Nè Cristiano Ronaldo, nè Villa... nè Robinho.
L' ultima giornata di mercato ha sancito la conclusione di una campagna acquisti a dir poco disastrosa per il Real Madrid: la fortuna di Ramon Calderón è che i risultati del campo finora non lo abbiano mai costretto a rendere conto della propria fanfaronaggine (perennemente appoggiata dalla stampa di regime), ma dopo questa estate la misura potrebbe essere colma, e qualsiasi minimo rallentamento in classifica del Real Madrid rischia di aprire il vaso di Pandora.
Impossibile usare parole diverse di fronte a una campagna acquisti che oggettivamente indebolisce il club più forte della storia del calcio, una società i cui mezzi dovrebbero piuttosto in linea teorica consentire un potenziamento ulteriore di anno in anno.
Questa terribile ultima giornata di mercato è il peggiore dei contrappassi per una dirigenza che ha violato una norma minima di buonsenso: prima di tutto guarda quello che già possiedi e tienitelo stretto, e solo successivamente attivati per migliorarlo.
Il Real Madrid aveva in Robinho e Robben una coppia di ali eccezionali, entrambe tendenzialmente propense a giocare sulla sinistra ma comunque tranquiillamente compatibili in un 4-3-3 (scambiandosi la posizione), una coppia potenzialmente capace di scardinare qualunque difesa, ma sulla quale mai si è deciso di investire seriamente, anche per l' ormai ingiustificato dogma dell' intoccabilità di Raúl. Aveva in Robinho un vero patrimonio del calcio mondiale, un giocatore formidabile nel creare la superiorità numerica (non solo con le diagonali palla al piede e i dribbling, ma anche con intelligenti movimenti senza palla fra le linee), e anno dopo anno non ha fatto che svalutarlo: ingenerosamente soprannominato "il Pelé di Cadice" (volendo limitare le sue buone prestazioni in maglia merengue alla sola gara d' esordio, quando invece, pur in mezzo a un' innegabile discontinuità, "Robi" ha avuto un ruolo importante nel finale della Liga 2006-2007 capelliana, e un ruolo direi decisivo nella prima parte della scorsa stagione), quest' estate ha finito col diventare sui giornali quasi una sorta di pacco postale mentre impazzava la telenovela-Cristiano Ronaldo.
Robinho chiedeva un aumento di contratto (giustificato, vista la sproporzione di guadagno rispetto ad altri membri della rosa: non si tratta di essere venali, si tratta di veder riconosciuto il proprio valore), e mentre finchè il simpatico Cristiano lamentava la propria schiavitù nessuno gli faceva caso, poi quando Ferguson ha messo le cose in chiaro è stato Robinho ad insistere per cambiare aria: il Real Madrid aveva fatto male i suoi conti e ha finito col perdere uno dei suoi migliori giocatori senza guadagnarci nulla, neppure l' esterno destro di ruolo che avrebbe potuto equilibrare un po' l' organico (Cazorla non è Cristiano Ronaldo, ma sarebbe stato un' ottima arma tattica per il passaggio al 4-4-2). E francamente penosi son stati negli ultimi giorni i tentativi di Calderón di rincorrere a tutti i costi il colpo dell' ultim' ora: prima ha detto no il Villarreal per il citato Cazorla, poi in quest' ultima giornata è fallito pure il tentativo per Villa, che tutti sapevano ormai che non sarebbe andato in porto.
Questa condotta è da considerarsi una vera e propria presa in giro nei confronti dei tifosi madridisti: non è la prima, perchè già Calderón aveva favoleggiato a lungo di Kaká, ma almeno quella era una barzelletta indolore, questa invece è di cattivo gusto, e incide seriamente (ma non irrimediabilmente) sulle chances del Real Madrid: Schuster si trova di fatto (al di là del buon livello di Higuaín e degli ottimi margini di miglioramento di Drenthe) ad avere meno alternative tattiche rispetto alla scorsa stagione. Non dimentichiamo infatti anche il problema del centravanti: a unanime giudizio, una delle priorità del mercato madridista avrebbe dovuto essere l' acquisto di un eventuale sostituto, concorrente e, in un futuro tutt' altro che remoto, successore di Van Nistelrooy (non può certo esserlo Saviola), che non è eterno. Invece, clamorosamente, con tutta un' estate per pensarci (e non solo gli ultimi giorni, alla ricerca di un improbabile aggancio a Villa), il problema rimane irrisolto, per la gioia di Schuster che dopo la sconfitta col Deportivo ha dichiarato: "mi guardavo attorno in panchina e non vedevo un ariete...".
Ma l' ultima giornata di mercato non ha riservato solo lo shock di Robinho: bel colpo, che serve anche a tirare su il morale, Sergio García al Betis (ma Sobis va in Qatar... tristezza); buone le ultime mosse del Valladolid (Nano dal Betis aumenta la scelta dei centrali, offrendo a Mendillibar un' opzione di maggior rapidità rispetto a Luis Prieto; Pedro León è un talento interessantissimo che non riduce al solo Aguirre la scelta per la fascia destra del centrocampo e aggiunge ulteriore tasso tecnico sulla trequarti), la cui portata però è decisamente limitata dal mancato arrivo di un delantero centro di piene garanzie, per il no dell' Osasuna alla cessione di Pandiani.
Se la sbriga con discreta eleganza l' Espanyol orfano di Zabaleta e Riera, rimpiazzati in extremis da un ottimo terzino di rendimento ed esperienza come Finnan e da un mancino lunatico ma di classe certa come Nené, senza dimenticare l' acquisto del difensore centrale Pareja (affidabile nell' Argentina olimpionica) dall' Anderlecht, che permetterà di supplire ai due mesi di assenza di Torrejón senza dover a tutti i costi correre brividi con Lacruz o Sergio Sánchez.
Il Deportivo sostituisce Coloccini con un altro argentino, Colotto dai messicani dell' Atlas, mentre lascia perplessi il finale di mercato del Racing: cercava Zigic, alla fine in attacco prende soltanto il portoghese Gonçalves dal Leixoes ma soprattutto perde Jorge López sulla destra del centrocampo, ceduto al Zaragoza senza un adeguato sostituto (Valera dall' Atlético Madrid può essere al massimo il rincalzo di Pinillos nel ruolo di terzino destro). Almeno ha trovato un sostituto Duscher: Luccin non sarà il massimo della vita, ma quanto a esperienza può surrogare l' argentino, in un centrocampo nel quale altrimenti la piazza accanto a Colsa l' avrebbero potuta coprire soltanto elementi acerbi come Lacen o Canales.
Balenziaga è un terzino sinistro, e senza conoscere il giocatore questa è una notizia incoraggiante per l' Athletic pensando a cosa ha combinato Casas domenica; Akalé, elegante e valido esterno mancino ivoriano, è un ottimo acquisto per il Recre che completa la scelta di esterni di Zambrano: lui e Aitor a sinistra, Sisi e Camuñas a destra. Albert Luque è un nome dall' ottimo passato, dall' inesistente presente e dal futuro più che mai incerto, dopo le devastanti esperienze all' estero: giocatore tutto da ricostruire, allo stato attuale è difficile pensare possa risollevare da solo l' attacco di un Málaga che pare programmato per retrocedere (tanto più che Luque può giocare anche da esterno sinistro: in rosa ci sono già Duda, Calleja, Nacho, l' altro Luque, Juan José, ed Eliseu, cinque giocatori che possono svolgere questa posizione, con il solo Cheli invece esterno di ruolo sull' altra fascia...).
Impossibile usare parole diverse di fronte a una campagna acquisti che oggettivamente indebolisce il club più forte della storia del calcio, una società i cui mezzi dovrebbero piuttosto in linea teorica consentire un potenziamento ulteriore di anno in anno.
Questa terribile ultima giornata di mercato è il peggiore dei contrappassi per una dirigenza che ha violato una norma minima di buonsenso: prima di tutto guarda quello che già possiedi e tienitelo stretto, e solo successivamente attivati per migliorarlo.
Il Real Madrid aveva in Robinho e Robben una coppia di ali eccezionali, entrambe tendenzialmente propense a giocare sulla sinistra ma comunque tranquiillamente compatibili in un 4-3-3 (scambiandosi la posizione), una coppia potenzialmente capace di scardinare qualunque difesa, ma sulla quale mai si è deciso di investire seriamente, anche per l' ormai ingiustificato dogma dell' intoccabilità di Raúl. Aveva in Robinho un vero patrimonio del calcio mondiale, un giocatore formidabile nel creare la superiorità numerica (non solo con le diagonali palla al piede e i dribbling, ma anche con intelligenti movimenti senza palla fra le linee), e anno dopo anno non ha fatto che svalutarlo: ingenerosamente soprannominato "il Pelé di Cadice" (volendo limitare le sue buone prestazioni in maglia merengue alla sola gara d' esordio, quando invece, pur in mezzo a un' innegabile discontinuità, "Robi" ha avuto un ruolo importante nel finale della Liga 2006-2007 capelliana, e un ruolo direi decisivo nella prima parte della scorsa stagione), quest' estate ha finito col diventare sui giornali quasi una sorta di pacco postale mentre impazzava la telenovela-Cristiano Ronaldo.
Robinho chiedeva un aumento di contratto (giustificato, vista la sproporzione di guadagno rispetto ad altri membri della rosa: non si tratta di essere venali, si tratta di veder riconosciuto il proprio valore), e mentre finchè il simpatico Cristiano lamentava la propria schiavitù nessuno gli faceva caso, poi quando Ferguson ha messo le cose in chiaro è stato Robinho ad insistere per cambiare aria: il Real Madrid aveva fatto male i suoi conti e ha finito col perdere uno dei suoi migliori giocatori senza guadagnarci nulla, neppure l' esterno destro di ruolo che avrebbe potuto equilibrare un po' l' organico (Cazorla non è Cristiano Ronaldo, ma sarebbe stato un' ottima arma tattica per il passaggio al 4-4-2). E francamente penosi son stati negli ultimi giorni i tentativi di Calderón di rincorrere a tutti i costi il colpo dell' ultim' ora: prima ha detto no il Villarreal per il citato Cazorla, poi in quest' ultima giornata è fallito pure il tentativo per Villa, che tutti sapevano ormai che non sarebbe andato in porto.
Questa condotta è da considerarsi una vera e propria presa in giro nei confronti dei tifosi madridisti: non è la prima, perchè già Calderón aveva favoleggiato a lungo di Kaká, ma almeno quella era una barzelletta indolore, questa invece è di cattivo gusto, e incide seriamente (ma non irrimediabilmente) sulle chances del Real Madrid: Schuster si trova di fatto (al di là del buon livello di Higuaín e degli ottimi margini di miglioramento di Drenthe) ad avere meno alternative tattiche rispetto alla scorsa stagione. Non dimentichiamo infatti anche il problema del centravanti: a unanime giudizio, una delle priorità del mercato madridista avrebbe dovuto essere l' acquisto di un eventuale sostituto, concorrente e, in un futuro tutt' altro che remoto, successore di Van Nistelrooy (non può certo esserlo Saviola), che non è eterno. Invece, clamorosamente, con tutta un' estate per pensarci (e non solo gli ultimi giorni, alla ricerca di un improbabile aggancio a Villa), il problema rimane irrisolto, per la gioia di Schuster che dopo la sconfitta col Deportivo ha dichiarato: "mi guardavo attorno in panchina e non vedevo un ariete...".
Ma l' ultima giornata di mercato non ha riservato solo lo shock di Robinho: bel colpo, che serve anche a tirare su il morale, Sergio García al Betis (ma Sobis va in Qatar... tristezza); buone le ultime mosse del Valladolid (Nano dal Betis aumenta la scelta dei centrali, offrendo a Mendillibar un' opzione di maggior rapidità rispetto a Luis Prieto; Pedro León è un talento interessantissimo che non riduce al solo Aguirre la scelta per la fascia destra del centrocampo e aggiunge ulteriore tasso tecnico sulla trequarti), la cui portata però è decisamente limitata dal mancato arrivo di un delantero centro di piene garanzie, per il no dell' Osasuna alla cessione di Pandiani.
Se la sbriga con discreta eleganza l' Espanyol orfano di Zabaleta e Riera, rimpiazzati in extremis da un ottimo terzino di rendimento ed esperienza come Finnan e da un mancino lunatico ma di classe certa come Nené, senza dimenticare l' acquisto del difensore centrale Pareja (affidabile nell' Argentina olimpionica) dall' Anderlecht, che permetterà di supplire ai due mesi di assenza di Torrejón senza dover a tutti i costi correre brividi con Lacruz o Sergio Sánchez.
Il Deportivo sostituisce Coloccini con un altro argentino, Colotto dai messicani dell' Atlas, mentre lascia perplessi il finale di mercato del Racing: cercava Zigic, alla fine in attacco prende soltanto il portoghese Gonçalves dal Leixoes ma soprattutto perde Jorge López sulla destra del centrocampo, ceduto al Zaragoza senza un adeguato sostituto (Valera dall' Atlético Madrid può essere al massimo il rincalzo di Pinillos nel ruolo di terzino destro). Almeno ha trovato un sostituto Duscher: Luccin non sarà il massimo della vita, ma quanto a esperienza può surrogare l' argentino, in un centrocampo nel quale altrimenti la piazza accanto a Colsa l' avrebbero potuta coprire soltanto elementi acerbi come Lacen o Canales.
Balenziaga è un terzino sinistro, e senza conoscere il giocatore questa è una notizia incoraggiante per l' Athletic pensando a cosa ha combinato Casas domenica; Akalé, elegante e valido esterno mancino ivoriano, è un ottimo acquisto per il Recre che completa la scelta di esterni di Zambrano: lui e Aitor a sinistra, Sisi e Camuñas a destra. Albert Luque è un nome dall' ottimo passato, dall' inesistente presente e dal futuro più che mai incerto, dopo le devastanti esperienze all' estero: giocatore tutto da ricostruire, allo stato attuale è difficile pensare possa risollevare da solo l' attacco di un Málaga che pare programmato per retrocedere (tanto più che Luque può giocare anche da esterno sinistro: in rosa ci sono già Duda, Calleja, Nacho, l' altro Luque, Juan José, ed Eliseu, cinque giocatori che possono svolgere questa posizione, con il solo Cheli invece esterno di ruolo sull' altra fascia...).
Etichette: Calciomercato, Real Madrid
16 Comments:
Sono d'accordissimo, non potevi scrivere articolo migliore....Bisognerebbe sperare in un'esplosione di Drenthe, anche perchè alzi la mano chi crede che Robben giocherà con costanza senza infortunarsi mai....Calderon è un fesso, ha condotto questa campagna estiva in modo scellerato,meriterebbe un campionato disastroso, io infatto a questo punto mi aspetto una stagione tipo 1998-99, non sò se ricordi....campagna acquisti da censura.
Il timore maggiore per il Real Madrid a questo punto è il girone di Champions, intricatissimo. Pensavo che quest' anno le grandi della Liga potessero riuscire a colmare o perlomeno accorciare il distacco da quelle della Premier, ma queste (vedi anche l' inizio del Barça, che però è ancora tutto da scoprire) non sono le premesse migliori.
Quello che poi mi lascia basito in tutto questo sono i quotidiani... generalmente leggo "As" (solo perchè è quello che copre meno peggio tutte e 20 le squadre, non per altro) e ho visto dei titoli quasi come se perdere Robinho fosse un sollievo, soltanto un po' di rammarico perchè non è arrivato Villa all' ultimo, ma neanche lontanamente un accenno polemico nei confronti del dilettantismo di Calderon e della società...
su Marca poi un sondaggio fra i lettori dove una percentuale bulgara si dice contenta della partenza di Robinho... sono delle banderuole, se la stampa dice che è colpa di Robinho tutti le vanno dietro... guarda anche a Barcellona: Eto'o fino a un mese e mezzo fa era un indesiderato, era stato pure bersagliato di fischi dal Camp Nou (una cosa assolutamente inconcepibile nei confronti di un giocatore che in campo, l' unica cosa che interessa, ha sempre dato l' anima, oltre che quasi un gol a partita...), poi quando è stato confermato è tornato un eroe, vedi l' acclamazione popolare ai gol nell' andata col Wisla e nel Gamper.
Tornando per concludere al Real Madrid, al suo ambiente, alla sua dirigenza, Robinho non è stato MAI valutato come meritava. C'è stata l' infatuazione per il debutto a Cadice, poi è diventato un giocatore che se c'era o non c'era non faceva differenza, quando invece è uno che la differenza la fa eccome.
Ciao,complimenti per il blog e per la grafica!
Ciao Valentino, mi piacerebbe sentire una tua opinione su questo giocatore ( http://www.youtube.com/watch?v=tqRr-LvvfIo , ti consiglio di guardarlo il video ;)), un idolo assoluto per noi poveri florussi :D, che purtroppo il sottoscritto vista la sua giovane età non si è potuto godere appieno...
Buen artículo como siempre Valentino.
La verdad es que lo del Real Madrid no tiene nombre. La venta de Robinho es el mas claro ejemplo del grado de incompetencia de Ramon Calderon y Pedraj Mijatovic.
Es impresionante lo de estos señores, de verdad. La importancia de robinho a nivel táctico es impresionante, prácticamente era la base de todos los automatismos del real madrid, y no hay ni que contar su importancia a nivel extra deportivo, el bum que supone a la marca del real madrid.
Pero bueno, con calderon ya se sabe.
Un abrazo
http://pasionsevillista.blogspot.com
@ Udin
Ciao, molte grazie... a dire il vero non me li aspettavo proprio i complimenti per la grafica, fra tutte le opzioni ho scelto la più spartana e quella che rendesse più leggibile il testo.
@ Kerzhakov
Purtroppo son riuscito a vedere solo metà del video perchè il mio computer sta andando lentissimo, comunque... che classe!
I miei ricordi di Mostovoi sono un po' sbiaditi per quanto riguarda i suoi anni migliori, perchè all' epoca vedevo solo una partita a giornata su TMC e il Celta lo trasmettevano meno delle grandi. Poi quando l' ho visto giocare con più frequenza era ormai al suo ultimo anno, 2003-2004, come ricorderai culminato in un Europeo portoghese dove lui e i suoi connazionali si limitarono più che altro ad una villeggiatura.
Però, due geni lui e Djalminha (che battibeccavano alla grande in campo), mi mancano un sacco il Celta e il Depor di quei tempi. Comunque, in archivio ho delle partite memorabili di quel Celta, compreso il 4-0 alla Juve, prima o poi me le andrò assolutamente a vedere.
@ Alejandro
Gracias. De hecho ha tenido mucha suerte Calderon, no recuerdo a un presidente tan malo con resultados tan buenos hasta ahora... pero con esto la hizo demasiado gorda me parece.
PS: ya que viste el Racing-Sevilla, qué opinas del racinguista Pereira? Es un jugador al que sigo con muchisimo interés.
La cessione di Robinho non è stata una mossa intelligente. Considerando anche che non è stato sostituito.
Sono daccordo con te quando dici che da questa sessione di mercato il Real Madrid ne esce indebolito.
Aspettiamo comunque il verdetto del campo...
Davvero comica la situazione del real.
Ogni estate calderon fa proclami "galacticos" e ogni anno finisce così.
L'anno scorso era kakà,quest'anno prima ronaldo poi villa,considerando che non hanno preso neanche cazorla non ne escono certo bene.
Sui problemi del real si può parlare per mesi,non hanno un progetto tecnico credibile e questo si riflette sul mercato,se non sbaglio anche schuster si è lamentato della campagna estiva....spero solo non vincano un altra liga come hanno vinto le ultime due,sarebbe davvero troppo...
Ps.
Un altra squadra che mi da l'idea di indebolimento mi sembra il siviglia,ok che sono abituati a stupire (cedettero reyes e ramos,due dei migliori giovani di spagna e aprirono un ciclo quando nessuno se lo aspettava) ma non mi sembrano all'altezza della scorsa stagione,tu come la vedi valentino?
Ciao
Manuel.
ciao,
sono d'accordo con le tue critiche alla gestione calderon (il presidente più fortunato di tutta la storia del real, credo), però non condivido le tue considerazioni su robinho. nelle sue due stagioni al real non è mai stato decisivo e, benchè abbia avuto dei periodi eccellenti, ha sempre vissuto di alti e bassi (più bassi, direi...) finendo spesso fuori squadra (sia con capello che con schuster). ad esser sinceri, però, ben pochi uomini del real si son dimostrati continui (direi van nistelrooy, cannavaro, ramos, raul e diarra, su tutti), il resto hanno sempre alternato grandi partite a momenti di abulia totale ed infortuni (schneider, baptista, robben, gago, higuain, drenthe...) e robihno non è stato da meno. ora andrà al manchester city, che ha pagato per lui un prezzo esorbitante e fuori mercato (si parla di quasi 40 milioni e, come dice felipe scolari, davvero robinho non li vale...). robinho, però, per quanto bistrattato dal real (quindi infuriato nei confronti di una dirigenza che l'ha sottoconsiderato), non ha fatto a mio avviso la scelta giusta. il city è una squadra in rodaggio, sia nella dirigenza che nella guida tecnica, e non sembra il luogo adatto per far crescere un giocatore che ha bisogno di un allenatore e di un club di polso che ne "canalizzino" la personalità e le potenzialità. scegliendo il dinero, robinho ha corso il rischio di vivere una stagione grigia, in un club che è una vera e propria incognita. le soluzioni che prevedo per robinho sono 2: o si brucia al city (per causa sua o del club), venendo rivenduto a pochi soldi a qualche club europeo (carriera alla sheva o alla baptista), così da riniziare tutto da capo: oppure riuscirà a mettersi in mostra in premier, ottenendo così un contratto più vantaggioso con club di primo spessore come manchester o chelsea (carriera alla tevez o mascherano). boh, a ver...in ogni caso il real è davvero uno scandalo e, benchè non sia un suo fan, devo dire che il buon bernardo è l'unico che sembra avere la testa sulle spalle...
ps
leggendo "el mundo deportivo" e le infinite polemiche su e'eto, però, viene in mente il detto "se atene piange, sparta non ride...
@ Entius
Nonostante questo pasticcio, le carte per competere in patria e (un po' più difficile) rimangono.
@ Manuel
Attenzione al Sevilla, io lo vedo in grado di lottare per il titolo. Certo, le cessioni che ha fatto son stati pesanti, ma questa è una costante del club: chi va via inizialmente richiama sempre più attenzione mediatica di chi invece arriva.
Molti leggono Fernando Navarro, Romaric, Squillaci, Konko, Acosta e Duscher e pensano a un ridimensionamento, io penso invece a un mercato molto intelligente.
Per me Fernando Navarro è un acquisto splendido, non perchè sia un fuoriclasse ma perchè è un giocatore dal rendimento sicuro in una posizione l' anno scorso senza padrone: giocatore eccellente sul piano puramente difensivo e, sebbene non di propensioni particolarmente offensive, un terzino che accompagna sempre coi tempi giusti l' azione e che gioca con criterio quando ha il pallone fra i piedi.
Squillaci, anche se ha fatto male alla prima giornata, mi sembra un ottimo centrale, anche in questo caso con caratteristiche che mancavano dall' infortunio di Javi Navarro in poi. Alves rimane insostituibile perchè altri con le sue caratteristiche non ci sono, ma su Konko si può lavorare.
Romaric ha caratteristiche molto diverse da Keita: cursore estremamente dinamico capace di coprire un' ampia fetta di campo, bravo nel pressing e negli inserimenti il maliano, centrocampista meno dinamico e più "di posizione" l' ivoriano, con qualcosa in più sul piano dell' impostazione del gioco. Giocatore diverso insomma, ma di spessore.
Anche l' acquisto di Duscher è per me ben congegnato: un elemento di esperienza e di sostanza che, senza la pretesa di giocare titolare, può fare da salvagente in attesa che Fazio si affermi come centrocampista difensivo.
Insomma, l' unica zona del campo nella quale il Sevilla ha certamente perso è quella di terzino destro, per il resto credo che abbia guadagnato, e più di quanto si pensi, al centro e sulla sinistra della difesa, mentre è da verificare il saldo del cambio Romaric-Keita a centrocampo.
Non ci voleva invece l' infortunio di sei mesi a Koné, che riduce l' ampiezza di alternative per l' attacco.
Comunque, in generale, vedo il Sevilla come una squadra certamente con meno qualità di Real Madrid e Barça, ma con un organico più completo e un' organizzazione di gioco al momento più strutturata. Per me può essere il terzo incomodo, più dell' Atlético (non mi fido dei colchoneros), mentre il Villarreal quest' anno non lo vedo benissimo in Liga e il Valencia prima di tutto ha bisogno di ritrovare la tranquillità.
@ Andrea
Robinho lo è stato eccome decisivo nello scorso girone d' andata, e nell' anno di Capello era partita stra-riserva ma nel finale di campionato sebbene non decisivo in assoluto, era stato uno degli elementi più importanti quando Capello si era reso conto che gli poteva fare comodo (se non ricordo male in quel finale di campionato fu quasi sempre titolare).
Poi per il resto è stato abbastanza (non esageratemente) discontinuo, discontinuità causata in parte dal fatto che non ha mai avuto la piena fiducia della quale avrebbe avuto (quando ce l' ha avuta, nella prima metà della scorsa stagione o l' ultima Copa America, si sono visti i frutti). Non è mai stato "coccolato" per quanto meritavano le sue potenzialità.
Per quanto riguarda i giocatori continui, direi che hai ragione su Cannavaro, per il fatto che effettivamente non ha azzeccato una partita nella sua prima stagione madridista (dignitoso l' anno scorso, ma il giocatore del Mondiale nella Liga non lo hanno mai nemmeno intravisto).
Neanche per me è una buona scelta il City, e mi sorprende che alla fine sia scappato al Chelsea. Sulle prospettive future, la voce sotteranea più intrigante parla di un ritorno di Robinho nella Liga in caso di una stagione poco soddisfacente nella Premier. In maglia blaugrana... (ma è solo un pettegolezzo)
Pereira tiene buenas maneras. Ya lo ví en el Villarreal cuando jugaba en el B, y en algun que otro partido con los de Pellegrini y apuntaba alto el chaval. No sé, por lo poco que le he visto me ha gustado, es buen futbolista, velocidad, descaro, desborde, gol, un jugador interesante.
Un abrazo
http://pasionsevillista.blogspot.com
ciao,
i tuoi commenti sembrano comunque confermare le mie impressioni: robinho un capione che però non è ancora adeguatamente continuo. sul fatto di essere decisivo, poi, avrei da ridire. certo, ha azzeccato diverse partite nelle due stagioni a madrid, però non è diventato un leader, una figura a cui fare affidamento (alla kakà o alla ibrahimovic, per intenderci...). forse a causa del "disinteresse" del real, forse a causa di un evidente deficit di personalità (e il passaggio al city ne è l'esempio). su cannavaro al real ti do ragione in parte, nel senso che si, davvero il cannavaro del mondiale non lo hanno mai visto, ma nemmeno lo vedranno. quelle prestazioni sono irripetibili su lunga durata, e cannavaro ha già più di trent'anni. se nella prima stagione non ha brillato, ciò non significa che la sua presenza non sia stata indispensabile a capello per conaolidare una difesa che era sempre stato il tarlo del real madrid. poca visibilità ma grande sostanza direi, quasi da allenatore in campo (a parte alcune espulsioni di troppo). infine ti giro una doppia domanda: 1)dato che in attacco il real ha solo van nistelrooy come uomo di peso (gioco aereo e di sponda), come giocherà in assenza dell'olandese? higuain espolderà? perchè, invece di intestardirsi su c.ronaldo, non aver portato a casa un buon centravanti come podolski o diego milito (almeno per tappare gli evidenti buchi della plantilla)? 2) che ne dici dell'attacco del barca? è plausibile l'ipotesi che laporta non abbia investito su una prima punta perchè crede nell'esplosione di pedro e nella conferma di bojan? come va il rapporto di e'eto con la stampa catalana? henry è definitivamente bollito? dimmi cosa ne pensi...
Scusate il ritardo nelle risposte, sono piuttosto indaffarato con lo studio.
@ Alejandro
A mi Pereira me impresionò en aquella Seleccion sub-17 del 2004, donde él actuaba como revulsivo y donde jugaban también Cesc, Capel y Piqué entre otros, y que perdiò en la final con la Francia de Nasri, Ben Arfa y Menez (con Benzema en el banquillo!). Desde allì no he podido verle mucho, ahora estoy muy contento que tenga esta oportunidad en Primera.
@ Andrea
Beh, ovviamente un misuratore di "decisività" non esiste... direi che ci son state delle fasi in cui Robinho è stato decisivo (insisto sul girone d' andata della scorsa stagione), ma in generale la mia opinione è che non sia stato gestito al meglio, poteva diventare molto più importante.
Cannavaro non è che non brillò in quella prima stagione, è che giocò proprio male, la sostanza è questa a mio avviso, e non riesco a vedere come possa essere riuscito a consolidare una difesa di un Real Madrid come quello di Capello che, al di là di quello che dicono i luoghi comuni sul tecnico friulano, era una squadra tutt' altro che solida (la miglior partita del Real Madrid di Capello direi che l' ha giocata... Schuster al Camp Nou nel dicembre scorso, nel senso che in quell' occasione si è vista la squadra solida che nella seconda avventura di Capello rimase solo sulla carta), basta chiedere a Casillas...
1) In assenza di Van Nistelrooy generalmente gioca Raul punta centrale, non proprio il suo ruolo, lo sappiamo, ma l' anno scorso ci si è anche adattato bene nel finale di stagione (penso soprattutto alla grande prestazione, con doppietta da rapace, nella sconfitta casalinga col Valencia). Con Raul centravanti, il Pipita generalmente trova spazio largo a destra. L' argentino può giocare anche seconda punta in un eventuale 4-4-2, dovrebbe anzi essere il suo verpo ruolo, ma da punta più avanzata finora Schuster non lo ha mai impiegato.
Per quanto riguarda le tue considerazioni sul mancato acquisto di un altro centravanti, non posso che essere d' accordo: era una delle cose che Mijatovic e il fanfarone di cui si parla in questo post avrebbero dovuto fare e che non hanno fatto. Con tutto il rispetto per il Genoa, non capisco come Diego Milito sia finito lì invece che nello spogliatoio del Bernabeu (bastava solo questo, invece che tentare assalti disperati a Villa).
2) Due elementi mancano all' attacco del Barça: una prima punta di riserva con caratteristiche alternative ad Eto'o, brava nel gioco aereo (come era Larsson), e un' ala sinistra, portata ad allargare il campo e conquistare il fondo (per compensare la spinta mediocre di Abidal) ma anche ad attaccare lo spazio senza palla come faceva a suo tempo Giuly sulla fascia opposta (e questa seconda caratteristica mi fa pensare che non sia del tutto adatto uno alla Diego Capel, uno dei nomi che si è fatto, elemento che il gioco senza palla non lo conosce proprio). questo tipo di giocaqtore non è arrivato, e ora il Barça potrebbe soffrire come l' anno scorso la presenza di attaccanti di fascia schierati sulla fascia inversa rispetto al piede preferito, portati quasi esclusivamente ad accentrarsi palla al piede. Presenza che, combinata con la scarsa qualità di Abidal e la tendenza anche di Alves ad accentrarsi costantemente potrebbe togliere sbocchi etsrni alla manovra, come si è già visto nella pessima partita di Soria.
Per quanto riguarda il centravanti, l' idea iniziale era sostituire Eto'o con Adebayor (orrore!), ma l' impossibilità di acquistare il togolese e di reperire altre alternative all' altezza sul mercato ha portato alla conferma di Eto'o (sul quale non seguo le polemiche sulla stampa catalana, che ho la fortuna di evitare accuratamente... comunque per riassumerla, la situazione ufficiale è che da più di un anno Mundo Deportivo chiede la testa di Eto'o...).
Bojan lo vedo giù: come ho già avuto modo di dire, lo vedo più come una seconda punta da 4-4-2, nel 4-3-3 non ha le caratteristiche nè per giocare largo nè per fare da riferimento fisso al centro dell' attacco (fai conto che, come caratteristiche e movimenti, è una sorta di David Villa). Non è per lui una situazione comoda, aggiungendo il fatto che per un giovane la seconda stagione è sempre piuttosto delicata, nella prima son tutte rose e fiori. Pedro non è una prima punta, ma un' ala (lui sì che allarga il campo, in assenza di nuovi acquisti è un' opzione che va tenuta in conto fino a Gennaio) che può essere schierata indifferentemente a destra o a sinistra.
Il caso Henry è molto semplice: si son cercate mille spiegazioni... Rijkaard lo faceva giocare largo, gli infortuni etc etc quando la verità è che lui non è più quello dei tempi migliori e non credo lo tornerà, punto. Rimane globalmente un buon giocatore, ma ha perso quel passo che faceva la differenza, questo si vede lontano un miglio.
bell'articolo su as che parla delle richieste di schuster per il mercato del real. Non prendendo tutto per oro colato, ci sono dei buonissimi spunti..
Schuster voleva lahm, e questo si sapeva. Se non il giocatore stesso, uno capace di offendere e di sistemarsi sia a destra che a sinistra. Marcelo bocciato, un cambio efficace per Ramos (salgado, dai, fai il bravo..)
Voleva alves. Qui ci posso credere un po' meno, perchè era un investimento grosso, soprattutto se il proggetto era di farlo giocare più davanti a ramos che di lato (quindi con tarzan centrale) come affermano.
Voleva villa o luis fabiano. Ovvio un cambio per Ruud, anche se entrambi trattative difficili. Soprattutto se intavolate il 25 Agosto...
Cesc, Diego e De Rossi mi sembra fantamercato, anche se mi fa un certo che il fatto che mettano a 40 il prezzo di Daniele. Sparata o veramente con quella cifra i giallorossi lo lascerebbero andare?
Van der Vart l'anno prossimo ad un milione, pagato 13, fa tanto calderon, eh...
Mi spiace per Schuster, che si trova nel real madrid più imbarazzante (società, intendo) di sempre, e con una squadra molto molto corta. parlano di di maria e nilmar a gennaio, ma siamo sicuri che si possa resistere con questo organico per 5 mesi?
Alla fine con i 40 di robihno, se gestito bene il mercato, si potevan portare a casa almeno luis e un buonissimo terzino, dando fiducia a huguain. Certo, se spendi per la seconda estate consecutiva tutto il tempo dietro ad un giocatore (adesso sarò blasfemo, ma crstiano ronaldo farebbe la differenza così tanto nella liga? Quanto messi?) per poi rimanere a bocca asciutta..
Non posso che ribadire i complimenti a Valentino Tola....è meglio di qualsiasi giornale , e per aggiornarsi sulla Liga è ilmigliore sito questo. Ribadisco che se tu riuscissi a postare i voti per ogni gara di modo da dare la possibilità ai numerosi appassionati di giocare al fantacalcio con i loro beniamnin spagnoli , beh , allora saresti davvero al top.
Noi ti offriamo disponibilità nell'organizzazione , nel creare i file che registrino tutti i voti insieme , nel raggurppare i dati eccetera. Tu dovrest " solo " mettere i voti ogni domenica . Completeresti quella che è gia una splendida finestra d'informazione sulla Liga .
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