QUATTORDICESIMA GIORNATA: ALTRE PARTITE.
Betis-Espanyol 1-1: Emana 56’(B); Coro 71’(E).
Mallorca-Recreativo 2-3: David Navarro 14’(M); Ruben 25’(R); Jurado 35’(M); Adrián Colunga 42’(R); Javi Fuego 50’(R).
Deportivo-Málaga 2-0: Lafita 65’; Omar Bravo, rig. 69’.
Numancia-Almería 2-1: Solari, rig. 11’(A); Del Pino 19’(N); Goiria 51’(N).
Osasuna-Valladolid 3-3: Dady 18’(O); Nekounam 43’(O); Dady 57’(O); Goitom 59’(V); autorete Miguel Flaño 64’(V); Ogbeche 85’(V).
Racing-Athletic Bilbao 1-1: Yeste 49’(A); Colsa 83’®.
Sporting-Atlético Madrid 2-5(giocata sabato): Bilic 3’(S); Agüero 5’(A); Agüero 40’(A); Forlán 55’(A); Barral 61’(S); Maxi Rodríguez 72’(A); Forlán 81’(A).
Due 3-3, un 3-4, un 2-3, un 2-5, 44 gol nella giornata (non se ne segnavano di più dalla sedicesima giornata della Liga '98-'99, quando i gol furono 45 gol), 414 totali finora, la media più alta per i campionati a 20 squadre dagli anni '50 in poi.
Insomma, ci si sta divertendo, per una serie di fattori: errori e papere (in quantità decisamente sospetta in quest'ultima giornata, soprattutto nelle palle inattive è emersa una certa diffusa asineria), ma anche qualità degli attaccanti e voglia di giocarsela da parte di molte squadre, non solo nel Barça che dà l'esempio in cima alla classifica coi suoi 44 gol, ma anche lo Sporting con 23 gol fatti. Certo, ce ne sono anche 32 subiti, e Aguirre in conferenza stampa paraculeggia pesantemente dicendo che lo Sporting rappresenta "l'allegria della Liga", concetto peraltro ampiamente condiviso dal Kun e da Forlán, che di aiuti come quelli offerti dai difensori asturiani (ripropostisi sugli standard delle prime partite stagionali) non avrebbero nemmeno troppo bisogno a dire il vero.
Generosità pre-natalizia che si respira nell'aria, vedi anche il caso del Betis, un monumento all'inconcludenza. L'undici di Chaparro ruba l'occhio, dietro il Barça è una delle squadre più piacevoli: manovra armoniosa, tante soluzioni per il portatore di palla, mobilità sulla trequarti, ampiezza sugli esterni, combinazioni ad uno-due tocchi... però prima di segnare deve creare una quantita industriale d'azioni (evidente la mancanza di un killer: Sergio Garcia da centravanti si muove benissimo ma non è quel tipo di giocatore, mentre Pavone, unico ariete in rosa, non è completamente all'altezza della titolarità), e spesso capita che la partita la butti via.
Certo, anche il primo Espanyol di Mané ha avuto occasioni ghiottissime (nel primo tempo un palo di Sergio Sánchez e traversa di Callejón, interessante sostituto dell'infortunato Tamudo), sfruttando le palle inattive e il contropiede, ma dopo aver sbloccato il punteggio col solito "prezzemolino" Emana (se mi passate la definizione, "il Hleb nero", con un pochino di egoismo e di tiro in più rispetto al bielorusso), non puoi non vincerla una partita come questa.
Qui viene fuori l'altra faccia del Betis, squadra gradevole quando ha il pallone ma sin troppo vulnerabile quando sono gli altri ad averlo: si nota in maniera ricorrente come i verdiblancos a palla persa si spezzino in due, con troppi giocatori che rimangono oltre la linea della palla (ieri rimaneva praticamente il solo Capi in mediana, Mehmet Aurelio stazionava quasi permanentemente sulla trequarti avversaria, non so se in accordo con i piani di Chaparro), si fatica ad accorciare ed è eccessiva la facilità con la quale gli avversari ogni volta ripartono. A questo si aggiungono poi incertezze pesanti nella linea difensiva, in particolare la coppia di centrali Arzu-Juanito che continua a non convincere proprio, vedi anche il gol incassato ieri, francamente inaccettabile nelle sue modalità.
In questo contesto, anche una squadra ad oggi molto modesta come l'Espanyol (non ti trasmette proprio nulla, nemmeno indignazione), può approfittarne e creare occasioni facendo esclusivamente leva sul buon livello delle proprie individualità offensive.
Si ingarbuglia notevolmente la lotta per la salvezza: risucchiato l'Espanyol, riemergono Numancia e Recreativo e si inguaiano Almería e Mallorca. I soriani mantengono altissima la testa in questa loro lotta impari (il bilancio societario è da squadra di medio-bassa classifica... di Segunda) spuntandola su un Almería da ormai troppe giornate irriconoscibile, in caduta libera. Arconada compie un infelice ritorno a casa (fu lui l'anno passato a guidare il Numancia alla promozione) e comincia a mettere in discussione la propria panchina, visto sempre meno bene dalla tifoseria almeriense.
La vittoria del Recreativo è pesantissima, la prima della gestione-Alcaraz, e butta nella mischia un Mallorca in piena crisi, nel suo peggior periodo sotto la guida di Manzano, che non riesce proprio a trovare la quadratura di una rosa non priva di mezzi ma del tutto rinnovata rispetto alla passata stagione. Non tira una bella aria nelle Baleari, col pubblico da tempo pesantemente critico verso la gestione del presidente Vicente Grande, e la vicenda della cessione della proprietà del club che da mesi non trova un adeguato chiarimento.
La mischia là dietro sarebbe stata poi persino più confusa se l'Osasuna non avesse optato per il suicidio, facendosi anch'egli rimontare tre gol di vantaggio (e già è un'impresa segnarne tre in un colpo solo per la squadra navarra) dal Valladolid. Rimangono lì anche Athletic e Racing, pari in una brutta gara decisa da due gol rocamboleschi (deviazione sulla punizione di Yeste, lettura errata assai di Iraizoz sul cross di Colsa). Intanto, zitto zitto, il Deportivo prosegue la sua regolarissima marcia (anche qui decisiva una papera, Goitia regala il gol su punizione a Lafita).
CLASSIFICA
1 Barcelona 35
2 Villarreal 29
3 Valencia 27
4 Sevilla 27
5 R. Madrid 26
6 Atlético 24
7 Deportivo 24
8 Valladolid 20
9 Betis 18
10 Getafe 18
11 Málaga 18
12 Sporting 18
13 Racing 16
14 Almería 15
15 Numancia 14
16 Athletic 13
17 Mallorca 13
18 Espanyol 13
19 Recreativo 10
20 Osasuna 9
CLASSIFICA MARCATORI
Etoo 14 (Barcelona, 1 rig.)
Villa 12 (Valencia, 2 rig.)
Higuaín 10 (Real Madrid, 2 rig.)
Forlán 10 (Atlético Madrid, 1 rig.)
Messi 9 (Barcelona, 2 rig.)
Mallorca-Recreativo 2-3: David Navarro 14’(M); Ruben 25’(R); Jurado 35’(M); Adrián Colunga 42’(R); Javi Fuego 50’(R).
Deportivo-Málaga 2-0: Lafita 65’; Omar Bravo, rig. 69’.
Numancia-Almería 2-1: Solari, rig. 11’(A); Del Pino 19’(N); Goiria 51’(N).
Osasuna-Valladolid 3-3: Dady 18’(O); Nekounam 43’(O); Dady 57’(O); Goitom 59’(V); autorete Miguel Flaño 64’(V); Ogbeche 85’(V).
Racing-Athletic Bilbao 1-1: Yeste 49’(A); Colsa 83’®.
Sporting-Atlético Madrid 2-5(giocata sabato): Bilic 3’(S); Agüero 5’(A); Agüero 40’(A); Forlán 55’(A); Barral 61’(S); Maxi Rodríguez 72’(A); Forlán 81’(A).
Due 3-3, un 3-4, un 2-3, un 2-5, 44 gol nella giornata (non se ne segnavano di più dalla sedicesima giornata della Liga '98-'99, quando i gol furono 45 gol), 414 totali finora, la media più alta per i campionati a 20 squadre dagli anni '50 in poi.
Insomma, ci si sta divertendo, per una serie di fattori: errori e papere (in quantità decisamente sospetta in quest'ultima giornata, soprattutto nelle palle inattive è emersa una certa diffusa asineria), ma anche qualità degli attaccanti e voglia di giocarsela da parte di molte squadre, non solo nel Barça che dà l'esempio in cima alla classifica coi suoi 44 gol, ma anche lo Sporting con 23 gol fatti. Certo, ce ne sono anche 32 subiti, e Aguirre in conferenza stampa paraculeggia pesantemente dicendo che lo Sporting rappresenta "l'allegria della Liga", concetto peraltro ampiamente condiviso dal Kun e da Forlán, che di aiuti come quelli offerti dai difensori asturiani (ripropostisi sugli standard delle prime partite stagionali) non avrebbero nemmeno troppo bisogno a dire il vero.
Generosità pre-natalizia che si respira nell'aria, vedi anche il caso del Betis, un monumento all'inconcludenza. L'undici di Chaparro ruba l'occhio, dietro il Barça è una delle squadre più piacevoli: manovra armoniosa, tante soluzioni per il portatore di palla, mobilità sulla trequarti, ampiezza sugli esterni, combinazioni ad uno-due tocchi... però prima di segnare deve creare una quantita industriale d'azioni (evidente la mancanza di un killer: Sergio Garcia da centravanti si muove benissimo ma non è quel tipo di giocatore, mentre Pavone, unico ariete in rosa, non è completamente all'altezza della titolarità), e spesso capita che la partita la butti via.
Certo, anche il primo Espanyol di Mané ha avuto occasioni ghiottissime (nel primo tempo un palo di Sergio Sánchez e traversa di Callejón, interessante sostituto dell'infortunato Tamudo), sfruttando le palle inattive e il contropiede, ma dopo aver sbloccato il punteggio col solito "prezzemolino" Emana (se mi passate la definizione, "il Hleb nero", con un pochino di egoismo e di tiro in più rispetto al bielorusso), non puoi non vincerla una partita come questa.
Qui viene fuori l'altra faccia del Betis, squadra gradevole quando ha il pallone ma sin troppo vulnerabile quando sono gli altri ad averlo: si nota in maniera ricorrente come i verdiblancos a palla persa si spezzino in due, con troppi giocatori che rimangono oltre la linea della palla (ieri rimaneva praticamente il solo Capi in mediana, Mehmet Aurelio stazionava quasi permanentemente sulla trequarti avversaria, non so se in accordo con i piani di Chaparro), si fatica ad accorciare ed è eccessiva la facilità con la quale gli avversari ogni volta ripartono. A questo si aggiungono poi incertezze pesanti nella linea difensiva, in particolare la coppia di centrali Arzu-Juanito che continua a non convincere proprio, vedi anche il gol incassato ieri, francamente inaccettabile nelle sue modalità.
In questo contesto, anche una squadra ad oggi molto modesta come l'Espanyol (non ti trasmette proprio nulla, nemmeno indignazione), può approfittarne e creare occasioni facendo esclusivamente leva sul buon livello delle proprie individualità offensive.
Si ingarbuglia notevolmente la lotta per la salvezza: risucchiato l'Espanyol, riemergono Numancia e Recreativo e si inguaiano Almería e Mallorca. I soriani mantengono altissima la testa in questa loro lotta impari (il bilancio societario è da squadra di medio-bassa classifica... di Segunda) spuntandola su un Almería da ormai troppe giornate irriconoscibile, in caduta libera. Arconada compie un infelice ritorno a casa (fu lui l'anno passato a guidare il Numancia alla promozione) e comincia a mettere in discussione la propria panchina, visto sempre meno bene dalla tifoseria almeriense.
La vittoria del Recreativo è pesantissima, la prima della gestione-Alcaraz, e butta nella mischia un Mallorca in piena crisi, nel suo peggior periodo sotto la guida di Manzano, che non riesce proprio a trovare la quadratura di una rosa non priva di mezzi ma del tutto rinnovata rispetto alla passata stagione. Non tira una bella aria nelle Baleari, col pubblico da tempo pesantemente critico verso la gestione del presidente Vicente Grande, e la vicenda della cessione della proprietà del club che da mesi non trova un adeguato chiarimento.
La mischia là dietro sarebbe stata poi persino più confusa se l'Osasuna non avesse optato per il suicidio, facendosi anch'egli rimontare tre gol di vantaggio (e già è un'impresa segnarne tre in un colpo solo per la squadra navarra) dal Valladolid. Rimangono lì anche Athletic e Racing, pari in una brutta gara decisa da due gol rocamboleschi (deviazione sulla punizione di Yeste, lettura errata assai di Iraizoz sul cross di Colsa). Intanto, zitto zitto, il Deportivo prosegue la sua regolarissima marcia (anche qui decisiva una papera, Goitia regala il gol su punizione a Lafita).
CLASSIFICA
1 Barcelona 35
2 Villarreal 29
3 Valencia 27
4 Sevilla 27
5 R. Madrid 26
6 Atlético 24
7 Deportivo 24
8 Valladolid 20
9 Betis 18
10 Getafe 18
11 Málaga 18
12 Sporting 18
13 Racing 16
14 Almería 15
15 Numancia 14
16 Athletic 13
17 Mallorca 13
18 Espanyol 13
19 Recreativo 10
20 Osasuna 9
CLASSIFICA MARCATORI
Etoo 14 (Barcelona, 1 rig.)
Villa 12 (Valencia, 2 rig.)
Higuaín 10 (Real Madrid, 2 rig.)
Forlán 10 (Atlético Madrid, 1 rig.)
Messi 9 (Barcelona, 2 rig.)
Etichette: Liga
17 Comments:
Senti devo dire che mi piace molto il tuo blog, che ne dici di uno scambio di link?
Così ci postiamo commenti a vicenda ok? ;)
il link è http://serieaitalian.blogspot.com/
Ritornando alla sfida di ieri fra Real e Sevilla...
Ti elenco le tante cose che non mi hanno convinto in una gara sì molto divertente ed emozionante, ma anche piena zeppa di errori da ambo le parti:
1) avrò scoperto l'acqua calda, ma anche ieri una volta di più il problema principale del Madrid si è dimostrata la difesa, sì mal protetta dalla coppia di centrocampo composta da Gago e Guti, ma pessima in tutti e quattro (anzi, cinque considerando la serata no di Casillas) interpreti. Pessimi e quasi sempre fuori posizione Cannavaro e Sergio Ramos, che hanno sicuramente fatto rimpiangere Pepe, un mezzo disastro Marcelo (iocatore che personalmente sta deludendo non poco (e, sembrerà un paradosso, ma più in fase offensiva che in quella difensiva: tanto, da buon brasiliano qual è, era facilmente intuibile che dietro faticasse, è in fase di spinta che secondo me ha fatto vedere molto poco...altro che nuovo Roberto Carlos). Il migliore dei quattro dietro ieri è stato un giocatore ormai finito da tempo come Salgado, ed ho detto tutto.
2) Al di là della partita di ieri nella quale si è impegnato come quasi sempre, trovando anche la via del gol...uno dei problemi principali del Real Madrid (o meglio, dell'allenatore del Real Madrid, sia Schuster che un eventuale suo sostituto) è la presenza ingombrante e direi anche abbastanza scomoda di Raùl. Bisogna avere il coraggio di lasciarlo in panchina, perchè sia nel 4-3-3 che nel 4-2-3-1 che ha in mente il tecnico tedesco, non c'è spazio per il capitano dei Blancos.
3) A me questo Sevilla onestamente dice molto poco, non mi convince affatto...ieri non dico che si siano ritrovati sull'1-3 per caso, ma credo che siano più i demeriti da attribuire alla difesa del Real che gli effettivi meriti degli andalusi, che per la prima volta da una vita si sono NETTAMENTE indeboliti con le cessioni dell'ultima campagna estiva, non riuscendo a sostituire dignitosamente alcuni giocatori importanti ceduti.
4) Sempre per quanto riguarda il Sevilla...ma è possibile che non abbiano ancora capito come comportarsi sulla palle inattive?? Che disastro, quasi peggio della Russia agli ultimi Europei...
@ http
Grazie, ok per lo scambio di link.
@ Kerzhakov
Punto per punto:
1) Non credo che il problema sia la difesa, ma l'equilibrio generale. I centrali hanno sì pasticciato sul gol di Kanouté, ma non credo che abbiano giocato complessivamente così male... finiscono fuori posizione perchè è tutta la squadra che copre male il campo, e così loro si devono sdoppiare, ma non possedendo il dono dell'ubiquità i buchi si creano sempore da qualche altra parte.
Se l'attacco, che ricordiamolo ha tre punte, comincia a non disturbare l'inizio dell'azione, se la coppia di mezzeali Van der Vaart-Guti è praticamente inesistente in interdizione, se la squadra si allunga... allora vengono fuori le debolezze dello schieramento asimmetrico di Schuster (cioè un 4-3-3 nel quale la fascia destra è coperta da un solo giocatore)... gli avversari cercano costantemente il due contro uno nella zona del terzino destro (vedi le avanzate di Navarro ieri nel primo tempo, compresa quella da cui nasce il gol di Kanouté), costringono il Madrid a scalare disordinatamente propiziando queste situazioni in cui i difensori e Gago son costretti ad uscire dalla loro zona lasciando buchi... insomma è tutto un lavoro che dovrebbe iniziare dall'attacco e che dovrebbe portare tutta la squadra ad accorciare per evitare proprio queste situazioni. Lo hanno fatto bene soltanto nel primo tempo di Minsk.
2) L'hai detto tu, eh? Te ne assumi tutte le responsabilità? :)
3) Sono d'accordo, non mi ha nemmeno lontanamente persuaso il Sevilla, ha semplicemente svolto l'ordinaria ammninistrazione in presenza di un avversario malridotto.
Occhio, però, io francamente non lo vedo così indebolito come organico: vabbè, il passaggio da Alves a Konko onestamente fa venire i brividi, ma per il resto direi che le potenzialità son le stesse, anzi in alcuni giocatori come Squillaci e Fernando Navarro il mercato ha portato un miglioramento (Romaric invece è un discorso a parte: ha caratteristiche molto diverse da Keita, il talento c'è, ma deve proporsi con molta più personalità, è troppo timido).
Il punto non è il mercato, il punto è che il ridimensionamento è avvenuto nella mentalità e nello stile di gioco, quella di Jiménez si sta profilando come un'involuzione (discorso che ho sviluppato nel post su Sevilla-Valencia e nei commenti a Sevilla-Barça).
4) Qui concedo un minimo di tolleranza: prima delle schifezze di ieri, il Sevilla aveva recuperato una notevole solidità sulle palle inattive in questo campionato, quindi potrebbero essere state solo distrazioni di una serata.
Ciao Valentino, qualche riflessione e una domanda.
1) Al di là della polemica fine a sè stessa e del rendimento di alcuni giocatori chiave, direi che Shuster ha responsabilità enormi rispetto alla situazione madrilista. La squadra, come spesso rimarchi, è tatticamente squilibrata, gravemente lacunosa in interdizione nel mezzo, incapace di proteggere una difesa che anche secondo me è tutt'altro che scarsa. L'assenza di Diarra è un alibi solo parziale e comunque, assente l'ex Lione, il buon Bernardo avrebbe dovuto cambiare assetto e non insistere in un 4-3-3 che, oltretutto, vede almeno 2 attaccanti su 3 poco inclini a ripiegare in appoggio al centrocampo. Gravissimo inoltre l'atteggiamento di Shuster, quasi surreale in alcune dichiarazioni che denotano la sua incapacità sostanziale di trasmettere una mentalità vincente ai suoi (vedi discorsi su Casillas/Getafe, il delirio sull'impossibilità di vincere a Barcellona, le affermazioni rispetto alla cantera).
2) Il Siviglia si indubbiamente assai indebolito rispetto alla scorsa stagione. Le operazioni di mercato non mi hanno convinto affatto. Al di là dell'impossibilità di sostituire davvero Alves (Konko è comunque abbastanza sopravvalutato, è un muscolare oe poco più), il durissimo Dusher non vale certo Keita e Romaric è sempre stato il giocatore che state vedendo: grandi mezzi ma poca continuità. Anche in Francia denotava limiti caratteriali precisi, una sostanziale incapacità di proporsi fino in fondo in modo determinante per la squadra. Sono d'accordo su Squillaci e Navarro, ma non stiamo parlando comunque di elementi in grado di assicurare salti di qualità effettivi, piuttosto, avrei cercato reali alternative a Jesus Navas e Adriano, altri elementi sostanzialmente irrisolti, perlomeno rispetto alle loro grandi potenzialità. Jimenez fa quello che può e deve, ma non mi pare un allenatore in grado di elaborare un progetto di gioco pari a quello di Juande. Secondo me parliamo di un onesto mestierante della panchina, i lampi di genio non sono roba per lui, probabilmente. Io, a Siviglia, avrei visto bene Emery, ma questo è un altro discorso.
3) Ti volevo chiedere notizie di Nordtveit, centrale dell'Arsenal in prestito al Salamanca. L'avevo visto giocare con la Norvegia U19 e mi avevo impressionato parecchio, ma mi pare che in Spagna stia giocando poco. Mi sai dire di più?
Scusa se sono stato un pò prolisso.
Marcello
Ciao Valentino, ritornando al Real vorrei sapere cosa ne pensi di quello che ha detto Schuster in conferenza stampa:
"El partido contra el Barcelona me preocupa menos que cualquier otro partido. Allí no es posible ganar porque el Barcelona está arrasando y creo que este va a ser su año. El equipo puede hacer un buen papel allí. Pero de más no se puede hablar"
Realista oppure pessimista????
Da premettere che io non ho visto il Real ieri poichè guardavo il San Paolo, ma avendo visto il Barcellona sabato sera, non credo che al momento qualcuno possa andare a vincere al Camp Nou.
In pratica io la pensa pressapoco come lui, ma io non sono l'allenatore del Real; se lo dico io conta poco, ma se lo dice lui.......
Ciao, a presto.
@ Marcello
1) Come sai, il Madrid non mi entusiasmava già l'anno scorso, quando dicevo che aveva vinto per mancanza di concorrenti una Liga al ribasso (anche quest'anno il Barça sembra non avere concorrenti, ma certo la maniera in cui sta vincendo è la più brillante possibile). Io ricordo sempre la statistica di fine 2007 secondo la quale Casillas aveva dovuto compiere più interventi di Storari del Levante(!!!). Questo parla da sè.
Se l'avversario arriva con questa frequenza al limite dell'area, è evidente che l'organizzazione non è delle migliori.
Schuster non mi ha mai entusiasmato, la società ha fatto il resto. Poi ci si sono messi l'exploit del Barça e gli infortuni (che se son così tanti non possono comunque essere tutti casuali) ad aggravare la situazione.
2) Navas irrisolto? Non scherziamo. Un giocatore fenomenale, il miglior esterno destro della Liga e il migliore del Sevilla in questa stagione. Adriano si è un po' seduto da tempo, ma insomma, fra lui, Navas e Capel (e non dimentichiamo Acosta, giocatore interessante in prospettiva), il Sevilla è stracoperto da questo punto di vista.
Il centrocampo poi non ha il tasso tecnico di Madrid e Barça, ma fra Duscher, Romaric, Maresca, Renato e Fazio c'è una sufficiente varietà di soluzioni per tutti gli aspetti del gioco (costruzione, interdizione, gioco aereo, inserimenti, tiri da fuori). Duscher non ha sostituito Keita, ma Poulsen, e secondo me è stata una scelta molto intelligente, un giocatore di esperienza in attesa che si affermi Fazio, che a lungo termine è il vero erede di quel ruolo.
Keita è stato sostituito da Romaric, che ha caratteristiche come detto molto diverso: ok, non ha mostrato grande personalità, ma io direi che i margini di miglioramento ci sono.
Bisogna intendersi su Fernando Navarro e Romaric: io dico che trovare due giocatori che diano stabilità alla posizione di centrale destro e a quella di terzino sinistro (l'anno scorso spesso rappezzate, con ovvie conseguenze sull'affiatamento di tutto il reparto) sia un punto molto importante.
L'unico aspetto nel quale si è nettamente indebolito il Sevilla è la posizione di terzino destro: perdere Alves ha comportato la perdita di un giocatore fondamentale nello sviluppo della manovra. Ma, posto che Alves è insostituibile, non bisogna piangere sul latte versato, si può benissimo riorganizzare una squadra competitiva senza Alves.
Il problema, ripeto, è l'involuzione nel gioco, e non è questione di giocatori, ne rimangono tanti di ottimo livello in rosa.
3) Nordtveit, 3 presenze, 2 da titolare.
@ The Chosen One
Sarebbero frasi assurde da parte di un allenatore (al di là della plausibilità o meno del giudizio, un tecnico non può mettersi ad alzare bandiera bianca così), ma, come ho scritto nel post sulla partita di ieri, le leggo in un'ottica psicologica, come un mezzo per accrescere l'aura mediatica di invincibilità del Barça, cercando di togliere pressione ai suoi e sperando che gli uomini di Guardiola possano arrivare al Clasico eccessivamente convinti delle proprie possibilità. Se si va al di sotto della superficie delle dichiarazioni, certamente sconcertante, potrebbe anche rivelarsi una buona mossa psicologica.
44 gol in dieci gare.Una media di 4,4 gol a partita...C'è da farsi qualche domanda sul valore attuale della Liga?
Neanche la prolifica Bundesliga,spesso magnanima dal punto di vista tattico hai mai concesso questa media gol in codesto scorcio di stagione.
Mi pare un'involuzione preoccupante!
Ciao;-)
P.S.:concordo al 110%(come diceva il buon Romeo Anconetani)con Kerzhakov riguardo Raul,un giocatore che non mi è mai,e dico mai,piaciuto!
beh Vojvoda, ogni tanto giornate del genere capitano ovunque, anche in Italia, e non credo che il valore di un singolo torneo debba essere misurato prendendo il dato dei gol segnati in una singola giornata. E comunque preferisco una gara aperta, bella e combattuta che finisca, per dire, 3-3 rispetto allo schifo che mi sono sorbito guardando l'1-1 del Sardinero tra Racing e Athletic, partita tatticamente ineccepibile ma di una bruttezza sconvolgente.
Riguardo a Raul, vorrei spezzare una lancia in favore del capitano, giocatore che ho sempre ammirato moltissimo nonostante quella brutta maglia merengue che indossa. Il miglior Raul secondo me è stato un attaccante straordinario, perché pur avendo mezzi tecnici buoni ma non strepitosi è sempre stato decisivo per le sorti della sua squadra. Non è alto ma fa gol in acrobazia, non è fisicamente potente ma in area è molto difficile da marcare, non ha i piedi di un fuoriclasse ma ogni tanto tira fuori dal cilindro il gol bellissimo...insomma, qualche qualità deve pur averla, non credo giochi titolare nel Real da 15 anni perché racconta delle belle barzellette nello spogliatoio. Che adesso non sia più quello di una volta è palese, ma da qui a discuterlo in toto...beh, ce ne corre secondo me.
Grazie per la risposta su Nordtveit, Valentino...
Riguardo Schuster, la dirigenza del Madrid ha posto fine a ogni discussione: ingaggiato Ramos.
Ora sono estremamente curioso di vedere se Juande riuscirà a imporre un progetto vero, di gioco e non solo, in Siviglia Style, AL Real. Se ce la facesse sarebbe una fortuna per l'intera Liga. Tu che ne pensi?
Tornando al Siviglia, fermo restante che ognuno la vede come crede e che quello che tu dici è pure condivisibile, riferendomi a Navas ho parlato di "irrisolto rispetto alle grandi potenzialità", non ho scritto che è un brocchetto qualsiasi. Semplicemente, io mi aspetto moltissimo da uno come lui e, almeno nell'ultima stagione (quest'anno sta giocando effettivamente molto bene, quasi come 2-3 anni fa) non era stato sempre sui suoi livelli (come tu stesso avevi più volte rimarcato), palesando la mancanza di un giocatore che gli consentisse di ricaricare le batterie (e di questo parlavo io, non certo di un sostituto). Chiaro che parliamo sempre di un top player o, quantomeno, di un potenziale top player (ma anche Joaquin, restando nel ruolo, lo era).
Riguardo i centrali di centrocampo, resto della mia idea: non mi entusiasma nessuno dei Sevillani, salvo forse Maresca (per il quale ho un debole). E' chiaro però che mi rifaccio a parametri di valutazione alti perchè stiamo parlando del Siviglia... Tanto per spiegarmi meglio, uno qualsiasi dei centrocampisti di Jimenez, lo prenderei "di corsissima" per la mia povera Sampdoria (scegline tu uno a caso, andrà bene comunque)!
Marcello
@ Vojvoda e Edo
Anch'io concordo al 110%... ma con Edo.
Non mi sembra un metro di giudizio plausibile... l'unico metro di giudizio per il valore dei campionati è indiretto e di massima, ed è quello dei risultati nelle coppe nel corso di un certo numero di anni (ranking Uefa). Altri non ce ne sono, sennò finiamo col sommergerci tutti di "secondo me".
Tra l'altro faccio notare che i 45 gol in una giornata furono fatti nel '98-'99, ovvero quando eravamo lì lì perchè la Liga raggiungesse il livello di miglior campionato d'Europa, quale fu a cavallo fra la fine dei '90 e i primi del 2000. Questo non per fornire una prova di alcunchè, ma soltanto per dire che su dati di questo tipo non si può fondare granchè.
Riguardo a Raul... è stato un attaccante FAVOLOSO... faccio lo spelling... FA-VO-LO-SO. :)
Si può essere uno dei migliori giocatori degli ultimi 15 anni di calcio mondiale anche senza avere la tecnica migliore di tutti... basta avere un cervello così per capir gli sviluppi del gioco, un'ambizione smisurata e saper fare un po' tutto.
Ripeto ancora una volta comunque che dire che non avesse la tecnica migliore di tutti non vuol dire comunque farne un Inzaghi spagnolo, paragone che legittimerebbe una querela milionaria.
Raul non è stato solo gol, è stato SENSO DEL GIOCO, questo purtroppo non si vede così facilmente nelle dirette televisive, ma è una cosa d'importanza capitale.
@ Marcello
Chiarisco su Navas: proprio quest'anno dimostra che sta chiudendo il cerchio, sta trovando la sua dimensione. Sta giocando bene come forse non ha mai fatto, lo sta facendo in un contesto di gioco un po'deprimente e lo sta facendo senza Alves.
Sottolineo poi che è meno strapotente e giocoliere del miglior Joaquin, ma è molto più giocatore. è un giocatore estremamente valido dal punto di visto tatico, utile (da 6 in pagella) anche quando ha lo spunto annacquato.
Quanto al cambio in panchina del Real Madrid... BOH! Non so cosa pensare francamente, ora dovrò scrivere qualcosa, anche se son questi gli articoli che preferisco meno, quando devo improvvisare su notizie-shock...
Il Real a cavallo della migliore età di Raul(21-26 anni)era una compagine con autentici campioni,non per nulla soprannominata "Galactica"...
Fare l'elenco dei campioni che hanno vestito la "Camiseta Blanca" tra il 1998 e l'attualità è perfettamente superfluo.
Era impossibile che uno di buon talento venuto su dalla "cantera", e protetto come lui, non emergesse...!
Lungi da me l'idea farne un secondo Inzaghi,sarebbe una bestemmia tecnica,però a ricordare tutti i palloni super-invitanti che sono passati nei piedi di Raul,grazie ai compagni di merenda che si ritrovava non finiremmo più...
Piuttosto,si dimentica di dire che e'stato uno dei freni della Spagna,sbagliando sempre tutte le fasi decisive delle competizioni in cui spesso la Selecion aveva i giocatori migliori.
Prestazioni incolori,talmente anonime,spesso deleterie per la nazionale che ha spesso e volentieri fatto le spese della presenza del madridista...
La volta che si ha avuto il coraggio di escluderlo la nazionale ha stravinto l'Europeo,straripando offensivamente quasi ad ogni gara.
Se ci fermiamo ai gol fatti nelle coppe e analizziamo i numeri nudi e crudi,allora la coppia Inzaghi-Raul rappresenterebbe il meglio del panorama mondiale???
Proviamo ad analizzare Raul serenamente,senza farci prendere dal personaggio che è divenuto.
Allora...:Raul è abbastanza limitato tecnicamente pur avendo realizzato alcune reti molto molto valide(anche a Vieri e ad Inzaghi è capitato),dire che non possiede un grande dribbling è un eufemismo,è spesso fuori dalla manovra della squadra,non ha tiro da fuori,non batte benissimo(bene sì,non benissimo)i calci piazzati,è praticamente nullo nel colpo di testa,se non è per buttarla dentro da pochi passi,non è un trascinatore,nè un gran lottatore peccando spesso e volentieri di personalità(calcistica,beninteso)e
ha bisogno di fenomeni che gli orbitino attorno(Zidane un nome tra tutti...).
Ora,dire che Raul sia stato(ed è) un giocatore ed uomo intelligente,umile ed ambizioso non è una verità che ne evidenzia i pregi di calciatore,piuttosto un qualcosa che mette in risalto le vistose lacune tecniche,superate col il cervello(come dici tu)e la...nomea creatasi,gran schermo protettivo sul quale si può campare anni.
Che Raul abbia inciso sul gioco offensivo del Real,se non in fase di finalizzazione,mi sembra una forzatura piuttosto opinabile.
Mi sembra piuttosto che la Spagna pianga ancora(come dicevo)qualche manifestazione andata a ramengo causa la presenza IMPOSTA del suddetto.
Sulla Liga:il mio avviso,già espresso peraltro,è che rimanga il secondo torneo d'Europa dopo la Premier,ma che la copiosa nevicata di gol non può essere vista come un segno positivo.
Può essere anche un'accadimento occasionale e così come su Raul non dobbiamo soffermarci solo(o troppo) sui numeri,anche queste cifre vanno prese col beneficio d'inventario...
Ma attenzione,perché spesso sono il termometro indicante lo stato di salute di un torneo.
La regressione della Bundesliga a terzo o quarto(dipende dai punti di vista)torneo continentale,oltre ad altri fattori(esempio:mancati investimenti sulle grandi stelle internazionali),si nota anche da una media-gol spaventosa,garante sì di alto spettacolo per chi guarda, ma l'altra faccia della medaglia è che ciò è inversamente proporzionale al valore effettivo del torneo.
E'un motivo di analisi,
non un dogma,un semplice interrogativo da porsi,non una certezza assoluta,perché se così fosse allora la Francia(media 2,15)
e l'Italia(2,36),tra i maggiori 5 tornei avrebbero i due migliori...e invece così non è,perché vi sono molti fattori che determinano la media-gol di un torneo(primo tra tutti,come accennavo,la percentuale di "stelle" presenti ed incidenti sul rispettivo campionato e che aumentano esponenzialmente il valore dello stesso e presumibilmente il numero di reti)
Se prendiamo però un torneo dove non mancano certo(e in numero notevole)i grandi tenori come la Premier,notiamo che la media gol sinora si attesta a 2,60 per partita contro un 2,96 della Liga;Liga che è quasi ai livelli della Bundesliga(3,04),ma con l'attenuante(a favore della Liga)di possedere un numero di grandi giocatori molto più elevato rispetto al torneo tedesco.
Ripeto:è uno spunto d'analisi,non trinceriamoci nel nel nostro pezzo di terra da difendere rifiutando a priori uno spunto di riflessione.
Ciao;-)
Non è che rifiuto a priori, è che secondo me il numero dei gol segnati in una giornata (e anche quelli segnati in un singolo campionato), non è per me un valido spunto di riflessione. Tutto qui.
Riguardo a Raul, è stato certamente un freno per la nazionale nel 2004, quando aveva già cominciato la crisi, poi sapete tutti bene che io non ero certo un propagandista della sua convocazione in quest'ultimo Europeo...
Per il resto, è vero, non è mai emerso pienamente negli altri tornei, come gli altri suoi compagni è rimasto sottotono, anche se nel 2002 ha avuto sfortuna infortunandosi sul più bello (era partito bene nel girone)... comunque dire che sia stato deleterio per i compagni nei tornei prima del 2004 mi sembra decisamente esagerato...
Dal punto di vista tecnico, dire che sia stato un giocatore limitato, beh, non posso essere più in disaccordo, credo che gli ultimi anni abbiano fatto dimenticare tante giocate di alto livello che Raul ha fatto in carriera.
Per quanto riguarda la partecipazione alla manovra, il suo ruolo non è quello di Zidane o di Figo, ma io ho visto pochi giocatori intelligenti come Raul nel muoversi senza palla, nascondendosi e apparendo al momento giusto... altrochè se conta questo, se non essendo veloce nè potente in carriera è riuscito a prendere il tempo a migliaia di difensori, questo è un merito enorme.
Importa poco se non salta in dribbling l'avversario, la cosa più funzionale nel calcio molte volte è passare, smarcarsi e concludere... il fatto che Raul abbia saputo interpretare questo tipo di calcio come nessuno non lo sminuisce rispetto ad attaccanti che hanno fatto i loro gol dribblando mezza difesa... poi ricordiamoci che Raul all'inizio con Capello ha giocato da esterno sinistro di centrocampo, segnando tanti gol (alcuni dei capolavori, insisto) in una squadra in cui ancora non c'erano nè Zidane nè Ronaldo... anzi il miglior Raul si è visto quando giocava in coppia con Morientes...
ok, niente personalità, e allora la partita dell'Old Trafford nel 2000 dove la mettiamo? Quel gol piazzandola sul secondo palo? O la doppietta meravigliosa sempre allo United nel 2003? Non è sempre merito del fatto che avesse vicino Zidane, anche perchè, lo ripeto, ha fatto le cose migliori nell'era pre-Galacticos.
Vojvoda, scusa se te lo dico ma certe tue affermazioni ogni tanto mi lasciano perplesso...sembra quasi che tu debba dimostrare che La Liga è una sola (come dicono a Roma) o che Raul sia una pippa in modo incontrovertibile...
Ora, lasciando da parte il discorso sulla Liga (sposo completamente la tesi di Vale, l'unico criterio oggettivo per valutare un torneo è il coefficiente UEFA, il resto è fuffa), davvero non riesco a credere che un appassionato di calcio come te scriva che Raul è un senzapalle raccomandato che ha vinto solo perché giocava coi Galacticos ed è stato addirittura un peso per la sua nazionale.
Ora, io penso che tutto si possa dire di Raul, meno che sia un giocatore senza carattere. Forse tu non lo ricordi, ma nella tanto magnificata epoca dei Galattici (quella, per inciso, in cui il capitano giocò peggio) l'unico che correva dal primo all'ultimo minuto era proprio Raul, che ho personalmente visto giocare perfino da terzino (!) per coprire gli spaventosi buchi che certe fighette lasciavano in campo. Nel 2004 ho avuto la fortuna di vedere dal vivo Athletic-Real 4-2 e posso assicurarti che mentre Figo, Zidane e co. camminavano svagati per il campo, come se non toccasse a loro giocare, Raul lottò da solo per tutta la trequarti e segnò anche una splendida doppietta da bomber di razza.
Dire poi che il numero 7 ha segnato gol belli "come Vieri e Inzaghi" mi pare offensivo...ma quel gol in finale di Champion's al Valencia facendosi 50 metri palla al piede te lo sei scordato?
Ripeto, non sarà stato un fenomeno, ma neppure l'ultimo degli scarsoni...dal punto di vista tecnico Vale lo ha descritto alla perfezione e non c'è nulla da aggiungere.
Trovo tremenda, poi, la tua teoria della raccomandazione, secondo la quale uno come Portillo dovrebbe tuttora giocare nel Real, invece guarda che fine ha fatto. Raul gioca titolare da 15 anni e credo che solo in 3-4 stagioni abbia deluso (l'anno scorso, ad esempio, disputò un buon torneo). Se pensi che Del Piero, titolare inamovibile, di stagioni pessime ne ha fatte almeno 7-8, a stare bassi, non credo che sia il madridista il più fulgido esempio di protezionismo calcistico.
Sul discorso nazionale mi limito a dire che la Spagna di Francia '98 e Belgiolanda '00 non mi sembrava il classico squadrone imbattibile, anche perché aveva quei notissimi conflitti interni che solo l'ultimo Aragones è riuscito a risolvere, dando alla Seleccion la mentalità che era sempre mancata. Mi pare che Raul il suo l'abbia sempre fatto, magari senza brillare particolarmente ma anche senza fare schifo. Nel 2004, in parabola discendente, non ha giocato bene e il Savio non lo ha giustamente convocato per l'ultima Eurocopa, ma ricordarsi solo di questi episodi negativi sminuisce la dimensione di un giocatore degno, a parer mio, del Pallone d'Oro.
Un po'di gol di Raul.
VASCO DE GAMA INTERCONTINENTALE 98 (OPERA D'ARTE E GOL DECISIVO, Madrid pre-Galacticos)
http://www.youtube.com
/watch?v=ROwTLmM8Gmc
http://www.youtube.com
/watch?v=Mf9Ah13VPRo
Di seguito due TOP TEN dei suoi gol:
http://www.youtube.com
/watch?v=3w5ST3zYr28&
feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=BDK-
a3uOn5s&feature=related
TUTTI I GOL CON LA SPAGNA (filmato in due parti, la seconda fa un po' schifo... :)):
http://www.youtube.com
/watch?v=FvPbO7HtRyY&
feature=related
http://www.youtube.com
/watch?v=i3mZ0VRe_1w&
feature=related
Purtroppo alcuni gol che avrei voluto mettere (tipo quelli allo United) non li ho trovati.
Io ritengo che in non pochi di questi gol non ci sia solo fiuto o mestiere, ma che ci sia anche genio... certo non il genio di un grande numero 10...
@ Edo
Ho postato i video prima di leggere e pubblicare il tuo commento, comunque ribadisco che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, e sottolineo che Raul è stato derubato del Pallone d'Oro da Owen, nel 2001.
Io non ce lo vedo proprio Inzaghi a fare tutti quei gol in pallonetto o mettendo a sedere il difensore avversario, o con agganci perfetti su lanci dall'altra metacampo... il gol su pallonetto d'esterno allo Sporting Gijon... quello nel derby con l'Atlético nel '97, dribbling stretto in area e tiro defilatissimo quasi dalla linea di fondo, mamma mia!
Mi rendo conto di aver scomodato un pezzo grosso e suscitato un vespaio di reazioni.
Proviamo a fare chiarezza su tutti i punti contestatimi da Edoardo e Valentino premettendo che forse mi son spiegato un pochino male.
1.Non capisco l'affermazione di Edo sulla..."liga sia una sola(come dicono a Roma)....!
Non scrivo,ne penso che Raul sia un giocatore da Poli Ejido...
Ricordando che la Liga è a mio avviso il secondo torneo al mondo per valori assoluti,non posso non sottolineare un'involuzione che io(...ribadisco l'io)ho notato.
Se si andasse a ritroso nei post e nei commenti si troverebbero diversi miei attestati di lode verso il campionato spagnolo.
Se un qualche ridimensionamento mi è parso di coglierlo,ciò non vuol dire disprezzarne il reale(ed altissimo)valore,piuttosto intuire un'inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi,sebbene la Liga porti tutte e 4 le squadre agli ottavi di Champions.
2.Sono stato il primo in questo blog a menzionare il coefficiente Uefa come reale misuratore di valori.
Non è però l'unico ed incontrovertibile metodo per valutare l'andamento globale di un torneo,risulta essere il miglior strumento tecnico-numerico di misurazione di valori,ma non il solo.
3.Nel mondo non c'è solo il bianco ed il nero,ma esistono tutti gli altri colori,così come non è che se uno non è 100 debba per forza di cose essere ZERO!
Ora Raul per me è molto lontano dall'essere 100 senza però essere ZERO.
Ma siccome la stampa spagnola lo ha sempre sbattuto in prima pagina come divo pallonaro assoluto,lo ha sempre difeso,lo ha sempre sponsorizzato,lo ha sempre fatto passare per un marziano,è chiaro che smontando il calciatore Raul ed analizzandolo,credo che alla fine della fiera(e della carriera)si possa trarre un giudizio abbastanza obiettivo dicendo che sia stato di molto propagandato e sopravvalutato per i suoi reali mezzi.
4.Su Del Piero sfondi una porta aperta con me.Credi che non sappia che per almeno un quinquiennio sembrava un fantasma vagare nel campo ed ora è idolatrato da tutti per qualche gol di alta fattura in Champions ed in campionato?
Si è dimanticata subitaneamente la pessima immagine calcistica mostrata del trevigiano per diverso tempo tanto da far dire ai tifosi bianconeri..."Vendere uno così?E chi ce lo compra?"...!
Giusto Del Piero mi da l'aggancio per dire che nell'ultimo periodo vi sono stati dei calciatori incensati ed osannati aldilà dei propri meriti e valori.
Vuoi una lista?
Eccola:Del Piero,Raul,Totti,
Beckham,Owen(già citato da voi peraltro),Ballack...
Mi sembra rappresentino bene l'idea.
5.Sul fatto che Raul non godesse di protezioni e raccomandazioni,basta riguardarsi le fasi finali di molte delle ultime competizioni finali della Spagna...Euro 2000 su tutte...e concentrarsi sulle prestazioni del madridista...
6.Butragueno e Hugo Sanchez sono stati attaccanti molto, molto forti che inseriti nell'epoca "galactica" vissuta da Raul avrebbero dato lustro ben maggiore.Penso che il Villa del Valencia,il Torres dell'Atletico-Liverpool,il Luis Fabiano del Siviglia per fare qualche altro nome, siano attaccanti che avrebbero dato molto di più al reparto offensivo del Real al posto di Raul.
Voi ricordate diverse "perle",io ricordo un sacco di prove davvero deludenti,ma parlare di calcio è bello proprio per questo, perché spesso si hanno idee contrastanti.
Ciao;-)
Io non credo si possa discutere la cifra tecnica di Raul, la sensibilità del suo piede sinistro; semmai i suoi limiti sono sempre stati fisici, in questo sì, simile ad Inzaghi (oltre che per il senso del goal).
Il declino Raul è iniziato con l'arrivo di Ronaldo, prima di allora è sempre stato stabilmente uno dei primi 10 giocatori al mondo, ed avrebbe meritato almeno un pallone d'oro. E parlo da "barcelonista".
Ciao!
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