sabato, giugno 09, 2007

Ore 21, tutti in trincea.

Romareda: Zaragoza-Real Madrid; Camp Nou: Barça-Espanyol; Ono Estadi: Mallorca-Sevilla. La Liga in gioco.
La giornata che probabilmente deciderà il campionato si gioca dopo due settimane di pausa per le nazionali. Tragicomico il calendario della RFEF. Dovrebbero spiegarci poi che necessità ci sia di giocare oggi, sabato, invece che domani, visto che mercoledì hanno giocato le nazionali, la prossima settimana non ci saranno partite infra-settimanali e un giorno in più di riposo avrebbe fatto comodo ai giocatori.

Il Real Madrid ha davanti a sè una finale sulla carta difficilissima, perchè il Zaragoza è una delle squadre migliori in casa e perchè per i merengues presumibilmente la vittoria è d' obbligo. Una serie di circostanze però mi fanno pensare che lo scenario sia molto più favorevole a Capello di ciò che si pensi, e che il Madrid disponga di un' imperdibile occasione per dare il colpo di grazia alla Liga.
Le caratteristiche del Zaragoza infatti sembrano adattarsi perfettamente ai punti di forza del Madrid, e al tempo stesso le assenze pesantissime dei padroni di casa (Diogo, Juanfran, Sergio Garcia) tolgono punti di riferimento fondamentali alla manovra di Victor Fernandez.
Diogo forse è il giocatore più importante del Zaragoza, un vero trascinatore: nella rosa non ha sostituti, e se ci aggiungiamo l' assenza dell' altro terzino Juanfran capiamo quanto facciano male tali assenze a un Zaragoza che affida la spinta sugli esterni esclusivamente ai suoi poderosi terzini.
Il tema fisso degli aragonesi infatti è questo: D' Alessandro a destra e Aimar a sinistra, trequartisti che partono dalla fascia inversa rispetto al loro piede prediletto, si accentrano a turno per dare la rifinitura alle punte (bravissime a incrociare con movimenti dal centro verso le fasce, sia Diego Milito che l' assente di stasera Sergio Garcia), mentre gli spazi lasciati liberi dai due trequartisti argentini sulle fasce vengono occupati dalle sovrapposizioni costanti di Diogo e Juanfran.
Ora invece Victor Fernandez dovrà letteralmente improvvisare i terzini: a destra Chus Herrero, un centrale, oppure, Piqué, centrale di stazza totalmente inadatto alla fascia, oppure, molto più improbabilmente, un centrocampista come Celades; a sinistra potrebbe invece essere costretto a schierare Zapater (ma Gustavo Nery che fine ha fatto?), col doppio svantaggio di avere non solo un giocatore inadatto al ruolo, ma anche di sottrarre al centrocampo il suo giocatore-chiave, quello in grado di tenere sempre le distanze giuste fra i reparti.
Senza terzini di spinta, il Zaragoza non potrà approfittare delle terribili lacune difensive del Real Madrid, che proprio nella coordinazione dei movimenti difensivi ha il suo punto debole: gli esterni di centrocampo (nello specifico Robinho) infatti non danno mai la copertura al terzino, il terzino si trova in inferiorità numerica, uno dei centrali quindi è costretto ad andare ad aiutarlo (Cannavaro si è fatto apprezzare quest' anno per i continui errori di posizionamento: o si allarga troppo sulla fascia e lascia scoperta la sua zona, o va incontro all' avversario in maniera precipitosa oppure rimane troppo dietro e lascia che l' avversario arrivi dentro l' area) e qui spesso è cascato l' asino, visto che le diagonali dei terzini raramente funzionano e si creano buchi a centro-area.
E' chiaro che senza poter mettere pressione sulle fasce (l' unica possibilità sarebbe quella di spostare Ewerthon dal ruolo di seconda punta a quello di ala destra, come giocava nel Dortmund), il Zaragoza avrà molte difficoltà a innescare questo circolo vizioso per il Madrid.
Sa benissimo il Real Madrid dove deve colpire: invitare il Zaragoza a scoprirsi per poi attaccare le fasce. Fondamentale sarà la diagonale Beckham-Robinho: l' inglese verrà a chiedere palla alla difesa per cercare subito di ribaltare il fronte coi suoi lanci millimetrici, ad innescare l' uno contro uno micidiale di Robinho. Robinho che potrebbe fare danni inenarrabili contro giocatori corpulenti e senza il passo del terzino: sia Chus Herrero che Piqué inevitabilmente soffrirebbero il brasiliano, senza contare che ciò procurerà molto probabilmente tanti calci piazzati a favore del Madrid, una vera manna per chi ha trovato nella connessione Beckham-Sergio Ramos (o Beckham-Diarra) la pietra filosofale. Probabilmente si potrebbe pensare, come soluzione d' emergenza, a non far respirare Robinho con una marcatura ad hoc di Zapater, ma siamo nel campo del fantacalcio.
Va tenuto poi in considerazione che il Real Madrid dispone di molti giocatori in grado di cambiare le cose a partita in corso: il Zaragoza ha assoluto bisogno della vittoria per la sua corsa-Uefa, per cui anche se il risultato rimarrà sullo 0-0, dovrà scoprirsi e questo aumenterà gli spazi per un rifinitore come Guti (giocatore che Capello vede solo a partita in corso) e per un attaccante veloce come Higuain, oltrettutto molto caparbio, verticale ed incisivo nelle azioni di rimessa e nell' uno contro uno, decisivo sia contro l' Espanyol che contro il Recreativo.
Oltre alle assenze e ai motivi tattici, fa inclinare il mio pronostico verso il Real Madrid l' aspetto della tenuta psicologica. Abbiamo imparato a conoscere il Zaragoza, squadra discontinua non solo da partita a partita ma anche all' interno degli stessi 90 minuti, con un crollo puntuale ogni volta che passa la soglia dell' ora di gioco.
Il Zaragoza esiste come squadra soltanto quando ha il possesso-palla a favore, e non dubito che staserà farà la partita e probabilmente giocherà meglio e si avvicinerà di più all' area di Casillas di quanto il Real Madrid potrà avvicinarsi a quella di César.
Ma non è questo il punto, perchè il Real Madrid ha costruito questo suo campionato proprio sulla capacità di capitalizzare al massimo le poche occasioni create, di trarre il massimo da un gioco poco presentabile, sulla base della "furia" che mette nelle sue improvvise folate offensive. In una parola, Ruud Van Nistelrooy (che si potrebbe trovare molto a suo agio in contropiede attaccando la fascia lasciata scoperta dal Zaragoza). Son sicuro quindi che, quando arriverà l' inevitabile calo dei padroni di casa, il Madrid sarà prontissimo a colpire.

Il Barça aspetta notizie, ma intanto deve fare il suo dovere nel derby con un Espanyol che, premio in denaro o no da Madrid, metterà il massimo impegno in campo, per motivi di orgoglio e di onore. Le due squadre si sono già sfidate in settimana nella finale di Copa Catalunya vinta dal Barça ai rigori ma, come dire, non è proprio la stessa cosa (a parte lo spirito della sfida, era un Barça pieno di riserve e di canterani).
Assente Ronaldinho, una sola giornata di squalifica (ci sarà a Tarragona), lo sostituirà nel tridente Iniesta. Passa un po' in secondo piano, ma non sottovaluterei l' assenza per squalifica di Edmilson: il ritorno del brasiliano aveva dato un po' di equilibrio in più al centrocampo (Rijkaard finalmente l' ha fatta finita coi "tre piccoletti"), e la sua assenza potrebbe rivelarsi pericolosamente favorevole a un maestro come De la Pena, tanto più che Motta non dà nessuna fiducia.

Terzo incomodo il Sevilla. Pensate un po' a questa combinazione: il Madrid pareggia a Zaragoza (non impossibile in assoluto), il Barça pareggia (già più difficile, ma non da escludere completamente), il Sevilla vince. Indovinello: chi andrebbe in testa?
Comunque il Mallorca in casa sua non è semplicissimo (nessuno lo è in questa Liga, a parte Real Sociedad e Nàstic). Già all' andata fece lo scherzetto al Sanchez Pizjuan, non si sa poi se questo aver già raggiunto l' obiettivo stagionale inviti a lasciarsi andare oppure doni quella serenità per fare una bella partita e inguaiare il Sevilla.
Manzano riproporrà il doble pivote Pereyra-Basinas che utilizza in tutte le sfide contro le grandi squadre, ma non potrà disporre di Jankovic, impegnato con la Serbia Under 21 ( e qui torniamo al pastrocchio di calendario della RFEF). Juande Ramos invece non avrà la sua coppia d' attacco migliore Kerzhakov-Kanouté (troppi problemi fisici per il maliano in questo finale di stagione, un peccato).

Villarreal-Athletic Bilbao e Atlético Madrid-Celta sono altri due incroci cruciali fra Uefa e lotta-salvezza. Il submarino è in stato di grazia e vede a un solo punto l' aggancio al sesto posto e all' Atlético (ma anche il Zaragoza, due punti sopra, potrebbe essere scavalcato nel caso perdesse con il Madrid), mentre il Celta èall' ultimissima spiaggia: neanche una vittoria al Calderon potrebbe bastargli ove Athletic e Betis (contro l' Osasuna) vincessero le loro partite, perchè i galiziani sono a -4 dalle quart'ultime.
La Real Sociedad spera nella benedizione divina contro un Racing da vacanza (non ci saranno nè Zigic nè Garay). Il meritevole Levante potrebbe mettere al sicuro la salvezza nel derby contro un Valencia presumibilmente rilassato.
Deportivo-Recreativo e Getafe-Nàstic sono le inutili sfide dell' inutile giornata di domani (questa è un' altra trovata geniale...)

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8 Comments:

Blogger Entius said...

Questo finale di campionato è interessante. Meriterebbero lo scudetto tutte e tre.

3:08 PM  
Blogger valentino tola said...

Credo rischierò l' infarto stasera :)
Io la penso esattamente all' opposto: non lo meriterebbe nessuna delle tre. Diciamo però che, dovendo scegliere, il Sevilla sarebbe la vincitrice di gran lunga più dignitosa.

3:22 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Io seguirò diretta gol da appassionato di calcio, non da tifoso. A te Vale, che sei tifoso del Barça (se non sbaglio) e appassionatissimo di calcio spagnolo auguro un finale bello come quello che la Bundes ha regalato a noi "bundes-dipendenti".

7:28 PM  
Anonymous Anonimo said...

la mia sensazione è che tra i due litiganti...
il saragozza non ha bisogno dei terzini di spinta oggi perchè può giocare essenzialmente di rimessa dove è letale.
il Barcellona gioca un derby difficilissimo e potrebbe essere distratto dalle notizie (favorevoli?) della romareda.
....
KUBALA

8:00 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Antonio
Grazie, più che bello spero che sia buono :)

@Kubala
Bentornato. Secondo me il Zaragoza sarà costretto a fare la partita. Il Real Madrid non credo sappia e voglia farla, gli bastano quel paio di occasioni.
Spero comunque anch'io che il Zaragoza possa disporre del gioco di rimessa, con Aimar a condurre e Diego Milito ed Ewerthon velocissimi in profondità, sarebbe decisamente un buon segno.
Non mi fido dell' Espanyol.

8:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

dopopartita. ancora incredibile fortuna del madrid. e il Barca dimostra ormai che non è più un problema di concetrazione ma manca filtro a centrocampo. punto. come avevamo previsto non sarebbero state rose e fiori per i due contendenti vincere , anzi per i tre. la bella prova del Mallorca comunque lascia speranze sul fatto che almeno un pareggino lo possa strappare al Bernabeu. magari con gol di Maxi?
per nopn parlare delle altre partite incredibili lo 0-5 preso dal betis e del sempre più Patetico di Madrid. Viva la Liga!
KUBALA

11:13 PM  
Blogger valentino tola said...

Mamma mia, come fai ad essere così ottimista?
Mi sono espresso in termini molto simili ai tuoi sul centrocampo nel post che ho scritto proprio mentre mi mandavi questo commento.

Comunque, se Maxi segna e ci regala la Liga, giuro che non ne parlerò mai più male :)

1:22 AM  
Anonymous Anonimo said...

non mettere limiti alla provvidenza. e alle pecche del real. come avevo detto prima dell'utlimo turno avevo più paura del barca che del real. il mallorca è squadra ostica che si difende benissimo. un pareggino , pure 0-0 lo può strappare. già lo ha fatto contro il siviglia, sennò a quest' ora addirittura di tre squadre appaiate. maxi sembra predestinato. ma se finisce 0-0 va bene lo stesso. non mettere limiti a questa pazza pazza liga.
poi se non ce la facciamo, pazienza, forse è la volta buona che beguiristain si da una svegliata.
KUBALA

11:27 AM  

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