DODICESIMA GIORNATA: ALTRE PARTITE.
Villarreal-Sevilla 3-2: Guille Franco 31' (V); Kanouté 34' (S); Luis Fabiano 50' (S); Guille Franco 67' (V); Matias Fernandez, rig. 86' (V).
Grande partita, e tanto per cambiare qua in Italia non la si è potuta vedere. Il Villarreal mantiene il passo del Real, sempre più credibile come grande, visto che, a parte la figuraccia proprio col Madrid, le altre squadre d' èlite (Barça, Valencia, Atlético, e ieri Sevilla) le ha battute tutte.
Nervosismo nella prima mezzora, poi gol a valanga (in linea con questo strepitoso inizio di Liga, il più bello da qualche anno a questa parte). La seconda ammonizione a Dani Alves (l' arbitro, per questa e altre decisioni, verrà contestato in maniera furibonda dal Sevilla), verso la fine del primo tempo, segna la svolta della partita, anche se già in inferiorità numerica il Sevilla riesce addirittura a portarsi in vantaggio con Luis Fabiano, una specie di Re Mida di questi tempi, ora anche Pichichi provvisorio.
Ovviamente con l' uomo in più la partita per tutto il secondo tempo la fa il Villarreal. Il Sevilla si stringe attorno a Palop con grande ordine, rendendo difficile al Submarino lo sviluppo del suo gioco classico. Però, consuetudine spiacevole di questa stagione sevillista, gli ospiti continuano a regalare in difesa, in specie nelle situazioni da calcio piazzato, vero nervo scoperto. Mosquera, che non ho fatto a tempo a elogiare per la prestazione col Real, combina disastri: Guille Franco ancora una volta incorna per il 2-2, poi il difensore colombiano commette fallo da rigore, rigore decisivo trasformato da Matias Fernandez, ingresso ancora una volta più che mai incisivo.
Deportivo-Racing 0-1: Tchité 67'.
Sempre più incredibile la classifica del Racing: notare come solo 10 gol fatti siano valsi finora 20 punti. Però stavolta strameriterebbe il Deportivo, che domina, attacca, crea, ma paga ancora una volta la sterilità del suo attacco (oltre alle paratone di Toño, che io reputavo il portiere di gran lunga più scarso della Liga, ma che quest' anno sta offrendo un rendimento elevato). Non vincono in casa da 5 partite i galiziani, li beffa un contropiede abilmente finalizzato da Memé Tchité, che sta ingranando dopo un inizio così così.
Almeria-Atlético Madrid 0-0
Questa partita invece l' ho vista, e sbalordisco di fronte al poco che l' Almeria raccoglie rispetto all' intensità di gioco che esprime. L' Atlético, soprattutto nel primo tempo, è stato messo sotto di brutto, pressato nella sua metacampo senza respiro, attaccato senza soluzione di continuità con azioni brillanti e vertiginose, imperniate soprattutto su quel nano maledetto di Crusat, uno dei giocatori più veloci della Liga, imprendibile quando ha campo a disposizione. Tre occasioni nei primi 6-7 minuti per i padroni di casa, poi alla mezzora Crusat, chi altri se no, provoca un ingenuo fallo di Seitaridis (del quale comunque comprendiamo l' impotenza), e il rigore che ne consegue esemplifica in maniera tragicomica la situazione di quest' Almeria che proprio non riesce a buttarla dentro: batte il rigore Felipe Melo, respinge Leo Franco, si avventa in tuffo Negredo, riflesso prodigioso ancora di Leo Franco, poi arriva Uche (Kalu, il fratello maggiore di quello del Getafe) che non trova di meglio da fare che biascicare un destro che rotola molle molle fra le braccia del portiere colchonero, che finalmente può agguantare in presa. Non parliamo poi della traversa presa pochi minuti dopo, in spaccata, ancora da Uche... Emery in settimana aveva promesso di pagare la cena a 30 giornalisti in caso di un Almeria ancora a secco, beva ora l' amaro calice...
Nel secondo tempo, cala per ovvi motivi il ritmo dell' Almeria, che si allunga anche un po', ma sono sempre i padroni di casa a pungere di più, ulteriore conferma il palo, il terzo della partita almeriense, colto da Negredo. Meno male che almeno non entra la punizione che in pieno recupero Luis Garcia stampa morbida sulla traversa: parlare di furto sarebbe stata quasi una gentilezza.
Betis-Zaragoza 1-2: D' Alessandro 34' (Z); Pavone 80' (B); Pavone 91' (B).
Minuto chiave il settantaduesimo: nel Zaragoza esce Ayala, che fin lì aveva tenuto in piedi una difesa rimaneggiata dai tanti infortuni (fuori Juanfran, Sergio e Pavon), nel Betis entra Pavone, fino a quel momento l' oggetto misterioso della stagione verdiblanca. El Tanque fa esplodere il Ruiz De Lopera: splendido il primo gol per la grande percussione di Edu e per la maestria da attaccante consumato con cui il centravanti argentino difende palla col corpo preparandosi la conclusione a rete, un colpo sotto di gran freddezza sull' uscita di César. Il secondo gol bada meno alla forma, un tap-in di petto su sponda di Edu, ma che importa, tre punti fondamentali non solo perchè salvano la panchina di Cuper ma perchè potrebbero finalmente aver dotato il Betis di quel punto di riferimento offensivo di cui fin qui aveva sentito tremendamente la mancanza.
Espanyol-Athletic Bilbao 2-1: Gabilondo 3' (A); Tamudo 39' (E); autorete Aitor Ocio 90' (A).
L' Espanyol ha fatto la partita e meritato nel complesso, ma è certamente beffardo il modo in cui la vittoria è maturata, con un autogol al 90' quasi inverosimile del pilastro difensivo Aitor Ocio. Bellissimo il gol di Tamudo, ancora in grande evidenza Riera.
Valladolid-Levante 1-0: Sesma 63'.
Il Valladolid scala posizioni, e se lo merita perchè se la qualità non è proprio eccelsa, il lavoro, la fatica, l' applicazione e lo spirito di corpo di questa squadra non meritano affatto la Segunda. La partita è stata un monologo, in attesa soltanto del gol che sbloccasse la situazione, segnato dal solito ottimo Sesma con una spettacolare girata mancina.
Leggo critiche vibranti al Levante e all' atteggiamento spudoratamente rinunciatario di De Biasi: 78% di possesso-palla al Valladolid, 22% agli ospiti. Dico, vi sembra normale?
Recreativo-Osasuna 1-0: Carlos Martins 70'.
Finalmente il Recre trova 'sto benedetto gol, e scongiura (forse, non sono esclusi colpi di scena in settimana) l' esonero annunciato di Victor Munoz. Osasuna in fase di stanca.
CLASSIFICA
R. Madrid 28
2 Villarreal 27
3 Barcelona 24
4 Valencia 24
5 Espanyol 22
6 Atlético 21
7 Racing 20
8 Zaragoza 17
9 Mallorca 16
10 Sevilla* 15
11 Getafe 14
12 Athletic 13
13 Murcia 13
14 Valladolid 13
15 Osasuna* 12
16 Almería 12
17 Deportivo 12
18 Recreativo 12
19 Betis 11
20 Levante 4
(*) Equipos con un partido menos
CLASSIFICA CANNONIERI
Luis Fabiano 8 (1 rig.)
Güiza 7
Agüero 7
Rossi 7 (2 rig.)
Messi 7 (2 rig.)
Grande partita, e tanto per cambiare qua in Italia non la si è potuta vedere. Il Villarreal mantiene il passo del Real, sempre più credibile come grande, visto che, a parte la figuraccia proprio col Madrid, le altre squadre d' èlite (Barça, Valencia, Atlético, e ieri Sevilla) le ha battute tutte.
Nervosismo nella prima mezzora, poi gol a valanga (in linea con questo strepitoso inizio di Liga, il più bello da qualche anno a questa parte). La seconda ammonizione a Dani Alves (l' arbitro, per questa e altre decisioni, verrà contestato in maniera furibonda dal Sevilla), verso la fine del primo tempo, segna la svolta della partita, anche se già in inferiorità numerica il Sevilla riesce addirittura a portarsi in vantaggio con Luis Fabiano, una specie di Re Mida di questi tempi, ora anche Pichichi provvisorio.
Ovviamente con l' uomo in più la partita per tutto il secondo tempo la fa il Villarreal. Il Sevilla si stringe attorno a Palop con grande ordine, rendendo difficile al Submarino lo sviluppo del suo gioco classico. Però, consuetudine spiacevole di questa stagione sevillista, gli ospiti continuano a regalare in difesa, in specie nelle situazioni da calcio piazzato, vero nervo scoperto. Mosquera, che non ho fatto a tempo a elogiare per la prestazione col Real, combina disastri: Guille Franco ancora una volta incorna per il 2-2, poi il difensore colombiano commette fallo da rigore, rigore decisivo trasformato da Matias Fernandez, ingresso ancora una volta più che mai incisivo.
Deportivo-Racing 0-1: Tchité 67'.
Sempre più incredibile la classifica del Racing: notare come solo 10 gol fatti siano valsi finora 20 punti. Però stavolta strameriterebbe il Deportivo, che domina, attacca, crea, ma paga ancora una volta la sterilità del suo attacco (oltre alle paratone di Toño, che io reputavo il portiere di gran lunga più scarso della Liga, ma che quest' anno sta offrendo un rendimento elevato). Non vincono in casa da 5 partite i galiziani, li beffa un contropiede abilmente finalizzato da Memé Tchité, che sta ingranando dopo un inizio così così.
Almeria-Atlético Madrid 0-0
Questa partita invece l' ho vista, e sbalordisco di fronte al poco che l' Almeria raccoglie rispetto all' intensità di gioco che esprime. L' Atlético, soprattutto nel primo tempo, è stato messo sotto di brutto, pressato nella sua metacampo senza respiro, attaccato senza soluzione di continuità con azioni brillanti e vertiginose, imperniate soprattutto su quel nano maledetto di Crusat, uno dei giocatori più veloci della Liga, imprendibile quando ha campo a disposizione. Tre occasioni nei primi 6-7 minuti per i padroni di casa, poi alla mezzora Crusat, chi altri se no, provoca un ingenuo fallo di Seitaridis (del quale comunque comprendiamo l' impotenza), e il rigore che ne consegue esemplifica in maniera tragicomica la situazione di quest' Almeria che proprio non riesce a buttarla dentro: batte il rigore Felipe Melo, respinge Leo Franco, si avventa in tuffo Negredo, riflesso prodigioso ancora di Leo Franco, poi arriva Uche (Kalu, il fratello maggiore di quello del Getafe) che non trova di meglio da fare che biascicare un destro che rotola molle molle fra le braccia del portiere colchonero, che finalmente può agguantare in presa. Non parliamo poi della traversa presa pochi minuti dopo, in spaccata, ancora da Uche... Emery in settimana aveva promesso di pagare la cena a 30 giornalisti in caso di un Almeria ancora a secco, beva ora l' amaro calice...
Nel secondo tempo, cala per ovvi motivi il ritmo dell' Almeria, che si allunga anche un po', ma sono sempre i padroni di casa a pungere di più, ulteriore conferma il palo, il terzo della partita almeriense, colto da Negredo. Meno male che almeno non entra la punizione che in pieno recupero Luis Garcia stampa morbida sulla traversa: parlare di furto sarebbe stata quasi una gentilezza.
Betis-Zaragoza 1-2: D' Alessandro 34' (Z); Pavone 80' (B); Pavone 91' (B).
Minuto chiave il settantaduesimo: nel Zaragoza esce Ayala, che fin lì aveva tenuto in piedi una difesa rimaneggiata dai tanti infortuni (fuori Juanfran, Sergio e Pavon), nel Betis entra Pavone, fino a quel momento l' oggetto misterioso della stagione verdiblanca. El Tanque fa esplodere il Ruiz De Lopera: splendido il primo gol per la grande percussione di Edu e per la maestria da attaccante consumato con cui il centravanti argentino difende palla col corpo preparandosi la conclusione a rete, un colpo sotto di gran freddezza sull' uscita di César. Il secondo gol bada meno alla forma, un tap-in di petto su sponda di Edu, ma che importa, tre punti fondamentali non solo perchè salvano la panchina di Cuper ma perchè potrebbero finalmente aver dotato il Betis di quel punto di riferimento offensivo di cui fin qui aveva sentito tremendamente la mancanza.
Espanyol-Athletic Bilbao 2-1: Gabilondo 3' (A); Tamudo 39' (E); autorete Aitor Ocio 90' (A).
L' Espanyol ha fatto la partita e meritato nel complesso, ma è certamente beffardo il modo in cui la vittoria è maturata, con un autogol al 90' quasi inverosimile del pilastro difensivo Aitor Ocio. Bellissimo il gol di Tamudo, ancora in grande evidenza Riera.
Valladolid-Levante 1-0: Sesma 63'.
Il Valladolid scala posizioni, e se lo merita perchè se la qualità non è proprio eccelsa, il lavoro, la fatica, l' applicazione e lo spirito di corpo di questa squadra non meritano affatto la Segunda. La partita è stata un monologo, in attesa soltanto del gol che sbloccasse la situazione, segnato dal solito ottimo Sesma con una spettacolare girata mancina.
Leggo critiche vibranti al Levante e all' atteggiamento spudoratamente rinunciatario di De Biasi: 78% di possesso-palla al Valladolid, 22% agli ospiti. Dico, vi sembra normale?
Recreativo-Osasuna 1-0: Carlos Martins 70'.
Finalmente il Recre trova 'sto benedetto gol, e scongiura (forse, non sono esclusi colpi di scena in settimana) l' esonero annunciato di Victor Munoz. Osasuna in fase di stanca.
CLASSIFICA
R. Madrid 28
2 Villarreal 27
3 Barcelona 24
4 Valencia 24
5 Espanyol 22
6 Atlético 21
7 Racing 20
8 Zaragoza 17
9 Mallorca 16
10 Sevilla* 15
11 Getafe 14
12 Athletic 13
13 Murcia 13
14 Valladolid 13
15 Osasuna* 12
16 Almería 12
17 Deportivo 12
18 Recreativo 12
19 Betis 11
20 Levante 4
(*) Equipos con un partido menos
CLASSIFICA CANNONIERI
Luis Fabiano 8 (1 rig.)
Güiza 7
Agüero 7
Rossi 7 (2 rig.)
Messi 7 (2 rig.)
Etichette: Liga
2 Comments:
Che disastro il rendimento di questo Sevilla, non ho visto la partita ma sui vari forum ho letto commenti di tifosi indiavolati col già tanto criticato Mosquera...
Kerzhakov è ritornato in gruppo, giocando gli ultimi 15', è già qualcosa...
Sì, Mosquera è un po' nel mirino sin dal suo arrivo. E' stato acquistato di fretta, per l' emergenza-infortuni, non ha ancora avuto modo di ambientarsi ed è partito con una certa sfiducia attorno sin da subito (sennò perchè Juande le prime due volte che lo impiega lo toglie alla fine del primo tempo?), non lo conosco benissimo (al Pachuca l' avevo visto troppe poche volte), è giusto dargli tempo. Comunque pare che ieri le abbia combinate grosse. Leggendo le cronache però mi pare che il Sevilla abbia giocato una partita onorevolissima e anche sfortunato.
Coraggio, quest' anno non è buono per la Liga (ma secondo me già in estate era tutt' altro che certo un posto fra le prime quattro, questeo è un campionato equilibratissimo nella zona-coppe), ma io ho grade fiducia per la Champions. Mi sembra la meglio attrezzata delle spagnole, quella con l' idea di gioco più chiara e consolidata e con l' organico meglio strutturato.
P.S.: Congratulazioni per il tuo Zenit!
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