TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA: Barcelona-Betis 1-1: Ronaldinho, rig. (Ba); Sobis (Be).
Il suicidio perfetto infine è stato portato a compimento. La fase decisiva della partita, quella in cui il Barça probabilmente butta via la Liga (ora è a pari punti col Real Madrid, ma i merengues hanno il vantaggio degli scontri diretti, e alla prossima c’è la bestia nera Atlético Madrid), è la seconda parte del primo tempo: qui infatti un Barça francamente ottimo, armonico nella manovra ed ispirato nei suoi solisti, manca più volte l’ occasione di aggiungere un altro gol al rigore trasformato in apertura da Ronaldinho, quel 2-0 che permetta di chiudere la partita e scacciare definitivamente i fantasmi di Getafe.
Un po’ di imprecisione e un po’ di sfortuna: tre occasioni per Eto’o (in una di queste sfiora un gol leggendario, con una rovesciata alla Parola) e una per Iniesta che, penetrato in area, calcia a lato.
La sopravvivenza del vantaggio minimo finisce con l’ incidere pesantemente sugli equilibri psicologici del Barça alla ripresa del gioco. Il secondo tempo infatti è tutto giocato sulla paura (il fattore psicologico sta decidendo e deciderà questa Liga), sembra uno di quei film horror dove ci si aspetta che il mostro spunti da un momento all’ altro.
Non importa che il Betis confermi ancora una volta di ignorare l’ ABC del gioco del calcio, fa tutto un Barça paurosamente contratto, che nel secondo tempo non riesce più a distendersi e che non viene certo risollevato dai cambi di pura emergenza proposti da Rijkaard: Edmilson per Ronaldinho e Saviola per Messi (il primo cambio lo posso capire, viste le basi fragilissime del trivote Iniesta-Deco-Xavi, il secondo invece andrebbe spiegato approfonditamente).
Eccolo allora il Mostro, che assume le gentili sembianze del subentrato Sobis: incredibile la deconcentrazione dei giocatori del Barça, con Eto’o che saluta un suo amico in tribuna e non si accorge del calcio di punizione battuto rapidamente da Assunçao, Iniesta che resta fermo e Sobis che entra indisturbato in area e trafigge Valdés sul suo palo, non certo impeccabile il portiere blaugrana, che precedentemente aveva salvato su una conclusione di Fernando alla fine del primo tempo e una di Isidoro poco prima dell’ 1-1.
Al Barça resta solo il recupero per gettarsi alla disperata in attacco, ma la conclusione sotto misura di Iniesta viene deviata in angolo e la punizione di Deco è alta, e la Liga si allontana.
I MIGLIORI: Straordinario Puyol: ha provato a tenere in piedi da solo la difesa, ma alla fine ha dovuto cedere anche lui. Essendo al corrente dell’ insostenibilità dell’ uno contro uno in velocità fra Odonkor e Van Bronckhorst, ha sempre aiutato Gio, esibendo chiusure maestose e una eccezionale lettura delle situazioni. Leader vero, l’ unico che non nutre mai dubbi.
Il meglio del Barça, a livello collettivo ed individuale, si è visto nel primo tempo: Deco, al ritorno dopo l’ assenza delle ultime due settimane, ha sfondato sulla trequarti, procurandosi il rigore ad inizio partita e assistendo Eto’o con uno splendido cross d’ esterno destro, poi sciupato di testa dal camerunese. Col passare dei minuti però il portoghese è calato sensibilmente.
Ottimo anche il primo tempo di Iniesta, dappertutto per il campo, utile in copertura e pronto a sorprendere con gli inserimenti palla al piede (però giocando dove gioca se perde palla può scatenare contropiedi mortali).
Eto’o mostra un attitudine vorace e gesti atletici impressionanti, ma non riesce a saziare la sua fame di gol nel primo tempo, in ben tre occasioni: sfiora il capolavoro in rovesciata, ma il gol di testa se lo mangia tutto intero, mentre il sinistro a lato è un po’ approssimativo. Son tanti e molto pesanti i gol sbagliati nelle ultime giornate, e inoltre la sua distrazione, assieme a quella di Valdés, costa il gol del Betis.
Sobis decisivo: smarca Isidoro nell’ occasione sciupata dal canterano davanti a Valdés e poi segna un gol pesantissimo, ancor più per il campionato del Barça che per la salvezza del Betis (finchè c’è questo Celta, sconfitta sanguinosa in casa nello scontro diretto col Levante, le preoccupazioni non si acuiscono più di tanto).
I PEGGIORI: Insicuro Thuram, combina una stupidaggine incredibile che a fine primo tempo rischia di costare il gol di Fernando. Completamente fuori partita i palleggiatori del Betis, Capi e Rivera, ingrato e quasi impossibile il loro compito in una squadra che fa tutto tranne che giocare a calcio.
AZIONI SALIENTI Marca
Azioni salienti ROJADIRECTA
Barcelona (4-3-3): V. Valdés 5; Zambrotta 6, Thuram 5, Puyol 7,5, Gio 6; Xavi 6, Iniesta 6,5, Deco 6,5; Messi 6 (74'), Etoo 6, Ronaldinho 6 (66').
In panchina: Jorquera, Edmilson 5,5 (66'), Oleguer, Belletti, Ezquerro, Gudjohnsen, Saviola s.v. (74') .
Betis (4-2-3-1): Contreras 6,5; Ilic 5,5, Melli 5,5, Juanito 6, Isidoro 5,5; Capi 5,Vogel 6; Odonkor 5,5 (70'), Rivera 5,5 (59'), Fernando 6 (62'); Edu 5,5.
In panchina: Doblas, F. Vega, Sobis 7 (62'), Assunçao 6,5 (59'), Robert s.v. (70'), Nano, M. Ángel.
Goles: 1-0 (5'): Ronaldinho, de penalti; 1-1 (89'): Sobis bate a Vïctor Valdés tras un despiste de la defensa del Barcelona.
Árbitro: Iturralde González, del Colegio Vasco. Amonestó a Odonkor (6'), Edu (15'), Gio (52'), Vogel (66') y Etoo (88').
Incidencias: Camp Nou. 77.477 espectadores. Terreno de juego en buenas condiciones para la práctica del fútbol. Muchos seguidores béticos también se encontraban en las gradas del estadio blaugrana para animar a su equipo y saltaron de alegría con el gol del brasileño Sobis. Antes del encuentro se rindió homenaje al equipo del Barcelona que resultó vencedor de la Recopa de 1982. Luis Fernández dejó fuera de la convocatoria a Xisco, Caffa y Juande. El Betis volvió a recuperar la camiseta de la pasada temporada y dejó fuera la del Centenario, que últimamente habían utilizado. La grada del Camp Nou recibió bien a su equipo, pero le despidió con pitos y pañuelos tras el empate final.
Un po’ di imprecisione e un po’ di sfortuna: tre occasioni per Eto’o (in una di queste sfiora un gol leggendario, con una rovesciata alla Parola) e una per Iniesta che, penetrato in area, calcia a lato.
La sopravvivenza del vantaggio minimo finisce con l’ incidere pesantemente sugli equilibri psicologici del Barça alla ripresa del gioco. Il secondo tempo infatti è tutto giocato sulla paura (il fattore psicologico sta decidendo e deciderà questa Liga), sembra uno di quei film horror dove ci si aspetta che il mostro spunti da un momento all’ altro.
Non importa che il Betis confermi ancora una volta di ignorare l’ ABC del gioco del calcio, fa tutto un Barça paurosamente contratto, che nel secondo tempo non riesce più a distendersi e che non viene certo risollevato dai cambi di pura emergenza proposti da Rijkaard: Edmilson per Ronaldinho e Saviola per Messi (il primo cambio lo posso capire, viste le basi fragilissime del trivote Iniesta-Deco-Xavi, il secondo invece andrebbe spiegato approfonditamente).
Eccolo allora il Mostro, che assume le gentili sembianze del subentrato Sobis: incredibile la deconcentrazione dei giocatori del Barça, con Eto’o che saluta un suo amico in tribuna e non si accorge del calcio di punizione battuto rapidamente da Assunçao, Iniesta che resta fermo e Sobis che entra indisturbato in area e trafigge Valdés sul suo palo, non certo impeccabile il portiere blaugrana, che precedentemente aveva salvato su una conclusione di Fernando alla fine del primo tempo e una di Isidoro poco prima dell’ 1-1.
Al Barça resta solo il recupero per gettarsi alla disperata in attacco, ma la conclusione sotto misura di Iniesta viene deviata in angolo e la punizione di Deco è alta, e la Liga si allontana.
I MIGLIORI: Straordinario Puyol: ha provato a tenere in piedi da solo la difesa, ma alla fine ha dovuto cedere anche lui. Essendo al corrente dell’ insostenibilità dell’ uno contro uno in velocità fra Odonkor e Van Bronckhorst, ha sempre aiutato Gio, esibendo chiusure maestose e una eccezionale lettura delle situazioni. Leader vero, l’ unico che non nutre mai dubbi.
Il meglio del Barça, a livello collettivo ed individuale, si è visto nel primo tempo: Deco, al ritorno dopo l’ assenza delle ultime due settimane, ha sfondato sulla trequarti, procurandosi il rigore ad inizio partita e assistendo Eto’o con uno splendido cross d’ esterno destro, poi sciupato di testa dal camerunese. Col passare dei minuti però il portoghese è calato sensibilmente.
Ottimo anche il primo tempo di Iniesta, dappertutto per il campo, utile in copertura e pronto a sorprendere con gli inserimenti palla al piede (però giocando dove gioca se perde palla può scatenare contropiedi mortali).
Eto’o mostra un attitudine vorace e gesti atletici impressionanti, ma non riesce a saziare la sua fame di gol nel primo tempo, in ben tre occasioni: sfiora il capolavoro in rovesciata, ma il gol di testa se lo mangia tutto intero, mentre il sinistro a lato è un po’ approssimativo. Son tanti e molto pesanti i gol sbagliati nelle ultime giornate, e inoltre la sua distrazione, assieme a quella di Valdés, costa il gol del Betis.
Sobis decisivo: smarca Isidoro nell’ occasione sciupata dal canterano davanti a Valdés e poi segna un gol pesantissimo, ancor più per il campionato del Barça che per la salvezza del Betis (finchè c’è questo Celta, sconfitta sanguinosa in casa nello scontro diretto col Levante, le preoccupazioni non si acuiscono più di tanto).
I PEGGIORI: Insicuro Thuram, combina una stupidaggine incredibile che a fine primo tempo rischia di costare il gol di Fernando. Completamente fuori partita i palleggiatori del Betis, Capi e Rivera, ingrato e quasi impossibile il loro compito in una squadra che fa tutto tranne che giocare a calcio.
AZIONI SALIENTI Marca
Azioni salienti ROJADIRECTA
Barcelona (4-3-3): V. Valdés 5; Zambrotta 6, Thuram 5, Puyol 7,5, Gio 6; Xavi 6, Iniesta 6,5, Deco 6,5; Messi 6 (74'), Etoo 6, Ronaldinho 6 (66').
In panchina: Jorquera, Edmilson 5,5 (66'), Oleguer, Belletti, Ezquerro, Gudjohnsen, Saviola s.v. (74') .
Betis (4-2-3-1): Contreras 6,5; Ilic 5,5, Melli 5,5, Juanito 6, Isidoro 5,5; Capi 5,Vogel 6; Odonkor 5,5 (70'), Rivera 5,5 (59'), Fernando 6 (62'); Edu 5,5.
In panchina: Doblas, F. Vega, Sobis 7 (62'), Assunçao 6,5 (59'), Robert s.v. (70'), Nano, M. Ángel.
Goles: 1-0 (5'): Ronaldinho, de penalti; 1-1 (89'): Sobis bate a Vïctor Valdés tras un despiste de la defensa del Barcelona.
Árbitro: Iturralde González, del Colegio Vasco. Amonestó a Odonkor (6'), Edu (15'), Gio (52'), Vogel (66') y Etoo (88').
Incidencias: Camp Nou. 77.477 espectadores. Terreno de juego en buenas condiciones para la práctica del fútbol. Muchos seguidores béticos también se encontraban en las gradas del estadio blaugrana para animar a su equipo y saltaron de alegría con el gol del brasileño Sobis. Antes del encuentro se rindió homenaje al equipo del Barcelona que resultó vencedor de la Recopa de 1982. Luis Fernández dejó fuera de la convocatoria a Xisco, Caffa y Juande. El Betis volvió a recuperar la camiseta de la pasada temporada y dejó fuera la del Centenario, que últimamente habían utilizado. La grada del Camp Nou recibió bien a su equipo, pero le despidió con pitos y pañuelos tras el empate final.
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