lunedì, settembre 01, 2008

PRIMA GIORNATA: Deportivo-Real Madrid 1-0: Mista (D); Van Nistelrooy (R); Lopo.

Se Atene piange, Sparta non ride. Non è una figuraccia come quella blaugrana, ma la caduta dei campioni di Spagna è pienamente meritata, figlia di una prestazione insufficiente (e ci sono grane anche fuori dal campo, vedi Robinho). Dall’ altra parta, un Deportivo che in questo 2008 ha recuperato la piena dignità calcistica: davvero bene i galiziani (freschi di qualificazione all’ Uefa dopo aver sbancato il difficile campo dell’ Hajduk), concreti e con le idee sempre chiare, capaci di adattarsi all’ avversario e ai momenti della partita, si chiudono e ripartono con molta efficacia.

L’ assenza dello squalificato Van der Vaart offre a Schuster l’ occasione per un cambio tattico piuttosto significativo: dal 4-3-3 a un 4-2-3-1 che è praticamente un 4-2-4, con Raúl e Van Nistelrooy di punta e Robben (a destra) e Higuaín (a sinistra) larghi. Lotina invece abbandona l’ ormai celebre 5-4-1e gioca un 4-4-1-1, confermando la difesa a 4 di Spalato e schierando due esterni puri a centrocampo come Guardado e Pablo Álvarez.
Bel sussulto già nelle primissime battute: Pablo Álvarez salta con facilità irrisoria Marcelo, e sulla palla messa in mezzo all’ area Mista anticipa un distratto Pepe ma la sua conclusione sottomisura si stampa sulla traversa. Nonostante ciò, il controllo della partita nei primi 25 minuti sembra chiaramente del Real Madrid, solo che si tratta di un controllo sterile: gli uomini di Schuster monopolizzano il possesso-palla, hanno modo di aprire il campo con relativa facilità grazie a Marcelo e Robben che offrono ampiezza, ma il gioco è monocorde, mancano del tutto combinazioni per linee interne che possano creare la superiorità decisiva sulla trequarti: le due punte rimangono un po’ troppo appiattite sui centrali avversari, la distanza da Guti e Diarra è eccessiva e questa frattura fa sì che il cross dalla trequarti (perché la linea di fondo non viene mai concessa da un Deportivo che ripiega bene) verso il centro dell’ area rimanga l’ unica soluzione per attivare gli attaccanti, determinando una certa prevedibilità dell’ azione madridista a difesa avversaria e una relativa assenza di pericoli per Aranzubia.
Il Depor non soffre nella sua area ma corre un po’ troppo dietro al pallone, però una volta riconquistatone il possesso mantiene sempre vivo il pericolo nelle azioni di rimessa (anche perché le sostanziali quattro punte madridiste regalano spazio per ribaltare l’ azione, e la partita ne beneficia sul piano del ritmo, molto gradevole), specie sul binario Filipe-Guardado: proprio da questa fascia nasce il gol del vantaggio, ma ci vuole il regalo per avere la spinta decisiva, regalo che si presenta sotto forma di un fallo estremamente ingenuo di Pepe vicino alla bandierina del calcio d’ angolo, uno spintone su Guardado quando ormai il messicano non aveva più possibilità di fuga e anzi era pure in procinto di perdere il pallone. Questa la prima parte della frittata degli ospiti: la seconda vede un malinteso nell’ area piccola sul susseguente perfetto (manco a dirlo) cross di Guardado, e Mista che salta indisturbato fra Heinze e Pepe per l’ 1-0.
Il Madrid continua ad avere difficoltà a creare palle gol nitide, gli unici brividi per il Depor vengono da un ribaltamento supersonico dopo un calcio d’ angolo dei padroni di casa (uno spettacolo in questo la squadra di Schuster) concluso da Robben addosso ad Aranzubia, e da un casualissimo cross di Marcelo che la deviazione di Sergio fa impennare fino a toccare la traversa.
Ma in avvio di ripresa la Legge di Ruud non fa sconti nemmeno al Riazor: gol ancora una volta al primo vero pallone toccato da Van Nistelrooy, rivoltante macchina da gol. Però stavolta il Madrid non sfrutta l’ onda lunga del gol come è solito fare, ma è anzi il Depor a rivelarsi sorprendentemente più reattivo dal punto di vista psicologico, riportandosi subito in vantaggio, e qui suscita notevoli perplessità il fatto che il Real Madrid ricaschi nello stesso errore su palla inattiva, stavolta con Lopo che sulla solita pennellata di Guardado stacca più alto di Pepe.
Non si riprende più il Madrid, e anzi perde ulteriore smalto col passare dei minuti: il problema rimane il solito, mancano gioco tra le linee e trame nelle zone interne (azzarderei che si è sentita la mancanza di Van der Vaart più ancora che dell’ ariete del quale Schuster ha peraltro ragionevolmente lamentato l’ assenza in panchina, lanciando un messaggio alla dirigenza), e mancano anche la disposizione a cercare il gioco diretto e la foga che ha ispirato certe rimonte (arriva solo un colpo di testa di Diarra parato ottimamente in tuffo da Aranzubia). Sulle fasce poi, le individualità non brillano, e anche la via della fuga verso il fondo è sostanzialmente preclusa: Schuster cerca giustamente di cambiare qualcosa con Drenthe (per Raúl) e De la Red (per Guti), ma ormai la partita è segnata, il Depor si sente sempre più comodo raccolto nella propria metacampo e intelligentemente prova anche a velocizzare il proprio contropiede prima con Riki per Mista e poi con Bravo per Riki, purtroppo costretto a uscire anzitempo per un infortunio muscolare che lo terrà fuori per i prossimi 15 giorni (peccato perché era in un ottimo periodo di forma). Contrattempi che non ostacolano il Depor in una gestione del finale sostanzialmente tranquilla.

I MIGLIORI: Guardado è la miglior fonte di calcio del Depor (assieme al compagno di fascia Filipe, i due nascondono il pallone che è un piacere su quella corsia), due assist con quel suo mancino che è una gioia per gli occhi. Giocatore di classe e sostanza, capace di eseguire sempre con la massima eleganza la giocata più utile.
Ottimo Sergio in mezzo al campo: avendo perso l’ intensità e il dinamismo degli anni in cui era un mediano completissimo, ora gioca più da vecchio saggio della metacampo. Non ho mai creduto tanto a questo suo riciclaggio, ma è da tempo che gioca benone, e in questa occasione dimostra un senso della posizione e una gestione dei tempi del gioco perfetta. Partita maiuscola di Laure: con gli infortuni pesanti di Manuel Pablo (due mesi) e Barragán (fino a dicembre), si temeva per la competitività di questo canterano alle prime armi, e invece una prestazione impeccabile: grintoso, attento, continuo, dinamico, efficace nello spezzare gli attacchi e riproporsi in sovrapposizione con grande puntualità, non soffre né Higuaín né Robben, due clienti mica facili.
I PEGGIORI: Incomprensibile Guti, ribadisce se ce ne fosse ancora bisogno di non essere in grado di guidare la manovra della propria squadra, in nessuna fase del gioco assume alcun peso rilevante. Oltre a non pungere in fase conclusiva, delude nel movimento senza palla Raúl (quello che dovrebbe essere il suo punto forte): non offre mai l’ appoggio fra le linee di cui il Madrid avrebbe bisogno per sviluppare una manovra realmente pericolosa per linee interne. Robben non prosegue sugli standard delle partite precedenti, stavolta non sfonda mai, idem Higuaín.
Malissimo Pepe: oltre ai mezzi fisici poderosi occorre concentrazione. Sorpreso sulla traversa di Mista, incredibilmente ingenuo sul fallo dal quale nasce l’ 1-0, messo in mezzo su entrambi i gol. Un po’ spento Sergio Ramos: comprensibile la parsimonia nella avanzate avendo su quella fascia Guardado e Filipe, però non si scuote mai, sembra quasi accettare gli eventi, e questo è una bestemmia per uno come lui.

Deportivo (4-4-1-1): Aranzubia 6,5; Laure 7, Lopo 7, Zé Castro 6, Filipe 6,5; P. Álvarez 6,5 (79'), Sergio 7, De Guzman 6,5, Guardado 7; Verdú 6; Mista 6,5 (61').
In panchina: Fabricio, Cristian, Riki s.v. (61'), Valerón, Juanan, J. Rodríguez s.v. (79'), O. Bravo s.v. (73').
Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 6; Ramos 5,5, Pepe 5, Heinze 6, Marcelo 6; Guti 5 (80'), Diarra 6,5; Robben 5,5, Raúl 5,5 (80'), Higuaín 5,5; V. Nistelrooy 6,5.
In panchina: Dudek, Metzelder, Torres, Drenthe s.v. (80'), De la Red s.v. (80'), Cannavaro, Gago.

Goles: 1-0 (26'): Mista remata de cabeza una falta sacada desde la izquierda por Guardado. 1-1 (47'): Van Nistelrooy aprovecha un balón en el área para empalmar con la izquierda. 2-1 (51'): Guardado saca un nuevo córner por la izquierda que remata Lopo a placer.
Árbitro: Muñiz Fernández, Colegio Asturiano. Amonestó a Lopo (30'), Guti (54'), Ramos (70'), P. Álvarez (74'), Aranzubia (78') y Marcelo (85').
Incidencias: Riazor. 33.000 espectadores. El estadio no se llenó.

Etichette: , ,

23 Comments:

Blogger Vojvoda said...

La prova di ieri di Ronaldinho dimostra la differenza netta ed incontestabile tra la Liga(valore assoluto) e la serie a(valore medio-alto).
In Spagna "Dinho" quelle giocate non le faceva più da 3,4 anni....
Ciao;-)

3:00 PM  
Blogger valentino tola said...

Direi che sono in linea di massima d'accordo, però non mi voglio pronunciare sul campionato italiano perchè lo seguo pochissimo.
Vedendo le ottime azioni di Ronaldinho, a parte un mezzo dribbling sulla sinistra, erano tutte azioni da fermo o quasi.

3:24 PM  
Blogger madrid7 said...

Stò cominciando ad inorridire, la prova di ieri è stata come al solito di un opaco sconcertante....
Verò che a La Coruna non ci si vince da 17 anni mi pare, però questo modo di giocare è preoccupante, perchè chi dopo la scorsa stagione si attendeva un salto di qualità ho paura che resterà profondamente deluso....
Purtroppo il Madrid si affida troppo alle sue individualità e questo, specie in trasferta, lo paghi caro,in più la totale mancanza di intensità che nel Madrid di Shuster c'è sempre stata...In più questa storia di Robinho rischia di compromettere tutto, ma tu lo sapevi che sono andati lui ed il suo agente 3 volte in sede per il rinnovo e gli hanno detto di aspettare Settembre????Nella speranza di prendere C. Ronaldo, è normale che lui sia un pochino adirato con il club, purtroppo Calderon non capisce che nono si trattano così i giocatori, soprattutto dopo quello che Robson aveva fatto vedere la scorsa stagione...Credo proprio che in champions sarà durissima, forse questa volta la rischiamo davvero l'eliminazione al primo turno.....

4:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

scusami vojvoda ma permettermi di dissentire. Dinho ha semplicemente fatto vedere che sa giocare a calcio, che da fermo da delle palle allucinanti ed incredibili e non è certo una novità. Se hai visto la partita era spesso libero perchè zambrotta (nel secondo tempo a sinistra) gli ha sempre portato via l'uomo sovrapponendosi e appena si accentrava prima ambro poi pato si spostavano sulla sinistra per evitargli raddoppi. Cosi si torvava con due metri liberi per giocare il pallone. Non si può dire che la serie A è di livello inferiore perchè dihno ha fatto una partita buona, suvvia. Invece son rimasto impressionato da squadre che dovrebbero essere di medio livello che invece han dimostrato una buona caratura (samp, napoli, una fiorentina che ha dimostrato grande orgoglio), mi aspetto una bellissima serie A. Della liga ho visto solo un po' del disgraziato real, se il campione di una liga di livello assoluto è questo. E non parlatemi di super depor eh, diamo i meriti e elenchiamo i moltissimi demeriti.. Io spero vedendo i risultati e leggendo della pochezza espressa dalle due favorite che sia l'anno dell'Atletico, perchè nella sua pazzia interna ha tutto per vincere (o per perdere, intendiamoci).
Ah sporting, inizio in salita, e ora iniziano le grandi vette...

4:50 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Vojvoda, innanzitutto è alquanto difficile giungere a conclusioni dopo appena una partita di Ronaldinho con la maglia del Milan, poi prendere il Bologna (una buona neopromossa, ma pur sempre una neopromossa) come metro di paragone del campionato italiano non sta né in cielo né in terra. Per le valutazioni bisognerà aspettare almeno Natale, anche se questo Ronaldinho pare ritrovato sin da subito, cosa che invece non si può dire dei suoi compagni di reparto: da Shevchenko a Pato, passando per Inzaghi, nessuno di loro sembra al top della condizione.

5:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

Hola Vale, innanzi tutto complimenti per il tuo pezzo sul Valencia che è finito sulla Settimana Sportiva, dev'essere stata una bella soddisfazione e sono contento per te! Ma sei entrato nella loro squadra?

L'inizio della Liga mi ha ricordato quello della serie A, con tutte le favorite (tranne l'Atletico, se può essere considerato tale) bloccate in maniera più o meno sorprendente da squadre medio-basse. La classe operaia va in Paradiso, almeno per una domenica. Purtroppo l'Athletic è ricaduto invece nel solito girone infernale, ma non aggiungo altro, ho già speso troppe parole sul mio blog e boglio provare a dimenticare in fretta la giornata di ieri.

Dico la mia su Ronnie e lo faccio quotando al 100% Cespo. Non credo poi che la bontà di un campionato si possa stabilire dalle giocate di un singolo, e vorrei ricordare a Vojvoda che Dinho certi numeri li ha fatti anche l'anno scorso, a ben guardare.

Chiudo con una proposta, Vale: stavo notando in questi giorni l'assenza di un forum italiano sul campionato spagnolo e ho pensato che potremmo crearne uno dove discutere di Liga, Segunda, Seleccion ecc ecc in libertà. Secondo te è fattibile? Ci stai ? ;)

5:33 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Madrid 7
Generalmente non seguo queste telenovelas di mercato (Kakà, Ronaldinho, Cristiano Ronaldo, ultimamente persino quella di Mané dell' Almeria... è troppo!), però mi è capitato di leggere che Robinho prende la metà di quanto prendeva Baptista... se le cose stanno così le capisco tutte le sue lamentele! Non è solo questione di denaro, si tratta di ricevere un riconoscimento del proprio valore, e come sottolinei anche tu Robinho è stato un giocatore-chiave nella prima metà della scorsa stagione... poi lo capisco benissimo, perchè finchè si parlava di Cristiano Ronaldo al Madrid Robinho figurava sulle pagine dei giornali come una specie di pacco postale... mentre ora è incedibile, dovevano pensarci meglio: Calderon lo definirei il presidente più fortunato della storia madridista, ne ha dette e combinate di tutti i colori ma per sua fortuna la squadra in campo ha sempre vinto da quando lui è presidente, occultando tutte le sue sciocchezze.

@ cespo
Il Depor è una squadra che merita il massimo rispetto: ben allenata e non priva di giocatori di qualità. E in generale credo che la classe media della Liga abbia pochi rivali, è il vero punto di forza di questo campionato.

@ Antonio
Non sapevo di Iago, mi hai informato tu ora. Bel colpo: non so come l' hanno presa, ma credo che avrebbe trovato poco spazio in futuro nel Barça, nonostante il suo talento (sono posti che in prospettiva credo siano già occupati da Assulin e Thiago Alcantara).

@ Edo
Su col morale! ;-)
Comunque devo dire che magari non mi aspettavo un 3-1 alla Catedral, ma questo Almeria ha molta, molta qualità per essere una squadra di classifica medio-bassa (tornando al discorso di prima con Cespo).

No, nessuna collaborazione con la Settimana Sportiva. Carlo Pizzigoni mi ha avvertito che lo avrebbe pubblicato in una rubrica della quale si occupa, ovviamente la cosa mi ha fatto piacere perchè si tratta di uno spazio molto letto e soprattutto di qualità, e l' ho ringraziato.

Per quanto riguarda la proposta del forum, è una cosa che mi farebbe piacere, però purtroppo non so quanto tempo potrei dedicargli: il prossimo semestre sarò impegnatissimo e avverto che potrebbero esserci dei blackout come già la scorsa stagione, poi anche questa collaborazione al blog spagnolo la sto facendo un po' sudare. Comunque, se mi vuoi aggiornare su eventuali iniziative, puoi contattarmi pure via mail (l' indirizzo è nel mio profilo).

8:38 PM  
Blogger valentino tola said...

Ah, Edo, potresti chiarirmi un dubbio: ieri l' Almeria ha giocato col 4-2-3-1 o il 4-1-4-1? (sì, lo so, sto dando i numeri... :))

8:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

Meglio che non esprima il mio pensiero sulla conduzione della prima puntata di Mondo Gol...

9:07 PM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Kerzha, bentornato.
Non ti avvelenare il sangue per quella roba là (fa come me, registralo e usa il fast forward fino a quando non ci sono i gol), prova a ripensare a come ha giocato lo Zenit venerdì scorso... :)

9:12 PM  
Blogger Vojvoda said...

Questa mia opinione,già espressa lungamente in molte occasioni su questo ed altri Blog è,come notate,condivisa dallo stesso Valentino(più volte lui stesso ha ribadito quest'idea).La mia è una constatazione banale e slegata da concetti per i quali si dovrebbe stare ore a discutere.
Comunque il valore della Serie A non è solo messo in discussione da me o Valentino,ma anche dai curatori dei Blog di calcio inglese oppure russo:un pò tutti questi ragazzi hanno la stessa mia opinione.
Le classifiche Uefa generate dai risultati di tutte e due le coppe e sulla base dei risultati di tutte le squadre partecipanti posizionano(equamente credo io)la Serie A al terzo posto.
Sono classifiche fatte su un numero di 7,8 in alcuni casi 9 squadre(vedi Inghilterra di quest'anno)ed abbracciano tutte e due le competizioni,Uefa e Champions.
Il problema è che in Italia si gioca male,lentamente e la parte tecnica(molto curata in Spagna) viene relegata in secondo piano,per prediligere un gioco più prudente(badate bene prudente non significa tattico).
Il campionato italiano non è quello degli anni tra la fine degli 80 e la metà dei 90.E' un dato di fatto.
In ogni caso le coppe daranno una certa dimensione delle cose,pur considerando che ogni anno le cose potrebbero cambiare e non sempre ad una stagione di coppe favorevole corrisponde un reale valore di un torneo.Servono più stagioni e maggiori parametri di giudizio.
Oltretutto il mercato acquisti del torneo di serie A vede quasi esclusivamente transazioni rappresentate da prestiti,giocatori liberi di contratto e così via.
Comunque quando la serie era al top ero il primo a evidenziarne i meriti.La mia provocazione è dovuta al fatto che ora la serie A è piuttosto decaduta ma tutt'intorno sembra che non ci si accorga di ciò( o non si vuole farlo,per evidenti motivi)
Con i ragazzi dei blog specifici e relativi ai vari tornei(spagnolo,inglese,russo,tedesco etc...)ci confrontiamo e c'è la possibilità di uscire da questa "bugia" che propinano tv e giornali per fare audience e vendere copie.
Chi ama il calcio internazionale è un pò stufo dei luoghi comuni falsi che girano sui vari tornei esteri ed è anche un pò seccato del fatto che il torneo italiano sia messo su un piedistallo,senza che ciò sia vero.
In ogni caso è chiarissimo che il giudizio su Dinho non lo si possa dare dopo 90 minuti.
Il fatto però che anche Sheva,quinta punta nel Chelsea,diventerà indispensabile nel nuovo Milan deve lasciar riflettere.
Ciao a tutti e un saluto di cuore perchè finalmente vado in ferie e ci rivedremo tra un mesetto.
Ciao...;-)

11:01 PM  
Blogger valentino tola said...

Ovviamente il mio accordo con Vojvoda riguardava un piano globale (cioè quanto ho avuto modo di vedere in questi anni nelle coppe europee, peraltro riflettuto fedelmente dal ranking Uefa, come ricorda Vojvoda), non mi riferivo tanto in particolare alla questione-Ronaldinho.

11:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Vojvoda, io sono tutto fuorché un ammiratore del calcio italiano e so benissimo che la serie A non è più il campionato eccellente di qualche anno fa, tuttavia non mi sento di sostenere che sia un "cimitero degli elefanti" come dice il Times, soprattutto a partire dalla valutazione della prestazione di un singolo.
Tanti giocatori che in Italia hanno fatto ridere sono rinati all'estero, non vedo perché non potrebbero farlo Dinho o Sheva. Tutto qui.

Vale, l'Almeria ha iniziato a giocare con un 4-2-3-1, ma dopo il gol Arkonada ha ridisegnato la squadra in senso difensivo per chiudere gli spazi. Gli andalusi si sono schierati secondo un 4-4-1-1 con le ali più basse e Corona libero di svariare dietro a Negredo, cosa che peraltro ha creato non poche difficoltà all'Athletic.
Per il forum ti faccio sapere, ciao!

2:31 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao Vale(e anche a tutti gli altri),si ricomincia eh?

Su Ronaldinho sono d'accordo con te,ha giocato bene,però effettivamente ha giocato da fermo,quindi aspetterei a parlare di resurrezione come è stato fatto(tra l'altro l'unico,tra tutti i pseudo esperti opinionisti televisivi,che ha notato che le giocate erano da fermo è stato Teo Teocoli...)

Robinho saluta tutti e se ne va al Manchester City,ma l'attacco del Real non è un po' troppo striminzito?
Ruud ha i suoi annetti(anche se è mostruoso),Raul,Robben è fatto cristallo,poi resta solo la pipita a meno che non venga riesumato Saviola.

12:20 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

per Valentino: Iago è stato preso a parametro zero della Juve. Mi fa piacere che tu, che di solito sei sempre informatissimo sul calcio spagnolo, non ne sappia nulla: significa che i media iberici hanno dato la visibilità che merita - cioè poca - a questo acquisto.

su Mondo Gol: io ho visto solo i primi cinque minuti, e devo dire che non mi stupirei affatto se dopo Inter-Catania nelle consuete interviste post partita Mourinho mimasse più volte di aggiustarsi il ciuffo come fa solitamente Caressa.

per Vojvoda: il calcio italiano, complessivamente, non sarà più il migliore al mondo, ma è indubbio che a livello tattico non ci sia storia con gli altri massimi tornei europei. Per dimostrartelo, basta prendere ad esempio le migliori squadre del continente: negli ultimi anni Barça e Real si sono affidate rispettivamente ad un olandese di formazione italiana (maestro: il migliore possibile, Arrigo Sacchi) e ad un italiano, Fabio Capello. Lo stesso Capello che la FA ha fortemente voluto per ridare lustro alla propria nazionale, e la scelta di un italiano è apparsa ovvia. Sempre in Inghilterra, Spalletti e Ancelotti sono stati i sogni di mezza estate di Abramovich, che ha poi ripiegato su Scolari. Infine, un esempio relativo al calcio romeno, di cui sei un appassionato: i campioni nazionali del Cluj hanno esonerato il tecnico Andone visto il pessimo avvio di stagione e per sostituirlo è stato chiamato un italiano, Maurizio Trombetta, una sola stagione in panchina, al Sevegliano (Eccellenza friulana) gratificata dal riconoscimento di "Miglior Allenatore del 2008 dei dilettanti friulani", frutto anche della conquista della Coppa Italia del Friuli Venezia Giulia.
Poi vabbe', le mie parole non valgono nulla a confronto di quelle del miglior tecnico di club al mondo, José Mourinho, anch'egli concorde sul fatto che a livello tattico il calcio italiano sia il numero uno al mondo.

12:37 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Ah, piccola dimenticanza: Shevchenko non sarà indispensabile per il Milan, si tratta semplicemente di un capriccio di Berlusconi.

12:38 PM  
Blogger Kytros said...

Per antonio giusto

Iago tecnicamente si avvicina a Messi. Ottimo dribbling, grande visione di gioco e buonissima velocita'. A vinto l'Europeo Under 17, ed e' arrivato secondo al mondiale sempre per Under 17. Oltre al ManUnited e all'Ajax, un anno fa' si era fatto avanti il Chelsea, ma il giocatore aveva rifiutato. Puo' giocare sia come trequartisa che come punta esterna. La madre e' la portove socialista del PSOE per il Senato e qui aggiungo che e' una donna di gran classe oltre ad essere molto brava nel lavoro che fa'. Forse in pochi lo sanno, ma ad un 11 anni gioco' un torneo a Maspalomas con il Real Madrid, venendo anche premiato come miglior giocatore del torneo, poi decise di entrare a far parte della cantera catalana. I genitori volevano il Real Madrid, mentre lui desiderava giocare nel Barcellona perche' c'era il suo idolo Rivaldo, e alla fine riusci' a spuntarla. La madre per via del lavoro non pote' seguirlo, e con lui ando' a vivere il padre, che lo seguiva (e lo segue ancora) ovunque

1:35 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

per Yazid: devi aver frainteso ciò che ho scritto: quando dico che l'acquisto merita poca visibilità intendo che in Spagna fanno bene a non fare i piagnucoloni per ogni under 18 che va all'estero come in uso qui in Italia, non che Iago sia un giocatore scarso, anzi, tutt'altro, dato che ai Mondiali under 17 dello scorso anno in cui la Spagna arrivò in finale mi piacque molto.

1:42 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Edo
Grazie mille, il mio dubbio riguardava soprattutto le posizioni dei due creatori di gioco, Julio Alvarez e Corona, visto che i due possono giocare anche sulla stessa linea in un 4-1-4-1.

Più che l' arrivo di Ronaldinho, secondo me è l' arrivo di Mourinho (che ha "scelto" di venire, non è stato scaricato da nessuno) che potrebbe dare la spinta per un rilancio d' immagine e non solo della Serie A.

@ Anonimo
Ciao, chi sei? :)

Sul censurabile finale di mercato del Real Madrid dovrei scrivere qualcosa più tardi, se trovo il tempo.

@ Antonio
Non so, è un discorso complesso, in realtà le conoscenze si stanno diffondendo dappertutto (solo le squadre inglesi di media e bassa classifica più "autarchiche" rimangono a un livello tattico decisamente inferiore) e si intrecciano sempre di più.
Dici giustamente dell' influenza di Sacchi su Rijkaard, ma chi è che ha influenzato Sacchi? Il calcio totale olandese. Così come è vero che Benitez (superiore da un punto di vista tattico a tutti, compresi i nostri tecnici) ha studiato in Italia.
Per quanto riguarda Capello il suo Real Madrid tatticamente era disordinatissimo.
In realtà la Liga mi sembra un campionato che tatticamente ha poco da invidiare a quello italiano (lo stesso Capello anzi parlò, nel corso della sua ultima esperienza spagnola, di un campionato più difficile di quello italiano), e c'è una nuova generazione di tecnici ultra-preparati, penso specialmente a Marcelino ed Emery ma non solo a loro.
L' "allegria" tradizionale di Real Madrid e Barça fa pensare a un campionato dove si lasciano tanti spazi, ma se guardi le altre squadre non è affatto così.
Secondo me a livello tattico c'è una relativa parità fra calcio italiano, spagnolo e le grandi del calcio inglese. Quello che, molto sommariamente, fa secondo me attualmente (poi le cose possono cambiare, per carità) la differenza è l' aspetto tecnico in favore della Spagna e quello atletico in favore dell' Inghilterra.

@ Yazid
A me del Iago dell' Under 17 (poi non l' ho più visto) aveva lasciato un po' perplesso la mancanza di cambio di ritmo, sinceramente lo vedo diverso da Messi, mi sembra più uno che gioca a nascondere la palla che uno portato alla percussione palla al piede (anche se sicuramente gioca molto meno sul posto rispetto a un Fran Mérida).

5:46 PM  
Blogger Kytros said...

Per valentino

L'ho visto giocare ultimamente, e ti assicuro che e' migliorato molto rispetto a quando giovaca nell'U17, percio' ho fatto il paragone con Messi, perche' nelle ultime partitaeche ho visto, piu' volte partiva palla al piede, seminando il terrore tra le difese avversarie. Ovviamente si parla sempre di avversari ragazzini. Giocare con gente piu' grande e' un'altro discorso, ma il ragazzo ha stoffa e spero che riesca a sfondare

6:30 PM  
Blogger valentino tola said...

Posso crederti benissimo, a 17 anni i giocatori devono ancora completare la loro maturazione.
L' hai visto dal vivo o hai trovato qualche canale o sito che trasmetteva il Barça B?

PS: Il Rayo come lo vedi quest' anno?

7:19 PM  
Blogger Kytros said...

Con la parabola avevo beccato un canale dove trasmetevano le gare, ma ora non c'e' piu' il seganle. Forse hanno cambiato frequenza e devo vedere se la riesco a beccare (anche se non sono un tipo molto tecnologico :D)

Il Rayo quest'anno lo vede bene. La dirigenza ha fatto un mercato oculato non spendendo nemmeno una lira. In porta visto i pasticci di Tete e Falcon, e' stato preso David Cobeno. In difesa sono arrivati Tena e Serrano (il primo ex Getafe e il secondo Levante) che vanno a rinforzare il settore centrale, mentre come terzino sinistro e' stato preso Juanma (Las Palmas). A centrocampo il francese Diame' con il suo fisico da sostanza in mezzo al campo, mentre sulle fascie sono arrivati il giovante Tito (che giocava in Tercera con l'Alcala') e propio nelle ultime ore Jofre (ex Real Murcia). L'attacco e' uno dei punti di forza, perche' oltre al veterano Pachon, sono arrivati Aganzo, che ha fatto una buonissima stagione all'Alaves e Jesus "Chus" Perera dal Celta Vigo, che lo scorso anno ha segnato 15 reti. In tutto questo contesto non vanno dimenticati Sandokan Llorens (detto anche Charlie), il capitano Michel, che delizia sempre il pubblico con il suo piedino mancino, le geometrie di Enguix, e l'opportunismo di Piti.

Come posizione finale, credo che il Rayo finira' tra il nono e il dodicesimo posto. Parlare di promozione mi sembra un po' troppo, visto che Real Zaragoza, Real Sociedad, Celta Vigo e Real Murcia hanno qualcosina in piu', ma il Rayo non dovrebbe avere problemi a salvarsi, ci sono 7-8 squadre che sulla carta sono molto inferiore. Questo sulla carta, se poi vediamo il campo, notiamo che il neopromosso Girona va ad espungare il campo del Celta, e tutto diventa relativo. La Segunda e' un campionato strano e duro, dove puo' succedere di tutto

Ciao :)

11:25 PM  
Blogger valentino tola said...

Mi pare veramente una buonissima squadra per la categoria.

12:39 AM  

Posta un commento

<< Home