Ventuno anni dopo...Dio torna a farci visita.
22 Giugno 1986, Stadio Azteca; 18 Aprile 2007, Camp Nou. Il contesto è ben diverso, quello un quarto di finale di un Mondiale, questa una semplice semifinale di Coppa del Re, Guiza non è Lineker e Casquero non è John Barnes, ma Leo Messi, lui sì, somiglia non poco a Diego Armando Maradona.
All’ altezza del cerchio di centrocampo, defilato sulla fascia destra, Paredes lo aggredisce, tac!, saltato, Nacho stringe in raddoppio, Leo l’ ha già visto con la coda dell’ occhio e lo manda a vuoto con un tunnel, liberandosi così per la sua amata progressione palla al piede. Il Camp Nou comincia a trattenere il fiato, ma giunto al limite dell’ area lo attendono ancora i due centrali del Getafe, Alexis e Belenguer. Il primo viene scartato secco, il secondo tenta la chiusura in scivolata, ma niente da fare, Leo va troppo veloce e proprio nessuno stasera può permettersi di rovinare la tela dell’ artista.
Fra il gol e Messi rimane ora solo il portiere Luis Garcia, e la cosa più bella è che in questa fase finale del suo capolavoro il nostro eroe non deve più agire d’ istinto, ha finalmente del tempo per pensare alla migliore soluzione, quasi ingaggiando un un duello psicologico col portiere avversario. "Dunque", avrà pensato Leo, "potrei pure infilzarlo con un piattone, ma così il gol diventerebbe troppo banale, e del resto Diego già se l' era dribblato Shilton, se non lo faccio anch' io, chissà cosa mi diranno".
E allora, vada per il dribbling, col quale Messi accetta di farci correre un altro brivido, visto che se la porta sul destro, soluzione per lui insicura anche a porta vuota, e da posizione defilata rischia pure di perdere l’ equilibrio (chissà magari è un’ altra citazione, il gol di Miki Laudrup nell’ Intercontinentale ’85)… niente paura però, il miracolo si compie, ed Eto’o e Gudjohnsen possono pure mettersi le mani nei capelli e fare la faccia stranita, la gente accorsa al Camp Nou può pure sventolare i fazzoletti bianchi, non in segno di protesta, ma come tributo al Nuovo Re del Calcio Mondiale. Il più bel remake della storia del calcio, non c’è che dire.
Da quest’ evento in poi, la partita e gli spettatori che ad essa assistono (non credo di essere stato l’ unico a provare questa sensazione) vengono avvolti in uno strano incantesimo: ci si dimentica del signor-gol dell’ 1-0 di Xavi, importa poco l’ ottimo primo tempo del Barça (finalmente i terzini che spingono con costanza), importa poco che una squadra di solito difensivamente ineccepibile come il Getafe commetta ogni genere di pasticcio (Alexis, mamma mia che oscenità di partita!), importa poco addirittura che lo stesso Messi segni un altro gol di grande classe e cattiveria, importa poco il rilassamento del Barça all’ inizio del secondo tempo, che permette al Getafe di segnare due gol in pochi minuti portandosi sul momentaneo 3-2.
Insomma, pochi a distanza di anni si ricorderanno del risultato della partita di stasera (per la cronaca, 5-2 per il Barça: gol di Xavi, Messi doppietta, Guiza e Nacho per il Getafe, Gudjohnsen e infine Eto’o): del resto, nel calcio le cose importanti sono ben altre…
All’ altezza del cerchio di centrocampo, defilato sulla fascia destra, Paredes lo aggredisce, tac!, saltato, Nacho stringe in raddoppio, Leo l’ ha già visto con la coda dell’ occhio e lo manda a vuoto con un tunnel, liberandosi così per la sua amata progressione palla al piede. Il Camp Nou comincia a trattenere il fiato, ma giunto al limite dell’ area lo attendono ancora i due centrali del Getafe, Alexis e Belenguer. Il primo viene scartato secco, il secondo tenta la chiusura in scivolata, ma niente da fare, Leo va troppo veloce e proprio nessuno stasera può permettersi di rovinare la tela dell’ artista.
Fra il gol e Messi rimane ora solo il portiere Luis Garcia, e la cosa più bella è che in questa fase finale del suo capolavoro il nostro eroe non deve più agire d’ istinto, ha finalmente del tempo per pensare alla migliore soluzione, quasi ingaggiando un un duello psicologico col portiere avversario. "Dunque", avrà pensato Leo, "potrei pure infilzarlo con un piattone, ma così il gol diventerebbe troppo banale, e del resto Diego già se l' era dribblato Shilton, se non lo faccio anch' io, chissà cosa mi diranno".
E allora, vada per il dribbling, col quale Messi accetta di farci correre un altro brivido, visto che se la porta sul destro, soluzione per lui insicura anche a porta vuota, e da posizione defilata rischia pure di perdere l’ equilibrio (chissà magari è un’ altra citazione, il gol di Miki Laudrup nell’ Intercontinentale ’85)… niente paura però, il miracolo si compie, ed Eto’o e Gudjohnsen possono pure mettersi le mani nei capelli e fare la faccia stranita, la gente accorsa al Camp Nou può pure sventolare i fazzoletti bianchi, non in segno di protesta, ma come tributo al Nuovo Re del Calcio Mondiale. Il più bel remake della storia del calcio, non c’è che dire.
Da quest’ evento in poi, la partita e gli spettatori che ad essa assistono (non credo di essere stato l’ unico a provare questa sensazione) vengono avvolti in uno strano incantesimo: ci si dimentica del signor-gol dell’ 1-0 di Xavi, importa poco l’ ottimo primo tempo del Barça (finalmente i terzini che spingono con costanza), importa poco che una squadra di solito difensivamente ineccepibile come il Getafe commetta ogni genere di pasticcio (Alexis, mamma mia che oscenità di partita!), importa poco addirittura che lo stesso Messi segni un altro gol di grande classe e cattiveria, importa poco il rilassamento del Barça all’ inizio del secondo tempo, che permette al Getafe di segnare due gol in pochi minuti portandosi sul momentaneo 3-2.
Insomma, pochi a distanza di anni si ricorderanno del risultato della partita di stasera (per la cronaca, 5-2 per il Barça: gol di Xavi, Messi doppietta, Guiza e Nacho per il Getafe, Gudjohnsen e infine Eto’o): del resto, nel calcio le cose importanti sono ben altre…
FOTO: Marca.com
Etichette: Barcelona, Copa del Rey, Giocatori
18 Comments:
El gol de Messi con 7 repeticiones
http://www.golestv.com/284/5_barcelona_VS_getafe_2
Niente da dire per questo campione, se non "giù il cappello". Speriamo solo non si monti la testa e non si trasformi nel corso del tempo in un relitto umano come il suo illustre predecessore.
Speriamo, il gol di ieri è stata un' apparizione divina, ma il giocatore ha ancora tanta strada davanti a sè e non ha ancora completato la sua maturazione.
Ecco, non vorrei che qualcuno all' interno del Barça dopo il gol di ieri si mettesse a pensare: "bene, ora possiamo pure vendere Ronaldinho". Messi non è ancora un giocatore determinante come il brasiliano o Eto'o, bisogna sollevarlo da questa pressione e aspettare che lo diventi. Mi rendo conto che dopo quello che ha fatto ieri sarà più difficile metterlo al riparo da eccessive pressioni...
In effetti io ho pensato subito che i dirigenti del Barça potrebbero fare l'errore di considerare Dinho non più indispensabile e venderlo al Milan (no, non ce la farei a vederlo in quella cloaca che risponde al nome di Serie A). Sono convinto che il Dentone non finirà la sua carriera in Catalunya, però, se proprio deve essere dato via, io aspetterei almeno un altro paio d'anni, per far crescere Messi & co. e monetizzare comunque. Certo che con Lionellino, Bojan e Giovanni il futuro del Barcellona, più che roseo, mi sembra davvero paradisiaco...
A mio avviso Messi e Maradona sono molto simili per quel che riguarda il dribbling e lo stile con cui toccano e si portano avanti la palla, ma El Pibe aveva delle soluzioni balistiche ed una profondità geniale nelle giocate (=capacità di creare reti ed assist) che dubito Lionel raggiungerà mai.
Detto questo lui è senza dubbio l'unico dei talenti argentini degli ultimi 15 anni che meriti l'appellativo di nuovo Maradona in quanto è una se non due categorie sopra i vari Ortega, Aimar, Riquelme, Saviola, D'Alessandro, Gallardo etc etc... (non metto tutti sullo stesso livello, è per dare un'idea).
p.s.:non so gli altri, ma io i video di Marca non riesco a vederli; mi si obietta di non essere sul territorio spagnolo. Forse sarebbe meglio linkare quelli di As :)
Ciao!
@ Edo e Flavio
Commenti azzeccatissimi, sono perfettamente d' accordo con voi.
Ronaldinho via solo fra un paio d' anni minimo. Messi attualmente non ha le caratteristiche per rimpiazzarlo. può inventare roba come il gol di ieri, ma è molto più solista di Ropnaldinho, vive più dio spunti e non può ancora essere il trascinatore dell' attacco. Non può sostituire Ronaldinho soprattutto come rifinitore, e qui vengo alle considerazioni molto approppriate di Flavio, che mi ha anticipato, perchè avevo intenzione di dire le stesse cose.
Messi ricorda Maradona nel dribbling, però non ce lo vedo proprio a segnare gol come quello al Verona o quello allla Lazio (pallonetto da trenta metri, spalle alla porta e in equilibrio precario!).
E' anni luce lontano da Diego per quanto riguarda la fantasia e la sensibilità del piede sinistro. Messi ha un bel tiro, ma propono soluzioni poco geniali, quasi sempre di rabbia, e anche il fatto che non si metta a tirare le punizioni sottolinea questa differenza.
Anche per quanto riguarda gli assist poi, è buono ma non eccezionale. In genere serve il pallone al compagno dopo aver dribblato tutta la difesa avversaria, ma non squarcia mai la difesa con passaggi profondi tipo quello di Ronaldinho.
Resta poi ancora da definire il suo vero ruolo: seconda punta? trequartista? Per me deve giocare in appoggio a una o due punte, nel Barça parte da una posizione defilata perchè si è dovuto adattare al 4-3-3 e alla presenza contemporanea di Ronaldinho, Deco e Xavi.
Il video di Marca da me parte (giuro, in questo momento mi trovo a Cagliari, a volte può fare comodo che non ci considerino neanche Italia), non so che dire. Però quello che dici mi allarma, analoghi problemi sono sorti sul sito del "Pais", dopo Marca non saprei più dove andare (su As mettono pochi video e in formato più ridotto).
Una nota finale sugli "eredi" di Maradona che hai nominato. Chiaro che Messi li surclassa, però ho sempre considerato ingiusta, in primis per loro stessi, quest' etichetta. Infatti è chiaro che nessuno di questi sia l' erede di Maradona, ma in molti casi si tratta di ottimi, o anche grandi giocatori, e non dei bidoni come si tende ad archiviarli passando da un estremo all' altro.
Passiamoli in rassegna:
-Ortega: talento straordinario (come sensibilità del destro qualcosa di maradoniano ce l' ha, vedi i suoi gol in pallinetto), ma intelligenza calcistica nulla e problemi caratteriali e, ultimamente, di salute, serissimi. Un grande mezzo giocatore.
-Aimar: Grande giocatore in tutto e per tutto, frenato più dagli infortuni che da colpe proprie.
-Riquelme: l' ho già sezionato a fondo. Un genio assoluto che, per pesanti lacune di velocità, non è potuto diventare un fuoriclasse assoluto.
-D' Alessandro: gli hanno già scavato la fossa, è già considerato un fiasco, indipendentemente dalla discreta stagione che sta disputando a Zaragoza (anche se ha avuto una pausa piuttosto lunga nel mezzo della stagione, con una serie di partitacce). E' un ottimo giocatore che ha sbagliato completamente squadra e campionato al suo arrivo in Europa. Ha un' autonomia molto limitata all' interno dei 90 minuti e porta troppo palla, perdendola anche malamente delle volte, a differenza di Aimar che sa giocare in maniera molto più intelligente.
-Saviola: tremendamente sopravvalutato, un buon attaccante e nulla più. Non so da dove lo avessero tirato fuori il paragone con Maradona, visto che il ruolo è completamente diverso.
-Gallardo: Eccellente trequartista, tecnica, visione di gioco, passaggi geniali, tende purtroppo a deludere nelle partite-clou. Non l' ho mai visto attualmente al Psg, ma la sua prima esperienza europea è stata rovinata da Deschamps. Aveva giocato benissimo la prima stagione al Monaco (con Giuly, Trezeguet e Marco Simone), ma successivamente Deschamps non lo vedeva ed è stato così costretto a fare le valigie. Peccato, nella Liga ci sarebbe stato benissimo.
Messi ha dato prova di potersi avvicinare a Diego, speriamo che lo faccia solo sul campo però.
Questo gol è la sua definitiva consacrazione, anche se dalla tripletta al Real sono sempre più convinto che lui, Cristiano Ronaldo e Alexandre Pato tra 4-5 anni si giocheranno la palma di migliore al mondo.
i video di tutte le partite della Liga e della premier, più altri sui principali campionati mondiali, si trovano su Rojadirecta (www.rojadirecta.com), sezione Resumenes. Valentino, credo che tu possa linkarli direttamente da lì, controlla perchè anch'io, per lo stesso problema di Flavio, non riesco a vedere i video di Marca. Un'altra soluzione è Youtube, subito dopo i match si trovano spesso gli highlights, però credo che questi video vengano tolti velocemente.
Per quanto riguarda il confronto Maradona-Messi, sono totalmente d'accordo con voi. In particolare per quanto riguarda l'ultimo passaggio, che Lionel non ha...serve le palle facili, come quella a Xavi in area per il primo gol, elementare da recapitare (lì il numero è stato del catalano, non di Messi come ha detto quell'incompetente di Sanvito a StudioSport), però non ha nelle sue corde quei passaggi geniali, a tagliare le difese, che sono vitali per un attaccante alla Eto'o, tanto per restare a Barcellona. Non vorrei fare paragoni bestiali, ma uno come Yeste lo preferisco per la capacità di servire palloni geniali e imprevedibili alle punte.
Concordo con te, Valentino, sulla disamina dei presunti eredi del Pibe. Io credo che il problema risieda anche nel disperato bisogno degli argentini di trovare un giocatore che ricordi loro Dieguito...ogni volta che un ragazzino fa un paio di bei gol, subito urlano al nuovo Maradona. Un esempio su tutti mi sembra quello di Pablo Vitti, di cui parlarono anche i soliti giornalisti italioti per un mese, per poi ovviamente lasciarlo nel dimenticatoio. Messi può essere forse quello buono... Dei citati a me piace moltissimo D'Alessandro, secondo me è un "genio" calcistico innato, con colpi fuori dalla norma. Ho sempre amato Aimar, grande giocatore, molto meno Gallardo e Riquelme, lentissimi. Ortega non ha testa, poveretto, mentre Saviola è Saviola, un buon attaccante, ma davvero dovrebbero spiegarci come fecero a vedere in lui il talento di un "10"...
Pato è impressionante per la naturalezza con cui gioca e le accelerazioni che imprime (sa giocare stupendamente di prima). Un talento da lasciare a bocca aperta.
Vitti è piombato in una crisi enorme: aveva fatto un paio di gol sbalorditivi, poi al Mondiale Under 20 vidi un ectoplasma. Credo che adesso non sia più neppure al Rosario, dove ora gioca Di Maria, un mancino che mi ha stregato, ha un controllo del pallone e un uno contro uno semplicemente favolosi. Occhio pure al Pulgarcito Moralez del Racing Avellaneda, che però ha un fisichino col quale diventa difficile giocare in Europa (il problema della maggior parte di questi numeri 10 argentini, Messi invece è molto più robusto e compatto).
su Messi, per ora non ha il "pase" de diego, è più attaccante che un 10.
su Pato, anche lui più attaccante che un 10 però è anni luce dall' efficacia di Messi. per ora solo belle finte . vedremo
Io non ho problemi a visualizzare i gol di Marca e abito a Torino, dunque abbastanza lontano dal confine spagnolo! Ho problemi analoghi invece sul sito di Tv4 svezia (www.tv4.se) per vedere i gol dell'Allsvenskan: non capisco perché ogni tanto i siti mettano restrizioni di questo tipo.
Venendo a Messi, be', il suo gol è una perla straordinaria, sicuramente una delle giocate più belle di quest'annata calcistica. I paragoni con Maradona reggono fino a un certo punto: la differenza sta anche nel contesto storico-calcistico. Ai tempi di Diego il calcio era molto più lento, lui era uno dei pochi ad abbinare tecnica sopraffina a eccezionale rapidità di gambe e di esecuzione. Al momento, nel panorama mondiale, Kakà, Ronaldinho e Cristiano Ronaldo sono i numeri uno, anche e soprattutto a livello di personalità. Leo può - e deve - entrare in questa élite nel giro di pochi anni, ma senza fretta.
Solo domenica scorsa era incavolata nera per come aveva giocato il Barça, mentre oggi sono in pace con me stessa dopo aver visto el golazo di Messi e aver letto che il Barça ha giocato veramente bene (a parte il momento di crisi in cui si sono presi due pere in pochi minuti).
Anch'io ho fatto lo stesso pensiero vostro: adesso cedono Ronaldinho. Sarebbe l'ennesimo fuoriclasse che il Barcelona si lascia scappare. NO PER FAVORE.
Forza Messi!
Anch'io non riesco più a vedere i video di Marca.
Da poco meno di due anni ritengo Messi "il futuro miglior giocatore del mondo". Quando sarà a punto, non ce ne sarà per nessuno.
Credo che potenzialmente abbia qualcosa in più di tutti gli altri.
Vi sembrerà strano, ma invece da me sono i "resumen extendido" di Rojadirecta a non partire!
Per quanto riguarda Ronaldinho, credo che quasi tutto stia nelle mani del giocatore stesso: se decide di fare i capricci e andarsene al Milan la prossima estate, allora è proprio scemo, scusate l' eufemismo.
Spero di poter scrivere un post simile su bojan Krkic fra qualche anno.
Io i video di Marca.com li vedo benissimo, eppure sto in Puglia.
Su Pato: questo ragazzo sfonderà, ne sono sicuro, non è come Sobis, del quale ho perso le tracce da quando è andato a Siviglia, sponda Betis.
Sobis è fortissimo (anche se non ai livelli che potenzialmente può raggiungere PatO) però è piombato nel casino-Betis. Già non si trovava comodissimo a giocare da unica punta con Irureta, è stato il giocatore che più ha pagato l' arrivo di Luis Fernandez, che lo ha costretto a giocare da esterno destro di centrocampo, neanche lontanamente il suo ruolo.
Poi nella partita di Mallorca, qualche giornata fa, si è pure infortunato gravemente, e ne avrà fino al termine della stagione.
Spero ch l' anno prossimo possa trovare condizioni decisamente migliori per esprimere il suo talento: il Betis deve ripulire parecchie cose.
Nessuno come Maradona, è verissimo che Messi è l'unico che può "meritare" un paragone ma cmq rimane lontano anni luce in quanto a soluzioni balistiche, visione di gioco, assist, etc....
che gol, però ragazzi.. mi fà impazzire il secondo dribbling
con un tunnel si è aperto una galleria per la progeressione..
In quel dribbling ricorda molto Maradona, sono pieno di video con DIego che con un tocchetto rientra e fà il tunnel al povero disgraziato che arriva in raddoppio..
Anch'io aspetterei almenmo un anno a cedere Dinho, ma c'è anche da dire che i soldi che prendi quest'anno , non li prendi più...
Santeria
ma secondo me i soldi che potresti prendere l'anno prossimo sono anche di più (aumenta la clausola rescissoria)
comunque al di la del dato tecnico Ronaldinho fa guadagnare un sacco di soldi. un Barca senza ronaldinho a livello d' immagine non sarebbe più la stessa cosa.
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