lunedì, settembre 01, 2008

PRIMA GIORNATA: ALTRE PARTITE.

Atlético Madrid-Málaga 4-0: Heitinga 25'; Forlán 38'; Forlán, rig. 43'; Sinama-Pongolle 81'.

Osasuna-Villarreal 1-1: Senna 54' (V); Nekounam, rig. 69' (O).

Athletic Bilbao-Almería 1-3: Pellerano 8' (A); Negredo 34' (A); Juanma Ortiz 50' (A); Ion Vélez 55'.

Betis-Recreativo Huelva 0-1: Adrián Colunga 36'.

Racing Santander-Sevilla 1-1: Luis Fabiano 70' (S); Juanjo 76' (R).

Sporting Gijon-Getafe 1-2: Albín 14' (G); Diego Castro 34' (S); Casquero 86' (G).

Nessuna vince delle tre mie personali candidate al titolo, e così può capitare che l' alunno più diligente per una volta si riveli l' Atlético. Certo, il Málaga è programmato per retrocedere (provate a leggere la formazione di ieri), però procedere di 4 gol in 4 gol è rinfrancante: critiche positive soprattutto per la copia di centrali Ujfalusi-Heitinga, secondo molti il vero salto di qualità rispetto all' anno scorso (e questo non sarà il primo gol di Heitinga: è un drago sulle palle inattive nell' area avversaria), e prosegue il grande momento di forma di Maniche, ieri accompagnato nel mezzo non da Raul Garcia come con lo Schalke ma da Paulo Assunção (la coppia migliore attualmente secondo me, in attesa di inserire Banega). Diventa pure una nota positiva aver goleato in coincidenza con una partecipazione marginale del Kun, che lascia la scena a Forlán e pure a Sinama.
Oltre a Madrid e Barça, non spicca il volo neppure il Sevilla, bloccato su un campo non facile come il Sardinero: primo tempo brutto ma segnato dal rigore sbagliato da Garay, ripresa più vivace col Sevilla che si fa raggiungere da Juanjo (canterano racinguista di ritorno da una stagione di prestito, proprio al Sevilla Atlético, proficua per la sua maturazione) dopo aver pensato che quello di Luis Fabiano potesse essere l' allungo decisivo.
Anche il Villarreal impatta, nonostante il golazo su punizione di Senna: pareggia Nekounam, un ritorno importantissimo nelle fila dei padroni di casa, dopo un grave infortunio che lo aveva appiedato nella scorsa stagione.
Getafe cinico, col solito "Casquerazo" da fuori area stronca le velleità di uno Sporting che se l' è giocata al massimo; il Recre punisce i consueti vizi del Betis (contestato il gol dell' interessante Colunga, ma il controllo di mano sembra involontario), sebbene Chaparro dica in conferenza stampa che questa sconfitta (contro un Recre con sette assenze, problema che quindi non riguardava il solo Betis privo di Edu, Mark Gonzalez, Juanma e Monzon), era "prevedibile"...
A Bilbao l' ottimismo di circa un mese fa si è tramutato in brevissimo tempo in un cielo coperto di pesanti nuvoloni: i giustificati malumori della tifoseria verso la dirigenza per la cessione di Aduriz (e non solo) vengono rafforzati dalla pessima sconfitta casalinga con l' Almería, sul 3-0 dopo 50 minuti e poi sfuggito al tentativo di rimonta quando Yeste, dopo che Ion Vélez aveva già accorciato le distanze, sbaglia il rigore del possibile 3-2. Da tenere d' occhio comunque l' Almería per il suo buon tasso tecnico: potrebbe venirne fuori un altro campionato di comoda villeggiatura a metà classifica.

CLASSIFICA
1 Atlético 3
2 Valencia 3
3 Almería 3
4 Deportivo 3
5 Getafe 3
6 Espanyol 3
7 Numancia 3
8 Recreativo 3
9 Osasuna 1
10 Racing 1
11 Sevilla 1
12 Villarreal 1
13 R. Madrid 0
14 Sporting 0
15 Barcelona 0
16 Betis 0
17 Valladolid 0
18 Athletic 0
19 Mallorca 0
20 Málaga 0

CLASSIFICA MARCATORI
Forlán 2 (1 rig.)
Villa 1
Mata 1
Vicente 1
Luis García 1

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3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sono contento di notare il tuo apprezzamento per Heitinga:lo reputo un difensore completo,e sono sicuro che diventerà molto importante per l'Atletico.
Un paio di annotazioni sulle grandi:mi sembra che il Real debba lavorare parecchio sulle marcature su palla inattiva,un aspetto in cui concede davvero troppo al proprio avversario.Di contro mi fa piacere l'aver ritrovato un Guardado in buone condizioni;è un ragazzo che ha molto talento.
Per quanto riguarda il Barca,non sarei così pessimista:nutro un'estrema fiducia nelle capacità di Pep Guardiola,e sono convinto che sin dalla prossima partita la squadra mostrerà sensibili miglioramenti nel proprio gioco.Hanno pagato a caro prezzo un errore di posizionamento difensivo,peraltro nell'unica palla-gol concessa all'avversario.Purtroppo però non è affatto semplice giocare contro avversari schierati come il Numancia;si tratta di situazioni di gioco in cui diventa indispensabile allargare il campo,con ogni probabilità la vera mancanza del Barca di ieri,soprattutto se si considera il fatto che la squadra sia riuscita ugualmente a creare alcune occasioni da rete particolarmente nitide.
Chiudo con una curiosità:non conosco Iago Falquè,neo acquisto della Juventus:potresti parlarmene?
Grazie,un saluto.

1:50 AM  
Blogger valentino tola said...

Ciao gandhi, l' unico problema di Heitinga penso possa essere la concentrazione, è dal punto di vista mentale probabilmente che ha fatto il salto di qualità (comunque aspettiamo a parlare, l' Atlético è un tritacarne...).

Sul Barça non è che sono pessimista, anzi penso che i margini per lavorarci sopra ci siano eccome, però, appunto, bisogna lavorarci sopra: quello che si è visto domenica e anche nel Gamper e nel ritorno col Wisla è ancora lontanissimo dall' immagine di una grande squadra.
Anche io confido in Guardiola, nella lucidità che ha dimostrato anche nell' analisi della sconfitta, sottolineando proprio il punto da te rilevato: il Barça ha attaccato male, in maniera poco intelligente. Con l' avversario già chiuso di suo si è ulteriormente chiuso gli spazi da solo, non allargando a sufficienza il gioco. Purtroppo il mercato non ha portato nemmeno quell' ala che acrebbe potuto aggiungere profondità a sinistra: resterà obbligatoria l' opzione della seconda punta schierata larga e di piede inverso rispetto alla fascia (Henry e Bojan), con la spinta di pessima qualità di Abidal in "aiuto" dalle retrovie.

Di Iago si parla anche nei commenti del post di Depor-Real Madrid. Comunque, è una mezzapunta che può partire dal centro o dalle fasce, dotatissima dal punto di vista del controllo di palla e della sensibilità di tocco. è tutto mancino, quindi in un certo senso "leggibile" nelle sue azioni (soprattutto quando parte dalla destra, cerca sempre di rientrare per il tiro o la rifinitura), ma è molto difficile togliergli la palla.
Per come me lo ricordo all' Europeo Under 17, gli mancava un po' di cambio di ritmo (doveva sempre andare via di pura tecnica all' avversario) e di personalità.

Ti lascio qui il link (diviso in due parti) all' articolo sulla Spagna campione d' Europa Under 17 del 2007.

http://calciospagnolo.blogspot.com
/2007/05/europeo-under-17-spagna-campione.html

4:46 PM  
Blogger giovi said...

complimenti per l'articolo, veramente completo e fatto molto bene!
tornerò spesso a trovarti!

9:25 AM  

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