Rispetto alle precedenti convocazioni mancano Juanfran, José Enrique e il portiere Cuéllar.
La formazione tipo è schierata con un 4-2-3-1: Moyà; Melli, Albiol, Piqué, Garrido; Zapater, Raul Garcia; Jurado, Silva, Gavilan; Kepa.
Miguel Angel MOYA' (MALLORCA): Fra lui e Prats al Mallorca non è proprio una festa. Riserva nel suo club e non proprio un grande talento.
Antonio ADAN (REAL MADRID): Fresco campione europeo Under 19, dove, anche se poco impegnato, aveva dato una certa impressione di prontezza e sobrietà. Un po' brillo è parso invece nelle prime uscite stagionali del Castilla, dove ha sostituito Cobeno passato al Sevilla. Ha mostrato pesanti incertezze nelle uscite alte, ma ha prospettive interessanti.
JAVIER FLANO (OSASUNA): Ottimo campionato la scorsa stagione, dove ha rubato il posto a Izquierdo, che però da un paio di giornate, a causa di un avvio poco brillante, se l'è ripreso. Terzino destro dalle caratteristiche quasi esclusivamente difensive, è rapido e fastidioso nell'appiccicarsi all'avversario.
MELLI (BETIS): Anche qui, come nel suo club, viene utilizzato come terzino destro quando, ma ormai la mia è una battaglia persa, si troverebbe meglio da centrale. Alto, discretamente elegante, veloce e affidabile nel gioco aereo, ha giocato da titolare contro Albania e Slovacchia.
RAUL ALBIOL (VALENCIA): Ritengo, di fronte alle continue richieste di promozione in nazionale maggiore, che sia un po' sopravvalutato. Sì, è veloce nei recuperi, abbastanza completo e concentrato, però credo anche che avere vicino Ayala sia un lusso non da poco, e infatti le gare in cui l'argentino è mancato in quest'inizio di stagione hanno palesato le difficoltà della difesa valenciana (Salisburgo e Betis ad esempio). Poi il rendimento si è assestato su buoni livelli, a parte gli errori con l'Olimpiacos, dove però ha segnato il gol decisivo, evidenziando sui calci d'angolo un certo intuito nel piazzarsi al limite dell'area e scaraventare in rete sulla respinta della difesa avversaria. Mediocre nell'impostare l'azione dalla difesa, nonostante possa giocare anche a centrocampo.
Gerard PIQUE' (ZARAGOZA): Una delle colonne dell'ultima Under 19 e uno dei giovani spagnoli più promettenti in assoluto. In prestito al Zaragoza dal Manchester United, fisicamente imponente (ma anche pesante e un po' lento sul breve) e con una personalità che a livello giovanile fa la differenza. Non male neanche nel costruire gioco dalle retrovie. All'esordio personale nella Liga, in casa del Villarreal, ha pure segnato un gol, sfruttando la sua eccezionale abilità nel gioco aereo.
Javier GARRIDO (REAL SOCIEDAD): Titolare della Real già dalla Liga 2003-2004. Terzino sinistro veloce, dinamico, sufficiente nelle due fasi. Ha partecipato al Mondiale Under 20 in Olanda del 2005, dove però, dopo una partenza deludente contro il Marocco, perse il posto in favore di José Enrique.
Antonio BARRAGAN (DEPORTIVO): Altro promosso dall'Under 19, è piaciuta parecchio la sua sfrontatezza sulla fascia destra, tanto da farne una soluzione plausibile già per la nazionale maggiore, drammaticamente carente in quel ruolo. Deve migliorare in fase difensiva e tecnicamente non è eccezionale, ma la sua falcata a tratti è devastante, e lui non fa certo il parsimonioso. Autore di un gol stupendo, e decisivo, nell'ultima di campionato contro la Real Sociedad.
Alberto ZAPATER (ZARAGOZA): Uno dei centrocampisti tatticamente più intelligenti della Liga. Intercetta e "ricicla" tanti palloni a partita, grazie a un'ottima lettura degli sviluppi del gioco. Poco appariscente, gioca in maniera semplice anche se non è sprovvisto di una discreta tecnica e di un destro abbastanza preciso nei lanci e insidioso nei tiri da fuori. Titolare fisso sin dal suo ingresso in prima squadra nell'estate 2004, dice molto sulla sua maturità il fatto che Victor Fernandez gli abbia affidato la responsabilità di assicurare i difficili equilibri del suo Zaragoza ultra-offensivo, davanti alla difesa o leggermente spostato sul centro-destra.
RAUL GARCIA (OSASUNA): Una delle sensazioni della scorsa stagione, già acquistato dal Valencia per la prossima stagione assieme ad Alexis del Getafe (questo sì che si chiama mercato intelligente). Può essere, per la sua completezza, il centrocampista spagnolo del futuro. Organizza il gioco con qualità, ma ha anche fisico, resistenza e interessanti doti di incursore che, se migliorate, possono portarlo a segnare più gol (anche di testa). Dotato di un calcio teso e potente, nell'Osasuna timoroso e abbottonato di quest'inizio di stagione si è trovato spesso, soprattutto in trasferta, a giocare in appoggio all'unica punta.
José Manuel JURADO (ATLETICO MADRID): Temo si debba suonare l'allarme per questo ragazzo che sul piano tecnico è uno dei maggiori talenti del calcio spagnolo. Il Real Madrid, al di là dei complimenti di Capello e delle scenette patetiche di Calderon, non ha creduto veramente in lui, e non sembra crederci neanche Aguirre, che al centro del campo vuole degli atleti e non prevede, almeno momentaneamente, la figura del trequartista nel suo 4-4-2.
Così è stato schierato nelle prime due partite di Liga sulla fascia destra (neanche sulla sinistra, da dove spesso partiva nel Real Madrid Castilla), dove si è dato da fare ma non si è proprio trovato, venendo subito sostituito al termine del primo tempo. Le partite dopo le ha pure viste dalla tribuna, tanto per dire. E la cosa brutta è che anche Saez lo schiera sulla fascia destra.
Sarebbe un delitto bruciare questo trequartista (sottolineo), gracile ma che gioca a testa alta e con colpi superbi.
David SILVA(VALENCIA): Lui è IL TALENTO di questa Under 21. 3 gol nelle due partite di qualificazione contro Albania e Slovacchia, ormai è considerato a tutti gli effetti un trequartista, come le sue caratteristiche consigliano chiaramente, sia nell'Under 21 che nel Valencia, dove ha iniziato la stagione come finto esterno destro di centrocampo (ottime partite in questo ruolo contro la Roma in amichevole, il Salisburgo nel preliminare di Champions e il Betis nella prima giornata di Liga) per poi trovare spazio, dopo il ritorno di Miguel, l'avanzamento di Angulo e l'arrivo di Joaquin, soltanto come trequartista quando uno fra Villa e Morientes riposa.
Presenza fissa nelle selezioni giovanili (Europeo e Mondiale Under 17 nel 2003, Europeo Under 19 nel 2004, Mondiale Under 20 nel 2005), un mancino di classe purissima. Canario di Arguineguin come Valeron: hanno buon gusto da quelle parti, nevvero?
Jaime GAVILAN (VALENCIA): Ostacolato nelle esperienze nell'Under 19 (Europeo vinto nel 2004 e Mondiale Under 20 nel 2005) dalla pesante concorrenza di Silva, ora finalmente, con lo spostamento del suo compagno, può impadronirsi della fascia sinistra del centrocampo.
Rispetto a Silva, ha molto più le caratteristiche dell'ala classica: sicuramente meno tecnico, però con uno scatto esplosivo nei primi metri. Sinistro secco, si deve accontentare di spiccioli nel suo club, dove la concorrenza di Vicente (e anche Regueiro all'occorrenza) è per il momento inespugnabile.
Juan VALERA (ATLETICO MADRID): Indifferentemente terzino destro, come nell'Atlètico dove è la riserva di Seitaridis, o esterno destro di centrocampo, come lo impiega prevalentemente Saez. Ha propensione offensiva, intraprendenza e grande facilità di corsa, però non ha certo le doti tecniche dell'ala. La sua mansione ideale probabilmente sarebbe quella di coprire tutta la fascia in un modulo con tre difensori, ma è un sistema che praticamente nessuno adotta in Spagna. Decisivo per la qualificazione a questo spareggio il suo gol di testa per il 2-2 contro la Slovacchia.
Ruben DE LA RED (REAL MADRID CASTILLA): Sprecato nel Castilla, sprecato in Segunda Division. Magari non nella prima squadra del Real Madrid, che pure avrebbe bisogno di un giocatore di qualità a centrocampo, ma in Primera ci deve stare.
Colonna del centrocampo di Michel, inizialmente come mezzala in un 4-1-4-1, ora accanto a Javi Garcia nel 4-2-3-1. Difficile portargli via il pallone, visione di gioco, lanci, aperture, tiri da fuori, calci da punizione: al livello in cui gioca attualmente è un trascinatore, urge verificarlo ai piani alti, anche perché ha già 21 anni, ostia!
Santi CAZORLA (RECREATIVO HUELVA): Una delle rivelazioni della rivelazione per eccellenza di quest'inizio della Liga, il "SuperRecre". Cresciuto nella cantera del Villarreal, che in maniera poco saggia lo ha ceduto definitivamente al Recreativo, si è vendicato ampiamente segnando il gol del clamoroso colpo esterno del Recre proprio al Madrigal.
Seconda punta nelle prime due partite, ora esterno destro di centrocampo, è il giocatore con la media voto più alta nelle prime quattro giornate secondo "Don Balon". Piccoletto, rapido, scappa da tutte le parti e ha un buon tiro, cavandosela discretamente anche col sinistro.
KEPA Blanco (SEVILLA): Sorpresa d'inizio stagione: a rischio cessione fino al 31 Agosto, tripletta all'esordio col Levante, qualche preoccupazione destata in Luis Fabiano, teorico, e ora effettivo, titolare, e gol nell' ultima partita di Coppa UEFA, 4-O all'Atromitos. Specialista nel gioco aereo, efficace in area di rigore.
Roberto SOLDADO (OSASUNA). Vice capocannoniere l'anno scorso in Segunda Division col Castilla, in quest'inizio di stagione non è ancora andato a segno, tranne proprio con l'Under 21 contro la Slovacchia. Centravanti che partecipa pochissimo alla manovra, spesso si assenta, ha una tecnica modesta ma quando ha la palla buona, di piede o di testa, sa andare al sodo. Campione d'Europa Under 19 nel 2004.
Ángel Javier ARIZMENDI (DEPORTIVO): Un attaccante alto (anche se scarsino di testa) ma molto mobile, con velocità e pure una tecnica apprezzabile ma, madre mia, ha i piedi fucilati! La disperazione ha portato Caparros a spostarlo sulla fascia destra a centrocampo, dove si dà un gran daffare ma non mi sembra tagliatissimo per il ruolo.
Una spiegazione possibile, anche se sicuramente incompleta, la si potrebbe trovare nel fatto che ultimamente i migliori talenti hanno fatto il salto direttamente, o solo dopo poco tempo nell'Under 21, dall'Under 19 o 20 alla nazionale maggiore, come nei casi ad esempio di Sergio Ramos o Fabregas.
Superato il gironcino eliminatorio contro Albania (tranquillo 3-0 con doppietta di Silva e gol di Kepa) e Slovacchia (4-2 drammatico: sotto 1-2 in casa a 15 minuti dalla fine, al gol di Kepa si sono aggiunti, in extremis, quelli di Valera, Soldado e Silva per scongiurare l'incubo dell'eliminazione), la Spagna ha ora la sfortuna di trovare fra sé e la fase finale in Olanda di Giugno proprio l'Italia, che a livello di Under 21 è la dominatrice storica.
Per carità, la squadra a disposizione di Inaki Saez è potenzialmente fortissima, soprattutto a centrocampo, ma bisogna poi vedere se dai nomi si passa a una squadra, e comunque, le assenze dall lista di gente come Alexis e Jesus Navas (per il sivigliano probabilmente si tratta del consueto problema medico) danno da pensare, così come il fatto che Jurado giochi sulla fascia destra.
La lista ha subito una piccola modifica perché Puerta, precettato da Aragones per sotituire Reyes infortunato, ha lasciato il posto a Barragan. Rispetto alle precedenti convocazioni mancano Juanfran, José Enrique e il portiere Cuéllar.
La formazione tipo è schierata con un 4-2-3-1: Moyà; Melli, Albiol, Piqué, Garrido; Zapater, Raul Garcia; Jurado, Silva, Gavilan; Kepa.
Miguel Angel MOYA' (MALLORCA): Fra lui e Prats al Mallorca non è proprio una festa. Riserva nel suo club e non proprio un grande talento.
Antonio ADAN (REAL MADRID): Fresco campione europeo Under 19, dove, anche se poco impegnato, aveva dato una certa impressione di prontezza e sobrietà. Un po' brillo è parso invece nelle prime uscite stagionali del Castilla, dove ha sostituito Cobeno passato al Sevilla. Ha mostrato pesanti incertezze nelle uscite alte, ma ha prospettive interessanti.
JAVIER FLANO (OSASUNA): Ottimo campionato la scorsa stagione, dove ha rubato il posto a Izquierdo, che però da un paio di giornate, a causa di un avvio poco brillante, se l'è ripreso. Terzino destro dalle caratteristiche quasi esclusivamente difensive, è rapido e fastidioso nell'appiccicarsi all'avversario.
MELLI (BETIS): Anche qui, come nel suo club, viene utilizzato come terzino destro quando, ma ormai la mia è una battaglia persa, si troverebbe meglio da centrale. Alto, discretamente elegante, veloce e affidabile nel gioco aereo, ha giocato da titolare contro Albania e Slovacchia.
RAUL ALBIOL (VALENCIA): Ritengo, di fronte alle continue richieste di promozione in nazionale maggiore, che sia un po' sopravvalutato. Sì, è veloce nei recuperi, abbastanza completo e concentrato, però credo anche che avere vicino Ayala sia un lusso non da poco, e infatti le gare in cui l'argentino è mancato in quest'inizio di stagione hanno palesato le difficoltà della difesa valenciana (Salisburgo e Betis ad esempio). Poi il rendimento si è assestato su buoni livelli, a parte gli errori con l'Olimpiacos, dove però ha segnato il gol decisivo, evidenziando sui calci d'angolo un certo intuito nel piazzarsi al limite dell'area e scaraventare in rete sulla respinta della difesa avversaria. Mediocre nell'impostare l'azione dalla difesa, nonostante possa giocare anche a centrocampo.
Gerard PIQUE' (ZARAGOZA): Una delle colonne dell'ultima Under 19 e uno dei giovani spagnoli più promettenti in assoluto. In prestito al Zaragoza dal Manchester United, fisicamente imponente (ma anche pesante e un po' lento sul breve) e con una personalità che a livello giovanile fa la differenza. Non male neanche nel costruire gioco dalle retrovie. All'esordio personale nella Liga, in casa del Villarreal, ha pure segnato un gol, sfruttando la sua eccezionale abilità nel gioco aereo.
Javier GARRIDO (REAL SOCIEDAD): Titolare della Real già dalla Liga 2003-2004. Terzino sinistro veloce, dinamico, sufficiente nelle due fasi. Ha partecipato al Mondiale Under 20 in Olanda del 2005, dove però, dopo una partenza deludente contro il Marocco, perse il posto in favore di José Enrique.
Antonio BARRAGAN (DEPORTIVO): Altro promosso dall'Under 19, è piaciuta parecchio la sua sfrontatezza sulla fascia destra, tanto da farne una soluzione plausibile già per la nazionale maggiore, drammaticamente carente in quel ruolo. Deve migliorare in fase difensiva e tecnicamente non è eccezionale, ma la sua falcata a tratti è devastante, e lui non fa certo il parsimonioso. Autore di un gol stupendo, e decisivo, nell'ultima di campionato contro la Real Sociedad.
Alberto ZAPATER (ZARAGOZA): Uno dei centrocampisti tatticamente più intelligenti della Liga. Intercetta e "ricicla" tanti palloni a partita, grazie a un'ottima lettura degli sviluppi del gioco. Poco appariscente, gioca in maniera semplice anche se non è sprovvisto di una discreta tecnica e di un destro abbastanza preciso nei lanci e insidioso nei tiri da fuori. Titolare fisso sin dal suo ingresso in prima squadra nell'estate 2004, dice molto sulla sua maturità il fatto che Victor Fernandez gli abbia affidato la responsabilità di assicurare i difficili equilibri del suo Zaragoza ultra-offensivo, davanti alla difesa o leggermente spostato sul centro-destra.
RAUL GARCIA (OSASUNA): Una delle sensazioni della scorsa stagione, già acquistato dal Valencia per la prossima stagione assieme ad Alexis del Getafe (questo sì che si chiama mercato intelligente). Può essere, per la sua completezza, il centrocampista spagnolo del futuro. Organizza il gioco con qualità, ma ha anche fisico, resistenza e interessanti doti di incursore che, se migliorate, possono portarlo a segnare più gol (anche di testa). Dotato di un calcio teso e potente, nell'Osasuna timoroso e abbottonato di quest'inizio di stagione si è trovato spesso, soprattutto in trasferta, a giocare in appoggio all'unica punta.
José Manuel JURADO (ATLETICO MADRID): Temo si debba suonare l'allarme per questo ragazzo che sul piano tecnico è uno dei maggiori talenti del calcio spagnolo. Il Real Madrid, al di là dei complimenti di Capello e delle scenette patetiche di Calderon, non ha creduto veramente in lui, e non sembra crederci neanche Aguirre, che al centro del campo vuole degli atleti e non prevede, almeno momentaneamente, la figura del trequartista nel suo 4-4-2.
Così è stato schierato nelle prime due partite di Liga sulla fascia destra (neanche sulla sinistra, da dove spesso partiva nel Real Madrid Castilla), dove si è dato da fare ma non si è proprio trovato, venendo subito sostituito al termine del primo tempo. Le partite dopo le ha pure viste dalla tribuna, tanto per dire. E la cosa brutta è che anche Saez lo schiera sulla fascia destra.
Sarebbe un delitto bruciare questo trequartista (sottolineo), gracile ma che gioca a testa alta e con colpi superbi.
David SILVA(VALENCIA): Lui è IL TALENTO di questa Under 21. 3 gol nelle due partite di qualificazione contro Albania e Slovacchia, ormai è considerato a tutti gli effetti un trequartista, come le sue caratteristiche consigliano chiaramente, sia nell'Under 21 che nel Valencia, dove ha iniziato la stagione come finto esterno destro di centrocampo (ottime partite in questo ruolo contro la Roma in amichevole, il Salisburgo nel preliminare di Champions e il Betis nella prima giornata di Liga) per poi trovare spazio, dopo il ritorno di Miguel, l'avanzamento di Angulo e l'arrivo di Joaquin, soltanto come trequartista quando uno fra Villa e Morientes riposa.
Presenza fissa nelle selezioni giovanili (Europeo e Mondiale Under 17 nel 2003, Europeo Under 19 nel 2004, Mondiale Under 20 nel 2005), un mancino di classe purissima. Canario di Arguineguin come Valeron: hanno buon gusto da quelle parti, nevvero?
Jaime GAVILAN (VALENCIA): Ostacolato nelle esperienze nell'Under 19 (Europeo vinto nel 2004 e Mondiale Under 20 nel 2005) dalla pesante concorrenza di Silva, ora finalmente, con lo spostamento del suo compagno, può impadronirsi della fascia sinistra del centrocampo.
Rispetto a Silva, ha molto più le caratteristiche dell'ala classica: sicuramente meno tecnico, però con uno scatto esplosivo nei primi metri. Sinistro secco, si deve accontentare di spiccioli nel suo club, dove la concorrenza di Vicente (e anche Regueiro all'occorrenza) è per il momento inespugnabile.
Juan VALERA (ATLETICO MADRID): Indifferentemente terzino destro, come nell'Atlètico dove è la riserva di Seitaridis, o esterno destro di centrocampo, come lo impiega prevalentemente Saez. Ha propensione offensiva, intraprendenza e grande facilità di corsa, però non ha certo le doti tecniche dell'ala. La sua mansione ideale probabilmente sarebbe quella di coprire tutta la fascia in un modulo con tre difensori, ma è un sistema che praticamente nessuno adotta in Spagna. Decisivo per la qualificazione a questo spareggio il suo gol di testa per il 2-2 contro la Slovacchia.
Ruben DE LA RED (REAL MADRID CASTILLA): Sprecato nel Castilla, sprecato in Segunda Division. Magari non nella prima squadra del Real Madrid, che pure avrebbe bisogno di un giocatore di qualità a centrocampo, ma in Primera ci deve stare.
Colonna del centrocampo di Michel, inizialmente come mezzala in un 4-1-4-1, ora accanto a Javi Garcia nel 4-2-3-1. Difficile portargli via il pallone, visione di gioco, lanci, aperture, tiri da fuori, calci da punizione: al livello in cui gioca attualmente è un trascinatore, urge verificarlo ai piani alti, anche perché ha già 21 anni, ostia!
Santi CAZORLA (RECREATIVO HUELVA): Una delle rivelazioni della rivelazione per eccellenza di quest'inizio della Liga, il "SuperRecre". Cresciuto nella cantera del Villarreal, che in maniera poco saggia lo ha ceduto definitivamente al Recreativo, si è vendicato ampiamente segnando il gol del clamoroso colpo esterno del Recre proprio al Madrigal.
Seconda punta nelle prime due partite, ora esterno destro di centrocampo, è il giocatore con la media voto più alta nelle prime quattro giornate secondo "Don Balon". Piccoletto, rapido, scappa da tutte le parti e ha un buon tiro, cavandosela discretamente anche col sinistro.
KEPA Blanco (SEVILLA): Sorpresa d'inizio stagione: a rischio cessione fino al 31 Agosto, tripletta all'esordio col Levante, qualche preoccupazione destata in Luis Fabiano, teorico, e ora effettivo, titolare, e gol nell' ultima partita di Coppa UEFA, 4-O all'Atromitos. Specialista nel gioco aereo, efficace in area di rigore.
Roberto SOLDADO (OSASUNA). Vice capocannoniere l'anno scorso in Segunda Division col Castilla, in quest'inizio di stagione non è ancora andato a segno, tranne proprio con l'Under 21 contro la Slovacchia. Centravanti che partecipa pochissimo alla manovra, spesso si assenta, ha una tecnica modesta ma quando ha la palla buona, di piede o di testa, sa andare al sodo. Campione d'Europa Under 19 nel 2004.
Ángel Javier ARIZMENDI (DEPORTIVO): Un attaccante alto (anche se scarsino di testa) ma molto mobile, con velocità e pure una tecnica apprezzabile ma, madre mia, ha i piedi fucilati! La disperazione ha portato Caparros a spostarlo sulla fascia destra a centrocampo, dove si dà un gran daffare ma non mi sembra tagliatissimo per il ruolo.
Etichette: Calcio giovanile, Seleccion
8 Comments:
Creo que España no tendrá problemas con los troncos italianos, hace mucho eran los mejores de europa, ahora no son más que una colección de modelitos.
Sobre el papel, me parece que Espana tenga mas talento (si tendria tambien a J.Navas...) y tambien jovenes mas experimentados con el futbol de Primera, pero Italia siempre es un peligro. Recuerdo que la ultima Under 21 italiana que ganò el europeo en 2004 no tenia, aparte Gilardino y De Rossi, jugadores de gran calidad. Eran trabajadores sin demasiado talento, como Palombo, Pinzi, Sculli, Moretti, Donadel. Pero era un conjunto muy unido.
Ahora tiene jugadores de calidad como Aquilani, Montolivo y Rosina (este me gusta muchisimo) y tambien una de las grandes promesas del futbol europeo, Giuseppe Rossi.
Ok, Valentino pero sinceramente estos jugadores casi no juegan en sus equipos o no son titulares, no puedo creer que no este Daniele Mannini, u otros jovenes como Russotto o Motta. No veo a Rosina como un crack, lo he visto en el Torino este año y la verdad es muy pobre, no tiene velocidad y no tiene PERSONALIDAD que es lo más grave. Montolivo se ha quedado, no ha dado el salto en un equipo donde lo tiene todo para ser el lider. Los veo un poco pechofrios, no hay recambio generacional.
No tengo tan claro que esta Italia haga el tradicional juego que hace en instancias decisivas: presión y toque de primera intencion. Es curioso antes creo que el Catenaccio lo usaban como arma para desmoralizar al enemigo sabiendose muy superiores, mas ahora creo que lo utilizan porque no pueden hacer más...En otras palabras, estos jugadores no tienen carácter, recuerdo en el 2004 que ganaron bronce en atenas y el europeo, cierto que no tenian gran cosa, pero tenian una defensa muy buena y un técnico capacitado, curioso, porque en el papel la del 2005 era superior y termino fracasando, creo que la baja de Canini será clave, los demás defensas son mediocres.
Yo digo que España gana y sin bajar del autobús...
No creo sin bajar del autobus pero yo tambien veo como favorita a Espana.
Perfectamente de acuerdo sobre lo de la personalidad: tambien lo he dicho antes que los sub-21 espanoles son muchisimo mas experimentados con el futbol de primera.
Aquì en Italia los jovenes tienen muy pocas oportunidades y cuando un lateral de 23 anos se estrena ne el primer equipo y hace dos centros desde los tres cuartos los cronistas dicen: "que personalidad que tiene!" (como hacian hace cuatro anos con Pasquale, todo un lateral modesto, cuando Cuper le daba algun minuto en la Inter).
Montolivo el ano pasado ha tenido pocas oportunidades, ahora es titular y no ha hecho grandes partidos en este inicio de temporada.
Tienes razon, falta de personalidad: en el partido que jugò contra Holanda en la ultima Eurocopa sub-21 nunca apareciò. Los Silva y Raul Garcia tienen sin duda mas personalidad.
Rosina no es un crack pero muy buen jugador, y la velocidad me parece una de sus mejores caracteristicas, junta con su zurda. A mi tambien no me gustan los defensores, excepto quizas Coda.
Russotto creo que entrarà en la proxima Under 21. El ano pasado hizo el Mundial Under 17 y generalmente no los llaman con 18 anos.
Motta a mi tambien me parece una ausencia extrana.
La Under 21 italiana algunas veces ha jugado bien, pero es casi una ley que cuando se enfrentan con equipos del mismo nivel juegan con un planteamiento muy defensivo.
Por ejemplo el partido contra Holanda que costò a Italia la eliminacion en el ultimo EURO Under 21. Gentile planteò un horrible cerrojazo y, muy justamente perdiò contra una Holanda sin juego en aquella fase eliminatoria.
Muchas veces pasa esto porquè es un habito mental y tambien, muy a menudo, por falta de calidad y personalidad en el centro del campo.
En Italia hay equipos que juegan como el Milan y la Roma, pero no es un constumbre (como al contrario sucede en TODAS las selecciones juveniles espanolas, y disfruto vendole jugar) lo de jugar tocando, con paciencia, buscando el hueco etc..
P.S: De verdad, sabes mas tu de futbol italiano que yo...
En los ultimos anos he visto mucho mas futbol internacional, y espanol en particular, que el futbol de mi pais.
Vamos que tampoco es que España sea un modelo a seguir, para mi el problema de Italia es que ya no marcan como antes, no presionan en el medio, es mucha marca en zona para jugadores lentos por genetica, eso hace que sea más facil romper las defensas y por eso ya no tienen tantos fuoriclase, y los porteritos vaya que son malos, malisimos. Insisto en que Andreolli es bastante bueno pero lastimosamente tiene al enemigo no. 1 de la NAZIONALE, la dupla Mancini-Moratti, y sin dudas Canini es el mejor defensor joven del Calcio.
Los jovenes se quedan en la Serie B y de todos modo tienen pocas oportunidades, porque se apuesta por extranjeros de medio pelo que quiza sean mejores en ese momento pero a largo plazo es perjudicial. Y no creo que falte calidad en el centro del campo, pero no lo saben usar, porque al "regista" le piden que haga todo el trabajo, pero sin moverse de su posicion y en cambio mandan a Gattuso al frente, Perrota que juega de extremo en vez de probarlo a Foggia (el unico que hizo algo en el 2005 con gentile). Que jueguen Pagliuca, maldini, chiesa, di canio es algo bonito para las romanticos, pero una pesima señal para el futuro. En mi opinion los italianos de hoy en dia le tienen demasiado respeto a los "idolos", en vez de decir "quiero se mejor que Baggio", dicen "Baggio es mi idolo, es unico e irrepetible" o "Es un honor jugar con Maldini" en vez de decir "Quiero ser mejor que Maldini", ahi esta el problema, y sus tecnicos prefieren irse por la segura, sin experimentar. La eliminacion a manos de Holanda se la doy más a la poca personalidad de Montolivo que no hizo practicamente nada, y a la lesion de Canini, Gentile jugó asi porque simplemente no tenia más, era lo maximo que podia hacer, pecado lo se ha hecho en el 90 y 98 cuando con un poco más de ambición habrian ganado esos mundiales ahi si sin bajar del autobus.
Si no ganan esta eliminatoria serán 3 años de ostracismo para los jovenes, se está jugando más de lo que se piensa, si no pasan los mismos que jugaron el mundial jugarán en el 2010 algo muy preocupante.
Perfecta tu analisis, sobre todo en el discurso sobre los defensores (tambien porteros como Curci son mediocres).
En los anos 80 y en el inicio de los 90, cuando el campeonato italiano tenia un nivel impresionante habia marcajes al hombre durisimos. Luego, creo que se haya malo entendido el concepto de zona. Ahora, muchos defensores no saben marcar. Jugar con la zona no quiere decir que no debes marcar, sino que debes marcar en una zona determinada. Pero no, ahora se ven defensas que no siguen el hombre, que en cada centro se vuelven locos, siempre sorprendidos.
Cuantos marcadores hay en el futbol actual? Muy pocos (Puyol, Cannavaro y no me salen muchos otros).
No falta calidad en el centro del campo, pero tambien creo que otros paises como Francia, Holanda, Portugal, Inglaterra y, por supuesto, Espana produzcan ultimamente muchos mas medios de calidad.
No hay ninguna gana de arriesgar, aun mas en la Serie B, y, como bien dices, lo que piden a los medios es ante todo un trabajo de sacrificio y de recuperacion.
No sè si estas de acuerdo, pero creo que el tipo de volante organizador a lo Guardiola, Arteta, Xavi, Iniesta, Cesc como lo quiere la escuela del Barça, en Italia tiene muchas dificultades para emerger y imponerse. Lo de Pirlo por delante de la defensa ha sido casi una revolucion, porqué los entrenadores italianos muy a menudo tienen el costumbre de poner los jugadores de calidad solo en la mediapunta, las pocas veces que encontran espacio.
Los jugadores como Montolivo que tienen poca personalidad quizas muchas veces no se encuentran a gusto en sistemas tacticos que no ensalzan sus cualidades. En aquel partido ha jugado, mas alla de sus deficiencias, mucho mas en su mitad del campo que en la mitad contraria, y él es un mediapunta.
Buenisimo Foggia.
Creo que un factor que penaliza los jovenes en Italia es tambien el campeonato Primavera. El sistema adoptado en espana, con los filiales que juegan las divisiones inferiores, pueden servir a los jovenes para hacer experiencia en un futbol ya exigente al nivel agonistico, preparandolos al salto al futbol mayor.
En Italia, jugar en el campeonato Primavera a veces hasta los 21 anos, solo contra adversarios de la misma edad, no creo que ayude mucho a forjar esa personalidad.
No hay modelos a seguir, cada uno tiene su estilo.
A mi me gusta el estilo de las selecciones juveniles (increible que la ultima sub-17 no haya ganado el Europeo: tenia una calidad impresionante) y de muchos equipos espanoles en los ultimos anos: lo de tocar y vbuscar el dominio de la posesion.
Italia tiene un espiritu ganador que ninguno tiene (y Espana deberia aprender TODO de las selecciones italianas en esa faceta), pero creo que està perdiendo las mejores caracteristicas de su tradicional estilo, sobre todo la seriedad de sus increibles defensores. Con el retiro de Cannavaro serà un gran problema.
Un problema que tienen muchos equipos italianos para mi es que replegan demasiado en su mitad del campo, presionando con poca intensidad en vez de presionar fuerte mas arriba.
Casi ninguno en Italia se plantea un sistema de juego donde poner un mediocentro "estilo La Masia".
Bueno, esperemos que el mundial ganado desde las trincheras recupere ese espitiru defensivo, algunos dirán que eso esta mal y es dar un paso atrás, yo no, yo digo que si tus defensas son una muralla, no valdrá que jugadores mediocres como Toni, Lucarelli y Gilardino hagan 30 goles por temporada, tendrás que estar más capacitado y entonces regresaran los vialli, vieri, baggio...
Pero tengo una duda, en 1982 fueron bergomi, baresi, galli y demás siendo muy jovenes, en el 98 nesta, del piero, etc, pero a partir del 2002 se fue con mucho viejo, a eso no le encuentro explicacion. Creo que en el mundial más alla de la capacidad defensiva individual, fue mérito del sistema defensivo de Lippi porque que me digas que Grosso y Materazzi son buenos defensas pues no. Debo agregar que a mi Pirlo no me gusta en ese puesto, creo que se pierde seriedad defensiva.
Montolivo no tiene excusa, esta con un tecnico que gusta de jovenes y que jugará al pelotazo pero por ejemplo Trapattoni tuvo a platini, baggio y morfeo. Tampoco entiendo lo de Foggia, pense con que con D.Rossi seria titular, pero me encuentro con que este prefiere a Mandfredini (sin palabras). De los defensas que todavia pueden tener cierto nivel me gusta Bovo, de los porteros prefiero a Viviano a Curci y tambien me parece muy bueno Mirante, pero de ahi en más quedan muy pocos. Los laterales son lo mejor de la defensa.
Dejemonos de poner al mediocentro, con que tengan mediapuntas como en los 90 me conformo.
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