sabato, dicembre 23, 2006

Gago, Higuain e Marcelo: gli uomini della provvidenza?

Con la presentazione di Gago dell' altro giorno, ultimo fiammante acquisto madridista per 20 milioni di euro, il Real Madrid ha concluso l'operazione di restyling avviata già un paio di mesi fa con l'acquisto di Marcelo dal Fluminense e proseguita con l'ingaggio dell' altro grande talento argentino, Gonzalo Higuain del River Plate.
Un' operazione sicuramente necessaria e sulla carta ben ponderata, perchè la rosa (ancora eccessivamente infestata da ex-galacticos e affini e ulteriormente appesantita dai poco lungimiranti acquisti estivi di Capello) andava assolutamente svecchiata e perchè questi sono fra i giovani più promettenti del calcio sudamericano e mondiale.
Però va detto chiaramente che sono innesti che non potranno certo produrre effetti rivoluzionari a breve termine, perchè, per quanto talentuosi possano essere, si tratta di tre ragazzi appena maggiorenni (Gago 20 anni, Higuain 19, Marcelo 18) che necessitano oltrettutto di tempo per adattarsi al calcio europeo. Innesti di qualità, ma che non rimuovono una certa sensazione d'improvvisazione che circonda questo nuovo corso del Real Madrid: sarebbe stato sicuramente più appropriato avviare questo ricambio generazionale già in estate, per non correre il rischio che questa, fra vecchi draghi, presenze fugaci e "giovani fenomeni", si riveli un'altra inutile stagione di transizione, nella quale peraltro non è assente il rischio che tanti talenti, compresi questi nuovi arrivati, possano venire bruciati. La sensazione di improvvisazione la regala un Calderon spendaccione e contraddittorio nelle sue iniziative, che a molti sembra una riedizione in versione merengue di Gaspart, uno dei peggiori presidenti della storia del Barcelona, demagogico e pasticcione come pochi.
Basta un Superclasico da fenomeno perchè Higuain diventi obiettivo imprescindibile senza preoccuparsi più di tanto dei costi: col River si è partiti da 7 milioni di euro per arrivare tranquilli a 13 milioni, mentre per Gago ci si è piegati senza colpo ferire alla volontà di Macrì, nonostante i 20 milioni di euro sborsati alla fine non rientrassero certo nelle previsioni iniziali. Questo suggerisce un parallelismo con le operazioni che il Barça effettuò nell' estate 2001, dragando il mercato delle promesse soprattutto sudamericane e arrivando a spendere una barca di denaro per i vari Saviola, Christanval, Rochemback e Geovanni, investimenti economicamente disastrosi. Anche Calderon (e i suoi collaboratori) mostra mani bucate e una certa propensione a spendere secondo l'eccitazione del momento. Il dubbio è che questi acquisti non costituiscano punti fermi di un progetto chiaro e a lungo termine, ma nomi da dare in pasto ai tifosi e subito rimpiazzabili da altri "sogni" e "nuovi fenomeni" non appena le prestazioni si rivelino inferiori alle aspettative.

Gago dei tre era l'acquisto più necessario: in un centrocampo assolutamente privo di un' idea e di uno stile da imporre indipendentemente dall' avversario e dalle situazioni contingenti, penalizzato dall' assurdo binomio Emerson-Diarra e legato mani e piedi agli estri dell' inaffidabile Guti (che in realtà non è un regista, ma è l'unico che nel centrocampo madridista, assieme a De la Red, sappia dare un passaggio a più di tre metri), l' acquisto di un classico "5" alla sudamericana come Gago rappresenta una mossa di estremo buonsenso.
Dipinto inevitabilmente come il nuovo Redondo, rispetto all' ex icona madridista mi sembra però che possieda un pochino meno tecnica e un po' più di aggressività. C'è un' estrema confidenza fra lui e il pallone, domato con assoluta eleganza e difeso dagli attacchi avversari quasi sempre con successo, grazie anche alla padronanza che mostra nel controllarlo con la suola (quella che in Argentina chiamano pisada, letteralmente "pestata") e con l'esterno.
Giovanissimo ma già leader in grado di gestire a piacimento i ritmi della manovra, la marcia in più dei giocatori come lui risiede nel fatto che prima ancora di ricevere il pallone hanno già elaborato la giocata successiva e che possono indifferentemente giocare ad uno-due tocchi, rallentare o velocizzare il gioco, scambiare corto o lanciare lungo senza però perdere mai la precisione. Strepitoso poi quando verticalizza all' improvviso e in un batter d'occhio smarca il compagno davanti al portiere avversario (situazione che gli riusciva a meraviglia con Palacio, punta verticale e velocissima, caratteristiche sicuramente diverse da quelli degli attaccanti madridisti).
Sempre in movimento, una volta giocato il pallone preferisce generalmente seguire l'azione e chiedere triangolo (deve però migliorare il tiro, volendo potrebbe segnare più gol) piuttosto che mantenere la posizione e questo, unito al fatto che in fase di non possesso corre un po' troppo dietro al pallone senza badare granchè alla sua zona, suggerisce di affiancargli un centrocampista più tattico e difensivo in grado di coprirne le avanzate e limitare gli scompensi tattici generali. Anche se nel Boca ha sempre agito da vertice basso davanti alla difesa, sia nel 4-3-1-2 di Basile che nel 3-5-2/3-4-3 di La Volpe, non è mai mancato il Battaglia o il Ledesma della situazione che assicurasse certi equilibri, così come Gattuso fa nel Milan quando Pirlo svaria.
Il posto per Gago nell' undici titolare è presto ritagliato: si leva uno fra Emerson e Diarra (io ovviamente terrei Diarra, ma non è certo lui il cocco di Capello...) e il gioco è fatto.

Marcelo è un' operazione più a lungo termine di Gago: acquistato ai primi di Novembre, dovrebbe giocare questa seconda metà di stagione nel Castilla in Segunda Division per preparare il salto in prima squadra l' anno prossimo. Questo a meno che Gago non diventi subito comunitario liberando un posto per Marcelo e sempre che il Real Madrid non accetti le richieste di prestito formulate da varie società per il brasiliano, su tutte il Zaragoza.
Giovanissimo ma non certo uno sconosciuto Marcelo, destinato a raccogliere l'eredità di Roberto Carlos non solo nel Real Madrid ma anche nella Seleçao, dato che Dunga lo ha già convocato più volte, facendolo esordire nel match contro il Galles in cui Marcelo ha trovato addirittura il gol con uno splendido sinistro da fuori.
Si tratta del più classico dei laterais brasiliani, terzino mancino ultraoffensivo: finora ho avuto modo di osservarlo solo in un paio di partite, per cui si tratta solo di un' impressione sommaria, ma saltano subito all' occhio la grande velocità (comunque minore rispetto a quella del miglior Roberto Carlos) e la tecnica raffinatissima (qui è forse anche più dotato di Roberto Carlos), che ha fatto addirittura pensare al suo allenatore nel Fluminense di convertirlo in trequartista, posizione nella quale però avrebbe corso maggiormente il rischio di diventare uno dei tanti (tipo Alex e Marcelinho Paraiba, grandi giocolieri e idoli assoluti nei loro club, ma schiacciati dall' insostenibile concorrenza che si trova di fronte ogni numero 10 che nasce in Brasile).
Sinistro potente (anche se meno di quello di Roberto Carlos) e al tempo stesso calibrato, Marcelo deve ovviamnete limare alcuni aspetti del suo gioco: la solita (per i terzini brasiliani) fase difensiva e il gioco senza palla: piuttosto anarchico, preferisce portare a spasso il pallone e intestardirsi in azioni individuali piuttosto che chiedere triangolo e scattare in profondità, cosa che di sicuro aumenterebbe notevolmente l'efficacia del suo gioco.

Higuain non era un acquisto indispensabile, per una serie di motivi che prescindono dalle interessanti qualità del giocatore. Il franco-argentino da trequartista in origine è diventato una seconda punta abbastanza classica, abituato a svariare attorno al centravanti partendo soprattutto dalla fascia sinistra. Tecnicamente dotatissimo, abilissimo negli scambi di prima, ha però anche un buon fisico, freddezza e opportunismo in zona-gol.
Però non è da tanto che gioca fra i professionisti e probabilmente avrebbe avuto bisogno di altro tempo per maturare. Difficilmente potrà fare la differenza in questa seconda parte di Liga e difficilmente troverà spazio come titolare, dato che il suo ruolo spesso non figura nel 4-2-3-1 di Capello e che anche se il tecnico madridista decidesse di passare stabilmente alle due punte, prima di tutto penserebbe al tandem Van Nistelrooy-Ronaldo, senza dimenticare seconde punte di ruolo come Robinho e Cassano.

Ma al di là di queste considerazioni puntuali, viene da farsi una domanda: che cosa se ne fa il Real Madrid del suo settore giovanile? Uno dei migliori vivai di tutta la Spagna, l' unico che può vantarsi di avere la squadra B in Segunda Division, sembra servire soltanto per preparare talenti che andranno a fare fortuna altrove o, nella peggiore delle ipotesi, finiscono bruciati dalle scarse possibilità loro offerte.
Un caso come quello di Rubén De la Red, 21enne canterano volgarmente trascurato da Capello (a parte spezzoni in Copa del Rey, con un gran gol, e l'ininfluente partita di Champions con la Dinamo Kiyv), è emblematico: Gago è un grande talento, senza dubbio, ma la primissima differenza fra lui e De la Red è che l'argentino nel Boca ha avuto l'opportunità di diventare titolare già a 18 anni. A parti e nazionalità invertite, probabilmente sarebbe Gago quello che marcisce nella seconda squadra e De la Red il "nuovo fenomeno".
Ancora più domande le solleva l' ingaggio di Higuain: se l' innesto di Gago risponde a una reale carenza dell' attuale Real Madrid, l'arrivo di un' altra seconda punta giovane come Higuain non può che incidere negativamente sulle chances future di un talento cristallino come Juan Manuel Mata, che se fosse sudamericano probabilmente giocherebbe già in nazionale. Mata gioca attualmente nel Castilla (soprattutto come ala sinistra nel tridente di Michel) e sta facendo grandi cose in Segunda, capocannoniere al momento della sua squadra con 6 gol.
Ne ho già tessuto le lodi parlando della Spagna Under 19 campione d' Europa, e il Real Madrid sta cercando ora di evitare che possa mettersi d'accordo con altre squadre già dal prossimo mese, però i dirigenti potranno pure spendersi in tutte le raccomandazioni verbali e le lusinghe economiche di questo mondo, ma se i segnali sono questi (con Capello che non ha mostrato finora il benchè minimo interesse verso di lui) le offerte di Lione, Chelsea e Liverpool resteranno sempre e comunque più attraenti per Mata.
Mata e De la Red però son solo la punta dell' iceberg: anche Borja Valero, giocatore che come De la Red se non fosse del Madrid sarebbe già titolare in una buona metà delle squadre della Liga, passati già i 20 anni rimane ancora nel Real Madrid B, così come per Bueno, Granero e Adrian Gonzalez (esterno sinistro di centrocampo figlio di Michel) le opportunità future in maglia merengue si preannunciano scarsissime.

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16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sai cosa mi da più sui nervi in tutto questo?
Quei ragazzi,sapere che verranno bruciati senza possibilità di appello,d'altronde se sbagli al real difficilmente ti tiri su...e a 20 anni la pressione ti schiaccia.
In questo ovviamente gioca un ruolo fondamentale il mercato,gli ingaggi (con annessi procuratori e sponsor,s'intende) e l'opinione dei vari tifosi/sportivi.
Negli ultimi dieci anni quante promesse sudamericane si sono montate e bruciate in un tempo brevissimo?
In sudamerica esagerano spesso nel giudicare dei ragazzini "il nuovo maradona" "il nuovo kempes" ecc...ecc...
Poi siamo sicuri che per ragazzi di vent'anni sia capello l'uomo giusto per lanciarli?io ne dubito.
Marcelo l'ho visto poco,giusto un paio di partite con la nazionale quindi non mi esprimo,Gago e Higuain invece mi piaciono,in un altra società potrebbero fare bene,non subito magari però a breve termine se gli viene concesso tempo e spazio,il punto è che nel real madrid non contano solo le qualità col pallone,ecco perchè emerson,beckham e cassano non sono ancora stati cacciati a pedate...

Ps.
Il real non ha un progetto dalla cacciata di Del Bosque,e poi si chiedono perchè non vincono...se il mercato glielo fanno sponsor e giornali gli auguro altri 100 anni di sconfitte.

Ciao.

7:24 PM  
Blogger valentino tola said...

Sottoscrivo pienamente.

Sicuramente dei talenti (Gago e Marcelo sono sulla carta azzeccatissimi, Higuain non serviva), ma a metà stagione è un rischio, perchè nessuno al Real Madrid ha la pazienza per vederli crescere. Capello non è l'ideale, hai ragione (anche se Albertini e De Rossi li aveva promossi lui).
Però la situazione di De la Red e Borja Valero mette tristezza (tanto più che i due son stati più volte richiesti da altre squadre di Primera, ad esmpio Getafe e Deportivo), e quella di Mata temo assumerà i contorni dello scandalo vero e proprio.

Purtroppo anche al Barça è così: Van Gaal veniva criticato per aver trapiantato la colonia olandese, però giocatori più o meno buoni ma della cantera come Puyol, Xavi, Oleguer, Iniesta, Gabri, Celades, Fernando Navarro e altri li aveva tutti lanciati lui.
Rijkaard ne ha provati tanti, ma alla fine solo Jorquera (secondo portiere, poca cosa) e Messi (bella forza...) sono entrati nella rosa.
Anche adesso che mezzo attacco è fuori Giovanni dos Santos non è stato tesserato con la prima squadra ma è rimasto nel Barça B, che annaspa a fondo classifica nel suo girone di Segunda B (la nostra Serie C). Se neanche in Coppa del Re gli dai qualche minuto per fare esperienza siamo messi bene...
Rijkaard, o chi eventualmente lo sostituirà, sarà sicuramente costretto dopo Messi a fare un' altra eccezione per Bojan Krkic, allucinante talento di 16 anni, ma tanti altri giovani interessantissimi della cantera blaugrana come Jeffren, Toni Calvo e Marc Valiente ben difficilmente potranno trovare il loro spazio.

Meno male che almeno ci sono squadre come Depor e Valencia che investono sui giovani...

9:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

sono abbastanza daccordo su quello che scrivi soprattutto su capello, anche se reputo come sempre sopravvalutato il ruolo del regista nel calcio. chi deve dare il gioco a una squadra è l'allenatore e capello appunto non è capace. la situazione della cantera del Barca e del Madrid è molto differente. lo si vede nella posizione di classifica delle due squadre. il madrid , casi particolari come messi a parte, sforna più giocatori di livello, ma nessuno trova spazio. è pur vero che per esempio ilc aso portillo fa pensare, fenomeno assoluto nelle giovanili poi si è perso. il Barca sembra avere solo ora una esplosione di un certo numero di talenti ma si tratta nel caso di Bojan(16 anni),Giovani(17), Jeffren(18) e Calvo( che non mi sembra granchè) di attaccanti o per lo meno di giocatori che fino ad ora hanno giocato davanti. in questo caso vedrei bene jeffren retrocesso a laterale sinsitro e giovani come mezz'ala. difficile trovare spazio per saviola, figuriamoci per loro. su rijkaard va dato atto che ha lanciato oleguer, damia, messi e a consolidato valdes e iniesta oltre a motta. gli rimprovero di aver contato poco su fernando navarro secondo me almeno all' altezza di stare in panchina nel Barca al posto di gio e sylvinho(con un grande acquisto come titolare), buoni quando non si aveva un euro ispiegabilmente confermati a oltranza. certo che se nella cantera del barca ci fosse stato marcelo invece di giovani credo che lo avremo visto di più. al riguardo di Giovani c'è anche il problema del passaporto, prima di bruciare un posto di comunitario per un giocatore bisogna prendere una scelta forte con la società facendo gli spazio vendendo ezquerro, saviola e chissà anche giuly. solo che a mio avviso giovani non è molto adatto per quel ruolo, meglio tenerlo più nel vivo del gioco. ma questo deve incominciare a farlo nel Barca B, come tutti gli esperimenti (jeffren arretrato, bojan sulle fasce). su bojan in proposito a mio avviso sarà decisivo lo sviluppo fisico che manca nei mesi avvenire per definire bene il suo ruolo. il Barca ha bisogno di un pò di centimetri davanti ma continuano a uscire sempre numeri 4, ali, seconde punte e rifinitori...
su Valiente, merita spazio e l'avrà quando Thuram che è stato quasi imposto nel pacchetto zambrotta andrà via.
KUBALA footballart.iobloggo.com

11:22 PM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Kubala, ti rispondo anche per l' altro commento che mi hai mandato nel post su Barça-Atletico.

Non ne faccio tanto una questione di ruoli, per me tutti devono saper fare tutto (detesto certi ragionamenti, molto in voga dalle nostre parti, del tipo: "a centrocampo ho uno coi piedi buoni, allora vicino gli metto per forza uno scarpone", oppure "su questa fascia ho uno bravissimo a spingere, quindi dall' altra devo mettere per compensare uno che non sa crossare"), però Gago è un centrocampista di qualità e saluto il fatto come positivo in sè, dato che mi scoraggia sempre di più il fatto che ormai in troppe partite il centrocampo venga saltato a piè pari e considerato soltanto una zona del campo dove fare soltanto guerriglia, rubare palla, azzoppare qualcuno e lanciare la "ripartenza". Poi la cosa più importante è la filosofia dell' allenatore: Gago, nel caso si inserisse subito, potrà migliorare alcuni aspetti puntuali del gioco madridista ma difficilmente potrà essere sfruttato appieno in una squadra che non è stata costruita per fare la partita sempre e comunque.
Dipende dagli stili di gioco, nel Barça ad esempio il ruolo del regista è cruciale: se Xavi o Iniesta (che comunque giocano più avanzati rispetto a dove giocava Guardiola), rallentano i tempi del gioco la manovra ne risente tantissimo, anche se il Barça può sempre contare sulla giocata di Ronaldinho, Eto'o, Messi o Deco che risolve la partita.
Secondo me, facendo un esempio, se Xavi fosse andato a giocare nell' orripilante Juventus che allenava Capello, si sarebbe trovato come un pinguino all' Equatore, e i superesperti di casa nostra avrebbero gridato subito al "bidone".

Improbabile che molti giovani del Barça trovino spazio in futuro, per quanto possano essere bravi: la concorrenza è e sarà insostenibile per tutti i giocatori dalla trequarti in su.
Credo e spero vivamente che si affermi Bojan, che deve crescere a livello fisico e mantenere l' umiltà. Se risponderà a questi requisiti, diventerà il primo grande 9 "autoprodotto" (se escludiamo pionieri come Paulino Alcantara o Samitier...) della storia del Barça, che in genere si è sempre andato a scegliere perle all' estero per quella posizione.
Sono ansioso di rivederlo Bojan: all' Euro U. 17 mi ha dato la sensazione di essere uno di quei giocatori davvero speciali, di quelli per intenderci che col primo controllo hanno già dribblato l' avversario.
Jeffren come dici tu deve assolutamente cambiare ruolo (magari anche sul centro-sinistra a centrocampo, perchè no?) per poter sperare di restare un giocatore del Barça, mentre Toni Calvo finirà sicuramente in qualche squadra di media classifica. Giovani purtroppo non l' ho ancora visto in una partita intera, e sono sempre più curioso: i problemi di passaporto li ha risolti, perchè Marquez è diventato comunitario (e presto potrebbe diventarlo anche Ronaldinho). Però mi aspettavo qualche spezzone per lui in questo periodo in cui l' attacco è decimato. Vedremo ora nell' intensissimo Gennaio del Barça.
Valiente penso che troverà spazio (anche se nella risposta a Manuel sopra ho scritto il contrario), perchè avrà meno concorrenza. Vediamo anche Marc Crosas, se mostra buone qualità difensive potrebbe spuntare a sorpresa per il ruolo di "pivote" basso, nel quel il Barça dovrà comunque intervenire perchè a mio avviso Edmilson e soprattutto Motta non lo coprono al meglio (e quel Mascherano che ammuffisce al West Ham cosa ne facciamo? Sarebbe l' ideale se avesse anche un po' di gioco aereo).

Non vedo Rijkaard tanto esaltato nel lanciare giovani, secondo me sotto quest' aspetto Van Gaal era di gran lunga meglio. Spesso Frankie mi dà la sensazione, caso Messi a parte, di utilizzare i giovani tutt'al più come tappabuchi.
Valdes aveva approfittato delle papere di Rustu (che oltrettutto, non so se mi ricordo bene, mi pare avesse problemi nell' essere schierato in quanto extracomunitario) per diventare titolare; Motta, lanciato da Rexach, si era già consolidato nella stagione 2002-2003 (la sua migliore) con Van Gaal prima e Rexach poi; Damià era stato buttato nella mischia perchè davvero non c' erano altre possibiltà (così anche per Rodri l' anno scorso), visto che sia Belletti che Gabri erano infortunati; Iniesta Rijkaard lo ha sempre apprezzato (sfido!), ma fino a qualche mese fa ha trovato comprensibili difficoltà nel ritagliargli uno spazio fra i titolari; Oleguer è quello che più di tutti è una "creatura" di Rijkaard, anche se a farlo esordire era stato Van Gaal.
Son d' accordo su Fernando Navarro: un posto nella rosa ci starebbe benissimo per lui, magari al posto di Gio che non mi fa proprio impazzire, mentre Sylvinho per me è un grande.
Anche per i terzini, come per il centrocampista difensivo, il Barça dovrà fare un restyling l' anno prossimo: io prenderei uno fra Lahm ed Emanuelson a sinistra, oppure sposterei di fascia Zambrotta e lascerei la destra per il fenomenale Daniel Alves.

ALTRO COMMENTO:
Oleguer lo ritengo un giocatore mediocre sotto molti aspetti, però ha un bel pregio, che è intelligente: lui per primo conosce i suoi limiti e sa leggere bene gli sviluppi del gioco. Difficilmente va sopra il 6, ma altrettanto difficilmente va sotto la sufficienza.

Huntelaar è un cecchino, ma probabilmente il gioco del Barça (un po' come l' Arsenal) non prevede centravanti classici, e tenerlo soltanto come alternativa tattica per dare più peso all' attacco sarebbe riduttivo per lui.
Io vedrei meglio l' eventuale acquisto di Palacio, giocatore che mi sembra adattissimo al calcio europeo: è velocissimo e potrebbe giocare in tutti e tre ruoli: può dare profondità senza palla come la dà Giuly (alternativa tattica troppo importante per pensare di darlo via a cuor leggero, in un attacco che senza di lui tenderebbe a sbilanciarsi troppo verso giocatori bravi solo quando il pallone ce l' hanno fra i piedi)e può assicurare, senza raggiungere i livelli di Eto'o, rapidità e fiuto del gol negli ultimi metri oltre che "fame" e propensione al sacrificio.

P.S.: Che devo fare per commentare sul tuo blog? Mi chiede di iscrivermi a quella roba lì...

11:18 PM  
Blogger valentino tola said...

Ah, dimenticavo: secondo "As" il Barça avrebbe trovato l' accordo con Mata, dopo che questi aveva risposto negativamente all' offerta di prolungamento del Real Madrid (che gli ha offerto soltanto un rinnovo come giocatore della cantera e non un contratto con la prima squadra come chiedava Mata: son davvero incredibili questi, vanno a spendere milionate in Sudamerica e poi fanno i precisini con il loro giovane migliore!). Se così fosse, Mata si è sceltoproprio la squadra giusta per emergere...

11:52 PM  
Anonymous Anonimo said...

per poter scrivere sul mio blog basta compilare questo brevissimo formulario http://www.iobloggo.com/blogs/
scusa ma avevo troppo spam e poco tempo per controllare tutto
su oleguer come dici tu è eccellente dal punto di vista tattico. in più è rapido e bravo nel gioco aereo. sicuramente non ha una gran tecnica ma non è poi neanche così scarso. io lo vedo da centrale , magari anche da laterale ma non da fluidificante. per me è stato fondamentale per gli equilibri del Barca. se not da quando entrò come titolare il Barca risolse i suoi problemi in difesa.
Su Giuly la penso come te su Huntelaar. non si può tenerlo per il terzo anno in panca, in più ha 30 anni e per un giocatore tutto velocità e brillantezza iniziano a pesare. in più appunto c'è jeffren e anche Bojan che ora sta giocando non da "9" ma da attaccante esterno, mi sembra quella la sua collocazione giusta. vedremo comunque come si svilupperà anche fisicamente. credo anch' io che lui trovera spazio. ho i miei dubbi invece su Giovani, gioca troppo compassato, sembra davvero che scimmiotti male ronaldinho. lo vedo maluccio come attaccante esterno, sarebbe meglio forse come mezzala. Mata francamente lo conosco poco, mi sembra bravo però il solito piccoletto rapido, al Barca serve altro. Appunto Huntelaar,uno che metta dentro gli assist dei compagni , che dia senso ai cross che vengano dalle fasce. Poi non è neanche così classico, è bravo anche a svariare e a tornare indietro, ed è straordinario senza palla. Bene tenere giocatori che attaccano lo spazio ma bisognerebbe anche variare un pò il gioco ogni tanto. in più potrebbero anche giocare in 4 davanti come già succedeva spesso quando c'era larsson che anche lui non è che svariasse molto o almeno non alla maniera di Giuly. a questo fine però bisognerebbe avere un centrocampista difensivo vero (Yaya Toure?). infine inesta e deco non sono proprio famosi per i passaggi di prima, l'unico che definirei regista e che "velocizza il gioco" Xavi ma non sempre lanciare gli attaccanti è la cosa giusta da fare. Per questo mi sembra che molte squadre fanno tranquillamente a meno di un giocatore in grado di verticalizzare a centrocampo

2:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

per scrivere sul mio blog basta compilare una volta sola questo formulario http://www.iobloggo.com/blogs/
io farei questo tipo di campagna aquisti. comprerei Huntelaar, Yaya Toure ed Emanuelson, in più magari Naldo per la difesa, oltre ai rietri di Fernando Navarro e Damia in difesa e la promozione in prima squadra di Jeffren, Valiente e Bojan.
via Edmilson,Thuram,Gio, Sylvinho,Ezquerro, Giuly per dare una svecchiata e a malincuore anche Motta che stenta a ritrovarsi ai suoi massimi livelli, magari in prestito, oltre ovviamente a Saviola. Giuly: è un ottimo giocatore e proprio per questo non voglio vederlo un' altro anno in panchina, in più inizia ad avere un' età importante per un giocatore che fa della brillantezza e della velocità il suo punto di forza. Credo che sia Eto'o , che Bojan, che Jeffren possano fare il suo stile di gioco in caso fosse necessario.
Palacio e Mata: ottimi giocatori ma sono da Barca? di attaccanti piccoli e rapidi è pieno il mondo, ma quelli che davvero fanno la differenza sono pochi. Mi tengo Eto'o, Messi, Bojan tutta la vita.
Huntelaar: non è poi così classico come centravanti, svaria almeno quanto Larsson, a volte fa quasi il trequartista , sa smarcarsi e giocare senza palla come pochi e potrebbe valorizzare appieno il gioco sulle fasce che il Barca ha ma che riesce a sfruttare poco in fase conclusiva a causa della presenza di troppi giocatori che oltre che piccoli di statura entrano in area poco e con timidezza. al riguardo potrebbe essere interessante anche l'innesto di Yaya Toure nella doppia veste di incursore e distrore di gioco (anche doppio ruolo pivote e mezzala) oltre che l'arretramento a d un ruolo forse più consono di Guddy.
Oleguer: gran senso posizione, personalità, rapidità, gioco aereo. Forse tecnicamente non è un fenomeno e per questo sulla fascia è limitato ma è un grandissimo centrale che ha dato al Barca quell' equilibrio difensivo che 3 anni fa sembrava impossibile da trovare.
KUBALA

3:13 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma i miei commenti che fine hanno fatto?

3:14 PM  
Anonymous Anonimo said...

scusa per i commento doppio ma pensavo che il primo non fosse stato pubblicato. allora che ne pensi? KUBALA

4:47 PM  
Blogger valentino tola said...

Scusa se ti rispondo tardi, stavo scrivendo un post chilometrico (ho presentato la prossima giornata ma ne ho anche approfittato per fare il punto su alcune squadre delle quali ho parlato meno).

Conosci qualche sito dove si possono trovare notizie e approfondimenti di prima mano sul Barça B e sulle altre filiali? Io trovo sempre soltanto qualche eco, ci sono Airfutbol coi filmati e "Futbolecciones" dove ci sono le schede di alcuni giovani, ma altro non lo trovo, sul sito del Barça poi non c'è nulla!

Su Emanuelson ovviamente sono d' accordo e anche Yaya Touré mi piace tantissimo, ma secondo me è più una mezzala, come vertice basso semmai giocherebbe Zokora.
Hai ragione, Huntelaar è bravissimo senza palla e anche spalle alla porta.
Però io ho la fissazione per gli attaccanti ultratecnici alla Romario e per le squadre che entrano in porta triangolando, ma è solo una mia mania e il tuo discorso è molto più sensato...
Scherzi a parte, l'esigenza di uno corpulento che finalizzi il gioco c'è sicuramente (perchè Gudjohnsen non è un finalizzatore e anche perchè i centrocampisti "jugones", sublimi in tutto il resto, fanno piuttosto schifo negli inserimenti e nei tiri da fuori), però bisognerebbe trovare più che un giocatore in ascesa come Huntelaar un giocatore come Larsson, fortissimo ma disposto anche a fare panchina, perchè considerando la filosofia e la rosa del Barça, questo tipo di giocatore rimarrebbe solo un' alternativa tattica, e Huntelaar temo verrebbe sprecato.
Difficilissimo però trovare un altro come Larsson, che aveva il pregio di adattarsi pure sulle fasce, cosa che Huntelaar non può fare.
Naldo lo dovrei vedere meglio, mi confondono le idee i tanti gol che fa e la tattica folle di Schaaf.
Su Palacio sono abbastanza sicuro, non è il solito "frillino", è un giocatore bravo con e senza palla (importantissimo, insisto, mantenere un buon numero di giocatori che facciano movimento e diano profondità, sennò, trequartista dopo trequartista, si rischia una deriva "galactica"), dotato di carattere e risorse atletiche.
Mata, assai talentuoso, ha scelto la squadra sbagliata e il Barça prenderebbe un giocatore che oggettivamente non gli se serve, anche se sembra che a sentire le ultime Mata si sia riavvicinato al Real Madrid (lo vedrei meglio al Valencia o al Sevilla).

Oleguer secondo me nel Barça può fare al massimo la riserva. Nel 2004 aveva fatto buone cose, però il Barça era diventata più solido perchè aveva trovato un equilibrio generale ottimale, con a centrocampo Cocu davanti alla difesa, Davids sul centro-sinistra e con l' esplosione di Xavi, sgravato da qualche compito di copertura di troppo; in attacco Luis Garcia a destra, saviola unica punta e Ronaldinho libero e bello da sinistra su tutta la trequarti.
Assetto che ha costituito la base del 4-3-3 (evolutosi poi in senso più offensivo con Deco per Davids)dei recenti trionfi ma al quale, ricordiamolo, Rijkaard era giunto in maniera abbastanza casuale, dopo una serie di tentativi infruttuosi con altri moduli (ricordi prima della trasferta di Sevilla, si trovava nella merda fino al collo, non sapeva proprio che pesci pigliare).

11:22 PM  
Blogger valentino tola said...

Ah, dimenticavo un' altra cosa sui registi: Deco si vede che è un trequartista riconvertito, ama toccarla parecchio e rischiare il numero, però secondo me Iniesta è perfetto perchè sa fare tutto e lo fa sempre al momento giusto: sa dribblare e proteggere il pallone, ma sa anche scambiare di prima e impostare ad uno-due tocchi.
Giocatori che sanno giocare di prima in spazi stretti, che sanno aprire il gioco sulle fasce e mantengono il possesso-palla, come fa anche il mio idolo Oubina del Celta, sono per me una manna dal cielo, anche se a molti allenatori non servono, perchè son pochi quelli che cercano un calcio d' iniziativa e questo è un tipo di giocatore troppo caratterizzato per andare bene in tutte le situazioni.
Comunque, viva Guardiola!

Ciao

11:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

allora riguardo alle fonti sul Barca B c'è molto poco, paradossalmente si può trovare più in giapponese, inglese, tedesco e polacco che in spagnolo. a parte quelli da te citato ti consiglio il forum di Webdelcule, poi elentorno , qualcosina la puoi trovare qui http://www.futbolme.com/0607/_e_equipo.asp?D1=5&eq=BARCELONA%20B&p=3

fcbarcelona clan(in francese)
qui: http://www.futbolcatalunya.com/foro/viewforum.php?f=3&sid=c7366d0a3527431ef745c2ae0168f26f
sullo stesso futbol canalunya ricordo di aver visto anche qualche intervsita con descrizione tecnica di Andrea Orlandi, Olmo e mi sembra Dani Fragoso...
ti consiglio in generale di cercare nei forum, dove c'è gente appassionata e con il contraddittorio puoi farti un' idea più precisa. purtroppo c' pochino in giro. dei giocatori interessanti che non ti ho citato metterei anche lo stesso Orlandi, Jordi Gomez, oltre ovviamente a Rodri e Verdù, ora al depor in prestito (che ne pensi di loro?). Riguardo Huntelaar, se pensi agli infortuni, al numero di partite per temporada e al fatto che spesso anche con larsson si è giocato con 4 attaccanti io lo troverei un acquisto azzeccato, anzi necessario più che un lusso, di certo il Barca non può essere solo palleggiatori o scattisti.
Palacio: Bravo quanto vuoi ma mi tengo Bojan. Ok tenere giocatori che vavvno in profondità, ma ancora più importante averne almeno uno che prenda i cross, perchè spesso gli spazi per andare in profondità non ci sono.
Toure : può fare i due ruoli del centrocampo e scambiarsi a seconda della necessità di posizione con Xavi e Iniesta, a seconda se serva più la sua abilità di rubapalloni o più i suoi gol. meglio di un giocatore alla Diarra buono solo come pivote.
Oleguer: la sua rapidità è fondamentale in una difesa come quella del Barca. Prima di lui si provo di tutto anche Marquez ma i risultati furono disastrosi, Per me è un difensore eccellente, ma non si può essere daccordo su tutto!
433: era obbligato vista la mancanza di centrocampisti difensivi (addirittura si giocava con xavi-gerard più ronaldinho due ali pure e un centravanti), ma appunto con giocatori più bravi difesivamente come un Iniesta, più maturo, Deco, ipoteticamente Toure e lo stesso Emanuelson (e perchè no anche Puyol) si può giocare anche con solo 2 centrocampisti centrali e quindi con 4 "attaccanti" senza rischiare derive galattiche.
Iniesta: è straordinario, come e forse anche più di Deco. Xavi invece non mi ha mai convinto. Guardiola era un' altra cosa. Comunque ho visto "calcio d'iniziativa" molto ben fatto con centrocampisti centrali come Rijkaard e Ancelotti o come Keane e Scholes che senz' altro non possiamo considerare dei registi. Ripeto il ruolo del regista vero nel calcio è l'allenatore. se poi hai anche un giocatore che sappia fare un passaggio filtrante meglio.
KUBALA

7:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

dimenticavo: dai anche uno sguardo a futbolfactory

7:47 PM  
Blogger valentino tola said...

Non c' è dubbio, che sia Huntelaar o meno un "rematador" al Barça serve, sono d' accordo.
Orlandi l' ho visto nell' ultima della scorsa Liga contro l' Athletic, il mio giudizio è ovviamente superficiale, mi pare abbia un bel sinistro. In quella partita Olmo mi ha fatto una discreta impressione.
Rodri mi sembra uno dei tanti, Verdù si vede che sa giocare, il passaggio smarcante gli viene facile. Manca un po' di continuità e giocando ormai stabilmente sulla trequarti dovrebbe combinare qualcosa di più quando va al tiro (il suo ex-compagno al Barça B Cristian invece ha buona tecnica ma mi pare fumosetto).
Sia chiaro, Palacio non deve togliere spazio a Bojan (semmai può rimpiazzare Giuly e all' occorrenza sostituire Eto'o), che è una priorità assoluta del futuro blaugrana.

Yaya come ricambio per le due mezzeali, per me il pivote basso migliore è potenzialmente Mascherano (ancora di più ora che è su piazza), però come ho già detto sarebbero gravi le sue pecche nel gioco aereo, visto che nel 4-3-3 del Barça dovrebbe trovarsi spesso ad aiutare i centrali di difesa sui cross dalle fasce e sui rilanci da fondo campo.

Proprio stasera ho letto nell' archivio del tuo blog un post su quel famoso cambio di modulo (anch'io pensavo di parlarne eventualmente in una storia degli ultimi anni del Barça che sto penasano di scrivere) della seconda parte del 2003-2004 che ha gettato le basi dei successi attuali, con il Ronaldinho forse più spettacolare e il definitivo salto di qualità di Xavi, che è uno dei miei giocatori preferiti (anche se Iniesta penso proprio che diventerà più forte di lui), quindi si capisce come la penso...

A volte il ruolo del regista viene magari eccessivamente idealizzato, la cosa più importante per me è che ci siano giocatori di qualità, anche se non sono registi-registi.
Scholes e anche Keane sapevano giocare (anche Baraja non è un regista, ma nel suo momento migliore sventagliava palloni a destra e a manca con grande precisione e visione di gioco).
E il calcio ovviamente resta un gioco collettivo, non esistono deus ex-machina, nonostante la gran parte della stampa faccia superficialmente dipendere tutto dal fuoriclasse di turno (e qui Sacchi è un grandissimo quando prende di mira il mito italico del numero 10 dicendo che nella sua squadra tutti devono essere dei numeri 10: questo è il calcio, peccato che i vari polemisti di casa nostra non abbiano capito nulla e dicono che Sacchi ha ucciso la fantasia. Cavolate, le squadre alla Sacchi offrono più soluzioni ai giocatori di fantasia, non li limitano mica, anche se questi come tutti gli altri devono abituarsi a sacrificarsi anche senza il pallone, e non mi sembra che gli si chieda nulla di strano).

11:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

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11:28 AM  
Anonymous Anonimo said...

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1:20 PM  

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