VENTICINQUESIMA GIORNATA: Barcelona-Levante 5-1: Xavi (B); Riga, rig. (L); Messi (B); Eto’o (B); Eto’o (B); Eto’o (B).
Passeggiata doveva essere e passeggiata è stata, anche se un censurabile calo di tensione aveva portato addirittura a un momentaneo 1-1 nel primo tempo. Chiaro comunque che non doveva essere questa la partita della conferma rispetto alle ottime sensazioni di Glasgow, ma soltanto un cuscinetto prima della vera serie di prove del nove, col Valencia in semifinale di Copa del Rey e con Atlético e Villarreal nella Liga.
A riposo Deco e Marquez nel Barça, undici-tipo per il Levante (almeno con quelli che sono rimasti a De Biasi), che al fischio d’ inizio non si siede sul campo come minacciato alla vigilia per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi. La sensazione, assai prevedibile, è che il Barça possa sfondare come e quando vuole, con le mezzeali che trovano da subito buoni collegamenti con l’ attacco. Bastano tredici minuti per il primo gol della serata: Iniesta triangola con Eto’o, invitando ad uscire i centrali del Levante e creando così lo spazio per la comoda conclusione a rete di Xavi (di questo passo mi vince la Scarpa d’ Oro…) inseritosi in seconda battuta.
Troppa facilità inganna il Barça, inducendolo ad accomodarsi. Il Levante non ha più nulla da perdere già da un paio di mesi, e va a giocarsela con dignità, inquietando il Camp Nou. Oltre al rilassamento, si giova dello scarso filtro di Iniesta e Xavi nel centrocampo blaugrana: manca la capacità di Deco di frenare il contropiede avversario se occorre con falli tattici, e così perfino una squadra di modestissime virtù tecniche come il Levante riesce in questa fase ad avvicinarsi con relativa facilità all’ area di Valdés. Suona il campanello d’ allarme quando Juanma lascia sul posto Puyol e solo il palo respinge il suo colpo da biliardo, ma probabilmente l’ allarme non suona sufficientemente forte se Zambrotta commette una sciocchezza come il fallo di mano che regala al Levante il rigore dell’ incredibile 1-1, trasformato da Riga.
Dura poco però lo stupore, perché Messi si incarica subito di rimettere in carreggiata il Barça con un perentorio sinistro al termine di un’ elegante scambio stretto con Xavi dentro l’ area di rigore. Nella ripresa i padroni di casa scherzano meno e con atteggiamento più professionale chiudono la pratica in scioltezza, regalando la ribalta ad Eto’o (e anche a un discreto spezzone finale di Bojan: meglio utilizzarlo così, a partita in corso, senza pressioni).
I MIGLIORI: Rispetto all’ anno scorso, è sicuramente più apprezzzabile la gestione della rosa da parte di Rijkaard. Chi gioca male rischia il posto, e questo è uno stimolo per tutti. Lo dimostrano i casi di Ronaldinho e Xavi: il brasiliano, pur senza disputare una partita in assoluto straordinaria, sembra sulla via della ripresa, alleggerito e vivace; Xavi, dopo una meritatissima parentesi da panchinaro, ha ritrovato un livello di gioco soddisfacente: assai ispirato e continuo nella fase creativa stasera. Ordinaria amministrazione da fenomeno per Messi, un gol dopo semi-assolo e due assist per Eto’o (splendido quello del 3-1). Eto’o che con tre gol facili mantiene la sua media-monstre: 8 gol in 7 partite, non è un caso che in sua assenza statisticamente la media-gol blaugrana si abbassi drasticamente. E poi giocando nel Barça bisognerebbe dargli un premio solo per il fatto di essere l’ unico che detta il passaggio in profondità invece di venire incontro per farsela dare sui piedi…
Juanma e Riga fra i pochi a salvarsi, una costante nella stagione del Levante: l’ esterno destro cerca sempre il fondo, è rapido e punta l’ uomo, Riga invece è al solito volenteroso e molto mobile su tutto il fronte dell’ attacco.
I PEGGIORI: Una groviera David, un pollo Zambrotta.
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Zambrotta 5,5, Puyol 6, Milito 6 (Thuram s.v., m.68), Sylvinho 6; Xavi 7, Touré 6,5, Iniesta 6,5; Messi 7 (Giovani s.v., m.81), Eto’o 7, Ronaldinho 6,5 (Bojan 6,5, m.73).
In panchina: Pinto, Abidal, Gudjohnsen, Edmilson.
Levante (4-4-2): Kujovic 6; Descarga 6, Álvaro 5, José Serrano 5,5, David 4,5; Juanma 6,5, Miguel Ángel 5,5 (Pedro León s.v., m.68), Berson s.v. (Javi Fuego 5, m.23), Courtois 5,5; Riga 6,5, Geijo 5,5 (Sául s.v., m.81).
In panchina: Rubiales, Armando, Manolo, Iborra.
Goles: 1-0, m.14: Xavi. 1-1, m.41: Riga, de penalti. 2-1, m.44: Messi. 3-1, m.56: Etòo. 4-1. m.62: Etòo. 5-1, m.87: Eto'o.
Árbitro: Velasco Carballo (Comité Madrileño). Sin amonestados.
Incidencias: Asistieron al encuentro 71.979 espectadores en partido disputado en el Camp Nou, correspondiente a la vigésimo quinta jornada de Primera División. Los jugadores del Levante salieron del túnel de vestuario con una camiseta con la inscripción: «Forza Tommasi», en homenaje a Damiano Tommasi, jugador del Levante, que ha sido intervenido recientemente de una lesión en la rodilla. Se guardó un minuto de silencio en memoria de William Silvio Modesto, 'Biò, jugador del Barça en las temporadas 1977-78 y 1978-79.
A riposo Deco e Marquez nel Barça, undici-tipo per il Levante (almeno con quelli che sono rimasti a De Biasi), che al fischio d’ inizio non si siede sul campo come minacciato alla vigilia per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi. La sensazione, assai prevedibile, è che il Barça possa sfondare come e quando vuole, con le mezzeali che trovano da subito buoni collegamenti con l’ attacco. Bastano tredici minuti per il primo gol della serata: Iniesta triangola con Eto’o, invitando ad uscire i centrali del Levante e creando così lo spazio per la comoda conclusione a rete di Xavi (di questo passo mi vince la Scarpa d’ Oro…) inseritosi in seconda battuta.
Troppa facilità inganna il Barça, inducendolo ad accomodarsi. Il Levante non ha più nulla da perdere già da un paio di mesi, e va a giocarsela con dignità, inquietando il Camp Nou. Oltre al rilassamento, si giova dello scarso filtro di Iniesta e Xavi nel centrocampo blaugrana: manca la capacità di Deco di frenare il contropiede avversario se occorre con falli tattici, e così perfino una squadra di modestissime virtù tecniche come il Levante riesce in questa fase ad avvicinarsi con relativa facilità all’ area di Valdés. Suona il campanello d’ allarme quando Juanma lascia sul posto Puyol e solo il palo respinge il suo colpo da biliardo, ma probabilmente l’ allarme non suona sufficientemente forte se Zambrotta commette una sciocchezza come il fallo di mano che regala al Levante il rigore dell’ incredibile 1-1, trasformato da Riga.
Dura poco però lo stupore, perché Messi si incarica subito di rimettere in carreggiata il Barça con un perentorio sinistro al termine di un’ elegante scambio stretto con Xavi dentro l’ area di rigore. Nella ripresa i padroni di casa scherzano meno e con atteggiamento più professionale chiudono la pratica in scioltezza, regalando la ribalta ad Eto’o (e anche a un discreto spezzone finale di Bojan: meglio utilizzarlo così, a partita in corso, senza pressioni).
I MIGLIORI: Rispetto all’ anno scorso, è sicuramente più apprezzzabile la gestione della rosa da parte di Rijkaard. Chi gioca male rischia il posto, e questo è uno stimolo per tutti. Lo dimostrano i casi di Ronaldinho e Xavi: il brasiliano, pur senza disputare una partita in assoluto straordinaria, sembra sulla via della ripresa, alleggerito e vivace; Xavi, dopo una meritatissima parentesi da panchinaro, ha ritrovato un livello di gioco soddisfacente: assai ispirato e continuo nella fase creativa stasera. Ordinaria amministrazione da fenomeno per Messi, un gol dopo semi-assolo e due assist per Eto’o (splendido quello del 3-1). Eto’o che con tre gol facili mantiene la sua media-monstre: 8 gol in 7 partite, non è un caso che in sua assenza statisticamente la media-gol blaugrana si abbassi drasticamente. E poi giocando nel Barça bisognerebbe dargli un premio solo per il fatto di essere l’ unico che detta il passaggio in profondità invece di venire incontro per farsela dare sui piedi…
Juanma e Riga fra i pochi a salvarsi, una costante nella stagione del Levante: l’ esterno destro cerca sempre il fondo, è rapido e punta l’ uomo, Riga invece è al solito volenteroso e molto mobile su tutto il fronte dell’ attacco.
I PEGGIORI: Una groviera David, un pollo Zambrotta.
Barcelona (4-3-3): Valdés 6; Zambrotta 5,5, Puyol 6, Milito 6 (Thuram s.v., m.68), Sylvinho 6; Xavi 7, Touré 6,5, Iniesta 6,5; Messi 7 (Giovani s.v., m.81), Eto’o 7, Ronaldinho 6,5 (Bojan 6,5, m.73).
In panchina: Pinto, Abidal, Gudjohnsen, Edmilson.
Levante (4-4-2): Kujovic 6; Descarga 6, Álvaro 5, José Serrano 5,5, David 4,5; Juanma 6,5, Miguel Ángel 5,5 (Pedro León s.v., m.68), Berson s.v. (Javi Fuego 5, m.23), Courtois 5,5; Riga 6,5, Geijo 5,5 (Sául s.v., m.81).
In panchina: Rubiales, Armando, Manolo, Iborra.
Goles: 1-0, m.14: Xavi. 1-1, m.41: Riga, de penalti. 2-1, m.44: Messi. 3-1, m.56: Etòo. 4-1. m.62: Etòo. 5-1, m.87: Eto'o.
Árbitro: Velasco Carballo (Comité Madrileño). Sin amonestados.
Incidencias: Asistieron al encuentro 71.979 espectadores en partido disputado en el Camp Nou, correspondiente a la vigésimo quinta jornada de Primera División. Los jugadores del Levante salieron del túnel de vestuario con una camiseta con la inscripción: «Forza Tommasi», en homenaje a Damiano Tommasi, jugador del Levante, que ha sido intervenido recientemente de una lesión en la rodilla. Se guardó un minuto de silencio en memoria de William Silvio Modesto, 'Biò, jugador del Barça en las temporadas 1977-78 y 1978-79.
5 Comments:
Perfetta la tua analisi della partita del Barça, però la maggiore soddisfazione di ieri sera non è stata tanto la goleada ma la sconfitta in casa del Madrid.Per merito di un gol roccambolesco del Getafe.
Mamma che scena il gol del Getafe...
KERZHAKOV UFFICIALE ALLA DINAMO MOSCA: http://calciorusso.blogspot.com/2008/02/dove-finir-kerzhakov.html
poche vole ho goduto tanto per un gol.
auguri ai tifosi della Dinamo. grande giocatore il russo. peccato non averlo dimostrato in pieno a siviglia.
ma per vedere le partite del campionato russo come fai?
KUBALA
Cessione definitiva, vero? Io avrei preferito un prestito...
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