martedì, dicembre 18, 2007

Koeman comincia a tagliare teste.

Dopo la figuraccia, l' ennesima, col Barça, avevamo invocato a chiare lettere un' opera di ristrutturazione radicale per il Valencia, ora le ultime notizie suggeriscono che Koeman sta muovendo i primi passi in questa direzione: per le prossime due partite, quella di domani in Copa del Rey contro la Real Union Irún e la sfida di campionato sabato a Zaragoza, il tecnico olandese ha deciso di non convocare due pesi massimi dello spogliatoio come Cañizares e Albelda, e tutto sembra indicare che la decisione verrà mantenuta ferma per lungo tempo a venire.
Per quanto riguarda "Cañete" si tratta di una sacrosanta e da troppo tempo attesa liberazione, per il capitano Albelda dispiace un po' visto il peso tattico e carismatico del giocatore, ma certo è che il rendimento di questi è calato tantissimo sin dagli ultimi mesi della scorsa stagione, sino ad arrivare a picchi negativi desolanti di recente.

Al Valencia serve un cambio di marcia netto dal punto di vista delle motivazioni, ciò che ha veramente sbalordito di questo periodo orribile è stato il fatto di vedere in campo giocatori svuotati, senza energia e senza voglia di risalire la corrente avversa. Per far fronte a questo andazzo pericolosissimo il rimedio più logico è solitamente quello di affidarsi ai giovani, a chi magari sbaglia per inespereienza ma ha entusiasmo da vendere e voglia di spaccare il mondo. Giocatori che fortunatamente possiede il Valencia, e anzi sui quali ha impostato con decisione la politica di mercato più recente.

Se però a centrocampo pronti all' uso ci sono Sunny, Manuel Fernandes e la new entry Montoro (giocatore da tenere d' occhio, al di là dell' imbarcata di sabato), e fra la trequarti e l' attacco chiede spazio Mata, in altri reparti la rivoluzione non è ancora possibile: in difesa ad esempio, la catastrofica coppia Helguera-Marchena rimane una scelta obbligata, stanti le assenze per infortunio di Alexis (che ne avrà più o meno per tutta la stagione) ed Albiol, e gli stessi pessimi Miguel e Moretti di questi tempi di fatto hanno pochissime possibilità di perdere il posto come meriterebbero.
Intanto in attacco si fa male Morientes, e il suo infortunio di un mese, aggiunto all' assenza di Villa, consegna l' attacco alla piena emergenza: chissà però che non sia l' occasione per dare finalmente una chance concreta a Nikola Zigic, finora più turista che giocatore del Valencia a tutti gli effetti.

E' chiaro quindi che la seconda parte del piano rivoluzionario andrà attuata in una intensissima sessione di mercato invernale (come se on bastassero tutti i soldi spesso scialacquati in questi ultimi anni, cito solo i 7 milioni per Arizmendi e i 18 per Zigic...): farebbero più che comodo un terzino sinistro capace di rilevare Moretti e un centrocampista centrale, intanto in settimana abbandonerà la barca Jaime Gavilan.
Mancino in esubero, mai avute opportunità concrete sia per gli infortuni che per il disinteresse dei tecnici (se, come ha fatto una volta Quique, quando ti mancano sia Vicente che Silva fai giocare Arizmendi a sinistra allora vuol dire che in Gavilan proprio non ci credi..), torna in prestito al Getafe, che di esterni di ruolo, soprattutto a sinistra (dove Laudrup adatta mezzepunte come Granero e Sousa, quest' ultimo per giunta infortunatosi per i prossimi tre mesi), aveva bisogno per completare la propria rosa.

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26 Comments:

Anonymous Anonimo said...

per la serie "la riserva a Brandao la fa tua sorella", Nery Castillo si è scocciato dell'Ucraina e ha firmato per il Manchester City

almeno potremo godercelo un po' di più.. non trovi?

marco

11:01 PM  
Blogger valentino tola said...

Sì, sarei pure contento, se non fosse che è andato proprio alla squadra per la quale faccio tifo contro in Premier...

12:07 AM  
Anonymous Anonimo said...

Da dove nasce la tua ostilità nei confornti dei Citizens? Temo di saperlo....dal nuovo paperone thailandese dal passato ambiguo che ha in izato a spendere e spandare giusto? In effetti erano più simpatici quando, con Benarbia e Berkovic, stravinceva la Championship Però a qualche sogno di gloria hanno diritto pure loro...e poi la materia prima, da Elano e Richards, c'è tutta, e pure di qualità

8:36 AM  
Blogger valentino tola said...

Esattamente, Alec. Dalle nostre parti lo conosciamo sin troppo bene il "tipo", no?

Nessuna ostilità storica verso il City, che anzi mi avrebbe fatto piacere se fossero diventati grandi nella maniera in cui lo era diventato il Blackburn un decennio fa o altre squadre. Per giunta hanno giocatori che mi piacciono come quelli che citi tu e ovviamente Castillo, che personalmente reputo un talento sensazionale.

11:14 AM  
Blogger Antonio Giusto said...

Castillo io l'ho scoperto quest'estate in Coppa America contro il Brasile, prima, quelle poche volte che l'avevo visto con la maglia dell'Olympiacos, non mi aveva mai entusiasmato. Che sia quello visto in Grecia il vero Castillo? Perché, se così fosse, ne prevedo un ritorno in patria al termine della stagione.

Sull'argomento del post non posso che dire che, se si continua così, il Valencia potrebbe davvero finire la stagione ad un passo dalla Segunda Division.

1:28 PM  
Blogger valentino tola said...

All' Olympiacos non l' ho certo visto con assiduità, però già allora vedevo dei colpi che mi impressionavano, poi chiaro che la Copa America è stata la vetrina migliore.
E' un giocatore che palla al piede ha una velocità straordinaria, secondo me unica nel panorama mondiale (persino superiore a quella di Messi, anche se è chiaro che Leo sul piano globale resta irraggiungibile per chiunque), immarcabile nell' uno contro uno.
Ha il grave difetto di essere veramente un casinista, individualista all' eccesso, temo purtroppo che pensi più alla gloria personale che al bene della squadra, però resta uno dei pochi giocatori in circolazione in grado di decidere una partita da solo. Ah, quanto lo vorrei vedere nella Liga...

1:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Vale
apprezzo molto il tuo modo di descrivere i giocatori e la tua scala di valori (elogi molto i giocatori tecnici e di talento, siamo simili in questo..) però secondo me lo stai sopravalutando Castillo.
a me piace (e non da questa estate, sono anni che lo seguo all' Olympiakos, dove arrivò giovanissimo a 16 anni)ha discreta tecnica, grande velocità, un dribbling secco e molta imprevidibilità, ma è lontano dall'essere fra i top giocatori (anche solo della sua generazione) per personalità,tecnica come assistman, conclusione etc.
innanzitutto dal ruolo . Che ruolo è Castillo??
secondo me è un attaccante esterno da 4-3-3 possibilmente a sinistra. Bene, e se capita in una squadra che non gioca il 4-3-3, dove gioca? (come lo Shakthar)Rifinitore ha deluso, rallenta il gioco tiene troppo palla e non ha come detto grandi doti di assistman, da seconda punta è un pò evanescente e pecca forse nelle conclusioni.. (se fosse un top giocatore non avresti questi problemi, per esempio)
in definitiva, per me è un signor giocatore, di talento, dalle ottime potenzialità ma non una STELLA come quella che mi pare stavate descrivendo...

ciao, (non ti scrivo sempre, ma resti una fonte inesauribile sul calcio spagnolo per me,)
santeria

4:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

Più che il "tipo", direi che dalle nostre parti conosciamo bene i "tipi". Purtroppo è così...e alla fine parleranno solo gli almanacchi, mentre il ricordo di COME si è arrivati a certe vittorie svanirà come neve al sole.

5:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

per la serie "la volpe e l'uva",
"da noi kakà non sarebbe titolare"
ramon calderon

senza parole


comunque che messico(almeno in prospettiva), vela, guardado, giovani, castillo, ochoa...più elementi di esperienza come marquez, osorio, pardo, torrado, l'idolo ramon morales.
manca solo una prima punta di spessore

daniele

6:29 PM  
Blogger ava_adore said...

además de angulo tb se comenta que vicente y baraja tb se pueden ir buscando la vida para la temporada que viene.

Parece que en junio llegarán las rebajas en el valencia, vaya forma más estúpida de devaluar a sus propios jugadores... Jugadores que aun les quedan años de contrato! Vaya tela..

A buena hora echaron a quique..

saludos valentino!

8:15 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Alec
Conta solo vincere, che siano campionati o elezioni...
al di là del caso di Shinawatra, no vado matto per l' identificazione troppo stretto fra un club e il suo proprietario. In questo senso, anche se non ci risparmia presidenti fanfaroni come Calderon, inqualificabili come Gaspart o incapaci come Lamikiz, il modello dell' azionariato popolare può scongiurare questo pericolo e agevolare una più sana identificazione fra il club e il complesso dei suoi tifosi, senza dover scadere per forza in letture romantiche e ingenue sulla democrazia o altre storie (tanto per chiarire, i debiti con le banche Real Madrid e Barça ce li hanno anche se sono club "democratici"...)

@ Santeria
So di correre il rischio, perchè il giocatore a mio avviso racchiude in sè sia i lampi del fuoriclasse che i limiti del giocatore incompiuto. Parlando di questi, giustamente sottolinei il ruolo, e in effetti Castillo è un giocatore un po' indefinito: può essere esterno in un tridente (ma secondo me meglio a destra che a sinistra) o seconda punta, forse questo il ruolo ideale, seconda punta senza restrizioni tattiche.
E' un giocatore troppo troppo individualista, questo potrebbe essere il suo limite decisivo. Io comunque tifo per lui :)

@ Daniele
Calderon ormai abbiamo imparato a conoscerlo, ha una faccia tosta che ha dell' incredibile...
Anch' io ho pensato al potenziale del Messico, veramente notevole, e spero che ai prossimi Mondiali riesca finalmente a fare questo salto oltre ogli ottavi di finale.
Già, la prima punta: Cacho secondo me non risponde a livelli di esigenza massima, quel Landin l' ho visto poco in Copa America e per quel poco non mi ha esaltato. Ricordiamo comunque che anche Vela volendo potrebbe fare la prima punta, seppure con caratteristiche di movimento.

8:44 PM  
Blogger valentino tola said...

@ ava adore
Los errores en la planificacion de la entidad han sido algo de escandalo, el presidente Soler es el primer responsable, ha sido un desastre desde el punto de vista deportivo y tengo el miedo que su gestion tendrà unas consecuencias economicas muy serias.
Vender a Vicente seria una tonteria muy pero muy grande.

8:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

rieccomi dopo aver aperto la discussione-Castillo :)

in effetti il Berlusconi thailandese non è il massimo della vita come presidente (anche se di quattrini ne ha, caspita se ne ha).

Comunque anche altri presidenti di club inglesi non sono proprio dei chierichetti;
parlo ad esempio di quelli che hanno fatto fallire il glorioso Leeds, o gli americani Glazer (Man' United) e la coppia Hicks-Gillett proprietaria del Liverpool

marco

11:02 PM  
Blogger ava_adore said...

ojo valentino que en españa no solo se habla de la venta de vicente, sino de la salida en junio de Villa, ya que ve que el proyecto deportivo se está deshaciendo. Su representante ya se está paseando por las radios criticando las medidas adoptadas.

Por cierto, vicente era un grandísimo jugador, pero el pobre es de cristal. Tb ha tenido muchos problemas con los médicos del valencia, de los que desconfía.

La culpa es del presidente, estoy de acuerdo. Además actuó como un principiante, echando al entrenador a las 3 de la mañana, todo en caliente..

11:16 AM  
Anonymous Anonimo said...

Anche a me Castillo piace molto, ha un controllo di palla in velocità davvero notevole, tra i migliori al mondo. Però è eccessivamente egoista, porta troppo il pallone, troppo troppo troppo troppo individualista.
La sua posizione ideale penso che sia quella classica di seconda punta che svaria su entrambe le fasce.

Non seguo il campionato greco, ma posso assicurarvi che l'anno scorso disputò una Champions League mostrosa, in particolare a Donetsk contro lo Shakhtar (che ne rimase infatti folgorato) giocò su livelli ancora superiori a quelli della Copa America in Venezuela...

5:30 PM  
Blogger valentino tola said...

@ ava adore
Si el Valencia no se clasifica para la Champions, la marcha de Villa serà mas probable.

@ Kerzhakov
Mamma mia quella partita a Donetsk, mi ricordo, faceva fuori da solo tutti i difensori ad ogni azione! Nel secondo gol dell' Olympiakos, ora non mi ricordo chi lo avesse segnato, comunque Nery evitò tre-quattro interventi di fila.
Il suo esagerato individualismo lo mette di fronte a un bivio, quello cioè fra il diventare un campione vero oppure un giocoliere da giardino.
Anche un altro giocatore per il quale ho un debole, cioè Di Maria del Benfica, ha problemi di collocazione tattica simile che rischiano di lasciarlo in uno status di indeterminatezza: fra Rosario Central, Argentina Under 20e Benfica ha giocato esterno di fascia, trequartista e seconda punta, senza essere di fatto nessuno dei tre. Spero non diventi uno di quei giocatori che, siccome gli allenatori non sanno dove metterlo, finiscono sempre con l' entrare a partita in corso quando le squadre sono lunghe, quando bisogna giocare il tutto per tutto o roba del genere.

7:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il rapidissimo Di Maria è una classica ala da 4-3-3, ma col tempo è probabile che si adatti a giocare come esterno in un centrocampo a quattro. Ne abbiamo già parlato in questo blog, ma visto che stiamo elencando giovani giocatori talentuosi dalla difficile collocazione tattica, non si può non citare l'olandese-ghanese Quincy, probabilmente quello destinato ad avere una carriera peggiore, nonostante potenzialmente sia più forte degli altri due...

8:36 PM  
Anonymous Anonimo said...

Quincy con potenzialità maggiori di Castillo o Di Maria?No,non credo.
Comunque,rimanendo in tema di esterni di talento,consiglierei di seguire Diego Capel del Sevilla.Molto bravo,davvero.

10:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non c'entra niente, ma vorrei chiedervi un parere su Eduardo Ratinho, laterale destro brasiliano che prese parte ai Mondiali U-20 in Venezuela.

E' di oggi la notizia che ritornerà in Brasile, al Corinthians: non ha convinto i dirigenti e lo staff tecnico del CSKA Mosca, che non lo riscatteranno. Sinceramente un pò mi dispiace, mi piaceva come giocatore, anche se obiettivamente in Champions League ha toppato clamorosamente; inoltre in quel ruolo il CSKA possiede già di giocatori del calibro di Krasic e del recuperato Chidi Odiah, non avrebbe di fatto mai giocato...

10:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Quincy, come hai detto tu, potenzialmente è il più forte (non a caso lo compro sempre a Premier Manager 2008);
ma se Castillo è individualista, allora lui deve proprio entrare in campo con un pallone tutto suo.
dico questo, fermo restando che sulle potenzialità del giocatore del Celta sono d'accordo.

ps. per la serie "ve lo ricordate", chiedo a Vale (e a tutti voi) un parere su uno dei miei vecchi idoli spagnoli, Kiko (ex Atlètico)

marco

11:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

tra i talenti inesplosi,il più forte fa la panchina al villareal e il secondo in classifica la fa al milan...

mati&yohann

per fortuna il mio terzo pupillo adesso gioca abbastanza(nicklas bendtner) anche se ancora deve esplodere---non sono tutti messi

daniele

12:00 AM  
Blogger valentino tola said...

@ Kerzhakov e Gandhi
Quincy è un caso clinico, sono d' accordo con Kerzhakov che dei tre è quello con le potenzialità maggiori, quasi un mix fra la velocità di Eto'o e i numeri palla al piede di Cristiano Ronaldo. Purtroppo però credo sia irrecuperabile. Ai problemi tattici si aggiungono problemi di testa che non ne faranno mai un giocatore vero.

Diego Capel ha spunti fulminanti, ma è ancora incredibilmente grezzo, non sa cosa siano le categorie di spazio e tempo, non sa che in campo ci sono 10 giocatori vestiti come lui pronti ad aiutarlo. Grossi margini di miglioramento, uno dei talenti più promettenti, e delle scommesse più intriganti, del calcio spagnolo.

Ratinho l' avevo visto qualche anno fa nel Corinthians di Tevez, Carlos Alberto, Nilmar e compagnia bella (anche un Jo quasi neonato) e mi aveva fatto una notevole impressione ai suoi esordi, per la velocità e una qualità tecnica quasi da trequartista.
Azzardo un po' questo giudizio perchè non l' ho visto così tanto, ma ad occhio mi sembra che gli manchi un po' di potenza. Comunque, una sciocchezza lasciarlo andare per il Cska. Qualcun altro in Europa si faccia avanti, prego.

@ Marco
Quando ho cominciato a seguire con assiduità la Liga Kiko era negli ultimi anni della sua breve carriera, e purtroppo era sempre infortunato, quindi l' ho potuto vedere poco. Un peccato perchè era un giocatore di grande talento, un attaccante di peso ma dai piedi buonissimi.
Ora fa il commentatore su "La Sexta", durante le partite si fa notare soprattutto per la sua fragorosa risata.

1:09 AM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo me Quincy è un talento assoluto.
non diventerà mai un giocatore ma che classe che controllo e che atletismo.
le progressioni in Olanda ai Mondilai Under 20 (quelli di Messi) mi rimaranno credo per sempre negli occhi.
idolo
anche a me piaceva Kiko.
Kiko-Vieri che coppia

Santeria

9:45 AM  
Anonymous Anonimo said...

Kiko me lo ricordo io, che ho 40 anni... Mi piaceva moltissimo: aveva una tecnica splendida, un gran tocco di palla, fantasia e pure un fisico notevole... Però aveva due o tre difetti piuttosto gravi: era lento, piuttosto discontinuo e a volte peccava di personalità. Non è un caso che in nazionale abbia reso veramente poco.

Quincy è veramente un caso disperato. Quando l'ho visto giocare nei mondiali U20 del 2005 non potevo credere che nell'Arsenal giocasse solo nella squadra riserve. Velocità spaventosa, dribbling ubriacante, estro, tiro da fuori, ne facevano un'ala sinistra (pur essendo destro giocava largo sull'out mancino) potenzialmente incredibile... Poi, con il tempo, ho capito perché Wenger non lo considerava: è completamente privo di intelligenza (calcistica?), di voglia di sacrificarsi per cresere, è dominato da una presunzione che gli ha fatto lasciare la culla di giovani talenti migliore del mondo (insieme a Barca e Ajax, anche se i lancieri ultimamente sono un pò giù), per andare a giocare in Russia (con tutto il rispetto, Kherza) e poi al Celta... Non ho parole.

Marcello.

12:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

Su Bendtner concordo appieno... Mi sembra una punta potenzialmente straordinaria... E' un '88 ma in nazionale è ormai titolare e segna con grande regolarità.
Vedendolo, la prima impressione è quella del centravanti poderoso old style, ma al primo tocco di palla capisci che in realtà ha piedi raffinatissimi e una mobilità non comune (di testa, tra l'altro, non mi sembra fortissimo). Al di là dei paragoni azzardati con Ibra (comunque molto più fantasioso di Niklas), è sicuramente un futuro protagonista del calcio europeo.

12:22 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Daniele
Scusa, non mi ero accorto di aver saltato il tuo intervento.
Comunque, per Matias è solo questione di tempo, spazi per Gourcuff al Milan non ne vedo. Ottimo Bendtner, piace a anche a me, però forse il mio preferito di quest' ultima leva dell' Arsenal è Diaby, una vera potenza (anche gli scatti di Walcott fanno paura).

@ Santeria
A chi lo dici, ricordo come se fosse ieri quel Mondiale, e rimasi stregato da Quincy. Però proprio in quell' occasione si potevano leggere tra le righe le future traiettorie di Quincy e Messi: Quincy che parte col botto contro Giappone ed Australia per poi progressivamente affievolirsi, Messi che al contrario parte in panchina contro gli U.S.A. per poi diventare, man mano che la contesa si fa calda, sempre più decisivo.

12:29 PM  

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