lunedì, gennaio 08, 2007

DICIASSETTESIMA GIORNATA: Getafe-Barcelona 1-1: Guiza (G); Xavi (B).

Un Barça abbastanza sconcertante ruba un punticino sul campo del Getafe. Partita complicata doveva essere e partita complicata è stata: Rijkaard deve ringraziare sentitamente la magia di Xavi, lo scarso peso offensivo del Getafe e ancora una volta un prodigioso Valdés che negli ultimi minuti sventa un tiro da fuori di Cotelo diretto all’ incrocio.
Nel primo tempo blaugrana passivi che vanno a traino del Getafe, molto più “denso” e organizzato a centrocampo (cinque uomini con l’ aiuto di Pachon sulla fascia sinistra): marcatissimi Xavi e Iniesta, l’ unica soluzione rimane il lancio di Marquez e Edmilson verso le fasce oppure, meno frequentemente, a cercare la torre di Gudjohnsen (io, la butto lì, avrei tolto un attaccante inutile come Ezquerro aggiungendo Marc Crosas a centrocampo e lasciando Iniesta libero di svariare sulla trequarti: probabilmente Rijkaard avrebbe ottenuto la superiorità numerica allargando le maglie del centrocampo di Schuster). Stabile controllo locale ma, a parte una fuga in contropiede di Guiza stoppata da Valdes, con un Getafe così sterile a dominare è soprattutto la noia.
Secondo tempo che pare ricalcare il primo: il problema è sapere se l’ atteggiamento del Barça derivi più da una predilezione per il pareggio o da una deplorevole mancanza di cattiveria. Fatto sta che arriva giustamente la punizione quando Marquez incredibilmente cicca un retropassaggio, Guiza si invola e buca Valdés. Rijkaard reagisce buttando dentro Saviola, che si piazza al centro dell’ attacco con Gudjohnsen appena dietro, andando a comporre un ibrido fra il 4-3-3 classico e un 4-4-2, perché Iniesta ora parte più dalla fascia sinistra. Proprio Iniesta con uno dei suoi inarrestabili slalom si procura la punizione che Xavi trasformerà con una pennellata sotto la traversa (ho sempre pensato che se lui e Deco avessero più chances, sarebbero tranquillamente al livello di Ronaldinho sui calci piazzati).
Partita rimessa in carreggiata per il Barça, ma i palloni per gli attaccanti son sempre pochi e di pessima qualità (si va solo con iniziative individuali) e alla fine è il Getafe (che fatto esordire Verpakovskis) a rendersi molto più pericoloso, sfiorando il gol prima con Casquero, poi con Manu del Moral e infine col già citato “disparo” di Cotelo.

I MIGLIORI: Iniesta è l’ unico che dà la scossa al Barça, che ha il passo e l’ entusiasmo per trascinarlo. Nel primo tempo fatica a vedere palla (funziona benissimo la strategia di Schuster per annullare lui e Xavi), ma nella ripresa entra di più nel vivo del gioco e procura la punizione del pareggio. Valdes ancora una volta decisivo: cominciano a essere tanti i punti che gli deve questo Barça un po’ zoppicante. Puyol sempre importante.
Prestazione davvero ottima di Paredes, molto attento ad anticipare gli sviluppi del gioco e continuo nell’ appoggiare l’ azione offensiva. Guiza dimostra la sua predilezione per gli spazi ampi, dove può far valere la sua velocità: nel primo tempo va via a Puyol ma arriva non molto lucido davanti a Valdes e strozza il tiro, nel secondo non fallisce quando Marquez gli spiana la strada verso il gol.
I PEGGIORI: E dire che assieme a Puyol stava dimostrandosi uno dei pochi su buoni livelli del Barça, ma Marquez compie un errore da dilettante ed ha sulla coscienza il provvisorio 1-1. Disastroso Edmilson: ritengo quello dell’ uomo davanti alla difesa il ruolo peggio coperto nella rosa del Barça, sicuramente da sistemare nel prossimo mercato, perché lui e Motta non hanno mai convinto appieno. Ieri il brasiliano ne ha azzeccate pochissime, con quella solita sua tremenda lentezza nel liberarsi del pallone che lo rende una preda sin troppo appetibile per il pressing avversario.
Assolutamente inconsistente Ezquerro, sarà il caso di pensare a qualche altra soluzione alternativa. Saviola praticamente non tocca palla, è vero che la squadra di ieri non lo ha assistito a dovere, ma anche lui avrebbe dovuto attivarsi maggiormente.


Getafe (4-5-1): Pato 6,5; Contra 6,5, Belenguer 6,5, Alexis 6,5, Paredes 7; Cotelo 6,5, V. Dorado 6 (72'), Celestini 6, Casquero 6,5, Pachón 6,5 (83'); Güiza 7 (75').
In panchina: L. García, Pulido, Manu 6 (83'), Paunovic , Sousa 6 (72'), Verpakovskis 6 (75'), Nacho.
Barça (4-3-3): Valdés 7; Belletti 5,5, Márquez 4, Puyol 6,5, Sylvinho 5 (72'); Xavi 7, Edmilson 4,5 (89'), Iniesta 7; Giuly 6, Gudjohnsen 5,5, Ezquerro 4,5 (58').
In panchina: Jorquera, Gio s.v. (72'), Saviola 5 (58'), Olmo (89'), Crosas.

Gol: Güiza 53’ (G); Xavi 69’ (B).
Arbitro: Mejuto González. Ammoniti: Gudjohnsen. Espulso Alexis (G) per doppia ammonizione.

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8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

nulla di nuovo da questa partita. Giuly e Guddy sono buoni per intergrare la rosa ma non sono dei giocatori davvero decisivi. il centrocampo non arriva quasi mai al tiro e soffre un pò quando pressato. ecc... ezquerro buon giocatore, non gli si può chiedere di entrare dopo tanta inattività e fare il Ronaldinho, meglio dare spazio a uno dei giovani. KUBALA

3:05 PM  
Blogger valentino tola said...

Sottoscrivo.
Il Barça di quest'anno è così: quasi sempre sotto tono atleticamente (temo che quest' anno la preparazione, con così tanti impegni, sia stata insufficiente), ha perso fame e coesione, non si vede più pressing e il gioco d' insieme latita.
Quelle di ieri è stata la partita forse peggiore della stagione (assieme a quella con l' Athletic e al secondo tempo di Stamford Bridge), accentuata dal fatto che mancavano tutti i migliori giocatori, quelli cioè in grado di nascondere con le prodezze individuali le lacune di un gioco non più brillante (ciò che, come dici tu, non possono fare giocatori pur ottimi come Gudjohnsen e Giuly). D' accordo su Ezquerro, in assoluto è una buona riserva.

Quello del centrocampo pressato è un problema col quale bisogna da tempo convivere, perchè ovviamente tutti sanno come gioca il Barça.
La soluzione consiste semplicemente nell' avere pazienza: cercare di non commettere errori gravi, di non perdere palla in zone pericolose quando gli avversari non ti lasciano giocare ed aspettare che il ritmo avversario cali per impadronirsi del gioco.
Non vedo più tanto questa determinazione e concentrazione.
Comunque il problema si può limitare anche con cambi di posizione all' interno del 4-3-3, aggiungendo magari un giocatore in più sulla trequarti che possa offrire più soluzioni e togliere pressione a Xavi, Iniesta o Deco. Nella sconfitta del Bernabeu ad esempio Ronaldinho si era accentrato vicino a Messi, e con questa sua posizione (nonostante fosse in condizioni pietose) aveva creato molti problemi alla difesa del Real Madrid.
Bisogna insomma cercare di variare il copione di quando in quando.

3:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

credo che il Barca sia troppo caratterizzato da "tichi taca" e possesso di palla spesso sterile. e come vedi non basta avere buoni assist man come xavi,iniesta e marquez ed edmilson e scattisti come giuly, saviola e lo stesso gudjohnsen. aumentare il numero di palleggiatori forse migliorerebbe il controllo di palla della squadra ma non impoverirebbe ancora di più la squadra di soluzioni offensive. invec e bisognerebbe secondo me giocare più sulle fasce cercando di aprire le difese avversarie e usando i palleggiatori per cambiare velocemente fronte d'attacco. per farlo però ci vuole anche un pò più di centimetri in aerea. comunque una piccola flessione ci sta e il punto di ieri è un punto d'oro. se il Barca non perde neanche quando mancano tutti questi big su un campo di difficilissimo come quello di ieri...
KUBALA
p.s. SU ZOKORA. non mi sembra più difensivo di Toure e in più mi sembra molto caotico e porta anche lui molto palla. può andare bene per una squadra di medio alta classifica ma non per il barca

4:32 PM  
Blogger valentino tola said...

Il possesso palla diventa sterile quando non c'è movimento e non ci sono sbocchi sulle fasce.
Ora il Barça mi sembra poco brillante in tutti questi aspetti (gioco sulle fasce non se ne vede proprio).
Il suo gioco nelle intenzioni è proprio quello che dici tu, fluido e con tanti cambi di gioco e sovrapposizioni, ma quest' anno, per tutta una serie di motivi, non riesce a metterlo in pratica con sufficiente continuità. Quelle che ho indicato io son solo delle varianti da utilizzare a partita in corso, e comunuque ci dovrebbe essere sempre qualcuno a spingere sulle fasce (i terzini e un attaccante che rimane più largo).

Quello dei centimetri là davanti e dei pochi gol dai centrocampisti è un problema vero, però potrà essere risolto solo l'anno prossimo, quest' anno bisognerà arrangiarsi con questa rosa (ed è già un bell' arrangiarsi!)

5:08 PM  
Anonymous Anonimo said...

si però forse i dubbi che abbiamo noi sarebbero potuti venire anche a Beguiristain. Per esempio Guddy in questo modulo è più una mezzala che un attaccante. con gli infortuni che c'erano io mi sarei ripreso Maxi facendolo giocare sempre per 2 mesi: una chance vera, se andava bene ok, se andava male ci toglievamo il pensiero. invece ora sta marcendo in panchina al Mallorca, squadra per me potenzialmente forte ma che evidentemente non ha azzeccato la scelta del tecnico
KUBALA

10:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao valentino, ciao kub, buon anno e buona Liga (stavo entrando in crisi d'astinenza...). Che dire? Sinceramente avevo dei dubbi sulla rosa del Barça fin da questa estate, soprattutto non capivo come i balugrana non riuscissero ad acquistare una prima punta decente...e l'infortunio di Eto'o ha messo a nudo questo problema. Gudjohnsen, come dice Kub, ormai ha movenze e mentalità da centrocampista offensivo, Saviola non si trova più a suo agio al Nou Camp e Giuly ed Ezquerro non sono i goleador che servono. Mi spiace per Santi, giocatore che mi piace tantissimo, andatosene da Bilbao per fare panchina a Barcellona...avrebbe bisogno di giocare, utilizzato così è inutile. Resta lo stupore per un mercato blaugrana incompleto almeno in due ruoli (centravanti e mediano davanti alla difesa).
Sul Real non commento, sto ancora ridendo: vedere Arizmendi far impazzire quel montato di Cannavaro è come la pubblicità della mastercard, non ha prezzo. Concludo dicendo che l'Athletic sta facendo vedere di avere una rosa da UEFA, speriamo che i ragazzi continuino così...Ciao!

2:01 AM  
Blogger valentino tola said...

Ciao Edo, sicuramente il Barça ha queste carenze di cui abbiamo parlato, però non bisogna dimenticare che più in generale manca la freschezza, atletica e mentale, degli anni scorsi. In molte partite, a parte alcune grandi prestazioni, si tira avanti a colpi di classe o d' esperienza, ed è probabile che sarà così fino alla fine dell' anno, anche se il ritorno di Eto'o darà una gran scossa.

Per quanto riguarda l' Athletic, non lo vedo sinceramente da UEFA: considerando che i posti sono massimo tre, vedo sicuramente superiori all' Athletic Zaragoza, Atlético, Villarreal e forse anche Celta. Non so poi come se la vedrebbe in un' eventuale lotta con Getafe e Recreativo e anche l' Espanyol è più o meno sul suo livello, potendo contare a mio avviso su un attacco superiore a quello bilbaino.
Non quest' anno, ma l' anno prossimo potrebbe vedersi un Athletic da UEFA, nel caso, remoto ma non improbabile, si verificassero una serie di coincidenze:
1): per una questione di mero sciacallaggio, sarebbe un vantaggio la retrocessione della Real Sociedad, che non ha molto da offrire ma probabilmente libererebbe un buon giocatore come Aranburu e offrirebbe all' Atyhletic la sfida ardua ma affascinante di far diventare finalmente Xabi Prieto un giocatore di calcio.
2): Vedo poi profilarsi una congiuntura favorevole per quanto riguarda alcuni nomi che potrebbero dare lustro all' Athletic: forse Mendieta potrebbe finalmente arrivare, Ezquerro potrebbe tornare dal Barça e chissà che Del Horno...

11:35 AM  
Anonymous Anonimo said...

in effetti, il mio pensiero sui biancorossi non riguardava questa stagione. Volevo solo dire che avrebbero una rosa da UEFA, ma ormai per quest'anno devono pensare solo alla salvezza.

Mi dispiacerebbe se i cugini giputxi retrocedessero...il derby mi esalta sempre un sacco. Ciao!

6:39 PM  

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