lunedì, marzo 05, 2007

VENTICINQUESIMA GIORNATA: Real Madrid-Getafe 1-1: Güiza (G); Van Nistelrooy, rig. (R).

Altra prevedibilissima battuta d’ arresto. Si dice: “Liga combattutissima”, “Liga appassionante”, e la testa della classifica effettivamente non mente. Però, a parte che quello di quest’ anno è più un livellamento verso il basso che verso l’ alto, basta vedere un paio di partite a caso per capire realmente chi può e chi non può, indipendentemente dalla distanza di punti. Il Real Madrid, è evidente, non può (Sevilla e Barça possono, per il Valencia la risposta è un convinto “ni”).
Il Getafe (privo delle sue colonne difensive Belenguer e Alexis, ben sostituite da Pulido e Tena), come già avvenne nelle due stagioni precedenti, si affaccia al Bernabeu con grandissima personalità, forte della convinzione di essere nettamente superiore come collettivo rispetto al suo avversario. Pressa altissimo, quasi al limite dell’ area di Casillas, non butta via un pallone, manovra con grande disinvoltura e arriva sempre primo su tutte le respinte e i rimpalli, chiaro sintomo di organizzazione superiore rispetto all’ Armata Brancaleone di Capello (solo Gago va a pressare, nessuno lo segue e i buchi fra i reparti diventano voragini). E’ un monologo getafense nei primi 20-25 minuti, culminato nella traversa di Pulido dopo un grandissimo numero di Nacho sulla fascia sinistra (tunnel di tacco). Però è il Real Madrid, pur pessimo, a rendersi grazie alle sue individualità più pericoloso: un grande triangolo fra Reyes e Van Nistelrooy (al termine del quale proprio Reyes dovrà uscire per infortunio), con avventurosissimo salvataggio sulla linea, e una terrificante traversa di Beckham.
Proprio nel momento migliore del Madrid, passa il Getafe, col passaggio filtrante di Cotelo (sul quale Sergio Ramos è troppo precipitoso e il resto della difesa non fa scattare il fuorigioco) e il solito taglio in profondità+conclusione impeccabile di Güiza. Lo 0-1 pare saldo fino alla fine del primo tempo, ma Abbondanzieri combina la frittata. Beckham (passato a destra con l’ entrata di De la Red) s’ invola ottimamente, cross per Robinho, tiro non irresistibile, respinta incerta di Abbondanzieri che, giocatore teoricamente espertissimo, non trova di meglio che inseguire lo stesso Robinho e falciarlo in scivolata, in una zona defilata dove ormai non poteva più ribattere in rete. Il rigore di Van Nistelrooy entra dopo aver fatto sponda col palo.
Il secondo tempo è interamente del Real Madrid, ma la pressione non è irresistibile- Il Getafe, forse anche per il dispendio del primo tempo, perde parecchi metri, il centrocampo madridista, prima inesistente, prende il sopravvento, ed è soprattutto Robinho a creare pericoli dalla fascia sinistra. Capello aggiunge Cassano, Schuster si copre rinforzando il centrocampo con Alberto al posto dell’ esausto Albin (anche Güiza non ne avrà più e lascerà il posto a Pachon), l’ arbitro non vede un rigore molto probabile su Cassano, l’ ultimo tentativo, di Gago da fuori area, è troppo debole per impensierire anche il confuso Abbondanzieri di ieri sera. Un tempo per uno, risultato finale giusto.

I MIGLIORI: Eccellente tutto il Getafe del primo tempo: Casquero manovra con la solita disinvoltura, Nacho si prende delle belle licenze (l’ anno scorso era al Malaga, quest’ anno si sciala al Getafe…quando si dice il contesto), Albin mostra i suoi numeri fin quando ha benzina, Güiza cecchino implacabile (una palla, un gol), Cotelo sempre prezioso. Anche Pulido fa un’ ottima figura al centro della difesa.
Nel Madrid, il migliore è senza ombra di dubbio Robinho, incisivo in qualche modo anche quando fa una tremenda confusione. Io la mia teoria sul suo conto l’ ho già esposta mille altre volte: disperdere un patrimonio simile, come ne ha già dispersi tanti altri in questi ultimi anni, sarebbe imperdonabile per il Madrid. Se Calderon mi sceglie come nuovo allenatore, io prendo Robinho, lo piazzo seconda punta e non lo tolgo mai, non importa se gioca male una, due, tre, quattro o dieci partite di fila…questa secondo me si chiama fiducia. Anche Beckham gioca una buona partita, poi esce per un infortunio che gli farà saltare il Bayern mercoledì.
I PEGGIORI: E’ uno dei protagonisti indiscussi di questo splendido Getafe, ma Pato Abbondanzieri ci ha mostrato ieri (ma anche a Vila-real quando si tirò il pallone in porta da solo) il suo conosciutissimo lato goffo. Parate raffazzonate, interventi balbettanti e un rigore stupidissimo regalato al Madrid.
L’ azione del gol del Getafe è una di quelle tipiche dove una difesa potrebbe tentare il fuorigioco, ma anche Sergio Ramos, a volte troppo focoso, è imprudente, va incontro a Cotelo che ha già effettuato il passaggio e abbandona così Güiza. Higuain combina pochissimo.

PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO

Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 6; Torres 6, Helguera 6, Ramos 5,5, R. Carlos 6; Beckham 6,5 (68'), Gago 6; Reyes 6,5 (35'), Higuaín 5 (87'), Robinho 7; V. Nistelrooy 6,5.
In panchina: D. López, Salgado, Mejía, R. Bravo, Marcelo s.v. (87'), De la Red 5,5 (35'), Cassano 6 (68').
Getafe (4-1-3-1-1): Pato 5; Contra 6, Pulido 7, Tena 6,5, Paredes 6; Celestini 6; Cotelo 6,5 (73'), Casquero 6,5, Nacho 7; Albín 6,5 (73'); Güiza 7 (81').
In panchina: Luis García, Licht, Cortés, Redondo s.v. (73'), V. Dorado, Alberto s.v. (73'), Pachón s.v. (81').

goles: 0-1 (37'): Güiza recibe un gran pase de Cotelo y eleva con la derecha ante Casillas; 1-1 (44'): Van Nistelrooy, con la derecha de penalti.
Árbitro: Teixeira Vitienes, del Colegio Cántabro. Amonestó a Roberto Carlos (11'), Beckham (33'), Gago (42'), Cotelo (47'), Tena (59'), Cassano (80') y Paredes (83').
Incidencias: Santiago Bernabéu. Casi lleno. 78.000 espectadores.

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