Valencia, ordinaria amministrazione.
Altra vittoria, 3-0 al Levante per il Valencia ieri sera, che continua a scalare posizioni e non solo si assesta in zona-Champions ma, grazie al calo del Barça, comincia a vedere più vicina pure la vetta, cosa che pareva impossibile appena qualche giornata fa.
Quasi un' ora di calcio pressochè inesistente, col Levante che imbriglia i padroni di casa nel suo 4-4-2, impedendo al Valencia, già non molto avvezzo alla cosa, di costruire una manovra fluida, a parte qualche spunto del solito Silva. Come successo altre volte, al Valencia basta una scintilla, in pochi minuti due gol che chiudono la partita: prima Hugo Viana, subentrato a partita in corso all' infortunato Baraja (ahia...) e fin lì prigioniero delle sue insicurezze, segna un gol con un rasoterra da fuori (di destro!) che ha ricordato proprio i gol tipici di Baraja; poi Morientes mette il piede su un sinistro volante di Silva. Quasi non ce se ne accorge, e il brutto Valencia ha già fatto sua la partita: il resto è la solita gestione accorta, con la ciliegina del gol di un Ayala in grande spolvero.
Il Levante ha fatto il compitino fino al gol di Hugo Viana, chiudendosi bene, ma la povertà del suo gioco offensivo è veramente eccessiva: assente Kapo (calato molto dopo lo splendido inizio di stagione), ieri l' attacco più leggero del mondo, con il mestierante Riga e Nino, giocatore svelto ma chiaramente di categoria inferiore, come dimostra il brillante ruolino degli anni trascorsi in Segunda. Una squadra troppo timorosa quella impostata da Lopez Caro, una delle più tirchie della Liga.
Quasi un' ora di calcio pressochè inesistente, col Levante che imbriglia i padroni di casa nel suo 4-4-2, impedendo al Valencia, già non molto avvezzo alla cosa, di costruire una manovra fluida, a parte qualche spunto del solito Silva. Come successo altre volte, al Valencia basta una scintilla, in pochi minuti due gol che chiudono la partita: prima Hugo Viana, subentrato a partita in corso all' infortunato Baraja (ahia...) e fin lì prigioniero delle sue insicurezze, segna un gol con un rasoterra da fuori (di destro!) che ha ricordato proprio i gol tipici di Baraja; poi Morientes mette il piede su un sinistro volante di Silva. Quasi non ce se ne accorge, e il brutto Valencia ha già fatto sua la partita: il resto è la solita gestione accorta, con la ciliegina del gol di un Ayala in grande spolvero.
Il Levante ha fatto il compitino fino al gol di Hugo Viana, chiudendosi bene, ma la povertà del suo gioco offensivo è veramente eccessiva: assente Kapo (calato molto dopo lo splendido inizio di stagione), ieri l' attacco più leggero del mondo, con il mestierante Riga e Nino, giocatore svelto ma chiaramente di categoria inferiore, come dimostra il brillante ruolino degli anni trascorsi in Segunda. Una squadra troppo timorosa quella impostata da Lopez Caro, una delle più tirchie della Liga.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home