mercoledì, marzo 05, 2008

Sevilla Futbol Club, o l’ arte del suicidio.

Per fare strada in una competizione come la Champions non possono bastarti le fiammate o i lampi di grande calcio, per quanto abbaglianti questi possano essere. Servono concentrazione, nervi saldi, equilibrio tattico e psicologico durante tutti i 90 (o più) minuti. L’ eliminazione, atroce delusione, di ieri sera, è l’ immagine fedele delle difficoltà del Sevilla di questa stagione, dei suoi alti e bassi, della sua incapacità di mantenere costante quella tensione competitiva che ne aveva fatto le fortune la stagione passata.
Dieci minuti come un uragano sul Fenerbahçe, poi incertezze, gambe che tremano, i SOLITI errori e l’ inevitabile epilogo, bastava vedere le facce dei giocatori delle due squadre prima dei calci di rigore per capire. Il Sevilla non ha saputo correggere i suoi errori, e ha pagato meritatamente. Va bene ancora ancora prendere gol stupidi contro questa o quella squadra di Liga, lì si può rimediare, ma la Champions no, non ti lascia possibilità d’ appello. Il Sevilla non può proprio lamentarsi se da mesi prende sempre lo stesso gol idiota. Non puoi arrivare da nessuna parte se appena l’ avversario ha un calcio piazzato entri nel panico.
Non riesco a capacitarmi di come si possano prendere ripetutamente gol simili, mi sembra più una misura di buonsenso che di alta strategia calcistica: se sui calci piazzati marchi a uomo, non devi lasciar saltare l’ avversario, se invece marchi a zona non puoi lasciare scoperte zone come il dischetto del calcio di rigore. Son robe da bambini di due anni, eppure Deivid nel primo gol è arrivato liberissimo alla respinta dentro l’ area (!) e nel secondo ha sfruttato un’ opportunità che non avrebbe mai avuto se soltanto la difesa del Sevilla su quel calcio di punizione di Alex dalla trequarti si fosse piazzata all’ altezza della linea d’ ingresso dell’ area di rigore (come fanno le squadre normali) e non invece come al solito tutta intruppata a ridosso di Palop, facendosela letteralmente sotto.
Manolo Jiménez parla di “psicosis a balón parado”, di un “problema che non si può risolvere con l’ allenamento”, rassegnazione probabilmente eccessiva da parte di chi bene o male è pagato per mettere mano proprio a queste cose, incidendo non solo sulle questioni tattiche ma anche sulla psicologia dei suoi giocatori, aspetto parimenti decisivo nel calcio. Tenuta psicologica assolutamente insufficiente non solo nei calci piazzati, prova ne sia la condotta incomprensibilmente altalenante nei 90 minuti: ciclonico quando deve sbloccare il risultato, il Sevilla ha ceduto campo e non ha mostrato la personalità sufficiente nel gestire prima il vantaggio di due gol e poi il ritorno di un ottimo Fenerbahçe (squadra dagli ottimi palleggiatori, Mehmet Aurelio e Alex su tutti, e con un Ugur Boral incontenibile sulla sinistra): col passare dei minuti si sono diradate le incursioni nella metacampo turca, e la reazione è avvenuta troppo tardi, a frittata già fatta, dopo il secondo gol di Deivid.
Insomma, è un’ eliminazione che va presa col massimo realismo e obiettività, che deve sanzi ervire da lezione per crescere ad una squadra che ha comunque un futuro, un progetto, una bella idea di gioco, che potranno venire riproposti anche nella prossima Champions (pure con le probabili partenze di Daniel Alves e Luis Fabiano, perché no), sempre che ci si concentri al meglio sull’ obiettivo del quarto posto in questo finale di campionato.

Nell’ altra partita della serata, il Barça timbra il cartellino. Un semi-allenamento già dal gol in apertura, l’ ennesimo di Xavi, ma la notizia è inevitabilmente l’ infortunio ancora una volta occorso a Messi. Al di là dell’ importanza del giocatore, il più “desequilibrante” dell’ attacco blaugrana, e del rammarico di Rijkaard per non poter disporre praticamente mai di tutti i suoi effettivi e del suo undici-tipo, il pensiero va al giocatore, talento leggendario sulla cui carriera pesa come un Spada di Damocle questa facilità all’ infortunio muscolare. Le sue lacrime all’ uscita dal campo sono più che mai emblematiche.
Passando alle note positive, oltre al solito enorme Yaya Touré, segnaliamo i progressi di Ronaldinho, ancora lontano dal ritrovare l’ esplosività dei bei tempi ma recuperato per quanto riguarda l’ ispirazione pura, quella che gli permette di inventare assist fuori da ogni logica. Toccherà a lui far la differenza con l’ assenza di Messi. Eccellente anche Sylvinho, senza ombra di dubbio il più “profondo” dei terzini della rosa blaugrana.

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12 Comments:

Blogger cespo said...

sai che me lo aspettavo un titolo del genere?? Io ho visto il mio milan, messo sotto da un banco di ragazzini anche psicologicamente, non mi aspettavo gente come pirlo giocare una gara così sottotono, solo perchè davanti hai gente che corre come disperati e ti pressa. Flamini è un signor giocatore, veramente ieri era lui il gattuso della partita. C'è da dire che comunque l'arsenal non sarà mai il mio favorito, per me non ha fatto questa grande partita, han vinto per un gioiello di cesc e non strameritato come tutti affermano.
Il sivilla mi ha deluso, sai parlavo ieri con un amico che volevo scommetterci soldi tanto ero sicuro. Ma sono così e ahimè io credo che senza alves (più che fabiano) l'anno prossimo non saranno la stessa squadra...
Mi è piaciuto l'intervento del tiburon pujol che si è scagliato contro i giornalisti perchè han messo pressione per messi in campo.. come dar fiducia a rijkard, dicendo che la stampa lo influenza....

2:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

2 cose:
1 il Fenerbahce c'� tutta come squadra. Non � fortissima ma in casa ha vinto TUTTE le partite quest'anno in Champions (Inter-Psv-Cska Mosca e Siviglia) e qualcosa vorr� pur dire. il pubblico conta ECCOME. ha una difesa forte e organizzata tranne un disastroso portiere (ok ha parato i rigori ma se c'era un portiere normale non si arrivava neanche ai rigori). Uno fra i terzini destri pi� promettenti d'Europa Gokhan, una buonissima coppia centrale (un grande Lugano e un discreto Edu) e un certo Roberot Carlos a sinistra che seppur anziano e sempre una LEGGENDA. Squadra che si difende bene e riparte affidandosi a quel GENIO che � Alex.
questo per dire che io me l'aspettavo un Fenerbahce cos�.

2 caro Cespo l'Arsenal ha STRAMERITATO di passare il turno .
in 180 minuti il Milan ha avuto 1 occasione nitida quella di Pato..1 occasione!!, l'Arsenal ha preso 2 traverse, svariate occasioni davanti a Kalac, e 2 goal.. scusate se � poco....

santeria

5:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

E PALLE INATTIVE: QUESTE MALEDETTE!!!
Nono sono bastati al Sevilla, gli almeno 15 punti persi in campionato per errori di marcatura sulle palle inattive, ora sono dovuti uscire pure dalla CL pigliando due gol evitabilissimi.
Mi dispiace davvero tanto per questa eliminazione, il Sevilla era la formazione che simpatizzavo maggiormente in questa Champions.

PS: mi tolgo un piccolo sassolino dalla scarpa: a Manolo Jimènez gli sta bene.

5:37 PM  
Blogger Marco Perciabosco said...

sinceramente non mi aspettavo l'uscita del siviglia. mi spiace x' i quarti di champions sarebbe stato il coronamento di 3 anni di grande calcio.. peccato che il vero rigore decisivo sia stato sbagliato da maresca!

5:46 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Cespo
Beh, dai, "gente che corre come disperati e ti pressa" è un po' riduttivo per l' Arsenal... io invece concordo con le lodi ai Gunners diffuse sulla stampa. Credo abbia dimostrato una netta superiorità come blocco nelle due partite, e quella di ieri è stata una magistrale prova di maturità e di personalità. Il fatto che più deve inorgoglire i sostenitori dell' Arsenal è che la squadra di Wenger ha vinto senza mai tradire la propria identità, anzi imponendo il proprio gioco.
Superiore non solo dal punto di vista atletico, ma anche come impostazione tattica: il pressing sulla trequarti del Milan è stato perfetto, e ha permesso alla difesa (difesa che, dopo qualche tutubanza iniziale, ha preso progressivamente le misure) di giocare molto alta senza soffrire verticalizzazioni e inserimenti dalla seconda linea "a palla scoperta". Così l' Arsenal ha guadagnato il controllo della metacampo del Milan, tagliando fuori i tre attaccanti rossoneri dal resto della squadra e costruendo una costante superiorità numerica con l' aiuto dei terzini e i tagli dei centrocampisti sulla trequarti. Una ragnatela di passaggi della quale il Milan non ha capito proprio nulla e che ha fruttato una superiorità tutt' altro che sterile, se andiamo a vedere le rispettive occasioni.
Per quanto riguarda Flamini, faccio mea culpa perchè fino a qualche tempo fa detestavo letteralmente questo giocatore per via dei suoi piedi modesti, invece si è affermato come un elemento incredibilmente prezioso, capace di fermare i contropiedi di Kakà con un' abilità disarmante (aiutato in questa funzione da un Fabregas TOTALE, ma questo non è niente di nuovo).
Insomma, dopo questo turno l' Arsenal non può non essere fra le favorite per la vittoria finale, in ogni caso sarà pure ora che la Champions torni oltre Manica, visto che in Champions i club inglesi credo dimostrino un' evidente superiorità (anche l' anno scorso: lode al Milan come singola squadra, ma le altre tre squadre in semifinale erano tutte loro).

Io davanti all' eliminazione del Sevilla ci son rimasto come un baccalà, contavo veramente in loro come squadra-sorpresa.
Per quanto riguarda i piani per il prossimo anno, è vero che la partenza di Alves sarà più difficile da rimpiazzare alle altre precedenti cessioni di pezzi grossi: oltre a sostituire un terzino destro, ci si dovrà preoccupare di trovare adeguato rimpiazzo all' imprevedibilità di Alves, e può darsi che in tal caso si debba operare direttamente in altre zone del campo (magari acquistando un grande trequartista e modificando il tradizionale disegno tattico del Sevilla, che non prevede un numero 10).

@ Santeria
Sull' Arsenal, come spiegato sopra, sono d' accordo. Sul Fenerbahçe voglio chiarire che non è mia intenzione sminuire il loro valore come può sembrare dal pezzo, è che ho voluto concentrarmi sul Sevilla. Per me il Fenerbahçe è un' ottima squadra, solo che mi aspettavo che il Sevilla dimostrasse di essergli superiore, credevo ne avesse i mezzi. Sanno giocare a calcio, anche se li vedo molto meglio quando attaccano che quando si difendono, non per una questione di singoli (Lugano è un' autorità) ma perchè qualche spazio tendono a lasciarlo. Così è anche per il Sevilla di quest' anno, infatti le due squadre si son dimostrate abbastanza simili sotto quest' aspetto e ne son venute fuori due partite equiilibrate e con tanti gol.

@ Kerzhakov
Se la squadra ripete sempre gli stessi errori, Manolo c' entrerà pure qualcosa, se non per dolo almeno per negligenza.

@ Marco Perciabosco (per distinguerti dall' altro Marco)
Lasciamo perde come hanno tirato i rigori, meglio stendere un velo pietoso... non è affatto una lotteria, bisogna avere capacità (in parte tecniche, in gran parte mentali) anche per quelli.

8:17 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Cespo
Dimenticavo la questione-Messi: credo Puyol fosse giustamente incazzato per la solita superficialità dei giornali. Sabato Rijkaard aveva risparmiato Messi dall' inizio perchè lo staffa medico gli aveva detto che non era il caso di sovraccaricarlo e correva il rischio d' infortuni... ovvio che quando il Barça ha perso la stampa aveva la polemica precotta: "perchè non hai messo Messi? Basta rotazioni!" (quando invece Rijkaard le faceva meno gli dicevano invece che avrebbe dovuto farle...).
Io semmai avrei rimproverato a Rijkaard il mancato utilizzo di Deco contro l' Atlético, mossa che ha contribuito a togliere equilibrio al centrocampo.

8:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

Arsenal che tra l'altro, è bene ricordalo, ha giocato senza il suo miglior difensore - Kolo Touré - due titolari fissi come Rosicky e Van Persie più un semi-titolare come il povero Eduardo da Silva...


PS: aspetto il tuo nuovo post per commentarla, ma che pena il Real...

10:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Arsenal che tra l'altro, è bene ricordalo, ha giocato senza il suo miglior difensore - Kolo Touré - due titolari fissi come Rosicky e Van Persie più un semi-titolare come il povero Eduardo da Silva...


PS: aspetto il tuo nuovo post per commentarla, ma che pena il Real...

10:57 PM  
Blogger valentino tola said...

Certo, quando si era infortunato Kolo io pensavo fosse un fattore che sbilanciasse il tutto in favore del Milan. Kolo è uno dei difensori più forti (e sottovalutati) del mondo, ed è importantissimo con la sua leadership e la sua velocità per sopportare la difesa alta. Senderos non è male in assoluto, però non ha le caratteristiche da difesa alta. Invece anche con lo svizzero l' Arsenal non ha sofferto, perchè era organizzato benissimo.

P.S.: Il Real ha confermato (grazie anche ad alcune assenze-chiave) tutte le sue carenze di gioco. Ne scrivero più tardi, ora però sono alle prese coi supplementari di Porto-Schalke...

11:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

Contentissimo per il passaggio del turno dei nostri "cugini" (come è comprensibile dallo sponsor Gazprom che sfoggiano sulle magliette, Schalke e Zenit sono due club affiliati), che raggiungono così un risultato storico! Protagonista assoluto dell'incontro il portierino Neuer.

PS: perfettamente d'accordo con te su Kolo Touré, anch'io lo ritengo uno dei difensori più forti e sottovalutati del globo. Senderos è stato bravo nel doppio confronto, anche se al suo fianco Gallas - un altro difensore straordinario (e pensare che il Chelsea l'ha regalato...) - ha disputato una partita monstre.

Il Real è stato semplicemente osceno, ma non mi voglio dilungare in questo post.

11:48 PM  
Anonymous Anonimo said...

Più che parlare di Real osceno,mi soffermerei ad evidenziare la splendida prestazione della Roma.

12:07 AM  
Blogger Edoardo Tinghi said...

Vale sono ancora scioccato, è incredibile perdere così...leggi il mio blog ho scritto tutto lì. Saluti.

5:33 PM  

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