DICIOTTESIMA GIORNATA: Deportivo-Atlético Madrid 0-3: Forlan; Agüero; Jurado.
L’ Atlético timbra il cartellino: vittoria e quarto posto in banca (scavalcato il Villarreal), gli aspetti sicuramenti più rilevanti della serata. Latita sempre un po’ il gioco nelle fila dei colchoneros, raramente si apprezza una comunicazione fluida fra i reparti, si aspetta più che altro il lampo giusto là davanti, chè tanto il gol arriva. Tre occasioni e tre gol, punite col minimo sforzo le ingenuità in stile Liga BBVA del Deportivo.
Drammatica la situazione dei galiziani: pensare che fino a poco tempo fa si leggeva notevole ottimismo nei commenti, giocatori e allenatori (s)parlavano addirittura di un gioco fra i migliori della Liga… Ora, è vero che rispetto a Caparros si nota l’ intenzione di un gioco più manovrato, è vero anche che l’ impegno resta fuori discussione… ma i begli ideali e la buona volontà naufragano miseramente di fronte alla debolezza disarmante di questa squadra (una sola partita vinta in casa finora).
Se nella finestra di mercato non si interverrà con decisione, dotando Lotina soprattutto di un uomo-gol (che non è assolutamente Bodipo, con tutto il rispetto per il gran sgomitare e dannarsi l’ anima del centravanti della Guinea Equatoriale), questa squadra è destinata certamente irrimediabilmente immancabilmente indiscutibilmente alla Segunda Division, triste destino di quello che una volta era il SuperDepor.
Lotina, discutibilmente, preferisce Rubén Castro (più punta) a Verdú, mentre dall’ altra parte ha una chance importante Jurado: la rottura con Maniche, l’ infortunio di Motta e la non-intoccabilità di Cléber Santana possono segnare una svolta nella sua esperienza colchonera.
Nelle prime fasi del match, dopo un botta e risposta con un’ occasione per parte (Bodipo alto al volo da fuori area-Maxi Rodriguez di poco a lato dal limite dell’ area) l’ impressione è quella di un Depor più corto e aggressivo, ma la fase offensiva dei padroni di casa è di un’ inconsistenza agghiacciante. E’ un primo tempo dai contenuti miseri, l’ Atlético resta lì, passivo, sceso in campo giusto per farti un favore, e solo al 39’ costruisce la prima azione manovrata decente, che porta alla sovrapposizione di Antonio Lopez e porta soprattutto al gol del vantaggio, segnato da Forlan, lesto ad approfittare dell’ incertezza generale della difesa di casa (Coloccini non riesce a intercettare il cross, Filipe non chiude sul bomber uruguagio).
Il Deportivo comincia con ardore il secondo tempo, ma nel giro di un minuto, fra il 6’ ed il 7’, si verifica la svolta che decide la partita: mischia nell’ area dell’ Atlético, uscita insicura di Abbiati (bravo fra i pali, da brivido fuori: successivamente si fa scappare un altro pallone rischiando il rigore, secondo me sacrosanto, su Lafita), palla che rotola verso Sergio, conclusione a botta sicura che però viene incredibilmente salvata sulla linea da Raul Garcia, intervento che vale una partita intera; sul ribaltamento successivo, Agüero ha spazio per puntare Barragan, e sono guai: quella del Kun, finalmente al ritorno al gol, è un’ opera d’ arte, un dribbling irridente e un colpo da biliardo fuori dalla portata di Aouate.
Lotina ridisegna la squadra in senso più offensivo, con Adrian (perché così pochi minuti, perché quest’ ostracismo?) per Rubén Castro e Verdú per Sergio, ma il terzo gol dell’ Atlético stronca ogni velleità: Jurado anticipa un distratto Guardado sulla respinta di un calcio d’ angolo e insacca con un colpo di testa non molto convenzionale ma sicuramente efficace. Gol importante per il talento andaluso, anche se la sua partita a centrocampo è stata abbastanza insignificante.
I MIGLIORI: Agüero-Forlan, non si scappa: se l’ Atlético a fine stagione andrà in Champions, un 90% del merito (preferisco mantenermi basso con le percentuali) sarà loro. Il gol del Kun poi è da spellarsi le mani, nel suo stile più classico. Poca visibilità ma tanta sostanza per Raul Garcia, decisivo come i suoi due colleghi d’ attacco ai fini del risultato.
Nel Deportivo l’ unico che si salva è il motorino De Guzman, molto continuo in questa stagione.
I PEGGIORI: Leggero leggero come una piuma Rubén Castro, improduttivo Lafita (acquisto deludentissimo). Può dare molto di più Guardado, essendo l’ unico di un certo livello.
Deportivo (4-4-1-1): Munúa 6; Barragán 5,5, Piscu 5,5, Coloccini 6, Filipe 5,5; Lafita 5 (73'), Sergio 5,5 (61') De Guzman 6, Guardado 5,5; R. Castro 5 (61'), Bodipo 5,5.
In panchina: Fabricio, Pablo Amo, Juan Rodríguez, Xisco, Adrián s.v. (61'), Verdú s.v. (61'), Riki s.v. (73').
Atlético de Madrid (4-4-2): Abbiati 5,5; Perea 6,5, Pablo 6, Eller 6,5, Antonio López 6; Maxi 6, Raúl García 7, Jurado 6 (73'), Simao 5,5 (75'); Forlán 7, Agüero 7 (67').
In panchina: Falcón, Valera, Zé Castro, C. Santana s.v. (67'), Luis García s.v. (73'), Reyes s.v. (75'), Mista.
Goles: 0-1 (39'): Forlán remata en el área pequeña un centro de Antonio López, después de que Agüero deje pasar el balón. 0-2 (52'): Agüero recibe fuera del área, encara a Barragán, le recorta y cruza con la derecha, pegado al palo. 0-3 (64'): Jurado cabecea casi desde la frontal aprovechando un rechace en un córner.
Árbitro: Teixeira Vitienes, del Colegio Cántabro. Amonestó a Barragán (25'), Pablo (33') y Lafita (59').
Incidencias: Riazor. 12.000 espectadores.
Drammatica la situazione dei galiziani: pensare che fino a poco tempo fa si leggeva notevole ottimismo nei commenti, giocatori e allenatori (s)parlavano addirittura di un gioco fra i migliori della Liga… Ora, è vero che rispetto a Caparros si nota l’ intenzione di un gioco più manovrato, è vero anche che l’ impegno resta fuori discussione… ma i begli ideali e la buona volontà naufragano miseramente di fronte alla debolezza disarmante di questa squadra (una sola partita vinta in casa finora).
Se nella finestra di mercato non si interverrà con decisione, dotando Lotina soprattutto di un uomo-gol (che non è assolutamente Bodipo, con tutto il rispetto per il gran sgomitare e dannarsi l’ anima del centravanti della Guinea Equatoriale), questa squadra è destinata certamente irrimediabilmente immancabilmente indiscutibilmente alla Segunda Division, triste destino di quello che una volta era il SuperDepor.
Lotina, discutibilmente, preferisce Rubén Castro (più punta) a Verdú, mentre dall’ altra parte ha una chance importante Jurado: la rottura con Maniche, l’ infortunio di Motta e la non-intoccabilità di Cléber Santana possono segnare una svolta nella sua esperienza colchonera.
Nelle prime fasi del match, dopo un botta e risposta con un’ occasione per parte (Bodipo alto al volo da fuori area-Maxi Rodriguez di poco a lato dal limite dell’ area) l’ impressione è quella di un Depor più corto e aggressivo, ma la fase offensiva dei padroni di casa è di un’ inconsistenza agghiacciante. E’ un primo tempo dai contenuti miseri, l’ Atlético resta lì, passivo, sceso in campo giusto per farti un favore, e solo al 39’ costruisce la prima azione manovrata decente, che porta alla sovrapposizione di Antonio Lopez e porta soprattutto al gol del vantaggio, segnato da Forlan, lesto ad approfittare dell’ incertezza generale della difesa di casa (Coloccini non riesce a intercettare il cross, Filipe non chiude sul bomber uruguagio).
Il Deportivo comincia con ardore il secondo tempo, ma nel giro di un minuto, fra il 6’ ed il 7’, si verifica la svolta che decide la partita: mischia nell’ area dell’ Atlético, uscita insicura di Abbiati (bravo fra i pali, da brivido fuori: successivamente si fa scappare un altro pallone rischiando il rigore, secondo me sacrosanto, su Lafita), palla che rotola verso Sergio, conclusione a botta sicura che però viene incredibilmente salvata sulla linea da Raul Garcia, intervento che vale una partita intera; sul ribaltamento successivo, Agüero ha spazio per puntare Barragan, e sono guai: quella del Kun, finalmente al ritorno al gol, è un’ opera d’ arte, un dribbling irridente e un colpo da biliardo fuori dalla portata di Aouate.
Lotina ridisegna la squadra in senso più offensivo, con Adrian (perché così pochi minuti, perché quest’ ostracismo?) per Rubén Castro e Verdú per Sergio, ma il terzo gol dell’ Atlético stronca ogni velleità: Jurado anticipa un distratto Guardado sulla respinta di un calcio d’ angolo e insacca con un colpo di testa non molto convenzionale ma sicuramente efficace. Gol importante per il talento andaluso, anche se la sua partita a centrocampo è stata abbastanza insignificante.
I MIGLIORI: Agüero-Forlan, non si scappa: se l’ Atlético a fine stagione andrà in Champions, un 90% del merito (preferisco mantenermi basso con le percentuali) sarà loro. Il gol del Kun poi è da spellarsi le mani, nel suo stile più classico. Poca visibilità ma tanta sostanza per Raul Garcia, decisivo come i suoi due colleghi d’ attacco ai fini del risultato.
Nel Deportivo l’ unico che si salva è il motorino De Guzman, molto continuo in questa stagione.
I PEGGIORI: Leggero leggero come una piuma Rubén Castro, improduttivo Lafita (acquisto deludentissimo). Può dare molto di più Guardado, essendo l’ unico di un certo livello.
Deportivo (4-4-1-1): Munúa 6; Barragán 5,5, Piscu 5,5, Coloccini 6, Filipe 5,5; Lafita 5 (73'), Sergio 5,5 (61') De Guzman 6, Guardado 5,5; R. Castro 5 (61'), Bodipo 5,5.
In panchina: Fabricio, Pablo Amo, Juan Rodríguez, Xisco, Adrián s.v. (61'), Verdú s.v. (61'), Riki s.v. (73').
Atlético de Madrid (4-4-2): Abbiati 5,5; Perea 6,5, Pablo 6, Eller 6,5, Antonio López 6; Maxi 6, Raúl García 7, Jurado 6 (73'), Simao 5,5 (75'); Forlán 7, Agüero 7 (67').
In panchina: Falcón, Valera, Zé Castro, C. Santana s.v. (67'), Luis García s.v. (73'), Reyes s.v. (75'), Mista.
Goles: 0-1 (39'): Forlán remata en el área pequeña un centro de Antonio López, después de que Agüero deje pasar el balón. 0-2 (52'): Agüero recibe fuera del área, encara a Barragán, le recorta y cruza con la derecha, pegado al palo. 0-3 (64'): Jurado cabecea casi desde la frontal aprovechando un rechace en un córner.
Árbitro: Teixeira Vitienes, del Colegio Cántabro. Amonestó a Barragán (25'), Pablo (33') y Lafita (59').
Incidencias: Riazor. 12.000 espectadores.
Etichette: Atlético Madrid, Deportivo, Liga
2 Comments:
Ciao!
Volevo farti icomplimenti per questo blog...davvero competente!!!
Quanto alla partita, io ero allo stadio (tifoso Atleti) e concordo su tutto.
Tre tiri in porta e tre gol.
Aguero sembra un fenomeno vero!
Abbiati rimane una mezza disgrazia...;-)
Grazie Leo.
Sì, è impressionante la forza offensiva dell' Atletico, se poi si mettessero anche a giocare bene non ce ne sarebbe più per nessuno ;-)
Ci sono similitudini rilevanti in questo senso fra Real e Atlético.
Io vado in estasi ogni volta che vedo giocare Aguero... questa diabolica e geniale freddezza che ha davanti al portiere ricorda Romario, il gol che ha fatto al Deportivo è suo e soltanto suo, non lo fa nessun altro attualmente... quel dribbling irridente e quella conclusione con carambola sul palo..
Abbiati ha due facce: fra i pali ha ottimi riflessi e ha già compiuto parate molto importanti per l' Atlético (ricordo quelle contro Getafe e Recreativo ad esempio), è quando esce che vengono i guai...
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