Sorteggi Champions e Uefa.
OTTAVI CHAMPIONS LEAGUE
Celtic-Barcelona
Ol. Lyonnais-Manchester United
Schalke 04-Porto
Liverpool-Inter
Roma-Real Madrid
Arsenal-Milan
Olympiacos-Chelsea
Fenerbahçe-Sevilla
SEDICESIMI COPPA UEFA
Aberdeen-Bayern Monaco
Aek-Getafe
Bolton-Atlético Madrid
Zenit-Villarreal
Galatasaray-Bayer Leverkusen
Anderlecht-Bordeaux
Brann Bergen-Everton
Zurich-Amburgo
Rangers-Panathinaikos
Psv-Helsingborgs
Slavia Praga-Tottenham
Rosenborg-Fiorentina
Sporting-Basilea
Werder Brema-Braga
Benfica-Norimberga
Marsiglia-Spartak Mosca
Il bilancio globale, con qualche sfumature e puntualizzazione qua e là, è tutto sommato positivo per le squadre spagnole.
Chi non si può proprio lamentare è il Barça: dopo accoppiamenti infernali con Chelsea (due volte) e Liverpool negli anni passati, ecco un Celtic più che accessibile, forse la migliore possibile delle rivali, squadra in assoluto non malvagia ma dal rendimento molto prevedibile e dai giocatori per lo più pesanti e poco tecnici (con le eccezioni di Mc Geady e Nakamura, quest' ultimo però gioca da fermo), ideali per i palleggiatori blaugrana. Anche il fatto di giocare il ritorno al Camp Nou è un bel vantaggio per il Barça: occorrerà fare molta attenzione al Celtic Park (dove il Celtic è solito concedere poco), amministrare con calma, addormentare il gioco e cercare il golletto in trasferta per poi chiudere ogni conto fra le mura amiche.
Urna insidiosissima invece per il Real Madrid: parlavamo di grossi pericoli in Champions per i madridisti nel caso non fossero riusciti ad aggiustare i propri equilibri in fase di non possesso, e con la Roma ecco arrivare un avversario che può fare parecchio male col suo gioco d' attacco. Però anche il Real, logicamente, ha le sue carte da giocare: nemmeno i giallorossi sono impenetrabili sul piano difensivo, e va aggiunto che in alcune occasioni il loro gioco solitamente spavaldo e spumeggiante sul palcoscenico europeo si è tramutato, soprattutto in trasferta, in una proposta tutto sommato titubante e legata più che altro a una strategia di contenimento e di azione di rimessa (troppo facile citare il 7-1 di Manchester, quindi preferisco dirigermi verso il Furto di Lisbona o verso l' ultima trasferta di Manchester, partita ordinata ma giocata dalla Roma con lo spirito giusto soltanto dopo essersi trovata in svantaggio, peraltro meritandosi ampiamente il pareggio con le occasioni create nel finale). Insomma, dovendo fare un pronostico, è il più classico dei "cinquanta e cinquanta".
Sorride, ma con discrezione, il Sevilla: sulla carta è superiore al Fenerbahçe, ma occhio ai turchi, sanno il fatto loro. Gli uomini di Zico, con tanti brasiliani nella rosa, possiedono un ottimo tasso tecnico. Il centrocampo è folto, completo e in grado di proporre trame fitte ed eleganti, con quell' autentico genio di Alex (uno dei giocatori più tecnici di tutto il torneo, mi ricorda un po' Djalminha, stessa aria svogliata, stessa ridotta mobilità e analoga illogicità nelle giocate: Djalminha però era molto più "loco", Alex ha una personalità più introversa, uno dei suoi limiti) a dare il tocco di fantasia decisivo sulla trequarti.
Ottima anche la difesa, con giocatori di grande esperienza e consistenza: Roberto Carlos non è più la folgore dei tempi migliori, ma sa meglio di chiunque altro cosa voglia dire giocare in Champions e mantiene intatta una qualità che il tempo non è riuscito a cancellare, poi c'è la coppia Edu Dracena-Diego Lugano al centro, non molto rapida ma validissima sotto tutti gli altri aspetti. Lugano in particolare si troverebbe ai vertici nel suo ruolo se avesse anche la velocità: stopper o libero, concentrato e cattivo sull' uomo ma anche con ottimo senso della posizione nelle chiusure, oltre all' eccellente gioco aereo. In alcune occasioni più che cattivo è una vera e propria carogna, quando si tratta di arginare il pericolo bada poco alla forma, ma va detto che è anche bravo a controllarsi evitando di sommare cartellino giallo a cartellino giallo.
Il punto debole dei turchi è probabilmente rappresentato da un attacco di scarso peso ed efficacia realizzativa: il manovriero Deivid a svariare su tutto il fronte va bene, ma con ogni evidenza manca il grande finalizzatore.
Rivali da non sottovalutare ma accessibili in Uefa per le tre spagnole, tutte prime classificate nei rispettivi gironi: la più facile dovrebbe essere quella dell' Atlético, contro il Bolton di Anelka attualmente impelagato nei bassifondi della Premier, mentre Geta e Villarreal dovranno fare un po' più di attenzione.
L' Aek ha dei giocatori di qualità (su tutti i brasiliani, Julio Cezar e il prepensionato Rivaldo, ma anche i giovani greci Kone e Papastathopoulos non sono male) ma è vulnerabile per un Getafe che a calcio gioca molto bene (a patto però che là davanti la buttino dentro con un po' più di frequenza); lo Zenit, ambizioso neo-campione di Russia, è in una fase di transizione nella quale la società (di proprietà della Gazprom, quelli che se ci tagliano il gas noi europei ce la passiamo discretamente male) mira a costruire una squadra adatta anche al palcoscenico della prossima Champions.
Nel mentre i russi mostrano qualche problema di personalità contro grandi avversarie, un allenatore tutt' altro che formidabile come Advocaat, ma anche giocatori di interesse come Zyryanov, Lombaerts, Pogrebnyak e soprattutto Arshavin, forse il miglior giocatore russo attualmente. Il Villarreal dovrebbe avere una caratura superiore, e potrà sfruttare anche la diversità dei calendari con la Russia, dove a Febbraio è ancora pre-campionato e il gap di forma col resto dell' Europa incide pesantemente. Per saperne molto di più sullo Zenit, non posso che lasciarvi a quest' articolo dell' amico Kerzhakov 91 sul suo blog "Calcio Russo".
Già decisi anche gli eventuali avversari degli ottavi: all' Atlético toccherebbe la vincitrice di Sporting Lisbona-Basilea (tra l' altro ho una certa simpatia per i Leoni biancoverdi dell' Alvalade), al Getafe la vincitrice di Benfica-Norimberga e al Villarreal quella di Marsiglia-Spartak Mosca.
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Werder Brema-Braga
Benfica-Norimberga
Marsiglia-Spartak Mosca
Il bilancio globale, con qualche sfumature e puntualizzazione qua e là, è tutto sommato positivo per le squadre spagnole.
Chi non si può proprio lamentare è il Barça: dopo accoppiamenti infernali con Chelsea (due volte) e Liverpool negli anni passati, ecco un Celtic più che accessibile, forse la migliore possibile delle rivali, squadra in assoluto non malvagia ma dal rendimento molto prevedibile e dai giocatori per lo più pesanti e poco tecnici (con le eccezioni di Mc Geady e Nakamura, quest' ultimo però gioca da fermo), ideali per i palleggiatori blaugrana. Anche il fatto di giocare il ritorno al Camp Nou è un bel vantaggio per il Barça: occorrerà fare molta attenzione al Celtic Park (dove il Celtic è solito concedere poco), amministrare con calma, addormentare il gioco e cercare il golletto in trasferta per poi chiudere ogni conto fra le mura amiche.
Urna insidiosissima invece per il Real Madrid: parlavamo di grossi pericoli in Champions per i madridisti nel caso non fossero riusciti ad aggiustare i propri equilibri in fase di non possesso, e con la Roma ecco arrivare un avversario che può fare parecchio male col suo gioco d' attacco. Però anche il Real, logicamente, ha le sue carte da giocare: nemmeno i giallorossi sono impenetrabili sul piano difensivo, e va aggiunto che in alcune occasioni il loro gioco solitamente spavaldo e spumeggiante sul palcoscenico europeo si è tramutato, soprattutto in trasferta, in una proposta tutto sommato titubante e legata più che altro a una strategia di contenimento e di azione di rimessa (troppo facile citare il 7-1 di Manchester, quindi preferisco dirigermi verso il Furto di Lisbona o verso l' ultima trasferta di Manchester, partita ordinata ma giocata dalla Roma con lo spirito giusto soltanto dopo essersi trovata in svantaggio, peraltro meritandosi ampiamente il pareggio con le occasioni create nel finale). Insomma, dovendo fare un pronostico, è il più classico dei "cinquanta e cinquanta".
Sorride, ma con discrezione, il Sevilla: sulla carta è superiore al Fenerbahçe, ma occhio ai turchi, sanno il fatto loro. Gli uomini di Zico, con tanti brasiliani nella rosa, possiedono un ottimo tasso tecnico. Il centrocampo è folto, completo e in grado di proporre trame fitte ed eleganti, con quell' autentico genio di Alex (uno dei giocatori più tecnici di tutto il torneo, mi ricorda un po' Djalminha, stessa aria svogliata, stessa ridotta mobilità e analoga illogicità nelle giocate: Djalminha però era molto più "loco", Alex ha una personalità più introversa, uno dei suoi limiti) a dare il tocco di fantasia decisivo sulla trequarti.
Ottima anche la difesa, con giocatori di grande esperienza e consistenza: Roberto Carlos non è più la folgore dei tempi migliori, ma sa meglio di chiunque altro cosa voglia dire giocare in Champions e mantiene intatta una qualità che il tempo non è riuscito a cancellare, poi c'è la coppia Edu Dracena-Diego Lugano al centro, non molto rapida ma validissima sotto tutti gli altri aspetti. Lugano in particolare si troverebbe ai vertici nel suo ruolo se avesse anche la velocità: stopper o libero, concentrato e cattivo sull' uomo ma anche con ottimo senso della posizione nelle chiusure, oltre all' eccellente gioco aereo. In alcune occasioni più che cattivo è una vera e propria carogna, quando si tratta di arginare il pericolo bada poco alla forma, ma va detto che è anche bravo a controllarsi evitando di sommare cartellino giallo a cartellino giallo.
Il punto debole dei turchi è probabilmente rappresentato da un attacco di scarso peso ed efficacia realizzativa: il manovriero Deivid a svariare su tutto il fronte va bene, ma con ogni evidenza manca il grande finalizzatore.
Rivali da non sottovalutare ma accessibili in Uefa per le tre spagnole, tutte prime classificate nei rispettivi gironi: la più facile dovrebbe essere quella dell' Atlético, contro il Bolton di Anelka attualmente impelagato nei bassifondi della Premier, mentre Geta e Villarreal dovranno fare un po' più di attenzione.
L' Aek ha dei giocatori di qualità (su tutti i brasiliani, Julio Cezar e il prepensionato Rivaldo, ma anche i giovani greci Kone e Papastathopoulos non sono male) ma è vulnerabile per un Getafe che a calcio gioca molto bene (a patto però che là davanti la buttino dentro con un po' più di frequenza); lo Zenit, ambizioso neo-campione di Russia, è in una fase di transizione nella quale la società (di proprietà della Gazprom, quelli che se ci tagliano il gas noi europei ce la passiamo discretamente male) mira a costruire una squadra adatta anche al palcoscenico della prossima Champions.
Nel mentre i russi mostrano qualche problema di personalità contro grandi avversarie, un allenatore tutt' altro che formidabile come Advocaat, ma anche giocatori di interesse come Zyryanov, Lombaerts, Pogrebnyak e soprattutto Arshavin, forse il miglior giocatore russo attualmente. Il Villarreal dovrebbe avere una caratura superiore, e potrà sfruttare anche la diversità dei calendari con la Russia, dove a Febbraio è ancora pre-campionato e il gap di forma col resto dell' Europa incide pesantemente. Per saperne molto di più sullo Zenit, non posso che lasciarvi a quest' articolo dell' amico Kerzhakov 91 sul suo blog "Calcio Russo".
Già decisi anche gli eventuali avversari degli ottavi: all' Atlético toccherebbe la vincitrice di Sporting Lisbona-Basilea (tra l' altro ho una certa simpatia per i Leoni biancoverdi dell' Alvalade), al Getafe la vincitrice di Benfica-Norimberga e al Villarreal quella di Marsiglia-Spartak Mosca.
Etichette: Champions League, Spagnole nelle coppe, Uefa
17 Comments:
Diciamo che avrei volentieri evitato una formazione spagnola, ma le prime classificate erano tutte forti, la più abbordabile era forse il Bordeaux, seguito dal Bayer Leverkusen. Mi auguro che la squadra arrivi all'appuntamento con una discreta condizione fisica, la nostra prossima stagione sarà lunghissima e piena di impegni, per il resto credo che ce la possiamo giocare. E poi, soprattutto, la possibilità di incontrare gli arcirivali dello Spartak agli ottavi non ha prezzo :D
La butto là..
ma secondo me la Roma fà fuori il Real...
Santeria
@ Kerzhakov
Beh, vi è toccata la spagnola più tosta... dovete sperare di riuscire a portarvi in vantaggio prima, perchè quando se il Villarreal si trova costretto ad alzare la linea difensiva Fuentes e soprattutto Cygan diventano molto vulnerabili. Lì dovrete puntare, pressare i difensori, perchè se la palla arriva al centrocampo del Villarreal c'è il rischio di non vederla più, ancoradi più quando c'è Bruno accanto a Senna, un salto di qualità.
L' alternativa per Advocaat sarebbe quella di chiudersi tutto nella metacampo, chiudendo gli spazi al centro e lasciando più scoperte le fasce, dove il Villarreal non dà grandissima profondità, dato che i suoi esterni di centrocampo sono mezzepunte e i terzini non sono fenomenali a spingere, anche se accompagnano sempre l' azione, soprattutto Capdevila a sinistra.
Almeria, Valladolid e Betis (anche se queste partite non le ho potute vedere, mi affido a testimonianze giornalistiche) son riuscite a inceppare il meccanismo amarillo, soprattutto le prime due (il Betis ha avuto anche molta fortuna).
@ Santeria
E' un' eventualità tutt' altro che bizzarra.
Oddio, lo Zenit è una squadra che storicamente non sa difendersi, punta a fare la partita (cosa che per esempio gli riuscì in tutte e quattro le sfide con il Sevilla), anche se con Advocaat c'è stata un'inversione di tendenza (anche se dietro concediamo ancora tanto e, sembra, che abbiamo trovato una giusta quadratura soltanto negli ultimi mesi, con l'esplosione di Lombaerts).
Ultimamente giochiamo con un 4-3-2-1, pensi che sia un modulo che sulla carta possa mettere in difficoltà il Villareal?
PS: se il ritorno non si fosse giocato al Bernabeu, anch'io avrei scommesso su un passaggio del turno romanista...
Modric, qst giocatore lo conosci?? parlami di lui...
@ Kerzhakov
L' importante è che quando la palla ce l' ha il Villarreal diventino 5 centrocampisti, molto stretti per ostruire tutte le linee di passaggio al Villarreal (che, come detto prima, si troverebbe ingabbiato al centro e con scarse opportunità di dar sfogo sugli esterni, visto che non ha ali nè terzini di grandi qualità offensive).
Non deve essere concesso lo spazio fra difesa e centrocampo, che è quello dove finiscono sempre con l' inserirsi i vari Pires, Cazorla, Cani e Mati Fernandez e la zona dove viene a prendere palla Giuseppe Rossi.
Se chiudi la tua metacampo il Villarreal può fare fatica ad attaccare una difesa schierata, perchè gli manca profondità sugli esterni e gli mancano attaccanti di peso nell' area avversaria. Alla fine, gira e rigira, prediligono sempre cercare le combinazioni palla a terra sulla trequarti, se vuoi limitarli devi indurli a chiudersi in un imbuto.
Come NON bisogna affrontare il Villarreal ce lo ha dimostrato il Barça, che nei primi 20 minuti al Madrigal venne messo letteralmente sotto: i blaugrana giocavano con un 4-3-3, il Villarreal con un 4-4-1-1 (con Pires in appoggio a Franco), ma in realtà avevano sempre la superiorità numerica, perchè gli attaccanti esterni del Barça non aiutavano mai Xavi, Iniesta e Deco, che finivano sempre in inferiorità numerica contro Bruno e Senna sempre supportati dagli appoggi di Cani, Cazorla e Pires, che giocavano molto stretti in aiuto al centro. Così c'erano sempre almeno due opzioni di passaggio per il portatore di palla, e i centrocampisti del Barça son stati messi in mezzo ad una specie di torello in quei primi 20 minuti, davvero un evento raro quanto spettacolare.
Dopo il 2-0 Villarreal gestì e chiuse quella partita in contropiede, e anche qui dovrà stare molto attento lo Zenit, perchè se nell' andata in Russia concederà gli spazi per l' azione di rimessa al Villarreal potrebbe perderci la qualificazione.
Anche se è impopolare e poco adatto alle caratteristiche dello Zenit, credo che l' idea migliore sia giocare per non subire gol all' andata (uno 0-0 andrebbe benissimo) per poi attuare al ritorno quella strategia ultra-ostruzionistica di cui ho parlato sopra.
@ Modric
Non l' ho visto tantissime volte, ma mi sembra un bel talento, in quel ruolo e con quelle caratteristiche mi viene in mente Banega. Fisicamente non è una forza della natura ma è dinamico, sempre nel vivo del gioco, ha eccellente tecnica, visione di gioco. Un regista-mezzala di classe.
Grazie mille Valentino, come sempre utilissimo! Invierò un'e-mail al sito dello Zenit con le tue indicazioni :D
Comunque il ds dello Zenit Konstantin Sarsaniya ha dichiarato che Villareal e Zenit per lui partono alla pari, 50 e 50. Inoltre, spera che il gap atletico tra le due squadre non sia insormontabile e che il campo Petrovskiy dello Zenit sia in condizioni accettabili (molto difficile). Ecco il campo potrebbe essere un problema per il possesso di palla del Villareal, però anche lo Zenit è una squadra che gioca prevalentemente palla a terra, quindi anche in questo caso partirebbero alla pari.
Tutti i giornali però stanno lavorando eccessivamente di fantasia, soffermandosi sull'eventuale stuzzicante ottavo di finale che opporrebbe Zenit e Spartak: sarebbe il primo scontro tra due formazioni russe in una competizione europea!
la roma il real lo può battere, anche se il cosiddetto fattore ano la fa da padrone ultimamente al bernabeu, in più santo subito casillas sta veramente dimostrando di essere il migliore del mondo (o il più in forma con il solito buffon). Vorrei soffermarmi sugli accoppiamenti delle milanesi, io credo peggiore quello sponda neroazzurra che rossonera. Wenger non mi ha mai convinto nel preparare le partite, al contrario di benitez che di spagnolo ha il cognome e l'accento. Vedremo, vedremo
Credo che per il Sevilla sarà molto,ma molto dura superare gli ottavi di Champions League.
Per semplice curiosità,vorrei chiedere all'anonimo perchè Wenger non sarebbe convincente nel preparare le partite.
Modric è più offensivo di Banega (quest'ultimo l'ho visto poche volte ma mi è sembrato più geometrico); in ogni caso insieme formerebbero una grande coppia di centrocampo.
a Wenger spesso rimproveravano di non saper affrontare le coppe; poi ha zittito tutti portando l'Arsenal in finale di Champions due anni fa.
Vale ma perchè Smiljanic con l'Espanyol non gioca mai? Hanno trovato un loro equilibrio e dunque il mio gioiello serbo non vedrà più il campo?
marco
Per me le spagnole sono le favorite per il passaggio del turno. Certo, il Barça probabilmente sarà quella che farà meno fatica, visto che in Scozia, per quanto i biancoverdi possano esser forti in casa propria, dubito che riusciranno ad accumulare un vantaggio tale da andare al Camp Nou con la convinzione di potersela giocare, che significa non-rassegnati, non sicuri-di-vincere.
Il Real, a mio modesto parere, si divertirà un bel po' con la Roma: non mi meravigliarei che entrambe le sfide finissero con almeno 4-5 gol segnati complessivamente dalle due squadre. E poi, male che si metta per il Real, penso che alla fine l a maggior esperienza delle Meringhe venga fuori nel ritorno al Bernabeu.
Il Sevilla, infine, deve uscire indenne dal Fenerbahçe Şükrü Saracoğlu, inferno gialloblù dove anche l'Inter (che però pareva ferma alla scorsa campagna europea) ha lasciato le penne. Al Sánchez Pizjuán, poi, la vittoria dovrebbe arrivare facile, almeno nelle mie previsioni.
Se a qualcuno interessa, ho scritto anch'io due righe sugli accoppiamenti degli ottavi di Champions League:
@ anonimo
Fino a qualche partita fa c'era un dato incredibile sul Real Madrid (ora non so come sia cambiata la statistica): i merengues erano una delle squadre ad aver subito meno gol pur essendo quella che in tutta la Liga subiva più tiri. "San Iker" è realtà...
@ Gandhi
Il Fenerbahçe è una buona squadra, mi piace, però son convinto che il miglior Sevilla il turno lo passa. Tra l' altro mi ha stupito sentire gli allenatori delle squadre italiane dire che avrebbero preferito il Sevilla come avversario: vero che gli andalusi in campionato stentano, ma in un' eliminazione diretta in due partite restano secondo me una delle squadre più competitive del panorama europeo.
@ Marco
Ultimamente Smiljanic è in stand-by, perchè accanto a Moisés sta offrendo un ottimo rendimento il canterano Angel. C'è tantissima concorrenza in quella fetta di centrocampo, se consideri pure che De la Pena è tornato disponibile da pochissimo e Jonatas ormai è un corpo estraneo (che peccato, che peccato...).
Della terna Moisés-Angel-Smiljanic il serbo mi sembra comunque il centrale più completo nelle due fasi, avrà sicuramente il suo spazio (e lo ha avuto anche nelle giornate precedenti, vedi la buonissima prova nel 2-0 al Real Madrid).
@ Antonio
Il Sevilla migliore ha dimostrato nelle scorse stagioni una eccezionale capacità di adattamento ai più svariati contesti tattici ed ambientali: quello turco saarà un bel panco di prova, dovranno dare il 100%
Già che ci sono, do le mie percentuali per gli ottavi:
Celtic-Barça: 20-80%
Lione-Man Utd: 40%-60%
Schalke 04-Porto 45%-55%
Liverpool-Inter 55%-45%
Roma-Real Madrid 50%-50%
Arsenal-Milan 50%-50%
Olympiacos-Chelsea 20-%80%
Fenerbahçe-Sevilla 45%-55%
Và, metto anche le mie percentuali:
Celtic-Barcelona: 10-90%
Lione-Man Utd: 20%-80%
Schalke 04-Porto 45%-55%
Liverpool-Inter 45%-55%
Roma-Real Madrid 50%-50%
Arsenal-Milan 50%-50%
Olympiacos-Chelsea 20-%80%
Fenerbahçe-Sevilla 40%-60%
jonatas è tornato in brasile
@ anonimo
Non lo sapevo, l' ho letto giusto poco fa. Peccato, un talento che purtroppo non è riuscito mai ad adattarsi
Ciao Vale, conosci la mia fede sevillista e devo dire che se il Sevilla gioca come sa (con l'intesità di gioco che ha espresso anche ieri sera con il recing) penso che per i turchi l'avventura europea si sia chiusa qua. Che ne pensi?
Saluti a tutti.
Edoardo Tinghi.
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