lunedì, gennaio 08, 2007

DICIASSETTESIMA GIORNATA: Deportivo-Real Madrid 2-0: Capdevila; Cristian.

Sarà che la figuraccia col Recreativo era giunta prima delle vacanze, quindi era prevalsa la deconcentrazione, sarà che questa invece è arrivata appena rientrati dalla sosta e quindi senza il dovuto rodaggio, ma non c’è nulla di casuale nelle ultime due sconfitte madridiste, le quali dipingono un quadro a tinte sempre più fosche, la cui portata negativa va molto più in là dei 6 punti persi (perdita peraltro attenuata dalle recenti frenate di Sevilla e Barça). Le prossime due insidiosissime partite, in Coppa del Re col Betis e nella Liga col Zaragoza, potrebbero dettare sentenze quasi definitive, eccetto la Champions.
Bisogna che qualcuno ponga urgentemente fine a quest’ equivoco: il Real Madrid di Capello non ha gioco, non ha solidità, non ha carattere, non ha un’ identità, non ha niente. Allucinante una squadra che fa tutta questa fatica semplicemente ad oltrepassare la sua metacampo, che le uniche due occasioni che crea (traversa di Emerson e tiro alto di Ronaldo) le crea a partire da rimpalli o da casualissime mischie. Una squadra con gli stessi scompensi difensivi degli anno scorsi e che in più ha totalmente disimparato a giocare a calcio da centrocampo in su, forse per non correre il rischio di sembrare troppo “presuntuosa” (termine in genere utilizzato nel gergo calcistico nostrano per definire le squadre che giocano bene) e poco “concreta” (termine gergale utilizzato per definire le squadre, magari ultramilionarie, che non sanno mettere due passaggi di fila, creano –3 occasioni a partita e segnano non si sa come 4 gol, quelle squadre insomma che porteranno alla morte di questo sport. Con un aggettivo più enfatico le si può anche definire “ciniche”).
Capello ha pure accentuato la tradizionale mancanza di sbocchi sulle fasce con la scelta cervellotica di spostare Sergio Ramos a sinistra, con Marcelo in panchina e l’ altro mancino Raul Bravo in tribuna (e se a questo aggiungiamo che Robinho non è stato nemmeno convocato mentre invece Cassano, quello che in settimana è stato escluso pure dalla partitella, ce lo siamo trovati miracolosamente in panchina…). Gago è stato piazzato davanti alla difesa (mentre Emerson è andato ad occupare quella posizione leggermente più avanzata che prima ricopriva Diarra) e i compagni, nel mentre che si allontanavano da lui di qualche chilometro, gli hanno detto: “ Ora ci pensi tu, d’ accordo?”, e da lì copiosa è cominciata l’ emorragia.
Caparros, complice l’ avversario, ha ritrovato il Depor perfetto: in vantaggio subito con la punizione di Capdevila (sulla quale Gago e Reyes si scansano aprendo la barriera), ha potuto gestire nel migliore dei modi la situazione una volta risolto il problema del gol che rappresenta l’ assillo principale di questa squadra.
Il centrocampo, che ha trovato in De Guzman-Duscher una coppia perfetta, si è rivelato una barriera insormontabile: pressing indemoniato quindi Madrid in tilt (che strano…), miriadi di palloni recuperati generalmente sulla trequarti a difesa avversaria scoperta, Riki, Estoyanoff e soprattutto Arizmendi incendiari in contropiede. Risultato finale che non riflette appieno il divario abissale fra le due squadre e gioia finale per il ritorno sulle scene, dopo quasi un anno di assenza, di un mito come Valeron.

I MIGLIORI: Non amo questo giocatore, ne ho parlato male più volte perché non lo ritengo assolutamente da nazionale, però la prova di Arizmendi è stata a dir poco stupefacente. In pieno delirio tecnico, ha distrutto praticamente da solo la difesa madridista, ispirando quasi tutte le azioni d’ attacco del Depor. Nel primo tempo sfiora un gol che sarebbe entrato nella storia, dribblando tutti i difensori ma concludendo, quando il più sembrava fatto e anche Casillas era stato evitato, sul palo. Crea anche l’ azione del secondo gol, nominalmente di Cristian (buona prova, rapido e sveglio l’ ex canterano del Barça) ma per il 90% suo, dato che sulla linea di fondo ridicolizza Cannavaro e il compagno deve solo appoggiare a porta vuota.
Diabolico, rapidissimo ed estroso Estoyanoff, desidero sottolineare anche la prestazione di Duscher (aiutato da un gran De Guzman, finalmente incisivo il dinamismo del canadese): estromesso ad inizio stagione per i problemi avuti con la società (che quest’ estate lo voleva cedere per fare cassa, ma non essendovi riuscita lo ha tenuto un po’ “congelato” in questi primi mesi), è tornato leader rivitalizzando un centrocampo molto malconcio nelle passate uscite. Impeccabile Arbeloa (uno dei nomi nuovi di questa stagione) contro la sua ex squadra.
I PEGGIORI: Dopo Uche e Sinama Pongolle, il nuovo incubo di Cannavaro si chiamerà Arizmendi, che lo fa letteralmente a pezzi. Gago sbaglia tutto, ma le sue colpe sono ovviamente relative. La mia idea su Reyes è sempre più questa, e cioè che l’ andaluso sia un eccellente giocoliere ma che in realtà non sappia giocare veramente a calcio: fa quasi sempre la cosa sbagliata, tiene il pallone fino a quando non gli cresce la barba, non cerca mai lo scambio, non va mai in profondità e se lui chè è l’ unico esterno autentico a disposizione di Capello gioca così, si capisce ancora di più perché il Real Madrid non riesca ad avanzare di un metro. Beckham, entrato al posto dell’ infortunato Guti, fa ovviamente pena, per non parlare di Raul, Helguera e Salgado. Insomma, non si salva nessuno ( a parte Van Nistelrooy e Marcelo, ingiudicabili entrambi per motivi diversi, e Casillas) e non avrebbe senso fare graduatorie individuali quando si parla di una squadra da rifondare totalmente, a partire dalla dirigenza e dal tecnico.


Deportivo (4-4-2): Aouate s.v.; Manuel Pablo 6,5, Andrade 6, Arbeloa 6,5, Capdevila 6,5; Estoyanoff 7 (89'), De Guzmán 7, Duscher 7, Cristian 7, Arizmendi 8 (92'), Riki 7 (78').
In panchina: Fabricio, Sergio, J. Rodríguez s.v. (78'), Barragán s.v. (89'), Valerón s.v. (92'), Juanma, Verdú.
Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 6; Salgado 4,5 (58'), Helguera 4, Cannavaro 4, Sergio Ramos 4,5; Emerson 5, Gago 5 (58'); Raúl 4,5, Guti s.v. (12'), Reyes 4,5; Van Nistelrooy s.v..
In panchina: Diego López, Mejía, Marcelo s.v. (58'), Diarra, Cassano, Beckham 4 (12'), Ronaldo 5 (58').

Goles: 1-0 (10'): Capdevila, de lanzamiento directo de falta que se cuela entre la barrera; 2-0 (56'): Cristian, tras aprovechar un pase de Arizmendi al que no llegó Riki.
Árbitro: Ramírez Domínguez, colegio navarro. Amonestó a Salgado (12'), Riki (14'), Cannavaro (22'), Sergio Ramos (59'), Duscher (84') y Cristian (93').
Incidencias: Riazor. 30.000 espectadores. Ramón Calderón acompañó en el palco a Augusto César Lendoiro.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Buon anno e buona liga Valentino!

Commento l'ennesimo tracollo del Real con immensa soddisfazione,più questo bellissimo campionato prosegue più le mie convinzioni diventano certezze.

Capello,nonostante abbia tra la mani un collettivo buono,non ottimo per via dei troppi galli da pollaio e di una squadra storicamente creata per vendere magliette e soddisfare la nike anzichè dietro ad un progetto tecnico-tattico di spessore non riesce a creare nulla di decente,l'anno scorso sta squadra prendeva gol più o meno come oggi,però tre passaggi consecutivi nella metacampo avversaria sapeva farli,oggi si può dire lo stesso?

Da questo il risultato che ne esce è che col suo arrivo capello non solo non ha raggiunto risultati e solidità tipiche delle sue squadre ma ha invece aggiunto una detestabile "italianità" ad una squadra che nonostante tutto tempo fa era un piacere vedere e seguire,oggi è una tortura.

In tutto questo complimenti al depor comunque,una squadra senza prime donne e presidenti trilionari che puntando sulle proprie qualità ha dato una autentica lezione di calcio a queste strapagate ballerine da circo orfei..

Tralaltro ho sentito che a pagare questa crisi e finire fuori rosa dovrebbero essere,senti senti,Guti e Robinho.
Per il primo pazienza,ne ha passate parecchie e se la casa crolla sempre sulla testa sua forse qualche colpa ce l'ha,ma robinho poveretto è una vittima,capello non lo vede e se lo vede lo mette a fare non si capisce bene cosa ne dove...e in tutto questo figurarsi se madame beckham,due raccomandati come cazzano e emerson o gli highlander salgado e ronaldo subiranno almeno una predica...

Il tuo passaggio sulla "presuntuosità" mi trova perfettamente d'accordo,tanto che se ormai vinci con più di due gol di scarto in italia sei tacciato di antisportività,d'altronde se italiani in spagna e spagnoli in italia hanno quasi sempre floppato un motivo di fondo ci deve essere...

Ciao.

9:08 PM  
Blogger valentino tola said...

Grande Manuel, siamo sulla stessa lunghezza d' onda. Aggiungo solo che scrivendo del Real Madrid cerco di farmi condizionare il meno possibile dall' innegabile antipatia che provo per Capello e la sua filosfia. Cerco di giudicare quello che ho sotto gli occhi, e quello che ho sotto gli occhi non mi piace per niente, non solo adesso ma anche quando il Real Madrid vinceva di larga misura contro Nàstic o Racing giocando partite mediocri.
Ti ricordi quel post di presentazione sul Real Madrid ad inizio Settembre? Anche tu lo commentasti e dicemmo cose che adesso stanno trovando conferma, ed sarebbe ipocrita fingere di non essere soddisfatti per la coerenza dei fatti attuali rispetto alle premesse estive.
Già da agosto, nonostante nomi di qualità indiscussa, si potevano cogliere benissimo tutte le carenze strutturali di questa rosa e la mancanza di una reale rifondazione.
A questo si aggiounga l' ambiguità dei programmi societari e l' incoerenza che si è impadronita dello stesso Capello, solitamente fedele alle sue idee.
Siamo passati dal vedere Helguera fuori rosa al vederlo reintegrato; Cassano punto fermo ad Agosto e peso ingombrante già dopo un paio di mesi; Robinho prima emarginato, poi salvatore della patria, infine di nuovo segregato; Diarra giocatore imprescindibile (Capello aveva detto a Mijatovic quest' estate: portami Diarra, Diarra e poi Diarra!) poi elemento indesiderato e ora pare di nuovo pilastro.
E, non ridere ti prego, pare che ora Capello sia deluso da Emerson e Cannavaro e voglia ridimensionarli o addirittura farli fuori (Cannavaro difficile, non ne avrebbe altri da mettere). Ma come, se ci ha rotto le palle per anni con questi due!

Ora, trattieniti anche qua, pare che voglia dare spazio ai giovani, e quindi (cito sempre indiscrezioni dei giornali, per quanto possano essere attendibili) ha chiesto che a Beckham non venga rinnovato il contratto e che Ronaldo venga ceduto possibilmente già adesso.

Per quanto riguarda Guti, la gran parte della colpa è sua: aveva una grande chance quest' anno, senza praticamente concorrenza, e sta confermando di essere un talento incompiuto. Pericoloso decidere qest' anno di dipendere escluisvamente da un giocatore discontinuo come lui.
Anche se deve maturare ancora, son d' accordo su Robinho: gli piace partire molto dalla sinistra, ma il suo ruolo è quello di seconda punta e lì dovrebbe essere lasciato libero di giocare con continuità.

Comunque, al di là di tutte queste necessarie considerazione, il Real Madrid resta se non sbaglio a 6 punti dalla vetta, ora sembra impossibile ma la stagione resta in piedi. Da due anni a questa parte poi mi viene sempre da pensare che se la Champions è riuscita a vincerla quel Liverpool lì allora nulla è impossibile...

P.S.: Diversissimo il calcio spagnolo da quello italiano. Ho già detto in un altro commento che se un centrocampista tipo Xavi nella Juve di Capello si sarebbe trovato come un pinguino all' Equatore.

10:20 PM  

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