domenica, novembre 18, 2007

Biglietto staccato.

Quello che solo qualche mese fa era un semi-miraggio, ieri sera è diventato realtà: Spagna qualificata ad Euro 2008, e pure con una giornata d’ anticipo (mercoledì con l’ Irlanda del Nord i motivi principali d’ interesse saranno i vari Guiza e Riera sin dal primo minuto). Una notte placida per il Bernabeu, messa piacevolmente in discesa sin dalle prime battute, complice una Svezia tenera come quel famoso tonno.
Una prestazione ottima per accrescere l’ autostima, a patto che questa non cresca talmente tanto da sconfinare nella fanfaronata bella e buona, come mi pare stia già per accadere (dal passato non si impara mai). Leggendo tra le righe della partita di ieri, con equilibrio e al di là degli entusiasmi superficiali e degli slogan giornalistici, si possono infatti scorgere sia le grandi virtù che fanno sperare in questa nazionale sia i potenziali intoppi che possono frenarla per l’ ennesima volta nel suo tentativo di ingresso nell’ èlite.
Il secondo gol è un altro capolavoro dopo la “jugada perfecta” in Danimarca, esemplifica al meglio ciò che questa nazionale deve esprimere in termini di palleggio e movimento per potersi imporre. Però va anche ricordato come gli altri gol e la grande maggioranza delle azioni pericolose siano venute solo da palle inattive (indecente che gli spilungoni svedesi abbiano lasciato 4-5 volte almeno l’ avversario completamente smarcato appena dentro l’ area o addirittura nell’ area picola, vedi l’ 1-0 di Capdevila), e che vi son stati lunghi frangenti in cui il palleggio spagnolo era fine a se stesso, assolutamente privo di sbocchi o di accelerazioni significative. Tutto bene quando come ieri vai subito in vantaggio e puoi amministrare, però il discorso cambia radicalmente quando hai l’ acqua alla gola e devi rincorrere l’ avversario… In queste occasioni sono richieste un’ intensità di gioco e una personalità che ieri non abbiamo potuto verificare e che la Spagna deve ancora tutte dimostrarci.

Aragones ha esaudito i desideri di gran parte del pubblico e della stampa, schierando la formazione più stuzzicante possibile: dopo la diga-Albelda, Iniesta-Cesc-Xavi-Silva-Villa, tutti piedi buonissimi, tutti alti rigorosamente meno di un metro e ottanta. Ho sempre affermato a chiare lettere come sia questa l’ unica strada che può seguire la Spagna: non potendo rivaleggiare con altre nazionali sul piano atletico, occorre valorizzare più possibile le capacità nel possesso-palla, nel quale la Spagna è ai vertici a livello europeo. Ieri abbiamo apprezzato una grande padronanza in mezzo al campo, una selva foltissima nella quale la Svezia non sapeva da che parte andare, una ragnatela insistita e momenti interessantissimi quando Silva ed Iniesta abbandonavano le loro posizioni per aggiungersi sulla trequarti e favorire la superiorità numerica.
Non si tratta però di accumulare giocolieri l’ uno dopo l’ altro, ma chiedersi sempre come questi possano coprire il campo e quale reale efficacia possano esprimere come blocco. Se tu ad esempio hai solo un giocatore in grado di fare gol, potrai avere pure millecinquecento centrocampisti capaci di palleggiare con un’ arancia, ma la tua manovra rimarrà sempre sterile. E’ un aspetto nel quale evidentemente la Spagna deve evidentemente migliorare, se non vuole ridurre questo interessante modulo ad una sola punta ad una sorta di prigione per il Villa o Torres di turno.
Il modello (anche se non è appropriato paragonare le nazionali coi club, dove si può lavorare molto di più sugli automatismi) è l’ Arsenal, che gioca con un solo attaccante ma che alla conclusione ci arriva con tantissimi giocatori, in maniera oltrettutto assai complicata da difendere per gli avversari, perché questi giocatori occupano lo spazio inserendosi da dietro e non presidiano mai staticamente una determinata zona del campo. Per un’ ovvia differenza di potenziale atletico la Spagna non può garantire lo stesso ritmo e la stessa intensità che l’ Arsenal esprime nelle due fasi del gioco, però deve anch’ essa far leva sull’ imprevedibilità e sul movimento, potendo giovarsi dell’ altissima qualità dei suoi interpreti.
Lo abbiamo detto, il 2-0 da manuale di Iniesta deve essere la base di ogni discorso: Iniesta si sposta dalla sinistra verso il centro lasciando lo spazio a Capdevila, palla a Xavi che serve la sovrapposizione del terzino ex-Depor, intelligentissimo pase de la muerte di Capdevila per Iniesta che nel frattempo si è smarcato al centro dell’ area, indisturbato perché oggettivamente difficile da marcare in un tale rimescolamento di posizioni. La Seleccion deve dare continuità a questo tipo di azioni, ancora troppe le fasi sottoritmo, anche perché a questa nazionale son sempre un po’ mancati i giocatori in grado di imprimere l' accelerazione giusta sulla trequarti.

Allo stesso tempo in un simile modulo va scongiurato l’ effetto-imbuto, perché coi due centrocampisti esterni che sono tutto tranne che ali si rischia di non coprire per nulla le fasce. Grande responsabilità per i terzini, e sappiamo che questa è una nota dolente per la Spagna, che perde punti rispetto ad altre nazionali come ampiezza e qualità delle soluzioni. Ieri eccellente prova di Capdevila, evidentemente rivitalizzato dall’ esperienza al Villarreal: il catalano non ha mai brillato per esplosività o per doti di spinta, però è bravo a scegliere i tempi giusti quelle non tantissime volte in cui si sovrappone, vedi l’ azione del 2-0. A destra Sergio Ramos non assicura sempre ordine ed alti livelli qualitativi nella sua spinta, però sa offrire spunti tanto isolati quanto devastanti (anche ieri, bella prodezza la deviazione d’ istinto per il 3-0). Di qui all’ Europeo non ci si può aspettare grossi miglioramenti nel parco-terzini, per cui va tenuta in considerazione l’ alternativa di schierare almeno un esterno puro a centrocampo (Joaquin a destra e Riera a sinistra, in attesa di Vicente), per aprire meglio il campo sulla fascia in cui la spinta del terzino competente si rivela insufficiente, sacrificando un trequartista fra Silva e Iniesta.
Chiudo con Xavi, migliore in campo ieri sera: nonostante alcune critiche (lo accusano di rallentare il gioco e non verticalizzare mai: a parte il fatto che il suo compito non è saltare l’ uomo, lui la palla buona la serve sempre, a patto che davanti ci si muova, cosa che al Barça succede pochino), resta il fulcro indiscutibile e indispensabile della manovra, che lega i reparti e dà continuità all’ azione. Tutti lo cercano, tutti si fidano ciecamente di lui: non dubitiamo che Cesc diventerà più completo e più forte, ma non ha ancora questo peso sul gioco. Il talento dell’ Arsenal deve ancora inserirsi nei meccanismi, e il suo sarà un ruolo fondamentale, essendo il centrocampista che vede meglio la porta in una squadra che giocando con una sola punta ha assoluto bisogno di gol anche dagli altri reparti.

España (4-1-4-1): Casillas; S. Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Albelda; Iniesta (51'), Xavi, Cesc, Silva (65'); Villa (51').
In panchina: Reina, Albiol, Senna, Joaquín (51'), Riera (65'), Güiza, Tamudo (51').
Suecia (4-4-2): Isaksson; Nilsson, Mellberg, Hansson, Edman; Willhelm. (79'), Andersson (45'), Svensson, Ljungberg; Rosenberg (59'), Ibrahimovic.
In panchina: Shaaban, Concha, Majstorovic, Kallstrom (45'), Bakircioglu (79'), Allback (59'), Prica

Goles: 1-0 (13'): Xavi saca un córner, prolonga Cesc de cabeza y Capdevila remata con la derecha; 2-0 (38'): Iniesta culmina con la izquierda a centro de Capdevila una extraordinaria jugada con 45 toques consecutivos; 3-0 (64'): Sergio Ramos tras recoger un rechace dentro del área.
Árbitro: Roberto Rosetti, de Italia. No tuvo problemas en un partido de guante blanco. Amonestó a Puyol (88').
Incidencias: Santiago Bernabéu. 75.000 espectadores. Terreno de juego en buenas condiciones en noche fría. En la segunda mitad, con todo decidido, se coreó el nombre de Raúl. Con la victoria, España se clasifica para la Eurocopa.


AZIONI SALIENTI


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24 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ho visto solo la ripresa (nel primo tempo non ero in grado di guardare un'altra partita di calcio), un pò poco quindi per dare un giudizio su una gara che era ormai terminata da un pezzo.

Ho la sensazione però, dimmi se sbaglio, che sia stata una partita molto simile al 3-0 che la Spagna rifilò all'Ucraina all'esordio, gara anche quella resa più facile dal vantaggio quasi immediato e dai gol arrivati su calcio piazzato...

9:19 PM  
Blogger valentino tola said...

Centrato!

9:32 PM  
Anonymous Anonimo said...

Per la categoria un uomo un perchè guarda che gol si è mangiato ieri "Forrest Nunez": http://www.youtube.com/watch?v=Ejz034-_Y2Q . E' la prima azione... fortuna che abbiamo vinto lo stesso! A quando un capitolino anche sulla Segunda?...

10:53 AM  
Blogger valentino tola said...

Che brocco mamma mia! Anche Quincy vedo che ne ha sbagliato un paio... comunque mi fa piacere che il Celta stia tornando dove gli compete, se con quella rosa non dovesse risalire sarebbe un delitto. Ho letto il pezzo di presentazione sul blog Venegoor (che si occupa degli avversari dell' Hercules) e fortunatamente ho appreso che Lequi ha preso il posto di Pena al centro della difesa... quella coppia che avevo visto contro l' Eibar faceva rizzare i capelli in testa!

Per quanto riguarda la Segunda, spero di poter scrivere qualcosa prima o poi, il problema è il solito: manca tempo e soprattutto manca la materia prima, cioè le partite. Ne guardo troppe poche per poter scrivere qualcosa che vada oltre la mera pubblicazione della classifica. Quelle in streaming spesso non riesco a vederle tutte, perchè dopo un po' mi fanno male agli occhi, e comunque non sempre si capisce ciò che accade in campo, con le immagini sfocate e il pallone che si sdoppia... sabato ho provato a vedere un po' Malaga-Racing Ferrol, anche per vedere Jonathan Pereira (che non mi ha deluso, ha fatto un supergol), però più di tanto non ho resistito.

11:49 AM  
Anonymous Anonimo said...

Pensa Vale che il sottoscritto, a parte il big match della settimana trasmesso da Perkiv Kanal, quest'anno si è dovuto seguire praticamente tutte le partite (tra l'altro sempre 3-4, ovvero quelle che vedevano impegnate le big) del campionato russo in streaming...

3:24 PM  
Blogger valentino tola said...

Fortunatamente proprio Live Tv, il canale russo, è uno dei pochi che si vedono con una qualità accettabile. L' anno scorso ci ho visto un po' di partite di Uefa (fra le quali il bellissimo Tottenham-Sevilla).
La Otra e, ancora di più, Localia, invece si vedono decisamente peggio.

3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sì è tra i migliori, si vede tutto sommato bene, però ti assicuro che non è il massimo affidarsi SEMPRE allo streaming...insomma, ti assicuro che per problemi vari non ho potuto vedere un sacco di partite quest'anno...

6:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

Bel articolo di presentazione quello del blog dell'Hercules sulla rosa del Celta... a mio avviso comunque l'11 del Celta di quest'anno (al top, naturalmente)potrebbe ambire al 8-10 posto in Primera. Secondo te? Una coppia Lequi-Ruben mi sembra competitiva anche per qualcosa in più della Segunda, stessa cosa dicesi per Jorge-Vitolo(Jorge quest'anno è tutt'altra cosa rispetto a quello spaesato degli anni scorsi), forse farebbe un pò fatica davanti dove solo Okkas potrebbe farsi valere a certi livelli. In ogni caso tieni d'occhio la linea ascendente di Roberto Lago(terzino sinistro) secondo me è destinato a fare sempre meglio.

8:12 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Kerzhakov
Lo streaming sarà cruciale per il Mondiale per club, non ho nessuna intenzione di sganciare i soldi per Mediaset Premium.

@ Iriney
Il blog "Venegoor" è eccellente, uno dei migliori spagnoli. Peccato si concentri soprattutto sull' Hercules, perchè quando analizza le altre squadre è una miniera di informazioni. Poi è anche molto curato dal punto di vsita grafico.

Ottavo-decimo non so, mi sa di no perchè quest' anno il livello medio si è alzato, però il Celta avrebbe la rosa per una salvezza tranquillissima.
Lequi so bene che ha combinato disastri alla Lazio, però in Spagna mi è sempre piaciuto (anche l' anno scorso ha fatto ovviamente male, ma data la situazione Contreras e Tamas hanno fatto ben peggio di lui), un difensore molto rapido a dispetto della stazza. Ruben è affidabile, con la buona scorsa stagione al Racing si è ricostruito una reputazione dopo il famoso episodio delle lacrime in panchina nella partita col Sevilla, quando sulla panchina del Real Madrid c'era Queiroz e lui era uno dei Pavones mandati al macello.
Il centrocampo del Celta mi sembra fortissimo per la categoria: mi fa piacere leggere che Jorge si è dato una mossa. L' attacco è chiaramente "da Segunda" con Perera e Manchev: Okkas è un uomo con esperienza internazionale, ma è chiaro che se salisse in Primera il Celta dovrebbe procurarsi un nuovo Baiano. Diego Costa dal pochissimo che ho visto mi sembra abbia grandi colpi.

P.S.: E Jonathan Vila e Abalo, stanno trovando qualche minuto?

8:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

Aragones sempre é stato uno allenatore che vinceba con un calcio difensivo.Per me,nel comincio di questa qualificazione per l'euro,e dopo un bello mondiale(in gioco,no risultati),forse ha tentato di giocare con uno stilo piu defensivo...ma in spagna i giovanotti sono quasi tutti como xavi,iniesta,cesc,silva...giocatori de creazione.

Ha tornato qualche partite fa,a giocare como in mondiale...con 4-3-3 e un stilo di gioco molto similare al Barcellona,e lo hanno fatto molto bene.

Iniesta avanti,ancora ha dimostrato che puo essere il bravo giocatore che serve a noi in barcellona...no al mezzocampo,si al post di Ronaldinho...

¡Saluti Vale!e sempre Forza L'Italia

3:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ho trovato questo blog per caso, complimenti davvero, molto bello.
Anche io sono un amante del calcio spsgnolo e tifossissimo del Sevilla. Ero al Nervion per la partita contro il Real ed è stato un inno al gioco del calcio...intensità tecnica palleggio. Posso chiederti, se lo sai, se mettendo una parabola con il motore è possibile vedere le partite sui canali esteri. Dammi una mano non so dove vederle...Grazie.

9:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

Entrambi praticamente no... Dani Abalo è tornato nel Celta B e Jonathan Vila è il 5 centrocampista dopo i due titolari, Mario Suarez e Roberto de Souza. Uno che invece sta facendo molto bene come terzino sinistro è Roberto Lago, è un giocatore da tenere d'occhio. Forse metà classifica sarebbe la posizione ideale di questo Celta in Primera, in ogni caso l'importante è che arrivino al più presto nei primi tre posti di quest'anno e ci restino fino alla fine(in Segunda)... Ma nel Murcia Baiano ha perso il posto da titolare? Peggio di Goitom e Ivan Alonso?!...

9:56 AM  
Anonymous Anonimo said...

vale ciao sono Santeria.
ho bisogno di un informazione
ma Robert del Betis che fine ha fatto , giocherà al rientro con Levante?..
lui era il rigorista l'anno scorso (4 rigori) e gli altri due rigori li hanno tirati Edu e Fernando.
Sai dirmi chi potrebbe essere il rigorista quest'anno (0 rigori al momento)...
grazie mille

(ormai sei il punto di riferimento del calcio spagnolo, in Italia..)
Santeria

11:07 AM  
Anonymous Anonimo said...

La nazionale spagnola ha dei calciatori fantastici,mi piace molto vederla giocare.Volevo un parere su Martin Caceres,difensore centrale del Recreativo.Grazie.

1:39 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Cristian
Questo passa il convento, bisogna ottimizzarne la resa.

@ Edoardo
Grazie, benvenuto. Deve essere fantastico vivere la partita al Pizjuan, uno degli stadi più caldi di Spagna. Io dal vivo son stato solo al Vicente Calderon e al Montjuic.
Purtroppo di parabole non so nulla di nulla, mi spiace.

@ Iriney
Sì, non l' ha nemmeno fatto entrare nell' ultima col Valencia, gli ha preferito perfino il carneade Inigo... bizzarro, non credi? Finora ha deluso, al pubblico non ispira grandi simpatie, però non è che Ivan Alonso e soprattutto Goitom (che era l' investimento più reclamizzato in estate) stiano facendo meglio di lui. Secondo me non aiuta gli attaccanti murciani il gioco di Alcaraz, sparagnino se ce n'è uno.

@ Santeria
Robert è all' Al-Ittihad, in Arabia Saudita.
Il rigorista penso possa essere Sobis, però se parte titolare li batte Fernando, essendo questo uno dei migliori specialisti in assoluto della Liga. Le mie son comunque supposizioni.

@ Gandhi
Caceres era una tappa obbligata della terza parte del mio articolo sui giovani della Liga (che con imperdonabile ritardo non ho ancora pubblicato, mi scuso), e anzi stavo pure pensnado di dedicargli un post ad hoc.
Eccezionale talento difensivo (nell' ultima partita comunque è stato anche avanzato a centrocampo, come interdittore a fianco di Carlos Martins, e alcune volte è stato spostato a sinistra in difesa), un centrale di straripante esuberanza, reattivo, agile, rapidissimo nelle chiusure, deciso nel tackle, esplosivo nello stacco aereo, discretamente a suo agio anche palla al piede: un vero gioiello catturato dal Villarreal proprietario del suo cartellino, una delle rivelazioni di questa prima fase di Liga.
Le uniche controindicazioni vengono proprio quando questa sua esuberanza lo porta ad eccessi controproducenti, tipo entrate avventate o eccessivamente scomposte, ma sono aspetti che potrà limare col tempo e l' esperienza.

3:53 PM  
Blogger valentino tola said...

Dimenticavo, rispetto a quanto diceva Cristian su Iniesta: anch' io lo vedrei benissimo al posto di Ronaldinho. Non è un caso che con Iniesta in quella posizione il Barça abbia giocato la partita finora migliore della stagione, l' unica convincente al 100%, cioè il 4-1 al Zaragoza.

3:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Da tifoso... gli sta bene!! Appena la barca ha fatto acqua è stato il primo a buttarsi per "salvarsi". Anche se personalmente come attacante mi è sempre piaciuto, non posso dispiacermi di questa situazione. Anzi vedere il Murcia in Segunda e il Celta in Primera, solo per vedere la sua nuova reazione è l'augurio che gli faccio. Non è che fare sempre il mercenario aiuti i rapporti con i tifosi!

7:14 PM  
Blogger valentino tola said...

Sì, ma se il Murcia va in Segunda lui la trova subito un' altra squadra in Primera... Comunque, io sono un suo grande fan, sin dalle prime partite nella Liga, quando tenne in piedi un Malaga mediocre come poche altre squadre (infatti l' anno dopo, rimpiazzato Baiano con Chengue Morales...)

7:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

Valentino perdonami. Ma come fai a vedere le partite? In streaming su internet? Io sono costretto ad accontentarmi delle briciole di sky. Ho cercato di trovare "la sexta" che in spagna è free e da qualche partita in diretta, ma non riesco a prenderla. Addirittura stavo pensando di abbonarmi a canal+ spagnolo... Grazie e scusami delle continue domande.(edoardotinghi@alice.it)

9:57 AM  
Blogger cespo said...

ieri ho visto il brasile, una schifezza... in patria ronie robiNho e kakà danno il peggio di se (o è dunga che non li mette in grado di giocare come sanno??).. soprattutto ronaldiNho, fischiato sempre (e a ragione gli danno del popcornaro!). fabiano invece su tutto il campo, pressava, correva, tagliava.. mi è piaciuto! Uruguay impressionante, con un paio di giocatori buoni, veramente buoni.. tolto il pazzo Abreu, Christian Rodriguez (85) e Luis Sanchez (87) impressionanti..

7:25 PM  
Blogger valentino tola said...

Ronaldinho gioca nel Barça, Luis Fabiano nel Sevilla: ecco spiegati i differenti tassi di agonismo (e dire che tendenzialmente Luis Fabiano non è un giocatore sempre così presente nella partita: però in questa stagione sta veramente piacendo, non solo per i gol ma anche per l' attitudine e la partecipazione al gioco).
L' Uruguay io l' ho visto col Cile sabato scorso: Cristian Rodriguez assicura sempre un buon livello dinamico e tecnico, Luis Suarez invece è proprio fortissimo, potenzialmente un pezzo pregiato del prossimo mercato.

11:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

weeeeeee valentino , ho na domanda , ke cosa sn le olevejas negras ke si parla tanto in spagna sul barca ? ciao cristian

9:27 AM  
Anonymous Anonimo said...

ciao vale, senti qst breno cm e?? spiega 1 po... un centrale, un attacante... ciao

7:17 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Cristian
La polemica degli ultimi giorni è scaturita da un' intervista di Edmilson in cui parla di pecore nere ("ovejas negras") nello spogliatoio del Barça, giocatori che non danno più il 100%, pensano alla celebrità e agli impegni pubblicitari più che agli allenamentti etc... Ovviamente tutti hanno pensato a Ronaldinho, l' identikit risponde perfettamente, anche se va detto che Ronaldinho ed Edmilson sono molto amici.
Comunque, si è scatenato il putiferio, Edmilson ha chiesto scusa, solita pantomima uguale a quella dell' anno scorso per le dichiarazioni di Eto'o.
Due considerazioni: le dichiarazioni di Edmilson potranno avere effetti destabilizzanti ma anche benefici, a seconda della reazione del gruppo dei tecnici e dei giocatori. Rappresentano un' altra crepa e un indizio a favore di chi parla di "galacticidio" blaugrana (la mia posizione l' ho già espressa in altre occasioni: sulle cose di spogliatoio non mi posso esprimere perchè non ho gli elementi per farlo, posso parlare solo di quello che si vede sul campo, e da troppo tempo si vede un Barça seduto, raramente capace di esprimersi come blocco, quel blocco che ha permesso gli ultimi trionfi).

@ Anonimo
Di Breno posso dire poco, l' ho visto solo una volta 8e peraltro mi ha fatto un' ottima impressione). Comunque è la sensazione del Sao Paulo campione del Brasile.
Ha 18 anni, gioca sul centro-destra della difesa a tre di Muricy Ramalho (la difesa meno battuta dell' intero Brasileirao, con solo 15 gol subiti in 35 partite). Viene descritto senza mezzi termini come un fenomeno: un portento atletico dalla grande personalità, con piedi da centrocampista.
Seguo pochissimo il campionato brasiliano (non mi entusiasma il ritmo troppo basso), comunque mi documenterò.

7:49 PM  

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