domenica, agosto 13, 2006

Constatazioni amichevoli.

Doppia amichevole Spagna-Italia stasera: nel trofeo Naranja il Valencia batte 2-0 la Roma, mentre nella semifinale del trofeo Teresa Herrera l'Atlético Madrid perde 1-0 con un Milan imbottito di riserve.

Discreta la prestazione del Valencia, contro una Roma buona nel primo tempo ma che si chiama fuori con l'espulsione di Rosi e riduce il secondo tempo, caratterizzato dai tanti cambi e dall' ulteriore espulsione di Perrottta ( in amichevole ! ), soltanto a una lunga attesa del secondo gol dei padroni di casa, che puntualmente arriva con un Albelda come al solito gagliardo.
Il migliore del Valencia è stato di gran lunga Silva, che partendo dalla fascia destra per accentrarsi col suo mancino ha creato grande scompiglio nella difesa romanista, segnando per giunta il primo gol. In ritardo Morientes, sempre sveglissimo Villa, Vicente deve ancora acquistare la forma dopo le assenze prolungate degli ultimi due anni. Intelligente la condotta di Moretti, pessimo in fase difensiva Curro Torres, continuamente ubriacato da Mancini.
In generale occorre accorciare un po' la squadra, con i centrali di difesa ( specialmente Navarro, che non è all' altezza del compito di sostituire Ayala ) che devono essere più aggressivi nel tentare l' anticipo, perchè spesso i romanisti hanno potuto appoggiare comodamente su Mido o Totti, fare gli uno-due e cercare in profondità Mancini. Inoltre bisogna velocizzare un po' la manovra, per non dare tempo, come spesso è stato fatto stasera con la Roma, alla difesa avversaria di schierarsi.

L' Atlético ha confermato in blocco sia il contributo positivo che Aguirre può portare dalla panchina sia le carenze strutturali che quest' organico si porta dietro dall' anno scorso.
Si è visto infatti un atteggiamento molto incoraggiante in fase di recupero del pallone, con una squadra già corta, compatta ed estremamente aggressiva nel pressing. Linea di difesa alta, buoni ( ma migliorabili ) automatismi nel fuorigioco, tentativi continui di anticipo da parte di Pablo e Perea, che son riusciti abbastanza bene nel tentativo, attraverso la difesa alta, di tenere gli attaccanti avversari lontani dalla propria area.
Però si è vista anche l'ennesima distrazione che ha fruttato l'ennesimo gol su calcio piazzato, stavolta di Ambrosini e soprattutto la mancanza di qualità ed organizzazione del gioco in mezzo al campo, una lacuna che la società sta cercando di colmare da un pezzo ( in attesa che si concluda l' affare Jurado, si parla ora di Guti, oltre che del solito Maniche, che però non è un regista, ma un incursore ).
Infatti, con la coppia centrale Luccin e Gabi ( quest' ultimo, ormai non c'è più bisogno di notarlo, ancora una volta estremamente deludente )che si è dedicata soltanto alla distruzione del gioco, l'Atleti ha potuto costruire il gioco soltanto sulle fasce, con ottime sovrapposizioni sulla fascia sinistra fra Pernia e Petrov, ma diventando alla lunga prevedibile e tagliando fuori Aguero da quelle combinazioni palla a terra che sono il suo pane.
Occorrerà assolutamente un innesto di qualità al centro, perchè sennò partite nulle come quella di stasera del "Kun" potrebbero ripetersi parecchie volte. Torres si è fatto vedere di più rispetto all' argentino, perchè naturalmente più portato a svariare, però neanche lui vedrebbe di cattivo occhio una redistribuzione dei compiti coi centrocampisti che ne preservasse maggiormente le forze per la fase conclusiva...

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