lunedì, marzo 03, 2008

VENTISEIESIMA GIORNATA: Almeria-Athletic Bilbao 1-1:

Partita vivace, Almeria sottotono, sicuramente meglio l’ Athletic, che però rimane ahilui invischiato in una situazione di classifica delicatissima, solo un punto sul Recreativo terzultimo.

Formazione-tipo per Emery, Caparros torna invece a proporre Yeste in mediana, con Etxeberria a supporto dell’ ormai intoccabile Llorente.
Confesso che mi aspettavo un’ altra partita, con l’ Almeria ad alti ritmi arrembante nella metacampo avversaria, invece la sensazione nel primo tempo è che sia l’ Athletic a fare maggiormente la partita, tenendo alto il baricentro e allontanando gli avversari dall’ area di rigore. Non è comunque un primo tempo di dominio schiacciante quello dei bilbaini, che inquietano soltanto con un sinistro radente di Koikili dalla lunga distanza e con una conclusione dentro l’ area di Yeste respinta col solito ottimo riflesso da Diego Alves, e d’ altro canto l’ Almeria conserva anche qualche rara opportunità di distendersi nel suo velocissimo contropiede.
La sensazione di controllo della situazione da parte degli ospiti si fa più netta nella ripresa: l’ Almeria non ha la sua solità intensità, non riesce ad esercitare il suo consueto pressing e cede a centrocampo, esponendo un po’ una difesa abituata ad accorciare e applicare la tattica del fuorigioco. L’ Athletic filtra con facilità sempre maggiore sulla trequarti, con la possibilità di mettere palloni in profondità alle spalle della difesa in linea dei padroni di casa. Trova campo soprattutto Susaeta, che dà profondità sulla destra non sempre finalizzando con la dovuta precisione le sue azioni ma comunque fornendo un pallone velenosissimo per il taglio a centro area di Gabilondo nell’ occasione che Diego Alves svetta un po’ coi riflessi un po’ con la fortuna.
Emery cerca di correre ai ripari inserendo José Ortiz e Soriano: sarà una fortunata coincidenza o sarà l’ intuito del grande allenatore, ma i frutti si vedono subito. Incursione dalla destra verso il centro di Ortiz, il taglio di Crusat porta via Aitor Ocio (tutto studiato, geniali i movimenti offensivi dell’ Almeria) creando uno spazio centrale nel quale José Ortiz si insinua palla al piede forzando l’ ingenuo fallo da rigore di Yeste, fin lì ottimo per spirito di sacrificio e voglia in mediana. Negredo trasforma, e c’è molto amaro in bocca per un Athletic superiore sul piano del gioco.
Gli ospiti comunque non demordono, e nella reazione c’è la mano di “Jokin”, non inferiore al suo collega come intuizioni dalla panchina: Orbaiz per Javi Martinez è la mossa determinante. Orbaiz ha visione di gioco superiore rispetto al faticatore Javi Martinez, e ha la capacità di servire palloni nello spazio che possono fare malissimo alla difesa in linea dell’ Almeria, già in affanno e poco coperta dall’ insufficiente pressing del centrocampo. Gli effetti del cambio si notano subito quando Orbaiz pesca in profondità Llorente, che evita Diego Alves ma lascia all’ accorrente Etxeberria tutto il dispiacere di vedersi ribattuta da Pulido la conclusione a botta sicura.
Sono comunque le prove generali del meritato pareggio: ancora magistrale Orbaiz, apre millimetricamente sulla destra per lo scatto di Susaeta sul filo del fuorigioco, torre di Markel verso il centro e gol di Llorente, sul cui colpo di testa non è impeccabile la risposta del fortissimo Diego Alves.
Emery, sempre audace, reagisce aggiungendo Kalu Uche all’ attacco, ma nei minuti finali l’ Athletic si salva quando sull’ iniziativa dalla sinistra di Manè e Crusat il colpo di testa proprio di Uche trova una respinta e Ortiz svirgola malamente la ribattuta a lato. Caparros a questo punto si accontenta del punto, tanto che nel recupero blinda la squadra col cambio Ustaritz-Susaeta.

I MIGLIORI: Quarto gol nelle ultime quattro partite, sette totali nella Liga: il Dormiglione Llorente finalmente pare essersi svegliato. Una bella notizia, vista anche la carenza di attaccanti spagnoli di buon livello appetibili per la Seleccion. Oltre al fisico e alle buone doti tecniche, il ragazzo ci sta mettendo finalmente anche la testa e la cattiveria giusta. Sempre uno dei più vivaci Susaeta, anche se talvolta ignora la soluzione migliore. Decisivo l’ ingresso di Orbaiz, eccellente geometra.
Dà la scossa all’ Almeria l’ inserimento di José Ortiz: idolo di casa e bandiera del club, elemento rapido e abile nell’ uno contro uno, sicuramente più estroso del dozzinale Juanma Ortiz (che ha più doti da tornante).
I PEGGIORI: Non è il solito centrocampo dell’ Almeria e non è il solito Felipe Melo, impreciso e in affanno invece che motore sempre nel cuore dell’ azione.

Almería (4-1-4-1): Alves 6; Bruno 5,5, C. García 6, Pulido 6,5, Mané 6; Juanito 6; Juan Ortiz 5,5 (54'), Melo 5,5 (57'), Corona 5,5 (83'), Crusat 6,5; Negredo 6.
In panchina: Cobeño, Kalu Uche 6 (83'), José Ortiz 7 (54'), Iriney, Aitor, Soriano 5,5 (57'), Guilherme.
Athletic (4-4-2): Armando 6; Iraola 6, A. Ocio 6, Amorebieta 6, Koikili 6; Susaeta 6,5 (90'), J. Martínez 6 (67'), Yeste 6, Gabilondo 6; Etxeberria 6 (72'), Llorente 6,5.
In panchina: Aranzubia, Ustaritz s.v. (90'), Garmendia, Orbaiz 7 (67') Muñoz Aduriz s.v. (72') D. López.

Goles: 1-0 (59'): Negredo transforma un penalti cometido por Fran Yeste sobre Ortiz. 1-1 (72'): Llorente remata después de un pase de cabeza de Susaeta.
Árbitro: Undiano Mallenco, del colegio navarro. Amonestó a Mané (17'), Amorebieta (31'), Susaeta (34'), Aitor Ocio (44'), Juanma Ortiz (46') Yeste (51'), Etxeberria (57'), Orbaiz (69'), Bruno (75') y Armando (90').
Incidencias: Estadio Juegos Mediterráneos. 14.161 espectadores.

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