Ingiustizia è fatta.
Se nella fantasia popolare il Barça era fino a ieri la squadra sorridente, quella che si guadagna vittorie e applausi convincendo col gioco, la gara di Staford Bridge proietta un’ombra nera, nerissima sulla squadra di Guardiola. Troppo grosso quello che si è visto, troppo pesante.
Una partita modestissima, un’inferiorità palese nei confronti del Chelsea per tutti i 90 minuti, e ci si mette pure un arbitraggio a conti fatti vergognosamente favorevole ai catalani. Certo, l’espulsione di Abidal non c’era (ed anche il giallo che farà saltare la finale ad Alves è esagerato, per quanto il brasiliano ci sia messo d’impegno per farsi detestare coi suoi atteggiamenti), ma se nel primo tempo il signor Ovrebo fischia il contatto fra Alves e Malouda, non si capisce come faccia a non vedere che questo contatto avviene dentro l’area, e ancora meno si capisce come, essendo nei pressi dell’azione, non faccia a vedere la mano di Piqué che ferma Anelka a pochi minuti dal termine. Poi, allo scadere, già dopo il gol di Iniesta, si aggiunge un altro episodio nell’area catalana, un braccio di Eto’o su tiro di Ballack, sul quale i margini di discussione sono più ampi, ma che comunque accresce fino a farla esplodere del tutto la frustrazione del Chelsea.
Senza necessariamente parlare dell’arbitro, questo verdetto già di per sé suona come un’ingiustizia per quanto offerto dalle due squadre. Sembrava essere iniziata bene per i blaugrana, l’atteggiamento del Chelsea pareva aprire più spazi rispetto all’andata, ma è una sensazione effimera che la prodezza di Essien cancella prontamente.
La pepita d’oro pescata dal ghanese permette al Chelsea di riorganizzarsi subito nella maniera che più gradisce e che più indigesta risulta per il Barça. I blues possono riproporre la strategia difensiva dell’andata, in questo caso con un baricentro un po’meno basso e più aggressività nel pressing e nelle verticalizzazioni.
Il Barça ci casca con tutti e due i piedi, aiutato dalla psichedelica formazione scelta da Guardiola: l’ambizioso tecnico blaugrana ieri sera ha avuto uno di quelli che in Spagna chiamano “ataque de entrenador”, la voglia di stupire con soluzioni originali che in caso di successo possano fruttare grandi attestati di genialità.
Passo più lungo della gamba: in assenza di Márquez e Puyol, scegliere l’inedito Touré come difensore centrale al posto del pur acerbo Cáceres equivale a dire all’uruguagio: “Chico, torna a piangere dalla tua mammina”. Distrutto nel morale Cáceres, si espone il povero Yaya a imbarazzi pesantissimi. Forse l’intenzione era quella di mettere un colosso sulle palle alte, avere un altro palleggiatore per iniziare l’azione dalle retrovie, ma improvvisare una soluzione del genere in una semifinale di Champions, contro il Chelsea, a Stamford Bridge, è roba davvero pesante.
Da subito si nota la mancanza di intesa fra Piqué (peraltro sempre più autorevole su un piano puramente individuale) e l’ivoriano, che non riescono a tenere compatta e ordinata la linea difensiva, creando voragini al centro che facilitano gli attacchi in profondità del Chelsea. Al posto di Touré davanti alla difesa un Busquets cui ancora pesa in partite come queste lo status di giocatore alle prime armi (timido quando non impreciso), e in generale la stessa mancanza di coralità emersa all’andata.
Guardiola, privo di Henry, inizia rimescolando le carte in attacco, con Messi al centro, Iniesta a destra e Eto’o a sinistra, poi si torna alle posizioni canoniche, ma non cambia la sensazione. Mancano idee, manca ampiezza, ci si accalca al centro (male Alves, ancora una volta) facilitando il compito al Chelsea, si tiene palla senza combinare nulla.
La partita va avanti così praticamente fino alla fine, perché il Barça insiste a sbattere contro il muro, non fabbrica nemmeno un tiro nello specchio, e finisce pure in dieci per l’espulsione inventata di Abidal. È a questo punto che, nell’ingiustizia globale, subentrano quei pochi demeriti del Chelsea: i padroni di casa non chiudono i conti come esige la superiorità numerica, basterebbe ragionare un poco per infierire. Drogba esce per affaticamento, ed è un male perché Anelka non fa reparto e non preme sulla difesa avversaria come l’ivoriano, il Chelsea comincia a regalare metri, a non gestire il pallone con lo stesso criterio precedente all’espulsione, a infondere un minimo di coraggio a un Barça che avrebbe dovuto essere annichilito.
Così capita che il formidabile Essien cicchi un rinvio, che la palla finisca a Messi e che da Messi passi ad Iniesta, per poi infilarsi sotto la traversa grazie a uno splendido esterno dal limite dell’area. L’ingiustizia è servita già così, Ovrebo ci ha messo la ciliegina.
Finale scippata (ma non credo al complotto), ma finale che dovrà pur giocarsi il Barça: la partita di ieri serve a ridimensionare qualcosa che già prima di ieri era eccessivamente incensato. Era inammissibile sentire con tanta tronfia certezza parlare del Barça come la squadra più forte del mondo. Si continua a cadere nel solito errore, quello di considerare automaticamente la squadra che gioca il calcio più bello quella che gioca anche il calcio migliore: lasciando da parte il gioco inesistente dei blaugrana a Stamford Bridge, va detto che il Manchester United è più completo, più rodato, con molte più alternative di un Barça che, privo di alcuni titolari, ha ballato paurosamente (e vedere in panchina Hleb, Bojan e Cáceres fa pensare a quanto poco siano stati valorizzati questi giocatori).
I Red Devils sanno attaccare in blocco, sanno controllare il possesso-palla, sanno ripiegare e sanno ripartire, sanno difendere aggredendo sulla trequarti avversaria e nella propria area, hanno una rosa forse con picchi leggermente inferiori di talento puro, ma nettamente più ricca di alternative in tutti i reparti. Non può proprio partire favorito il Barça, che oltrettutto dovrà ancora improvvisare la difesa dopo le squalifiche di Alves e Abidal: in queste settimane Guardiola continuerà a utilizzare Touré centrale in modo da rodarlo oppure utilizzerà Cáceres? Allarma la presenza quasi certa di Sylvinho, giocatore ormai inadeguato a certi livelli, mentre il dubbio principale risiederà nella posizione di Puyol: centrale o terzino destro?
Una partita modestissima, un’inferiorità palese nei confronti del Chelsea per tutti i 90 minuti, e ci si mette pure un arbitraggio a conti fatti vergognosamente favorevole ai catalani. Certo, l’espulsione di Abidal non c’era (ed anche il giallo che farà saltare la finale ad Alves è esagerato, per quanto il brasiliano ci sia messo d’impegno per farsi detestare coi suoi atteggiamenti), ma se nel primo tempo il signor Ovrebo fischia il contatto fra Alves e Malouda, non si capisce come faccia a non vedere che questo contatto avviene dentro l’area, e ancora meno si capisce come, essendo nei pressi dell’azione, non faccia a vedere la mano di Piqué che ferma Anelka a pochi minuti dal termine. Poi, allo scadere, già dopo il gol di Iniesta, si aggiunge un altro episodio nell’area catalana, un braccio di Eto’o su tiro di Ballack, sul quale i margini di discussione sono più ampi, ma che comunque accresce fino a farla esplodere del tutto la frustrazione del Chelsea.
Senza necessariamente parlare dell’arbitro, questo verdetto già di per sé suona come un’ingiustizia per quanto offerto dalle due squadre. Sembrava essere iniziata bene per i blaugrana, l’atteggiamento del Chelsea pareva aprire più spazi rispetto all’andata, ma è una sensazione effimera che la prodezza di Essien cancella prontamente.
La pepita d’oro pescata dal ghanese permette al Chelsea di riorganizzarsi subito nella maniera che più gradisce e che più indigesta risulta per il Barça. I blues possono riproporre la strategia difensiva dell’andata, in questo caso con un baricentro un po’meno basso e più aggressività nel pressing e nelle verticalizzazioni.
Il Barça ci casca con tutti e due i piedi, aiutato dalla psichedelica formazione scelta da Guardiola: l’ambizioso tecnico blaugrana ieri sera ha avuto uno di quelli che in Spagna chiamano “ataque de entrenador”, la voglia di stupire con soluzioni originali che in caso di successo possano fruttare grandi attestati di genialità.
Passo più lungo della gamba: in assenza di Márquez e Puyol, scegliere l’inedito Touré come difensore centrale al posto del pur acerbo Cáceres equivale a dire all’uruguagio: “Chico, torna a piangere dalla tua mammina”. Distrutto nel morale Cáceres, si espone il povero Yaya a imbarazzi pesantissimi. Forse l’intenzione era quella di mettere un colosso sulle palle alte, avere un altro palleggiatore per iniziare l’azione dalle retrovie, ma improvvisare una soluzione del genere in una semifinale di Champions, contro il Chelsea, a Stamford Bridge, è roba davvero pesante.
Da subito si nota la mancanza di intesa fra Piqué (peraltro sempre più autorevole su un piano puramente individuale) e l’ivoriano, che non riescono a tenere compatta e ordinata la linea difensiva, creando voragini al centro che facilitano gli attacchi in profondità del Chelsea. Al posto di Touré davanti alla difesa un Busquets cui ancora pesa in partite come queste lo status di giocatore alle prime armi (timido quando non impreciso), e in generale la stessa mancanza di coralità emersa all’andata.
Guardiola, privo di Henry, inizia rimescolando le carte in attacco, con Messi al centro, Iniesta a destra e Eto’o a sinistra, poi si torna alle posizioni canoniche, ma non cambia la sensazione. Mancano idee, manca ampiezza, ci si accalca al centro (male Alves, ancora una volta) facilitando il compito al Chelsea, si tiene palla senza combinare nulla.
La partita va avanti così praticamente fino alla fine, perché il Barça insiste a sbattere contro il muro, non fabbrica nemmeno un tiro nello specchio, e finisce pure in dieci per l’espulsione inventata di Abidal. È a questo punto che, nell’ingiustizia globale, subentrano quei pochi demeriti del Chelsea: i padroni di casa non chiudono i conti come esige la superiorità numerica, basterebbe ragionare un poco per infierire. Drogba esce per affaticamento, ed è un male perché Anelka non fa reparto e non preme sulla difesa avversaria come l’ivoriano, il Chelsea comincia a regalare metri, a non gestire il pallone con lo stesso criterio precedente all’espulsione, a infondere un minimo di coraggio a un Barça che avrebbe dovuto essere annichilito.
Così capita che il formidabile Essien cicchi un rinvio, che la palla finisca a Messi e che da Messi passi ad Iniesta, per poi infilarsi sotto la traversa grazie a uno splendido esterno dal limite dell’area. L’ingiustizia è servita già così, Ovrebo ci ha messo la ciliegina.
Finale scippata (ma non credo al complotto), ma finale che dovrà pur giocarsi il Barça: la partita di ieri serve a ridimensionare qualcosa che già prima di ieri era eccessivamente incensato. Era inammissibile sentire con tanta tronfia certezza parlare del Barça come la squadra più forte del mondo. Si continua a cadere nel solito errore, quello di considerare automaticamente la squadra che gioca il calcio più bello quella che gioca anche il calcio migliore: lasciando da parte il gioco inesistente dei blaugrana a Stamford Bridge, va detto che il Manchester United è più completo, più rodato, con molte più alternative di un Barça che, privo di alcuni titolari, ha ballato paurosamente (e vedere in panchina Hleb, Bojan e Cáceres fa pensare a quanto poco siano stati valorizzati questi giocatori).
I Red Devils sanno attaccare in blocco, sanno controllare il possesso-palla, sanno ripiegare e sanno ripartire, sanno difendere aggredendo sulla trequarti avversaria e nella propria area, hanno una rosa forse con picchi leggermente inferiori di talento puro, ma nettamente più ricca di alternative in tutti i reparti. Non può proprio partire favorito il Barça, che oltrettutto dovrà ancora improvvisare la difesa dopo le squalifiche di Alves e Abidal: in queste settimane Guardiola continuerà a utilizzare Touré centrale in modo da rodarlo oppure utilizzerà Cáceres? Allarma la presenza quasi certa di Sylvinho, giocatore ormai inadeguato a certi livelli, mentre il dubbio principale risiederà nella posizione di Puyol: centrale o terzino destro?
Etichette: Barcelona, Champions League, Spagnole nelle coppe
21 Comments:
Complimenti Valentino...Ti fa davvero onore questo articolo...BRAVO, BRAVO!!!
Io credo che singoli episodi (la scivolata al 9° minuto di Gibbs o il rimpallo con successiva legnata di Essien...sempre al 9° minuto) che fino a quel momento esulavano totalmente dalla "storia" della partita, segnino in maniera quasi decisiva il proseguimento delle stesse... e poi condizionino in maniera troppo significativa il giudizio (spesso in assoluto) su una squadra. Ho letto di recente "il successo è uno stato mentale". Io aggiungo... lo stato mentale in queste sfide è spesso condizionato da episodi.
Io ci andrei quindi più piano con giudizi così trancianti come si leggono/sentono in questi giorni(parlo in generale non mi riferisco al tuo articolo in particolare... ne ho sentite di tutti i colori ad esempio sui gunners...voglio vedere se al posto di Gibbs, ad esempio, scivolava quel fenomeno di Evrà come andava a finire...).
Ciao
Ci sono poche discussioni sulla squadra che ha giocato meglio e su quella che meritava, senza entrare nei singoli episodi.
Piuttosto, anch'io sono rimasto un po' perplesso dalle scelte di Guardiola. Insomma Yaya Touré dietro non ha mai giocato in vita sua e si è visto. E poi, in una gara del genere, ti privi di un giocatore del genere in mezzo al campo? Per poi mettere Busquets, in una gara del genere?
Comunque, se questa perplessità l'avevo alla lettura delle formazioni, a partita in corso ci ho capito ancora meno del guazzabuglio per la sostituzione di Henry: al di là dei grandi meriti del Chelsea, non ti pare Vale che spostando Iniesta avanti in una mossa il Pep abbia totalmente distrutto la dinamica del suo attacco: davanti soprattutto, si muovevano troppo senza molto costrutto e soprattutto ordine. Non vuoi rischiare Bojan ( e poi perché? stesso discorso su Caceres dietro...), prova Hleb, no?
Insisto. Ha giocato meglio (in maniera più efficace, diciamo) in conseguenza ad un certo episodio... non a prescindere da quello (idem, anzi ha inciso di più ancora, nell'altra semifinale). Per me è assolutamente determinante in situazioni del genere.
Poi si possono fare tutte le valutazioni che si vogliono (ne condivido molte di quelle lette qua) ma certi giudizi li considero abbastanza "relativi".
Il Chelsea ha mostrato (anche al Nou Camp,ma ieri ancora di più) un'ottima fase difensiva.Ho apprezzato,in particolare,il ripiegamento degli interni verso i terzini.Questo ha ovviamente impedito la concessione della superiorità numerica all'avversario,ma soprattutto ha consentito ai difensori centrali un'adeguata copertura della profondità.Mai,finora,avevo visto una squadra contenere così bene il Barcelona,e di questo va dato merito ad Hiddink.
Molte critiche sono state mosse,al Barcelona e al suo allenatore,alcune condivisibili,altre decisamente meno.Appoggio in pieno la scelta di Busquets,molto buona la sua prestazione;meno la scelta di Keita.Personalmente avrei lasciato Iniesta nella posizione abituale di mezzala sinistra,ed avrei completato il tridente con Bojan;tuttavia comprendo le esigenze di Guardiola ed i motivi che lo hanno portato a scegliere quell'undici di partenza.
Per chiudere:vista la squalifica di Dani Alves terrei in grande considerazione la possibilità di schierare Yaya Tourè nel ruolo di terzino destro.
Non entro nel merito delle teorie del complotto, ciarpame dietrologico tipicamente italiano a cui anche il buon Hiddink si è aggrappato, e tralascio anche le grida da verginelle violate di quelli del Chelsea, che, vorrei ricordarlo, hanno come presidente una persona tutt'altro che limpida e sono gli ultimi a poter parlare, considerati i metodi con cui si sono issati tra le grandi d'Europa. Mi sembra poi che si esageri con la magnificazione della Premier, campionato "gonfiato" dai petrodollari e dai petrorubli che mi ricorda sempre più la Serie A di fine anni '80.
Ciò premesso, sono forse l'unico a ritenere che il Chelsea abbia fatto un catenaccio degno degli anni '50? Se non avesse trovato quel gol casuale di Essien (bello, certo, ma estemporaneo come pochi), peraltro la prima volta che passava la metacampo, la partita sarebbe certamente stata diversissima. Nei primi minuti, infatti, si era capito che i londinesi lasciavano molti più spazi al Barça, cosa non da poco. Dopo il gol si è visto un catenaccio giusto un po' meno osceno rispetto a quello dell'andata (ben fatto, certo: non è stata una difesa a casaccio come quella del Bayern), ma che una squadra con elementi del genere debba giocare un doppio confronto di puro contenimento e così poco propositivo non mi pare un vanto. In tal senso il passaggio del turno blaugrana secondo me rende giustizia a un certo modo di intendere il calcio e per una volta manda a quel paese le squadre speculatrici e catenacciare, troppe volte osannate come "tatticamente esemplari" (se un non-gioco del genere lo avesse fatto, chessò, l'Inter, vorrei vedere come parlerebbero ora tanti esterofili).
Di certo i blaugrana hanno giocato male (mi sembra anche logico, visto che il Chelsea difendeva in 10 nella propria metà campo) e le scelte del Pep non hanno aiutato la squadra, questo è fuori discussione; concordo in toto con Carlo, specie quando sottolinea il depotenziamento di Iniesta spostato in avanti con Bojan e Hleb a guardare la partita dalla panchina. Sarà un caso, ma l'unico tiro nello specchio dei catalani è arrivato quando Bojan è stato messo dentro ridisegnando una linea d'attacco e una mediana più razionali.
L'arbitro? Poco lucido, comunque per me c'era solo il rigore per il tocco di mano nettissimo di Piqué. La strattonata (reciproca) Alves-Malouda comincia fuori area e il "braccio" finale di Eto'o è spalla piena. L'espulsione di Abidal è inesistente.
Visto che tutti parlano di complotti, vorrei ricordare l'eliminazione del Barcellona sul campo del Chelsea mourinhano a causa di un gol irregolare di Terry all'ultimo minuto. Una cospirazione anti-spagnola? Gli arbitri sbagliano, ragazzi. Vediamo di non diventare paranoici.
@ Vojvoda
Ringrazio per i complimenti, che però inevitabilmente devo accogliere con amarezza.
@ Brian
Bentornato, sempre un piacere (ora vediamo cosa riesco a seguire dell'Under 17, poi magari ne parliamo qui ;-)).
Mah, guarda, seduto in poltrona ieri nei primissimi minuti stavo quasi avendo la sensazione di una partita agevole per il Barça, vedevo la palla scorrere, movimento...
Certo, in quel contesto il gol di Essien è stato un fulmine a ciel sereno, però non è mica vietato questo tipo di episodi. Ha indirizzato la partita, però il Barça aveva tutto il tempo per abbozzare una reazione e attaccare questa difesa schierata...
Comunque, lo cito spesso, "el futbol es un estado de animo" di Valdano è una gran verità, soprattutto in partite equilibrate come queste.
Ah, non ho letto i giornali in questi giorni... comunque voglio sperare che il massacro di Gibbs resti una cosa limitata all'"opinionismo" nostrano.
@ Carlo
Non ti dico la faccia che ho fatto quando ho letto la formazione...
Yaya è stato un azzardo pazzesco, avrei capito se lo avesse già provato in 5-6 partite prima di questa, ma così a freddo...
Busquets (sono in disaccordo con Gandhi) non mi sembra avere ancora la tenuta mentale e atletica per partite come quella di ieri. Ed è un giocatore che in prospettiva mi piace tanto, sia chiaro.
D'accordo su Iniesta (come Gandhi). Non solo perchè ha perso il riferimento che offriva Henry, ma anche perchè Iniesta da mezzala dà sempre più fluidità, e anche quando manca il gioco corale, ti offre comunque la possibilità di superare la linea mediana avversaria palla al piede. Ti dà un'altra dimensione alla manovra rispetto a quando gioca nel tridente. Voglio sperare che giochi a centrocampo nella finale.
Bojan non è ancora pronto, stesso problema di Busquets mi sa, però ci poteva stare. Hleb è colpa di Guardiola: mai provato come mezzala durante TUTTA la stagione, ora è praticamente un corpo estraneo. Con un giocatore come il bielorusso a pieno regime, si dipenderebbe meno da Iniesta a centrocampo.
@ Gandhi
Povero Yaya, non sballottiamolo. Poi il passo del terzino non glielo vedo proprio nei primi metri.
@ Edo
Sugli episodi la vedo diversamente. Alves-Malouda si poteva dare come non dare, ma una volta che lo dai, avviene chiaramente dentro l'area, anche se inizia già da prima. Quello di Eto'o non è spalla, è vicino alla spalla, ma è braccio. Il braccio è largo, ma il movimento è abbastanza naturale (onestamente non ho una conoscenza tale del regolamento da potermi esprimere con certezza su questo caso).
Quello di Piqué è CLAMOROSO: che l'arbitro, piazzato lì, non lo veda come lo hanno visto centinaia di migliaia di persone, fa davvero pensare.
Detto questo, la teoria del complotto mi pare una fregnaccia. La mia idea è quella di un arbitro osceno che alla fine ha favorito nettamente il Barça (è solo la mia opinione, eh), ma l'ipotesi del completto cade immediatamente se si pensa all'espulsione di Abidal. Perchè avrebbe dovuto inventarsela se "programmato" per favorire il Barça? E anche all'andata, il rigore negato ad Henry era un semplice errore, punto. Io capisco lo sfogo post-partita, ma poi bisogna ragionarci sulle cose.
Sul catenaccio: io son rimasto deluso dal Chelsea dell'andata, ma ieri credo abbia giocato una partita completa, ottima fino all'espulsione di Abidal. Una partita difensiva, ma non c'è niente di male, al Barça non bisogna stendergli i tappeti rossi, sennò finisce sempre 2-6. Difendevano e poi ripartivano, elo facevano benone.
Non credo possa essere un alibi per il Barça, che è un club che SEMPRE gioca contro avversari tutti chiusi (almeno nelle intenzioni). Ha i mezzi per scardinare una difesa chiusa, ma non li ha utilizzati bene in queste due partite. Non ha giocato con criterio.
SEI UN GRANDE!!!!Come ha detto Vojvoda ti fà davvero onore questo articolo, e io che ero entrato nel blog per massacrare te e la tua squadra.....invece massacro solo quest'ultima.
Io non penso al complotto, o forse si, mi spiego, secondo me a volte negli ultimi anno si è tentato sempre di favorire i personaggi, ovvero fa più appeal una finale Messi-C.ronaldo, che un remake della scorsa edizione, e quindi secondo me si è tentato di tutelare questo.
Quindi a far male al gioco secondo me non sono le dietrologie cui ha fatto riferimento Hiddink, ma bensì
questo sensazionalismo che porta a voler creare miti dal nulla.
Sulla partita Chelsea nettamente superiore sotto il profilo tattico e delle palle-goal, però Drogba ha avuto diverse volte la palla per chiudere ed ha fallito, e lì è satato comunque demerito non aver chiuso una partita stravinta in mezzo al campo.
Sulla finale dico 50 e 50.Dal punto di vista dei numeri dic o Manchester:
Ferguson non ha mai perso una finale nelle 3 competizioni europee principali (coppa delle coppe compresa)
18 anni fà in finale batte il Barcelona di Crujiff 2-1 e l'anno scorso i è imposto ancora.
solo nel 1994-95 il Barça prevalse:
2-2 e 0-4 nella fase a gironi della champions.
In più il Barça ha un bilancio nelle finali di Coppa dei Campioni/Champions League negativo:
2 vinte e 3 perse.
QUindi numeri pro-Manchester.
Da un punto di vista raionale però penso possa vincere il Barça che vorrà vendicare anche la semi-finale dell'anno scorso.
Quindi non sò.
Tu che pensi???
totalmente in disaccordo con Valentino. il Barca ha stra-meritato la finale non solo per quello che ha fatto per tutta la stagione, non solo per il computo del doppio confronto (ma la partita d'andata ve la siete dimenticata? conta pure quella...), a soprattutto per il modo in cui si è posto, cercando sempre di segnare e non, come il chelsea, alla insistente ricerca del rigore.
di certo non sarebbe stato bello vedere una squadra come il Chelsea che invece di cercare il gol va alla ricerca ossessiva del calcio di rigore con simulazioni e tiri sulle braccia degli avversari.
se c'è una squadra che è stata danneggiata dall'arbitraggio questa è il Barca dato che l'ammonizione di Alves è esagerata,l'espulsione di Abidal inesistente e che invece Essien andava espulso (come drogba andava ammonito per simulazione, almeno una volta!).
quali dei presunti 5 rigori richiesti da Chelsea sono veramente tali? NESSUNO!
ne parlo più estesamente qui, commentando uno ad uno gli episodi.
http://footballart.iobloggo.com/1329042/barca-in-finale-meritatamente
dei due tocchi di mano entrambi sono palesemente involontari e quello di eto'o addirittura non è stato neanche di braccio!
sia nel duello alves-malouda che drogba-toure cme li si voglia giudicare c'erano comunque falli da parte dei giocatori del chelsea prima di entrare in area e a cnhe nel fallo successivo nell'episodio malouda-alves quello che lavora di più di braccia è certamente il francese. sul duello abidal-drogba poi... neanche lo tocca!
ma di che favori stiamo parlando?
parlando finalmente di calcio posso dire che a mio avviso guardiola ha sbagliato a smembrare il centrocampo titolare, l'unico reparto che non aveva assenze, per compensare le assenze di marquez puyol ed henry (hai detto poco!). così facendo ha amplificato e non ridotto l'effetto nefasto di queste assenze. e in effetti si è visto che un Barca, di fatto rivoluzionato per 5/11 ha avuto difficoltà nell'intesa, nei riferimenti, nel tenere le distanze e giocare di prima.
adesso in finale a Guardiola mancheranno 4 difensori (oltre al solito Milito e Marquez anche gli squalificati Alves e Abidal). vedremo che decisioni prenderà.
tutto sommato però Tourè non è andato tanto male considerando che si trattava di un ruolo quasi completamente inedito per lui, totalmente inedito se prendiamo la sua carriera da professionista e considerando la difficoltà, anche psicologica del match. almeno la sufficenza la merita.
comunque indecente la campagna di stampa contro l'arbitro norvegese.
KUBALA
Bell'articolo valentino.
Condivido la tua amarezza,dentro di me speravo che fosse una lezione di calcio a vendicare l'obbrobrio dell'andata,e i presupposti c'erano tutti,a cominciare dal "quasi obbligo" del chelsea di osare di più.
Purtroppo di questa partita resterà solo il pessimo arbitraggio (e successive polemiche-complottiste) e l'idea dell'ingiustizia del barca,senza ricordare l'andata o il fatto che il chelsea non ha minimamente cambiato atteggiamento neanche dopo l'espulsione di abidal.
Il chelsea,che dopo l'espulsione di abidal avrebbe dovuto attaccare per chiudere la partita,o almeno tenere la palla,ha proseguito col rifuggire ogni idea e lasciare la palla al barca "tanto sono scarsi".
Poi il gol di essien,come episodio,ha favorito i piani del chelsea,che ha avuto almeno 3 occasioni per chiudere anticipatamente il discorso qualificazione,con un barca che a me sembrava troppo sfilacciato,con busquets e alves in serata no,un tourè,importantissimo nel centrocampo blaugrana,sacrificato dietro e la totale assenza di spazi per il gioco del barca,che si spesso si è ritrovato a non saper dove mettere la palla.
Col senno di poi la formazione di guardiola è molto rivedibile,ma escluso hleb,chi di noi avrebbe pensato a caceres o silvinho,con lo spostamento al centro di abidal?
Ps.
Al momento barca-manchester è la finale migliore possibile per tutto il calcio europeo,anche se i red devils sicuramente causeranno più problemi di questo chelsea alla difesa del barca.
Ciao,
Manuel
Quello che scrivete è tutto, pur con sfumature diverse, vero. Detto questo, sottolineo un paio di cose.
Riguardo l'arbitraggio osceno (c'erano 2 penalty e mezzo per il Chelsea), è innegabile che all'andata fu il Barca ad essere danneggiato (rigore negato ad Henry, rosso sacrosanto non dato a Ballack...) e che il signor Hiddink prima di parlare di complotti farebbe bene a guardare al suo passato (Mondiali in Corea docet... al di là del match con l'Italia, l'arbitraggio anti Spagna nel turno successivo fu semplicemente scandaloso) o tenere comunque in considerazione l'episodio Abidal (non meritava il rosso, assolutamente. Piuttosto, nei 90 minuti ci stava una doppia ammonizione dell'irritante Dani Alves) che ha rischiato di tagliare le gambe al Barca.
Il Chelsea ha comunque l'enorme demerito di non aver ucciso la partita dopo aver trovato un gol casuale (Essien che segna al volo con il piede sbagliato, da 20 metri...). Non basta difendersi in modo DIVINO. Bisogna anche sfruttare le occasioni da gol, e il Chelsea in contropiede ne ha avute parecchie. E' un'implacabile legge del calcio, chi sbaglia paga. Sempre.
Non so se nell'arco del doppio confronto il Barca abbia meritato questa finale. Sicuramente, l'ha meritata considerando l'intera stagione. L'ha meritata per la filosofia di gioco sempre basata sulla ricerca dello spettacolo. Provocatoriamente, l'ha meritata per il suo rappresentare un'alternativa credibile, l'unica, alla dittatura calcistica della Premier League.
Non mi sembra comunque poco.
Marcello
Quando eravamo arrivati all'85' o giù di lì, mi sono chiesto come mai Guardiola non avesse ancora operato un cambio. Pensavo "Ma cosa aspetta a mettere Bojan per sparigliare le carte?" un minuto dopo, Bojan è entrato, ma a Guardiola restavano ancora due cambi. Non capivo come mai non ne avesse già effettuati tre giocandosi il tutto per tutto, come mi sembrava sensato.
Poi, dopo il goal di Iniesta, ho capito. I cambi, Pep, se li è tenuti per i minuti di recupero, in modo da perdere tempo una volta ottenuto il pareggio e inserire dei difensori per preservare il risultato! Che genio sublime, quest'uomo.
Fatta questa affermazione, sulla quale mi auguro tutti concordino, c'è poi da dire che in questa semifinale si è palesata tutta l'inesperienza come allenatore di Guardiola: preparato, serio, competente, ma ancora troppo giovane. Hiddink se l'è mangiato,e il catalano faceva addirittura tenerezza quando si sbracciava nei minuti di recupero per far entrare due giocatori in modo da perdere qualche secondo. Ho pensato, in quel momento: "vabbé che siamo alla semifinale, ma perchè si agita tanto? In fondo fra due minuti la partita finisce, un cambio che ti cambia?" Si agitava come un bambino, come se si trovasse in una partita d'oratorio in cui i più scarsi, fortunosamente in vantaggio, chiedono il cambio per perdere tempo. Probabilmente l'unico sorriso che questa partita tattica e a tratti noiosa mi ha strappato.
Però come si suol dire, la fortuna aiuta i principianti, in questo caso nemmeno molto audaci, o forse sì perchè, come dice Valentino, per mettere Touré sulla linea difensiva di audacia ce ne vuole, eccome. Guardiola l'ha meritata questa finale, e non sono d'accordo sul fatto che il Chelsea avrebbe meritato di superare il turno: non ci sono giustificazioni, una squadra con quel talento, in 11 contro dieci, in casa, con una situazione psicologicamente a favore, avrebbe dovuto "chorreare" senza problemi quel Barca spento, senza idee e incapace di tirare in porta per 93 minuti. E invece che cosa fa? Continua a giocare allo stesso modo, forse anche un po' peggio. Il Manchester avrebbe chiuso la partita già alla fine del primo tempo. Questo atteggiamento, giustificabile se sei il Getafe (con tutto il rispetto), non se schieri Malouda Drogba Anelka e Lampard, e hai di fronte Yayà Touré schierato come stopper e il difensivamente inutile Alves, vuol dire mandare a quel paese il passaggio del turno, perchè quando giochi contro giocatori di talento come quelli blaugrana, la possibilità che ti facciano un goal esiste sempre. E così è stato, giustamente. L'arbitro ha fatto la sua parte, ma appellarsi agli errori arbitrali per un pareggio di cui in gran parte sei tu responsabile somiglia tanto, con le dovute proporzioni, a quelle situazioni in cui un uomo si lamenta della sua ragazza perchè è una stronza e l'ha lasciato, quando poi non si ricorda che magari è stato lui, ad averla scelta.
Sono rimasto delusissimo da Messi e Dani Alves. Etoo' non era in giornata, ma ci può stare, non è lui ma l'argentino che dovrebbe essere decisivo. Iniesta, beh, è lui il vero campione di questa squadra: un giocatore tra i primi 5 al mondo, sottovalutatissimo. Se fosse stato brasiliano avrebbe già vinto il pallone d'oro e il Milan avrebbe già chiesto un'opzione per comprarlo a fine carriera. In finale, a meno di clamorosi eventi o colpi di genio dei fuoriclasse blaugrana, il Manchester li farà a fette. E i complotti, beh, quelli lasciamoli al nostro presidente del consiglio.
Anzitutto ringrazio tutti per la partecipazione così numerosa.
@ madrid7
Beh, grazie per avermi risparmiato... :D
Sì, ho sentito (non direttamente, mi è stato riferito) che Platini aveva dichiarato che non gli sarebbe piaciuta un'altra finale tutta inglese (peraltro non so cosa salti in mente a un presidente dell'UEFA per fare dichiarazioni di questo tipo), e so anche che la finale United-Barça è quella dal maggior appeal mediatico, però, pur ribadendo da parte mia l'ingiustizia dell'altra sera, la teoria del complotto non sta proprio in piedi, vista l'invenzione del rosso ad Abidal.
Per la finale io vedo favorito il Manchester United, non di tantissimo ma favorito.
I Red Devils dovranno a mio avviso giocare una partita molto attenta, prudente. Dovranno soprattutto evitare di concedere spazi tra le linee: nel caso Iniesta e Messi dovessero trovarli, il Barça avrebbe la partita in tasca.
Col rischio di prendersi tutte le accuse di catenaccio (che per me lasciano il tempo che trovano... io prediligo un altro stile di gioco, ma non è illegale), lo United dovrà ripiegare basso nella propria metacampo e non lasciare questi spazi tra le linee. Soltanto questo, perchè l'assenza di Alves toglierà quasi del tutto profondità sugli esterni al Barça.
Fatto questo, recuperare palla e ripartire.
Se giocherà concentrato al 100%, lo United avrà in pugno la partita, per quelle che saranno le forze in campo (considerando le assenze) il 27 Maggio.
@ Kubala
Sugli episodi non torno, la penso diversamente, si è capito.
Sono d'accordo col tuo giudizio sulle scelte di Guardiola, e direi anche su Touré. Non si possono negare la determinazione e l'impegno che l'ivoriano ha messo in quel ruolo.
Certo, spessissimo si trovava a rimediare a suoi precedenti (e comprensibili) errori di posizione, ma col fisico e la grinta un po' di stituazioni le ha salvate. Compreso un regolarissimo intervento in area su Drogba (nel post ho deprecato il comportamento di Alves, ma Drogba è stato pure peggio, costante e vergognosa ricerca della simulazione).
@ Manuel
Ciao, grazie.
Ripensandoci a mente sempre più fredda, son convinto che metà dell'eliminazione del Chelsea risieda nella prestazione del Chelsea dopo l'espulsione di Abidal.
Prima aveva giocato una grande partita, ma dopo non l'ha chiusa come era obbligato a fare dalla circostanza favorevolissima della superiorità numerica. Anzi, direi che avvicinandosi al fischio finale, ha finito pure col giocare in maniera titubante, ed è arrivato il gol di Iniesta.
@ Marcello
Posso dire che, rimarcata l'ingiustizia dell'altra sera, la cosa peggiore sarebbe ridurre questo Barça a una riedizione della Corea del 2002... direi che c'è stato anche altro nella stagione blaugrana e, come sottolinei tu, il Barça è una squadra assolutamente all'altezza della finale (non uso l'aggettivo "meritevole" perchè in questa semifinale non ha meritato).
Barça-Manchester United è dal punto di vista tecnico la miglior finale che questa Champions ci potesse riservare. Spero in 90 minuti (o più) che filino lisci, e vinca chi deve vincere.
@ Francesco
"Si agitava come un bambino, come se si trovasse in una partita d'oratorio in cui i più scarsi, fortunosamente in vantaggio, chiedono il cambio per perdere tempo."
Beh, la situazione era un po'quella... :D
Sì, il Chelsea deve rimproverare anche se stesso, è vero.
Io più deluso da Alves che da Messi. Ha giocato queste due partite con l'intelligenza di un bimbo di 2 anni, quando invece il suo maggior pregio durante la stagione era stata quella di adattarsi, per il bene della squadra, a movimenti molto diversi da quelli che faceva nel Sevilla.
In queste partite, troppe giocate al centro, troppi cross precipitosi (oltre che orrendi nel 90% dei casi), uno scarsissimo sfruttamento degli spazi sulla fascia.
Riguardo a Messi devo dire che fa effetto vederlo stonare in partite così importanti, ma lo ribadisco, in questo finale di stagione lo si nota in scarsa condizione. Contro il Madrid ha fatto quello che voleva perchè aveva gli spazi, ma in queste due partite col Chelsea, nel quale è stato braccato costantemente da almeno un avversario, non ha avuto la brillantezza per andare via all'avversario.
Resta comunque un giocatore importante come nessun altro per le doti di palleggio nello stretto e la capacità di tirare fuori l'azione dal nulla (anche mercoledì, c'è stata un'azione in cui è scappato via a due avversari e ha tirato però malissimo da fuori area... questa è una cosa che mi fa sempre imbestialire, un giocatore della sua qualità dovrebbe provare molto di più a piazzarla, prediligere la soluzione di precisione invece che sparacchiare senza pensarci... quella palla la mettevi a girare sul palo lungo e Cech non ci arrivava... non che fosse facile, ma stiamo pur sempre parlando di MESSI).
Magari queste ultime partite della stagione sono l'occasione giusta per fargli tirare un po' il fiato e presentarlo nelle migliori condizioni a Roma.
Iniesta è l'uomo ideale del XXI secolo: l'ho detto in un altro post, ha tutte le qualità... umile ma ambizioso, diligente ma creativo, pensa sempre al collettivo ma può risolvere una gara da solo... io sono sbalordito, come mi ha impressionato in alcune sue interviste la sua educazione (non lo conosco di persona, non voglio fare quei discorsi insopportabili tipo "un campione dentro e fuori dal campo", però è un dato che mi ha colpito).
Scusate se mi lascio andare, ma questo è un crack assoluto: uno che è finito a fare quasi il terzino sinistro in alcune partite, che ha il senso del gioco tipico dei registi di scuola blaugrana ma in più anche la capacità di fare la differenza con le accelerazioni palla al piede... sì, direi che si può fare: a 35 anni sarà prontissimo per il Milan. :D
Mmmhh... in questa pagina si sono usati sia il termine "complotto" che il termine "ciarpame"... attenzione alla piega che sta prendendo questo blog... :P
Il Chelsea ha avuto la possibilità di chiudere la partita -anche grazie all'uomo in più- e nel calcio tutto questo si paga alla lunga. Certo il Barca ha scelto la maniera peggiore per arrivare alla finale pur avendo disputato una Champions eccellente. A conti fatti (visto anche i pochissimi tiri in porta dell'andata) ai punti avrebbe meritato il Chelsea. Per quanto riguarda la finale ovviamente il risultato -soprattutto a questi livelli sfugge al pronostico, anche se come rosa nel complesso quella del Manchester è superiore, anche perchè Ferguson può contare su gente tra le seconde linee più rodata rispetto a Guardiola e in grado di venir inserita in qualsiasi momento per ogni evenienza (gente come Fletcher, Park, Berbatov non sono titolari fissi ma hanno un più alto minutaggio nelle gambe di gente come Hleb, Bojan o altri della panchina blaugrana oltre ad una maggiore duttilità tattica grazie al turnover ossessivo di Ferguson in molti ruoli).
Alla fine della fiera, si affronteranno per una volta le migliori compagini del continente al livello di calcio e speriamo che sia 'sta volta un grande spettacolo (chi sa come la penso sa già per chi tiferò...).
@ Francesco: una volta il buon Ilario Castagner commentando -mi pare- un Madrid-Barca del primo regno di Capello disse che don Fabio non si affidava ai cambi (e a ragione in quell'anno) perchè non si fidava della gente che aveva in panchina rispetto ai titolari. Beh, visto quanto poco nel corso dell'anno Guardiola ha impiegato i suoi panchinari non vorrei che il motivo fosse lo stesso. Attenzione ad incensare subito un allenatore ai primi trionfi (non si diceva una volta la fortuna del principiante? :))
X Hincha: Guardiola, secondo me, va lodato per il coraggio di portare avanti una proposta calcistica coerente e spettacolare, oltre ad aver saputo gestire bene uno spogliatoio difficile come quello del Barca (almeno finora). E' senza dubbio un ottimo team manager. Anche tatticamente poi ha fatto vedere delle belle cose, come contro il Madrid (dove cmq avrebbe vinto lo stesso anche senza mettere Messi falso centravanti) e in altre partite. Detto questo, è chiaro che con la squadra che ha più che inventarsi magie tattiche è essenziale tener unito il gruppo, aspetto in cui il buon Rejkaard aveva fallito.
In generale penso - ma è solo la mia opinione sia chiaro - che Guardiola abbia ancora molto da imparare, e la partita di ieri ne è stata una dimostrazione. Si fosse infortunato Touré, sarebbe entrato lui stesso in campo piuttosto che far giocare Caceres (mi pare anzi che fosse sul punto di farlo...). Del resto è ancora giovane, e ha dalla sua due grossi vantaggi: è perfetto per allenare il Barca ed è molto motivato. Quanto alla capacità tattica è probabilmente inferiore a gente come Hiddink, Lippi, Capello, Mourinho, forse sta sotto pure a Camolese. Ma, ripeto, la tattica è solo un aspetto in una partita, e secondo me nemmeno così decisivo.
Sulle capacità tecnico tattiche di Guardiola, chiederei comunque a Valentino di esprimere un giudizio da esperto, non essendo nemmeno troppo sicuro del mio :P.
ahahah Vale, sono io il responsabile per quei due termini...si vede che mi faccio suggestionare dalla guerra dei Roses in corso ad Arcore (o ad Hardcore, come ha genialmente scritto Travaglio).
Vorrei spiegare meglio la mia posizione riguardo alla tattica del Chelsea: non ho nulla contro il catenaccio (chiamiamolo sennò "tattica difensivista un tantino esasperata") quando è fatto da squadre palesemente inferiori, dico solo che giocare un doppio confronto come hanno fatto i Blues non è da squadra di rango. Non dico che Drogba e soci avrebbero dovuto attaccare in modo scriteriato, ma tra il lasciare le praterie al Barça come ha fatto il Real al Bernabeu e il difendersi con 10 uomini dietro la linea della palla, rinunciando ad attaccare con forza anche con l'uomo in più, ci sono parecchie soluzioni intermedie. Non ho visto un gran Chelsea, ho visto semmai una squadra asserragliata nella propria metà campo e molto più abile ad occupare gli spazi rispetto, per esempio, al disatroso Bayern del Campo No, ma comunque poco lucida nella gestione del contropiede. Quante occasioni clamorose ha prodotto la squadra di Hiddink dopo il gol, potendo cioè sfruttare gli ovvi spazi lasciati da un Barcellona proteso in avanti? Direi una, quella di Drogba nella ripresa. Non mi sembra esente da colpe l'atteggiamento dei blues, così come non mi sembra una mancanza da poco non aver concretizzato le azioni di rimessa prodotte. Dicono in molti: il Chelsea ha avuto sfortuna, con tutte quelle palle gol create...come se il mancare una rete fosse questione di pura sfiga. I blues hanno voluto speculare sul golletto di scarto, non hanno osato (Belletti per Drogba è una mossa da Trapattoni...) e sono stati giustamente puniti.
Concordo con Kub: in finale va la squadra che più ha meritato per quanto ha mostrato nel corso della manifestazione e anche nel computo delle due sfide, visto che è stata l'unica a provare a giocare a calcio. Male, certo (difficile giocare bene quando gli altri non ci pensano nemmeno ad impostare...a pallone si gioca meglio quando lo si fa in due), ma ci ha provato. Il Chelsea si aggrappi alle rivendicazioni arbitrali e continui a sognare la Coppa con le grandi orecchie.
aggiungo solo una cosa. il comunque ottimo Hiddink ha detto di aver visto il peggior arbitraggio della sua vita. avrà dimenticato Spagna-Corea del Sud o Italia-Corea del Sud del mondiale 2002. o forse no quelli erano stati arbitraggi bellissimi....
KUBALA
Leggendo tutti i commenti mi venivano da fare alcune osservazioni:
1. D'accordo con SPILNER quando sostiene che gli episodi iniziali abbiano indirizzato lo sviluppo delle gare, però la differenza sta che l'Arsenal ha subito una mazzata con un uno-due immediato e frutto di clamorosi errori individuali, mentre il Barcellona oltre ad aver patito solo un gol, per caratteristiche tecnico-tattiche aveva tutte le possibilità del mondo per risalire la china.
Trovo che alcuni abbiano apprezzato la prova di Busquets che mi pare sia stato un autentico disastro.
L'età e la mancanza di titolarità sono però attenuanti valide.
EDO invece, che è un ragazzo intelligente e sagace negli interventi, questa volta mi ha proprio deluso...!
Come si fa a sostenere che sul tiro di Ballack, Eto'o colpisca con la spalla; questa è negazione dell'evidenza.
Le uniche cose che condivido del tuo intervento sono le considerazioni a proposito del patron del Chelsea, persona discussa e che non sta neanche troppo simpatica; sembra non meritarsi questa tanto agognata coppa e la sorte gli si è schierata decisamente contro.
Sui padroni del calcio stendiamo però un velo pietoso, iniziando magari da molti succedutisi ai vertici del Real Madrid (ad esempio) o di tante squadre italiane che nell'età dell'oro '89-90-91-92-93-94-95-96 facevano incetta di coppe. Tanzi vi dice nulla? E Cragnotti??
Edo: quando sostieni la tesi del catenaccio messo in atto da Hiddink, beh, mi lasci davvero perplesso.
Forse non ti sei ancora reso conto cosa significa provare a giocare
(nel senso più vero del termine) contro il Barcellona, una squadra che sta per segnare la storia di questi anni. Molto facile parlare, poi sino ad adesso sono tutte tornate a casa con una sporta di reti sul groppone...comprese Lione e Bayern, non proprio due "new entry" del calcio europeo...!
L'Inter se giocasse come ha fatto il Chelsea ieri sera ne avrebbe prese almeno due o tre dal Barcellona di ieri. E poi l'Inter il non-gioco in coppa quest'anno l'ha fatto anche contro l'Anorthosis.
Il Chelsea ieri ha avuto 7-8 occasioni molto limpide anche se create giocando piuttosto di rimessa. Non mi sembra sia stato puro contenimento altrimenti 2-3 grosse palle-gol prima o poi il Barca le avrebbe create. E invece? Quante ne ha avute il Barcellona?
Poi direi che non è proprio il caso di strizzare l'occhio allo spettacolo in turni come semifinali o finali perché è raro vedere grandissimo divertimento e bel gioco a questi stadi delle manifestazioni.
E comunque, l'ultimo grande spettacolo al riguardo è stata la finale dell'anno scorso tra United e Blues, mentre la partita più elettrizzante dell'attuale Champions è stata Chelsea-Liverpool 4-4.
Mi sembra che in entrambe le occasioni ci fosse questo catenacciaro di Hiddink e i suoi discepoli (ah, dimenticavo anche l'1-3 di Liverpool all'andata).
Mi sembra piuttosto che il punto lo abbia centrato MADRID7 con un'osservazione interessante, sostenendo che per l'Uefa era troppo allettante il duello da Pallone d'Oro tra MESSI e CRISTIANO RONALDO e forse la reazione scomposta di Drogba andava interpretata anche in quel senso.
Mi piace sottolineare anche il fatto che molti sostengano che per merito dell'annata disputata, il Barcellona meritasse la finale. Direi quindi, che secondo questo parallelo per l'Az Alkmaar proporrei il salto direttamente alle semifinali della prossima Champions League bypassando tutta la fase a gironi e gli altri due turni ad eliminazione diretta, visto lo spettacolo ed il gioco offerti in questa annata di Eredivisie.
Chiudo con Guardiola: anche se l'ho bacchettato parecchio nel mio pezzo, è innegabile che abbia portato una ventata d'aria nuova, un gran gioco, ottimo spettacolo e solidi risultati, ai quali manca solo definizione finale.
Una squadra che sprigiona tanto di quel calcio da rimanere allibiti, tante di quelle occasioni da rete che ogni gara potrebbe terminare con punteggi a due cifre, e tanto tantissimo godimento puro.
E' chiaro che la mano del tecnico sia stata fondamentale in tutto ciò, però il doppio confronto con Hiddink lo ha visto soccombere pesantemente e mostrare lacune ed ingenuità che sino ad ora erano rimaste oscurate dall'ammaliante calcio prodotto.
Ciao;-)
Ciao Voj, sinceramente a me sembra che Eto' colpisca non con la spalla (mi sono espresso male) ma l'incavo del braccio...insomma, non mi pareva rigore. Di netto per me c'era solo quello di Piqué, che hanno visto pure dalla metropolitana di Londra, mentre sugli altri non ho visto falli nettissimi. Non volevo negare l'evidenza, solo esprimere la mia opinione ;)
Riguardo alla tattica di Hiddink ho detto tutto nel mio secondo intervento. A me il contropiede piace quando è ben fatto, e ci sono squadre che lo applicano alla perfezione e sono molto godibili da vedere, però non ho visto tutta 'sta gran partita da parte dei blues, che nei 180' delle due sfide hanno difeso in 10 dietro la linea della palla disinteressandosi completamente dela fase offensiva, e gestendo - secondo me - anche piuttosto male le ripartenze. Poi è ovvio che con Terry, Alex ed Essien si difenda meglio che con Demichelis, Oddo e Lell, per esempio. Io comunqe non ho visto le 7-8 palle gol nette di cui parli tu; tolta l'occasione divorata da Drogba, mi pare che le altre palle-gol non siano state così clamorose. Unpeccato mortale vista la linea difensiva improponibile mandata in campo dal Pep, invero un po' confusoin questo doppio confronto. Nemmeno in 11 contro 10 il Chelsea è riuscito a controllare il possesso palla e trovo estremamente giusto che il Barça abbia segnato al primo tiro in porta, punendo l'atteggiamento ultra-conservativo dei londinesi. A me sembrava di vedere Trapattoni e non Hiddink in panchina, e sappiamo quanto una gestione di gara del genere possa essere pericoloso in sfide da dentro-fuori (non a caso il Trap ha vinto miliardi di scudetti e poche coppe). Comunque il calcio è bello perché ognuno lo vede a modo suo e non c'è proprio verso di convincersi a vicenda! Ciao :D
1)la prova di Busquets mi è sembrata non positiva ma neanche disastrosa. da 5 insomma. niente di più, niente di meno.
2)di certo eto'o non colpisce con il braccio. ancor più certo che qualsiasi posizione avesse avuto il braccio il pallone avrebbe comunque impattato contro il corpo di eto'o. e poi era pure girato... insomma non so di cosa si discuta.
3)hiddink non ha fatto catenaccio, ha difeso senza rinunciare ad attaccare ma quando poteva dilagare o almeno cercare il secondo gol ha preferito "controllare".
4)7-8 occasioni "limpide" da parte del chelsea proprio non le ho viste.
5)"e, sostenendo che per l'Uefa era troppo allettante il duello da Pallone d'Oro tra MESSI e CRISTIANO RONALDO". dietrologia. e poi non era allettante la rivincita di united-chelsea? in fondo per ronaldo e messi c'è sempre tempo, sono giovani.
6)"Mi piace sottolineare anche il fatto che molti sostengano che per merito dell'annata disputata, il Barcellona meritasse la finale. Direi quindi, che secondo questo parallelo per l'Az Alkmaar proporrei il salto direttamente alle semifinali della prossima Champions League bypassando tutta la fase a gironi e gli altri due turni ad eliminazione diretta, visto lo spettacolo ed il gioco offerti in questa annata di Eredivisie."
paragone davvero fuori luogo almeno per tre motivi: parliamo di questa stagione, parliamo di una stagione in cui il Barca ha fatto molto bene anche in Champions League e parliamo a livello assoluto e non di un campionato, pur importante come quello olandese. e poi ripeto il Barca meritava di passare per quanto visto anche nella doppia sfida col CHelsea.
7)"però il doppio confronto con Hiddink lo ha visto soccombere pesantemente e mostrare lacune ed ingenuità che sino ad ora erano rimaste oscurate dall'ammaliante calcio prodotto."
se parli del ritorno forse, nel doppio confronto no di certo.
KUBALA
Grandissimo articolo, complimenti!!!!
Permettimi di dissentire solo su un punto: non sono d'accordo con te quando dici che il Manchester è più forte del Barcellona.
Mi spiego meglio; è vero che nella rosa lo United è superiore per varietà di alternative, polivalenza di alcuni elementi e completezza dell'organico, però ritengo che nel gioco i blaugrana siano superiori.
Insomma quando il Barcellona è in palla e gioca come sa è davvero inarrestabile e in questa stagione lo ha dimostrato diverse volte.
I Red Devils prevalgono in difesa dove Vidic e Rio Ferdinand spadroneggiano mentre il Barcellona per me è più forte in attacco, dove, se gira Messi, le occasioni da gol fioccano.
Il centrocampo poi è un vezzo di questo Barça, con Xavi e Iniesta (un vero fenomeno) che non hanno eguali al mondo nel loro gioco, mentre quello del Manchester, seppur forte, non mi attira particolarmente.
Carrick è un gran giocatore, mentre Anderson ogni volta che viene impiegato tende a peggiorare, Scholes e Giggs hanno qualità ma ormai sono sul viale del tramonto, Fletcher non ci sarà e Park resta l'altro elemento dal rendimento assicurato.
Nani non credo che giocherà mai in finale.
Riguardo alla partita di Roma è giusto dire che partono favoriti gli uomini di Ferguson perchè sono i Campioni in carica, perchè hanno convinto di più in semifinale e perchè hanno defezioni meno importanti al momento.
Guardiola si ritrova con una difesa a pezzi e le alternative sono davvero un terno a lotto: Caceres non penso che giocherà la finale dall'inizio, Tourè in mezzo è disastroso, e Sylvinho ormai è finito.
Puyol che è l'unico di un certo livello verrà sdoganato a destra quasi certamente, dove sarà poco utile in fase offensiva e sicuramente soffrirà la velocità di Evra.
Come ho già detto nel mio articolo: "la mentalità calcistica anglosassone non è molto avvezza alle marcature a uomo e si potrebbe rivelare un errore di non poco conto lasciare Messi libero di giocare a destra.
Hiddink ha saputo arginarlo predisponendo marcature arcigne e raddoppi immediati, ma Ferguson ha già dimostrato 2 anni fa di non preferire tali "aggiustamenti" e in quell'occasione Kakà fece il Diavolo a 4 mandando a casa lo United con 3 gol tra andata e ritorno."
E' principalmente per questo motivo che continuo a ritenere che il Barcellona vincerà questa coppa, pur consapevole che lo United è la squadra che più di tutte ha le caratteristiche adatte per mettere in difficoltà gli spagnoli.
Ciao.
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