martedì, agosto 15, 2006

LA NUOVA LIGA / 7: Real Sociedad / Si salvino, se possono.

Raddrizzata la situazione nel convincente finale della scorsa stagione grazie al cambio Bakero-Amorrortu in panchina e grazie agli innesti di Skoubo e soprattutto del velenosissimo Mark Gonzalez, quest' anno la Real Sociedad riparte piena di incertezze, corroborate da una pretemporada finora deludentissima ( con la "perla" del raggelante 1-5 subito in Grecia dall' Olympiakos ), anche se l'onorevolissimo 1-2 di White Hart Lane col Tottenham sabato scorso è incoraggiante.
Giustamente confermato Bakero in panchina, se n'è però andato al Liverpool per fine prestito un uomo decisivo come Mark Gonzalez. In sede di mercato la società si è messa sulle tracce di giocatori versatili che migliorassero la fase difensiva di una Real che l' anno passato è stata un vero colabrodo ( 65 gol subiti, seconda peggior difesa del campionato dopo l' imbarazzante Malaga con 68 ). Effettivamente, gli acquisti di Gerardo, Rivas e Juanito (cui vanno aggiunti quelli di Claudio Bravo, Fabio Felicio e il ritorno dal prestito di Rossato ) ampliano la scelta difensiva del tecnico, anche se non sono proprio un' assicurazione sulla vita. E poi resta il problema della sterilità offensiva, con un centrocampo povero di qualità e un attacco chiaramente incompleto dopo essersi spogliato della vivacità di Nihat.
Lo stile di gioco, a partire dal fantastico secondo posto con Denoueix, è restato più o meno ( più prudente, dovendo fare di necessità virtù, con Bakero ) lo stesso, basato su un grande sfruttamento delle fasce laterali, ma la qualità è calata parecchio, perché Karpin e De Pedro non ci sono più e perché l'Alonso del centrocampo da Xabi si è trasformato in Mikel…
Bakero ha come assoluta priorità quella di blindare la difesa, e per questo ha optato per un 4-5-1 ( o 4-1-4-1, con Rivas vertice basso davanti alla difesa ) abbastanza coperto dove le distanze fra i giocatori e specialmente fra difesa e centrocampo siano il più possibile ridotte, in modo da non soffrire eccessivamente in spazi ampi, vista l' assenza di velocisti.

DIFENSORI

Il ballottaggio in porta fra Riesgo e Bravo vede in partenza titolare lo sperimentato e, non sempre impeccabile, portiere di casa. Davanti a Riesgo si disputano il posto da terzino destro lo storico Aitor Lopez Rekarte e il nuovo acquisto Gerardo. Il primo è stato fino a poco tempo fa ( giudizio personalissimo ma incrollabile ) il miglior terzino destro spagnolo, ma non ci hanno creduto tantissimo i vari C.T. spagnoli, né ora ci crede Bakero, se lo mette in concorrenza con Gerardo, con tutto il rispetto per l' ex Malaga, giocatore di grande versatilità( terzino ma anche esterno destro di centrocampo, oltre che centrocampista centrale ), affidabilità e una carta interessante anche per l'esecuzione dei calci piazzati in una Real che quest'anno dovrà raschiare il fondo del barile per trovare i gol. In questo precampionato Aitor è stato provato anche da terzino sinistro, ruolo che non gli va tanto a genio, ma nel quale le sue qualità tecniche gli possono permettere di sfangarsela. Comunque, il problema non si pone, perché negli ultimi due anni la fascia sinistra è dominio di Garrido, bel prodotto della cantera realista.
E' al centro dove ci sono i problemi maggiori, dovendo ovviare ai disastri della scorsa stagione: la coppia dell' anno scorso, con Labaka e Jauregi ( sostituito nel girone di ritorno da Ansotegi, meno peggio ) vede come unico superstite Labaka, poiché Jauregi è stato scartato da Bakero. Accanto a lui partirà titolare Juanito, un altro acquisto che risponde all' imperativo della duttilità e dell' efficacia ( anche centrocampista davanti alla difesa all' occorrenza ), sicuramente superiore a Jauregi, ma non da metterci la mano sul fuoco.
In alternativa il citato Ansotegi, Mikel Gonzalez, mentre per le due fasce il rapido Cifu ( meglio a destra ) e Rossato, soluzione più offensiva che può giocare sulla fascia sinistra sia in difesa che a centrocampo, dotato di un gran tiro.
Reparto ben coperto sulle fasce, mediocre al centro.



CENTROCAMPO

L' unico che può rompere la dinamica tediosa del gioco donostiarra, lo sa bene Bakero, è Xabi Prieto, però questi deve darsi una mossa. E' uno dei giocatori spagnoli più tecnici e assoluti, però deve capire che a calcio si gioca per 90 e non per 5 minuti, per quanto questi possano lasciare a bocca aperta. Più determinazione, più sacrificio per uscire dalla condizione di divertissement estemporaneo.
Bakero ha meditato di utilizzarlo al centro della trequarti, ma anche quest' anno almeno all' inizio partirà dalla sua fascia destra, dove potrà isolarsi dalla partita con maggiore comodità… Sarebbe a mio avviso meglio da numero 10, perché le caratteristiche son quelle: mentre non ha il passo e l' esplosività dell' ala, ha invece il controllo di palla per proteggere il pallone sulla trequarti e può trovare anche varchi illuminanti con l'assist. Toccare più palloni probabilmente lo responsabilizzerebbe e la manovra guadagnerebbe in qualità rispetto a partecipazioni isolate e sporadiche largo sulla fascia.
Altro giocatore fondamentale sarà Diego Rivas, l' acquisto migliore. A lui si chiede l' equilibrio e la capacità di accorciare le distanze, che al Getafe ha dimostrato essere il suo campo. Davanti alla difesa farà lui da vigile, con l'umilissimo Garitano, Juanito, o un Mikel Alonso più arretrato come possibili alternative.
Gli interni davanti a Rivas saranno Novo e Mikel Alonso, coppia che non fa proprio fare i salti di gioia. Novo da tempo sappiamo che non è quello dell' esaltante Liga 2002-2003 col Mallorca, che spinse l'Atlético Madrid ad acquistarlo in uno dei suoi tanti progetti sbagliati ( nel pacchetto proveniente dalle Baleari con Manzano e Ibagaza ), ha cambiato ruolo passando da esterno a mezzala, continuando a mostrare scarsa incisività, al di là delle buone qualità tecniche. Alonso in questo ruolo non mi sembra possa apportare granchè, non avendo qualità tecniche rimarcabili, né particolare dinamismo o inserimenti senza palla. E' un giocatore come tanti che tiene la posizione, punto. Riserva di Rivas, ecco il suo ruolo ideale.
Decisamente meglio come motorino sul centro-sinistra sarebbe Mikel Aranburu, che considero uno dei giocatori migliori della rosa di Bakero. L'anno scorso è stato fuori per quasi tutta la stagione, per cui dovrà riconquistarsi la titolarità, e prima dell' infortunio era stato utilizzato come esterno sinistro, ma credo che al centro il suo dinamismo e le sue incursioni palla al piede possano costituire delle variabili interessanti per il tecnico "txuri-urdin", sicuramente più del tran-tran del meno celebre degli Alonso.
Sulle fasce, la destra prenotata per Xabi Prieto, a sinistra sta bruciando tutti Gari Uranga, il più convincente in questa pre-temporada. Originariamente attaccante, si erano notate nelle ultime stagioni le sue buone potenzialità di esterno, lo spunto in velocità e la generosità nella corsa. Sta pure diventando un tiratore di calci piazzati, segno che sta prendendo sempre più confidenza.
Sperando che per Bakero Aranburu non sia un uomo di fascia a tutti gli effetti, sia per la destra che per la sinistra è stato acquistato dall' Uniao Leiria Fabio Felicio, del quel ha parlato molto bene Rossato, per averlo affrontato nel campionato portoghese.
Nel caso Bakero utilizzasse il trequartista le soluzioni possibili sarebbero due: Xabi Prieto e lo sloveno Stevanovic, arrivato a Gennaio scorso con ottime recensioni ma che ancora deve ambientarsi al meglio, essendo oltrettutto allargato di quando in quando sulla fascia destra, dove non si trova certamente al meglio.

ATTACCO

Con la partenza di Nihat, reparto incompleto, troppo sbilanciato verso il tipo-panzer. Intendiamoci, il ritorno di Kovacevic dopo il lunghissimo infortunio della scorsa stagione, è la migliore delle notizie, e anche Skoubo, il suo sostituto nella seconda parte della scorsa stagione, ha mostrato buone qualità tecniche e un'eccellente attitudine al gioco di squadra, ma senza una seconda punta veloce che giri attorno al pilastro centrale la Real non solo dipenderà eccessivamente dai gol dell' unica punta, ma dovrà esigere un buon contributo in termini realizzativi da un centrocampo che non sembra essere all' altezza del compito.
Inoltre, bisogna considerare un aspetto importantissimo legato al profilo basso che necessariamente dovrà assumere la Real nella prossima Liga: un attacco così composto rende molto difficile lo sfruttamento del contropiede, arma che invece le squadre con ambizioni di sopravvivenza dovrebbero affinare al massimo.
Fra le riserve, sarà il primo anno senza quello che negli ultimi anni era il bomber di scorta istituzionale, Oscar De Paula: ci si aggrappa al giovane Diaz de Cerio, che sarebbe molto importante nel caso fornisse un maggior contributo di opportunismo e profondità. Può tornare sempre in ballo, come seconda punta o come unico attaccante, Gari Uranga, ma ormai è considerato un esterno a tutti gli effetti, avendo caratteristiche molto più adatte a giocare sulle fasce.
Insisto: serve assolutamente un rinforzo.

PROSPETTIVE

Di assoluta sofferenza. Ce la può fare, perché tre squadre peggiori le può trovare, però appare come una squadra sterile, poco brillante nella costruzione del gioco e con scarsa varietà di soluzioni offensive, oltrechè estremamente a rischio nel reparto arretrato.
Il problema difesa è risolvibile con più attenzione e distanze ridotte fra i reparti, e Rivas in questo senso incoraggia, il problema del gol invece andrebbe risolto con un alleggerimento delle responsabilità di Kovacevic attraverso almeno un altro acquisto in attacco, visto lo scarso feeling col gol dei centrocampisti. Un'esplosione di Uranga aiuterebbe parecchio Bakero.

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