Liga verso Madrid?
Scrivo a caldo, non posso assicurare analisi particolarmente serene e dettagliate. Le emozioni (quelle del tifoso, non ho mai nascosto nulla) hanno prevalso, e inoltre ho visto distrattamente una larga parte del secondo tempo della partita del Real Madrid.
Considerando il nuovo miracolo dell' ultimo minuto del Real Madrid, il punto interrogativo dovrebbe sparire dal titolo, ma la reazione del Barça, "dignitosa" goleada (0-6!!!) sul campo del Patético Madrid, tiene in piedi il campionato. Essendo al corrente del risultato del Real Madrid, poteva prevalere la frustrazione e lo scoramento nelle fila culé, invece ne è venuta fuori una vittoria più che mai rinfrancante per l' autostima blaugrana, fortemente danneggiata da una settimana da una incubo.
A questo punto il Barça sa che se proprio dovrà cadere, cadrà in piedi. Mancano tre partite tutte abbordabilissime, mentre il Real Madrid deve ancora andare a giocare Zaragoza la gara che deciderà il campionato (Depor e Mallorca al Bernabeu saranno ostacoli men che risibili).
E c'è sempre il Sevilla, che anche lui deve sfidare il Zaragoza e che per alcuni minuti, quelli intercorsi tra il 2-2 di Uche e il 2-3 miracoloso di Roberto Carlos, si è trovato addirittura primo in classifica, a pari punti col Madrid ma col vantaggio degli scontri diretti.
Ribadisco il titolo dell' altro giorno: "E' grande il Sevilla", lo conferma rimontando al Riazor lo svantaggio causato da un golazo di Bodipo (non è un fenomeno, ma almeno il Depor ha riacquistato un centravanti dignitoso al termine del suo lunghissimo infortunio), prima con Renato al 75' poi con Kanouté all' 82'. Straordinario carattere per la squadra che RAZIONALMENTE meriterebbe più di tutti questa Liga.
L' eccezionalità è ormai la consuetudine di questo Real Madrid: sarebbe stato troppo banale espugnare Huelva con un semplice 0-2 stradominato e giocato alla grande, bisognava per forza regalare da veri polli la rimonta al Recre per poter poi giocarsi tutto nell' ultimo contropiede.
Sul pareggio il Recre non pensava certo agli affaracci di Barça e Sevilla, aveva bisogno dei tre punti per la sua corsa alla Uefa: tutti avanti su un calcio di punizione dalla fascia, palla persa, Higuain che scappa via, rincorsa affannosa dei difensori di casa, contropiede che sembra sfumare, ma la palla schizza verso Gago (che ha da farsi perdonare il rigore stupidamente regalato, in coppia con Sergio Ramos, per l' 1-2 di Jesus Vazquez), che con un' intuizione serve l' arrivo di Roberto Carlos, che mantiene la lucidità e fredda Laquait. Da manicomio.
Non da manicomio, ma da applausi, è il primo tempo del Real Madrid. Non finirà mai di risultare bizzarro, dato che è avvenuto solo nelle ultime partite e dopo tre quarti di stagione di nulla assoluto, ma la squadra c'è, è innegabile, e gioca in grande scioltezza, come se l' avversario non esistesse neanche.
Nasconde il pallone al Recre, saltandone il pressing con facilità irrisoria, poi fa sconquassi quando il pallone arriva sulle fasce agli ispiratissimi Beckham e Robinho: il primo serve i suoi palloni d' oro dalla destra, ispirando il primo gol proprio di Robinho (veramente poco affidabile la difesa del Recre sulle palle alte) e un quasi-gol di Gago; il brasiliano invece, oltre a segnare l' ennesimo gol pesante della sua stagione, fa letteralmente a pezzi il veterano Merino, assolutamente inadeguato al compito di marcarlo.
Ce ne sarebbero a bizzeffe di meriti per un secondo gol, ma questo arriva soltanto all' inizio del secondo tempo, col rigore di Van Nistelrooy. Partita chiusa? Non proprio.
Il Real Madrid si dimostra squadra inadeguata a gestire l' ordinaria amministrazione (proprio perchè il progetto non ha nulla di solido, al di là dei panegirici e dei balzi sul carro del vincitore), si rilassa, arretra un po' e balla il rock 'n roll di Uche. Rispetto enormemente Marcelino e il buon momento di Rosu, ma non può partire in panchina un tipo simile.
Prima umilia un imbarazzante Cannavaro genuflessosi davanti alla sua percussione, ma la conclusione è debole e sull' esterno della rete, poi con una giravolta felina in area si procura il rigore dell' 1-2 generosamente concesso da Sergio Ramos e Gago, infine segna il 2-2 (dimenticato in area piccola su un calcio d' angolo difeso malissimo dal Madrid) che accende le speranze di una popolazione che va ben oltre quella dei tifosi del Recre.
Ma il "destino manifesto" deve ancora compiersi, e Roberto Carlos se ne fa strumento.
Fuori di testa anche il match del Calderon. Non è certo straripante il Barça: il Patético si ammucchia tutto dietro, lascia liberi di impostare Puyol e Thuram che non sanno molto che fare del pallone, e la manovra del Barça è lentissima, tanto che l' unico pericolo, pur serissimo, viene da una punizione di Ronaldinho che si stampa sul palo.
Ma alla prima accelerazione vera crolla il castello di carte, e la supersfida diventa un allenamento per Messi, Eto'o e Ronaldinho. La Pulguita argentina brucia Luccin sulla trequarti, chiede triangolo ad Eto'o (in fuorigioco) e apre il conto.
Il vero fenomeno della serata è pero Cuéllar, secondo portiere dell' Atlético: quell' affettuoso nomignolo, "Pichu", che farebbe pensare a un tenero peluche, maschera appena una vera e propria calamità della natura. Chissà cosa deve aver pensato Zambrotta quando, su un lancio di Thuram a cercare il suo scatto profondo, ha visto il portiere rojiblanco uscire come un pazzo e lasciare la sua porta sguarnita. Di sicuro avrà ringraziato per il pallonetto comodo comodo concessogli.
Ma le disgrazie sono appena cominciate: su un contropiede Deco si inserisce fischiettando in area, mette al centro, e qui Pichu si supera, visto che con una deviazione geniale indirizza il pallone verso la sua porta servendo su un piatto d' argento il 0-3 a Eto'o.
Il secondo tempo comincia con un' altra prodezza di Pichu, ormai inventore di un nuovo stile di vita, che tiene in campo un pallone che stava uscendo e quasi regala un altro gol a Messi.
Ma il quarto gol è solo rinviato, ed è un "monumento al futbol", come dice giustamente il telecronista Carlos Martinez. La cosa più bella della triangolazione fra Eto'o e Ronaldinho sono i due tocchi con cui Eto'o restituisce il pallone a Dinho avviandolo al gol: uno per stoppare, l' altro lievissimo per scaricarla nello spazio fra Ronaldinho e Pichu. La meraviglia viene dalla rapidità con cui viene eseguita la giocata, in tempo giusto per evitare il fuorigioco. Anche la freddezza e la classe di Ronaldinho, che aspetta il momento per freddare Pichu sul suo palo, meritano applausi.
La cosa degenera ulteriormente perchè si fa pure espellere un disastroso Eller. Ecco quindi lo 0-5 di Messi, morbido pallonetto che scavalca Pichu (che stavolta eccede nell' altro senso: rimane troppo tempo in porta per evitare una papera tipo quella del gol di Zambrotta, ma regala a Messi le misure perfette per il suo colpo) e, al 91', il sigillo (per fortuna) finale di Iniesta, cui un generoso Eto'o concede il gol a porta vuota.
Al fischio finale, l' unica fortuna dei giocatori dell' Atlético è che gran parte del pubblico abbia già levato le tende, e che quindi la contestazione perda inevitabilmente in intensità sonora. Per il Barça invece è un tonico importantissimo, chissà che il ruolo d' inseguitore non gli possa addirittura giovare.
L' Espanyol ormai ha la testa alla prossima stagione, e il triste 1-5 subito dal Getafe lo testimonia. La situazione in casa Atlético si fa grave non solo per la vergogna della goleada, ma anche perchè il brillante Villarreal di fine stagione si è fatto sotto a un solo punto di distanza.
Il Levnate perde una ghiottissima occasione per assicurarsi la salvezza, mentre assicura definitivamente la tranquillità dell' Osasuna. Il capolavoro al contrario del Celta non ha mai fine, mentre si profila un asperrimo derby basco fra Athletic e Real Sociedad per l' ultimo posto-salvezza.
Recreativo Huelva-Real Madrid 2-3: Robinho 8' (RM); Van Nistelrooy, rig. 53' (RM); Jesus Vazquez, rig. 73' (RH); Uche 85' (RH); Roberto Carlos 90' (RM).
Atlético Madrid-Barcelona 0-6: Messi 38'; Zambrotta 42'; Eto'o 45'; Ronaldinho 57'; Messi 79'; Iniesta 89'.
Deportivo-Sevilla 1-2: Bodipo 71' (D); Renato 75' (S); Kanouté 82' (S).
Real Sociedad-Celta 3-1: Gustavo Lopez 19' (C); Kovacevic 45' (R); Savio 50' (R); Lopez Rekarte 76' (R).
Espanyol-Getafe 1-5: Coro 3' (E); Casquero 7' (G); Manu del Moral 41' (G); Pulido 54' (G); Guiza 64' (G); Manu del Moral 70' (G).
Levante-Osasuna 1-4: Soldado 17' (O); Soldado 31' (O); Descarga 43' (L); Raul Garcia 45' (O); Soldado 63' (O).
Villarreal-Racing 2-1: Tacchinardi 18' (V); Cani 56' (V); Felipe Melo 64' (R).
CLASSIFICA
1 Real Madrid 69
2 Barcelona 69
3 Sevilla 67
4 Valencia 65
5 Zaragoza 58
6 Atlético 54
7 Villarreal 53
8 Getafe 52
9 Recreativo 50
10 Racing 49
11 Mallorca 48
12 Espanyol 45
13 Deportivo 44
14 Osasuna 40
15 Betis 37
16 Levante 36
17 Athletic 34
18 R. Sociedad 33
19 Celta 30
20 Gimnàstic 25
CLASSIFICA CANNONIERI
1 Van Nistelrooy 22
2 Kanouté 20
3 Ronaldinho 19
4 Diego Milito 19
5 Forlán 15
Considerando il nuovo miracolo dell' ultimo minuto del Real Madrid, il punto interrogativo dovrebbe sparire dal titolo, ma la reazione del Barça, "dignitosa" goleada (0-6!!!) sul campo del Patético Madrid, tiene in piedi il campionato. Essendo al corrente del risultato del Real Madrid, poteva prevalere la frustrazione e lo scoramento nelle fila culé, invece ne è venuta fuori una vittoria più che mai rinfrancante per l' autostima blaugrana, fortemente danneggiata da una settimana da una incubo.
A questo punto il Barça sa che se proprio dovrà cadere, cadrà in piedi. Mancano tre partite tutte abbordabilissime, mentre il Real Madrid deve ancora andare a giocare Zaragoza la gara che deciderà il campionato (Depor e Mallorca al Bernabeu saranno ostacoli men che risibili).
E c'è sempre il Sevilla, che anche lui deve sfidare il Zaragoza e che per alcuni minuti, quelli intercorsi tra il 2-2 di Uche e il 2-3 miracoloso di Roberto Carlos, si è trovato addirittura primo in classifica, a pari punti col Madrid ma col vantaggio degli scontri diretti.
Ribadisco il titolo dell' altro giorno: "E' grande il Sevilla", lo conferma rimontando al Riazor lo svantaggio causato da un golazo di Bodipo (non è un fenomeno, ma almeno il Depor ha riacquistato un centravanti dignitoso al termine del suo lunghissimo infortunio), prima con Renato al 75' poi con Kanouté all' 82'. Straordinario carattere per la squadra che RAZIONALMENTE meriterebbe più di tutti questa Liga.
L' eccezionalità è ormai la consuetudine di questo Real Madrid: sarebbe stato troppo banale espugnare Huelva con un semplice 0-2 stradominato e giocato alla grande, bisognava per forza regalare da veri polli la rimonta al Recre per poter poi giocarsi tutto nell' ultimo contropiede.
Sul pareggio il Recre non pensava certo agli affaracci di Barça e Sevilla, aveva bisogno dei tre punti per la sua corsa alla Uefa: tutti avanti su un calcio di punizione dalla fascia, palla persa, Higuain che scappa via, rincorsa affannosa dei difensori di casa, contropiede che sembra sfumare, ma la palla schizza verso Gago (che ha da farsi perdonare il rigore stupidamente regalato, in coppia con Sergio Ramos, per l' 1-2 di Jesus Vazquez), che con un' intuizione serve l' arrivo di Roberto Carlos, che mantiene la lucidità e fredda Laquait. Da manicomio.
Non da manicomio, ma da applausi, è il primo tempo del Real Madrid. Non finirà mai di risultare bizzarro, dato che è avvenuto solo nelle ultime partite e dopo tre quarti di stagione di nulla assoluto, ma la squadra c'è, è innegabile, e gioca in grande scioltezza, come se l' avversario non esistesse neanche.
Nasconde il pallone al Recre, saltandone il pressing con facilità irrisoria, poi fa sconquassi quando il pallone arriva sulle fasce agli ispiratissimi Beckham e Robinho: il primo serve i suoi palloni d' oro dalla destra, ispirando il primo gol proprio di Robinho (veramente poco affidabile la difesa del Recre sulle palle alte) e un quasi-gol di Gago; il brasiliano invece, oltre a segnare l' ennesimo gol pesante della sua stagione, fa letteralmente a pezzi il veterano Merino, assolutamente inadeguato al compito di marcarlo.
Ce ne sarebbero a bizzeffe di meriti per un secondo gol, ma questo arriva soltanto all' inizio del secondo tempo, col rigore di Van Nistelrooy. Partita chiusa? Non proprio.
Il Real Madrid si dimostra squadra inadeguata a gestire l' ordinaria amministrazione (proprio perchè il progetto non ha nulla di solido, al di là dei panegirici e dei balzi sul carro del vincitore), si rilassa, arretra un po' e balla il rock 'n roll di Uche. Rispetto enormemente Marcelino e il buon momento di Rosu, ma non può partire in panchina un tipo simile.
Prima umilia un imbarazzante Cannavaro genuflessosi davanti alla sua percussione, ma la conclusione è debole e sull' esterno della rete, poi con una giravolta felina in area si procura il rigore dell' 1-2 generosamente concesso da Sergio Ramos e Gago, infine segna il 2-2 (dimenticato in area piccola su un calcio d' angolo difeso malissimo dal Madrid) che accende le speranze di una popolazione che va ben oltre quella dei tifosi del Recre.
Ma il "destino manifesto" deve ancora compiersi, e Roberto Carlos se ne fa strumento.
Fuori di testa anche il match del Calderon. Non è certo straripante il Barça: il Patético si ammucchia tutto dietro, lascia liberi di impostare Puyol e Thuram che non sanno molto che fare del pallone, e la manovra del Barça è lentissima, tanto che l' unico pericolo, pur serissimo, viene da una punizione di Ronaldinho che si stampa sul palo.
Ma alla prima accelerazione vera crolla il castello di carte, e la supersfida diventa un allenamento per Messi, Eto'o e Ronaldinho. La Pulguita argentina brucia Luccin sulla trequarti, chiede triangolo ad Eto'o (in fuorigioco) e apre il conto.
Il vero fenomeno della serata è pero Cuéllar, secondo portiere dell' Atlético: quell' affettuoso nomignolo, "Pichu", che farebbe pensare a un tenero peluche, maschera appena una vera e propria calamità della natura. Chissà cosa deve aver pensato Zambrotta quando, su un lancio di Thuram a cercare il suo scatto profondo, ha visto il portiere rojiblanco uscire come un pazzo e lasciare la sua porta sguarnita. Di sicuro avrà ringraziato per il pallonetto comodo comodo concessogli.
Ma le disgrazie sono appena cominciate: su un contropiede Deco si inserisce fischiettando in area, mette al centro, e qui Pichu si supera, visto che con una deviazione geniale indirizza il pallone verso la sua porta servendo su un piatto d' argento il 0-3 a Eto'o.
Il secondo tempo comincia con un' altra prodezza di Pichu, ormai inventore di un nuovo stile di vita, che tiene in campo un pallone che stava uscendo e quasi regala un altro gol a Messi.
Ma il quarto gol è solo rinviato, ed è un "monumento al futbol", come dice giustamente il telecronista Carlos Martinez. La cosa più bella della triangolazione fra Eto'o e Ronaldinho sono i due tocchi con cui Eto'o restituisce il pallone a Dinho avviandolo al gol: uno per stoppare, l' altro lievissimo per scaricarla nello spazio fra Ronaldinho e Pichu. La meraviglia viene dalla rapidità con cui viene eseguita la giocata, in tempo giusto per evitare il fuorigioco. Anche la freddezza e la classe di Ronaldinho, che aspetta il momento per freddare Pichu sul suo palo, meritano applausi.
La cosa degenera ulteriormente perchè si fa pure espellere un disastroso Eller. Ecco quindi lo 0-5 di Messi, morbido pallonetto che scavalca Pichu (che stavolta eccede nell' altro senso: rimane troppo tempo in porta per evitare una papera tipo quella del gol di Zambrotta, ma regala a Messi le misure perfette per il suo colpo) e, al 91', il sigillo (per fortuna) finale di Iniesta, cui un generoso Eto'o concede il gol a porta vuota.
Al fischio finale, l' unica fortuna dei giocatori dell' Atlético è che gran parte del pubblico abbia già levato le tende, e che quindi la contestazione perda inevitabilmente in intensità sonora. Per il Barça invece è un tonico importantissimo, chissà che il ruolo d' inseguitore non gli possa addirittura giovare.
L' Espanyol ormai ha la testa alla prossima stagione, e il triste 1-5 subito dal Getafe lo testimonia. La situazione in casa Atlético si fa grave non solo per la vergogna della goleada, ma anche perchè il brillante Villarreal di fine stagione si è fatto sotto a un solo punto di distanza.
Il Levnate perde una ghiottissima occasione per assicurarsi la salvezza, mentre assicura definitivamente la tranquillità dell' Osasuna. Il capolavoro al contrario del Celta non ha mai fine, mentre si profila un asperrimo derby basco fra Athletic e Real Sociedad per l' ultimo posto-salvezza.
Recreativo Huelva-Real Madrid 2-3: Robinho 8' (RM); Van Nistelrooy, rig. 53' (RM); Jesus Vazquez, rig. 73' (RH); Uche 85' (RH); Roberto Carlos 90' (RM).
Atlético Madrid-Barcelona 0-6: Messi 38'; Zambrotta 42'; Eto'o 45'; Ronaldinho 57'; Messi 79'; Iniesta 89'.
Deportivo-Sevilla 1-2: Bodipo 71' (D); Renato 75' (S); Kanouté 82' (S).
Real Sociedad-Celta 3-1: Gustavo Lopez 19' (C); Kovacevic 45' (R); Savio 50' (R); Lopez Rekarte 76' (R).
Espanyol-Getafe 1-5: Coro 3' (E); Casquero 7' (G); Manu del Moral 41' (G); Pulido 54' (G); Guiza 64' (G); Manu del Moral 70' (G).
Levante-Osasuna 1-4: Soldado 17' (O); Soldado 31' (O); Descarga 43' (L); Raul Garcia 45' (O); Soldado 63' (O).
Villarreal-Racing 2-1: Tacchinardi 18' (V); Cani 56' (V); Felipe Melo 64' (R).
CLASSIFICA
1 Real Madrid 69
2 Barcelona 69
3 Sevilla 67
4 Valencia 65
5 Zaragoza 58
6 Atlético 54
7 Villarreal 53
8 Getafe 52
9 Recreativo 50
10 Racing 49
11 Mallorca 48
12 Espanyol 45
13 Deportivo 44
14 Osasuna 40
15 Betis 37
16 Levante 36
17 Athletic 34
18 R. Sociedad 33
19 Celta 30
20 Gimnàstic 25
CLASSIFICA CANNONIERI
1 Van Nistelrooy 22
2 Kanouté 20
3 Ronaldinho 19
4 Diego Milito 19
5 Forlán 15
Etichette: Barcelona, Liga, Real Madrid
8 Comments:
Dovresti vedere la faccia di stronzo che avevo dopo il 2-3 di Roberto Carlos,quando io ero in estassi dopo il 2-2 di Uche...
Ancora ero in shock,quando il Barça ha fatto il 0-1 e dopo tutti quelle rete...ma la liga é ancora viva e habbiamo grandissime opzioni di vincerla.
La stampa "madrileña" e i suoi tifosi sono molto nerviosi perche sapono che noi giochiamo tutti i tre ultimi partiti a Catalunya(due nel camp nou,e l'ultimo a Tarragona sará pieno di tifosi del barcellona)e che lui giocherano due partite in casa,e uno nello stadio dove l'anno scorso li hanno fatto 6-1 in coppa...il saragossa che ha battutto a siviglia e barcellona e che tanto barcellona,come siviglia,come sicuramente valencia,daranno soldi a questi giocatori per al meno pareggiare con il real madrid.
Habbiamo fatto male le cose,ma ancora possiamo vincere la liga...e sopratutto io credo in questa squadra per la prossima stagione,quando giocherano solo tre competizioni,senza mondiale nello estate,piu riposo...e la motivazione delle sconfite di questo anno,per farli vincere inoltra.
Un saluto a tutti ¡Visca el Barça! ¡Sempre Juve! ¡Forza Ita!
Scusi miei sbagli...
E perchè, secondo te io che faccia avevo?
haha,no,no...la faccia di stronzo la avevo io,dopo il 2-3 di Roberto Carlos...forse non mi ho spiegato bene...
Ma beh,penso che tutti i "culés" hanno avuto la stessa faccia dopo questa reta del real...
Proprio a questo mi riferivo, tutti abbiamo avuto quella faccia... io ho anche tirato un calcio alla prima cosa che avevo sotto tiro! Preferirei non rivedermi (e non risentirmi)...
pensate che faccia avevo io dopo l'autogol di Murillo...
purtroppo anch'io ho reagito malissimo a quel cavolo di gol di Roberto Carlos, ho sperato di non aver visto bene, e invece....
E in risposta alla domanda del tuo post: NOOOOOOOOOOO!
Bisogna abituarsi al peggio, Dinha, bisogna abituarsi al peggio...
debbiamo stare tranquili,ancora habbiamo belle opzioni di vincere "la liga",e al meno lottare fino alla fine...ancora credo che possiamo essere campioni...vedriamo questa sera cosa succede!
SALUTI RAGAZZI!
Força Barça! FORZA ITA!
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