VENTISETTESIMA GIORNATA: Athletic Bilbao-Osasuna 0-3:
Proprio Cuco Ziganda, bomber storico dell’ Athletic anni ’90, è l’ ennesimo affossatore di quest’ Athletic sempre più tristemente avviato verso quella che sarebbe la prima retrocessione della sua storia. La Catedral è terra di conquista, e al di là dei tanti limiti tecnici, questa squadra ha perso il suo spirito, non intimidisce più nessuno, pure i tifosi locali ormai sono più ancora che adirati, rassegnati e ormai preparatissimi al peggio. Andando oltre la storia e la mitologia, bisogna dire la verità nuda e cruda: allo stato attuale l’ Osasuna è nettamente superiore all’ Athletic.
I navarri sono una squadra che difficilmente dà spettacolo, ma sono solidi, in ogni reparto dispongono di una scelta accettabile sia per quantità che per qualità (l’ impegno europeo, sul piano del dosaggio delle energie, è ampiamente sostenibile) e difficilmente si scompongono nelle varie fasi di una partita. Ieri sera hanno controllato senza problemi (come stavano facendo anche col Valencia, prima che l’ episodio del gol di Morientes li condannasse al pareggio) gli “attacchi” dell’ Athletic, e hanno colpito senza pietà nei momenti in cui dovevano colpire.
L’ Athletic, con una coppia di centrali di centrocampo impensabile a inizio stagione (l’ esterno adattato Iraola e il mancino Iturriaga, canterano di passaporto messicano al suo esordio assoluto nella Liga), ma obbligata date le assenze croniche di Orbaiz, Tiko e Gurpegi e quella momentanea di Murillo, comincia buttandola subito sul piano dell’ aggressività, cioè dove può davvero pensare ragionevolmente di vincere la partita. Avvio intenso, ma dura poco, perché l’ Osasuna riesce a raffreddare il clima con la sua condotta attendista.
Si prosegue sul filo della tensione, e la svolta la produce un episodio assai dubbio, ideato dalla mente malvagia di Soldado apposta per creare imbarazzo all’ arbitro: nell’ area bilbaina, Soldado si libera spalle alla porta di Amorebieta, lo passa e cade a terra. In presa diretta sembra il più classico dei rigori, anche pensando alla tendenza di Amorebieta ad intervenire scompostamente, ma in realtà è più Soldado a trattenere Amorebieta e a lasciarsi poi cadere. Rigore che non ci stava, ma difficile da “stanare” per l’ arbitro. Comunque, Munoz non si pone dubbi e con freddezza sigla l’ 1-0 che desta totale sconcerto nell’ Athletic e nel suo pubblico.
Athletic la cui precarietà psicologica rafforza la precarietà tecnica: eleborazione del gioco inesistente, palloni buttati avanti per un lavoro che non è quello di Aduriz. Gli unici pericoli vengono dai colpi di testa di Javi Martinez, uno, con grande parata di Ricardo, nel primo tempo su traversone (finalmente) dalla fascia di Exposito, e l’ altro, con palla che finisce sulla traversa, nel secondo tempo, su corner dalla sinistra di Yeste. A questo punto però, l’ Osasuna si è già portato sullo 0-2, col destro appena da fuori area di David Lopez, neanche al secondo minuto del secondo tempo.
Mané butta dentro Urzaiz, l’ unica risorsa vera per l’ Athletic: il vecchio leone calamita i suoi buoni palloni dalle retrovie, fa da sponda per i compagni, ma questo è davvero troppo poco, e in ogni caso l’ Osasuna ci mette pochi minuti a regolarsi e spegnere questa piccolissima fiamma di entusiasmo prodotta dall’ ingresso di Urzaiz. Quando poi Izquierdo si traveste da Garrincha (!), cala la notte fonda.
I MIGLIORI: Un protagonista per ogni reparto nell’ Osasuna: Cuéllar sicurissimo sul centro-destra della difesa, David Lopez ancora una volta determinante col suo destro secco (e aggancio perfetto prima del tiro, è un giocatore con buoni fondamentali), e Soldado in attacco. Soldado non è uno di quei giocatori che mi fanno impazzire, attaccante che si assenta spesso dalla manovra, però la porta la sente eccome, e conosce inoltre tutti i trucchetti del mestiere di centravanti, anche quelli sporchi. Sa difendere palla spalle alla porta, sa appoggiarsi, sa purtroppo ingannare anche l’ arbitro.
Un po’ triste che sia così, ma Urzaiz a un certo punto è l’ unico appiglio dell’ Athletic: non si formalizza granchè, gli buttano i palloni come vengono e lui, difficile da marcare in queste situazioni, da un po’ di (relativo) fastidio ai centrali dell’ Osasuna. Javi Martinez è l’ unico pericoloso nelle conclusioni dell’ Athletic: francamente che giochi sulla fascia mi pare un controsenso, per quanto Iraola possieda piede e visione di gioco e in altre partite abbia dimostrato di adattarsi bene al centro. E’ evidente che Javi Martinez, ben corazzato e dotato di una progressione poderosa, non possiede però lo spunto dell’ uomo di fascia.
I PEGGIORI: La banda del buco Sarriegi-Amorebieta. Il primo è maldestro da far spavento, il secondo è un giocatore che francamente detesto: rozzo e violento, non dovrebbe avere cittadinanza in Primera, perché non dà tanto l’ impressione di essere goffo, quanto piuttosto di entrare proprio per fare male (chiedetelo a Raul Garcia, gomitata, e Izquierdo, entrata con la falciatrice).
Assente Iraola a centrocampo, nullo Yeste, la cui uscita è stata applaudita con convinzione dal San Mames (che non gliene perdona una). Aduriz, giocatore da palla a terra e da contropiede, è frustrato dal non-gioco per vie aeree dell’ Athletic, però l’ espulsione nel finale (per quanto l’ arbitro possa essere stato eccessivamente fiscale) è un gesto stupido, perché una sua squalifica (evitabilissima quando la partita di ieri sera era già bella che andata) nella prossima partita è un handicap gravissimo per un Athletic che si sta giocando la vita.
Athletic (4-2-3-1): Aranzubia 6; Expósito 6, Sarriegi 5, Amorebieta 4,5, J. González 5,5; Iraola 5, Iturriaga 6 (51'); J. Martínez 6,5, Yeste 5 (64'), Gabilondo 5 (51'); Aduriz 4,5.
In panchina: Lafuente, Prieto, Zubiaurre, Garmendia 5 (51'), Llorente, Etxeberria 5,5 (64'), Urzaiz 6,5 (51')
Osasuna(4-1-4-1): Ricardo 6,5; Izquierdo 7, Cuéllar 7, M. Flaño 6,5, Monreal 6; Nekounam 6,5; Juanfran 5,5 (46'), Raúl García 6, Muñoz 6,5 (61'), D. López 6,5; Soldado 7 (78').
In panchina: Elía, J. Flaño, Cruchaga, Corrales, Juanlu 6 (46'), Webó s.v. (78'), Puñal 6 (61').
AZIONI SALIENTI
Goles: 0-1 (30'): Muñoz, de penalti; 0-2 (47'): David López aprovecha un mal despeje de la zaga local; 0-3 (71'): Eslálom de Izquierdo, que regatea a dos jugadores y a Aranzubia antes de marcar.
Árbitro: Clos Gómez, Col. Aragonés. Expulsó, por doble amarilla, a Aduriz (45' y 92'+). Amonestó a Cuéllar (18'), Sarriegi (34'), Soldado (75') y Amorebieta (83').
Incidencias: San Mamés. 40.000 espec.
I navarri sono una squadra che difficilmente dà spettacolo, ma sono solidi, in ogni reparto dispongono di una scelta accettabile sia per quantità che per qualità (l’ impegno europeo, sul piano del dosaggio delle energie, è ampiamente sostenibile) e difficilmente si scompongono nelle varie fasi di una partita. Ieri sera hanno controllato senza problemi (come stavano facendo anche col Valencia, prima che l’ episodio del gol di Morientes li condannasse al pareggio) gli “attacchi” dell’ Athletic, e hanno colpito senza pietà nei momenti in cui dovevano colpire.
L’ Athletic, con una coppia di centrali di centrocampo impensabile a inizio stagione (l’ esterno adattato Iraola e il mancino Iturriaga, canterano di passaporto messicano al suo esordio assoluto nella Liga), ma obbligata date le assenze croniche di Orbaiz, Tiko e Gurpegi e quella momentanea di Murillo, comincia buttandola subito sul piano dell’ aggressività, cioè dove può davvero pensare ragionevolmente di vincere la partita. Avvio intenso, ma dura poco, perché l’ Osasuna riesce a raffreddare il clima con la sua condotta attendista.
Si prosegue sul filo della tensione, e la svolta la produce un episodio assai dubbio, ideato dalla mente malvagia di Soldado apposta per creare imbarazzo all’ arbitro: nell’ area bilbaina, Soldado si libera spalle alla porta di Amorebieta, lo passa e cade a terra. In presa diretta sembra il più classico dei rigori, anche pensando alla tendenza di Amorebieta ad intervenire scompostamente, ma in realtà è più Soldado a trattenere Amorebieta e a lasciarsi poi cadere. Rigore che non ci stava, ma difficile da “stanare” per l’ arbitro. Comunque, Munoz non si pone dubbi e con freddezza sigla l’ 1-0 che desta totale sconcerto nell’ Athletic e nel suo pubblico.
Athletic la cui precarietà psicologica rafforza la precarietà tecnica: eleborazione del gioco inesistente, palloni buttati avanti per un lavoro che non è quello di Aduriz. Gli unici pericoli vengono dai colpi di testa di Javi Martinez, uno, con grande parata di Ricardo, nel primo tempo su traversone (finalmente) dalla fascia di Exposito, e l’ altro, con palla che finisce sulla traversa, nel secondo tempo, su corner dalla sinistra di Yeste. A questo punto però, l’ Osasuna si è già portato sullo 0-2, col destro appena da fuori area di David Lopez, neanche al secondo minuto del secondo tempo.
Mané butta dentro Urzaiz, l’ unica risorsa vera per l’ Athletic: il vecchio leone calamita i suoi buoni palloni dalle retrovie, fa da sponda per i compagni, ma questo è davvero troppo poco, e in ogni caso l’ Osasuna ci mette pochi minuti a regolarsi e spegnere questa piccolissima fiamma di entusiasmo prodotta dall’ ingresso di Urzaiz. Quando poi Izquierdo si traveste da Garrincha (!), cala la notte fonda.
I MIGLIORI: Un protagonista per ogni reparto nell’ Osasuna: Cuéllar sicurissimo sul centro-destra della difesa, David Lopez ancora una volta determinante col suo destro secco (e aggancio perfetto prima del tiro, è un giocatore con buoni fondamentali), e Soldado in attacco. Soldado non è uno di quei giocatori che mi fanno impazzire, attaccante che si assenta spesso dalla manovra, però la porta la sente eccome, e conosce inoltre tutti i trucchetti del mestiere di centravanti, anche quelli sporchi. Sa difendere palla spalle alla porta, sa appoggiarsi, sa purtroppo ingannare anche l’ arbitro.
Un po’ triste che sia così, ma Urzaiz a un certo punto è l’ unico appiglio dell’ Athletic: non si formalizza granchè, gli buttano i palloni come vengono e lui, difficile da marcare in queste situazioni, da un po’ di (relativo) fastidio ai centrali dell’ Osasuna. Javi Martinez è l’ unico pericoloso nelle conclusioni dell’ Athletic: francamente che giochi sulla fascia mi pare un controsenso, per quanto Iraola possieda piede e visione di gioco e in altre partite abbia dimostrato di adattarsi bene al centro. E’ evidente che Javi Martinez, ben corazzato e dotato di una progressione poderosa, non possiede però lo spunto dell’ uomo di fascia.
I PEGGIORI: La banda del buco Sarriegi-Amorebieta. Il primo è maldestro da far spavento, il secondo è un giocatore che francamente detesto: rozzo e violento, non dovrebbe avere cittadinanza in Primera, perché non dà tanto l’ impressione di essere goffo, quanto piuttosto di entrare proprio per fare male (chiedetelo a Raul Garcia, gomitata, e Izquierdo, entrata con la falciatrice).
Assente Iraola a centrocampo, nullo Yeste, la cui uscita è stata applaudita con convinzione dal San Mames (che non gliene perdona una). Aduriz, giocatore da palla a terra e da contropiede, è frustrato dal non-gioco per vie aeree dell’ Athletic, però l’ espulsione nel finale (per quanto l’ arbitro possa essere stato eccessivamente fiscale) è un gesto stupido, perché una sua squalifica (evitabilissima quando la partita di ieri sera era già bella che andata) nella prossima partita è un handicap gravissimo per un Athletic che si sta giocando la vita.
Athletic (4-2-3-1): Aranzubia 6; Expósito 6, Sarriegi 5, Amorebieta 4,5, J. González 5,5; Iraola 5, Iturriaga 6 (51'); J. Martínez 6,5, Yeste 5 (64'), Gabilondo 5 (51'); Aduriz 4,5.
In panchina: Lafuente, Prieto, Zubiaurre, Garmendia 5 (51'), Llorente, Etxeberria 5,5 (64'), Urzaiz 6,5 (51')
Osasuna(4-1-4-1): Ricardo 6,5; Izquierdo 7, Cuéllar 7, M. Flaño 6,5, Monreal 6; Nekounam 6,5; Juanfran 5,5 (46'), Raúl García 6, Muñoz 6,5 (61'), D. López 6,5; Soldado 7 (78').
In panchina: Elía, J. Flaño, Cruchaga, Corrales, Juanlu 6 (46'), Webó s.v. (78'), Puñal 6 (61').
AZIONI SALIENTI
Goles: 0-1 (30'): Muñoz, de penalti; 0-2 (47'): David López aprovecha un mal despeje de la zaga local; 0-3 (71'): Eslálom de Izquierdo, que regatea a dos jugadores y a Aranzubia antes de marcar.
Árbitro: Clos Gómez, Col. Aragonés. Expulsó, por doble amarilla, a Aduriz (45' y 92'+). Amonestó a Cuéllar (18'), Sarriegi (34'), Soldado (75') y Amorebieta (83').
Incidencias: San Mamés. 40.000 espec.
Etichette: Athletic Bilbao, Liga, Osasuna
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