EUROPEO UNDER 17: le altre squadre.
Inghilterra
Ottime doti di palleggio, 4-2-3-1, manovra interessante, ma anche qualche incertezza di troppo nella coppia di difensori centrali Pierce (Birmingham)-Spence (West Ham), talvolta in difficoltà anche a gestire situazioni assai semplici (soprattutto nella gara col Belgio, va detto che poi son migliorati).
Interessante, ma veramente interessante, il centravanti Rhys Murphy dell’ Arsenal: bravo di testa, sia come sponda che come terminale sui cross dalle fasce, ma bravissimo pure palla a terra. Tecnico ed elegante, protegge bene il pallone, fa salire i compagni e si defila spesso sulle fasce per puntare l’ avversario e saltarlo in scioltezza con doppi passi e altre soluzioni in bello stile.
Ottime notizie anche dall’ esterno sinistro di centrocampo Daniel Rose del Leeds United (impiegabile anche da centrale di centrocampo, ma non è la stessa cosa), difficile da controllare quando accelera, sinistro potente, inisidioso e preciso sui cross. Anche il suo sostituto, Nathan Porritt del Middlesbrough, punta l’ uomo con buona personalità, e ricorda un po’ Stewart Downing.
Proseguendo con la gara dei sosia, il terzino destro del Chelsea Seth Ofori-Twumasi (chiare origini ghanesi), pur molto grezzo, con la sua potenza non può non far venire alla mente Micah Richards, così come Tristan Plummer del Bristol City, jolly dell’ attacco impiegato soprattutto sulla fascia destra, per il baricentro basso e il gioco scattante fa pensare a Wright-Phillips.
Stella della formazione, pur con le inevitabili pause (un fantasma nella finale con la Spagna), il trequartista del Crystal Palace Victor Moses (3 gol, capocannoniere del torneo col tedesco Kroos): è la classica mezzapunta che ama entrare spesso in contatto col pallone, accarezzarlo e favorire i movimenti dei compagni. Magari indugia un po’ troppo in queste sue azioni, ma diventa ubriacante con le sue finte di corpo, mandando a vuoto gli avversari per liberare la conclusione con entrambi i piedi. All’ eccellenza tecnica accompagna una ragguardevole forza fisica, solido nel corpo a corpo ed imperioso in elevazione.
Si completa bene la coppia di centrali di centrocampo: il rosso Michael Woods del Chelsea fa la parte del motorino, mentre Henry Lansbury dell’ Arsenal è il regista. Grande talento questo, il perno della manovra, eccellente visione di gioco, destro calibratissimo nei cambi di gioco e pericoloso nella botta dalla distanza (gran gol contro l’ Olanda). Brutto incidente nella semifinale con la Francia, la sua assenza si è fatta sentire tanto nella finale con la Spagna. Ottima falcata e buone sovrapposizioni per il terzino sinistro del Leicester Joseph Mattock.
Belgio
Hanno sfiorato il colpaccio i padroni di casa, contro una Spagna sulla carta inaffrontabile (basti pensare che prima dell’ Europeo le due nazionali si erano già sfidate in amichevole, con risultato di 6-1 per le Furie Rosse). Ci hanno sperato soprattutto dopo l’ espulsione di Pichu e l’ 1-0, ma poi Bojan e i calci di rigore hanno impedito l’ impresa.
Grande prestazione in semifinale, se non altro in rapporto alle possibilità, che erano sinceramente piuttosto scarse. Buona volontà, sacrifico e al resto ci pensi Eden Hazard, talento fra i più luminosi visti nella manifestazione, e parliamo di uno dei pochi classe ’91 presenti al torneo. Il Lille se l’ è già accaparrato, e gli facciamo sentitamente i complimenti: trequartista dalle accelerazioni esplosive, Hazard ha sbalordito per l’ estro vulcanico e le giocate tecnicamente superlative, come un controllo a seguire con il tacco+sombrero contro l’ Inghilterra (una cosa che già ci mostrò Ronaldinho nel 2004-2005 contro l’ Osasuna), rabone, colpi di tacco e chi più ne ha più ne metta.
Comunque non si lascia andare più di tanto con le giocate fini a se stesse, e appena vede lo spazio non indugia e ci si getta palla al piede, creando enorme scompiglio, come possono ben testimoniare i difensori della Spagna, che nei supplementari hanno patito le pene dell’ inferno di fronte alle sue scorribande.
Lontani anni luce da Hazard, ma comunque interessanti, l’ ala sinistra Kevin Kis del Genk, grande spunto in velocità, giocatore molto verticale, determinante con la sua doppietta nel 5-1 all’ Islanda, e il terzino sinistro Ringoot dell’ Anderlecht, longilineo, discretamente elegante e dal buon fiuto del gol specie sulle azioni da calcio piazzato. Gigantesco, ma tutto da sgrezzare, il centravantone nero Christian Benteke, anch’ egli di proprietà dell’ RC Genk.
Francia
Francamente deludenti i galletti, nonostante l’ uscita a testa alta nella semifinale con l’ Inghilterra. Grandi potenzialità atletiche in alcuni giocatori (su tutti il colossale Alfred N’Diaye del Nancy, centrocampista davanti alla difesa nel 4-3-3, e Mamadou Sakho, difensore centrale che ha già esordito nella prima squadra del Paris Saint Germain), ma pesanti limitazioni nell’ impostazione della manovra e talento concentrato in poche individualità.
Parlando di talento, non è comune quello di Henry Saivet, anche se più che esibirlo lo lascia solo intravedere. Anarchico, tremendamente irregolare, può partire sia dall’ ala destra che dalla sinistra, ma l’ istinto lo porta a vagabondare sulla trequarti in cerca dell’ oggetto del suo desiderio, il pallone. Al momento esiste solo con quello, ha una rapidità d’ esecuzione eccezionale e può sfoderare di tanto in tanto giocate assolutamente fuori dalla logica.
Molto acerbo, e sarebbe strano se a 17 anni fosse il contrario, il suo gioco va sfrondato parecchio. Ha giocato maluccio in quest’ Europeo, ma ciò non toglie al Bordeaux la voglia di lavorarci sopra, se è vero che lo ha tempestivamente sottratto agli assalti dei soliti predoni d’ Oltremanica facendogli firmare già un contratto da professionista.
Nettamente meno talentuoso, ma già più concreto e maturo di Saivet è Damien Le Tallec del Rennes, fratello minore della promessa mancata Anthony (ora riserva al Sochaux): centravanti, ha trascinato l’ attacco più di quanto non abbiano fatto Saivet e l’ inefficace Thibault Bourgeois (due gol divorati nel recupero della semifinale con l’ Inghilterra). Caparbio, bravo a giocare di sponda e a proporsi in profondità, buon controllo di palla e freddezza in zona-gol.
Grande impressione ha destato il difensore centrale Mathieu Saunier del Bordeaux, impeccabile, rapido ed elegante in ogni suo intervento e molto più convincente del suo compagno di reparto Sakho. Buon rendimento quello dei terzini, Nicolas Seguin (buone doti di spinta) del Lione a destra e Abdel El Kaoutari del Montpellier, terzino sinistro veloce e molto disciplinato tatticamente.
Germania
Gli addetti ai lavori (fra i quali lo stesso Santisteban) la davano per favorita, ma dopo il convincente 2-0 d’ esordio all’ Ucraina, un inspiegabilmente disastroso secondo tempo che regala la rimonta e vittoria per 2-1 ad una Francia certamente inferiore sul piano tecnico, e infine il bloccatissimo (e noiosissimo) 0-0 con la Spagna che a sorpresa la taglia fuori dalle semifinali. Fortunatamente, è comunque arrivato un posto per i Mondiali di categoria (che si giocheranno ad Agosto in Corea) grazie alla vittoria per 3-2 nello spareggio fra le terze classificate dei due gironi contro l’ Olanda.
Comunque, al di là dei risultati contingenti, paiono già lontani i tempi in cui ci si preoccupava per lo scarso ricambio generazionale del calcio tedesco. Di talento ce n’è tanto, e solo a sprazzi purtroppo i teutonici hanno mostrato il loro miglior calcio. Un gioco offensivo e verticale, palla a terra, con tocchi di prima e costanti sovrapposizioni, molto interessante nella sua coralità.
Talentuosissima la coppia d’ attacco Kroos-Bigalke, intercambiabili nei ruoli di prima e di seconda punta, molto mobili e tecnici, abilissimi a dialogare e ad aprire spazi agli inserimenti dei compagni dalle retrovie.
Toni Kroos, già presente all’ Euro Under 17 disputato l’ anno scorso in Lussemburgo, è già tenuto sotto stretta osservazione dalla prima squadra del Bayern Monaco, che lo ha arruolato anche per alcune amichevoli. Alto, ben piazzato fisicamente, ottime qualità tecniche, buono lo spunto in velocità ed eccellenti i tempi di gioco sulla trequarti, grande protezione della sfera e perfette rifiniture.
Ancora poco strutturato, ma assai stuzzicante il talento di Sascha Bigalke, seconda punta dell’ Hertha Berlino: piccoletto di 1,67 m., rende al meglio negli spazi stretti, per l’ agilità, la grande tecnica e le accelerazioni.
Era partito come stella del centrocampo l’ “inglese” (gioca infatti nel settore giovanile del Bolton) Kevin Wolze, mancino elegantissimo dall’ ottima visione di gioco, ma progressivamente è calato fino a perdere il posto contro la Spagna e nello spareggio con l’ Olanda. Sempre propositivo il contributo del terzino sinistro Konstantin Rausch dell’ Hannover, motorino dallo stile di gioco molto aggressivo e coinvolgente, cerca sempre l’ anticipo, l’ uno-due e si sovrappone costantemente.
Nucleo dominante quello del Bayer Leverkusen, che sta lavorando benissimo coi giovani: fra gli altri Henning Sauerbier, cursore instancabile sulla fascia destra del centrocampo (magari però fa un po’ troppi chilometri a vuoto), Richard Sukuta-Pasu, primo ricambio per l’ attacco, un cristone di origine congolese prepotente dal punto di vista atletico, ma anche parecchio approssimativo tecicamente parlando, comunque decisivo con la sua doppietta nello spareggio con l’ Olanda.
Su tutti i rappresentati delle “Aspirine”, primeggia però Nils Teixeira, uno dei difensori in assoluto più interessanti della rassegna. Non è alto, però ha un’ ottimo scelta di tempo e al centro della difesa fa sentire tutta la sua personalità. Rapidissimo, bravo nell’ anticipo, infallibile e spettacolare nelle chiusure laterali.
Olanda
Purtroppo posso dire pochissimo dei giovani oranje, avendoli potuti vedere solo nella partita contro l’ Inghilterra, quella dove hanno avuto la sfortuna di giocarsi la qualificazione nel girone senza poter contare oltrettutto sui due giocatori di maggior richiamo della rosa, il centrocampista Daley Blind (2 gol contro l’ Islanda), figlio della bandiera dell’ Ajax Danny, e Genero Zeefuik, prima punta che ha già esordito nella prima squadra del PSV. Entrambi infortunati, Zeefuik è riuscito a tornare nello spareggio contro la Germania, ma l’ Olanda è rimasta a mani vuote, sconfitta 3-2 e privata anche dell’ ultima piazza disponibile per il prossimo Mondiale Under 17.
Mi sono parsi interessanti alcuni sprazzi di Luis Pedro e Georginio Wijnaldum, entrambi del Feyenoord. Il primo è un’ ala sinistra dall’ ottimo gioco di gambe, che essendo destro ama spesso convergere verso il centro, il secondo è un trequartista dal notevole tasso d’ elettricità.
Islanda
Mai visti, mai sentiti. Mi sa che non mi son perso granchè: 0 punti, 1 gol fatto, 10 subiti. Già un successo essere arrivati alla fase finale, grande sorpresa delle qualificazioni.
Ucraina
Anche qua ho potuto vedere poco, giusto un tempo contro la Germania. Nelle qualificazioni ha eliminato l’ Itali, però è risultata chiaramente la cenerentola del girone A. L’ elemento di maggior talento Artur Karnoza, trequartista brevilineo dal dribbling stretto e dal destro molto insidioso sui calci piazzati.
Etichette: Calcio giovanile, Giocatori
2 Comments:
Buon sommario, eccellente Lansbury!
Notevolissimo Lansbury, riusciremo a vedere lui e Fran Mérida nella prima squadra dell' Arsenal?
Il mio top 11 del torneo (4-2-2-2):
De Egea; Seguin, Saunier (Teixeira), Rochela, Rausch; Camacho, Lansbury; Hazard, Moses (Iago Falqué); Kroos, Bojan.
Posta un commento
<< Home