domenica, agosto 31, 2008

ESPANYOL-VALLADOLID 1-0: Luis García.

La prima gara della nuova Liga è un discreto orrore, ma per l’ Espanyol son tre punti d’oro: per almeno due settimane allontanerà gli spettri, i dubbi sul nuovo corso e i malumori suscitati dalla campagna di smobilitazione degli ultimi giorni (via Zabaleta e Riera: ma arrivano Nené e Pareja).

Formazione tipo col 4-3-3 per Márquez, Mendillibar invece è privo sia di Canobbio che di Escudero, proprio le due pedine che (assieme a Medunjanin) dovrebbero alzare il tasso tecnico sulla trequarti rispetto alla scorsa stagione, e così rinuncia alla figura del trequartista, optando per un 4-5-1 dove Álvaro Rubio resta prevalentemente vertice basso e Borja e Vivar Dorado si muovono come mezzeali.
Il primo tempo è per stomaci forti: il 4-3-3 e il cambio di filosofia (più possesso-palla) propugnati da Tintín per ora si riducono a mera improvvisazione, le distanze fra i reparti e i giocatori non sono quelle ottimali e il lancio lungo diventa così la soluzione più battuta dal portatore di palla.
Dall’ altra parte il Valladolid è disposto in maniera più razionale, accenna un po’ più di possesso-palla, ma come spesso gli capita manca di lucidità e qualità nello sviluppare l’ azione sulla trequarti: risultato, a fine primo tempo zero tiri nello specchio da ambo le parti.
Vedendo che tutto sommato ha il controllo della situazione tattica, Mendillibar decide di operare due cambi offensivi, fiutando l’ occasione: fuori Goitom, più morto che vivo, dentro Kike, e fuori Borja (magari non andava tolto lui dei centrocampisti) per dare spazio alla vecchia volpe Víctor sulla trequarti. Sarebbero anche i cambi giusti, peccato che subito intervenga una svolta a vanificarli, ovvero il gol del solito Luis García, che servito da De la Peña approfitta dell’ indecisione di Pedro López per procurarsi lo spazio per rientrare sul destro e scaricare a rete.
La partita cambia dal punto di vista psicologico e anche tattico: l’ Espanyol si rianima e con i cambi del Valladolid trova anche più spazi per giocare la palla, specie con De la Peña (che migliora rispetto a un primo tempo mediocre) e prevalentemente in contropiede, ovvero l’ unica situazione per ora familiare, consolidata dall’ epoca Valverde. Anche Coro offre qualcosa in più in termini di vivacità rispetto a Valdo, e Tamudo si mangia un gol clamoroso lanciato davanti ad Asenjo.
Dall’ altra parte la risposta è davvero modesta: Mendillibar si gioca Ogbeche, ma a ritmi bassi e a difesa avversaria schierata, questo Valladolid, privo dei suoi migliori nuovi acquisti, punge davvero poco. Tutto sembrare filare liscio fino al fischio finale per i padroni di casa, ma i tre minuti di recupero offrono più emozioni di quanto non abbiano fatto i novantuno precedenti: Ogbeche colpisce un clamoroso palo di testa solo soletto in area piccola, poi di nuovo il nigeriano con un diagonale mancino al termine di una mischia obbliga Kameni a una deviazione decisiva in calcio d’ angolo.

I MIGLIORI: Sempre Luis García, almeno lui è rimasto, se lo tengano stretto. Nel Valladolid bene García Calvo al centro della difesa, autorevole e puntuale (qualche piccola incertezza invece da Luis Prieto).
I PEGGIORI: Colpevolmente molle Pedro López sul gol avversario, inguardabile Goitom: la cosa che fa più rabbia è che col fisico che si ritrova questo micione si mostri totalmente privo di cattiveria agonistica: se ne sta là davanti, non pressa, non lotta, non conclude, non tiene su un pallone, non offre un punto di riferimento che sia uno.
Giustissimo il cambio, però anche il suo sostituto, il canterano Kike, sebbene volenteroso, si mostra leggerino e anche un po’ confusionario, non combinando nulla. Lo abbiamo già detto, è su questo povero arsenale offensivo che rischia di andare a monte il progetto in altri punti interessante del Valladolid. Pure Víctor non accende la luce. Nell’ Espanyol, non è proprio la serata di Tamudo, e anche Valdo si mostra notevolmente impacciato.

Espanyol (4-3-3): Kameni 6,5; S. Sánchez 6, Jarque 6, Lacruz 6, Béranger 6; Román Martínez 6 (68') Moisés 6, Iván 6,5 (91'); Valdo 5 (56') Tamudo 5, Luis García 6,5.
In panchina: Cristian Álvarez , Chica, Sielva s.v. (91'), Jonathan, Rufete, Corominas 6 (56') ,Ángel s.v. (68').
Valladolid (4-5-1): Asenjo 6; P. López 5,5, Luis Prieto 6, García Calvo 6,5, Marcos 6; Aguirre 6 (73'), Borja 6 (46'), Alvaro Rubio 6, Vivar Dorado 5,5, Sesma 6; Goitom 4,5 (46').
In panchina: Villar, O. Sánchez, J. Baraja, Ogbeche 6 (73'), Víctor 5 (46'), J. Rueda, Kike 5 (46').

Gol: 1-0 (48'): Luis García penetra por la izquierda, recorta a Pedro López y cruza con la derecha.
Árbitro: Ayza Gámez, del Col. Valenciano. Amonestó a Beranguer (39), Rubio (47'), Moisés (66'), Ogbeche (75'), Vivar Dorado (84') y Kike (75') y Sielva (91').
Incidencias: Olímpic de Montjuïc. 19.350 espectadores.

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