lunedì, agosto 02, 2010

Un piccolo Dream Team.

Mi sono divertito. Parecchio. Il risultato non è stato il migliore possibile, quello che la logica avrebbe consigliato (nella ripresa la Rojita perde il pallone e non detta più il ritmo, e la Francia padrona di casa ne approfitta), sono le conseguenze dell’inesperienza, ma questa Under 19 resterà nella memoria, ovviamente rapportata alla scala dei tornei giovanili. Del resto a questi livelli non è il risultato la cosa più importante, ma l’impronta lasciata dal talento dei giocatori in prospettiva futura. E questa è forse la più talentuosa “Under-qualchecosa” dell’ultimo decennio, bisogna dirlo. Solita ricetta di sempre, gioco d’iniziativa e possesso-palla, ma la scelta dell’undici ha dato un’impronta particolarmente creativa e spettacolare, consentita ovviamente anche dal contesto diverso rispetto a quello della nazionale maggiore.

Se nei campioni del mondo è stato l’infoltimento, talvolta eccessivo, della zona davanti alla difesa a determinare l’immagine generale, qui è avvenuto l’esatto contrario: un solo riferimento fisso in mediana e poi via libera all’ immaginazione. La straordinaria scioltezza nell’azione del centrocampo è stata la chiave. Un po’ rigidi nella gara d’esordio con la Croazia (vittoria 2-1), Oriol Romeu, Thiago Alcantara e Canales, si sono sbloccati regalando spettacolo nelle gare contro il Portogallo (altro 2-1) ma soprattutto contro Italia (3-0) e Inghilterra (3-1 in semifinale).
Mai sulla stessa linea, i tre hanno lasciato solo sulla carta il disegno di partenza del 4-2-3-1, toccando e spostandosi verso lo spazio libero, com’è giusto che sia, sempre offrendo nuove linee di passaggio. Oriol Romeu (5 presenze, 404 minuti) dei tre è il centrocampista difensivo, il “pivote” bloccato davanti alla difesa: bloccato in realtà no, perché come detto sottolineato sa interpretare molto bene i movimenti senza palla per dare continuità all’azione quando la palla ce l’ha la sua squadra.
Si è fatto il paragone con Busquets, inevitabile vista la comune militanza blaugrana e visto che Oriol Romeu sembra il principale indiziato per coprire il vuoto lasciato dalla partenza di Yaya Touré. Accettando il paragone, diciamo che Oriol Romeu pur usando intelligentemente uno-due tocchi non ha la stessa finezza di Busquets nel gioco di prima e sullo stretto né la stessa agilità nell’interpretare quelle rotazioni senza palla utili a far avanzare la manovra. In compenso, ha più forza nei contrasti e più capacità da difensore puro (può anche ricoprire il ruolo di centrale) nella propria metacampo.


Thiago Alcantara (406 min., 5 pres., 1 gol, 1 assist)
studia da Xavi: da trequartista nella cantera del Barça è stato gradualmente trasformato in mezzala sì a tuttocampo ma con responsabilità più di elaborazione nelle prime fasi della manovra che di rifinitura vicino all’area di rigore, dettando i tempi più che inventando la giocata decisiva. Qui ha fatto il secondo centrale, quello più vicino ad Oriol Romeu, ma con ampia libertà fino alla trequarti, coordinando i propri movimenti con quelli di Canales. Thiago convince sempre più e sempre più sembra pronto per il calcio di Primera perché sta progressivamente rendendo più asciutto il suo gioco, non intrattenendosi in eccesso e continuando a seguire il gioco anche senza palla dopo averla passata al compagno. Ha guadagnato presenza nelle incursioni a rimorchio dell’area di rigore, mentre agli inizi, nelle passate Under, tendeva un po’ troppo a rimanere basso quando veniva a prendersi il pallone dai difensori. E a questa razionalizzazione del suo gioco, a questa “Xavizzazione”, va aggiunto che rimangono pur sempre tutte quelle altre caratteristiche innate, la magia brasiliana (pochi hanno la sua sensibilità nel controllo e nel tocco di palla, vedere per credere il gol di Canales all’Inghilterra partito da un geniale schema su calcio piazzato), la capacità di creare dal nulla l’assist (tipo Ronaldinho) o la finta che l’avversario non si aspetta. Insomma, un potenziale fuoriclasse mondiale, non lo scopriamo certo oggi, ma è da oggi che parte la caccia del Brasile: il nuovo CT Mano Menezes gli fa la corte, e a Mazinho, campione del mondo nel ’94, brilleranno certamente gli occhi all’idea che suo figlio possa vestire la canarinha. Spetterà però a Thiago la decisione finale.
Canales (322 min., 4 pres., 1 gol, 1 assist) è un giocatore apparentemente più lineare di Thiago, più sobrio nei gesti tecnici, ma anch’esso geniale. Seppur non in tutti i frangenti (un po’ così nella prima uscita, poi scomparso nella ripresa della finale dopo un primo tempo magnifico), ha confermato le enormi qualità che hanno spinto il Real Madrid ad acquistarlo (ma ora con Pedro León, Di Maria e anche Khedira ci sarà spazio per lui? Bruciarlo sarebbe imperdonabile). Il mancino di scuola Racing è bravissimo nell’attivare quegli spazi “morti” che possono creare crepe nel sistema difensivo avversario: quelle zone un po’ fra la fascia e il centro, un po’ fra la trequarti e la mediana, che inducono gli avversari ad uscire dalla propria zona e aprire lo spazio all’inserimento di un compagno. A Canales è riuscito spesso questo giochino, di volta in volta in combutta con Thiago, Pacheco o Keko. E poi c’è la capacità di definire in un tocco, di smarcare di tacco spalle alla porta o di vedere subito il passaggio che mette il compagno davanti al portiere. Non indugia mai nei colpi da giocoliere perché l’eccellente gestione degli spazi di cui sopra e la velocità di pensiero, l’avere subito in testa la giocata successiva, glielo permettono.

Ma oltre al trio centrale, un altro giocatore è stato determinante nel rendere così ricca la manovra spagnola: Dani Pacheco (5 pres., 390 min., 4 gol, 1 assist), una perla. Destro, parte da sinistra nel trio di mezzepunte, raffinatissimo, rapido e intuitivo (“sente” il gol, ha bisogno di pochissimo spazio per indovinare l’angolo giusto: capocannoniere del torneo), grande abilità nello stretto, va via all’avversario di pura tecnica perché il fisico è un po’ esile e gli manca l’allungo. Ma oltre a questo è speciale la capacità di Pacheco di propiziare sempre piccole situazioni di superiorità numerica nella zona della palla, con movimenti intelligenti fra le linee, in appoggio ai centrocampisti o anche spostandosi verso la fascia opposta, non vagabondando a casaccio per il campo, ma sapendo leggere la situazione.
Col pallone fra i piedi poi, oltre alle magnifiche doti di palleggio, mostra ottimi tempi di gioco, riuscendo a distinguere i momenti in cui accelerare da quelli in cui temporeggiare per liberare la sovrapposizione del terzino (millimetrici i suoi passaggi nello spazio, vedi anche l’assist per il gol di Rodri in finale) o ricominciare da nuove combinazioni coi centrocampisti. Di proprietà del Liverpool (che pescò abilmente in casa Barça), l’andaluso chiede anzitutto più minuti l’anno prossimo, o al Liverpool o in prestito da qualche altra parte, e in questo caso le squadre spagnole farebbero la fila. Per quanto riguarda il suo impatto sul calcio dei grandi, è un giocatore che più che mai va inserito in un contesto favorevole alle sue caratteristiche: come detto, deve stare sempre in contatto con la sfera, non inseguirla, non contenderla nei contrasti e questo fa pensare che certe realtà della Premier potrebbero non essere le più comode (almeno questa è l’impressione, necessariamente superficiale, dopo cinque partite di quest’Europeo). Fosse dell’Arsenal, nessun problema, ma il resto va verificato.
A destra, il capitano Keko (379 min., 5 pres., 1 gol), che cercherà chances nell’Atlético dopo la mezza stagione in prestito al Valladolid. Non sul livello di quelli citati in precedenza, ma un ottimo giocatore, un esterno destro più classico, continuo e dinamico, generoso ma anche brillante e profondo palla al piede, compatto e molto rapido sul breve. Certo non coinvolto nella manovra quanto gli altri quattro centrocampisti, sa però attaccare lo spazio senza palla, anche con incisivi tagli in diagonale.
Giocatore evidentemente importante per il selezionatore Milla questo Keko, se è vero che ha relegato nel ruolo di rincalzo (comunque il rincalzo più impiegato, praticamente un dodicesimo) Iker Muniain (5 pres., 192 min.), che in questa spedizione resta uno dei più dotati. Partito da titolare solo contro l’Italia, il bilbaino si è mosso alternativamente nella posizione di esterno destro, in luogo proprio di Keko, o da mezzapunta centrale. Muniain ha confermato la sensazione di sempre, e cioè che più che di una mezzapunta da 4-2-3-1 si tratti di una seconda punta con caratteristiche abbastanza atipiche per il calcio spagnolo. Di certo non è un esterno di ruolo, perché tende sempre ad accentrarsi; e non è nemmeno un rifinitore, il suo pane sono le accelerazioni a ridosso dell’area di rigore, e continua a mostrarsi più a suo agio quando centralmente attira avversari su di sé, protegge palla e scappa via col suo baricentro basso piuttosto che quando punta il terzino partendo largo.

Nella spettacolare batteria di mezzepunte ha trovato spazio anche una sorpresa, il gitano Ezequiel Calvente (3 pres., 48 min., 1 gol), scoppiettante esterno del Betis B inaspettatamente convocato da Milla (il maggior indiziato sembrava Kiko Femenía dell’Hércules). La sua apparizione finora rappresenta più un assaggio, non abbiamo elementi sufficienti per analizzarlo a fondo, troppo ridotti gli spezzoni. Il massimo un tempo, il secondo, contro l’Italia, giocato con un’estrosa incoscienza che ha fatto stropicciare gli occhi un po’ a tutti. Non solo il singolare rigore battuto con il piede d’appoggio (gli avversari lo hanno visto come una presa in giro, io più semplicemente come una finta da applausi), ma quel modo di portare palla con la suola, molto sudamericano, e lo spunto irresistibile sul breve, un dribbling diabolico. Ora resta da vedere se: 1) i dribbling gli escono sempre così; 2, cosa più importante) se oltre ai dribbling c’è dell’altro, e cioè una lettura del gioco adeguata e buoni movimenti anche senza palla.

L’attacco ha vissuto sul dualismo fra il madridista Rodri (in realtà trasferito proprio in questi giorni al Benfica, per 6 milioni di euro, con opzione di riacquisto merengue fissata a 12 milioni), cugino di Thiago Alcantara, e Rochina del Barça. Entrambi mancini, ma con caratteristiche diverse. Titolare il primo, anche se Rochina ha trovato parecchi minuti in corsa e anche dall’inizio contro l’Italia.
Rodri (4 pres., 281 min., 2 gol, 1 assist) ha caratteristiche più da centravanti, gioca più sui due centrali, dettando la profondità o giocando spalle alla porta, mentre Rochina (5 pres., 169 min., 1 gol) è portato a svariare fuori dall’area, con tendenza a defilarsi verso la fascia, soprattutto la destra, per rientrare sul suo piede preferito. In certi frangenti svuota un po’ troppo l’area di rigore, perché sempre attirato dal contatto col pallone. Potente e dotato di grande tecnica, abile nell’uno contro uno e agile a dispetto del fisico longilineo, talvolta eccede nel ricamo, è sembrato in alcuni casi voler dimostrare a tutti i costi di essere bravo, forse spinto dalla condizione di riserva. Rodri ha uno stile più scarno ma per certi versi più concreto, offre un riferimento, non gli mancano le doti di palleggio, ha un sinistro potente e doti atletiche interessanti, in progressione e anche nello stacco aereo.

Parlando di questa Under 19 sontuosa nella gestione del pallone, non bisogna dimenticarsi del ruolo che hanno avuto anche i difensori (e persino del portiere, Álex: bravo non solo in quel paio di interventi a tu per tu coi francesi in finale, ma anche con qualità per giocare sempre in maniera utile coi piedi… scuola Barça non mente) nel favorire questa superiorità.
In primis la coppia di centrali Bartra-Pulido. Il primo, che ha già assaggiato la prima squadra del Barça (nella trasferta con l’Atlético, però da terzino destro, il suo secondo ruolo, già ricoperto all’occorrenza nel Barça Atlétic), è piaciuto parecchio: sia lui che Pulido, va detto, hanno quasi sempre giocato in situazione comoda, con gli avversari lontanissimi dall’area e la propria squadra sempre in possesso del pallone, però l’autorevolezza è emersa. Bartra (5 pres., 450 min.) ha evidenziato una buona lettura del gioco, capacità di anticiparne gli sviluppi con tempismo e talento, senso della posizione, agilità e qualità per rilanciare subito l’azione (meglio così, meglio se va in anticipo o se gioca di posizione, perché la sua figura slanciata non sembra altrettanto attrezzata per i corpo a corpo con attaccanti particolarmente fisici). Non stiamo parlando di un altro Piqué, chiaro, però anche Bartra ha mostrato quest’interessante propensione a uscire palla al piede per “provocare” gli avversari e liberare spazi per i suoi colleghi del centrocampo, molto “Made in La Masía”.
Anche Pulido (5 pres., 381 min.) la gioca in maniera pulita, il lancio per cambiare fronte è buono (forse anche meglio di Bartra, più bravo nel gioco corto), è più prestante del compagno blaugrana, ma nella sua interpretazione del ruolo sembra prevalere più la disciplina tattica e la concentrazione che il talento intuitivo fatto intravedere da Bartra.
Completano la difesa i due terzini, entrambi del Barça, in una difesa (comprendendo il portiere) per 4/5 culé. A destra, nettamente positivo Montoya (4 pres., 360 min.): non è uno di quei terzini ultra-offensivi, come Maicon, Dani Alves o anche il Sergio Ramos visto al mondiale, capaci di fare la fascia da soli e puntare anche partendo da fermo come un’ala, però legge benissimo il momento dell’inserimento, ha buon controllo in corsa ed è molto veloce palla al piede, potendosi sovrapporre sia internamente che esternamente, garantendo un discreto effetto-sorpresa. Non si sbarazza subito del pallone per buttarlo banalmente dentro l’area dalla trequarti, ma alza la testa e calibra con accettabile precisione, non rinunciando nemmeno alla conclusione in porta quando si presenta l’occasione. Difensivamente è un giocatore molto grintoso e reattivo, non facile da superare nell’uno contro uno, punta molto sull’anticipo ma qualche volta il posizionamento lascia a desiderare, come successo nel secondo tempo della finale (buchi sia da lui che da Planas). Comunque, un prospetto validissimo, e vedendolo viene da pensare che i 9 milioni spesi dal Barça per Adriano (che dovrebbe fare non solo concorrenza ad Abidal e Maxwell ma anche servire come rincalzo a destra di Alves) non fossero così necessari, così come la possibile e auspicabile integrazione in prima squadra di Thiago Alcantara, Oriol Romeu e Bartra fa pensare che un Barça con le casse non così in salute farebbe meglio a risparmiarsi ulteriori onerosi interventi sul mercato.
Chiusa la parentesi, concludiamo con Planas (5 pres., 450 min., 1 assist), che dell’undici titolare sembra in prospettiva il meno spendibile nel grande calcio: terzino sinistro corretto, senza squilli particolari.
Completano la rosa alcuni giocatori impiegati troppo poco per trarne un giudizio: il più utilizzato di questi il centrocampista centrale Koke (Atlético Madrid, 3 pres., 88 min.), il capitano dell’Under 17 terza classificata al mondiale dello scorso anno, poi il terzino destro Hugo Mallo (già titolare nel Celta in Segunda), il difensore centrale Álvaro Mayor (Zaragoza) e il portiere Aitor Fernández dell’Athletic, tutti e quattro schierati dall’inizio nella terza partita del girone contro l’Italia.

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Articolo Under 17 europeo 2008
Articolo Under 17 mondiale 2009

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46 Comments:

Blogger Francesco said...

Grande Valentino che dai contributi anche ad agosto!
Thiago è fortissimo. Ma proprio forte. Farebbero meglio a convocarlo in nazionale prima che il Brasile se lo "rubi".
Riguardo alle strategie di mercato del Barcellona, credo che comunque un centrocampista serva comunque, considerando che il Barca é impegnato in tre competizioni e Iniesta é spesso infortunato. Non credo che un Fabregas o un Arteta possano più di tanto togliere spazio a lui e Jonathan Dos Santos, se sono forti Guardiola li schiererà, così come ha schierato Busquets, Pedro e altri.

7:17 PM  
Blogger Hellas said...

Hai detto quasi tutto, aggiungo solo qualche valutazione in ordine sparso:

Pacheco. Il talento è innegabile, in prospettiva ho però qualche dubbio possa diventare un crack, o giù di lì. Per sfondare nel calcio dei grandi un attaccante deve avere o un fisico possente o una notevole esplosività. Pacheco mi sembra in difetto di entrambi i requisiti: è piccolino e gli manca quella punta di velocità per lasciare sul posto l’avversario. Anche per questo lo vedo più in posizione centrale (seconda punta o rifinitore) che sulla fascia.

Thiago Alcantara e Canales. Per me hanno giocato a ruoli invertiti: Canales ha un gran piede e questo gli permette di misurare il campo con aperture al contagiri; il passo è però un po’ compassato per giocare a ridosso della punta centrale. Lo vedo meglio un po’ più arretrato, ad impostare la manovra. Quale che sia la posizione di certo deve migliorare in resistenza fisica (dopo un’ora puntualmente cala). Volendo fare un paragone mi ricorda il primo Pirlo.
Thiago è probabilmente il giocatore di maggior talento, potessi puntare due euro su una sua carriera ad altissimi livelli lo farei. Detto questo davanti alla difesa è sacrificato, le sue invenzioni devono trovare sbocco in prossimità dell’area avversaria, non della propria. Lo vedo più un Iniesta che uno Xavi.

Bartra mi ha favorevolmente impressionato. Lo credevo un marcatore nudo e crudo, invece ha una buona capacità di palleggio. Le uscite dalla difesa palla al piede in effetti ricordano Piquè (più appariscente anche per via del fisico), ed anche nella fase di impostazione non è niente male. Oltre a questo è veloce. Gli manca giusto quel po’ di muscoli, ma ci si può lavorare. In prospettiva la sua sfortuna è avere davanti Muniesa e Fontas: tre giocatori per un posto (Puyol), staremo a vedere.

Bene anche Pulido, viste le finanze dell’atletico mi chiedo se abbia senso acquistare Godin (molto valido intendiamoci). In un futuro abbastanza prossimo la coppia centrale può essere benissimo Álvaro Domínguez - Puilido, e per il presente Ujfaluši dà ampie garanzie. Avrei piuttosto acquistato un terzino destro, in quel ruolo non mi sembra l’atletico abbia prospetti così interessanti.

Su Oriol Romeu io sono più ottimista: uno dei migliori della spedizione, a breve un posto in prima squadra può essere suo, magari anche da protagonista. Diamogli però tempo, la cantera deve essere una risorsa, non una necessità. Mi auguro venga acquistato un sostituto di Tourè, a me Busquets convince fino ad un certo punto: ha poco fisico per interpretare il ruolo di scudo davanti alla difesa. Fino a che gli avversari sono Malaga, Getafe ecc va anche bene, ma in champions la storia è diversa, e già si è visto…

11:37 PM  
Blogger Hellas said...

Su Alex taglio corto: è troppo basso (1,75?) per fare il portiere ad alti livelli.

Rodrigo ha delle buone qualità ma non lo vedo imporsi ai massimi livelli. I 6 milioni spesi per lui dal Benfica sono una bella cifra (ma vogliamo parlare degli 8,5 per il terzo portiere dell’Atletico??!!), credo il Real non si pentirà di averlo ceduto.

Rochina ha molto talento e un gran tiro, ma forse per giocare come attaccante del Barcellona gli manca un po’ di velocità. Non so se riuscirà mai a trovare spazio in prima in squadra.

Keko lo vedo abbastanza limitato: sì corre molto ma l'estro e la fantasia stanno su un altro pianeta. A 19 anni è troppo presto per trasformarsi in un Kuyt…

Munian. È un dicembre 92, di questo va senza dubbio tenuto conto. Io ancora non sono riuscito ad inquadrarlo, non capisco se possa essere il Messi della nazionale spagnola o il nuovo Munitis. Ammetto di averlo visto poco, mi rimetto al tuo giudizio :)

Plasas: molto modesto. Nemmeno con lui la nazionale spagnola risolverà l’annoso problema del terzino sinistro. A proposito, tu chi vedi come successore di Capdevilla? Io farei un pensierino a Jordi Alba, sempre che continui a giocare in quella posizione.

Meglio sull'altra fascia Montoya, anche se non mi ha esaltato. Nel Barca non lo vedo oltre il ruolo di riserva. L’acquisto di Adriano è per me azzeccato (problemi muscolari permettendo): a sinistra lo vedo molto superiore a Maxwell e a destra finalmente Daniel Alves ha un sostituto.

Chiudo con Ezequiel Calvente. Rigore a parte i 45 minuti contro l’Italia sono stati da stropicciarsi gli occhi. Troppo poco per giudicare, è evidente, ma mi viene il dubbio che se in mezzo a giocatori del barca, del real, del liverpool ecc viene convocato un ragazzo del Betis B significa che quest'ultimo è forte davvero.

11:48 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Francesco
Ciao!

Non so, a me un centrocampo con Busquets/Oriol Romeu; Xavi/Thiago; Iniesta/Keita (non dimenticartelo, eh, è un signor giocatore)/Jonathan Dos Santos sembra già competitivo. Un altro centrocampista non verrebbe male ma sarebbe più una ciliegina.

@ Hellas
Sì, ma bisogna contestualizzarlo il dato fisico. Indubbiamente non si può scendere sotto certi standard atletici, ma se dall'altro lato sviluppi al massimo le altre due qualità, la tecnica e il saper stare in campo (non solo nei movimenti senza palla, ma anche nelle scelte quando hai il pallone fra i piedi), che per me sono le due più importanti, puoi diventare lo stesso un fuoriclasse.
Tanto più se hai un contesto che ti aiuti: il gioco tipo questa Spagna o tipo-Barça punta ad evitare il contatto, ad aggirarlo, a creare sempre queste piccole situazioni di superiorità nella zona della palla. L'avversario deve correre a vuoto. Mantenuto in questo contesto, sempre in contatto col pallone, Pacheco può fare una magnifica carriera. Tanto più che è una seconda punta, quindi il suo compito non è cercare l'azione esplosiva sul filo del fuorigioco o il contrasto con il centrale. Diversamente sarebbe se giocasse in squadre che cercano un gioco più diretto, che cercano la sponda, vanno ad attaccare la seconda palla o cercano attacchi repentini negli spazi, di rimessa. Per quanto visto in queste cinque partite, non starebbe comodissimo in un contesto del genere.
Per me si può essere dei grandissimi giocatori anche se non si è veloci. La velocità può avere la sua importanza se giochi in certi ruoli offensivi o sulel fasce, ma in altri, tipo i ruoli del centrocampo, è l'ultimissima cosa che conta. Se sei costretto a correre a perdifiato, vuol dire che hai sbagliato qualcosa prima, che eri piazzato male o che hai sbagliato un controllo e te la sei allungata troppo.
Per dire, non credo che faccia la differenza in un discorso su Canales la sua velocità. Se giochi contro una squadra tutta schierata davanti alla propria area, cosa te ne fai della velocità? Il pallone correrà sempre di più dell'essere umano, ancora di più se è uno Jabulani :-).

Più tardi continuerò a rispondere ai tuoi commenti sui singoli.

5:36 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Vorrei rompere la stasi del blog chiedendo a Valentino un parere sul mercato madridista e un'idea della formazione ideale di Mou al momento. A mio avviso il mercato dei blancos è andato ad intasare un reparto già saturo di centrocampisti e mezzepunte lasciando per ora i soliti buchi: manco un terzino sinistro, un centrale (visto che al momento Albiol e Gary sono rotti) visto che Carvalho ha di fatto rimpiazzato Metzelder e soprattutto manca una punta pesante.

8:02 PM  
Blogger Flavio said...

Ha ragione Hincha...Vale le vacanze sono finite!!! ;)
A proposito di mercato, il Real si sta muovendo bene (molte mezzepunte ma è anche vero che Kakà è ai box e C Ronaldo diventa sempre più attacante) e stai tranquillo che la punta di peso arriverà (penso LLorente o Dzeko). Per quanto riguarda il terzino sinistro e il centrale, qui il mercato offre decisamente poco, ma credo che qualcosa cmq arriverà. Sono invece decisamente preoccupato per il Barça: secondo me l'addio di Yaya Tourè è gravissimo in quanto perdiamo il giocatore + potente della rosa, ed uno tra i + duttili (pivote, mezzala, incursore, centrale di difesa); manca un suo degno sostituto (la cantera come è stato giustamente detto deve essere una risorsa,e non bisogna responsabilizzare troppo questi ragazzi). Manca un vice-Piquè (troppi difensori sotto il metro e ottantacinque). Ed infine, c'è la grana Ibra: il suo rapporto con Guardiola che per averlo lo scorso anno ha mandato via Eto'o e svariati milioni, con i risultati che tutti abbiamo visto, è ormai compromesso; meglio quindi cederlo e puntare su qualche altro attaccante (Torres), che assistere magari alla distruzione dello spogliatoio blaugrana. In definitiva, le premesse della nuova stagione del Barça (comincio a nutrire seri dubbi sulle capacità di Guardiola), considerando anche che sulla panca del Madrid si è appena seduto un certo Mourinho, non mi sembrano il massimo (prevedo, ma spero di sbagliare, un anno molto ma molto difficile). Infine due domande, una seria e l'altra meno, per Vale: 1- come vedresti T Muller, giocatore davvero universale, che personalmente adoro, in blaugrana? 2- Quest'anno sono stato in ferie vicino Barcellona: è possibile che in Catalogna ci sono tifosi (catalani) del Real come mi è capitato di vedere??? Saluti, Flavio

3:40 PM  
Blogger valentino tola said...

Mi scuso per la paralisi del blog... un po' la voglia e un po' il fatto che sto preparando un pezzo lunghissimo che penso potrà piacere soprattutto ad Hincha ;-)

Comunque, la prima idea che mi sto facendo del Madrid di Mourinho è che si vuole basare su un 4-2-3-1 flessibile. L'elemento flessiile è Cristiano Ronaldo, nel senso che potrà giocare indifferentemente sulle due fasce, e che da lì partirà per un'interpretazione molto libera del ruolo, svariando in fase di possesso e senza obblighi di copertura in quella di non possesso.
Se Cristiano Ronaldo partirà da destra, allora a sinistra ci sarà Di Maria. Viceversa, a destra andrà Pedro Leon, con Ronaldo a sinistra. Di punta parte titolare Higuain, ma attenzione perchè in alcune partite più di contropiede Mourinho potrebbe optare per Ronaldo unica punta, stile Manchester United nella Champions 2008.
Mezzapunta, con l'infortunio di Kaka, partirà Ozil, e a questo punto bisognerà vedere la sorte di Canales, che in queste amichevoli è partito trequartista. Darà il cambio a Ozil nel turnover, però non è detto che non possa finire nel doble pivote accanto a Xabi Alonso, quello che ora dovrebbe fare Khedira (che in fase di possesso non si muove sulla stessa linea del basco, ma qualche metro più avanti, come con Schweinsteiger nella Germania).
Comunque è vero, quando tornerà anche Kaka si potrebbe accusare l'eccesso di centrocampisti... alcuni come Van der Vaart, Mahamadou Diarra/Gago e Granero sono palesemente di troppo... Granero mi sembra quello con meno chances di giocare, ma è anche quello con meno probabilità di cessione, perchè serve per rispondere al requisito richiesto dall'Uefa degli almeno quattro giocatori cresciuti nel vivaio (e 8 giocatori di nazionalità spagnola).

Può mancare un terzino sinistro, anche se fra la polivalenza di Arbeloa e Drenthe (assunto in piccole dosi...) potrebbero coprire qualche assenza di Marcelo.
Le assenze di Albiol e Garay sono serie ma sono comunque per poco più di un mese... non so se sia il caso di tornare sul mercato per questo: in caso di emergenza si potrebbe usare la cantera, e comunque basta il ritorno di uno dei due pertornare con Sergio Ramos a destra e avere possibilità di scelta accettabili anche per il reparto difensivo.

In attacco manca qualcosa in effetti, soprattutto in raffronto con l'affollamento del centrocampo.
Più che una questione di peso ne farei una questione di movimenti: cioè manca quella prima punta che gioca sui due centrali, li tiene impegnati, crea spazi per la trequarti, attacca sottomisura... Higuain, lo sappiamo, non è definibile proprio in questi termini, mentre Benzema (per cui sarà dura quest'anno, temo) è un giocatore che si fa attirare fuori dall'area di rigore, dialoga coi centrocampisti etc.
La società ha detto che non farà acquisti, e che l'eventuale numero 9 verrà dalla cantera: su "As" oggi hanno pubblicato le schede di Morata e Joselu, del Real Madrid B, ma non credo che Mourinho li prenderà in seria considerazione.

3:46 PM  
Blogger Hellas said...

Valentino, mi sei in debito della risposta sull’europeo under 19! (scherzo è! giusto se hai tempo e voglia...)
Comunque, mercato del real fin qui da 9 pieno. Ozil a 15 milioni è il colpo dell’estate. Lui e Di Maria possono essere degni sostituti di Sneijder e Robben. Fondamentale sarà non bruciarli alla prima partita sbagliata, in fondo hanno 22 anni e sono all’esordio nella Liga. Serve tempo, al limite anche l’intera stagione. In questo confido in Mourinho, spero possa contenere Florentino Perez e Valdano nei loro slanci di follia. Lo stesso Pedro Leon è poco conosciuto ma può essere la sorpresa della stagione, da quello che ho visto il giocatore è valido.
Khedira invece mi convince meno, viene da un buon mondiale ma non mi sembra nulla di che. Non migliora Lass Diarra e Gago, anzi. Anche tatticamente non è di facile collocazione: il tedesco non è un incontrista ma neppure un uomo d’ordine. In un 4-2-3-1 dove lo metti? Dubbi anche su Carvalho, il meglio lo ha già dato. Abbondantemente. Temo sarà un “Cannavaro atto secondo”. Prima di dare un giudizio definitivo aspetto però l’ultimo secondo dell’ultimo giorno di mercato: vuoi mai che Perez ceda Gago e Lass Diarrà lasciando di fatto la rosa senza incontristi (Mahamadou Diarra neppure lo conto).

Veniamo al barca. E qui iniziano le dolenti note. Sarò breve, evito volutamente di commentare l'argomento tourè e più in generale tutta una serie di segnali tutt'altro che positivi.
Guardiola è un ottimo tecnico ma da giugno a settembre andrebbe ibernato. Prima Hleb e Caceres, da lui voluti e trattati come lebbrosi dopo una manciata di partite. Lo scorso anno la fissa (ma ossessione è più corretto) per Cygrynskiy, operazione su cui non mi dilungo perché si commenta da sola. E ora il capolavoro comico di Ibrahimovic. In prestito??!! Proprio quest'anno che ha svolto la preparazione e sembra in gran forma. Se per miracolo resta (vergognosa la campagna di elmundodeportivo) scommetto in una sua gran annata. Torniamo a noi, ho capito bene? Ibrahimovic ceduto in prestito!! Facciamo due conti: in due anni il Barcellona perde Eto’o, Ibrahimovic e…45 milioni di euro!! Ti prego, dimmi che non finirà così.

8:26 PM  
Anonymous Anonimo said...

Vorrei anch'io dire la mia (umilmente) in attesa che il pezzo di Valentino chiarisca le faccende più tattiche e tecniche.
Il Real si è mosso bene soprattutto in rapporto qualità-prezzo: Di Maria 27 milioni e Pedro Leon 10 sono due colpi eccellenti, ancora di più il genietto Oezi a 15 (anche se nel suo caso si poteva aspettare un anno e prenderlo gratis...) E' ovvio che Kakà è fuori dal progetto, così come Van Der Vaart, che se è più fortunato riuscirà a emigrare altrove (si parla di Manchester United, chissà?). Canales avrà i suoi spazi ma con Mou dimentichiamoci il vivaio visto che tra Inter e Chelsea i giovani lanciati si contano sulle dita di una mano. Uno tra Lass e Diarra andrà sicuramente via, e io propenderei più per il primo che in questo 2010 ha avuto una decadenza fisica abbastanza evidente. Gago è un rebus. Benzema è a rischio panchina anche visti gli ultimi sviluppi, dunque manca una punta che possa sostituire Higuain visto l'addio di Raul. Il modulo sarà quello già descritto, un 4-2-3-1 che spaccherà il mondo entro i propri confini, specie considerando la qualità immensa che possono assicurare i 3 davanti a Higuain. La domanda è sempre quella: saranno abbastanza maturi per l'Europa?
Per quanto riguarda il Barça mi sembra che il mercato in entrata sia stato condotto saggiamente. Villa era un colpo necessario ma a quel punto era importante chiarire subito e una volta per tutte il caso-Ibra. Invece la si è tirata per le lunghe e adesso diventa difficile imbastire una qualunque trattativa in meno di due settimane di mercato. Senz'altro Guardiola deve mettersi in testa che un giocatore come lui mai e poi mai può partire dalla panchina e risolverti la partita, psicologicamente e atleticamente lo svedese è uno che ha bisogno di giocare e di sentirsi parte pregnante del progetto, altrimenti chiama il suo amico Raiola e se ne escono con qualche altra dichiarazione su Guardiola e le cliniche mentali.
Un'ultima parola la voglio spendere sul Valencia che mi sembra la squadra che più si è impoverita in questi tre mesi. Al di là della partenza di Villa, sostituito da Soldado, ciò che preoccupa è soprattutto la partenza di Silva, uno che è impossibile da rimpiazzare. In fondo come sottolineava mesi fa Valentino il Valencia senza Silva è una piccola squadra. Sarà molto difficile per loro centrare di nuovo un posto in Champions considerando che ci sono avversari meglio attrezzati (a mio parere soprattutto Atletico Madrid e Siviglia).
Tommaso.

3:50 PM  
Anonymous Anonimo said...

ha ragione Raiola: Guardiola sarebbe da internare. Ronaldinho, Eto'o, Toure, Ibrahimovic(voluto facendo spendere 70 milioni e abbandonato dopo pochi mesi), Hleb, Caceres, Keirrison, Henrique, Marquez (ha 31 anni non 40, sarebbe potuto essere utile se l'allenatore avesse manifestato ancora fiducia). a me sembra veramente troppo. per non parlare dell'ucraino. Guardiola vattene. avanti il prossimo: Luis Enrique. almeno sembra uno normale.

quest'anno il Madrid ci asfalta con o senza difesa.

e chissà quante volte lo zio Pep ci delizierà con Piquè centravanti...

KUBALA

2:31 AM  
Blogger Taymour Zein said...

Intervengo per replicare a ciò che ha detto Kubala, che mi sembra scaduto sui livelli di Mino Raiola. Ronaldinho era in fase calante ed andava ceduto, Eto'o se ne sarebbe andato comunque quest'anno poichè scadeva il contratto, quindi si è fatto bene a cederlo l'anno scorso, almeno si è guadagnata una contropartita (Ibrahimovic), Tourè pretendeva di giocare da titolare dopo una stagione (quella appena terminata) dove Busquets aveva avuto, nel complesso, prestazioni migliori. Ibrahimovic è costato 49 milioni, non 70. E non è stato abbadonato dopo pochi mesi, bensì dopo la partita di ritorno contro l'inter, nella quale secondo me rappresentò una delle cause dell'uscita dalla Champions del Barça. E non era la prima volta, non se ne poteva più di vederlo lento, statico, falloso e sempre in offside. Quindi si è deciso giustamente di puntare su Bojan per la parte finale della stagione. A mio parere comunque lo svedese va ceduto, ormai con l'arrivo di Villa, farebbe solo panchina. Su Chigrynsky concordo con te, la spesa è stata eccessiva, ma comunque dopo si sono recuperati almeno 16 milioni, anche se lì ammetto che comunque è stato un errore di Guardiola in campagna acquisti. Ma quale allenatore non è soggetto. Pensiamo a Sir Alex Ferguson, venerato come un Dio, e a tutti i soldi spesi per giocatori che hanno deluso, il caso più eclatante Berbatov. Oppure il grande Mourinho con la "trivela" Quaresma. Almeno Ibrahimovic dal punto di vista dei gol ha dato un rendimento nella prima parte della stagione segnando contro squadre importanti come Real (ci ha fatto vincere il Clasico) o la doppietta all'Emirates contro L'Arsenal, la sua miglior prestazione. Anche se ripeto, non trovo che lui possa inserirsi nel gioco del Barcellona come Villa, e a questo punto metterei lo spagnolo ad agire come "9", invece che sulla fascia, il che vorrebbe dire nel secondo caso acrificare Pedro. E penso che la prima opzione sia quella che ha in mente anche Guardiola. E Ibra non accettando la panchina, deve per forza andarsene. Tornando all'allenatore blaugrana, che tu critichi tanto, perchè non parli del lancio in prima squadra di pedine importantissime come Pedro e Busquets, inseriti proprio da lui nel contesto della prima squadra? O degli acquisti di Alves, Piquè (su cui Guardiola ha avuto il coraggio di insistere anche dopo le prime deludenti prestazioni) o Keita, spesso sottovalutato ma utilissimo al gioco blaugrana? Guardiola se ne deve andare anche per questo oppure non gliene diamo il merito perchè ci fa piacere criticarlo? Sul fatto che il Madrid ci asfalti ho i miei dubbi. Li abbiamo battuti due volte su due e avevamo gli stessi effettivi di questa stagione, con un Villa in più. E onestamente non penso che Di Maria e Ozil possano colmare il gap che il Madrid ancora ha col Barcellona.

2:53 PM  
Blogger valentino tola said...

Su Guardiola bisogna dire che ne ha steccate parecchie di scelte di mercato. Aggiungo che non sappiamo con certezza quante siano dipese pienamente da lui e quante dalla società, a parte i casi conclamati di Chigrinskiy, Ronaldinho o Eto'o...
La cessione di Ronaldinho la considero sacrosanta, degna di un allenatore di personalità e con le idee chiare (che poi possono rivelarsi pure sbagliate, ci mancherebbe, ma il calcio non è matematica, e tutti i grandi, proprio tutti, hanno fatto le loro stupidate, anche i grandi manager inglesi). Una cessione che assieme a quella di Deco ha posto le basi "morali" del Barça del Triplete.
Anche la cessione di Eto'o la ritengo giusta, e la sua sostituzione che si è rivelata sbagliata, per quanto avesse delle basi ragionevoli l'opzione-Ibrahimovic, continuo a sostenerlo.
Quelle di Caceres, Keirrison ed Henrique sono innegabilmente operazioni che fanno arrossire dalla vergogna, anche se qui, lo ripeto, va visto quanto c'è dell'allenatore e quanto della società (Henrique ho la netta sensazione che sia stato "appioppato" all'allenatore, e lo sospetto anche per gli altri due)
Marquez mi è dispaciuto e mi ha sorpreso, però ho l'idea che Guardiola o non Guardiola il giocatore avesse scarse motivazioni ormai.
Per quanto riguarda l'operazione Ibrahimovic, io ritengo che parlando esclusivamente da un punto di vista tecnico quest'anno Ibrahimovic potrebbe rivelarsi parecchio utile, perchè l'acquisto di Villa potrebbe completarlo come non mai. La profondità dalla sinistra del Guaje potrebbe aiutare a tenere basse le difese avversarie (come faceva Henry in forma), nel mentre che Ibra viene incontro al centrocampo: aumenterebbe le opzioni di palleggio senza per questo togliere verticalità. Villa può rafforzare Ibra, e Ibra può rafforzare Villa.

Però c'è un altro discorso che va fatto: se c'è anche soltanto un minimo di ostilità fra Ibrahimovic e l'allenatore o fra Ibrahimovic e gli altri giocatori (ma questo lo sanno nello spogliatoio, non certo noi o i giornali), il ramo secco va tagliato. Non ci sono altre possibilità.

Esaurito l'argomento-mercato, devo dire che non mi trovo minimamente d'accordo (mi preoccuperei del contrario) con la posizione di Kubala su Guardiola allenatore.
Questo è un grande allenatore (che interpreta al meglio lo stile di gioco storico del club, ma al tempo stesso studia e cerca sempre di aggiornarlo con nuove varianti), è il cardine del progetto, i giocatori si fidano ciecamente di lui, la maggioranza dei tifosi e la stampa pure. Il Barça in questo momento storico gode di un ambiente più consolidato, stabile e tranquillo di un Real Madrid continuamente sottosopra, lavorare con più certezze è un vantaggio e Guardiola è il presupposto fondamentale di questa stabilità. Pensare a un esonero è fra il surrealista e l'autolesionistico.

8:25 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Hellas

Sull'Under 19

Canales e Thiago: Credo siano talmente bravi da poter giocare indifferentemente arretrati o sulla trequarti, non è tanto un problema anche perchè poi i movimenti del centrocampo erano fluidi, uno arretrva l'altro saliva, e poi Thiago nel modulo del Barça avrà molte occasioni per portarsi sulla trequarti, come già capita a Xavi. Non gli mancheranno le occasioni per l'ultimo passaggio, come non mancano a Xavi.
Canales sulla trequarti: come dicevo nell'altra risposta, non considero la velocità un problema significativo quando ci sono velocità d'esecuzione e di pensiero, e Canales dietro la punta portà con sè una notevole capacità negli inserimenti (sicuramente superiore a Thiago), ha davvero un'ottima lettura di queste situazioni, l'ha già mostrata nel Racing e non a caso qualcuno da questo punto di vista l'ha paragonato a Julen Guerrero.

Bartra per queste qualità nell'anticipo e nel rilanciare, giocando lontano dall'area, mi sembra adatto al Barça.
Muniesa lo vedo davanti a lui, ma Fontas lo può superare, superficialmente vedo più potenziale in Bartra.

Perchè, io ti sembro pessimista su Oriol Romeu? :P
E' quello che vedo più pronto per la prima squadra.
Busquets poco fisico? Vero, ma valuta sempre il contesto. Non è il Chelsea, è il Barça, e Busquets può calzare a pennello. Dà equilibrio in altri modi. Ricordati che aveva anche giocato lì la finale col Manchester United, oltre che sempre titolare nella Spagna campione del mondo, quindi non è così pregiudizievole...

Alex: anche io diffido dei portoieri bassi, però è chiaro che questo portiere va visto ulteriormente, abbiamo poco per valutarlo. Quel poco che ho visto mi è piaciuto, comunque. Anche lui mi sembra "muy Barça" come tipologia di giocatore.

Rodrigo: concordo, non lo vedo ai massimi livelli.

Rochina: ahi ahi, questa cosa della velocità, non andremo mai d'accordo su questo punto :-)Per me Rochina semmai manca un po' di concretezza come attaccante, mezzi non gliene mancano, di alcun tipo, fisico o tecnico.

Keko: sei troppo severo per me. Estro e fantasia no, ma tecnica, dinamismo e senso tattico sì. E queste qualità possono farne un giocatore davvero ottimo.

Muniain. Aspetta e vedrai ;-) Che Caparros lo metta seconda punta però!

Concordo su Planas. Per quanto riguarda i terzini sinistri, i miei nomi per il futuro sono José Angel dello Sporting e l'ala adattata Jordi Alba del Valencia (se migliora tatticamente sul piano difensivo, questo diventa una bomba... un Coentrao spagnolo, almeno spero...).
Mi sembra interessante anche Joan Oriol, uno dei tanti canterani che stanno inondando il Villarreal.

Adriano per me non è superiore a Maxwell come terzino. Ma dici che è superiore perchè è più veloce? :P

Calvente l'ho visto domenica dal vivo al Sant'Elia ;-)



Domani liquido le altre domande, a Hellas la dovevo prima perchè l'ho fatto aspettare un annetto.

11:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Taymour non so chi tu sia ma veramente spari una serie di idiozie.
Ronaldinho era in fase calante? chi era più in fase calante lui o Henry? chi è più giocatore oggi lui o Henry?
Ronaldinho , come è stato dimostrato, era tranquillamente recuperabile, anche ai suoi migliori livelli (o quasi).
Eto'o, se avessero proposto un contratto invece di ostracizzarlo sarebbe rimasto. Ibrahimovic è stato pagato 70 milioni, da Eto'o si è guadagnato 20 milioni: 70 milioni o 50 milioni+ eto'o la sostanza non cambia. altri che 49 milioni!

se il Barca è arrivato a giocare contro l'Inter lo deve anche ai gol di Ibra contro l'Arsenal. se ha vinto il campionato anche al gol di Ibra contro il Madrid e non solo... etc... etc...

che c'entra Ibra con Villa? Villa è stato preso per sostituire Henry.

i soldi recuperati dalla cessione di Chigrinsky sono stati 15, comunque la cosa assurda è che l'anno scorso che avevamo pure Marquez e Toure sembrava che non si potesse fare a meno dell'ucraino. ora senza tutti e tre siamo a posto così! ma ti sembra un ragionamento coerente? questo cambia idea come cambia il vento.

Ferguson ha sbagliato nell'ipervalutato Berbatov ma non ha comprato un giocatore completamente inutile (visto che c'erano Piquè, Marquez, Toure...etc..). una cosa è sbagliare (di poco, Berbatov è comunque un giocatore di livello) la quotazione di un giocatore, altra è fare gli acquisti a capriccio. completamente a capriccio.

Alves è stato un acquisto di Beguiristain e lo stesso di Piquè, se non ricordo male ancor prima dell'annuncio del nuovo allenatore.
keita, ottimo giocatore, embè? bene Busquets e Pedro ma malissimo la gestione di tutti gli altri se proprio dobbiamo parlare.Bojan continua ad essere l'eterna promessa, Jeffren non gioca mai e aspetta di capire quale è il suo ruolo, Assulin ha deciso di andarsene visto che Guardiola non ha mai contato su di lui, i due migliori giocatori delle giovanili Marti Riverola e Rochina neanche presi in considerazione come Montoya. pessima gestione di Thiago Alcantara e Jonathan dos Santos (c'è posto per uno solo al momento e non ha fatto la scelta).

nella seconda parte della stagione il Madrid già era più forte. loro si sono rinforzati e parecchio, noi ci siamo indebiliti e parecchio.

su Guardiola allenatore. a me l'impressione è che il tattico del Barca sia Villanova. e che Guardiola faccia da supervisore o direttore tecnico. e come tale stia veramente cannando. d'altronde di anno in anno il valore della rosa peggiora. se continuiamo così dove finiremo?

KUBALA

4:37 PM  
Anonymous Anonimo said...

nella seconda parte della stagione il Madrid già era più forte. loro si sono rinforzati e parecchio, noi ci siamo indebiliti e parecchio.

su Guardiola allenatore. a me l'impressione è che il tattico del Barca sia Villanova. e che Guardiola faccia da supervisore o direttore tecnico. e come tale stia veramente cannando. d'altronde di anno in anno il valore della rosa peggiora. se continuiamo così dove finiremo?

KUBALA

4:38 PM  
Blogger valentino tola said...

Ora te lo spiego io chi è Taymour Zein. E' un lettore del blog che da mesi commenta assiduamente. E lo fa sicuramente in maniera molto più educata e rispettosa di te.
E' l'ultimo commento di questo tenore che ti passo. L'ultimo.

4:55 PM  
Blogger Taymour Zein said...

La cifra ufficiale è 49 milioni + Eto'o, non 70 milioni... poi dubito fortemente che Villa sia stato preso per sostituire Henry, visto che ora vogliono vendere Ibrahimovic. A Bojan sono state date le sue opportunità nel corso della scorsa stagione, e devo dire che mi sembra le abbia sfruttate bene, e che sia qualcosa di più di "un'eterna promessa". Su Chygrinsky concordo, è stato un errore, come può capitare a tutti. Non mi sembra assolutamente che il Barça si sia indebolito. Hanno ceduto Tourè che comunque aveva già dichiarato di volersene andare perchè non aveva giocato abbastanza partite da titolare (!), e Marquez che pure lui pare avesse l'intenzione di finire la carriera altrove. Certo, la rosa è corta ma a mio avviso rimane coperta in tutti i ruoli anche con l'innesto di qualche canterano , tranne quello di "pivote" dove si sta cercando un sostituto, e se arrivasse Mascherano sarei contentissimo. Il Madrid sta costruendo una bella squadra, guidata da un grande allenatore, ma a mio avviso i catalani rimangono sempre i favoriti per vincere la Liga, mentre la Champions è sempre una competizione dura da prevedere.
Adesso parlando seriamente ti dico che da allenatore non vorrei proprio avere una rosa come quella del Barça, roba da segunda division, in fondo sono solo 8 campioni del mondo... chissà dove andremo a finire eh Kubala?

5:22 PM  
Anonymous Anonimo said...

"Intervengo per replicare a ciò che ha detto Kubala, che mi sembra scaduto sui livelli di Mino Raiola."

molto educato.

la matematica non è un'opinione fuori un attaccante, un centrocampista e due difensori centrali e dentro un attaccante e un laterale. come si fa dire che non si è indeboliti.
la cifra ufficiale è 70 milioni per Ibra e 20 per Eto'o. a bilancio ci si mettono i soldi non i giocatori.

Tourè era insieme a Iniesta il miglior centrocampista che avevamo, Marquez sarebbe stato ancora utilissimo. numericamente puoi mettere pure Fontas o bartra ma non cambia il discorso: siamo più deboli.

mascherano poi sarebbe l'ennesima cappellata.

8 campioni del mondo? la juve dello scorso anno ne aveva 7. e comunque si gioca in 11, anzi in 14, 18 vanno in panchina e le rose delle grandi squadre, di solito, hanno almeno 22 giocatori.

una rosa decisamente corta e decisamente indebolita.

pensare di affrontare una stagione intera in avanti con solo Messi, Villa, Bojan, Pedro, Jeffren e mettiamoci pure Iniesta per me è pura follia.

cordialmente, KUBALA

7:13 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Grazie ovviamente a Vale per la sua esauriente risposta. A mio avviso la squadra sembra sempre incompiuta e anzi ingolfata di nuovi che visto il ritmo delle "dismissioni" dei doppioni (uno dei due Diarra, vdV, Gago...) rischia solo di creare una situazione a livello di spogliatoio esplosiva (Considerando anche i rapporti già pessimi tra Mou e Benzema) La rosa resta mutilata nei punti deboli della scorsa stagione: un terzino sinistro completo e una punta pesante. Ho sentito parlare di un'offerta di 40milioni per Dzeko (giocatore mai provato ad alti livelli) quando non se ne sono voluti spendere 30 per Maicon che avrebbe anche reso disponibile Ramos come centrale visto che il reparto non mi sembra molto resistente (Pepe e Garay hanno avuto guai seri anche l'anno scorso, Albiol s'è sparato una stagione non-stop). Spero che queste lacune siano presto colmate e che il Madrid abbia un gioco diverso dallo stile-Inter, palla a CR9 e vediamo che combina... Quello che mi sorprende (ironicamente) è la tranquillità di Mou a parte le frecciate a Capello e Benitez: niente prostiutzione intellettuale, niente rumore dei nemici, i giornalai spagnoli saranno un pò più tristi :)
Sul Barca niente da dire: Guardiola (come tutti) ha sbagliato degli acquisti ma il telaio della squadra resta superbo e con Villa hanno per usare le parole di Marca un musicista in più per la loro (già valida) orchestra. E direi che Villa può benissimo non far "rimpiangere" Ibra. Se ci mettiamo a contare tutti i giocatori bollati come flop o svenduti da una squadra e rifioriti in un'altra finiamo tra un mese...

8:03 PM  
Blogger Taymour Zein said...

"Tourè insieme ad Iniesta il miglior centrocampista che avevamo". E Xavi cos'è, scusa? Allora Busquets ha giocato tutte le partite importanti del Barça in questa stagione e in quella scorsa, e sempre su grandi livelli. Tourè tramite il suo agente ha sempre dichiarato di volersene andare, perchè non aveva assicurata la maglia da titolare, e allora ci ha ha fatto un piacere. Ora si prende Mascherano e siamo messi meglio di prima, perchè l'argentino ha un'intelligenza tattica che Tourè non aveva Ma non accetto che tu dia la colpa a Guardiola per qualcosa (la cessione di Tourè) a cui lui si è sempre dichiarato contrario, ma che è avvenuta per volontà del giocatore. Pei se vuoi dire che ci siamo indeboliti, perchè non c'è più Marquez o Henry fa pure. Per farla finita una volta per tutte sulla questione del costo di Ibra: Ibrahimovic è stato pagato 49 milioni + Eto'o che era valutato a 20, ma iò significa comunque che dalle casse del Barça sono usciti 49 milioni non 69. Ora, poi non capisco perchè tu ti offenda della constatazione su Raiola, visto che proprio tu gli avevi dato ragione dicendo che Guardiola sarebbe da internare, dicendo che è anormale. Ho solo riportato la realtà dei fatti.

9:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ronaldinho , Henry o non Henry, è stata una superba mossa da parte del Barcellona..
vendere un giocatore ("il giocatore") in piena fase calante per consegnare la squadra in mano al nuovo fenomeno, Messi di molti anni più giovane...

mossa da applausi e da studiare per società tipo Milan che hanno sfruttato fino al midollo i loro campioni senza rimpiazzarli (Cafù, Pirlo, Seedoorf, Maldini, etc..)..

Kubala sò della tua passione per il dentone (penso che tutti noi lo abbiamo amato negli anni del Psg e del Barca..) ma è evidentemente solo un discreto giocatore da fermo ormai, buono per la Serie A contro il Siena o Livorno...

Santeria

10:03 PM  
Blogger valentino tola said...

La mia opinione sul Barça è che come 11 titolare, e facciamo anche come 14-15 giocatori utilizzabili abitualmente, non abbia nulla da invidiare al Real Madrid. Però la rosa è indiscutibilmente corta, molto corta. Aspettando notizie su Mascherano e Ibrahimovic, questo è un rischio, e la cantera sarà chiave: se 3-4 giocatori (Oriol Romeu, Thiago, Jonathan Dos Santos e un difensore centrale) si riveleranno subito spendibili come rincalzi, allora il Barça potrebbe non accusare troppo questa rosa corta, perchè comunque un blocco di giocatori fortissimi ed esperti ce l'ha.
E' la difesa, al centro, la zona che vedo più scoperta. La partenza di Marquez mi ha fatto storcere il naso, non so onestamente se uno fra Bartra e Muniesa possa entrare subito nel turnover (non ho le stesse certezze che ho per Oriol Romeu, che comunque può giocare anche difensore centrale, non dimentichiamolo).
Poi anche se parte Ibrahimovic, rimarrebbero 4 (5 volendo allargare ad Iniesta) per 3 posti in attacco. Pochini...

10:04 PM  
Blogger valentino tola said...

Anche io comunque tendo a vedere Villa più sostituto di Henry che di Ibra. Questo perchè, al di là della cessione eventuale di Ibra, è la posizione di Messi che cambia.
Occhio a Leo falso centravanti, è calcio allo stato puro...

10:08 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Flavio
1) Mueller lo vedrei benissimo perchè è un grande giocatore ma soprattutto molto versatile, non solo come posizione ma anche come stile di gioco. Può giocare negli spazi, sullo stretto, largo, in profondità, in appoggio, è bravissimo a tagliare e scambiare la posizione. Andrebbe benissimo nel Barça, sicuramente.

2) E' possibile in base a ragioni storiche. La Catalogna assieme ai Paesi Baschi è stata la prima regione industrializzata della Spagna (per lungo tempo son state le uniche), e da sempre riceve molti immigrati dal resto della Spagna. Immigrati che si portano dietro la loro cultura e le loro passioni, quindi anche il tifo per una squadra di calcio, anche una "proibita" come il Madrid :-)

10:17 PM  
Blogger valentino tola said...

Ah, scusa, non avevo letto "tifosi CATALANI del Real Madrid"... sorry, questa è proprio inspiegabile :D

10:19 PM  
Anonymous Hellas said...

Solo per dire che Kubala è troppo rude ma non ha tutti i torti. Anzi. Per dire la mia aspetto l'ufficialità del regalo di ibrahimovic.

10:27 PM  
Blogger Taymour Zein said...

Vale, concordo su tutto anche se mi sembra che ci sarebbe da dibattere su Villa eventuale sostituto di Henry e Messi falso centravanti, come si è giocato nel ritorno di Supercoppa di Spagna... a questo punto volevo chiederti: qual'è, a tuo avviso, la posizione migliore per Messi, quella nella quale l'argentino rende di più? Su Marquez ho già detto quello che pensavo, secondo me è stato il messicano a volersene andare... poi io ho grande fiducia nel fatto Muniesa che possa supplire alla sua assenza... sul fatto che la rosa sia corta questo è indiscutibile, ma comunque anche la stagione scorsa si diceva così e siamo arrivati in semifinale di Champions (buttata via non per colpa della rosa, ma del gioco orribile del Barça, e in minor misuura, dell'arbitraggio) e abbiamo vinto la Liga battendo due volte su due il Real... poi ripeto, a mio parere se arrivasse Mascherano sarebbe la rosa perfetta da un punto di vista qualitativo. Volevo poi chiederti qualcosa sul Real, chi faresti giocare come terzino, Lassana o Arbeloa?

11:01 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

Rispondo (in attesa di Vale) al tuo quesito sul Madrid: teoricamente nessuno dei due dovrebbe partire titolare. Arbeloa seppur non molto proposito in avanti può giocare su entrambe le fasce mentre Lass solo a destra, ma non so quanto convenga dirottarlo in difesa lui che ne nasce come mediano da combattimento. Ovvio che a dx Ramos offre garanzie più ampie però avendo come terzino di scorta solo Arbeloa (Drenthe sembra in partenza) può darsi che Mou faccia (come già avvenuto in amichevole e qualche volta con Pellegrini) arretrare il francese sulla difensiva, ma lo cosa mi convince assai poco.

2:02 PM  
Blogger Francesco said...

Ciao a tutti!

Intervengo per esprimere alcune sensazioni. Ho visto la partita del Barca ieri contro il Milan e sono giunto a tre conclusioni:

1) Ibrahimovic e Villa sono perfettamente complementari e difficilissimi da marcare, perche' sanno entrambi far gol e dettare il passaggio. Sono due attaccanti completi le cui potenzialita' giocando insieme si notano a prima vista. Detto questo pero', bisogna anche dire che ieri non giocava Messi ma Jeffren, piu' ala, e la mia idea - e qui mi arrischio - e' che, per Guardiola, i tre non possano coesistere senza compromettere l'equilibrio della squadra. Inoltre Ibra e' chiaramente per Pep un doppione di Messi perche' entrambi giocherebbero come falso centravanti. Quindi uno dei due deve stare in panca. Voi chi togliereste? :P

2) Thiago Alcantara e Jonathan dos Santos. Thiago e' ancora acerbo. Ha sbagliato diversi passaggi, soprattutto nei tempi di inserimento, e varie conclusioni facili. Non mi sembra ancora pronto per sostituire pienamente Xavi. Non tanto per la qualita' tecnica, quanto piuttosto per il fatto che per giocare in quel ruolo bisogna conoscere a menadito tutti i tempi della squadra. Chi sale, chi scende, chi si allarga, quando rallentare il ritmo, quando accelerare. E non e' cosi' rapido da imparare, avra' bisogno di tempo e fiducia. Jonathan Dos Santos, invece, e' prontissimo. Ieri ha giocato nel ruolo di Busquets: meno fisicita' e meno propensione allo smarcarsi per i dialoghi nello stretto, ma che capacita' di leggere l'azione degli avversari e recuperare palla, che tecnica e che visione di gioco! Sono rimasto impressionato da questo giocatore. Sembra un giovane Guardiola.

3) Ibra a Sky: "Con Guardiola ho parlato due volte negli ultimi sei mesi". Io non sono un fino conoscitore delle dinamiche da spogliatoio, ma, ad occhio, direi che c'e' qualcosina di piu' di un minimo di ostilita' tra lui e Pep...

3:14 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Taymour Zein
Io preferisco Arbeloa, conosce meglio il ruolo. Poi secondo me non è un giocatore malvagio, almeno come rincalzo, anche se va sempre di moda tacciarlo di scarponeria.
Comunque capisco l'insistenza di Mourinho nel provare Lass terzino (comunque posizione non del tutto inedita, ci ha già giocato sia nel Madrid che nella nazionale francese): proprio ora che sono amichevoli, meglio sfruttare ogni minuto per abituarlo (o ri-abituarlo) al ruolo. Così guadagni un'opzione in più, mentra Arbeloa puoi tenerlo in caldo perchè tanto sai già quello che ti può dare.

La posizione di Messi.
Partiamo dal presupposto che Messi rende meglio potendo ricevere palla fra le linee, fronte alla porta, con possiblità di partire centralmente o comunque di accentrarsi. Poi, a seconda del contesto particolare, potrà farlo partendo dalla destra nel tridente, giocando falso centravanti oppure mezzapunta.
L'importante è che non sia nè troppo lontano nè troppo vicino alla porta. Il contesto deve favorirlo.
Con Eto'o giocava a destra, perchè il camerunese gli poteva allungare la difesa avversaria e aprirgli spazio sulla trequarti.
Con Ibra che però non dava profondità, la difesa poteva accorciare e quindi raddoppiare anche su Messi e impedirgli di girarsi spalle allaporta. Per liberargli spazio Guardiola allora l'anno scorso ha provato quel 4-2-4. Ha messo Pedro largo a destra, doppiato da Alves, così ha reso più difficili i raddoppi su Messi. Con la difesa avversaria allargata da quel lato, Messi ha giocato più centralmente e fra le linee ha fatto danni inenarrabili, ricordiamo la partita con l'Arsenal fra tutte. Anche se è stato più potenziato Messi che il gioco collettivo del Barça in quella fase.
Poi c'è la soluzione con Messi falso centravanti, che a me piace molto, forse più di tutte. Guardiola l'ha tirata fuori nell'anno del Triplete, e così ha giocato anche la finale di Champions.
Aveva Eto'o ed Henry larghi sulle fasce, ma questi due minacciavano sempre il taglio verso il centro. Così tenevano fermi i deu centrali avversari, che non potevano tanto facilmente uscire per cercare l'anticipo su Messi, per non farlo girare. Il risultato era che Messi era un attaccante ma anche un centrocampista in più. Aiutava Xavi, Iniesta e Touré/busquets a creare superiorità numerica in mezzo al campo, e al tempo stesso rientrava in attacco per andare a concludere. E' bravissimo Messi a interpretare questi movimenti.
Ma quando è arrivato Ibrahimovic non lo ha potuto più fare, perchè lo svedese non è adattabile ad una fascia come Eto'o. Nelle ultime partite della scorsa stagione, con l'accantonamento di Ibra, abbiamo potuto rivedere questo movimento, con Pedro e Bojan a cercare il taglio dalla fascia.
Ora che c'è Villa, questi tagli dalla fascia dovrebbero risultare ancora più intimidatori, tenere ancora più bassa la difesa avversaria... perciò credo che Messi falso centravanti si potrebbe esaltare quest'anno.

4:28 PM  
Blogger valentino tola said...

L'importante è che non sia nè troppo lontano (come nell'Argentina, che non aveva i primi passaggi e attirava Messi fino al cerchio di centrocampo) nè troppo vicino alla porta.

4:31 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Hincha
Sì, è vero, non è propositivo Arbeloa in avanti, però comunque anche da questo punto di vista lo preferisco a Lass. Mi spiego: Arbeloa palla al piede è scarso, deve avere SEMPRE uno o due compagni davanti sulla fascia (non importa se di ruolo o mezzepunte e attaccanti che si allargano)che attirano i difensori avversari e gli creano lo spazio per la sovrapposizione, però una volta soddisfatto questo requisito mi sembra che abbia una miglior scelta di tempo nell'inserimento rispetto a Lass, che invece è più bravo a portare palla. Questa almeno è un'impressione superficiale, non conosco così bene Lass terzino.

@ Francesco
Che noia questi sentimentaloni che si lamentano dell'allenatore che non parla con loro! :D
Ibra dice questo, Touré dice che Guardiola non parlava con lui, poi anche Tévez andandosene dallo United disse che con Ferguson era impossibile parlare, perchè si credeva il "Presidente d'Inghilterra"... dimenticandosi di vivere in una monarchia...

Comunque, è chiaro che il motivo deve essere quello, oltre allo stipendio assurdo di Ibra (12 milioni, lo dico adesso perchè la nuova presidenza ha scoperto che i conti sono peggiori di quello che diceva Laporta).
Questo perchè tecnicamente Ibra si sposa benissimo con Villa, sottoscrivo. Però non sono d'accordo su Ibra doppione di Messi. Cioè gli spazi che coprono possono essere simili, ma potrebbero comunque ripartirseli e convivere. Messi potrebbe tornare a destra senza problemi, e quando volesse accentrarsi ci sarebbe Alves a dare ampiezza. L'importante è che ci sia la profondità di Villa. Se tiene la difesa avversaria più bassa, allora aumentano le dimensioni della "torta" di spazi sulla trequarti che Messi, Ibra e Iniesta si dovrebero dividere.

Anche io ho visto la partita col Milan, e come te son rimasto veramente soddisfatto di Jonathan dos Santos davanti alla difesa. Ha questa capacità innata di offrire l'appoggio, giocare in pochi tocchi, cercarsi lo spazio libero che può rendere molto armoniosa la fase di possesso.
Questi movimenti Touré non li aveva molto, e invece li ha Busquets, ma Dos Santos ha più capacità nel lancio, una visione più panoramica come suggerisci tu, può alternare gioco corto e lungo e proiettarsi avanti con più naturalezza di Busquets.
A me ieri è piaciuto anche per l'attenzione in fase difensiva, ha saputo distinguere i momenti in cui andare in pressing da quelli in cui doveva ripiegare al limte della propria area.
Però insomma, va verificato. Voglio vedere se conferma questo livello anche difensivo. Ricorda che a quest'età è fisiologico non riuscire a mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti, e quella davanti alla difesa è proprio la posizione in cui non devi sgarrare un secondo: se buchi, l'avversario va dritto in porta.
Però non c'è alcun dubbio che abbia qualità notevoli per giocare in quel ruolo, con un'interpretazione alla Guardiola.

Ecco, questo, assieme alla polivalenza di Maxwell, all'opzione di Oriol Romeui, mi fa pensare che non sia così indispensabile la corsa a Mascherano. Piuttosto, mi sembrano più scoperte la difesa e l'attacco nell'eventualità di una partenza di Ibrahimovic.

5:06 PM  
Anonymous Anonimo said...

"E Xavi cos'è, scusa? "

uno che non attacca e non difende. nullaa che vedere con Campioni veri come Iniesta o Toure.

Mascherano meglio di Toure? si forse all'uncinetto...

sulla cessione di Toure ha detto che Guardiola non ha speso neanche una parola per convicerlo a restare e che lui sarebbe voluto rimanere.

nelle casse del Barcellona sono usciti 70 milioni, non 49. e ne sono entrati 20 ma ha perso un giocatore del valore di eto'o che ne vale pure di più: operazione assolutamente disastrosa soprattutto se ora Ibra venisse svenduto.

"Ora, poi non capisco perchè tu ti offenda della constatazione su Raiola,"

perchè l'hai fatto in modo offensivo.

è Raiola che ha riportato la realtà dai fatti.
Guardiola non sarà da internare però fossi nella direttiva del Barca mi chiederei se non fosse il caso di rimuoverlo dal suo incarico visto che i danni stanno iniziando a superare nettamente i benefici. ma è possibile che non abbia feeling con nessuno?

Santeria Ronaldinho è stato venduto nel momento peggiore, di massima svalutazione. gioca da fermo? perchè xavi?

"Ma quando è arrivato Ibrahimovic non lo ha potuto più fare, perchè lo svedese non è adattabile ad una fascia come Eto'o."

mai visto una partita dell'Inter negli ultimi anni?

mah...

"Questo perchè tecnicamente Ibra si sposa benissimo con Villa, sottoscrivo. Però non sono d'accordo su Ibra doppione di Messi. Cioè gli spazi che coprono possono essere simili, ma potrebbero comunque ripartirseli e convivere. Messi potrebbe tornare a destra senza problemi, e quando volesse accentrarsi ci sarebbe Alves a dare ampiezza. "

quoto.

se il pivote da prendere è Mascherano meglio lasciarlo andare. è più un pressatore che un giocatore di posizione e toglierebbe spazio a Busquets ,cosa che Toure non faceva visto che poteva giocare più avanti, come incursore, o in difesa. per motivi simili direi che prenderei più un giocatore come Capuoe che sistemerebbe anche la difesa che un mascherano che mi in questo contesto mi sembrerebbe inutile e fuori posto.

KUBALA

6:40 PM  
Blogger valentino tola said...

Forse c'è un po' di differenza fra il giocare libero su tutto il frotne dell'attacco, svariando anche sulle fasce, e il partire largo in un 4-3-3, dovendo tenere la fascia e proporre tagli senza palla, in profondità, dalla fascia verso il centro. Solo un po' di differenza.
Mi meraviglia dover spiegare questo a uno che è in contatto telepatico con la salma di Rinus Michels...


"E Xavi cos'è, scusa? "

uno che non attacca e non difende. nullaa che vedere con Campioni veri come Iniesta o Toure."

Se per attaccare si intende correre avanti per fare un gol o un assist, allora Xavi non attacca.
Se per difendere si intende correre per inseguire l'avversario, allora Xavi non difende.
Se invece si parla di calcio, Xavi è uno che aiuta ad avere equilibrio, che non è la semplice somma di due concetti come attacco e difesa mai nettamente separabili.
Questo lo hanno capito tutti gli allenatori del Barça e i CT della Spagna. Ma forse non hanno capito nulla.
Pensa, Xavi piace persino a Cruijff, che pure è discepolo di Rinus Michels...

7:30 PM  
Anonymous Hincha Madridista said...

@ Valentino: volevo dire esattamente la stessa cosa: Arbeloa non mi esalt ma è un terzino Lass messo lì è una forzatura che però potrebbe essere imposta dalle necessità. Intanto visto il sorteggio Champions non c'è da stare allegri...

7:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Valentino tu hai scritto che Ibra non si può "adattare" a giocare in fascia. io ti ho risposto dicendoti che nell'Inter spesso e volentieri giocava in fascia. Ibra può tranquillamente giocare in fascia come ha fatto Henry.

per attaccare significa correre in avanti , lateralmente etc... smarcarsi. l'abc del calcio.
ora xavi può piacere o no ma che abbia questo limite è evidente come mi sembra evidente che Iniesta e Toure sono di tutt'altro spessore.
in che modo xavi aiuta ad avere equilibrio? boh?

gli allenatori del barca o della spagna non hanno mai detto nulla di simile. è una costuzione tua, simpatica, dialetticamente efficace forse, ma fantasiosa.
comunque non mi sembrano dei fenomeni "tutti gli allenatori" del Barca e della Spagna che Xavi ha avuto.
non so se xavi piace a Cruijff, dove l'hai letta sta cosa?

sempre più cordialmente,
KUBALA

10:42 PM  
Blogger valentino tola said...

Secondo me non si può parlare di difesa e attacco senza considerare le transizioni. E la transizione fra difesa e attacco non è semplicemente "cavolo, devo riprendere la mia posizione, pressare o tornare subito dietro". La possibiliotà di un buon pressing o di un buon ripiegamento dipende anche da come la squadra è schierata quando ha il possesso palla e nel momento in cui la perde. Se i giocatori sono vicini fra di loro quando giocano la palla, lo rimangono anche quando la perdono. E se sono vicini quando la perdono, sono vicini anche nella zona in cui l'avversario riconquista la palla, ed è più probabile che siano in superiorità numerica per pressarlo o per ritardarne il rilancio dell'azione.
Xavi aiuta perchè pochi come lui sanno far avanzare la squadra in blocco coi tempi e le distanze giuste, senza perdere palla in zone pericolose. Contribuisce all'equilibrio, che non è semplicemente attacco+difesa.
Reputo Touré un ottimo giocatore, ma penso non abbia nemmeno un briciolo delle capacità di lettura del gioco di Xavi.

Il fatto che gli allenatori della Spagna e del Barça non reputino Xavi inutile come te è evidenziato dal fatto che non ne hanno praticamente mai messo in discussione la titolarità.

2:25 PM  
Blogger Flavio said...

Vale, tralasciando la discussione sulla presunta inutilità di Xavi (???), volevo chiederti di affrontare seriamente il tema della campagna acquisti del Barça. Trovo sconcertante che la squadra che annovera tra le sue fila i migliori talenti in assoluto del calcio mondiale, abbia una rosa di soli 19, dico 19 giocatori. Ciò significa che tra infortuni, squalifiche, e cali di forma di qualcuno dei "big", magari in un momento cruciale della stagione, tipo marzo-aprile, il Barça potrebbe ritrovarsi quest'anno a "Zero Tituli". Siamo d'accordo sul fatto che ciò comporterà il lancio di altri giovani della cantera, ma quanti di questi saranno poi effettivamente all'altezza della situazione? Facendo un giro sui vari siti culè, ho notato che molta gente la pensa come me; in particolare: 1) manca una riserva di livello a V Valdes. 2) Manca almeno un altro centrale di difesa (ci sono solo tre centrali di ruolo: Piquè-Puyol-Milito). 3) Non è stato sostituito "morfologicamente" Yaya Tourè: Mascherano, che io non avrei preso, è un'ottimo giocatore ma può essere solo il sostituto di Keita (giustamente titolare), non di Xavi, e soprattutto non di Busquets anche per caratteristiche fisiche, e scommetto che il prossimo anno sarà anche lui ceduto come è successo ai vari Ibra, Hleb, Caceres, ecc... 4) In attacco, manca una prima punta forte fisicamente da tenere in panchina pronto all'uso (vedremo ancora Piquè centravanti?).

4:59 PM  
Blogger Flavio said...

5) Oltre al taglio del numero dei giocatori, c'è stato anche un taglio in termini di centimetri, cosa che mi fa supporre che il Barça quest'anno prenderà molti gol sulle palle inattive. 6) Guardiola sta diventando TROPPO integralista e questa cosa comincia a disturbare l'ambiente, fatti un giro sui vari siti e vedrai... Infine una domanda su J. Martinez dell'Athletic (ho riletto i tuoi giudizi su di lui al momento delle convocazioni del mondiale): che differenza c'è, tecnicamente, come qualità nel tocco di palla, tra lui e Keita? Neanche Keita è a mio avviso, e date le sue caratteristiche, un giocatore da mettere in un centrocampo di palleggiatori (palleggiatore non lo è), eppure nel Barça è giustamente una pedina inamovibile. Visto che secondo me Javi ha + o meno le sue stesse caratteristiche (corsa, pressing, capacità di ribaltare l'azione), lavorandoci un pò su tatticamente data anche la giovane età, non potrebbe in fondo starci bene anche lui in un centrocampo di palleggiatori come quello blaugrana (e quindi della nazionale?. Saluti da un culè molto preoccupato.
Flavio

5:00 PM  
Blogger valentino tola said...

Beh, sì Flavio, ho già detto che la rosa è troppo corta, e che è un rischio soprattutto con gli infortuni, siamo tutti d'accordo mi sembra di essere stato sufficientemente serio sul punto :-)
Però le questioni sollevate dai tuoi punti non mi sembrano così allarmanti:

1) Pinto fa un po' schifo fuori dai pali, ma come secondo portiere ci può stare. Ci sono problemi peggiori onestamente...
2) Assolutamente d'accordo. Il problema della rosa corta è evidente proprio nei centrali di difesa, oltre che in attacco.
La speranza è che funzioni la riconversione di Abidal (a inizio carriera centrale di ruolo) vista contro il Racing. In tal caso diventerebbe il quarto centrale, senza scoprire troppo la fascia visto che Adriano può giocare a destra o a sinistra.
3) Sono in disaccordo. Cos'è questa storia che Mascherano può giocare solo come sostituto di Keita?
Mascherano è uno dei più forti specialisti DAVANTI ALLA DIFESA. Tatticamente è perfetto (qualche pianeta davanti a Yaya Touré, se mi è permesso), e non è neanche lento, anche se non ti copre metacampo con una gamba come faceva Touré (nelle situazioni di emergenza, perchè lo ripeto: il Barça prima di tutto deve essere pensato prima di tutto per evitare di concedere la metacampo, non per prendere il centrocampista o il difensore che recuperi velocissimo. L'equilibrio deve venire prima, queste sono toppe, per quanto possano rivelarsi preziose). Però se il problema è Mascherano... io credo che non ti deluderà ;-)
4) Non è un problema insormontabile, non è una questione di centimetri, è una questione di spazi, di movimenti prima di tutto. Il Barça è sopravvissuto in tutti questi anni senza la punta di peso o specialista del gioco aereo, non è una priorità nel suo gioco. Certo, poi se trovi un giocatore che, essendo funzionale allo stile di gioco del Barça (questa è e deve essere la premessa indispensabile, non comprare lo Zigic che non c'entra niente col contesto) ti aggiounge anche il gioco aereo, tipo un Fernando Llorente, meglio ancorsa. Però non è una questione capitale.
Io credo che nel contesto del gioco del Barça, gli attaccanti sono ben assortiti come caratteristiche tecniche e come movimenti. Il problema è che sono troppo pochi.
Poi non volevate vedere Bojan sul serio? Se compri un cristone da piazzare al centro, è la volta che lo spazio non lo trova più.
Piqué centravanti è stata uan cosa di due partite, contro l'Inter, in piena disperazione e caos. Ed è stata anche una buonaidea. Lo faceva anche Cruijff con Alexanco.
5) Non hai tutti i torti, però ti dico anche che se il Barça lavora bene sul suo gioco, ne concede molto pochi di calci piazzati. Comunque è un appunto che condivido: Abidal e Piqué son due armadi, e Puyol e Piqué saltano come grilli, i cenimetri scarseggiano più nel resto della squadra.
6) Cosa intendi per integralista?

Su Javi Martinez-Keita: non bisogna concentrarsi esclusivamente sul paragone fra le rispettive caratteristiche tecniche e atletiche. Già sono un po' diversi in questo (Keita ha un tocco di palla migliore, senza dubbio), sono diversi come movimenti in campo. Di Javi Martinez penso che sia più bravo a correre col pallone che a far correre il pallone. Keita invece gioca quasi sempre a uno-due tocchi. Capisci la differenza che fa in un contesto di gioco come quello del Barça.
Keita poi ha dei movimenti straordinari in appoggio al portatore di palla (offre sempre una soluzioni) e anche in avanti, quando si butta dentro per portare via il terzino e lasciare libera l'ala della sua fascia per ricevere il cambio di gioco e puntare. Non si deve essere necessariamente palleggiatori raffinatissimi per essere funzionali nel gioco blaugrana.

Poi che Javi Martinez sia un ottimo giocatore, che sia anche "istruibile" tatticamente, è vero. però al momento non vedo gli stessi tempi di gioco e la stessa adattabilità al Barça dimostrata da Keita.
Non credo comunque che Keita sia una pedina inamovibile.

6:09 PM  
Blogger valentino tola said...

Riassumendo, per me il problema è nel numero degli effettivi, ma non nelle caratteristiche di quelli che ci sono. Credo anzi che da questo punto di vista la rosa sia piuttosto ben assortita.

6:16 PM  
Blogger Flavio said...

Per quanto riguarda Mascherano, possiamo vederla in maniera diversa, ma mi sembra ovvio che il centrocampo è il reparto qualitativamente e quantitativamente meglio messo, completo, anche se io avrei preferito tenermi Yaya dato che sono un suo grande estimatore e dato che un giocatore così duttile e potente difficilmente te lo ritrovi in giro...questa cessione è stata davvero strana anche perchè Yaya affermava che Guardiola non aveva speso una sola parola per tenerlo, mentre al ritorno dalle vacanze il mister blaugrana ha fatto intendere di non essere stato interpellato su questa operazione di mercato e che in fondo non era contento. Strano no? Aggiungo poi che anche il giorno dopo la partenza di Ibra, Guardiola ha affermato che lui non aveva nessun problema con lo svedese....Per quanto riguarda la difesa ora che si è fatto male pure Puyol...l'unica speranza è che esploda Muniesa o Bartra (Fontas non mi sembra nelle grazie del mister), ma Abidal centrale è davvero improponibile (ricordo partite allucinanti in nazionale). Sull'attacco, quando parlo di un centravanti forte di testa, è chiaro che gente come F LLorente o F Torres, "muy Barça", andrebbero a togliere spazio a Bojan (che è la riserva di Villa), ma anche uno alla Toni (di certo non da Barça), da mettere in mischia proprio quando serve, completerebbe l'attacco in tutti i sensi, anche perchè di esterni (contando anche Iniesta, Jeffren e Adriano), ce ne sono a sufficienza.

6:33 PM  
Blogger Flavio said...

Inoltre Pedro sarà sacrificato in panca, visto che l'attacco titolare a quanto pare sarà INIESTA-MESSI-VILLA. Sulla questione di Guardiola intendo dire che è forse troppo intransigente, nel senso che se hai un Caceres che di sicuro non è da Barça, ma non hai poi un rincalzo nelle emergenze...a questo punto io mi tengo Caceres anche se non è da Barça, esoprattutto se il giocatore da la disponibilità a restare. Inoltre mi sembra che questo suo atteggiamento stia portando ad una svalutazione del parco giocatori...il Barça sta facendo delle operazioni di mercato (pressato dal suo tecnico), totalmente ed esageratamente a perdere. Nessun tecnico (neanche Mou, vedi il mancato arrivo di Eto'o al Real) deve fare anche il mercato; dare indicazioni sì, ma poi basta.

6:42 PM  
Blogger Flavio said...

Vale cosa ne pensi di queste dichiarazioni di Ibra?

GUARDIOLA - Ibrahimovic torna poi sul difficile rapporto con il tecnico dei blaugrana Pep Guardiola, che lui chiama 'il filosofo': «Non mi ha spiegato nulla e io non posso permettermi di stare in tribuna a scrutare il cielo per studiare il meteo. Nessuno al Barcellona voleva vendermi, ma a marzo sono cominciati i problemi. Ho cercato una spiegazione, una risposta: ma lui non me ne ha date. Nei giorni scorsi ho incontrato il nuovo presidente Rosell e nessuno voleva cedermi. Solo una persona ...». Guardiola a parte, dunque, il rapporto col Barcellona è stato ottimo. «A Barcellona sono stato benissimo, la prima metà della stagione è stata fantastica - racconta la punta -. Non mi ero mai trovato così bene all'arrivo in un nuovo club. Poi, a marzo, è successo qualcosa. Ancora sto cercando di capire cosa sia accaduto, Guardiola non mi ha dato risposte».

LA FRECCIATA - In conclusione una frecciata a Guardiola: «Un grande allenatore risolve i problemi dei giocatori, uno piccolo scappa dai problemi. All'inizio avevamo un bel dialogo, era stato lui a volermi. Poi, all'improvviso, non so cosa sia capitato. Io non posso permettermi di passare un anno o 3 anni in tribuna, ho visto cosa è successo la scorsa stagione a Thierry Henry».

6:58 PM  
Blogger valentino tola said...

No, non sono d'accordo. Va benissimo un Llorente (o un Adebayor, gran giocatore), ma un Toni buttato lì come un corpo estraneo ogni tanto non mi piace. Dovrebbe essere un giocatore sempre e comunque spendibile, in qualunque occasione.

Riguardo ai giocatori della cantera, io due o tre li vedo benissimo per essere chiamati ad integrare periodicamente la prima squadra. L'importante è che ci sia unabase di giocatori esperti, subito competitivi, che possano "prenderli per mano", e mi sembra che non manchi.
Fontas mi sembra che piaccia abbastanza a Guardiola... in realtà non ho ancora capito chi preferisce fra lui, Muniesa e Bartra.

Le dichiarazioni di Ibra? Che noia. Perchè sarà sempre la sua parola contro quella di Guardiola, e ne continueremo a sapere poco... anzi Guardiola nemmeno ne parla, perchè il giorno dopo la cessione ha detto subito "Ibrahimovic non è un giocatore del Barça, quindi non ne parlo", il che non mi sembra un messaggio così sbagliato.

7:43 PM  
Blogger Flavio said...

Sono molto contento perchè rivedo Fernando Torres finalmente riprendersi; a questo proposito vorrei farti una domanda, Valentino. Come vedresti Torres nel Barcellona in un tridente con Messi e Villa? Sarebbe possibile schierarlo largo sulla fascia, con Villa dall'altra parte, Messi falso centravanti, e con Xavi e Iniesta mezzali? Una specie di riedizione del Barça finalista di Champion's, insomma con Villa-Torres al posto di Henry-Eto’o. Credi che potrebbe essere fattibile una cosa del genere? Saluti,
Flavio

7:00 PM  

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