TRENTATREESIMA GIORNATA: Real Sociedad-Barcelona 0-2: Iniesta; Eto'o.
Eto’o scaccia la psicosi dell’ 1-0. In vantaggio di un gol, il Barça aveva già fallito tre occasioni nitide (Eto’o davanti al portiere, Ronaldinho con un piattone moscio, Messi fuori di poco al termine di una cavalcata delle sue) per chiudere la partita, e a pochi minuti dal termine la Real pareva godere di quel vantaggio psicologico di cui già la settimana scorsa aveva goduto il Levante nei minuti finali.
Lotina si gioca il tutto per tutto con Kovacevic, Diaz de Cerio, Savio e Dani Estrada assieme, in cerca di quella mezza occasione che da sola può costruire la beffa, ma stavolta, dopo un tentativo di Savio alto, il Barça riesce a liberarsi in tempo dalla trappola psicologica, perché Eto’o, stupendamente imbeccato da Ronaldinho e con la Real ormai sbilanciata all’ attacco, ha tutta la metà campo a disposizione per la sua velocità e, giunto davanti a Bravo, stavolta non può proprio sbagliare.
Lotina affronta il Barça pensando come ovvio prima di tutto alla fase di non possesso, ma possiamo tranquillamente rimproverarlo di eccesso di Catenaccio, visto che all’ avanzamento di Savio a supporto del disperso Kovacevic accompagna un Lopez Rekarte esterno sinistro di centrocampo cui è difficile trovare un senso, mentre Mikel Gonzalez terzino destro prevedibilmente è una mossa per bloccare Ronaldinho, anche se poi Ronaldinho giocherà tutta la partita in zona centrale lasciando soprattutto ad Eto’o la fascia sinistra.
Il Barça, privo di Deco infortunato, impone un prevedibile dominio territoriale nel primo tempo, però la sua azione, come troppe altre volte in questa stagione, pecca di lentezza e prevedibilità, creando poco in rapporto al possesso-palla. Contro avversari chiusi è necessario allargare il gioco e soprendere con le avanzate dei terzini, ma il Barça non dà sufficiente ampiezza: se Van Bronckhorst a sinistra fa il suo dovere (e ispira anche il gol annullato a Xavi ad inizio partita), non si può dire che Zambrotta faccia lo stesso (quando gioca a destra più che allargarsi e sovrapporsi tende a tagliare direttamente alle spalle della difesa avversaria).
Si gioca soprattutto per vie centrali e affidandosi alle individualità, ma col talento che c’è in campo dall’ imbuto può pur sempre filtrare qualcosa. Ce lo dimostra Ronaldinho ad inizio secondo tempo, quando imbecca Iniesta per l’ 1-0.
Rischiosissimo trovarsi con la difesa alta e con l’ avversario sulla trequarti libero di dare l’ ultimo passaggio (cito sempre come esempio la Spagna contro la Francia agli ultimi Mondiali): succede alla Real nell’ occasione, e così mentre Eto’ rientra dal fuorigioco, Ronaldinho può comunque vedere lo scatto di Iniesta e servirlo prendendo in controtempo la difesa avversaria. Un gioco da ragazzi, sulla falsariga delle tante azioni sprecate domenica scorsa nel secondo tempo col Levante, solo che stavolta Iniesta dribbla Claudio Bravo e deposita in rete.
Il seguito della partita risponde alla logica più classica: squadra in svantaggio costretta a scoprirsi, spazi che aumentano e occasioni che conseguentemente fioccano per la squadra più forte, col sigillo finale di Eto’o ad evitare patemi finali al Barça.
I MIGLIORI: Ronaldinho il Creatore di Mondi: due assist geniali. Ancora in posizione centrale come nel secondo tempo col Levante, Rijkaard vede in questa mossa la chiave per meglio innescare Eto’o in profondità e anche per togliere punti di riferimento agli avversari attraverso gli scambi di posizione con le mezzeali e con lo stesso Eto’o.
Messi incontenibile, non si sa più come fermarlo, ci stava per scappare un altro gol da mondovisione. Eto’o sbaglia un altro gol facile (sinistro addosso a Bravo dopo aver messo a sedere Victor Lopez in area di rigore), ma se non ci fosse…
Pensate al vantaggio strategico impagabile di cui gode il Barça con lui in campo: gli avversari son sempre titubanti ad alzare il baricentro perché sanno che più aumenta la distanza fra l’ ultimo difensore e il loro portiere (come nell’ occasione del gol di ieri sera), più aumenta il rischio di subire una goleada. L’ alternativa quindi è chiudersi nella metacampo e consegnare il pallone al Barça. Bella scelta…
Iniesta e Xavi eccellenti, importante Gio. Savio predica nel deserto, nulla di nuovo sotto il sole.
I PEGGIORI: Garrido esposto a brutte figure da Messi, Xabi Prieto bella statuina. Non è colpa del giocatore, ma che dire di Lopez Rekarte esterno sinistro di centrocampo?
AZIONI SALIENTI
Azioni salienti Rojadirecta
Real Sociedad (4-4-1-1): Bravo 6,5; M. González 5,5, Juanito 5,5, V. López 6, Garrido 5; X. Prieto 5 (76'), Garitano 5,5 (63'), Aranburu 6, L. Rekarte 5 (59'); Savio 7; Kovacevic 6.
In panchina: Riesgo, Ansotegi, Novo, D. de Cerio 5,5 (59'), Rivas s.v. (63'), Herrera, Estrada s.v. (76')
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Zambrotta 6, Thuram 6, Puyol 6, Gio 6,5; Xavi 7, Edmilson 6, Iniesta 7 (85'); Messi 7, Ronaldinho 7,5, Eto’o 7.
In panchina: Jorquera, Oleguer, Sylvinho, Motta, Giuly, Saviola, Gudjohnsen s.v. (85')
Goles: 0-1 (47'): Iniesta recibe un pase de Ronaldinho, elude a Bravo y marca de derecha; 0-2 (88'): Etoo culmina un contraataque a pase de Ronaldinho.
Árbitro: Teixeira Vitienes (Col. Cántabro). Amonestó a Garitano (23'), Edmilson (38'), V. López (52'), Garrido (70'), M. González (71') y Valdés (80').
Incidencias: Anoeta. Casi lleno: 29.777 espectadores.
Lotina si gioca il tutto per tutto con Kovacevic, Diaz de Cerio, Savio e Dani Estrada assieme, in cerca di quella mezza occasione che da sola può costruire la beffa, ma stavolta, dopo un tentativo di Savio alto, il Barça riesce a liberarsi in tempo dalla trappola psicologica, perché Eto’o, stupendamente imbeccato da Ronaldinho e con la Real ormai sbilanciata all’ attacco, ha tutta la metà campo a disposizione per la sua velocità e, giunto davanti a Bravo, stavolta non può proprio sbagliare.
Lotina affronta il Barça pensando come ovvio prima di tutto alla fase di non possesso, ma possiamo tranquillamente rimproverarlo di eccesso di Catenaccio, visto che all’ avanzamento di Savio a supporto del disperso Kovacevic accompagna un Lopez Rekarte esterno sinistro di centrocampo cui è difficile trovare un senso, mentre Mikel Gonzalez terzino destro prevedibilmente è una mossa per bloccare Ronaldinho, anche se poi Ronaldinho giocherà tutta la partita in zona centrale lasciando soprattutto ad Eto’o la fascia sinistra.
Il Barça, privo di Deco infortunato, impone un prevedibile dominio territoriale nel primo tempo, però la sua azione, come troppe altre volte in questa stagione, pecca di lentezza e prevedibilità, creando poco in rapporto al possesso-palla. Contro avversari chiusi è necessario allargare il gioco e soprendere con le avanzate dei terzini, ma il Barça non dà sufficiente ampiezza: se Van Bronckhorst a sinistra fa il suo dovere (e ispira anche il gol annullato a Xavi ad inizio partita), non si può dire che Zambrotta faccia lo stesso (quando gioca a destra più che allargarsi e sovrapporsi tende a tagliare direttamente alle spalle della difesa avversaria).
Si gioca soprattutto per vie centrali e affidandosi alle individualità, ma col talento che c’è in campo dall’ imbuto può pur sempre filtrare qualcosa. Ce lo dimostra Ronaldinho ad inizio secondo tempo, quando imbecca Iniesta per l’ 1-0.
Rischiosissimo trovarsi con la difesa alta e con l’ avversario sulla trequarti libero di dare l’ ultimo passaggio (cito sempre come esempio la Spagna contro la Francia agli ultimi Mondiali): succede alla Real nell’ occasione, e così mentre Eto’ rientra dal fuorigioco, Ronaldinho può comunque vedere lo scatto di Iniesta e servirlo prendendo in controtempo la difesa avversaria. Un gioco da ragazzi, sulla falsariga delle tante azioni sprecate domenica scorsa nel secondo tempo col Levante, solo che stavolta Iniesta dribbla Claudio Bravo e deposita in rete.
Il seguito della partita risponde alla logica più classica: squadra in svantaggio costretta a scoprirsi, spazi che aumentano e occasioni che conseguentemente fioccano per la squadra più forte, col sigillo finale di Eto’o ad evitare patemi finali al Barça.
I MIGLIORI: Ronaldinho il Creatore di Mondi: due assist geniali. Ancora in posizione centrale come nel secondo tempo col Levante, Rijkaard vede in questa mossa la chiave per meglio innescare Eto’o in profondità e anche per togliere punti di riferimento agli avversari attraverso gli scambi di posizione con le mezzeali e con lo stesso Eto’o.
Messi incontenibile, non si sa più come fermarlo, ci stava per scappare un altro gol da mondovisione. Eto’o sbaglia un altro gol facile (sinistro addosso a Bravo dopo aver messo a sedere Victor Lopez in area di rigore), ma se non ci fosse…
Pensate al vantaggio strategico impagabile di cui gode il Barça con lui in campo: gli avversari son sempre titubanti ad alzare il baricentro perché sanno che più aumenta la distanza fra l’ ultimo difensore e il loro portiere (come nell’ occasione del gol di ieri sera), più aumenta il rischio di subire una goleada. L’ alternativa quindi è chiudersi nella metacampo e consegnare il pallone al Barça. Bella scelta…
Iniesta e Xavi eccellenti, importante Gio. Savio predica nel deserto, nulla di nuovo sotto il sole.
I PEGGIORI: Garrido esposto a brutte figure da Messi, Xabi Prieto bella statuina. Non è colpa del giocatore, ma che dire di Lopez Rekarte esterno sinistro di centrocampo?
AZIONI SALIENTI
Azioni salienti Rojadirecta
Real Sociedad (4-4-1-1): Bravo 6,5; M. González 5,5, Juanito 5,5, V. López 6, Garrido 5; X. Prieto 5 (76'), Garitano 5,5 (63'), Aranburu 6, L. Rekarte 5 (59'); Savio 7; Kovacevic 6.
In panchina: Riesgo, Ansotegi, Novo, D. de Cerio 5,5 (59'), Rivas s.v. (63'), Herrera, Estrada s.v. (76')
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Zambrotta 6, Thuram 6, Puyol 6, Gio 6,5; Xavi 7, Edmilson 6, Iniesta 7 (85'); Messi 7, Ronaldinho 7,5, Eto’o 7.
In panchina: Jorquera, Oleguer, Sylvinho, Motta, Giuly, Saviola, Gudjohnsen s.v. (85')
Goles: 0-1 (47'): Iniesta recibe un pase de Ronaldinho, elude a Bravo y marca de derecha; 0-2 (88'): Etoo culmina un contraataque a pase de Ronaldinho.
Árbitro: Teixeira Vitienes (Col. Cántabro). Amonestó a Garitano (23'), Edmilson (38'), V. López (52'), Garrido (70'), M. González (71') y Valdés (80').
Incidencias: Anoeta. Casi lleno: 29.777 espectadores.
Etichette: Barcelona, Liga, Real Sociedad
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