lunedì, novembre 22, 2010

Poteva venire un funerale migliore, Juanma.


Non analizzeremo l’Almería-Barça di avantieri. Questo blog solitamente non pubblica articoli sugli allenamenti infrasettimanali, e non vedo perché dovrebbe farlo quando vengono invece spostati al sabato. Parleremo del disastro dell’Almería, e dell’ esonero di Juanma Lillo, ormai annunciato da settimane.
Un altro fallimento nella carriera di un allenatore discusso, che dopo il “miracolo” del Salamanca di inizio carriera, quando arrivò ad allenare in Primera a soli 29 anni (record assoluto), dopo due promozioni consecutive ottenute partendo dalla Segunda B, non è più riuscito ad accompagnare alle belle parole i risultati, nonostante la stima di colleghi di prestigio come lo stesso Guardiola (che nelle elezioni del Barça 2003, da direttore sportivo designato del candidato Bassat, avrebbe voluto proprio Lillo sulla panchina blaugrana).
Dopo 28 giornate della Liga ‘95-’96 il Salamanca lo esonera, e da lì una sfilza di licenziamenti con Oviedo, Tenerife, Zaragoza, Ciudad de Murcia e Terrassa, condita dalla fama di parolaio (un blog raccoglie le sue perle) e dalla beffarda storpiatura in “Juan Malillo”, dall’aggettivo “malo”, cattivo.

Nel dicembre dello scorso anno prende in corsa l’Almería, dopo quasi dieci anni di assenza dalla Primera (esonero dal Zaragoza 2000-2001 dopo solo quattro giornate), e la cosa sembra anche funzionare. Solo pallone negli allenamenti, un’idea di gioco più attraente di quella di Hugo Sánchez, risultati e prestazioni più che interessanti, e un rispettabile tredicesimo posto finale.
Questa stagione però, con la possibilità di modellare sin dall’estate una squadra tutta sua, il tracollo. Tentativo dopo tentativo, è sembrato non capirci molto, fino al ridicolo col Barça. Era partito con l’ambiziosissimo intento di alternare al 4-3-3 un 3-3-1-3 alla Cruijff. Elaborare sin dalla difesa, possesso-palla come principio ordinatore anche della fase difensiva, addirittura difesa a tre con due terzini d’attacco nella seconda giornata, in casa con la Real Sociedad. Qui il primo campanello d’allarme: Juanma Ortiz come terzo a sinistra non è proponibile, voragini dietro ogni volta che l’Almería perde palla, partita riacciuffata con il carattere più che con il gioco, e difesa a tre definitivamente abbandonata.
Dopo la sconfitta casalinga col modestissimo Levante della quarta giornata poi cominciano a moltiplicarsi le voci di un esonero, allontanate solo momentaneamente dalla vittoria in casa del Deportivo (Kalu Uche segna e va ad abbracciare proprio l’allenatore), dal passaggio del turno in Copa del Rey (contro la Real Sociedad) e dal prezioso pareggio al Vicente Calderón contro l’Atlético Madrid. Ma che al presidente Alfonso García Lillo non piaccia, risulta esplicitamente dalle interviste in cui parla di gioco che non c’è e mette naso persino nei metodi di allenamento. Possiamo dire tranquillamente che non aspettava altro che uno 0-8 casalingo, e che Lillo si sia seduto sulla panchina almeriense quest’ultima giornata solo per evitare che il nuovo allenatore si bruciasse nel proibitivo scontro col Barça.

Ma è innegabile che Lillo non sia riuscito a costruire un’identità credibile per questa squadra, arrivando a sconfessare apertamente anche i suoi propositi iniziali. Sconcertante l’ultima trasferta, a Bilbao, dove il tecnico ha completamente snaturato la formazione-tipo, passando alla difesa a 5, lasciando in panchina le ali Piatti e Crusat, il creativo Corona e puntando su due punte pesanti come Goitom e Ulloa, in cerca del lancio verso le torri e del conseguente sfruttamento delle seconde palle. Però col resto della squadra che non sapeva come uscire dalla propria metacampo e avvicinarsi ai due attaccanti, questo restava un pio proposito. “Ragazzi, quello che abbiamo provato fino ad oggi era tutto sbagliato, tentiamo un’altra cosa completamente diversa che non sapete giocare”. Una dichiarazione di resa. In tutto questo, l’acquisto-clou dell’estate, la mezzapunta argentina Diego Valeri, che doveva rappresentare l’elemento decisivo per rafforzare l’idea di gioco, è scomparso, “vaporizzato” come un personaggio di 1984.

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4 Comments:

Blogger valentino tola said...

Marcelino in pole-position per la panchina dell'Almeria.

2:43 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Potrebbe essere una buona scelta ma il materiale umano è abbastanza scarso, tolti Diego Alves, Corona, M'Bami e Piatti, per il resto... la vedo dura!

11:22 PM  
Blogger valentino tola said...

Anche Michel, Bernardello (per me sottovalutato), Vargas, Valeri, Kalu Uche, Crusat... non mi piacciono i centravanti (Goitom e Ulloa... Negredo non è mai stato rimpiazzato realmente) i giocatori per una salvezza tranquilla ci sono.

Però non c'è ancora un'identità chiara. Peraltro mi sorprende che in tutte le sue giravolte di formazione Lillo non abbia provato una soluzione che secondo me poteva essere la migliore per la sua idea di calcio di possesso: Corona falsa ala sinistra.
Anche se l'ho citato prima fra i giocatori buoni, io Crusat l'ho sempre visto come un pesce fuor d'acqua in questo stile di gioco manovrato. E' un giocatore velocissimo, che ha bisogno di spazi ampi, contropiede come quello di Hugo Sanchez o comunque un calcio più diretto come quello di Emery. In spazi ristretti, con tempo per pensare, diventa un giocatore un po' modesto (Piatti invece è più adattabile). Quindi perchè non mettere Corona in un ruolo alla Iniesta, aggiungendo Valeri in mezzo per avere più giocatori pe creare superiorità e controllare il ritmo in mezzo al campo. A parte Corona falso centravanti in rarissime occasioni (alla prima giornata sul campo dell'Osasuna e qualche volta la scorsa stagione), Lillo non ha mai provato una soluzione di questo tipo.

Ora però non hanno più senso questi discorsi,c'è un nuovo allenatore e bisogna ricominciare tutto da capo.
Il nuovo allenatore è José Luis Oltra, retrocesso l'anno scorso con un Tenerife ulra-offensivo, divertentissimo, ma anche molto spuntato davanti e debole dietro.

12:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Valentino... non ho parole per quello che ho visto stasera... sempre che non mi sia sognato tutto...

Luca

11:44 PM  

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