venerdì, agosto 11, 2006

LA NUOVA LIGA / 6: Espanyol / La classe media.

Delle squadre che disputeranno la Liga 2006-2007, il R.C.D. Espanyol è forse quella reduce dalla stagione più contraddittoria. Ha vinto sì brillantemente la Copa del Rey superando nettamente nella finale del Bernabeu un Zaragoza che era dato da tutti come favorito, ma al tempo stesso ha conquistato la salvezza soltanto al 90'dell' ultima giornata, quando col suo gol del definitivo 1-0 alla Real Sociedad Ferran Corominas, enfant de pays, ha letteralmente risuscitato un Espanyol ormai spacciato, conquistandosi probabilmente l' eterna riconoscenza dei tifosi di casa.
Un Espanyol che ha riassunto i pregi e i difetti ( più i secondi ) di un allenatore che non amo particolarmente, Miguel Angel Lotina: eccellente la gestione della finale della Copa del Rey, ma un campionato affrontato senza una formazione fissa, con continui cambi di modulo più da tecnico confuso che da geniale stratega, senza un gioco riconoscibile e apprezzabile e senza valorizzare gli acquisti interessanti effettuati dal club nella scorsa estate ( Zabaleta e soprattutto Riera, indegnamente sbolognato al Manchester City ). In generale, una dipendenza troppo accentuata dagli estri di De la Pena, Luis Garcia e Tamudo.
Meglio voltare pagina dunque, date anche le indiscrezioni sulla scarsa compattezza dello spogliatoio durante la gestione Lotina ( un allenatore in generale coi suoi alti e bassi: oltre alla coppa nazionale, un sesto posto finale dopo una lunga lotta per il quarto posto nel 2005, così come nella sua permanenza al Celta accompagnò alla qualificazione in Champions del 2003 le dimissioni nella stagione successiva, quella della disgraziata retrocessione del club galiziano ).
Il nuovo tecnico è Ernesto Valverde, nome molto interessante: dopo una stagione senza panchina l' anno scorso, torna in attività, cercando di rivivere all' Espanyol le ottime stagioni trascorse sulla panchina dell' Athletic Bilbao, che con lui ha giocato un buon calcio e anche se non ha conquistato nulla di particolare si è tolto discrete soddisfazioni.
Assieme a Valverde i nuovi arrivi Lacruz dal Bilbao ( uomo di fiducia del nuovo tecnico ) Moha dall'Osasuna, Rufete dal Valencia e il brasiliano Jonatas dal Flamengo, che dovrebbe essere l'acquisto clou. Arrivi che dovrebbero compensare le partenze di Domi, Lopo ( al Deportivo ), del sopravvalutato, da Lotina, Jofre ( finito al Murcia ), di Juanfran ( terminato il prestito dal Real Madrid ) e di Pochettino ( ancora senza squadra ). IL mercato però non è ancora completo, dato che la società cerca un terzino sinistro che sostituisca Domi.
Si è parlato dell' argentino Rivarola dal Rosario Central, ma è extracomunitario e dopo l' arrivo di Jonatas si è raggiunto il tetto dei tre extracomunitari in rosa. Difficile poi arrivare a Sorin, vedremo…
Anche dai nuovi acquisti, cui aggiungere il ritorno di Riera dal prestito in Inghilterra, si dovrebbero capire le esigenze di Valverde, che vuole una squadra veloce e pungente sulle fasce. Ancora bisognerà stabilire il modulo dato che le ipotesi sono varie: punto fermo sarà la difesa a quattro; da lì si potra andare con altri quattro centrocampisti più due punte oppure con l' ormai classico 4-2-3-1 ( a mio avviso l' ipotesi più probabile ). Ciò che il tecnico basco vorrà vedere sempre è una squadra corta, aggressiva nel pressing e con una difesa abbastanza alta, con una manovra fluida accompaganta da una spinta continua sugli esterni.

DIFESA

Grande concorrenza per il posto di portiere. Un po' incrinatasi l' anno scorso la fiducia nei confronti di un Kameni che ha mostrato più le ombre che le luci del suo repertorio sempre sopra le righe, son salite le quotazioni di Gorka Iraizoz, che ha approfittato dell' assenza di Kameni impegnato fra Gennaio e Febbraio nella Coppa d' Africa per conquistarsi un posto da titolare e mantenerlo fino alla fine della scorsa stagione. Ballottaggio quindi fra il basco e il camerunese, con il giovane Biel Ribas ( portiere della Spagna negli ultimi mondiali Under 20 ) come terzo portiere.
Quest'anno sembra aver trovato finalmente il suo ruolo Zabaleta, arrivato l' anno scorso fra grandi attese e un po' occultato dalla stagione difficile della squadra e dai continui cambi di ruolo cui la sua versatilità lo condanna.
Valverde lo vede come terzino destro, ruolo che non è il preferito del giocatore ma in cui non si dovrebbe trovare nemmeno tanto a disagio. Non avendo lo spunto per giocare come esterno alto, né le progressioni devastanti di Zanetti per partire più da dietro, io lo vedrei più come mezzala, essendo un giocatore cui piace entrare spesso in azione, portare palla e fare movimento. Però ha finora trovato difficile collocazione perché nel modulo dell' Espanyol non è contemplata la figura della mezzala-esterno ( che non occupa mai una fascia fissa, equivoco di cui spesso sono vittima giocatori sudamericani utilizzati in Europa da esterni quando esterni veri non sono ), così come Zabaleta la interpretava ottimamente nel San Lorenzo e nell' Under 20 argentina. Comunque, al di là delle divagazioni tattiche, potrebbe essere solo una questione di ambientameneto.
In ogni caso, son pronti come alternative per la fascia destra il canterano Sergio Sanchez e il jolly Moisés Hurtado, utilizzabile anche come centrale di difesa e centrocampo, oltre che il nuovo Lacruz.
Lacruz che comunque, da uomo di fiducia di Valverde, dovrebbe avere in caldo un posto da centrale, al di là dei suoi tanti limiti fisici e tecnici. Accanto a lui Jarque, prodotto del settore giovanile sempre più convincente e sicuro, sicuramente molto più affidabile nel gioco aereo rispetto a Lacruz. Si propone come un nome interessante il giovane centrale Torrejon.
Sulla sinistra, via Domi, resta il solito David Garcia, umile e duttile soluzione anche per il centro della difesa. Il primo rincalzo è il giovane Chica, anche se di ruolo è un terzino destro. In attesa del nuovo terzino sinistro, Valverde sta studiando un possibile arretramento di Moha, che garantirebbe maggior spinta e dinamismo, ovviamente a scapito della copertura, visto che si tratta praticamente di un'ala.

CENTROCAMPO

Buon assortimento quello di centrocampo, sia al centro che sulle fasce.
Per formare la coppia centrale Valverde avrà un ampio ventaglio di soluzioni a disposizioni, a seconda della partita e a seconda che privilegi il dinamismo, il controllo, la tecnica o l'ordine tattico.
Fermo restando un posto sicuro sulla mediana per Eduardo Costa, completissimo centrocampista dalle qualità certo non inferiori a quelle di un Emerson ma un po' frenato negli ultimi anni da scelte sbagliate come quella di andare a Marsiglia, da una discreta incostanza e dalla scarsa visibilità, qualora il tecnico basco volesse più dinamismo affiancherebbe a Edu Costa l' atletico Fredson, le cui incursioni offensive possono portare un po' di imprevedibilità. Invece ove preferisse un centrocampo più contenuto e razionale, opterebbe per Ito, poco appariscente ma efficace e pulito nelle sue azioni.
Ma il salto in termini di qualità potrebbe farlo fare il nuovo acquisto ( anche lui brasiliano, come Costa e Fredson ) Jonatas, preso dal Flamengo e fresco convocato in nazionale dal nuovo tecnico Dunga. Le referenze giuntemi sul suo conto da chi lo conosce meglio ( Carlo Pizzigoni del Guerin Sportivo e del blog Bar delle Antille ) sono entusiastiche sotto il profilo tecnico ( leader del centrocampo di grande classe e dal destro illuminante ), un po' meno per quanto riguarda il lato caratteriale.
Sulle fasce rapidità, sacrificio e classe. Colmata la falla lasciata sulla destra dalla fine del prestito di Juanfran con il ritorno al Montjuic di un gran lavoratore come Rufete, la fascia sinistra si propone come la più interessante, col ritorno dal prestito di Riera, nel quale Valverde, a differenza di Lotina, sembra fortunatamente credere, e l'arrivo di Moha, classica aletta dagli scatti brevi e ficcanti.
Albert Riera ha talento da vendere, mostrato abbondantemente a Mallorca e a Bordeaux, e il suo rilancio deve essere una delle priorità per poter sostenere qualunque ambizione. Per tutte e due le fasce può poi entrare in gioco Corominas.
Discorso a parte lo merita colui che negli ultimi anni ha dettato legge, assieme a Tamudo, al Montjuic: Ivan De La Pena. Si è parlato di una sua cessione al Racing Santander, che vorrebbe suggellare alla grande la sua politica di "cantabrizzazione", ma il"Pelat" dovrebbe restare. In una realtà finalmente consona al suo carattere, che soffre eccessive pressioni, ha trovato anche una collocazione tattica, altro grande enigma che ha costellato la sua carriera. Quello che forse è il miglior assist-man in circolazione potrà essere schierato da Valverde come trequartista nel 4-2-3-1, oppure come falso centrocampista esterno tipo Zidane con Del Bosque, oppure ancora, in una scommessa totale sulla qualità, come centrale di centrocampo nel 4-4-2, cercando di sopportare l' inesistenza della sua fase difensiva.
Ha sorpreso favorevolmente nelle ultime amichevoli il 19enne canterano Julian, centrocampista offensivo con buon fiuto del gol, abile a muoversi fra le linee.

ATTACCANTI

Legati mani e piedi anche quest' anno a Tamudo, pur con alcuni possibili fonti alternative di gol come Luis Garcia e Pandiani.
Tamudo è ormai una specie di icona per come da anni tiene a galla l'Espanyol, con la sua capacità di creare il gol o il pericolo anche da quei pochi palloni biascicati a partita che spesso è stato abituato a ricevere in questi anni non molto prodighi ( a parte il 2004-2005 e la Copa del Rey nell' ultimo anno ) per la seconda squadra di Barcellona.
Dall' anno scorso però è molto meno solo, aiutato da un Luis Garcia sempre più in crescita. Seconda punta nel 4-4-2, può anche appoggiare l' attacco partendo dalle fasce in un modulo con una sola punta. Si stanno facendo insistenti gli attacchi del Valencia, ma la società ha detto a chiare lettere che Luis Garcia non è in vendita, lamentandosi per giunta delle strategie del Valencia, che si sarebbe rivolto prima al giocatore che alla società.
Prima riserva per l' attacco il "Rifle" Walter Pandiani, prosaico e sbrigativo centravanti arrivato a Gennaio scorso, che ha promesso per quest' anno 17 gol. Auguri...
A mio modo di vedere, in un 4-4-2, l' uomo con le caratteristiche tipiche della seconda punta è Coro, che ha un gioco rapido, agile e sfrontato che ben si sposa con quello di un centravanti più classico.
Tornato alla base dopo il prestito all' Almeria Jonathan Soriano, centravanti formato nella cantera locale ancora un po' grezzo ma con buoni margini di miglioramento.

PROSPETTIVE

Vincere la Supercoppa di Spagna nel derby col Barça ( andata il 17 Agosto, ritorno il 20, gare trasmesse da La 7 ) a brevissimo termine, mentre in campionato la squadra sembra tagliata per un settimo-sesto posto ( Intertoto o ultima piazza UEFA ). Rosa che può fare una buona strada anche in Coppa UEFA.

Etichette: