domenica, dicembre 05, 2010

Il centrocampo è roba di Messi.

Tralasciando la pagliacciata che ha preceduto la gara (dilettante la società Barcelona, che poteva prendere l’aereo il giorno prima come tutti gli altri invece di pretendere il rinvio, incommentabile la RFEF, che fino al primo pomeriggio assicurava il Barça che la partita sarebbe stata spostata; inflessibile l’Osasuna, che rinviando a domenica temeva di non poter recuperare in tempo per il suo impegno infrasettimanale di Champions), che rivela per l’ennesima volta lo spessore organizzativo del calcio dei campioni del mondo, al Reyno de Navarra si è visto quello che avrebbe dovuto fare il Real Madrid e che invece non ha nemmeno provato. Pressing. Sui difensori del Barça. Sui primi passaggi.

Camacho ci ha provato riproponendo l’assetto già visto sul campo dell’Athletic, 4-2-3-1 ma senza punte di ruolo, simile alla Roma di Spalletti ma a partire da una concezione ostruzionistica (per quanto non rinunciataria). Già alla Catedral i navarri avevano tenuto testa fino al gol allo scadere di Gurpegi, negando all’Athletic quel calcio un po’ più elaborato che avevamo elogiato un paio di settimane fa.
Stavolta cambia la disposizione delle pedine: Soriano, che di ruolo sarebbe un mediano, continua a fare la seconda punta come praticamente in tutta la stagione, ma Camuñas e Masoud invertono le posizioni rispetto all’uscita precedente: il primo è il “centravanti”, l’iraniano parte a sinistra. Inamovibile Juanfran sulla destra invece.
Un gran lavoro quello dell’Osasuna nelle prime battute, per disciplina tattica e intensità: Soriano, Camuñas e l’esterno della fascia più vicina chiudono le linee di passaggio alla difesa a tre con cui il Barça inizia l’azione (su Alves, che parte più alto, scala invece Monreal, terzino sinistro rojillo), e per i blaugrana con i primi passaggi sporcati diventa difficile trovare il filo che li può portare ad avanzare in blocco per poi difendersi stabilmente nella metacampo avversaria. Il pregio dello schieramento dell’Osasuna sta anche nella densità di linee di passaggio, con tanti centrocampisti di natura, e la totale libertà di sorprendere che hanno i due falsi attaccanti e i due esterni incrociando. D’altro canto però, manca mordente: Soriano conclude con un debole pallonetto un regalo di Valdés, e l’altra possibilità interessante è un rigore reclamato da Juanfran (non clamoroso, ma si poteva anche dare). Troppo poco per una squadra che incontestabilmente sta facendo la partita, sempre vicina all’area avversaria.
Il Barça in confusione mostra però capacità di risposta. Una partita come questa, sofferta, testimonia se possibile ancora di più il gran momento di forma blaugrana rispetto alla goleada abnorme epocale ma comunque in discesa del Clásico. Questa squadra, senza scadere nella supponenza, sa sempre che arriverà il suo momento.
La svolta si ha con un cambio tattico in corsa: Pedro passa a sinistra, Villa teoricamente a destra ma molto accentrato (come nella partita casalinga col Sevilla). Così facendo, Pedro va uno contro uno con Nelson, ma al tempo stesso Villa tiene occupati i due centrali. Questo facilita la circolazione di palla, perché Nelson occupato da Pedro è più distante da Juanfran (che sale a pressare su Abidal quando il Barça fa girare palla da quel lato), e i centrali occupati da Villa hanno più difficoltà a raddoppiare su Messi. Ciò mette in pericolo la superiorità manifestata a inizio partita dal doble pivote dell’Osasuna Puñal-Nekounam. Nello spazio fra Nelson e Juanfran si allarga intelligentemente Iniesta, mentre alle spalle del doble pivote sbuca Messi. Un Messi ancora una volta più centrocampista che attaccante, e ancora una volta decisivo. Il Barça pian piano si impadronisce del centrocampo, e proprio l’argentino serve l’assist del vantaggio a Pedro. Nella ripresa invece, con l’Osasuna costretto a un’altra partita (e infatti entrano attaccanti di ruolo: Pandiani e Lekić, i due disponibili in assenza di Aranda), Messi detta la profondità come un centravanti puro e chiude la gara, col rigore del 3-0 che è solo una formalità per la classifica cannonieri.

Il Real Madrid si riprende ma non è ancora guarito del tutto. Una brutta partita, equilibrata (ma più verso il basso che verso l’alto), e nel quale la stessa formazione di Mourinho denuncia i postumi del Clásico: il tecnico portoghese in conferenza stampa ammette che l’inserimento del terzo centrocampista centrale, Lass, invece di Benzema (che sarebbe l’unico sostituto in rosa per l’infortunato Higuaín: una brutta bocciatura per il francese, c’è poco da dire), era dettato più dall’esigenza di evitare qualunque rischio difensivo che altro, perché la sua squadra non sarebbe stata dell’animo giusto per rimontare in caso di vantaggio del Valencia.
E quindi trivote Khedira-Xabi-Lass, una barriera nutrita in caso di perdita del pallone, con Cristiano Ronaldo, Özil e Di María a scambiarsi le posizioni davanti. Il problema però è che i continui interscambi degli attaccanti, la prerogativa del miglior Madrid visto finora, non poggiano su una sufficiente profondità. Arbeloa (terzino destro al posto dello squalificato Ramos, Albiol invece rimpiazza Carvalho) sale più del solito contando sulla barriera del trivote, ma è più un ronzio di moscerini che altro.
Unai Emery dall’altra sa di avere una squadra dall’identità e dal gioco incerti, e nei big-match recenti ha optato perciò per adattamenti sempre più difensivi: il 4-5-1 al Camp Nou, la difesa a 5 sul campo del Villarreal, e ieri un 4-2-3-1 bloccatissimo, col doble pivote Albelda-Maduro più che mai rigido, Tino Costa trequartista e i due esterni Joaquín e Mata che spesso rappresentano l’unico supporto per Soldado. Non una cosa calcisticamente così evoluta, ma mette in difficoltà il Madrid, se non altro per accumulazione di uomini. Perché l’assenza di profondità merengue impedisce di premere sulla difesa valenciana, allontanarla un po’dal centrocampo e generare quindi gli spazi ideali per le incursioni dalla linea dei trequartisti. Questo lavoro lo stava facendo Higuaín prima dell’infortunio (che per quanto riguarda l’apporto al gioco collettivo aveva messo la testa a posto), e attende un surrogato. Visto ieri, il Madrid ha generato invece le proprie occasioni (che comunque non son state poche) più a partire dalle palle perse in disimpegno dal Valencia (troppe) o da episodi.
Mourinho ha cercato questa pressione sulla difesa avversaria inserendo Benzema (che avrebbe caratteristiche diverse, ama venire incontro al portatore di palla, ma è pur sempre un attaccante), ma la svolta della partita è stata la seconda ammonizione (discutibile) ad Albelda. Emery ha reagito con un cambio intelligente, Banega per Mata: la priorità era mantenere densità in mezzo, e in più la pausa dell’argentino permette alla squadra di respirare. Nonostante l’inferiorità numerica, sembra un pareggio abbastanza saldo, ma ancora una palla persa in disimpegno, stavolta da Bruno, avvia il contropiede che finalizza Ronaldo per l’1-0, doppiettista nel finale.

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34 Comments:

Blogger Flavio said...

Giusto Vale, quando dico che Messi è il numero 1 al mondo è perchè ormai sa fare tutto, ed ha ancora margini di miglioramento; lui può giocare centravanti, falso centravanti, attaccante esterno, ala, trequartista e, volendo esagerare, ma non troppo, pure mezzala...
La scelta di Guardiola di avere tre attaccanti intercambiabili e che non danno riferimenti agli avversari sta pagando proprio perchè gli consente variazioni tattiche spesso decisive, come hai appena sottolineato tu: gli basta spostare questo di qua e quello di là per neutralizzare i tentativi (seppur timidi per la verità) dell'avversario di sporcargli il gioco.
Incommentabile la dirigenza blaugrana; neanche la Longobarda di Canà avrebbe fatto peggio.
Il Valencia ha dimostrato ancora una volta qual'è il livello della Liga tolte le due "fuoriserie".
A questo punto della stagione mi piacerebbe avere un tuo parere "generale", una sorta di pagellone sulle varie squadre, e sui suoi allenatori e giocatori più rappresentativi...una sorta di promossi e bocciati, di sorprese e delusioni sperando che salti fuori qualche motivo di interesse oltre questo avvilente duopolio.

P.S. Pare che il podio per il pallone d'oro sia nell'ordine: Iniesta-Xavi-Messi, ma il duello sarà tra i primi due. Tu a chi lo daresti? Io credo che Xavi, sommando la stagione col Barça al mondiale, lo meriterebbe di più anche se Iniesta è fantastico, e aver segnato il gol decisivo nella finale del mondiale potrebbe avvantaggiarlo.

Saluti.

3:03 PM  
Blogger valentino tola said...

Io il Pallone d'Oro lo darei a Messi.
Argomento: Xavi lo ritengo un grandissimo giocatore (oltrettutto è il mio preferito assieme a Riquelme) ma non abbastanza per il premio (per quanto in passato lo abbiano vinto altri inferiori a lui...); Iniesta ha fatto il gol del mondiale ma la metà precedente della stagione col suo club l'ha fatta maluccio (complici gli infortuni); anche Sneijder come Xavi mi sembra grandissimo ma non abbastanza, e comunque ha disputato un mondiale a mio avviso modesto, nonostante i 4 gol e il secondo posto finale con l'Olanda, per poi sparire in questa prima parte della nuova stagione.
Quindi, visto che nessuno di questi giustifica fino in fondo col proprio rendimento individuale l'assegnazione del trofeo, mi sembra il caso di darlo al giocatore più forte del mondo, che oltrettutto pur non avendo vinto i trofei più importanti ha avuto delle fasi durante quest'anno in cui ha giocato un calcio fuori dalla portata di tutti gli altri... penso al mese intero dei quattro gol all'Arsenal, e anche queste ultime gare da quasi-centrocampista son formidabili.

Sì, più avanti proverò a fare un pezzo del genere... vorrei scrivere di più anche delle altre squadre, ma purtroppo il tempo...

12:45 AM  
Anonymous Anonimo said...

tralasciando l'incompetenza della dirigenza sono dell'idea che la vicenda abbia fatto solo del bene a Guardiola. Ha impedito alla squadra di crogiolarsi dopo l'umiliazione al Madrid della scorsa settimana e portato una squadra "obbligata a vincere" a soffrire meno di quanto mi aspettassi il pressing di Camacho in quanto l'ho vista molto motivata; se devo dire la verità mi aspettavo un sofferto 1-1 prima della partita, invece tutto il circo mediatico montato ha focalizzato l'ambienta verso la vittoria.

Per quanto riguarda il Pallone d'Oro io personalmente lo consegnerei a Piquémbauer. Se dovessi però scegliere tra i tre nomi della lista vado con Xavi. Rispetto a Messi ha vinto il Mondiale (come già detto è una competizione più facile dell'Europeo e della Champions League, ma mediaticamente più spendibile) e non è il vincitore in carica. Rispetto poi ad un Iniesta sublime in questa metà di stagione 2010 ha giocato in modo impeccabile anche nella prima parte. Xavi è il regista della squadra più forte al mondo e della nazionale più forte al mondo e se non vince il premio dopo aver alzato la Coppa del Mondo ho paura non succederà mai più...Vale facciamo che a Messi lasciamo vincere quello 2011 ;)

DVM

1:43 AM  
Blogger Flavio said...

Se il trofeo deve essere assegnato al giocatore + forte del mondo, è ovvio che si dovrebbe dare a Messi, ma come ben sai nell'anno del mondiale il pallone d'oro va al giocatore "più rappresentativo" della squadra campione del mondo...non dimentichiamo che nel 2006 andò a Cannavaro anche se personalmente l'avrei dato a Pirlo o Buffon che erano i veri fuoriclasse di quella nazionale.
Ora scegliere il "più rappresentativo" della nazionale spagnola campione del mondo è un pò difficile, visto che non c'è la stella, ma tanti grandi giocatori: lo si potrebbe dare a Xavi, ma anche a Casillas, Puyol, Piquè, Iniesta o Villa. Vista questa sostanziale parità, occorre allora andare a guardare il resto della stagione e per continuità nel gioco e risultati ottenuti credo sia Xavi il giocatore che più merita questo riconoscimento.
Tornando alla posizione di Messi, io lo vedo sempre più come un elastico tra la trequarti offensiva e il centravanti puro, quasi sempre partendo da posizione centrale; è il movimento degli altri due attaccanti che varia al variare della posizione di Messi, perciò nella fase offensiva del Barça di oggi, Pedro e Villa sono fondamentali nel capire prima e assecondare poi i movimenti di Leo; e, come già sottolineato, ciò comporta un attacco che non da mai punti di riferimenti all'avversario e che manda in crisi i difensori, vedi Barça-Real.
Insomma, è fondamentale che Messi abbia al suo fianco attaccanti intelligenti tatticamente, rapidi, propensi a giocare sia al centro che sulle fasce e che garantiscano la profondità, ed in questo Pedro-Villa sono perfetti.
Il problema è però che non ci sono a mio avviso ricambi adeguati a questi due; Jeffren e Thiago li vedo più centrocampisti, più alla Iniesta; Bojan è quello che è...un ragazzo che ha i numeri ma a cui forse manca la personalità per essere all'altezza di questo Barça, mi sembra che soffra troppo le pressioni a questo livello. E' vero che è stato preso Afellay, che è tutto da verificare, ma anche lui è fondamentalmente un centrocampista.
Questo Barcellona secondo me per essere davvero completo ha bisogno di un altro attaccante magari ma non necessariamente più "fisico", però strettamente funzionale al gioco; insomma un quarto attaccante di livello che venga subito dopo Messi-Pedro-Villa. E poi viste le condizioni sempre precarie di Milito, e la migliore funzionalità di Abidal come terzino, manca un altro difensore centrale anche per permettere a Bartra-Fontas-Muniesa di crescere tranquilli.
Quindi ti volevo chiedere se c'è qualche giocatore nella Liga di oggi che possa secondo te fare al caso del Barça in un futuro immediato, preferibilmente un attaccante ed un difensore centrale; oppure anche in altri ruoli…qualcuno già affermato (ricordo che parlasti ad es. di Nilmar) o anche semi-sconosciuto. Insomma questa Liga avrà pure qualche potenziale campione, o ottimo giocatore da mostrare al di là di Barça e Real.

Grazie e saluti.

10:22 AM  
Anonymous Anonimo said...

se si deve rimanere all'interno del mercato spagnolo, per l'attacco io direi Rossi del Villarreal se si vuole continuare con i piccoli e Llorente dell'Athletic CLub se si vuole provare uno potente ma intelligente tatticamente. In difesa dato che il prossimo anno almeno uno dei tre centrali della filiale dovrà passare in pianta stabile in prima squadra, per non bloccare il circolo alle sole zone centrali e avanzate e visto il probabile addio di Abidal tra massimo due anni io andrei con uno tra Jordi Alba del Valencia e José Ángel dello Sporting Gijon.

DVM

1:55 PM  
Blogger Vojvoda said...

Flavio, perdonami, cosa vuoi dire affermando che nella nazionale spagnola "non c'è la stella ma tanti grandi giocatori".
Piuttosto ci sono TROPPE stelle nel firmamento della roja tanto che si confondono tra loro facendosi ombra.
Vorrei capire la differenza tra stella e grande giocatore perché a questo punto la disconosco.
Quindi: Pirlo e Buffon sono dei fuoriclasse e i vari Iniesta, Xavi, Piqué etc sono semplicemente grandi giocatori?

Ricordiamo, riguardo al Pallone d'Oro, che il premio va al giocatore maggiormente rappresentativo (e possibilmente vincente) dell'annata e Messi, pur se fuori concorso per talento puro, ha all'attivo tutto quello che hanno gli altri due FENOMENI meno una cosetta da poco: il mondiale...

Nella lista dei vincitori del Pallone d'oro Xavi non ci sta bene, bensì benissimo.
E chiaro che il Pallone d'Oro deve finire ad uno spagnolo per coronare lo splendido biennio di questi straordinari protagonisti in maglia rossa. Oltretutto non mi pare che tra i candidati ci sia un Caccavale qualunque.

Daniele: ci andrei piano a considerare il mondiale più semplice di Champions ed Europeo perché le pressioni che si porta dietro sono ben diverse, anche se, spremendo bene, da Europeo e Champions esce sempre un succo di alta qualità mentre al mondiale la Corea del Nord o Nuova Zelanda di turno rendono un po' amarognolo il sapore. Ma quello che è amaro spesso può anche risultare indigesto...

P.S.: il Valencia, finché l'arbitro e Bruno Saltor glielo hanno permesso, ha tenuto testa abbondantemente al Madrid ( ed anche quando è rimasto in 10).
Proprio nulla da dire sulla gara di sabato sera.

5:59 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Perdonami, Valentino, però questo tuo punto di vista sul pallone d'oro non lo capisco proprio non lo capisco. Tu mi parli di grandezza, e non reputi Xavi e Sneijder all'altezza,ma se si premiasse sempre il più forte allora ogni anno i candidati sarebbero solo Messi e CR7.Come ben sai il pallone d'oro anche in passato non ha premiato il giocatore più forte, a meno che tu non pensi che Owen fosse più forte di Raùl nel 2001 oppure che Belanov fosse il miglior giocatore d'Europa nel 1986. Personalmente Xavi ed Iniesta, pur non sopportandoli li reputo entrambi meritevoli di candidatura e di Pallone d'oro, mentre il terzo avrebbe dovuto essere Sneijder per ciò che ha vinto e per il peso specifico dei goals che ha fatto.
Messi ha fatto giocate spettacolari è vero, però è stato annichilito da Zanetti che gli ha tolto sempre la palla per 180 minuti in Champions ed è stato umiliato 4-0 senza toccare palla dalla Germania al mondiale. Con queste credenziali in passato non si arrivava nemmeno decimi.

6:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

Dico la mia sul pallone d'oro.
Dei tre quello lo merita meno è paradossalmente Iniesta, che più che altro avrebbe meritato il primo posto lo scorso anno, dopo che era stato il più decisivo in Champions nelle due semifinali col Chelsea e nella finale contro il Manchester a Roma (senza contare la stagione strepitosa nella Liga). La scorsa stagione invece è stato quasi sempre assente e fuori condizione, mi ricordo infatti che Valentino sottolineava spesso questo suo "sfasamento". Xavi invece sono anni che gioca a livelli incredibili e inoltre credo che per lui questo sia l'ultimo treno per il podio, vista l'età. E' chiaro che Sneijder non rientra tra i primi tre solo per via del pessimo avvio di stagione, perché se il premio lo si assegnasse (come giusto, a rigor di logica) alla fine della stagione e non dell'anno solare, se lo sarebbero conteso lui, Milito e Messi. Detto questo, tra i tre il mio voto va tranquillamente a Xavi.
Tommaso.

7:08 PM  
Blogger Flavio said...

@ Vojvoda, mi sono espresso male.
Intendevo dire che la nazionale spagnola ha 11, anzi almeno 15-16 o giù di lì grandissimi giocatori, che però a grosso modo si equivalgono, nel senso che non c'è qualcuno che prevale nettamente sugli altri, come può essere per esempio Ronaldo nella nazionale del Portogallo.
Pirlo e Buffon erano i "fuoriclasse" di una nazionale che per il resto aveva un valore "medio", nel senso che c'era tanta differenza con gli altri 21 giocatori...nella Spagna invece la differenza tra i fuoriclasse (gente come Xavi, Iniesta, Villa) e gli ottimi giocatori ( X.Alonso, Busquets, ecc.) è meno marcata, perchè è il livello generale della squadra ad essere ben più elevato rispetto all'Italia del 2006.

Anche a me l'idea di Piquè pallone d'oro mi stuzzica...quest'anno sarà impossibile ma chissà in futuro...

Anche a me, come Vale, stuzzica più Nilmar che G.Rossi (comunque un ottimo giocatore).

8:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

fino a luglio 2010: 1 sneijder, 2 iniesta, 3 milito
ad oggi: 1 xavi, 2 iniesta, 3 messi-sneijder (a pari merito)

markovic

8:49 PM  
Blogger Flavio said...

...ed intanto il Barça continua a mandare in campo i suoi canterani. Dopo il gol di Nolito in coppa del re, ieri sera per l'ultima di Champions è toccato a Fontas e V.Vasquez andare in rete.

Valentino, cosa ci puoi dire su questo V.Vasquez?

9:48 AM  
Blogger Flavio said...

Saracarbonero,
forse ti manca il dono dell'obiettività...posto che il pallone d'oro è giusto che vada ad un giocatore della Spagna, dire però che "Messi... è stato annichilito da Zanetti che gli ha tolto sempre la palla per 180 minuti in Champions ed è stato umiliato 4-0 senza toccare palla dalla Germania al mondiale" è quanto meno falso.
Nella doppia sfida con l'Inter non abbiamo di certo visto il miglior Messi, così come non abbiamo visto il miglior Barça per demeriti propri e meriti altrui, ma ti voglio ricordare che se quel gran tiro di Leo al Camp Nou nel primo tempo non fosse stato miracolosamente parato da J.Cesar, oggi staremmo forse parlando della seconda champions di fila del Barça; e soprattutto, nella sfida dell'Argentina contro la Germania nell'orrore tattico creato da Maradona, tutto si può dire tranne che Messi non ha toccato palla, visto che se la veniva a prendere davanti alla difesa per cominciare l'azione data la carenza di registi di ruolo! Messi contro la Germania ha fatto quello che poteva ed è stato uno dei pochissimi a salvarsi insieme a Di Maria, e non è stato di certo lui ad essere umiliato ma l'idea (o meglio la non idea) di calcio di Maradona.
Come già è stato detto nei commenti sul Clasico, non esiste oggi un giocatore che prende la palla, scarta tutti e va in gol; o meglio, può pure accadere ma forse una o al massimo due volte nella vita.

8:39 PM  
Anonymous saracarbonero said...

@Flavio
Il dono dell'obiettività non mi manca, forse con la Germania non sarà stato il peggiore dei suoi, ma sempre 4-0 è finita, e chi perde 4-0 ai mondiali non può vincere il pallone d'oro (soprattutto visti i criteri con cui sono stati assegnati gli altri)
Sulla partita con l'Inter non mi sono sbagliato per niente, non ha fatto nemmeno uno, ma che dico, nemmeno mezzo di quei dribbling che vi piacciono tanto, senza dimenticare che 2 dei 3 goals dell'Inter sono arrivati da sue palle perse....

12:10 AM  
Blogger Taymour Zein said...

Ciao, intervengo per difendere Messi dalle ingiuste accuse di Saracarbonero. Intanto non è Messi che ha perso il mondiale, bensì L'Argentina che è una squadra composta da 11 giocatori, e che se ha perso 4-0 contro la Germania non è certo per colpa della Pulce, bensì di uno schieramento tattico che per colpa di Maradona aboliva il centrocampo. E Leo in quella partita Messi è stato l'unico insieme a Di Maria ad imbastire uno straccio di azione offensiva. Con L'inter ti ricordo che ha giocato tre sfide, nella prima giocando molto bene ( Tra l'altro dribblando Zanetti e Lucio, che l'avrebbero annientato) e nelle altre due un pò meno bene. Al Camp Nou dai suoi piedi scaturirono le uniche palle gol ( oltre ovviamente al gol di Piquè): il tiro già citato da Flavio e uno splendido cross per Bojan che fu mandato inopinatamente fuori. Se uno di quegli episodi avesse avuto esito diverso, ora non staresti a parlare di un Messi annichilito da Zanetti, bensì di un Messi campione d'europa per la seconda volta consecutiva. Ah, e le palle perse di cui parli non sono due, bensì una (quella del 2-1 dell'Inter a San Siro) e per colpa di un fallo non fischiato dall'amico Benquerença.

1:57 AM  
Anonymous saracarbonero said...

Le chiacchiere stanno a 0, la storia non si fa con i se e con i ma, ma con i FATTI.
I fatti dicono Germania-Argentina 4-0 e se leggo nella formazione argentina è presente il nome di Lionel Andrès Messi. I fati dicono che il pallone lo ha perso e l'inter ha segnato il 2-1, le registrazioni video mostrano come abbia provato a dribblare più volte Zanetti senza esserci mai riuscito, poi che in entrambe le occasioni le zue squadre abbiano offerto prestazioni mediocri è un altro discorso. Non capisco poi questo accanimento, non ho detto che Messi ha disputato un 2010 disastroso, ho semplicemente detto che nella classifica del pallone d'oro avrebbe dovuto arrivare quarto e non terzo come a questo punto penso e spero che avvenga.
Ultimamente quando si dice qualcosa di male di Messi crolla il mondo. Tutti dicono che Ronaldo sia un esibizionista, Mourinho un provocatore ed una canaglia e che Zidane fosse una testa calda, mentre esaltano Messi come giocatore correttissimo (dimenticandosi come nel 2007 abbia segnato di mano all'Espanyol in una gara che valeva il titolo della liga e come, messo di fronte al fatto che era stato scoperto, non si sia neanche scusato) ed educatissimo (dimenticandosi che in una gara di campionato 2007/2008 sputò addosso ad un giocatore avversario), insultando Ujfalusi dicendo che ha ucciso il calcio perchè ha fatto un fallo a Messi, per carità, un brutto fallo, ma che se fatto ad un altro avrebbe generato massimo un commentino negativo sul posto.
Non mi starete percaso diventando tutti come quei 2 ebeti di Trevisani ed Altafini, i quali quando fanno la telecronaca del Barcelona ma soprattutto del Madrid, mi costringono a mettere il commento in spagnolo!

3:12 PM  
Blogger valentino tola said...

Sara carissima, ti scandalizzi se ti confesso che persino io che sono culè trovo inascoltabili le telecronache di Trevisani? In ogni caso personalmente vado col commento in lingua originale già da cinque anni :D

Su tutta la questione Pallone d'Oro forse mi sono espresso un po'male: cioè non è che lo darei a Messi perchè è il più forte giocatore del mondo, ma perchè tutto sommato non ho visto nessuno dei concorrenti spiccare fino in fondo sopra di lui come rendimento individuale.

Vedo che in prevalenza inclinate tutto verso Xavi, ma se posso permettermi la sua stagione scorsa col club mi è sembrata abbastanza normale (le ultime partite di Liga però molto bene, soprattutto quella in casa del Villarreal), così come normale è stato il suo rendimento al mondiale, anche per colpa di Del Bosque che lo forzava in una posizione quasi da trequartista.
Per quanto riguarda Sneijder invece, ripeto che il suo mondiale mi è parso veramente modesto, quindi alla pari del Messi naufragato con la Germania (Maradona ha contribuito, ma non mi sembra nemmeno giusto dargli tutta la colpa); Messi che invece nelle gare precedenti del mondiale aveva giocato a mio avviso meglio di Sneijder.
Quindi, è perchè nessun altro spicca particolarmente che alla fin fine lo darei a Messi.
Poi è chiaro che alla fine premieranno uno dei due spagnoli, visto il valore simbolico del mondiale.

@ Flavio
Victor Vazquez ha talento, ma credo abbia perso il treno, almeno per quanto riguarda il Barça. Niente di strano che invece rispuntasse in qualche Getafe o roba del genere, e rendendo bene.
Lui è della leva dell'87, la migliore che ha avuto il Barça negli ultimi anni. Giocava assieme a Messi (suo amicone), Piqué e Cesc... e Messi ripete sempre che all'epoca fra tutti quello buono era proprio Victor Vazquez. Poi magari è un po'come la storia di Maradona quando diceva che suo fratello Hugo era più bravo di lui... :D

Comunque, Victor Vazquez è un centrocampista offensivo, che può giocare mezzala nel centrocampo a tre o partire dalla fascia nel tridente. Ma la fascia non la tiene mai, si accentra sempre. E' un giocatore molto tecnico, con una certa abilità nello stretto e rapidità d'esecuzione. E' nel giro da un bel po'... se non sbaglio forse già Rijkaard gli aveva dato qualche minuto con la prima squadra, Guardiola invece lo schierò nell'ultima del girone con lo Shakhtar l'anno del Triplete, ma poco dopo Victor Vazquez si infortunò molto gravemente, e a quanto leggo oggi sul Pais è ancora costretto a fare infiltrazioni e altri trattamenti per le conseguenze di questo infortunio.
Comunque, nel Barça Atlètic non è titolare (solo 3 gare dall'inizio finora). Ripeto, difficile che sfondi nella prima squadra del Barça.

4:38 PM  
Blogger Taymour Zein said...

Tu non capisci questo accanimento, cosi come io non capisco l'accanimento nel sottolineare queste due partite contro l'Inter e nel vedere Messi terzo nella classifica del pallone d'oro. Tanto si sa che alla fine, se lo contenderanno Xavi ed Iniesta quindi il terzo posto è puramente simbolico.
Riguardo l'atteggiamento dei media verso Messi, così come verso ogni altro giocatore, ti devo dire che mi interessa anche poco. Alla fine l'importante è ciò che si dimostra sul campo e il contributo che si dà al successo della squadra, piuttosto che ciò che dice un Trevisani o un Altafini, che per inciso danno fastidio anche a me, visto che preferirei 1000 volte un Valentino Tola che mi analizza tatticamente il Barça piuttosto che un Josigno che mi dice per 90 minuti che Keita è il pupillo di Guardiola e che il Barça proviene da Marte.

4:41 PM  
Blogger Francesco said...

Intervengo anche io ma non per difendere Messi. Mi sembra che i ragionamenti di Sara siano ineccepibili. Non sta mica dicendo che Messi è scarso o che non sia il più forte giocatore del pianeta. Ma solo che, visto com'è strutturato il pallone d'oro, il fatto che non vinca sia sacrosanto. Il pallone d'oro è stato peraltro ceduto da France Football alla Fifa (infatti il Fifa World Player non esiste più), quindi è normale che siano premiati i giocatori che hanno disputato un ottimo mondiale. Messi non è tra questi e se la colpa sia stata sua o di Maradona è comunque tutt'altro paio di maniche. Giusto, quindi, che venga assegnato ad Iniesta, il giocatore più rappresentativo della più prestigiosa (ma non la più competitiva, of course) competizione esistente.

4:57 PM  
Blogger Taymour Zein said...

A proposito Vale, visto che è da tanto che non ci sentiamo ti chiedo un opinione sull'inserimento di Mascherano, che ha giocato ultimamente molto bene. Mi sembra un pò uno spreco tenerlo in panchina.

4:59 PM  
Blogger valentino tola said...

Mascherano ha avuto qualche incertezza all'inizio, ma poi ha cominciato a rendere. Come sempre, come sua natura. E' un giocatore che non stona mai, e non è neanche vero come si dice in giro che gli manca il tocco per giocare nel Barça. Non è Xavi, ma a intervenire in una fase prolungata di possesso con precisione ci arriva eccome.
Il fatto è che Busquets sta giocando bene, e Busquets rimane sempre il giocatore più indicato per quella posizione in un Barça che giochi il suo calcio fino in fondo (lo era anche quando il suo concorrente era Yaya Touré).
Mascherano non sta giocando tantissimo, però credo che a partire da febbraio-marzo sarà vitale nel turnover.

5:08 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Sempre a proposito di cantera, vorrei chiedere a Valentino, in merito ad una dichiarazione di Granero secondo la quale la cantera della casa blanca non ha nulla da invidiare a quella culé: c'è qualche giocatore in prospettiva per la prima squadra? L'ultimo canterano inserito in prima squadra in pianta stabile temo sia stato Casillas nel 1999... Da allora ne ho visti tanti ma senza lasciare il segno, stritolati da un ambiente sempre in ebollizione e sacrificati per far spazio a stranieri di dubbio valore. Le difficoltà di Granero lo attestano e anche lo scarso spazio che si può ritagliare un ragazzo interessante come Pedro Leon...
Da segnalare ieri un evento che ha del miracolo, la tripletta di Benzema: e ci credo mica c'era Mou in panca:)
No comment sul pallone d'oro, perchè dovrei esprimermi a favore di uno tra 3 culè? :) Tuttavia è curioso come i media non sottolineano mai quando Messi la fa sporca, ma quando ne fa una CR7 allora apriti cielo, curioso...
Spero che almeno il premio per allenatore dell'anno vada a Del Bosque, premio che oltre al Mondiale vinto avrebbe anche funzione retroattiva per i successi mietuti col Madrid di cui in molti spesso si dimenticano...

5:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Quoto Hincha, tra CR7 e Messi sono sempre due pesi e due misure, specie in certi ambienti (non in questo blog, per fortuna). E comunque non importa molto chi dei tre blaugrana vincerà il premio, tanto quest'anno il Barça ha serissime possibilità di rivincere in Europa e dunque è probabile che tra dodici mesi il podio del pallone d'oro sia identico a quello attuale. Sarebbe però corretto che venisse premiato uno spagnolo, primo perché bisogna dare un riconoscimento generazionale a un paese che da questo punto di vista storicamente ha raccolto davvero poco, e secondo perché darlo a Messi sarebbe banale e non in linea col presupposto teorico delle ultime edizioni.
Capitolo Benzema: okay per la tripletta di ieri, ma questo non cambia molto il parere su un giocatore che può incappare in una buona serata ma che al momento non costituisce un'alternativa valida e soprattutto continua al buon Pipita. Anche ieri ha giocato una gara positiva, ma certamente non esaltante. E c'è anche da dire che l'Auxerre, a parte Traorè, è stato davvero poca cosa.
Tommaso.

9:55 PM  
Blogger Flavio said...

Ovviamente quando si gioca a calcio nessuno è un santo; chi ha giocato a calcio ad un certo livello nelle giovanili come è capitato a me, lo sa benissimo: l’agonismo fa brutti scherzi e l’adrenalina offusca la ragione, ci può stare una reazione o una piccola simulazione specialmente quando sei picchiato regolarmente dall’avversario; è giustificabile quando è episodico, non certo quando lo fai ogni volta, e non mi sembra che Leo faccia sempre quello: di certo non si mette a spernacchiare l’avversario con finte e contro-finte, passi e doppi passi inutili da fermo che danno pure il tempo alla difesa avversaria di schierarsi; o magari sei solo fortunato che non ti ritrovi avanti Pasquale Bruno che ti randella la caviglia e ti fa passare la voglia di scherzare l’avversario.
Due pesi e due misure per Messi-Ronaldo? Forse perchè si comportano diversamente fuori dal campo o anche questa è una invenzione?

(Alcuni) esempi:
"Prima lo schianto con la sua fiammante Ferrari. E ora nuovi guai per il pallone d'oro Cristiano Ronaldo che è stato beccato mentre con la sua Bentley GT utilizzava un'area riservata per invalidi.".

"Guai in vista per Cristiano Ronaldo. Domenica sera il neo giocatore del Real Madrid, come riferisce il quotidiano portoghese '24 Horas', e' sceso dall'auto e ha colpito quella di un fotografo che lo stava inseguendo, fracassando un finestrino le cui schegge hanno ferito leggermente una ragazza che accompagnava il 'paparazzo'. La ragazza e' stata poi medicata all'ospedale e ha denunciato l'accaduto alla polizia nel commissariato di Olbias. "E' stata un'imboscata. 'Deploro il mio gesto, ma non posso giurare di agire diversamente se le stesse circostanze si ripresentassero'', ha fatto sapere Ronaldo attraverso la societa' di relazioni pubbliche Gestifute."

Ora mi chiedo: perchè non si legge mai un articolo del genere su Messi?

Questi sono fatti, il resto sono chiacchiere.

10:29 AM  
Anonymous saracarbonero said...

Fare il lama in mezzo al campo non la definirei una chiacchiera, nemmeno tentare di fregare i campionati. Sono d'accordo con te comunque, fare certe cose fa parte del gioco, però non mi venire a parlare di Messi come se fosse un santo. Il problema poi non stà nel fatto che lui abbia fatto certe cose, ma che quando lui ha fatto fallo di mano contro l'Espanyol nessuno ha detto che è stato disonesto, ma nel fatto che tutti hanno cretinamente detto con un gran sorriso "anche in questo ricorda Maradona" che lo trattino come un santo. Sbeffeggiare l'avversario.....quando lo fa il Brasile ai Mondiali tutti a dire "ohhh che grande abilità tecnica" oppure "vedete, loro si divertono a giocare così", ed altre cavolate buoniste, non vedo perchè non possa essere cosi anche con CR7. Infatti quelle finte non è che le fà solo a fine partita sul 5-0 ma anche nei primi minuti sullo 0-0, come per esempio contro il Milan. Secondo me è la sua natura, un suo modo per caricarsi, non per sbeffeggiare l'avversario. Ma questa ipotesi non viene neanche presa in considerazione, perchè Ronaldo oltre al fatto di essere un grande campione ha anche il grossissimo difetto di essere un bel ragazzo e di curare se stesso oltre quello di aver avuto un sacco di amanti. Perciò bisogna criticarlo, perchè la gente è invidiosa del suo essere super-star e non riesce a rivedersi in lui, forse perchè non è abbastanza sicura di se e non si rispecchia in uno che sicuro di se, invece, lo è.
Da qui il dualismo Cristiano Ronaldo cattivo / Lionel Messi buono, Real Madrid cattivo/ Barcelona buono.

12:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Come non quotare Saracarbonero? E poi un conto è il comportamento in campo, un conto è quello fuori. I calciatori possono piacere e non piacere per come giocano, ma non bisogna confondere i due aspetti della loro vita. Quando parlavo di due pesi e due misure ovviamente mi riferivo alle prestazioni, e non alla condotta di vita privata (che poi saranno pure affari loro, no?). Wenger su Eurosport l'ha detto chiaramente: ai tifosi e agli amanti del calcio importa solo e soltanto il comportamento all'interno del rettangolo verde, sono semmai i giornalisti e gli invidiosi quelli che vanno a sbirciare nella vita privata degli atleti. Ne hanno il diritto, naturalmente, essendo loro personaggi pubblici, ma non bisogna confondere i due lati.
Tommaso.

2:26 PM  
Blogger Flavio said...

Vabbè dai, ma che discorso è quello di Ronaldo che è un bel ragazzo e quindi lo invidiano? Pure Maldini era un bel ragazzo ma di bischerate non ne ha mica fatte...
E' questione di stile, di modo di vivere...c'è chi fa una vita più ritirata e lontana dai riflettori e chi invece va in giro a far casini e finisce spesso sui giornali, ma è una semplice questione caratteriale, di educazione, di stile; ognuno si comporta a suo modo, e non spetta a me censurare o giudicare.
Però il vittimismo "due pesi e due misure" o "buoni e cattivi" è, scusami, davvero inaccettabile e anche un pò puerile!
La verità è che Messi non ha fatto mai casini fuori dal campo, non si è mai mostrato arrogante, ed è percepito dalla gente comune come un ragazzo normale, semplice ed umile, che non si è montato la testa anche se è diventato pallone d'oro a soli 22 anni; questo invece non è percepito se parli di Ronaldo, e i media o gli pseudo-complotti vari c'entrano poco: c'entra invece l'immagine che dai di te fuori dal campo, ed è poi la gente che si fa un'idea che diventa difficile smontare.
Che poi Messi sia un angelo non lo so, perchè non ho mai avuto il piacere di uscire con lui; ma da quello che vedo, o meglio che non vedo, non mi sembra neanche un diavolo.
Se poi in campo qualche volta fa il "furbetto", questo fa parte del gioco, ma mai e dico mai l'ho visto irridere l'avversario.

Sapessi quanti sputi, botte, minacce ed insulti si danno e si ricevono in campo...piccoli e grandi episodi, visibili ed invisibili... ma questo è agonismo. E si fa questo rispettando comunque l'avversario: puoi pure menarti con lui, ma senza l'intenzione o l'obiettivo di fargli male.

3:09 PM  
Blogger Flavio said...

Scusa Tommaso, non si può dire che non deve interessare il comportamento dei giocatori fuori dal campo, e faccio un discorso generale, non riferito a nessuno...
ma proprio perchè c'è tutta questa attenzione mediatica attorno ai giocatori, loro hanno il dovere di fornire un'immagine di sè quanto meno "distinta" e sai perchè?
Perchè mio nipote di 6 anni che segue il calcio dalla mattina alla sera, vede le foto di Guti ubriaco o di Rooney che fuma e fa la pipì in mezzo alla strada, o di Cassano che manda a a fare in quel posto il suo presidente, o di Flachi che viene squalificato per uso di cocaina,e magari crede che sia "giusto" fare così.
Lungi da me essere moralista, ma sta gente oggi, ancora di più di quando ero piccolo io, viene vista dai bambini come modelli da imitare... e scusami se credo che quindi abbiano un seppur minimo dovere sociale ed educativo nei confronti dei loro tanti e piccoli fans.

Infine, Ronaldo può essere + o - simpatico, Messi pure...sono giudizi soggettivi, possiamo vederla in modo diverso: ma cosa c'entra questa cosa dei "due pesi e due misure", dei "buoni o cattivi"? Suvvia, parliamo di calcio...

3:34 PM  
Blogger valentino tola said...

Io son più d'accordo con Tommaso... cioè capisco quello che dice Flavio, ma quello che fanno i giocatori fuori dal campo deve restare pur sempre affari loro.
L'influenza dei media è inevitabile, ma il bambino che vede queste cose comunque può sempre contare su dei genitori che dopo gli spiegano che quelli che ha appena visto in TV son proprio delle teste di minchia :D

4:07 PM  
Blogger valentino tola said...

Aggiungo (e non mi riferisco in nessun modo al discorso che stava facendo Flavio) che ogni volta che sento giornalisti leccapiedi dire del giocatore di turno "campione dentro e fuori dal campo" mi viene l'orticaria...

4:10 PM  
Anonymous Anonimo said...

e siamo a quattro sponsor sulla maglietta del Barça! NIKE, TV3, UNICEF e QATAR FOUNDATION. Ma tranquilli, c'è ancora tantissimo spazio! Ad esempio sotto i numeri, sul sedere e davanti ai pantaloncini c'è troppo blaugrana, meglio un bel FLY EMIRATES o TELEFONICA giallo canarino...senza questi soldi poi come si possono comprare i Keirrison e i Caceres per poter competere contro le altre squadre d'Europa?

DVM

6:27 PM  
Blogger valentino tola said...

Ahahahah grande Daniele!
Non so se hai presente "Full Metal Jacket", il soldato Joker che aveva al tempo stesso il simbolo della pace sulla divisa e la scritta "Born to kill" sull'elmetto... a me UNICEF accanto a QATAR FOUNDATION sulla maglia del Barça fa un po' lo stesso effetto :D

6:39 PM  
Anonymous saracarbonero said...

Beh, allora sarebbe opportuno che sul sedere non mettano sponsor come "ciquita" o "salamini berretta".
Valentino, se hai tempo ti propongo un gioco, a te ed a tutti quelli che leggono questo blog:
Visto che venerdì sorteggiano gli ottavi di Champions sarebbe divertente che sia i tifosi del Madrid che quelli del Barça facciano una graduatoria delle squadre che potranno trovare come avversaria a Febbraio-Marzo dalla più gradita alla meno gradita, per caratteristiche tecniche e non.
Comincio io:
1-Roma: Mi darebbe la possibilità di andre a vedere la partita ed in più ci ha eliminato 3 anni fà
2-Lione: ci ha eliminato l'anno scorso. Vendetta
3-Copenhaghen: sono molto felice del loro passaggio del turno, poiche non mi piacerebbe una Champions stile Eurolega di Basket cioè giocata solo da 3-4 nazioni, perciò sono sempre stato a favore della politica di Platini, sono un avversario nuovo e quindi sono curiosodi vedere come se la caveranno nell'eliminazione diretta
4-Marsiglia: La sfida che mi affascina di meno visto che li abbiamo battuti anche l'anno scorso, forse l'accoppiamento più privo di insidie per noi
5-Arsenal: Forse la squadra che tecnicamente temo di più, un avversario tosto, pimo in Premier League, teconico e veloce, anche se forse un pò "naif" come noi
6-Inter: La metto all'ultimo posto non per il suo valore attuale, ma perchè contro di loro si creerebbe un'atmosfera che potrebbe distoglierci dal fatto che dal 2004 non passiamo gli ottavi. Per 3 mesi si parlerebbe solo di "Mourinho contro la sua Inter"
"ci eravamo tanto amati" ecc. inoltre Mou non potrebbe attuare la sua guerra psicologica contro una società ed un presidente ai quali è affezionatissimo.

2:50 AM  
Blogger Flavio said...

Vale che non ce lo fai l'ultimo pezzo dell'anno?

Auguri a tutti!!!

10:07 AM  
Blogger valentino tola said...

Ora arriva, e spero non sarà l'ultimo dell'anno... almeno questi sono i programmi ;-)

Ricambio gli auguri.

3:50 PM  

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